Consegna diplomi e borse di studio

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Consegna diplomi e borse di studio
Consegna diplomi e borse di
studio
Anche quest’anno si è svolta nel nostro istituto la cerimonia
di consegna dei diplomi e borse di studio.

Sono stati premiati gli alunni più meritevoli dello scorso
anno per l’impegno profuso nello studio e per la brillante
media conseguita oltre coloro che hanno superato gli esami di
Stato con 100 e 100 e lode. Hanno avuto dei riconoscimenti
anche gli alunni che hanno partecipato attivamente e con
interesse al dialogo educativo-didattico.

Molti sono stati gli interventi da parte dei docenti della
scuola tra cui le professoresse Luisa Cavaliere, Antonella
Padalino (referente del progetto gli alunni diventano
speakers) e della nostra preside Giuliarosa Trimboli. Tra gli
ospiti c’era la famiglia di Mario Frasca e il presidente della
Provincia di Foggia Giandiego Gatta.

Si tratta di un appuntamento che l’istituto vive con orgoglio,
consapevole di contribuire a fornire opportunità ai propri
studenti.

Festa della consegna                                   dei
diplomi al Pascal
Il 20 dicembre 2019 alle ore 16.30 presso l’Auditorium
dell’istituto “Blaise Pascal” di Foggia si terrà la cerimonia
di consegna dei diplomi agli studenti che hanno superato
positivamente l’Esame di Stato al termine dell’a.s. 2018-2019
e contestualmente avverrà la premiazione delle eccellenze, con
la consegna di borse di studio.
All’incontro saranno presenti i familiari degli studenti
premiati, la Dirigente Scolastica professoressa Giuliarosa
Trimboli, i docenti dell’istituto nonché numerose autorità tra
cui il Vicepresidente regionale Avvocato Giandiego Gatta, Il
provveditore agli Studi professoressa Maria Ida Episcopo, i
docenti universitari presso il Dipartimento di Economia
dell’Università di Foggia Lucia Maddalena , Luca Grilli ,
Antonio Corvino e Netti Antonio, l’Assessore Claudia Lioia,
Antonella Turbacci Editor di Radio Master , il giornalista e
conduttore radiofonico Vincenzo Frasca e i presidenti
dell’Associazione “Mario Frasca” Antonio Frasca e Angela
Schiavone.

E’ Tempo di “Open Day” al
Pascal!!
Anche quest’anno le porte delle scuole italiane si aprono.
L’Open Day è un giorno dedicato esclusivamente ai visitatori:
genitori e ragazzi, per curiosità e interrogativi, sia sulle
discipline di studio sia sui vari indirizzi da scegliere.
Oggi, 14 dicembre 2019, si è concluso il primo appuntamento
dell’Open Day organizzato presso la scuola superiore Blaise
Pascal. Era talmente alto il numero dei futuri studenti e dei
loro genitori che sono venuti a visitare la scuola, che i
professori non riuscivano ad accompagnarli tutti nel tour
della scuola, infatti sono stati coinvolti gli studenti della
scuola per aiutare i professori in questo compito. Nelle varie
aule della scuola c’erano altri docenti che spiegavano il
perché i ragazzi si sarebbero dovuti iscrivere in questa
scuola. Futuri genitori e futuri alunni sono stati accolti con
un tavolo pieno di cibo e bibite (pizza, dolci e tanto altro).
Gli alunni della scuola portavano al polso un braccialetto del
Pascal, indossavano magliette e cappellini di Natale per
distinguersi dai visitatori. Il secondo incontro si terrà
domenica 12 gennaio 2020 ed il terzo invece si terrà il 19
gennaio 2020. Tre incontri per dare la possibilità a chi non
fosse sicuro della scelta della scuola, di ripensarci e
rivisitarla con calma per arrivare poi ad una scelta sicura e
decisiva. Il pensiero dei genitori e dei ragazzi, ad oggi, è
del tutto positivo: erano stupiti dalla grandezza della
struttura, dalle varie attività che si possono svolgere e
soprattutto dalla disponibilità e dalla gentilezza dei
professori, fattore molto utile ed importante per la scelta
della scuola. Alcuni genitori insieme ai loro figli,
soddisfatti dalla scuola, hanno richiesto il modulo
d’iscrizione in segreteria.

Open Day – Porte aperte al
Pascal
Sabato 14 dicembre 2019
le porte del Pascal saranno aperte per il primo Open Day di
questo anno
scolastico. Dalle ore 9.30 fino alle 12.30 professori e alunni
accoglieranno
gli studenti delle scuole medie accompagnati dai loro
genitori. La scelta a cui
sono chiamati i ragazzi delle medie è molto importante e i
responsabili
dell’Orientamento lo sanno benissimo. Perciò durante l’Open
Day sarà possibile
avere tutte le informazioni necessarie per “scegliere” bene.
L’occasione
di visitare la scuola durante lo svolgimento delle lezioni è
una sfida che
l’Istituto porta avanti da alcuni anni con coraggio. Sarà
possibile conoscere il nuovo indirizzo AFM con l’opzione
sportiva che è
destinato ad un’utenza di ragazzi/e che intendono acquisire
una solida
preparazione di base nelle discipline professionalizzanti
previste
dall’indirizzo di Amministrazione Finanza e Marketing con
particolare
riferimento alla pratica dello sport. Ancora sarà possibile
aderire ad un corso
internazionale Cambridge con diploma rilasciato dalla stessa
Cambridge. Infine
ci conforta la classifica della
nuova edizione 2019/20 di Eduscopio (www.eduscopio.it), che
confrontando tutte le scuole superiori, conferma il Blaise
Pascal di Foggia
al Primo Posto a Foggia
tra gli Istituti Tecnici nel
Settore Economico sia per quanto riguarda la preparazione
universitaria e sia per la capacità dei nostri alunni di
entrare prima degli
altri nel mondo del lavoro. Per questo un Grazie va a tutto il
personale
della scuola che a vario titolo ha contribuito a questo
successo. Sabato,
quindi, si
potranno visitare tutte le strutture didattiche del Blaise
Pascal: i laboratori
d’informatica, di fisica e chimica, la palestra, l’auditorium
e le aule con le
lavagne LIM. Insomma si potrà conoscere di “persona” il nostro
Istituto che
negli anni si è dimostrato sempre all’altezza dei tempi. Vi
aspettiamo numerosi
…

Il mondo sta soffocando.
Articolo vincitore del mese
di Novembre
Da millenni gli uomini sfruttano le
risorse naturali: si nutrono di animali e di piante, abbattono
alberi per
ricavarne il legno, per avere più spazio per le colture
agricole e compiono
moltissimi altri interventi, senza preoccuparsi di
salvaguardare la natura.

Nel nostro secolo questi interventi
sono aumentati notevolmente. Ciò è dovuto soprattutto al
moltiplicarsi della
popolazione mondiale e allo sviluppo delle scoperte
scientifiche e tecnologiche,
che hanno favorito lo sviluppo industriale. Le industrie,
però, scaricano i
loro veleni nei fiumi, che li trasportano nei mari, creando
notevoli danni
ecologici. Le sostanze chimiche, usate in agricoltura per
distruggere gli
insetti nocivi, finiscono con l’uccidere anche i loro
predatori.

Gli scarichi delle industrie, gli
impianti di riscaldamento e i         gas   di   scarico   degli
autoveicoli, rendono sempre più
inquinata l’aria, il terreno, i mari e sono molto pericolosi.
Le nostre città
soffocano nello smog, causato in larga misura dalle attività
industriali, ma
anche dalle polveri sottili emesse dagli autoveicoli.
Purtroppo proprio l’Italia
è al primo posto in tutta Europa per mortalità infantile e
casi di cancro ai
polmoni e malattie cardiovascolari dovuti proprio
all’inquinamento dell’aria. La
OMS ha stimato che ci sono circa ottantamila casi all’anno di
morte per
inquinamento atmosferico, di cui uno su sei in Italia. Le
città del nord sono
le più colpite da questo fenomeno, ma non dimentichiamo la
città di Taranto e
la “Terra dei Fuochi” in Campania, che ha visto negli ultimi
decenni, la morte
di numerosi cittadini. Si ipotizza che anche l’aumento delle
malattie
neurologiche come l’autismo, sia imputabile all’inquinamento
dell’aria.

Non solo l’aria, ma anche l’acqua
che beviamo e le terre che coltiviamo, in molte aree sono
contaminate da
sostanze chimiche pericolose. Eppure, spesso incuranti delle
conseguenze delle
loro azioni, le grandi multinazionali continuano ad avere come
obiettivo
principale i propri profitti, a scapito della nostra salute e
di quella del
Pianeta Terra.

L’inquinamento degli oceani è un
altro aspetto inquietante. Negli oceani, infatti, si creano
accumuli enormi di
materie plastiche, tanto grandi da formare vere e proprie
“isole di
plastica”. L’intero equilibrio naturale subisce conseguenze
terribili per la
fauna e la flora di tutti gli ecosistemi.

I rifiuti fatti di materiali in
plastica possono causare gravi danni agli animali: ferite,
lesioni, deformità
durante la crescita, e impossibilità a muoversi per fuggire
dai predatori,
nuotare e alimentarsi. Le conseguenze sono quasi sempre
fatali: gli animali
muoiono per fame, annegamento o perché diventano facili prede
e, soprattutto,
non riescono più a riprodursi. La principale imputata del
degrado ambientale
infatti è senza dubbio la plastica, che è un materiale
composto da vari
polimeri, sempre più diffuso in diversi settori. Esistono vari
tipi di materie
plastiche. Quella più diffusa è il polietilene, usata per la
produzione di
sacchetti, bottiglie    e   giocattoli,   ovvero   oggetti   che
quotidianamente usiamo
senza rendercene nemmeno conto. Ma anche il polipropilene,
usato per
i contenitori per alimenti o per i flaconi dei detersivi o
sostanze usate
nell’edilizia, è fortemente dannoso. Siamo circondati dai
prodotti in plastica,
e i rifiuti plastici, al giorno d’oggi, inquinano gran parte
degli ambienti naturali. Alcuni studi stimano che negli oceani
ci siano
enormi quantità di plastica e che, se l’andamento della
produzione proseguirà
nella maniera attuale, la plastica potrebbe raggiungere
miliardi di tonnellate
nel prossimo futuro e avremo rifiuti sparsi in tutti gli
ambienti. Queste
previsioni lasciano intuire quanto sia fondamentale il riciclo
degli oggetti in
plastica, con lo scopo di arrivare a una radicale diminuzione
della produzione
e dello smaltimento di questo materiale. I rifiuti in plastica
riciclabili sono
tantissimi. Molti di uso quotidiano, come le bottiglie di
varie bevande,
contenitori di alimenti o le buste per la spesa. Solo una
piccola parte è
destinata al riciclo, sia perché non tutti le tipologie sono
riciclabili, sia
perché i costi per costruire gli impianti di riciclaggio sono
enormi. E’,
quindi, più facile lasciarli dove capita!

La plastica, purtroppo, si degrada
in periodi di tempo molto lunghi. Ad esempio, i contenitori in
polietilene o in
cloruro di polivinile abbandonati nell’ambiente, impiegano dai
100 ai 1000 anni
per essere smaltiti, mentre per oggetti apparentemente più
innocui, come i
sacchetti, il tempo necessario è almeno 1000 anni. Ecco perché
un corretto
smaltimento e l’avvio al riciclo sono così importanti. La
plastica sta divorando indisturbata il pianeta e sta a
noi impedire che ciò continui, attuando piccoli accorgimenti
che fanno la differenza,
istruendo soprattutto i più giovani alla riduzione del consumo
di questo
materiale e sentendoci tutti, uno per uno, promotori di questa
battaglia.
Infatti le scuole, le organizzazioni
mondiali come il WWF, GREEN PEACE, organizzano spesso campagne
informative, a
volte di grande impatto visivo, per sensibilizzare la gente, e
soprattutto i
giovani, speranza per il futuro, su un argomento che riguarda
la vita in ogni
sua forma, su tutto il pianeta.

Io credo che ognuno di noi, nel suo
piccolo, possa contribuire alla salvaguardia del pianeta
rispettando alcune semplici
regole: facendo la raccolta differenziata; non disperdendo
rifiuti nell’ambiente;
evitando gli sprechi.

La prima fonte di risparmio è l’uso
consapevole dell’energia, quindi minor spreco di energia, di
acqua e minor
produzione di rifiuti,     possono    rappresentare   possibili
soluzioni per conservare
al meglio il nostro pianeta utilizzando fonti energetiche
alternative: solare,
eolica, idroelettrica. Ma per poter attuare queste misure
cautelative per la
salute e per l’ambiente, sarebbero necessari interventi reali
e drastici da
parte dei governi, che seppur a conoscenza dei danni già fatti
e di quelli
futuri, non si adoperano in modo ottimale per sensibilizzare i
cittadini a
servirsi delle fonti di energia alternative.

Come diretta conseguenza della
cattiva condotta dell’uomo sulla natura, non trascuriamo i
cambiamenti
climatici con le disastrose conseguenze che ogni anno ormai si
registrano:
terremoti, tsunami, frane.

Mi ha colpito molto, ad esempio, la
campagna contro la plastica impiegata dal Mc Donald’s: sui
tavoli è stato esposto
un cartellino in cui l’azienda invita a rinunciare alle
cannucce monouso. Io
credo sia un’iniziativa molto bella, che parte dal piccolo, ma
il messaggio è efficace,
soprattutto perché è un luogo frequentato da molti bambini e
ragazzi. Se
riusciremo, quindi, tutti a seguire queste semplici regole,
potremo sperare di
realizzare davvero un mondo migliore.

Al Pascal insieme al diploma
AFM si affianca il Diploma
Cambridge. Intervista al prof
Iorio
Al Pascal insieme al diploma AFM si
affianca il Diploma Cambridge

Oggi non è
più sufficiente avere solo un’ottima conoscenza della lingua
inglese. È
assolutamente necessario padroneggiare il linguaggio tecnico
delle nostre
discipline professionalizzanti in lingua inglese per essere in
grado di
intraprendere percorsi educativi, formali e non, e
professionali di carattere
sempre più marcatamente internazionale. Le sfide che
l’economia della
conoscenza presenterà ai nostri studenti ci impongono di
rivedere continuamente
la nostra offerta educativa in chiave innovativa, inclusiva e
globale. É
proprio questa la visione che ha ispirato la nostra scelta di
candidarci per
diventare Cambridge International School a partire da
settembre 2018. Sentiamo
il prof. Iorio artefice di questa proposta formativa del
Pascal

Prof. Iorio che cos’ è l’IGCSE?

L’IGCSE è un
diploma internazionale per gli studenti tra i 14 e i 16 anni.
Si basa sul
diploma GCSE (General Certificate of Secondary Education) che
gli studenti
britannici conseguono a 16 anni dopo aver frequentato il primo
biennio di studi
nella scuola superiore. IGCSE è la versione internazionale di
questo diploma ed
ha lo stesso riconoscimento del diploma GCSE sia in Italia che
nel Regno Unito.

Che cosa devo fare per conseguire il
Diploma IGCSE?

Il diploma
IGCSE si consegue seguendo i corsi delle discipline insegnate
in inglese
durante le ore curricolari . Gli esami si svolgono in due
sessioni annuali
maggio/giugno oppure ottobre/novembre.
Perché scegliere il Cambridge IGCSE?
• Percorsi formativi di eccellenza in una prospettiva
internazionale;
• Riconoscimento del titolo da parte delle maggiori università
e aziende
italiane;
• Significativo potenziamento delle abilità linguistiche e
comunicative della
lingua inglese;
• Solida acquisizione del linguaggio specifico disciplinare in
due lingue ,
spendibile nel mondo del lavoro.

La nostra
scuola si muove da diversi      anni   verso   l’obiettivo    di
internazionalizzare quanto
più possibile la nostra offerta formativa. Molte
delle famiglie dei nostri studenti comprendono         bene    e
accettano questo nostro
sforzo. Basti solo pensare al numero di studenti del nostro
Istituto che ogni
anno conseguono la certificazione linguistica d’inglese per i
livelli B1 e B2. I nostri docenti hanno una significativa
esperienza internazionale sia in materia di corsi
professionalizzanti che di
stage all’estero. Solo nell’ultimo anno, grazie ai POR della
Regione Puglia,
siamo stati in grado di offrire ai nostri studenti esperienze
di studio a
Dublino e a Londra. Molte delle professioni che i nostri
studenti si
accingeranno a svolgere nei prossimi dieci anni non sono state
ancora create.
Tuttavia, siamo consapevoli che essi dovranno affrontare un
livello di
competizione che non è più ristretto al solo ambito locale o
regionale ma che,
di fatto, è globale. Il Pascal è pronto con il percorso AFM
opzione
Internazionale!

#inomidiDio
Incontro formativo presso l’istituto Pascal di Foggiai. Gli
incontri, due per ogni scuola, sono tenuti dal Prof. Alberto
Fornasari, Esperto in Processi Multi e Interculturali,
Direttore del Laboratorio di Pedagogia Interculturale
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Dipartimento di
Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione. Il
progetto, che è promosso dal Consiglio Regionale Puglia ed
organizzato da Sinergia Go2Europe, ha la finalità di
valorizzare alcuni nuclei tematici presenti nelle diverse
tradizioni religiose e di elaborare opportuni percorsi
didattici a favore del dialogo inter religioso indirizzati
alle scuole, avvalendosi anche del materiale documentario
messo a disposizione dalla Biblioteca Consiglio Regionale
della Puglia “Teca del Mediterraneo”.

Diversità    culturale                                     e
globalizzazione
Questa mattina i ragazzi delle classi 4^A informatica e 4^B
telecomunicazioni hanno partecipato all’incontro finale con il
professore Alberto Fornasari, direttore del laboratorio di
pedagogia interculturale del dipartimento di scienze della
formazione psicologia comunicazione dell’Università degli
studi “Aldo Moro” di Bari. Il docente ha esposto ai nostri
ragazzi il progetto “I nomi di Dio, culture e religioni in
dialogo”: il fine di tale incontro è di sensibilizzare e
ragionare con i ragazzi sul senso del sacro, il rapporto tra
sacro e culture e su come la scuola possa essere uno spazio
interessante per costruire competenze interculturali. “Queste
ultime” dice Fornasari, ”consentono ad uno studente di vivere
in maniera consapevole in un mondo globalizzato:saper gestire
la diversità culturale ,ampliare i propri orizzonti ,non
condannare le diversità culturali e religiose, imparare,
quindi, ad essere un cittadino attivo del proprio tempo.”

Eletti     al     consiglio
d’Istituto del Pascal
Per il personale Ata risulta eletto Giuseppe Cibelli. Mentre
per la componente alunni entrano in Consiglio Torres,
Fellecchia, Lisi e Bellizzi. Per quanto riguarda la componente
docenti vengono eletti i proff Rossetti, Colavita, Brescia,
Leone, Petruzzellis, Lotrecchio, Padalino, Vairo. Infine per
la rappresentanza dei genitori entrano in Consiglio Di Corcia,
Maselli, Rizzelli, Tannorella. A loro vanno i nostri auguri di
un buon lavoro per la crescita del nostro Istituto

XIX EDIZIONE consegna dei
Diplomi di Stato e delle
Borse    di    Studio    Anno
Scolastico 2018/19 al Pascal
Tutti sono invitata alla XIX Edizione della consegna dei
Diplomi di Stato e delle Borse di Studio, presso l’auditorium
“E. Springer” dell’Istituto il giorno 20 Dicembre 2019, alle
ore 16.30.

La consegna avverrà alla presenza di autorevoli rappresentanti
del mondo della cultura, dell’amministrazione e delle imprese
per dar lustro agli alunni che hanno partecipato attivamente e
con interesse al dialogo educativo-didattico.
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