CONOSCERE E AIUTARE LA RONDINE - La biologia. Il comportamento. Le minacce. Il progetto di tutela.

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CONOSCERE E AIUTARE LA RONDINE - La biologia. Il comportamento. Le minacce. Il progetto di tutela.
CONOSCERE
E AIUTARE
LA RONDINE
La biologia.
Il comportamento.
Le minacce.
Il progetto di tutela.
CONOSCERE E AIUTARE LA RONDINE - La biologia. Il comportamento. Le minacce. Il progetto di tutela.
CONOSCERE
                                                    E AIUTARE
                                                    LA RONDINE
                                                    La biologia.
                                                    Il comportamento.
                                                    Le minacce.
                                                    Il progetto di tutela.
redazione e revisione testi
dott. Roberto Ambrosini
Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze
Università degli Studi di Milano–Bicocca

Giorgio Trespioli
Guardia Ecologica Volontaria
                                                    La rondine: come riconoscerla — pag. 4
Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate     Alimentazione: prede, tecniche
Lorenzo Laddaga
Naturalista
                                                    e luoghi di caccia — pag. 8

COORDINAMENTO progetto
                                                    Geografia: distribuzione, habitat
dott. Guido Pinoli                                  e migrazione — pag. 10
Direttore
Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate
                                                    Comportamento: formazione degli stormi
Progetto grafico                                    e antagonismi — pag. 14
dott. Guido Bertola
Professionista appartenente alla rete smarketing°   Riproduzione: nidificazione, accoppiamento,
fotografie
                                                    cura dei piccoli — pag. 18
dott. William Vivarelli
Fotografo naturalista                               Importanza della rondine tra tutela ambientale
                                                    e qualità agricola — pag. 24
Stampa
Stampato su carta riciclata
                                                    Il progetto regionale
da Grafica Quadro                                   “È ora di aiutare le rondini”— pag. 26
via S. Allende, 7 – Tradate (va)
Titoli: Bebas Neue, Dharma Type
testi: Calluna, Jos Buivenga
                                                    Rondini d’Italia — pag. 28
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LA RONDINE:
    COME RICONOSCERLA
    Coda a V. Dorso scuro, di un intenso blu metallico,
    e ventre chiaro. Grande capacità di manovra
    in volo, ideale tanto per la caccia quanto per le lunghe
    migrazioni. Scende solo raramente al suolo e preferisce,
    posarsi su fili, cornicioni e canne palustri.
    Questa è la rondine, con il suo canto ricco di elementi
    armonici (e di qualche nota gracchiante).

    CARATTERISTICHE GENERALI                       re esterne filiformi che le conferiscono
    Le parti superiori del corpo sono di un        il tipico aspetto a V. Sulle timoniere, ad
    colore blu metallico scuro, la fronte e la     eccezione di quelle più interne, vi sono
    gola rossicce. Le parti inferiori del corpo    macchie bianche ovali che divengono
    variano dal bianco crema al fulvo con          ben visibili quando la coda viene allarga-
    una colorazione più scura nei maschi che       ta a ventaglio. Si ritiene che tali macchie
    nelle femmine. Il becco è nero e sottile, le   bianche abbiano la funzione di facilitare
    ali lunghe, il corpo affusolato. La coda è     la comunicazione visiva nei luoghi semi-
    profondamente forcuta, con le timonie-         bui dove nidifica.

                                                                Nome comune       Ala
                                                                Rondine           12-13 cm
                                                                Famiglia          Apertura alare
                                                                Hirundinidae      30-35 cm
                                                                Genere            Coda
                                                                Hirundo           8-14,5 cm
                                                                Specie            Becco
                                                                Hirundo rustica   11-13 mm
                                                                Lunghezza         Peso
                                                                17-19 cm          16-24 g

4                                                                                                  5
CONOSCERE E AIUTARE LA RONDINE - La biologia. Il comportamento. Le minacce. Il progetto di tutela.
rotte da rapidi cambiamenti di rotta per
                                                          inseguire gli insetti. Durante la migra-
                                                          zione o negli spostamenti da una zona
                                                          di foraggiamento all’altra, il volo delle
                                                          rondini consiste in battiti delle ali più
                                                          regolari. È anche in grado di rimanere
                                                          sospesa in aria (il cosiddetto “hovering”),
                                                          una manovra che esegue con frequenza
                                                          nei pressi del nido. La rondine infatti
                                                          non si posa spesso al suolo e, quando lo
                                                          fa, è quasi unicamente per raccogliere
                                                          materiale per la costruzione del nido.
    Femmina a sinistra e maschio, a destra, a confronto   Preferisce invece posarsi su fili, cornicio-
                                                          ni, canne ed è in grado di aggrapparsi con
    LE DIFFERENZE FISICHE PER SESSO ED ETà                facilità anche a cornici sulle pareti degli
    La rondine, in linea generale, non pre-               edifici.
    senta grandi differenze fisiche tra ma-
    schio e femmina, anche se un certo                    IL CANTO
    numero di caratteri sono variabili in fun-            La rondine è il più sonoro degli Irundi-
    zione dell’età e del sesso. Per esempio,              nidi del Paleartico occidentale. Il canto,
    i maschi hanno in media le timoniere                  che prende il nome di garrito, consiste in
    esterne più lunghe rispetto alle femmine              allegri trilli, ricchi di elementi armonici,
    e quelle centrali, al contrario, più corte.           della durata di 3-15 secondi circa. Nel ma-
       In ogni caso, durante il loro primo anno           schio questa sequenza può essere com-                  La rondine si posa al suolo quasi unicamente per raccogliere materiale per la costruzione del nido
    di vita, e cioè sino alla prima muta in Afri-         pletata da una serie di note gracchianti,
    ca, non presentano dimorfismo sessuale.               dette rattle, che la femmina non emette                ne dello stato riproduttivo della femmina:                 alcune primarie interne, alcune terziarie
       Parlando di età, i giovani hanno un piu-           mai, se non in condizioni patologiche.                 aumenta continuamente sino alla deposi-                    o, più raramente, alcune penne del corpo
    maggio simile a quello degli adulti, ma dai              La frequenza con cui questo suono ca-               zione del primo uovo, quindi diminuisce.                   vengono rimpiazzate quando sono ancora
    toni meno vividi, con le parti inferiori del          ratteristico viene eseguito varia in funzio-                                                                      vicini alle zone di riproduzione. Comun-
    corpo più chiare. Anche fronte e gola pre-                                                                   LA MUTA                                                    que, nella maggior parte degli uccelli, la
    sentano colorazioni meno accese di quelle                                                                    La rondine presenta una singola muta                       muta inizia quando giungono nelle regio-
    degli adulti. La coda è inoltre corta, con le                                                                completa annuale il cui inizio è stretta-                  ni tropicali e continua gradualmente du-
    timoniere esterne di lunghezza nettamen-                                                                     mente correlato con la latitudine. Nella                   rante tutta la permanenza, per 5-6 mesi. In
    te inferiore rispetto a quelle degli adulti.                                                                 maggioranza delle popolazioni che nidi-                    alcuni individui la muta viene completata
                                                                                                                 ficano nella parte meridionale dell’areale                 solo al ritorno ai luoghi di nidificazione.
    IL VOLO, TRA CACCIA E MIGRAZIONI                                                                             distributivo della specie, infatti, la muta
    Il volo di questi uccelli è agile ed ele-                                                                    inizia prima della migrazione autunnale,
    gante, con grande capacità di manovra.                                                                       mentre, nelle popolazioni che nidificano
    Queste caratteristiche consentono loro                                                                       più a nord inizia dopo la fine della migra-
    non solo di catturare insetti, ma anche                                                                      zione.
    di sostenere lunghe migrazioni. Nelle                                                                           Gli uccelli delle regioni temperate, che
    aree di foraggiamento il volo delle ron-                                                                     compiono migrazioni su lunghe distanze,
    dini consiste, solitamente, in rapide serie                                                                  iniziano solitamente la muta durante il pe-
    di battiti d’ala che lanciano l’animale in            Il rattle, tipicamente maschile, permette una sicura   riodo invernale, nei luoghi nei quali av-
    lunghe virate e picchiate, spesso inter-              distinzione dei sessi                                  viene lo svernamento, ma frequentemente
6                                                                                                                                                                                                                         7
CONOSCERE E AIUTARE LA RONDINE - La biologia. Il comportamento. Le minacce. Il progetto di tutela.
ALIMENTAZIONE:
    PREDE, TECNICHE
    E LUOGHI DI CACCIA
    La rondine predilige la caccia in volo, ma è anche
    un predatore adattabile che, al bisogno, è in grado
    di utilizzare tecniche differenti e perfino di cercare
    le prede sul suolo. In presenza dei piccoli, l’attività
    si fa più intensa: la rondine non soltanto cerca prede
    più grandi, ma approfitta dei lavori agricoli e tende
    a stare in un raggio di 500 metri dal nido.

                                                                                                      Esemplare che si sta dissetando

    LA PREDAZIONE                                  La preda viene catturata generalmente                 Gli adulti solitamente lasciano il posa-    radicalizzano questo comportamento e
    La rondine, come tutti gli Irundinidi, è       con un inseguimento aereo, ma la ron-              toio per avviare la caccia circa mezz’ora      ai piccoli riservano insetti più grandi di
    un uccello insettivoro che cattura le sue      dine è anche in grado di nutrirsi a terra o        prima del sorgere del sole, ma, nelle matti-   quelli che normalmente predano per nu-
    prede in volo. Le rondini si nutrono di        di mettere in atto altri metodi di caccia.         nate più fredde, non cominciano a nutrirsi     trirsi.
    un’ampia gamma di insetti non protetti         Alcune rondini, per esempio, sono sta-             fino a 2–3 ore dopo l’alba. L’attività ter-       L’attività di caccia in questo periodo si
    da un esoscheletro troppo spesso, quali        te viste posarsi sulle foglie per catturare        mina normalmente mezz’ora o tre quarti         fa, insomma, più intensa e, se il nido è
    coleotteri, ditteri, imenotteri, lepidotteri   bruchi o staccare insetti dalle ragnatele.         d’ora dopo il tramonto.                        illuminato da luci artificiali, gli adulti por-
    ed emitteri. La caccia è condotta sia indi-      In contesto agricolo, è possibile osser-                                                        tano cibo ai piccoli anche in condizioni di
    vidualmente sia in folti gruppi, costituiti    varle mentre seguono i trattori che, nel ri-       LA NUTRIZIONE DEI PICCOLI                      scarsa luminosità naturale.
    anche da diverse centinaia di individui.       voltare il fieno, fanno alzare in volo grandi      La rondine porta al nido più insetti assie-
    I luoghi preferiti sono aree aperte qua-       quantità di insetti.                               me e, con la lingua, ne rimuove le ali im-
    li prati, campi, canneti, radure, specchi                                                         mediatamente prima di somministrarle
    d’acqua o aree in prossimità di bestiame.                                                         come cibo ai piccoli. La caccia, in questa
    Gli individui si allontanano poco dal loro                                    Le rondini          situazione, è molto selettiva: la rondine
    nido per cacciare, al massimo 500 metri,                                      possono anche       predilige normalmente prede di grandi
                                                                                  prelevare insetti
    ma in media si tengono a una distanza di                                      dalla superficie    dimensioni, disdegnando quelle più pic-
    soli 100 metri.                                                               dell’acqua          cole, e, in presenza della prole, i genitori
8                                                                                                                                                                                                      9
CONOSCERE E AIUTARE LA RONDINE - La biologia. Il comportamento. Le minacce. Il progetto di tutela.
GEOGRAFIA:
     Distribuzione delle varie sottospecie di rondine durante la stagione riproduttiva e di svernamento

                                                                                                          DISTRIBUZIONE,
                                                                                                          HABITAT, MIGRAZIONE
                                                                                                          Uccello migratore, diffuso dalla Spagna alla Cina
                                                                                                          e in quasi tutto il Nord America, la rondine sceglie
                                                                                                          l’ambiente nel quale vivere in stretta dipendenza
                                                                                                          dalla presenza di insetti.
                                                                                                          Per questo motivo, infatti, predilige ambienti umidi
                                                                                                          e abitati da animali da pascolo, mentre evita luoghi aridi
                                                                                                          e condizioni climatiche sufficientemente rigide
                                                                                                          da interferire con la vita delle sue prede.

                                                                                                          LA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA                   limite meridionale è costituito, in questo
                                                                                                          Questa specie possiede un vasto areale        continente, dal Messico.
                                                                                                          che comprende la maggior parte della          In Italia la rondine nidifica su quasi tutto
                                                                                                          zona continentale dell’emisfero nord. In      il territorio, comprese le Alpi fino ad un’al-
                                                                                                          particolare, nel continente euroasiatico,     titudine di 1800 m. Le rondini europee
                                                                                                          il suo areale va dalla Spagna alla Cina. Il   svernano in Africa a sud del Sahara, quelle
                                                                                                          limite meridionale è costituito dal Nord      asiatiche in India, Indocina, Indonesia e
                                                                                                          Africa, l’Anatolia, il fiume Indo, il Kara-   Nuova Guinea, quelle nord-americane in
                                                                                                          korum e le montagne della Cina meri-          Sud America.
                                                                                                          dionale, mentre quello settentrionale è
                                                                                                          quasi corrispondente con la latitudine        L’HABITAT
                                                                                                          70° nord (sono state segnalate alcune         La rondine si riproduce in vari ambien-
                                                                                                          coppie nidificanti in Islanda). In Nord       ti dell’Eurasia, dalle regioni subartiche a
                                                                                                          America, per esempio, è completamente         quelle mediterranee, sia nei climi conti-
     Rustica	Transitiva	Savignii	Tytleri	Gutturalis	Erytrogcster                                          assente nelle zone settentrionali del Ca-     nentali che in quelli oceanici. È assente
                                                                                                          nada e dell’Alaska, quelle regioni, cioè,     solo nelle tundre artiche e nelle fasce
                                                                                                          che superano i 70° di latitudine nord. Il     desertiche ed evita le zone ampiamente
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forestate, scoscese, aride e densamente         buona precisione le regioni d’origine delle     rotta migratoria si tenga prevalentemente        LA VITA DELLA RONDINE
     edificate. Preferisce, invece, i prati, i pa-   rondini che utilizzano varie aree di sverna-    sopra la terraferma, aggirando il Mediter-       NEI QUARTIERI INVERNALI
     scoli e i terreni coltivati.                    mento: le popolazioni che si riproducono        raneo. Pare, inoltre, che questa rotta sia       Nelle aree di svernamento, la rondine
        Si ritiene che originariamente la rondi-     in aree diverse del Paleartico Occidentale,     preferita soprattutto durante la migra-          vive solitamente nelle savane aperte, nei
     ne frequentasse le praterie dove brucava-       infatti, tendono a svernare in zone diverse     zione primaverile di rientro dalle zone di       pascoli umidi, nelle paludi e nelle aree
     no i grandi ungulati, presumibilmente in        dell’Africa. Le rondini delle Isole Britan-     svernamento.                                     agricole. La sopravvivenza nei quartieri
     zone vicine a pareti rocciose. Le sporgenze     niche, ad esempio, svernano prevalente-           La migrazione autunnale si conclude in         invernali è influenzata dalle precipita-
     e le cavità di tali pareti rocciose dovevano    mente in Sud Africa, quelle della Germania      novembre, quando gli uccelli giungono            zioni, che determinano la quantità di
     costituire l’habitat naturale di nidificazio-   in Zaire. Alcune rondini della Danimarca        numerosi nelle regioni di svernamento a          insetti volanti disponibili. Inverni parti-
     ne, assieme agli alberi cavi. Questo habitat    sono invece state osservate in Costa d’Avo-     sud dell’equatore. Il movimento inverso          colarmente secchi causano un aumento
     è ora completamente abbandonato in fa-          rio e Zambia, mentre le rondini del Belgio      inizia in febbraio.                              della mortalità, mentre la maggior parte
     vore delle campagne coltivate, con paesi        svernano in Ghana, Costa d’Avorio, Con-           Sul bacino del Mediterraneo e in Medio         delle rondini riesce a sopravvivere a in-
     e cascinali, in cui, per nidificare, vengono    go, Zaire e quelle svizzere in Nigeria, Zaire   Oriente il picco della migrazione prima-         verni particolarmente umidi. La più alta
     ora sfruttate le strutture costruite dall’uo-   e Sudafrica. Il bacino del Congo, inoltre, è    verile avviene dalla metà di marzo a fine        mortalità si verifica, comunque, durante
     mo, quali ponti, cornicioni, tetti, stalle e    usato da uccelli provenienti dalla Scandi-      aprile. I primi uccelli raggiungono l’Eu-        la migrazione e in inverno.
     granai. Gli habitat naturali della rondine      navia. Le rondini italiane, infine, svernano    ropa nella seconda metà di marzo, ma la
     dovevano, quindi, essere originariamente        in Nigeria e nell’Africa Centrale.              gran parte degli arrivi si colloca tra la metà
     assai più ristretti di quelli attuali, mentre      La migrazione di un individuo può es-        di aprile e la metà di maggio. In Italia le
     ora le rondini si trovano in quasi tutti i      sere piuttosto rapida, con tappe fino a 300     rondini arrivano dalla metà di marzo alla
     climi che permettono un’adeguata e rego-        km al giorno. Avvistamenti di rondini in        metà di maggio e vi restano sino all’inizio
     lare produzione di piccoli insetti volanti.     Africa occidentale provenienti dalle Iso-       dell’autunno a conclusione della stagione                          Durante la migrazione la rondine
        La rondine riesce a sopportare sia con-      le Britanniche portano a ritenere che la        riproduttiva.                                                 può percorrere fino a 300 km al giorno
     dizioni torride che gelide, venti forti e im-
     provvisi cali di temperatura, ma è partico-
     larmente sensibile a brinate persistenti,
     precipitazioni nevose o altre condizioni
     avverse che interferiscano con l’attività
     degli insetti.

     LA MIGRAZIONE
     Le migrazioni sono fasi nevralgiche nel-
     la vita di questi uccelli: è durante questo
     periodo e in inverno, che si registra il più
     alto tasso di mortalità.
        Solo pochi individui aberranti sverna-
     no ogni anno nell’Europa meridionale e
     occidentale.
        Le rondini europee e quelle dell’Asia
     nord-occidentale si spingono, per la mag-
     gior parte, in Africa, benché alcune si fer-
     mino in Pakistan e sulle coste dell’Arabia.
     La maggior parte delle aree di svernamen-
     to si trova in Africa sia a nord sia a Sud
     dell’Equatore. Grazie a campagne di ina-
     nellamento su larga scala si conoscono con
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COMPORTAMENTO:
     FORMAZIONE DEGLI STORMI
     E ANTAGONISMI
     La rondine è un vero e proprio ‘animale sociale’: forma
     spesso coppie stabili, all’interno delle quali maschio
     e femmina condividono la cura del nido e dei piccoli.
     Si riunisce in gruppi talvolta molto estesi, condividendo
     gli spazi anche con uccelli non appartenenti alla
     famiglia degli Irundinidi e adottando strategie collettive,
     tanto di difesa (dal freddo, per esempio, o dalla fame
     e dai predatori) quanto di attacco contro potenziali
     concorrenti per il cibo (pipistrelli inclusi).

     LA FORMAZIONE DEGLI STORMI                    perano normalmente i 50 individui. Noti-
     La rondine è una specie normalmen-            zie di stormi eccezionalmente grandi sono
     te gregaria, con la sola eccezione della      infatti da valutare con cautela.
     stagione riproduttiva, durante la quale
     sviluppa invece un comportamento se-          IL ROOSTING
     mi-coloniale. Nella rondine non ci sono       Nella stagione riproduttiva gli uccelli
     legami famigliari tra le coppie che for-      passano la notte all’interno del proprio
     mano colonie. I gruppi più numerosi si        territorio, mentre, nel resto dell’anno,
     formano, tipicamente, nel periodo pre-        tendono a raggrupparsi in gran numero
     migratorio, o, talvolta, durante la mi-       (fino a centomila esemplari) in altre aree
     grazione e nelle aree di sosta notturna (i    definite posatoi comuni (di qui il termi-
     cosiddetti “roost-sites”, dal verbo inglese   ne “roost”, appunto), talvolta condivisi
     “to roost”, cioè appollaiarsi).               con altri volatili, come storni (Sturnus
       I giovani tendono ad aggregarsi ai grup-    vulgaris), topini (Riparia riparia) e balle-
     pi di adulti dove questi si alimentano con    rine (Motacilla ssp.). Le loro preferenze
     maggior successo e sono relativamente         vanno dai canneti (Phragmites, Scirpus e
     più numerosi negli stormi di dimensioni       Typha) alle piante di salice (Salix ssp.), alla
     maggiori che comunque in Italia non su-       vegetazione più alta e densa che cresce in        Anche i rami degli alberi alti sono utilizzati come posatoi
14                                                                                                                                                                 15
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prossimità dei bacini d’acqua, ai campi di                        Gli uccelli si riuniscono nell’area del      rondini si posano a ondate, inizialmente         Gli scontri territoriali prendono infatti
     mais o perfino alle rocce.                                      posatoio poco prima del tramonto, se-          in silenzio, per poi cantare sonoramente         l’avvio come vere e proprie competizioni
        Similmente, i siti dei posatoi invernali,                    guendo un rituale ricorrente: gli stormi di    una volta ferme.                                 canore, durante le quali gli uccelli si pon-
     in Africa, sono in genere canneti, cespu-                       rondini volano alti sull’area, volteggiando       Soprattutto all’inizio della stagione         gono a circa 15–20 cm di distanza, con le
     glieti, praterie di erba (in particolare la co-                 in massa ed effettuando rapidi passaggi        riproduttiva, il freddo può indurre le           giunture carpali esposte e le teste punta-
     siddetta “erba degli elefanti”, Pennisetum                      a bassa quota. A questo punto, al calare       rondini a riunirsi in gruppi all’interno di      te in avanti a circa 45° sopra l’orizzontale.
     ssp.), ma, essendo più estesi di quelli nelle                   della luce, alcuni uccelli si staccano dallo   edifici e a serrarsi le une sulle altre per      Il confronto implica spesso anche l’in-
     zone di riproduzione, possono ospitare                          stormo e atterrano nel posatoio, seguiti,      proteggersi dalle basse temperature. Ad-         seguimento del rivale e può evolversi in
     fino a un milione di uccelli.                                   dopo alcuni minuti, da tutti gli altri. Le     dirittura, sempre per resistere al clima         violenti combattimenti, durante i quali i
                                                                                                                    rigido, le rondini possono scegliere di          contendenti possono finire al suolo uniti
                                                                                                                    raggrupparsi dentro nidi di balestruccio         per le zampe.
                                                                                                                    (Delichon urbica).                                  Lo scontro per i siti di nidificazione
                                                                                                                       Sulla funzione dei posatoi comuni esi-        non riguarda però soltanto i maschi, né
                                                                                                                    stono differenti teorie. Tra queste, per         è limitato ai soli membri della stessa spe-
                                                                                                                    esempio, c’è quella cosiddetta del “bran-        cie: anche le femmine rivali combattono,
                                                                                                                    co egoista”, secondo la quale assembra-          spesso con esiti fatali, e il comportamento
                                                                                                                    menti significativi avrebbero la funzione        aggressivo delle rondini è indirizzato an-
                                                                                                                    di ridurre la possibilità che i singoli indi-    che ad altri uccelli, come passeri (Passer
                                                                                                                    vidui vengano catturati da un predatore.         domesticus ssp.) e pigliamosche (Muscicapa
                                                                                                                    Quest’ipotesi però è ritenuta non del tutto      striata).
                                                                                                                    convincente, vista la rarità degli attacchi         In tarda estate e d’autunno, può inve-
                                                                                                                    di predatori registrati durante i periodi        ce capitare che più esemplari di rondine
                                                                                                                    di osservazione. Un’altra teoria sostiene,       scaccino assieme uccelli di altre specie,
                                                                                                                    invece, che i posatoi comuni possano fun-        specialmente se sono potenziali concor-
                                                                                                                    zionare come centri di informazione: in          renti per il cibo, o addirittura mostrino
                                                                                                                    questo caso, il roosting sarebbe finalizzato     comportamenti aggressivi nei confronti
                                                                                                                    a individuare (in virtù dell’orario di posa e    dei pipistrelli.
                                                                                                                    di altri comportamenti) gli individui che
                                                                                                                    hanno trovato maggiori disponibilità ali-
                                                                                                                    mentari e a permettere, quindi, agli altri
                                                                                                                    di seguirli nella caccia il giorno seguente.

                                                                                                                    GLI SCONTRI ALL’INTERNO DELLA SPECIE
                                                                                                                    E CON i conspecifici
                                                                                                                    Entrambi i membri della coppia difen-
                                                                                                                    dono il nido contro i conspecifici che si
                                                                                                                    avvicinano, specialmente dopo la deposi-
                                                                                                                    zione delle uova, ma il maschio è aggres-
                                                                                                                    sivo fin dal momento dell’occupazione
                                                                                                                    del sito di nidificazione. I rivali si sfidano
                                                                                                                    avvicinandosi l’uno all’altro camminan-
                                                                                                                    do o in volo, ma sono rari gli attacchi
                                                                                                                    sferrati beccando, anche quando l’intru-
                                                                                                                    so si posa vicino al nido o alla femmina.
     Non sono rari gli scontri tra individui per la difesa del sito di nidificazione
16                                                                                                                                                                                                                   17
RIPRODUZIONE: NIDIFICAZIONE,
                                                                                                  poi scendere in picchiata, lanciando forti     750 a 1400, raccolte nei dintorni del nido e
                                                                                                  grida, verso il sito di nidificazione pre-     mischiate a materiale vegetale. Viene col-
                                                                                                  scelto, dove si ferma. A questo punto, il      locato a un’altezza dal suolo compresa tra

     ACCOPPIAMENTO, CURA
                                                                                                  maschio lancia una serie di richiami di        2 e 5 m, su piccole sporgenze di superfici
                                                                                                  corteggiamento (enticement calls) fino a       verticali, come le pareti delle costruzio-
                                                                                                  quando la femmina atterra a sua volta per      ni. Meno frequentemente i nidi vengono

     DEI PICCOLI
                                                                                                  fare quella che sembra essere una vera e       costruiti senza supporti sottostanti e solo
                                                                                                  propria disamina del nido. La formazione       raramente in grotte o su alberi.
                                                                                                  della coppia avviene effettivamente quan-        Le principali strutture del nido vengo-
                                                                                                  do la femmina comincia ad appollaiarsi al      no completate in otto giorni circa, cui ne
                                                                                                  sito di nidificazione e procede al comple-     seguono altri due dedicati invece al lavo-
     Formata la coppia, socialmente monogama, maschi                                              tamento del nido.                              ro di rivestimento delle superfici interne.
                                                                                                     Le femmine possono anche cambiare           Dentro al nido vengono infatti collocate
     e femmine costruiscono insieme un nido fatto di                                              partner prima che inizi la riproduzione:       delle piume, rimosse dopo la schiusa, per
     palline di fango e materia vegetale, che proteggono                                          alcune femmine, infatti, abbandonano           creare un letto più idoneo alla deposizione
                                                                                                  il compagno dopo la formazione della           e all’incubazione.
     assiduamente. I nuovi nati vengono alimentati con                                            coppia e, in seguito, si legano ad un al-
     insetti di grandi dimensioni e difesi dai predatori,                                         tro maschio. I maschi che non hanno una
                                                                                                  compagna, o che la perdono, tentano insi-
     dall’uomo e dalle altre rondini.                                                             stentemente di attrarne una, seguendo le
                                                                                                  femmine delle coppie vicine ed eseguendo
                                                                                                  di fronte a loro i rituali di corteggiamento
     LA STRUTTURA DELLA COPPIA                      che tre settimane più tardi in nord Eu-       anche molte volte al giorno per diverse
     La rondine è una specie socialmente            ropa. I maschi adulti sono, solitamente,      settimane.
     monogama, ma possono verificarsi casi          i primi ad arrivare alle zone di riprodu-        Il maschio controlla la compagna (il
     di poliginia, con un maschio e due fem-        zione, seguiti dalle femmine, quindi dai      cosiddetto mate-guarding) per un lungo
     mine. Le coppie bigame, di solito, sono        maschi e dalle femmine di un anno. Al-        periodo, durante il quale scaccia regolar-
     sincrone, con la deposizione delle uova        cuni uccelli arrivano già appaiati, fatto     mente i maschi vicini e insegue la fem-
     da parte delle due femmine separata di         che indica che la coppia inizia a formarsi    mina ogni qual volta essa lascia il nido,
     alcuni giorni al massimo. Talvolta que-        già durante la migrazione, o anche pri-       lanciando frequenti richiami e, talvolta,
     sti nuclei hanno origine da due coppie         ma. I canti uditi nei quartieri d’inverno e   beccandole la coda. Un comportamento,
     che nidificano l’una accanto all’altra: in     durante la migrazione primaverile sono        questo, che si intensifica durante il perio-
     questo caso, un maschio scaccia l’altro e,     stati, per esempio, associati con la for-     do fertile della femmina.
     in seguito, si accoppia con entrambe le        mazione precoce di coppie. Giunti nelle
     femmine e aiuta ad allevare le due covate.     aree di riproduzione i maschi stabilisco-     IL NIDO
        La coppia, solitamente, si mantiene         no un territorio di nidificazione, che co-    La costruzione del nido, o la ristruttu-
     anche per la seconda covata e spesso in        pre un’area di pochi metri quadri e che       razione di un nido degli anni preceden-
     modo permanente, sebbene la breve vita         è, solitamente, il medesimo degli anni        ti, avviene all’inizio della primavera. Vi
     di questi uccelli faccia sì che molti legami   precedenti.                                   partecipano entrambi i sessi, ma spesso
     durino per un solo anno.                          Se si avvicina uno stormo di rondini, il   è il maschio a dare avvio al lavoro anche
                                                    maschio vola in cerchio attorno al pro-       prima dell’arrivo della femmina, che poi
     IL CORTEGGIAMENTO E LA FORMAZIONE              prio territorio e canta più sonoramente       interviene nel completamento.
     DELLA COPPIA                                   per attrarre le femmine. Durante il volo         Il nido della rondine è una coppa o una
     Il periodo riproduttivo va dai primi di        allarga molte volte la coda così da met-      mezza coppa larga circa 20 cm e profonda       Sottoportici e travi sono ottimi supporti
     aprile a fine agosto, ma può iniziare an-      tere in mostra le timoniere esterne, per      10 ed è composto da palline di fango, da       per la costruzione del nido
18                                                                                                                                                                                              19
Le rondini manifestano un grande attaccamento
                                                                                                                                              ai loro piccoli

                                                                                                                                              giorni prima della deposizione delle uova
                                                                                                                                              fino al terzo – sesto giorno di incubazione.
                                                                                                                                              Il numero delle covate si attesta tra le 2 e
                                                                                                                                              le 3 per ogni stagione riproduttiva.
                                                                                                                                                  Normalmente 4 o 5 per ogni covata, le
                                                                                                                                              uova (19,7 x 13,6 mm per un peso medio
                                                                                                                                              di 1,9 g) sono allungate, ellittiche od ova-
                                                                                                                                              li, lisce e lucide, bianche ma leggermente
                                                                                                                                              punteggiate con macchioline rosso scuro,
                                                                                                                                              viola e grigie.
                                                                                                                                              La cova dura in media 11-19 giorni ed è
                                                                                                                                              effettuata esclusivamente dalla femmina.

                                                                                                                                              LA DIFESA DEI PICCOLI
                                                                                                                                              Il nido è lo spazio protetto all’interno
                                                                                                                                              del quale la prole si può nascondere ogni
                                                                                                                                              volta che viene disturbata e in particolar
                                                                                                                                              modo quando sente grida di allarme lan-
                                                                                                                                              ciate da altre rondini. Le femmine che
                                                                                                                                              stanno covando vengono avvertite di un
                                                                                                                                              pericolo dagli alarm calls lanciati dal ma-
                                                                                                                                              schio, che svolge un ruolo di sentinella,
                                                                                                                                              ma abbandona il nido soltanto quando il
                                                                                                                                              pericolo è imminente: nel frattempo, in-
                                                                                                                                              fatti, le rondini nei dintorni, allertate dai
                                                                                                                                              richiami, si alzano in volo e disturbano
                                                                                                                                              il predatore, inseguendolo o minaccian-
                                                                                                                                              dolo con picchiate al limite del contatto.
                                                                                                                                              Questo comportamento di disturbo vie-
                                                                                                                                              ne definito mobbing.
                                                                                                                                                 Le osservazioni suggeriscono che l’in-
                                                                                                                                              tensità del comportamento di mobbing
       La difesa del nido viene condotta da       ti della femmina, poco distante. Dopo          sto caso, infatti, il maschio si allontana   rifletta il livello di investimento parenta-
     entrambi i membri della coppia, che ne       il canto il maschio si alza in volo con la     brevemente per poi tentare nuovamente        le di ciascun membro della coppia: nelle
     controllano i dintorni in un raggio gene-    coda dispiegata a ventaglio e le zampe di-     con la stessa partner.                       femmine esso aumenta gradualmente at-
     ralmente compreso tra i 4 e i 25 m.          stese, mentre la femmina si posa oppure          Per la prima covata, l’accoppiamento       traverso il ciclo riproduttivo della prima
                                                  vola lentamente. L’accoppiamento avvie-        inizia anche varie settimane prima della     e della seconda covata, mentre i maschi,
     L’ACCOPPIAMENTO E LA COVA                    ne attraverso il contatto tra le cloache. Le   deposizione delle uova e continua fino al    invece, attaccano con frequenza inferiore
     L’accoppiamento (non prima di 2 anni         femmine non ricettive respingono il ma-        quinto giorno di incubazione, ma si fa più   nella prima metà del ciclo riproduttivo,
     d’età) ha luogo generalmente di mattina      schio e arrivano talvolta a beccarlo, un       frequente da 15 giorni prima della deposi-   quando non vi è alcuna relazione con i
     e segue un rituale definito, che ha inizio   comportamento che tuttavia non induce          zione delle uova fino al secondo giorno di   piccoli, mentre vi è un netto incremen-
     con i richiami del maschio nei confron-      subito il pretendente a desistere: in que-     incubazione; per le seconde covate, da 8-9   to nella frequenza del mobbing quando
20                                                                                                                                                                                            21
i piccoli sono nati e subito dopo l’involo.    all’apparenza, sazia, i genitori possono
     Le rondini si dimostrano confidenti con        emettere richiami per stimolare i pulcini
     l’uomo anche nella stagione riproduttiva       a ricevere l’imbeccata. Perfino i piccoli che
     e sono avvicinabili fino a 5–10 m: supe-       cadono dal nido possono essere nutriti a
     rata questa distanza, tuttavia, gli uccelli    terra dai genitori e può accadere, seppure
     entrano in allerta e taluni abbandonano        molto raramente, che i giovani esemplari,
     il nido in silenzio, altri invece lanciano     figli della prima covata, aiutino i genitori a
     continui richiami d’allarme e volano di-       nutrire i nati della covata successiva.
     rettamente contro gli intrusi.                     Entrambi i genitori rimuovono i sac-
        Le rondini impegnate nella cura della       chetti fecali dal nido fino a quando i picco-
     prole non devono tuttavia temere soltanto      li, a 12-14 giorni di età, iniziano a defecare
     uccelli di altre specie, predatori ed esseri   fuori dal nido. La femmina, talvolta, bec-
     umani: può infatti succedere durante la        chetta il ventre dei piccoli per stimolarli
     stagione riproduttiva che i maschi non         a defecare.
     accoppiati tentino di procurarsi una com-          L’involo dei piccoli , che avviene a circa
     pagna uccidendone la prole, motivo per il      3 settimane dalla nascita, richiede nor-
     quale i membri della coppia sorvegliano        malmente un periodo preparatorio di un
     accuratamente il proprio nido. Questo av-      paio di giorni e i piccoli, appena involati,
     viene perché generalmente i maschi sono        vengono nutriti dai genitori ancora per,
     più numerosi delle femmine e non sempre        mediamente, 3-5 giorni. Nella maggior
     riescono a trovare una compagna.               parte dei casi, le giovani rondini sono in
                                                    grado di procurarsi cibo autonomamente
     LE CURE PARENTALI                              dopo 6-8 giorni dall’involo. I piccoli, an-
     La femmina, talvolta, aiuta i piccoli ad       che raggiunta l’indipendenza alimentare,
     uscire dall’uovo e li nutre da sola per il     tendono comunque a far ritorno al nido,
     primo giorno dopo la schiusa. I pulcini        ma solitamente vengono scacciati dal ma-
     appena nati vengono covati assiduamen-         schio quando inizia la seconda covata.
     te, di solito dalla femmina, per i primi 3
     giorni, quindi sempre meno fino al quat-
     tordicesimo giorno di vita, quando sono
     in grado di riscaldarsi da soli. Da quel
     momento la femmina non dorme più
     nel nido, ma in un luogo vicino. I piccoli
     iniziano ad emettere suoni a 3-4 giorni di
     età e aprono gli occhi a 4-9 giorni nelle
     prime covate, ma non prima dei 13 nelle
     seconde.
        Mentre la femmina sta ancora covan-
     do, il maschio porta al nido la maggior
     parte del cibo per i piccoli, e solo dopo
     i primi 7-12 giorni di vita dei pulcini en-
     trambi i componenti della coppia portano
     al nido quantità equivalenti di cibo. Ogni
     bolo portato al nido viene dato a un pic-                   Il nido è tenuto pulito con la rimozione
     colo soltanto e, anche quando la prole è,                                         dei sacchetti fecali
22                                                                                                            23
L’IMPORTANZA DELLA RONDINE
                                                                                                 120 le specie di uccelli minacciate dalla
                                                                                                 modificazione delle tecniche di coltivazio-
                                                                                                 ne e allevamento. A questo numero già

     TRA TUTELA AMBIENTALE
                                                                                                 ragguardevole, devono venire aggiunti
                                                                                                 mammiferi, rettili, anfibi e insetti, messi
                                                                                                 in pericolo dalle trasformazioni menzio-

     E QUALITà AGRICOLA
                                                                                                 nate sopra.
                                                                                                                                                Strutture tradizionali e allevamenti all’aperto
                                                                                                 LE MINACCE ALLA SOPRAVVIVENZA                  favoriscono la sopravvivenza della rondine

                                                                                                 DELLE RONDINI
                                                                                                 I dati sulle popolazioni di rondini in Eu-     potrebbe, infine, aver ridotto l’estensio-
     Carismatica, simbolica, tradizionalmente associata                                          ropa, distribuiti sempre da Bird Life In-      ne di micro-habitat favorevoli alla caccia
                                                                                                 ternational, indicano negli anni un calo       della rondine quali, ad esempio, le siepi, i
     al ritorno della primavera e al risveglio della natura,                                     nelle popolazioni, pari, in media, al 40%.     filari e i canali di irrigazione.
     la rondine è un animale capace di sensibilizzare                                            Per l’Italia i dati forniti dalla LIPU indi-      Questi problemi non sono tuttavia
                                                                                                 cano una diminuzione tra il 20 ed il 50%.      circoscritti al nostro continente, dove la
     l’opinione pubblica sull’importanza della tutela                                            Altri studi, poi, indicano nel 4,3% l’entità   rondine si riproduce, ma sono presen-
     dell’ecosistema, così fondamentale per la sua                                               della diminuzione annuale di questi ani-       ti anche nelle aree di svernamento in
                                                                                                 mali nella sola Lombardia.                     Africa: qui l’incremento demografico e
     sopravvivenza. Ma la rondine non è solo questo:                                                Le cause che possono aver determinato       la globalizzazione economica portano a
     è anche un eccezionale indicatore biologico della qualità                                   questa diminuzione delle popolazioni di        trasformare vaste aree a elevata natura-
                                                                                                 rondine pare vadano ricercate nei profon-      lità in campi coltivati, a costruire grandi
     ambientale e della sostenibilità delle pratiche agricole.                                   di cambiamenti che hanno interessato, in       bacini artificiali e nuove arterie di comu-
                                                                                                 questi ultimi anni, l’agricoltura e la zoo-    nicazione. Non va, infine, dimenticato che
                                                                                                 tecnia. La scomparsa delle vecchie stalle      molti pesticidi, assai nocivi per l’ambiente
                                                                                                 e la concentrazione degli allevamenti in       e per questo vietati nei paesi dell’Europa
     L’IMPORTANZA DELLA RONDINE                    L’importanza della rondine non è però         grandi stalle moderne che ormai suppli-        e del Nord America, vengono ancora lar-
     La rondine è sempre stata considerata un      legata soltanto al carisma naturale che       scono ai pascoli o alle tecniche tradizio-     gamente utilizzati nei paesi africani. La
     simbolo della primavera, della rinascita      questa specie ha: essa è, infatti, anche un   nali, ha causato una riduzione nell’esten-     migrazione è, inoltre, un momento critico
     della natura e, per la sua stretta associa-   eccellente indicatore biologico di qualità    sione dei pascoli stessi che per la rondine    nella vita della rondine ed è il periodo in
     zione con l’uomo, dell’armoniosa convi-       ambientale. Una presenza significativa di     rappresentano aree fondamentali di fo-         cui si ha la più alta mortalità di individui.
     venza tra esseri umani e natura. Questa       rondini testimonia pratiche agricole più      raggiamento. La diversa struttura degli        La distruzione di canneti, luoghi umidi,
     specie, quindi, viene guardata con bene-      vicine alla tradizione, meno legate alla      edifici, inoltre, può aver influenzato ne-     o altri ambienti utilizzati come punti di
     volenza e, contrariamente a quanto acca-      produzione intensiva e meno vincolate         gativamente anche la possibilità di trovare    riposo da questi uccelli lungo le rotte mi-
     duto a molte altre specie di uccelli, non è   all’uso della chimica, nonché un ecosi-       luoghi adatti per nidificare.                  gratorie può, quindi, avere effetti negativi
     mai stata vessata con una caccia indiscri-    stema caratterizzato, ancora, da una si-         L’uso dei fitofarmaci nelle pratiche        considerevoli sulla sopravvivenza di inte-
     minata o con la distruzione dei siti di ni-   gnificativa biodiversità.                     agronomiche, poi, è stato indicato tra i       re popolazioni di rondine che seguono la
     dificazione. La rondine, dunque, riveste         La generalizzata erosione degli ecosi-     fattori che possono incidere negativamen-      medesima rotta migratoria.
     il ruolo di specie carismatica, in grado di   stemi naturali e la trasformazioni nelle      te sulle popolazioni di rondine, in quanto
     sensibilizzare l’opinione pubblica alle te-   pratiche agricole paiono, infatti, aver in-   essi potrebbero colpire gli uccelli sia di-
     matiche ambientali connesse con la sua        fluito negativamente sulla rondine e su       minuendo la disponibilità di insetti, sia
     salvaguardia. Può, quindi, divenire una       altri uccelli che dipendono, più o meno       venendo direttamente assunti attraverso
     “specie ombrello”, proteggendo la quale       direttamente, dall’ambiente della pro-        una dieta a base di insetti contaminati. La
     si proteggono anche altre specie meno         duzione agroalimentare. Dati forniti da       semplificazione degli habitat conseguente
     conosciute o meno popolari.                   Bird Life International indicano in circa     alla pratica della monocoltura estensiva
24                                                                                                                                                                                                25
IL PROGETTO REGIONALE
                                                                                                     territoriale), gli obiettivi del quale erano:     (coltivazioni, altre costruzioni, vegeta-
                                                                                                     ­­incrementare le conoscenze sulla biolo-         zione spontanea, ...)
                                                                                                       gia e le abitudini delle rondini;             I dati rilevati sono, quindi, raccolti e ana-

     ‘è ORA DI AIUTARE LE RONDINI’
                                                                                                     ­­progettare nuove metodologie per in-          lizzati dal Dipartimento di Biotecnologie
                                                                                                       crementare la nidificazione.                  e Bioscienze dell’Università degli Studi di
                                                                                                     Ed è nel 2011, completato l’impegno             Milano-Bicocca.
                                                                                                     iniziale, che viene avviata una seconda,
                                                                                                     ancora più significativa fase di lavoro: il     GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO
     Nel 2008 il Parco Regionale della Pineta di Appiano                                             progetto “è ORA DI AIUTARE LE RONDINI”,         La difesa della rondine e l’incremento
                                                                                                     nel quale si sono impegnati il Diparti-         della sua presenza nei nostri territori
     Gentile e Tradate lancia il progetto “Amici                                                     mento di Biotecnologie e Bioscienze –           passano attraverso una serie di obiettivi
     delle Rondini” con obiettivi di tutela e sensibilizzazione.                                     Università degli Studi di Milano Bicocca,       intermedi indispensabili, quali:
                                                                                                     il Parco Pineta di Appiano Gentile e altri      ­­coinvolgere direttamente gli agricoltori
     Nel 2010 questo impegno cresce ulteriormente, con                                               otto enti gestori del servizio GEV.               lombardi nel progetto di salvaguardia;
     nuovi soggetti in affiancamento, tra parchi e istituzioni.                                                                                      ­­realizzare una costante attività di sen-
     Ed è nel 2011, con il coinvolgimento della Regione                                              L’ATTIVITÀ DI CENSIMENTO IN PRATICA               sibilizzazione sul valore delle rondini
                                                                                                     Il lavoro scientifico si è concentrato            nell’ecosistema agricolo mediante l’azio-
     Lombardia e dell’Università Bicocca, che si realizza                                            inizialmente nell’individuare, definita           ne delle Guardie Ecologiche Volontarie;
                                                                                                     un’area di studio, come ad esempio il ter-      ­­realizzare e diffondere in tutta la regio-
     la svolta. Tanti partner, nuovi obiettivi scientifici                                           ritorio di un parco, un campione casuale          ne materiali per l’educazione ambienta-
     e pratici, un’unica finalità: incrementare la presenza                                          di edifici agricoli, possibilmente isolati        le sul rapporto rondini-attività agricola;
                                                                                                     da altri, su cui effettuare il censimento       ­­approfondire le conoscenze scientifi-
     di rondini nei nostri territori.                                                                delle rondini. La scelta di edifici isola-        che sull’ecologia ed etologia delle ron-
                                                                                                     ti, cioè non inseriti all’interno di paesi o      dini nell’ecosistema agricolo;
                                                                                                     agglomerati urbani, serve a garantire che       ­­promuovere il ruolo di eccellenza dei
     IL PROGETTO                                    GEV, il Parco Regionale Adda Sud, la Co-         l’intera colonia di rondini eventualmen-          gruppi di ricerca universitari lombardi
     La preoccupante e costante diminuzione         munità Montana del Sebino Bresciano              te presenti nelle cascine venga censita.          rispetto agli studi sulla biologia e la mi-
     delle presenze di rondini ha motivato          e il Parco di Montevecchia e della Valle         Il criterio casuale, quindi indipendente          grazione delle rondini.
     il Parco Regionale Pineta di Appiano           del Curone. Sensibili al problema rondi-         dalla effettiva presenza o abbondanza di
     Gentile e Tradate a dedicarsi alla             ni, sempre tramite il lavoro dei volontari,      rondini nelle cascine, garantisce la cor-       il progetto nel futuro
     problematica: nel 2008 ha quindi               hanno collaborato alle attività del pro-         rettezza scientifica del censimento, in         Poste le basi tra il 2008 e il 2011 si intende
     preso vita il progetto “Amici delle            getto durante la stagione riproduttiva.          quanto esclude ogni elemento di arbi-           proseguire con le seguenti azioni:
     rondini”, attuato dalle Guardie                  Successivamente, il Parco Pineta ha pro-       trarietà nella scelta dei siti. Ogni cascina    ­­ampliare la sensibilità sulla rondine
     Ecologiche Volontarie, la cui finalità era     seguito con il lavoro di contatto e relazione,   viene poi visitata a cadenza quindicinale         informando e formando tutte le GEV
     l’incremento della presenza di rondini         avviando una collaborazione con la Regione       per un’ispezione di tutti i nidi condotta         lombarde;
     all’interno del territorio del Parco.          Lombardia e con il dott. Roberto Ambrosini       con l’ausilio di uno specchio montato su        ­­ampliare la divulgazione presso un nu-
     Questo risultato passava inevitabilmente       del Dipartimento di Biotecnologie e Bio-         un’asta telescopica. Si possono così rile-        mero maggiore di agricoltori;
     attraverso un lavoro accurato di:              scienze dell’Università degli Studi di Milano    vare il numero delle coppie nidificanti e       ­­risolvere eventuali conflitti tra attività
     ­­conservazione e tutela dei nidi esistenti;   Bicocca, che da più di un decennio conduce       monitorare la loro riproduzione.                  agricole e nidificazione delle rondini;
     ­­divulgazione e sensibilizzazione, soprat-    un lavoro analogo nel Parco Adda Sud.               Di ogni cascina è stata realizzata una       ­­rendere disponibili tutte le informazioni
       tutto verso agricoltori e allevatori, che      Grazie al contributo della Regione             scheda dove sono state riportate:                 ricavate dal progetto e creare uno spazio
       sono oggi i veri “custodi delle rondini”.    Lombardia – Direzione Generale Sistemi           ­­piantina con misure di ogni locale;             informativo di scambio delle stesse;
     Il 2010 ha segnato una prima svolta in         verdi e Paesaggio, questo lavoro si è evo-       ­­descrizione dei materiali utilizzati per      ­­continuare ed ampliare la raccolta di
     questo impegno: al Parco Pineta si sono        luto in un progetto di studio scientifico e        la costruzione della struttura;                 dati scientifici sulla presenza della ron-
     infatti aggiunti altri tre enti con le loro    divulgativo (unico in Italia per estensione      ­­descrizione del territorio circostante          dine in Lombardia.
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LE RONDINI D’ITALIA
     In Italia, oltre alla “nostra” Hirundo rustica, esistono
     altre cinque specie di “rondini”, dotate di caratteristiche
     e abitudini anche molto differenti.
     Queste sono il balestruccio, la rondine montana,                                       Rondine montana (Ptyonoprogne rupestris)                Topino (Riparia riparia)
                                                                                            Famiglia: Hirundinidae.                                 Famiglia: Hirundinidae.
     il topino, la rondine rossiccia e una specie simile e                                  Lunghezza: 15 cm. Peso: 22 g. Apertura alare: 340 mm.   Lunghezza: 13 cm. Peso: 15 g. Apertura alare: 260 mm.

                                                                                            Le parti inferiori sono bianco seta, più                Dorso bruno chiaro, ventre bianco, ban-
     straordinaria: il rondone.                                                             opaca nel ventre e nel sottocoda. Il piu-               da scura tra il collo e il petto, coda poco
                                                                                            maggio del dorso è di un color crema o                  forcuta. Frequenta pareti vicine a corsi
                                                                                            color champagne. Costruisce il nido a                   d’acqua. Volo volteggiante e meno impe-
                                                                                            coppa, con palline di fango e paglia nei                tuoso di quello della Rondine. Forma co-
                                                                                            crepacci, nelle grotte, sotto i ponti sem-              lonie popolose scavando piccoli tunnel
                                                                                            pre in zone ricche d’acqua. Nidifica su                 nelle ripe sabbiose e nella ghiaia.
                                                                                            Alpi e Appennini ed è una migratrice
                                                                                            parziale.

                                    Balestruccio (Delichon urbicum)                         Rondine rossiccia (Hirundo daurica)                     Rondone (Apus apus)
                                    Famiglia: Hirundinidae.                                 Famiglia: Hirundinidae.                                 Famiglia: Apodidae.
                                    Lunghezza: 14 cm. Peso: 25 g. Apertura alare: 280 mm.   Lunghezza: 14 cm. Peso: 25 g. Apertura alare: 280 mm.   Lunghezza: 18 cm. Peso: 50 g. Apertura alare: 400 mm.

                                    Groppone completamente bianco, dorso                    Groppone fulvo, come il ventre, dorso e                 Pur mostrando una certa somiglianza
                                    nero con riflessi blu, ventre bianco, coda              vertice del capo blu metallico scuro, ali               con la rondine, il rondone non appartie-
                                    corta e poco forcuta, zampe ricoperte                   nerastre, nuca e sopracciglio castani. Fre-             ne alla stessa famiglia!
                                    da piume bianche, spesso confuso con                    quenta scogliere marine e zone rocciose,                Il piumaggio è nero, le ali sono lunghe
                                    la rondine. Forma popolose colonie di                   ma anche i terreni coltivati vicini ai paesi            e sottili, tenute all’indietro a conferire
                                    nidificazione sotto le grondaie dei tetti,              anche se si spinge raramente nei centri                 una sagoma a ferro di cavallo. Il nido è
                                    costruendo nidi di fango con un picco-                  abitati. Nidifica solitaria sotto ponti, roc-           costruito con piume e materiale vegetale
                                    lo buco di accesso nella parte superiore.               ce e tetti di case abbandonate. Costruisce              impastato con la saliva e viene costruito
                                    Può nutrire i giovani in volo dopo che                  un nido provvisto di una lunga galleria di              sui camini, nelle crepe, sotto i tetti.
     Rondine (Hirundo rustica)      hanno abbandonato il nido.                              accesso. Molto rara in Italia.
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SUGGERIMENTI BIBLIOGRAFICI
                                                                                             Enti partecipanti
                                                                                             mediante l’impiego delle proprie GEV

     Alcuni testi fondamentali per chi desidera approfondire
     le proprie conoscenze sulle rondini.

     Ambrosini R., Bolzern A.M., Canova L.,      Møller A.P. (1987)
     Arieni S., Møller A.P. e Saino N. (2002)    Advantages and disadvantages
     The distribution and colony size of barn    of coloniality in the swallow Hirundo
     swallows in relation to agricultural land   rustica. Animal Behaviour, 35: 819-832.
     use. Journal of Applied Ecology, 39:        Møller A.P. (1984)
     524-534.                                    Geographical variation in breeding
                                                 parameters of two hirudines.
     Bani L., Massimino D., Orioli V.,           Onis Scandinavica, 15: 43-54.
     Bottoni L. e Massa R. (2009)
     Assessment of population trends             Møller A.P. (1994)
     of common breeding birds in Lombardy,       Sexual Selection and the Barn Swallow.
     Northern Italy, 1992-2007. Ethology,        Oxford University Press, Oxford.
     Ecology and Evolution, 21: 27-44.
                                                 Møller A.P., de Lope F. e Saino N. (1995)
     Cattaneo Katia, Stefania Bianchi,           Sexual selection in the barn swallow
     Fabio Casale (2000)                         (Hirundo rustica). Aerodynamic
     La Rondine Il maratoneta del cielo          adaptations. Journal of Evolutionary
     Pubblinova Edizioni Negri                   Biology, 8: 671-687.
                                                 von Vietinghoff-Riesch A. (1955) Die
     Cramp J. (ed.) (1988)                       Rauchschwalbe. Duncker & Humblot,
     Handbook of the Birds of Europe,            Berlino.
     the Middle East and North Africa.
     The Birds of the Western Paleartic.         Ward P. e Zahavi A. (1973).
     Vol. V. Oxford University Press, Oxford.    The importance of certain assemblage
                                                 of birds as “information centres”
     de Bont A.F. (1962)                         for food finding. Ibis, 115: 527-534.
     Composition des bandes d’hirondelles
     de cheminée dans sons quartier s’hiver.
     Gerfaut, 52: 298-343.                                                                   finanziato da                in collaborazione

     Kasparek M. (1976)
     Uber Popolationsunterschiede
     im Mauserverhalten der Rauchschwalbe.
     Vogetwelt, 97: 121-132.
30
Bisogna essere leggeri come una rondine,
non come una piuma.
— Paul Valery

progetto                      a cura   finanziato da   in collaborazione

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