RIFLESSI MARIO COSTANTINI - MONTEBELLO DI BERTONA - L'ARIA DI PENNE
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Comune di Montebello di Bertona Testi di: Gianfranco Macrini, Fernando Di Fabrizio, Fabrizio De Fabritiis Si ringraziano: Gabriele Capacchione per aver realizzato il muro a pietra insieme alla ditta Di Persio costruzione, ufficio tecnico, amministrazione comunale e l’assessore alla cultura Teresa Tucci, Fernando di Fabrizio che è stato l’ideatore di questa iniziativa, oltre al professor Costantini che è stato il progettista. Un grande grazie all’impresa Di Giorgio che ha realizzato la scultura. Il tutto a costo zero per il comune di Montebello di Bertona. Hanno collaborato: Armellin Dario e Mazzola Renzo (operai specializzati della ditta ME.CAT.),Francesco Ferzetti, cooperativa COGECSTRE. Grafica: Mario Costantini, Gabriele Delle Monache Sede e stabilimento strada Statale 32 n.29 - 28050 Pombia (No) Tel. +39 0321 477847 - +39 0321 921962 Sede e stabilimento strada Statale 32 n. 37 - 28050 Pombia (No) Tel. +39 0321 921962 © Copyright gennaio 2011 COGECSTRE Edizioni - Penne Tel. 085 8270862 - 085 8279489 E-mail: edizioni@cogecstre.com Finito di stampare agosto 2021
MARIO COSTANTINI RIFLESSI Una scultura come segno e specchio della nostra storia a cura di FABRIZIO DE FABRITIIS MONTEBELLO DI BERTONA 2021
alla nostra comunità. Francesco Gaspare, infatti, parlava sempre con passione e ammirazione, al signor Di Giorgio, dei ritrovamenti che di volta in vol- ta suo padre faceva a Campo delle Piane e non solo. A lui, al Maestro Costantini e a quanti al- tri hanno reso possibile la realizzazione di un’altra tappa del percorso di valorizza- zione della Cultura bertoniana e del terri- torio vestino, l’Amministrazione comunale e la popolazione di Montebello di Bertona esprimono profonda e perenne gratitudine. Grazie dal profondo del cuore e che Dio vi Cari concittadini, gentili intervenuti, benedica. sono particolarmente felice e orgoglioso di condividere assieme a voi questo evento così importante e significativo per la nostra Gianfranco Macrini piccola comunità. Sindaco di Motebello di Bertona Importante e significativo, perché oggi ag- giungiamo un altro considerevole tassello al mosaico raffigurante le origini e la storia del nostro amato paese, conosciuto dai pa- leografi per quella fase del Paleolitico Su- periore al cui interno è stata individuata la Cultura bertoniana, così chiamata perché venne documentata per la prima volta pro- prio nelle campagne montebellesi, le quali hanno restituito reperti di grandissima im- portanza e di singolare fattura. Egli, grazie a una non comune facoltà im- maginifica, unita a una potente capacità di sintesi, che hanno sempre contraddistinto il suo brillante percorso artistico, è riuscito nel non facile compito di dare un’efficace e pregnante rappresentazione della cultura bertoniana. Tuttavia tale scultura non sarebbe stata la bella realtà odierna, se non ci fosse stato il generoso e assiduo interessamento al pas- sato del nostro paese del signor Mario Di Giorgio, imprenditore pennese che vive e opera a Novara, ma che non ha mai reciso il suo legame con la propria città natale, nella quale torna ogni volta che può. Il motivo per cui egli ha voluto farci dono di questa scultura risiede nell’amore che egli ha per la cultura bertoniana, che ha impa- rato a conoscere e apprezzare grazie a un suo carissimo amico e compagno di scuo- la, purtroppo scomparso prematuramente, il cui ricordo è sempre vivo in lui. Si tratta di Francesco Gaspare Leopardi, figlio del dottor Gian Battista Leopardi e fratello del Barone Francesco, anch’egli grande e appassionato esperto della Cultu- ra bertoniana e legato da profondo affetto
Il cannocchiale prospettico dalla strada di accesso principale permette di individuare l’opera da centinaia di metri di distanza. La scultura al riparo sotto la chioma di un maestoso olmo conferma il connubio tra l’uomo e la natura. A poca distanza lun- go il viale che conduce alla piazza, alcune meravigliose sculture arboree ci ricordano che Montebello di Bertona è una porta na- turale di accesso al Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Si trat- ta di tronchi vetusti di bellissimi tigli fino al grande esemplare che caratterizza la piaz- za del Comune. La stessa opera dell’Artista è un invito alla riflessione, se da un lato Co- Conosco Mario Costantini da 50 anni. stantini ci invita a considerare le nostre an- Nel 1972 lo accompagnai in un bosco, tiche origini preistoriche dall’altro ci spinge in contrada Mirabello a Montebello di a considerare un futuro possibile nell’ambi- Bertona, dove ascoltai con sorpresa il suo to della conservazione e rispetto della na- lamento e disappunto per alcune grandi tura. Del resto in un transetto altitudinale, Roverelle appena abbattute. La sua sensi- da Campo delle Piane a circa 300 metri bilità per l’ambiente, l’archeologia, l’arte slm fino alla sommità del Monte Bertona, e la storia di Penne lo accompagnano da di poco sopra i mille metri di quota, trovia- sempre nelle numerose battaglie per il bene mo numerosi valori di interesse turistico e comune. È stato lui a raccontarmi le ricer- culturale. Si passa infatti dall’unico sito del che di Leopardi sul Paleolitico superiore Paleolitico scoperto in Abruzzo all’aperto, (Epigravettiano italiano) e a farmi scoprire all’unico Mulino (Colantonio) del Torren- la Civiltà bertoniana di Campo delle Piane. te Gallero, alle palestre di arrampicata di Mi fece notare raschiatoi, nuclei e punte di Verdin e Bertona, al Parco Biodiversitypark selce raccolti nei campi arati delle colline di Fonte Marianna, al bosco misto di pini, argillose vestine e mi parlò di una rarissima faggi, carpini e abeti fino alle tre cornette amigdala conservata presso il Museo Pigo- con la torre di avvistamento, ed altri inse- rini di Roma trovata a Penne. Quando un diamenti storici sulla cresta della monta- anno fa il sindaco di Montebello di Bertona gna. Il tutto servito da una rete di sentieri Gianfranco Macrini e la sua Giunta sono escursionistici percorribili anche in ebike o venuti a trovarci per parlarci di un progetto a cavallo in un paesaggio di rarissima bel- su Campo delle Piane, con il naturalista Fa- lezza. La scultura di Mario Costantini, oltre brizio Carbone, abbiamo subito pensato di a rappresentare il passaggio simbolico tra coinvolgere un artista contemporaneo del il passato e il futuro, vuole confermare un luogo. Mario Costantini, sempre disponibi- progetto attuale, contemporaneo, con la le a rappresentare i valori e i simboli della speranza di spegnere la terribile crisi uma- Terra, ha proposto un’opera artistica origi- nitaria da Covid19 e ripartire con un nuovo nale e concettuale. Inoltre in poco tempo equilibrio sociale, dove la purezza dell’a- sono stati coinvolti anche altri esperti illu- ria che attraversa le fenditure della scultu- stratori italiani quali Stefano Maugeri che, ra possa segnare finalmente un rapporto insieme ai grafici di Cogecstre Edizioni e in più armonico con la nostra unica Terra. Un collaborazione con l’Associazione Monta- sentito ringraziamento a Mario Di Giorgio, nari Bertoniani, hanno proposto per la va- imprenditore di Novara di origini pennesi, lorizzazione del sito paleolitico sulla spon- per l’attenzione, la passione e la sponsoriz- da del Torrente Gallero, alcune sagome di zazione dell’opera e a Fabrizio De Fabritiis animali preistorici e paleartici, come cervi, che ha seguito con molto interesse la rea- lupi e linci che saranno realizzate prossi- lizzazione e ne ha curato l’aspetto critico. mamente. L’Amministrazione Comunale ha Buona fortuna a tutti. deciso di posizionare l’opera di Costantini presso il bivio tra la strada per Farindola e Fernando Di Fabrizio quella per Vestea dopo le prime ipotesi che prevedevano l’installazione all’interno del Centro Storico.
solo di cercare di limitare i danni, giustifi- care, spiegare. Per l’essenzialità della sua ricerca egli si sente parte di quella linea de- finita da Antonio Zimarino “essenzialismo centro-adriatico…che intendeva provare a fondere insieme tre degli aspetti maggior- mente innovativi dell’arte contemporanea italiana e internazionale: Il Minimalismo, l’arte Concettuale e l’Arte Povera, con la specificità di un’area geografica”. L’oggetto in cui Costantini sintetizza i due aspetti della natura e dell’agire umano è l’amigdala, l’utensile bifacciale realizzato e impiegato dal genere umano del Pale- olitico inferiore e quindi collocabile tra i I riflessi contrastanti dell’organico e del 450.000 e i 100.000 anni fa, così chia- tecnologico mato perché la sua forma ricorda quella di una mandorla, detta amygdala in latino. Il percorso artistico di Mario Costantini Realizzata a partire da una pietra o da un (Penne, 1946) si articola da anni attorno ai osso, appuntito e affilato dai due lati veniva concetti di organico e tecnologico, la cop- probabilmente impiegata per cacciare, la- pia di opposti che sintetizza i gradi della vorare le pelli, raschiare, tagliare, svolgere natura umana e che diffonde la sua influen- cioè delle attività pratiche e indispensabili za sui destini del nostro pianeta. Concetti il per la propria sopravvivenza. Essa è og- cui significato, al di là dell’esatta definizio- getto eminentemente tecnologico, rappre- ne su cui la filosofia ha molto indagato, ci è sentando un manufatto che ha consentito di ormai familiare e che intuiamo istintivamen- poter fare un salto nel proprio rapporto con te. Essi accompagnano l’uomo fin dalla sua il mondo esterno, con la natura, cacciando, comparsa sulla Terra: il primo rappresenta uccidendo, lavorando eppure, nel momen- la sua parte animale, il suo legame con to stesso in cui viene inventata, essa crea il l’ambiente naturale, la sua istintività; il se- proprio opposto, la riflessione sul proprio condo invece il suo bisogno di organizzare significato, il suo altro organico. La sua e classificare, la sua mania trasformativa, stessa bifaccialità è espressione di questa la costruzione di manufatti per realizzar- alterità. Amigdala è del resto il nome attri- ne altri. Ad ognuno di essi facciamo cor- buito alla ghiandola, anch’essa a forma di rispondere una discendenza e una forma, mandorla, posta sopra il tronco cerebrale materna, tondeggiante e sinuosa quella del del nostro corpo carnale che presiede alle primo; paterna, aguzza e spigolosa quella paure e alle emozioni e quindi alle nostre del secondo. Aspetti presenti in ciascuno di reazioni più immediate, meno razionali ma noi ma che permeano anche il mondo, pre- necessarie per preservarci dai pericoli. valendo di volta in volta l’uno sull’altro ma L’attenzione alla preistoria non è casuale in realtà mischiandosi e ritrovandosi in ogni del resto in un territorio, come quello Vesti- aspetto della nostra esistenza. no, in cui le ricerche archeologiche svolte Costantini nel suo lavoro ha dato rappre- dal medico, umanista ed archeologo, Ba- sentazione concreta a questa opposizione, rone Gian Battista Leopardi (Penne, 1916- sia con i temi trattati e le ricerche effettuate 1979) hanno consentito di portare alla (l’archeologia, lo studio delle tradizioni lo- luce le tracce della Civiltà Bertoniana e cali) sia con le tecniche impiegate (la scultu- dell’attività protostorica e romana dei po- ra, la tessitura, la poesia, il racconto). Egli poli che lo abitarono, formando una ricca stesso è prevalentemente Uomo Organico collezione che la sua consorte, la Barones- ma incessantemente impegnato a fornire sa Kratic Susanna Leopardi, nell’intento di agli altri, agli Uomini Tecnologici, i motivi di adempiere al suo desiderio e di onorare riflessione per informare, limitare, circoscri- la memoria del figlio Francesco Gaspare vere il loro agire. Perché le due parti hanno (Penne,1944), scomparso giovanissimo nel tempi di azione differenti e se è vero che la 1963, donò nel 1984 alla Diocesi della mente ha la velocità del pensiero è la mano città di Penne e che oggi forma il Museo che poi realizza e trasforma il paesaggio e Civico Diocesano ospitato nel duomo della il mondo in cui viviamo e alla prima resta città. Ed è per questo che la scultura è collo-
cata a Montebello di Bertona, da cui quella nologico ma con al suo interno una forte civiltà prende il nome. anima organica fusa assieme, Mario Di La nuova scultura di Mario Costantini rap- Giorgio (Penne, 1944), imprenditore me- presenta la concretizzazione delle sue ri- talmeccanico in Piemonte, dove nelle sue flessioni e della sua visione del mondo che aziende realizza macchine per l’esecuzio- ho sopra descritto. Fin dal suo concepimen- ne di processi industriali. Visitando le sue to egli aveva immaginato, come è possibile fabbriche, perché queste esse sono, si resta leggere dal suo quaderno di appunti: “una colpiti proprio dalla bellezza della forma mandorla in acciaio corten (successivamen- degli oggetti che vi vengono realizzati e da te realizzata in acciaio inox dotato di ca- quella degli utensili che, applicati ad altre pacità riflettente ndr) alta quattro metri. Su macchine, sono impiegati per realizzarli una faccia c’è l’uomo primitivo ed organi- ma anche dal modo in cui questi sono di- co sull’altro l’uomo tecnologico e spirituale. sposti, ordinati che non è solo criterio per Le figure sono forate e si interfacciano, la- poterli trovare all’occorrenza ma anche cri- sciando allo spettatore di leggere le figure terio estetico per osservarli e tenere a mente in armonia col pensiero presente. La man- il ruolo che svolgono nel processo creativo. dorla a forma di amigdala contiene le sa- Anche Di Giorgio fonda il suo essere tecno- gome e i segni delle sfaccettature della pie- logico su un solido basamento organico. Il tra dell’organico, sfaccettature geometriche padre, Nicola, era un maestro muratore di- sul geometrico, sfaccettature organiche”. plomato alla Scuola d’Arte di Penne, capa- Seppur in continuità con il pensiero di Co- ce di progettare e realizzare case e anche stantini l’opera rappresenta al tempo stesso particolari costruttivi pregevoli di cui resta un’innovazione per il materiale prescelto e ancora ampia traccia in paese. la forma. Le sue sculture finora erano sta- Di Giorgio ha adottato e finanziato il pro- te forme piene, in marmo o in metallo, in getto di Costantini, anche per ricordare il cui prendevano vita ulteriori incarnazioni suo amico Francesco Gaspare Leopardi, dell’uomo organico nelle vesti di Nike della compagno di scuola dalle elementari al li- Pace, Uomo Tripode, Danzatori della Pace, ceo e gli ha dato realizzabilità e realizza- Angelo della Pace. Con Riflessi invece, nel zione. I disegni di Costantini si sono trasfor- volume della figura, pur monumentale, pre- mati in immagini tridimensionali pronte poi valgono i vuoti e le figure sono in negativo, per essere inviate, sotto forma di impulsi, ritagliate nel metallo e osservabili attraver- alla macchina a controllo numerico per il so la luce che vi si riversa di giorno o che taglio al laser. Assieme ai capi reparto, an- vi filtra dall’interno di notte. Sulla superficie ch’essi fusione di artigianale e industriale, altri tagli creano ulteriori impulsi visivi. Ma sono stati studiati e analizzati per scegliere nella sintesi tra le figure dell’organico e tec- la lamiera e pianificare i passaggi successi- nologico si affermano nuove forme. Essa, vi, divenuti poi tutti manuali: la calandratu- vista nella sua interezza è simile a una tor- ra, la saldatura, la fresatura. E così la scul- cia, sormontata da una fiamma, simbolo tura ha preso corpo, prima divisa in spicchi del fuoco, una delle prime tecnologie di cui tagliati sui fogli di lamiera, ognuno con la l’essere umano si impossessa per afferma- sua parte di figure, è stata poi ricomposta, re il suo dominio sul mondo, imparando a nel combaciare perfetto dei tagli dei parti- cuocere e a trasformare la materia inani- colari ed è divenuta per l’appunto opera. mata in metallo per utensili. Ma è anche Ora essa si erge su un basamento con il suo simile a un fiore con il suo stelo, simbolo stelo e ci invia dei riflessi che sono ciò che per eccellenza del mondo organico e ve- ci torna dalla luce che incontra una super- getale, della natura con cui l’essere umano ficie brillante o diffondente ma anche echi deve convivere. E allora nell’opera tornano della nostra storia passata, così attuale, in a fondersi tutti i motivi del lavoro di Costan- cui organico e tecnologico sono indissolu- tini, per la sua forma complessiva, per le bilmente legati. figure che sono impresse sulla sua superfi- cie ma anche per i procedimenti che sono Fabrizio De Fabritiis stati necessari per realizzarla e che hanno impiegato metallo e fuoco. Milano, 3 luglio 2021 La realizzazione dell’opera è stata resa pos- sibile dall’incontro di Mario Costantini con un altro personaggio espressione di questa terra vestina, un uomo eminentemente tec-
to Eco, Gunter Grass, Claudio Magris, Imre Kertecs, Vincenzo Consolo, Toni Morrison, Alberto Bevilacqua, David Grossman. Ha pubblicato: Arte e Simbolo nell’Abruz- zo pennese, Penne 1985 - Le fontane di Penne, Penne 1988 - La produzione cera- mica Pennese, Brioni Roman Style, Penne 1989 - Penne un profilo iconografico edi- zione Cogecstre, Penne 1992 - Una lettera di Anastasio Grue, Archeoclub Brioni Ro- man Style, Penne 1993 - Piccolo Mausoleo all’uomo, Penne 1999 - Croce processiona- le Città di Penne, Brioni Roman Style, Penne 1999 - Note storiche di Penne, Archeoclub Brioni Roman Style, Penne 2000 - La Città Mario Costantini di mattone, arti grafiche Cantagallo, Pen- ne 2002 - Tesori d’arte, L’altare di Oderisio (Penne 1946). Vive e lavora a Penne (Pe). II vescovo di Penne, arti grafiche Mancini, Scultore, pittore da sempre sperimentatore Sambuceto 2004 - Tesori d’arte, Il crocefis- di “fiber art”, si è diplomato all’Accademia so gotico doloroso di Penne, arti grafiche di Belle Arti di Roma. Suoi maestri furono Mancini, Sambuceto 2005 - Tesori d’arte, Mario Mafai, Marcello Avenali e Bianchi Le chiese di Penne, Quante ne erano e do- Barriviera. È attivamente interessato alle vi- v’erano, arti grafiche Mancini, Sambuceto cende storiche ed artistiche della sua città 2006 - Penne e il suo lago, arti grafiche e del suo territorio realizzando monumenti Mancini, Sambuceto 2007 - Tesori d’arte, pubblici in diverse città abruzzesi e italia- Pitture murali in Penne, arti grafiche Man- ne, ma anche edizioni d’arte e pubblica- cini, Sambuceto 2008- Storia e civiltà di zioni. Notevolissimo il suo curriculum e la Penne, CIVITAS PENNE la città medioeva- sue esperienze espositive nazionali e inter- le,” la ceramica di Penne tra Medioevo e nazionali che lo rendono uno dei riferimen- la prima Età Moderna, Di Paolo Edizioni ti della cultura artistica scultorea dell’area 2015 - Libretto Nero, Cogecstre edizioni centro adriatica. Ha Collaborato con l’a- 2015 - Piccoli specchi, Cogecstre edizioni razzeria nell’oasi di Penne dove ha realiz- 2016 - Tesori d’arte, Il tardo Rinascimento zare suoi arazzi e collaborato con altri arti- e l’esordio del Barocco in Penne ,arti gra- sti per i cartoni da eseguire a basso liccio. fiche Mancini, Sambuceto 20010 - Tesori Nel 1967 ha vinto il premio “Fedele Brindi- d’arte, La ceramica di Penne, arti grafiche si”. Dal 1974 ha intrapreso una ricerca sui Mancini, Sambuceto 2012 - Storia e civiltà tessuti (deco-costruttivismo) e sulle cerami- di Penne, CIVITAS PENNE la città medioe- che popolari della propria terra partecipan- vale,” la ceramica di Penne tra Medioevo do alla X Quadrienniale d’Arte di Roma, a e la prima Età Moderna, Di Paolo Edizioni tre premi “Michetti” (XXIX, XXXII e XXXVI), a 2015 - Libretto Nero, Cogecstre edizioni tre premi “Avezzano” (XXII, XXXIII e XXV), a 2015 - Piccoli specchi, Cogecstre edizioni diverse Biennali “Città di Penne” al premio 2016 – In cerca di sé stesso , Cogecstre “Suzzara” e ad altre mostre collettive. Ha edizioni 2020 tenuto personali a Milano, Pescara, Perpi- gnan, l’Aquila, Crajova, Roma ecc. Recen- temente le sue ricerche si sono focalizzate sull’analisi dei suoi dipinti in forme sculto- re. Ha vinto numerosi premi tra i quali XII Edizione Concorso Nazionale Bige Bugat- ti, Prima Biennale Nazionale d’Arte Sacra (Fermo), Third Millennium Premio Terra mo- retti. Ha realizzato sculture monumentali a Erbusco (Brescia), Montesilvano(Pe). Regio- ne Abruzzo (l’Aquila), Pineto (Te), Carpine- to (Pe), Penne (Pe). Per il Premio letterario Città Penne ha realizzato i ritratti di: José Saramago, Mario Luzi, Solgenizin, Umber-
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