ANNO SCOLASTICO 2019/2020 - ISTITUTO COMPRENSIVO ...
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di SQUILLACE Scuola dell’infanzia, Scuola primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado con Indirizzo Musicale Via Damiano Assanti , n. 15 – 88069 Squillace (CZ) - Tel. E fax: 0961 912049/912034 C.F. 97069210793 – C.M. CZIC87200X – Sito Web www.scuolesquillace.gov.it e-mail: czic87200x@istruzione.it – czic87200x@c.istruzione.it ANNO SCOLASTICO 2019/2020 1
“Ognuno col suo viaggio ognuno diverso....ognuno in fondo perso dentro i fatti suoi...” (VASCO ROSSI). “La differenza non è una struttura imposta ad una realtà indifferenziata, ma è piuttosto il modo stesso di esprimersi della realtà” (INDEX PER L'INCLUSIONE). PIANO ANNUALE INCLUSIONE Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità 2018/2019 A. Rilevazione dei BES presenti: (Maggio 2019) n° 29 1. Disabilità Certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 15 minorati vista 0 minorati udito 0 psicofisici 15 2. Disturbi Evolutivi Specifici 14 DSA 3 ADHD/DOP 0 2
borderline cognitivo 0 altro 11 3. Svantaggio (indicare il disagio prevalente) 0 socio-economico 0 linguistico-culturale 0 comportamentale/relazionale 0 altro Totale 29 N° PEI redatti dai GLHO 15 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione 3 sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione 11 sanitaria ”Inclusione scolastica, uno strumento di autovalutazione” Indicatori comuni di qualità di integrazione - livello minimale = 0 scolastica nell’ottica dell’INCLUSIONE + livello intermedio =1 ++ livello avanzato =2 3
A. -INDICATORI STRUTTURALI, cioè elementi che debbono essere già presenti a scuola come elementi essenziali della sua struttura organizzativa; B. -INDICATORI DI PROCESSO, cioè elementi concernenti lo svolgimento del processo inclusivo a scuola; C. -INDICATORI DI ESITO, cioè elementi che riguardano le modalità di valutazione dei risultati inclusivi sia nei confronti dei singoli alunni sia con riguardo alla qualità inclusiva realizzata nella classe e in tutta la scuola. A) INDICATORI STRUTTURALI A1 Formazione di classi iniziali. - + ++ La composizione del gruppo classe è molto importante e la sua formazione dovrebbe essere curata con attenzione. Considerato che il processo inclusivo agirà, in prima battuta sul contesto classe, il gruppo di partenza sarà determinante per l’avvio di tale azione - passaggio/accoglienza fra le classi “ponte” - Formazione della classe senza attenzioni particolari + Gruppi classe ben ponderati,….con un numero adeguato di alunni ( max 22) e con la presenza di alcuni alunni che già 1 conoscono l’alunno disabile... ++ Sono stati presi in esame anche i genitori degli alunni delle singole classi. Alcuni genitori ( di alunni non certificati)sono stati preventivamente coinvolti nel processo di inclusione. Cura particolare nella fase dei vari “passaggi” A2 Assegnazione del “gruppo” docenti : sostegno e colleghi di classe - + ++ Assegnazione di insegnanti di sostegno specializzati ( o non) in grado di rispondere in concreto ai bisogni educativi di quel determinato alunno. Occorre molta cura anche nel cercare di predisporre team e/o consigli di classe che siano attenti e sensibili nei confronti di queste situazioni. La continuità dei punti di riferimento è un’altra condizione molto incisiva. Insegnanti di sostegno, così come i colleghi di classe, adeguatamente sensibilizzati e preparati nell’ottica del contesto inclusivo. - Non si è prestata ( anche per cause di forza maggiore) la dovuta attenzione . 4
+ Un livello intermedio di qualità è rappresentato dalla presenza di docenti che possano garantire continuità. 2 ++ Un livello ottimale è rappresentato da docenti che abbiano svolto corsi di "alta qualificazione" o di aggiornamento riguardante l’inclusione scolastica o che siano sensibili alle problematiche A3 Coinvolgimento degli Organi Collegiali - + ++ Per facilitare e sostenere un autentico processo di inclusione, sarebbe opportuno dedicare momenti di informazione/riflessione/rilancio anche all’interno dei vari momenti collegiali. Il primis a livello di collegio dei docenti e, per un’analisi, più localizzata, all’interno degli incontri di plesso, anche con la componente genitori -Livello di coinvolgimento assente + Livello intermedio : sono attivati confronti sporadici ++ Livello alto : vi è una pianificazione dei vari momenti di coinvolgimento, sia a livello plenario che nei singoli plessi 2 A4 Formazione degli insegnanti curricolari - + ++ La formazione “continua” è un elemento imprescindibile per la riuscita dell’inclusione. Se non si tiene alto il confronto e la riflessione, aumenta il rischio di regredire al livello del mero “collocamento”. - Iniziative assenti o rivolte esclusivamente agli ins. di sostegno + Livello intermedio : incontri calendarizzati annualmente per tutti i docenti ( non solo sostegni) ++ Livello ottimale : iniziative di aggiornamento con il coinvolgimento anche dei genitori, educatori, personale Ata, e rappresentanti 2 del contesto territoriale con ricadute positive nelle azioni quotidiane. A5 Coinvolgimento famiglie - + ++ La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. La scuola favorisce, nel rispetto dei singoli ruoli, relazioni costruttive con le famiglie al fine di migliorare e ottimizzare il successo formativo scolastico. L’Istituto si propone ì di favorire la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, in modo permanente o per determinati periodi, presenti Bisogni Educativi Speciali. Pertanto, in sinergia con le famiglie coinvolte, la scuola intende offrire tutte le azioni necessarie volte ad una didattica personalizzata rivolta alle diverse situazioni. -Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva +Coinvolgimento in progetti di inclusione 1 ++Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante 5
A6 Assistenza di base - + ++ Per l’assistenza materiale di base degli alunni con disabilità, cioè per i loro spostamenti da fuori a dentro la scuola ed all’interno della scuola, debbono provvedere i collaboratori scolastici (ex bidelli, oggi personale ATA) dipendenti dalle singole scuole È anche compito specifico dei collaboratori e delle collaboratrici scolastiche garantire l’assistenza igienica per l’igiene personale, prestando attenzione, ove possibile ,al fatto che il collaboratore sia dello stesso sesso dell’alunno. -Sono presenti nella scuola un collaboratore ed una collaboratrice scolastici per garantire l’assistenza igienica e gli spostamenti all’ingresso e all’uscita dalla scuola, ed al suo interno, + Hanno anche seguito i corsi di formazione specifica 1 ++ Essi partecipano alle riunioni del Gruppo di lavoro di cui all’art 12 comma 5 L.n. 104/92, per la formulazione del PEI e le sue verifiche A7 ASSISTENTI EDUCATIVI PER L’AUTONOMIA E LA COMUNICAZIONE - + ++ Nel caso in cui la situazione dell’alunno lo richieda, sono previste altre figure professionali per affrontare problemi d’autonomia e/o di comunicazione. E’ obbligo degli Enti Locali di provvedere a tali figure che abbiano qualificazione e professionalità in campo educativo. Anche per gli assistenti deve essere garantita la continuità educativa. - Sono presenti, nei casi richiesti, assistenti per l’autonomia e la comunicazione forniti dagli Enti Locali + Hanno almeno una formazione minima sulle problematiche dei casi che seguono ++ Partecipano alle riunioni del Gruppo di lavoro per la Formulazione del PEI e le sue verifiche, 2 A8 GRUPPI DI LAVORO DI ISTITUTO GLI- GLHO - + ++ Il GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione) è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente da lui incaricato, ed ha come specifico compito quello di definire le azioni strategiche finalizzate ad incrementare, anno per anno, il livello di inclusività dell’istituto. IL GLHO (gruppo di lavoro operativo di ogni singolo alunno) rappresenta l’unità interprofessionale che opera in modo collegiale e con modalità organizzative flessibili per definire, seguire ed aggiornare il Profilo Dinamico Funzionale e il Progetto Educativo Individualizzato e di verificarne l'attuazione e l'efficacia nell'intervento scolastico. 6
- E’ presente il Gruppo di Lavoro di Istituto per l’integrazione scolastica di cui all’art. 15 comma 2 L. n. 104/92, o GLI di cui alla Nota ministeriale del 22 Novembre 2013 sui BES con la presenza di genitori, operatori scolastici e socio-sanitari + predispone il PEI (o PEP)e di verifica l’attuazione e l’efficacia nell’intervento scolastico. ++ definisce le azioni strategiche finalizzate ad incrementare, anno per anno, il livello di inclusività dell’istituto, 2 B) INDICATORI-DESCRITTORI DI PROCESSO B1 Formulazione PEI - PDP - + ++ - Nei casi di alunni disabili in situazione di particolare gravità, predisposizione e realizzazione di un percorso educativo e didattico articolato, anche con partecipazione a laboratori, a classi aperte ed attività parascolastiche, fermo restando il rapporto stretto con la classe di appartenenza e coi compagni - programmazione accurata della partecipazione dell'alunno disabile alle gite scolastiche, accompagnato non solamente dall'insegnante di sostegno, ma da un qualunque insegnante della classe ; - verifiche frequenti del progetto didattico in itinere, Questo è compito del team di sezione/classe/consiglio di classe integrato dalla famiglia e dagli operatori sociosanitari del territorio. L’istituto adotta un modello di PEI- PDP condiviso. Operando nell’ottica dell’inclusione; Particolare attenzione alla Diagnosi Funzionale redatta dagli specialisti ( La D.F. evidenzia non solo le disabilità ma individua le potenzialità e le capacità da attivare a livello didattico) - E’ formulato per iscritto entro la Primavera dell’anno precedente, o almeno prima dell’inizio delle lezioni, il progetto didattico personalizzato di cui al DPCM n. 185/2006 e dell’art 10 comma 5 l.n. 122/2010, comprendente gli obiettivi, le metodologie didattiche ed i criteri di verifica dei risultati, predisposto almeno da un insegnante + Il progetto didattico personalizzato è formulato oltre che dall’insegnante per le attività di sostegno, anche da tutti gli insegnanti 1 curricolari, secondo quanto prescritto dall’art 5 del DPR del 24 /2 /1994 PDP per alunni con BES previa autorizzazione e accordo con la famiglia. ++ Il progetto didattico personalizzato è stato preceduto dalla stesura del PEI, di cui all’art 12 comma 5 L. 104/92, che comprende la sintesi dei tre progetti, didattico, di riabilitazione e di socializzazione ( art 13 comma 1 lett-“a” L.-n. 104/92), che deve essere formulato da tutti gli operatori scolastici e sociosanitari in collaborazione con la famiglia , 7
B2 Risorsa Gruppo. - + ++ Gruppo classe adeguatamente informato e preparato : attività di mediazione degli insegnanti di classe nei confronti degli alunni perché sappiano correttamente accogliere il compagno disabile ed instaurare un corretto rapporto relazionale, bidirezionale. Comprendere che tutti compagni sono “risorse” . L’intervento in classe con gli alunni con disabilità a volte tende ad essere un’azione di coppia alunno-ins. di sostegno. Il rapporto duale se utilizzato all’eccesso non sempre è favorevole al processo di inclusione che dovrebbe valorizzare le potenzialità di tutto il contesto classe - La risorsa gruppo-classe non è ben valorizzata + Il livello intermedio è rappresentato dall’organizzazione di alcune attività gruppali, settimanali, ben calibrate. ++ Il livello ottimale è rappresentato dalla presenza di questa modalità (organizzazione di alcune attività gruppali) nella normale prassi 2 quotidiana B3 Incontri con operatori Asp e/o privati. - + ++ Partecipazione di tutte le componenti in tutte le sue fasi. E’ dunque naturale che anche in questi confronti periodici siano contestualmente presenti con gli specialisti : l’insegnante di sostegno e l’eventuale educatore - e il team docente/consiglio di classe al completo – genitori … -Agli incontri è presente solo l’ins di sostegno + Il livello intermedio è rappresentato dall’organizzazione degli incontri con gli insegnanti. ++ Il livello ottimale è rappresentato dalla presenza di tutte le componenti 2 C) INDICATORI-DESCRITTORI DI ESITO C1 Monitoraggio , in itinere, dei progressi ottenuti. - + ++ Con quale modalità e con quale tempistica vengono valutati i progressi registrati dai ragazzi? Qual è il livello di coinvolgimento di tutto lo staff docente? Degli eventuali educatori ? Dei genitori ? Degli specialisti Asl ? La Scuola dispone di una modalità operativa condivisa o ogni situazione è lasciata ad un’ autonoma gestione? Nell’istituto non sono presenti linee operative condivise. + Vi sono indicazioni condivise ma non vi è nessun confronto di verifica sull’applicazione di tali procedure. ++ Questo aspetto è ben presente nell’Istituto. Tutti gli insegnanti sono a conoscenza della procedura, la applicano e la condividono 2 8
C2 Esito della valutazione finale - + ++ La valutazione finale ( strettamente interattiva con il Pei) deve interessare : - le funzioni - le relazioni -gli apprendimenti autonomia personale area del sé ( autostima, motivazione, interessi, maturità emotiva, memoria ed attenzione) comunicazione acquisita ( verbale e non) area dell’altro ( con i genitori, con i compagni, con i docenti, con i collaboratori scolastici, assistenti educatori, personale di segreteria, della classe, della scuola) area del territorio (biblioteca , ludoteca, centri sportivi, parrocchia ..) - Valutazione finale riferita solamente agli esiti scolastici + Un livello intermedio di qualità è rappresentato dalla formulazione di una valutazione orientativa verso ulteriori sviluppi dell'iter scolastico ed extrascolastico dell'alunno. ++ Un livello ottimale è rappresentato anche dall'autovalutazione dei docenti e di tutti gli attori che operano nel contesto inclusivo circa l'esito realizzato 2 C3 Esito dell’evoluzione del contesto nell’ottica dell’inclusione. - + ++ Sarà interessante e vincente valutare i progressi che tutte le componenti del contesto registreranno in merito al percorso inclusivo. Se il punto B1 quantificherà la portata del PEI, l’attenzione di questo aspetto è invece incentrata sul contesto e sulla sua capacità reale di porsi come ambiente positivo inclusivo. L’istituto ha predisposto uno strumento di valutazione della crescita del contesto inclusivo ? Contesto classe (alunni) - Contesto classe ( genitori) - Contesto collaboratori scolastici - Contesto docenti – Contesto scuola in generale - Contesto familiare - Contesto extrascuola - …… La “crescita” del contesto” non è stata presa in esame + Sono stati “monitorati” solamente alcuni elementi ++ Si è provveduto a “monitorare” gli sviluppi registrati in tutto il contesto 2 9
TABULAZIONE DEI DATI A) INDICATORI STRUTTURALI TOT A1 FORMAZIONE DI CLASSI INIZIALI. 1 A2 ASSEGNAZIONE DEL “GRUPPO” DOCENTI : SOSTEGNO E COLLEGHI DI CLASSE. 2 A3 COINVOLGIMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI 2 A4 FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI CURRICOLARI 2 A5 COINVOLGIMENTO FAMIGLIE 1 A6 ASSISTENZA DI BASE 1 A7 ASSISTENTI EDUCATIVI PER L’AUTONOMIA E LA COMUNICAZIONE 2 A8 GRUPPI DI LAVORO DI ISTITUTO GLI- GLHO 2 13 B) INDICATORI-DESCRITTORI DI PROCESSO TOT B1 Formulazione PEI -PDP . 1 B2 RISORSA GRUPPO. 2 B3 INCONTRI CON OPERATORI ASP E/O PRIVATI. 2 5 C) INDICATORI-DESCRITTORI DI ESITO TOT B1 MONITORAGGIO , IN ITINERE, DEI PROGRESSI OTTENUTI. 2 B2 ESITO DELLA VALUTAZIONE FINALE. 2 B3 ESITO DELL’EVOLUZIONE DEL CONTESTO NELL’OTTICA DELL’INCLUSIONE. 2 6 10
TABELLA COMPARATIVA DEGLI INDICATORI INDICATORI 0 1 2 3 4 5 6 7 8 10 11 12 13 14 15 16 A STRUTTURALI X INDICATORI 0 1 2 3 4 5 6 B PROCESSO X INDICATORI 0 1 2 3 4 5 6 C ESITO X 11
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli x insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai x diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni x che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi X inclusivi Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei x progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema x scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici SINTESI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ RILEVATI: Per l’attuazione di una concreta politica di inclusione è necessario riscontrare i punti di criticità e i punti di forza attuali della scuola. Ad oggi si ritiene di dover segnalare, per ovviare laddove possibile, i seguenti 12
PUNTI DI CRITICITÀ: - Difficoltà legate al turn-over scolastico (continui cambiamenti di anno in anno, conseguentemente si dovrà organizzare una efficace informazione, per una partecipazione e disponibilità più attiva e completa nei confronti delle nuove figure e ovviare al poco coinvolgimento delle stesse); - Corsi di formazione: aggiornamento periodico di tutti i docenti sugli aspetti pedagogico-didattici ed organizzativi, dell’inclusione scolastica; - Ridotto numero di docenti preparati per l'impiego di tecnologie digitali come strumenti compensativi; - LIM non presenti in tutte le classi; - scarse risorse per la formazione specifica; - mancanza di risorse per assistenza alla strumentazione informatica. e i seguenti PUNTI DI FORZA: - Costituzione GLI ai sensi d.lgs n. 66 legge 107/2015 - Rilevazioni periodiche alunni con BES - Rapporti con il territorio, per l’intercultura e il disagio; - Presenza di assistenza per l’inclusività ; - Attivazione iniziative formative interne su Didattiche inclusive - Attivazione continuativa e realizzazione progetti area rischio e a forte processo immigratorio - Attivazione e realizzazione progetti PON Inclusione e disagio sociale - Presenza di educatori legge reg. 27/85 Diritto allo Studio; - Presenza tirocinanti in attuazione intese Regione Calabria/MIUR- USR Calabria nota n° 164520/SIAR maggio 2017 - Format comuni strumenti progettazione PDP PEI - Partecipazione progetto FAMI Calabria Accoglie 13
- Corsi Italiano L2 - Attivazione Sportello I.S.I. (affiancamento del mediatore culturale, iniziative di microlingua per famiglie) - Laboratori motivazionali : Scuola Primaria - Laboratori interculturali ( Fotografia e teatro): Scuola Secondaria I° Grado - Continuità tra i diversi ordini di scuola; - Contenimento delle emergenze: le situazioni problematiche (disagio, difficoltà di relazione/comport. e di apprendimento…) garanzia di interventi mirati e disponibilità di ricerca/azione di strategie efficaci; - Coordinamento e organizzazione costante delle FF.SS. e Coordinatori/docenti/ team docente per le situazioni di disabilità e BES Alla luce di quanto emerge dalla lettura dei risultati conseguiti, I.C. Squillace si configura come contesto inclusivo in grado di rispondere ai bisogni formativi di tutti gli alunni in quanto propone e realizza percorsi finalizzati al successo formativo secondo “ l’ottica logica” dell’intervento operando su tutto il contesto ambientale attraverso l’impiego di risorse umane, organizzative e strutturali di cui dispone e, favorendo così una piena cultura dell’Inclusione ma altresì, una sempre più alta qualità dell’Inclusione. PREVISIONE ALUNNI con BES: 2019-2020 n° 16 1. DISABILITÀ CERTIFICATE (LEGGE 104/92 ART. 3, COMMI 1 E 3) 13 Secondaria I° grado 4 Primaria 6 Infanzia 3 2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI 3 DSA L. N°170/2010 3 14
ADHD/DOP 0 borderline cognitivo 0 altro Totale 16 A. Risorse professionali Prevalentemente utilizzate in… Sì / No specifiche Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo Sì gruppo Attività laboratoriali integrate (classi Sì aperte, laboratori protetti, ecc.) AEC Attività individualizzate e di piccolo si gruppo Attività laboratoriali integrate (classi si aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo No gruppo Attività laboratoriali integrate (classi No aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / Si coordinamento Referenti di Istituto Si Psicopedagogisti e affini No esterni/interni Docenti tutor/mentor No Altro: Si 15
B. Coinvolgimento docenti Attraverso… Sì / No curricolari Partecipazione a GLI Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si Coordinatori di classe e simili Progetti didattico-educativi a prevalente Si tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Si Rapporti con famiglie Si Docenti con specifica Tutoraggio alunni Si formazione Progetti didattico-educativi a prevalente Si tematica inclusiva Altro: Si Partecipazione a GLI Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si Altri docenti Progetti didattico-educativi a prevalente Si tematica inclusiva Altro: OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER L’ ANNO SCOLASTICO 2019/2020 16
Considerato che il processo dell’Inclusione scolastica viene definito come approccio costante e continuativo e, in tal misura, esso è, e dovrà essere, continuamente ,” in atto, si prefigurano gli obiettivi che si intendono perseguire ai fini di aumentare i livelli degli indicatori . Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) La scuola : Dirigente scolastico: • Organizzare, coordinare e presiedere le riunioni • Promuove iniziative finalizzate all’inclusione • Esplicita criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti • Cura i contatti con i vari soggetti coinvolti nell’azione didattica - educativa, interni ed esterni all’Istituito. Funzione Strumentale • Coordinamento attività didattico-educative a favore degli alunni certificati ai sensi della legge 104/1992, degli alunni DSA (legge 170/2010), degli alunni altri BES (DM 27/12/ 2012). • Coordinamento delle attività del gruppo per l’Inclusione: • Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi - formulazione proposte di lavoro pe r il GLI • Rilevazione periodiche BES presenti nella scuola • Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello d’ inclusività dell’Istituto • Coordinamento stesura e applicazione di programmi di lavoro (PEI, PEP e PDP) • Supporto al consiglio di classe nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive • Collaborazione alla continuità nei percorsi didattici • Esplicitazione nel PTOF e nel RAV di un concreto impegno programmatico per l’inclusione. • Elaborazione di una proposta di piano annuale per l’inclusione (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Gruppi di lavoro di istituto GLI- GLHO • Partecipazione docenti incaricati di specifiche funzioni riguardanti la vita della comunità . • Rilevazione periodiche BES presenti nella scuola • Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello d’ inclusività dell’Istituto 17
• Coordinamento stesura e applicazione di programmi di lavoro (PEI, PEP e PDP) • Supporto al consiglio di classe nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive • Incontri tra scuola e operatori socio-sanitari pubblici e privati e famiglie per monitorare sinergicamente gli interventi educativi. • Monitoraggio e valutazione finale dei processi inclusivi messi in atto, controllo ed eventuale rimodulazione attraverso un piano di miglioramento. • Esplicitazione nel PTOF e nel RAV di un concreto impegno programmatico per l’inclusione. • Collaborazione alla continuità nei percorsi didattici . Consigli di classe: • Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una • personalizzazione della didattica e di strumenti compensativi e misure dispensative. • Rilevazione di tutte le certificazioni e alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico culturale • Definizione di interventi didattico-educativi, strategie e metodologie • Stesura e applicazione di PEI, PEP e PDP • Collaborazione scuola -famiglia- territorio. Collegio Docenti: • delibera del PAI (mese di giugno) su proposta del GLI. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti • Docenti con Formazione/Aggiornamento Inclusione • Maggiore raccordo attraverso incontri programmati verticale tra infanzia primaria e secondaria • Riunioni periodiche tra tutti i docenti di sostegno, docenti con formazione sui DSA, organizzate e coordinate dalla FS di riferimento per un proficuo scambio di idee, metodi e interventi didattici mirati che tengano sempre conto di quattro livelli d’intervento: relazionalità, affettività, organizzazione, comunicazione-mediazione. • Costituzione Index Team per realizzare processi di autovalutazione e autoanalisi finalizzato a uno sviluppo inclusivo della scuola da supporto al GLI. Per il prossimo anno si continuerà a promuovere la formazione dei docenti su tematiche inclusive mediante la partecipazione ad iniziative di formazione/aggiornamento in istituto o partecipando in altra sede a seminari e/o corsi. 18
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive- • Accoglienza Continuità • Cura particolare nella fase dei vari “passaggi” • Strutturazione funzionale dell’orario scolastico • Adottare sistemi di valutazione programmati e condivisi in modo verticale ed orizzontale • Autovalutazione qualità inclusione su base INDEX (Questionari docenti –genitori-alunni) • Verificare e valutare gli obiettivi raggiunti dal singolo alunno considerando le abilità in ingresso e le conquiste ottenute in itinere e finali Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola • Valorizzare la risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari. • Promozione del bisogno di aggregazione: spingere gli alunni ad associarsi in gruppi di lavoro affinché ognuno si senta coinvolto in molte attività a forte valenza interpersonale e possa costruire delle relazioni positive con gli adulti che si occupano di lui • Lavorare a classe articolata assegnando ai due sottogruppi presenti (recupero e eccellenza) attività diversificate • Ottimizzare l’utilizzo di spazi, strutture, materiali attrezzature TIC • Favorire rapporti, formalizzati o meno (con intese,- anche verbali, accordi di programma, convenzioni o altro), fra la singola scuola ed i servizi socio-sanitari del territorio, concernenti l’inclusione scolastica. - Iniziative di screening individuazione precoce DSA Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Gli incontri con le strutture sanitarie e socio-assistenziali del territorio si sono rivelate preziose per orientare l’intervento educativo e formativo verso un obiettivo comune. Sul piano psicopedagogico l’alunno con BES lavora serenamente, percependo coerenza, unitarietà di intenti e continuità nell’offerta formativa tra azioni interne ed azioni esterne alla scuola. L’obiettivo sarà quello di migliorare le sinergie di intervento tra GLI d’Istituto e Servizi Socioassistenziali territoriali pubblici e privati. Gli interventi saranno organizzati attraverso: • Coordinamento dell'assistenza specialistica Rapporto di collaborazione con associazioni presenti nel territorio in particolare con l’Unione Ciechi Italiani sez. prov. Catanzaro per consulenze tiflodidattiche. • Diffusione nella scuola delle iniziative organizzate dal CTS e da soggetti istituzionali, e non, presenti sul territorio • Valorizzazione delle esperienze pregresse. 19
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative • Compartecipazione e condivisione di obiettivi; • Miglioramento della collaborazione. • Comunicazione precisa e condivisa delle difficoltà degli alunni Le famiglie devono essere coinvolte nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei propri figli, anche come assunzione diretta di corresponsabilità educativa. I genitori verranno accolti ed ascoltati nel confronto con il docente coordinatore di classe e con il referente per i BES per condividere interventi e strategie nella redazione del PDP. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Prevedere metodologie d’insegnamento e materiale didattico calibrato alle effettive potenzialità (punti di forza) dell’alunno in modo da favorire la sua inclusività e contemporaneamente quella della classe o Prevenzione: identificazione precoce di possibili difficoltà e conseguenti bisogni educativi o Valorizzazione della vita sociale: prestare attenzione al progetto di vita, al conseguimento da parte degli alunni delle competenze di base o Percorsi formativi inclusivi: effettuare un adattamento degli obiettivi curriculari e dei materiali o Potenziamento dell’apprendimento: sostenere la motivazione ad apprendere, promuovere una cultura dell’accoglienza e sostegno predisponendo lavori “peer to peer” a piccoli gruppi e apprendimento cooperativo e laboratoriale su temi di riflessione, quali il rispetto degli altri o Creazione del contesto classe inclusivo: promuovere la capacità di ascolto di sé e dell’altro come presupposto di una reale inclusione. Valorizzazione delle risorse esistenti Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze dei docenti interni utilizzandole nella progettazione di momenti formativi. Saranno valorizzati gli spazi, le strutture, i materiali e la contiguità con altri ordini di scuola per lavorare sulla continuità e sull’inclusione. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione progetti di inclusione e di personalizzazione degli apprendimenti • corsi di formazione sulla didattica inclusiva LIM in ogni classe o aule • Stampanti wifi con pc • Sintesi vocali • Software didattici e riabilitativi • Libri di testo in adozione gratuiti per chi ha svantaggio socio -economico culturale. 20
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo • Maggiore attenzione all’inclusività tra insegnati di tutti gli ambiti disciplinari per promuovere una vera continuità tra i diversi ordini di scuola. • Conoscenza del futuro istituto nel rispetto della continuità tra i diversi ordini di scuola attraverso attività comuni e laboratoriali e monitoraggio degli alunni durante le prime settimane scolastiche nel passaggio tra un grado scolastico e l’altro. • Maggiore attenzione all’inclusività nei Progetti per l’orientamento in uscita. L’obiettivo delle didattica inclusiva è far raggiungere a tutti gli alunni il massimo grado possibile di apprendimento e partecipazione sociale, valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe: tutte le differenze, non solo quelle più visibili e marcate dell’alunno con un deficit o con un disturbo specifico. Le differenze sono alla base dell’azione didattica inclusiva e, come tali, non riguardano soltanto le differenze degli alunni, ma anche quelle negli stili di insegnamento dei docenti. Come gli alunni non imparano tutti nello stesso modo, così gli insegnanti non insegnano con lo stesso stile. Nella prospettiva della didattica inclusiva, le differenze non vengono solo accolte, ma anche stimolate, valorizzate, utilizzate nelle attività quotidiane per lavorare insieme e crescere come singoli e come gruppo. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 20/05/2019 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 22/06/2019 SQUILLACE 22/06/2019 FUNZIONE STRUMENTALE AREA 2 BES TERESA ALOI 21
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