Comunità Pubblica per Minori - Lecce - I ragazzi della Comunità Pubblica per Minori di Lecce presentano la
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I ragazzi della Comunità Pubblica per Minori di Lecce presentano la: Comunità Pubblica per Minori - Lecce
IL CALAMARO Il calamaro è un mollusco provvisto di 10 tentacoli di cui 2 più lunghi; servono per la caccia e per la riproduzione. Il calamaro ha uno scheletro interno trasparente che in passato veni- va usato per scrivere intingendolo nell’inchiostro. Il calamaro del Mediterraneo è una specie relativamente piccola (max. 10 cm di lunghezza, per qualche Kg di peso). Per la sua bontà il calamaro è oggetto di intensa pesca in tutti i mari del mondo. GENNAIO 2009 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
I RICCI Tipico abitante della fascia costiera questo echinoderma (è un parente delle stelle di mare) con il raffreddarsi delle acque dovuto all’incedere dell’inverno inizia a prepararsi per la riproduzione. Le gonadi (la parte edibile) aumentano di dimensioni ed appare più evidente la differenza tra due sessi: gli organi genitali femminili sono di un bel rosso corallo mentre quelli maschili tendono all’arancione. Nella cultura popolare vengono erronea- mente chiamati ricci femmina quelli con le spine più lunghe e di colore nero lucido che vivono nella fascia più superficiale; in realtà si tratta di un’altra specie (arbacia lixula), commestibile ma non utilizzata. I ricci si nutro- no di alghe che brucano sugli scogli grazie al loro complesso apparato boccale formato da circa 40 pezzi che prende il nome di Lanterna di Aristotele. A causa dell’eccessivo sforzo di pesca i ricci hanno subito una pro- gressiva rarefazione ed una consistente diminuzione delle dimensioni; pertanto si è reso necessario proteg- gerli vietandone la pesca nei mesi di maggio e giugno, stabilendo un tetto massimo di catture giornaliere ed istituendo la misura minima di 7,5 cm di diametro. FEBBRAIO 2009 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28
LA SEPPIA La seppia è un mollusco cefalopode dotato di un residuo di conchiglia chiamato comunemente osso; è fornita di 10 tentacoli di cui 8 più corte e due più lunghe retrattili che vengono utilizzate per la caccia e nei maschi per la fecondazione. Si nutre di crostacei e pesci che caccia attivamente o attende sepolta sotto la sabbia. Come gli altri cefalopodi è attiva soprattutto dall’imbrunire all’alba. Con l’approssimarsi della primavera le seppie si avvici- nano alla costa per la riproduzione; i maschi sono più grossi ed hanno delle caratteristiche striature che in que- sto periodo si accentuano. Le femmine sono più piccole e tozze ed hanno una colorazione uniforme. Le uova sono più piccole e tozze ed hanno una colorazione uniforme. Le uova sono piccole e di colore nero, vengono deposte a grappoli fissandole ad un’alga o ad una roccia. Le seppie hanno una notevolissima capacità mimetica essendo in grado di “scomparire” su qualsiasi tipo di fondale mutando il colore del corpo ed anche corrugandolo, possono insabbiarsi in pochi attimi ed in caso di difficoltà dissolversi dietro una nube di inchiostro. Marzo 2009 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
IL GHIOZZO E’ il ghiozzo maschio che sorveglia le uova deposte dalle femmina. Muove la coda per creare una corrente d’acqua attorno alle uova; facendo ciò libera ossigeno dall’acqua. Sorveglia e cura le uova finché nascono le larve. Spesso si nasconde sotto le larve. APRILE 2009 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
IL Polpo Il polpo ha corpo molle, non protetto da alcuna conchiglia. In compenso possiede 8 lunghi tentacoli, un grosso capo con gli occhi globosi e mascelle fatte a becco. Ogni tentacolo è ricoperto da ventose che consentono al polpo di trattenere granchi, gamberi e altre prede. maggio 2009 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
IL GRANCHIO I granchi appartengono al gruppo di animaletti detti “Crostacei”. Essi hanno un robusto rivesti- mento, una “crosta” calcarea che ne protegge il corpo e varie paia di zampe articolate. Vivono presso le spiagge d’estate mentre d’inverno si spostano più al largo. GIUGNO 2009 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
I MITILI...COZZA I mitili vivono sugli scogli in gruppi numerosi. A differenza della patella, il mitilo non ha un pie- de per attaccarsi alle rocce. Produce invece un ciuffo di rigidi filamenti appiccicosi che aderi- scono alla roccia, fissandovi saldamente il mollusco. lUGLIO 2009 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
LA TRIGLIA Nel Mar Mediterraneo sono presenti due specie di triglie: la triglia di sabbia (Mullus Barbatus) e la triglia di scoglio ( Mullus Surmuletus). Le due specie sono molto simili, la triglia di scoglio presenta una colorazione più vivace ed inoltre ha il profilo della testa più allungato. Una peculiarità di questo pesce è di avere due appendici sensoriali comunemente chiamate baffi che vengono utilizzate per la ricerca del cibo che le tri- glie si procurano scavando nei substrati molli alla ricerca di vermi e piccoli crostacei. Le triglie si riprodu- cono a fine inverno e nel mese di agosto vengono pescate le triglie novelle comunemente conosciute con il nome di agostinelle. Le triglie di scoglio si pescano comunemente con le reti da posta, mentre quelle di sabbia prevalentemente con le reti di strascico. AGOSTO 2009 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
L’ASTICE Vive sulle scogliere rocciose. Ha cinque paia di zampe, di cui le anteriori terminano con due grosse robuste chele. L’astice se ne serve per afferrare e uccidere le prede. Può spezzare il duro involucro di un granchio per estrarne le molli carni interne. Le altre quattro paia gli servono per camminare. SETTEMBRE 2009 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 28 30
PESCE DONZELLA Il corpo è lungo e affusolato, con muso appuntito e scaglie molto piccole. I denti sono sottili e aguzzi e quelli anteriori sono inclinati in avanti. Sia la pinna dorsale che quella anale sono lunghe ed hanno un’altezza unifor- me. Nel maschio i primi due raggi spinosi della pinna dorsale sono invece più lunghi. Il maschio adulto raggiun- ge una lunghezza di 25 centimetri mentre la femmina non supera i 18 centimetri. Anche per quanto riguarda la colorazione esiste una netta distinzione fra maschi e femmine e fra individui che vivono a basse profondità e quelli che si trovano invece a profondità maggiore. La donzella è uno dei pesci più comuni nel Mediterraneo, predilige gli scogli ricoperti da alghe. Gli individui giovani svolgono un’importante lavoro sociale: quello di pulito- ri, liberano cioè gli altri pesci dai parassiti. Le donzelle lavorano comunque solo di giorno, di notte e nelle fredde giornate invernali spariscono dalla circolazione e si seppelliscono nella sabbia lasciando sporgere solo la testa. OTTOBRE 2009 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
Lo sgombro E’ una specie pelagica, è un pesce di medie dimensioni dal corpo affusolato, fusiforme. Il muso è appuntito; le narici posteriori sono vicine agli occhi, non molto grandi e provvisti di una palpebra adiposa anteriore e posterio- re con una fessura mediana libera. La bocca è grande e provvista di piccoli denti conici. Le squame sono piccole e non sempre delle stesse dimensioni. La colorazione è simile alle altre specie pelagiche, il dorso è verde-blu metallico iridescente. I fianchi sono argentei e il ventre bianco. L’accrescimento è rapido, a due anni questa spe- cie misura 20 centimetri. Lo sgombro ha sessi separati. Il termine del terzo anno di vita contraddistingue l’inizio della maturità sessuale. La riproduzione avviene da fine inverno a primavera in prossimità della costa. Gli sgom- bri hanno abitudini gregarie e migratorie specie in epoca riproduttiva. Da adulto, vive nelle stagioni fredde a pro- fondità maggiori, mentre è in acque superficiali e vicino alla costa in primavera-estate. Appartiene alla categoria del pesce azzurro. NOVEMBRE 2009 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
IL CEFALO Il cefalo è un pesce dal corpo fusiforme di taglia media; il dorso è grigio scuro talvolta volgente azzurro, con strisce longitudinali della stessa tinta che decorrono molto spesso sullo sfondo argenteo dei fianchi. Sul corpo allungato ci sono numerose squame; gli occhi sono ricoperti da una membrana adiposa; le pinne pettorali han- no alla loro base una macchia più scura. Il cefalo è una specie dalle abitudini gregarie, tollera variazioni di tem- peratura e salinità; si nutre in prevalenza di detrito organico, alghe e piccoli invertebrati, la riproduzione avviene in estate. Può arrivare a misurare 60 centimetri di lunghezza e può oltrepassare i 4 kg di peso, ma di regola vengono pescati individui da 30 centimetri. Il cefalo è molto comune in tutto il Mediterraneo e vive bene anche in acque poco ossigenate ed inquinate, predilige fondali molli e ricchi di vegetazione, ma lo si trova anche in mare aperto. I giovani stazionano in primavera anche nelle lagune e si spostano verso il mare nel periodo ripro- duttivo che in genere si estende da luglio a ottobre. I cefali in genere sono pesci che vanno in cerca di cibo in piccoli o grandi gruppi in prossimità degli sbocchi d’acque che penetrano anche nelle acque salmastre e dolci (lagune e fiumi) e nei porti. DICEMBRE 2009 LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 28 30 31
Il calendario è frutto di un lavoro svolto dai ragazzi ospiti della Comunità Alessio, Alessandro, Nicola, Antonio, Domenico, Vincenzo, Luigi, Raffaele, Ric- cardo nell’ambito del laboratorio di promozione cul- turale. Hanno collaborato l’insegnante della Scuola Media “Dante Alighieri” e gli Operatori. Si ringrazia per il contributo offerto la “PHOENIX” Società Cooperativa Sociale
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