COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Sabato, 18 ottobre 2014
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COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Sabato, 18 ottobre 2014 Cronaca 18/10/2014 Corriere di Bologna Pagina 1 Baby gang picchia 93enne, otto denunciati 1 18/10/2014 Corriere di Bologna Pagina 7 Mauro Giordano I vicini sotto choc: «Colpi come bastonate e urla fino in... 2 18/10/2014 Corriere di Bologna Pagina 7 M. G: La baby gang e quelle botte (senza un perché) a un 93enne 4 18/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 24 Spietati 5 18/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 24 Aggrediscono per gioco un pensionato 93enne Baby gang denunciata 6 18/10/2014 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 9 Botte e insulti a un novantenne baby gang nei guai 7 Sport 17/10/2014 corrieredellosport.it Basket NBA, Messina head coach degli Spurs per una notte 8 17/10/2014 gazzetta.it Spurs, Messina coach per una notte, Popovich salta Phoenix, tocca a lui 9 18/10/2014 La Gazzetta dello Sport Pagina 30 chiabo San Antonio, c' è Messina alla guida E' il primo europeo capo... 11 18/10/2014 TuttoSport Pagina 21 Messina, la storia oltre la sconfitta 13 17/10/2014 tuttosport.com Basket NBA, Messina head coach degli Spurs per una notte 15
18 ottobre 2014 Pagina 1 Corriere di Bologna Cronaca san giovanni in persiceto. Baby gang picchia 93enne, otto denunciati Dopo un mese di indagini i carabinieri hanno individuato la baby gang di otto minorenni che il 18 settembre, a San Giovanni i n Persiceto, ha prima insultato e poi picchiato un 93 enne. Sono stati denunciati. a pagina 7. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
18 ottobre 2014 Pagina 7 Corriere di Bologna Cronaca I vicini sotto choc: «Colpi come bastonate e urla fino in strada» «Ho sentito arrivare dei colpi dall' appartamento, sembravano delle bastonate e poi delle urla fortissime. Ma non avrei mai pensato a una cosa simile». Le parole rimangono in sospeso tra lo sgomento e l' incredulità al pensiero che la vicina con la quale si è diviso per anni lo stesso pianerottolo non ci sia più. È stata una signora 80enne l' unica a sentire in tutta la palazzina i rumori provenienti all' abitazione di Teodolinda Capitani. Il trambusto insolito le ha fatto capire che dietro quella porta, poi sigillata dai carabinieri, era successo qualcosa di grave. Nel condominio di via Borgatti tutti conoscevano l' 84enne. Rapporti formali e cortesi, ma non un' amicizia particolare con qualche altro inquilino della palazzina, nella quale l' anziana era stata proprietaria di sei case, alcune delle quali vendute. Le era rimasta quella al quarto piano, dove ha sempre vissuto con il marito, morto molti anni fa, e con i due figli, andati a vivere in altre zone della città, ma che spesso la andavano a trovare. Uno dei due figli è stato nell' appartamento insieme ai carabinieri nel pomeriggio. «Non riesce a darsi pace e vuole capire come siano andate le cose spiega uno degli abitanti del condominio che è riuscito a parlargli . Ha detto anche di provare un forte rimorso perché quella ragazza l' aveva scelta lui». Le urla dell' anziana si sono sentite fino alla palazzina di fronte. Secondo i testimoni venivano dalla camera da letto, che affaccia su via Borgatti: «La mattina avevamo visto la finestra aperta e la signora insieme alla colf che pulivano la stanza, poi non si è visto più nulla». Poco dopo le 9 le urla hanno rotto il silenzio e sono partite le prime chiamate ai carabinieri. «La signora che ha sentito per prima quei rumori era talmente spaventata da non riuscire a parlare racconta Arturo Travasoni, altro inquilino del quarto piano . L' abbiamo aiutata noi a spiegare le poche cose che sapeva. Mia moglie ha incrociato la colf verso le 9.45, stava uscendo di fretta dal portone». La ragazza era comparsa da poche settimane nella palazzina, pare che l' 84enne cambiasse spesso le collaboratrici domestiche. «Non conosciamo bene quella giovane aggiunge il vicino l' abbiamo incrociata poche volte». La Capitani, nonostante l' età avanzata, era ancora molto attiva. «Faceva la spesa da sola e guidava perfino una city car spiega Travasoni . Aveva dei problemi di deambulazione e spesso era costretta a usare un girello, ma per il resto era molto vivace. Aveva bisogno di aiuto solo per piccoli servizi domestici». Nella zona molti la ricordano passeggiare, spesso si faceva accompagnare a casa da un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2
18 ottobre 2014 Pagina 7 Corriere di Bologna Cronaca I fatti a San Giovanni in Persiceto. Denunciati in otto: hanno tra i 13 e i 14 anni. La baby gang e quelle botte (senza un perché) a un 93enne A 93 anni è stato insultato e picchiato da una baby gang che «per scherzo» aveva preso di mira, facendolo finire in ospedale con traumi alla schiena e al gomito. Dopo un mese di indagini i carabinieri sono riusciti a identificare i colpevoli dell' aggressione: si tratta di otto minorenni, tutti tra i 13 e i 14 anni, denunciati per lesioni personali e ingiurie.L' aggressione era avvenuta il 18 settembre in viale Pupini a San Giovanni i n Persiceto: l' anziano stava camminando in strada ma improvvisamente venne accerchiato dal gruppetto di ragazzini, che dopo averlo provocato con pesanti insulti incominciarono a spintonarlo e lo colpirono con dei pugni. L' uomo venne aiutato da alcuni passanti e al pronto soccorso ricevette una prognosi di dieci giorni. Grazie alle testimonianze della vittima e dei testimoni i carabinieri hanno dato un volto alla banda. I ragazzini non hanno dato giustificazioni per il loro gesto, hanno solo spiegato di aver pensato a uno scherzo e di aver esagerato senza rendersene conto: sono immediatamente fuggiti quando delle persone vedendo la scena avevano iniziato a urlare. Sono tutti italiani, due hanno origini magrebine e vengono da famiglie senza particolari problemi o quantomeno non segnalate ai servizi sociali della zona. M. G: M. G: Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4
18 ottobre 2014 Pagina 24 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca LE INDAGINI. Spietati Persiceto Ha ricevuto pugni al gomito e alla schiena. L' anziano, residente a San Giovanni i n Persiceto, stava passeggiando in viale Pupini quando è stato fatto oggetto di scherno e insulti da parte del gruppo di ragazzini, che infine lo hanno colpito con pugni al gomito e alla schiena. Una violenza gratuita che è costata al pensionato dieci giorni di prognosi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5
18 ottobre 2014 Pagina 24 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca Aggrediscono per gioco un pensionato 93enne Baby gang denunciata di PIER LUIGI TROMBETTA SAN GIOVANNI PRENDERE a botte un passante qualsiasi e fargli del male fisico. Si chiama 'Ko Game' ed è la nuova moda che dall'America è approdata a q u a n t o p a r e anche a San Giovanni in Persiceto e nel mirino ci è finito, suo malgrado, un anziano signore. A metterla in pratica otto minorenni del luogo che, lo scorso 18 settembre, hanno preso di mira un ultranovantenne in viale Pupini, la strada che costeggia le scuole elementari Quaquarelli (chiuse per la ristrutturazione post sisma), a due passi dal centro storico della cittadina. Ma il loro assurdo divertimento è stato scoperto dai carabinieri di Persiceto dopo circa un mese di indagini. L'aggressione è avvenuta nel pomeriggio e a farne le spese è stato un 93enne residente in città. La sua unica colpa? Passeggiare in viale Pupini, dove è incappato nel gruppetto di minorenni. Secondo il racconto della vittima i ragazzi lo hanno preso in giro e insultato. Ma non solo. Perché, non paghi delle parolacce che gli hanno rviolto, hanno deciso di colpirlo con pugni al gomito e alla schiena. Una violenza gratuita che è costata al 93enne un ricovero ospedaliero. L'anziano è stato infatti accompagnato al pronto soccorso dove i sanitari gli hanno diagnosticato dieci giorni di prognosi per 'trauma contusivo alla regione lombare e un trauma distrattivo gomito e braccio sinistro'. MA ORA, dopo appunto accurate indagini, i carabinieri della stazione di San Giovanni in Persiceto hanno scoperto gli autori del deplorevole gesto. Ciò è stato possibile grazie alla testimonianza della vittima e di alcuni passanti che avevano visto all'aggressione. Come detto si tratta di otto minorenni, tra cui pare anche alcuni extracomunitari, che adesso dovranno rispondere di lesioni personali e ingiurie in concorso. Il Ko Game o Knockout Game, vuol dire mettere al tappeto una persona qualsiasi e divertirsi nel farlo. Solitamente la frase di aggancio alla vittima prescelta per l'aggressione è: «Hai problemi?»; epoi via con pugni e calci. NEGLI STATES, a lanciare questa deplorevole e pericoloso gioco di strada, sono stati dei giovani delle gang. Che in qualche caso hanno anche spedito all'ospedale ed in condizioni gravi le loro vittime colpite all'improvviso. E' da almeno un paio di anni che ha preso piede questa folle moda. Da New York a Filadelfia, da Saint Louis a Hoboken, dal Wisconsin al Massachusetts. Di solito un giovanissimo della banda individua un passante bersaglio, meglio donne o anziani, gli si avvicina e gli sferra un pugno secco in faccia o alla nuca, E spesso, poco distante, i compagni assistono e applaudono all' 'impresa'. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6
18 ottobre 2014 Pagina 9 La Repubblica (ed. Bologna) Cronaca SAN GIOVANNI IN PERSICETO. Botte e insulti a un novantenne baby gang nei guai VITTIMA di una violenza gratuita, un uomo di 93 anni fu aggredito e deriso da un gruppo di ragazzini, che lo presero a pugni e lo insultarono, il 18 settembre scorso, mentre passeggiava per le strade di San Giovanni in Persiceto. Gli autori dell' aggressione, otto minorenni, sono stati denunciati dai carabinieri, che sono risaliti alla banda anche grazie alle testimonianze rese dalla vittima e da alcuni passanti che quel giorno avevano assistito ai fatti. L' anziano, mentre passeggiava in viale Pupini, venne deriso e insultato dal gruppo di giovanissimi, che gli sferrarono alcuni pugni alle braccia e alla schiena. Una violenza gratuita che costò all' anziano pensionato, costretto a farsi accompagnare al pronto soccorso, dieci giorni di cure. I carabinieri della stazione di San Giovanni in Persiceto hanno individuato gli autori grazie alle segnalazioni dei testimoni, stringendo il cerchio nei giorni scorsi. Si tratta di otto minorenni che ora dovranno rispondere di lesioni e ingiurie in concorso. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7
17 ottobre 2014 corrieredellosport.it Sport Basket NBA, Messina head coach degli Spurs per una notte Assenti Popovich, Duncan, Leonard e Ginobili, San Antonio è guidata dal tecnico italiano ma perde a Phoenix. E il proprietario dei Suns annuncia: "Spettacolo scarso, rimborso il biglietto ai tifosi" NEW YORK Non è andata nel modo sperato, ma l' amichevole giocata da San Antonio a Phoenix è entrata nella storia. Ettore Messina è stato il primo coach europeo a guidare una squadra NBA da capo allenatore, vista l' assenza di Gregg Popovich. Tuttavia gli Spurs campioni in carica hanno perso 12190, colpa delle assenze di Duncan, Leonard, Ginobili e Splitter, oltretutto Tony Parker è stato utilizzato con il contagocce, mentre Marco Belinelli ha chiuso con 10 punti, mentre per i Suns il migliore è stato Goran Dragic (21). Un esperimento che gli Spurs potrebbero ripetere domani contro Miami, nella rivincita dell' ultima finale NBA, anche se gli Heat non avranno più LeBron James. RIMBORSO Gli Spurs rimaneggiati hanno destato polemiche, al punto che il proprietario dei Suns, Robert Sarver, a fine gara ha preso il microfono, si è scusato per "lo scarso spettacolo offerto" e ha annunciato che rimborserà il biglietto ai tifosi presenti alla gara. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8
17 ottobre 2014 gazzetta.it Sport Spurs, Messina coach per una notte, Popovich salta Phoenix, tocca a lui E' il primo allenatore italiano ad allenare una franchigia americana: "Emozionato? Ovviamente un po' sì, ma poi si comincia, e si pensa a quello che accade in campo". I Suns si impongono 12190. San Antonio senza Duncan, Ginobili, Leonard e Splitter. Buon impatto di Belinelli: aggressivo su entrambi i lati del campo, ma il tiro gli entra poco. 17 ottobre 2014 San Antonio L' Italia fa la storia, in Nba. Di nuovo. Dopo Belinelli primo fresco campione, da giocatore, con gli Spurs, stanotte Ettore Messina è diventato il primo tecnico italiano ad allenare una franchigia americana, sempre gli Speroni del Texas, nella gara di prestagione a Phoenix. Serata del 16 ottobre. Una data storica, segnatevela. E pazienza se è arrivata una larga sconfitta, il risultato non contava niente. E non stupitevi se Coach Messina lo vedrete un giorno stabilmente su una panchina Nba, magari proprio quella prestigiosa degli Speroni, da erede di Popovich. Intanto con Pop rimasto a San Antonio è toccato a lui allenare la prima prestagionale in America dei campioni in carica, dopo la scorribanda europea tra Berlino ed Istanbul. Ci sono stati altri coach non americani (il canadese Triano, o adesso Kerr, il biondo coach dei Warriors: è nato in Libano però cresciuto poi negli States), ma Messina è una novità assoluta: europeo e di scuola europea, quella che ha Blatt sulla panchina dei Cavs, ma lui è nato negli Usa, così come il "nostro" D' Antoni, condottiero sino a "ieri" dei Lakers. POP RESTA A CASA La storia inizia così. Con un comunicato scarno Spurs, di mercoledì. Duncan e Ginobili non volano a Phoenix. Riposano. Si sapeva. Leonard e Splitter non volano a Phoenix. Infortunati. Si sapeva. Ma non vola a Phoenix neppure Popovich. Sta a vedere chedetto, fatto. Sta a vedere che allena Coach Messina. Non c' era la motivazione nell' assenza di Pop, che si poteva giocare un "old" come fece con Duncan una sera in cui il caraibico doveva tirare il fiato e bisognava spiegare il perché a chi aveva pagato il biglietto. Il Coyote degli Spurs "spacca" durante il timeout PARTITA In quintetto, con Parker, l' altro titolare Green, poi Bonner, Anderson e Baynes. Messina è spesso in piedi, quando è seduto parlotta con Becky Hammon, che siede alla sua sinistra. Buon impatto di Belinelli appena entrato: aggressivo su entrambi i lati del campo, ma il tiro poi gli entrerà poco. Gli Spurs dominano a rimbalzo in avvio, ma perdono troppi palloni: 8 nei primi 12'. 2423 Suns a fine primo quarto. I Grigi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9
17 ottobre 2014 gazzetta.it
18 ottobre 2014 Pagina 30 La Gazzetta dello Sport Sport NBA I CAMPIONI RIMANEGGIATI PERDONO COI SUNS in amichevole. San Antonio, c' è Messina alla guida E' il primo europeo capo allenatore Nba Storico; a Phoenix, coach Popovich lascia la panchina degli Spurs al nostro tecnico. Ettore Messina, 55 anni, in un timeout con gli Spurs e con la sua assistente Becky Hammon AP Il debutto non è stato come forse se l' era immaginato, ma Ettore Messina ha tagliato un alto traguardo: è il primo allenatore europeo ad aver diretto da head coach una squadra Nba. In precampionato e in una serata particolare: a Phoenix, i San Antonio Spurs si sono presentati senza Duncan, Ginobili, Leonard e Splitter tornati in anticipo in Texas assieme a coach Popovich. Ma resta una pietra miliare delle tante piantate da Messina nella storia del nostro basket: primo italiano a far parte di uno staff Nba (Lakers), primo a vincere il titolo continentale con una squadra estera (Cska), il primo nostro tecnico a conquistare 4 titoli europei (due col Cska, due con la Virtus Bologna), etc etc. Regali Non una grande prestazione, dicevamo, persa da metà Spurs di 31 punti: 12190. Tanto che il proprietario di Phoenix, Sarver, a 2' dalla fine della partita, ha preso il microfono per ringraziare i presenti: «Vi invierò un regalo, questa non è la partita per la quale avete pagato il biglietto con soldi sudati. Mi scuso». Gli Spurs partono con un quintetto particolare (Parker, che gioca però solo 22', Green, Anderson, Bonner, Baynes), galleggiano fino all' intervallo (6047) poi cedono. Il più utilizzato è Marco Belinelli (10 punti in 30' con 3/9 al tiro). «E' una buona opportunità per me di imparare qualcosa di più sul gioco ha detto Messina dopo aver tenuto il primo allenamento pre partita . Anche se ho studiato gli Spurs e il loro modo di comunicare per anni, quando sei qui trovi un sacco di sfumature che devi imparare e delle quali devi essere consapevole». Ovviamente un po' di emozione s' è fatta sentire: «Ma poi si comincia e si pensa a ciò che accade in campo e a fare quello che è stato concordato col Capo». Con lui, in panchina, anche Becky Hammon, la prima donna nello staff di una squadra Nba. Primati Se Dino Meneghin è stato il primo giocatore italiano scelto dalla Nba, Stefano Rusconi ad aver giocato un minuto tra i pro' (in partite di campionato), Andrea Bargnani ad essere scelto al n.1 assoluto e Marco Belinelli a vincere il titolo, Ettore Messina ha rotto un' altra barriera. Ma ancora più importante, è la considerazione che a San Antonio mostrano nei suoi confronti indicandolo come il probabile futuro da Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11
18 ottobre 2014 Pagina 30 La Gazzetta dello Sport
18 ottobre 2014 Pagina 21 TuttoSport Sport NBA. Messina, la storia oltre la sconfitta La vera beffa è il proprietario dei Phoenix Suns, Robert Sarver, che a 2'30" dalla fine della partita prende il microfono a bordocampo e annuncia che farà un regalo ai tifosi che spediranno il biglietto. Una sorta di rimborso, giacché: erano andati a vedere i San Antonio Spurs campioni in carica, per quanto in un match di prestagione, e invece hanno guardato i Suns asfaltare (12190) una squadra priva di Tim Duncan, Manu Ginobili, Kawhi Leonard, Patty Mills e Tiago Split ter, rimasti a casa. E Tony Parker in campo sino a metà terzo periodo. E in panchina non c' era neppure Gregg Popovich. Ecco, conoscendo Ettore Messina, per quanto sia addolcito nel corso degli anni, non l' avrà presa benissimo. Ma di sicuro Ettore fatto spallucce, conscio di aver scritto un pezzo di storia, sua e della Nba e degli allenatori internazionali. Già, perché salvo qualche Summer League (anche per lui), è la prima volta che un allenatore europeo e non di scuola americana (come invece sono il canadese Triano e Steve Kerr che è nato in Libano...) dirige una partita Nba dalla panchina in qualità di allenatore capo. Il 16 ottobre 2014 resterà dunque nella memoria e negli anna li. E magari, a essere maliziosi, neppure troppo sognatori, rappresenta soltanto un antipasto di ciò che si potrà vedere quando il mito Pop deciderà di occuparsi di altro, negli Spurs. Del resto Messina viene continuamente citato dai giornali americani come coaching legend Parole Per ora Messina è soddisfatto: «È stata una buona opportunità di imparare qualcosa di più sul gioco, qui, un' importante esperienza che magari mi renderà migliore, mi aiuterà durante la stagione». Ettore è stato pure indotto a fare un paragone con la precedente esperienza da consulente ai Lakers: «Essere qui con gli Spurs e vedere e valutare come va una partita di prestagione è diverso. Sono qui per imparare. Anche se ho studiato la terminologia degli Spurs (che è differente da tutte le altre fran chigie, a cominciare dalle chiamate dei giochi), quando uno arriva ci sono un sacco di piccole sfumature da comprendere e mandare a memoria». ma tutti, proprio tutti sono già entusiasti. Tony Parker sostie ne: «E' un grande, ovviamente ora sta guardando e imparando il nostro modo di essere, fra un po' parlerà molto di più, condividerà le sue idee e le sue visioni sui temi». E' questo in fondo il motivo principale per cui Messina è agli Spurs. Offrire a un sistema monolitico, che ruota intorno a coach Pop, un nobile e più che preparato punto di vista diverso. Magari dettagli, ma che possono fare la differenza a queste latitudini. Perché Messina è uno scienziato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13
18 ottobre 2014 Pagina 21 TuttoSport
17 ottobre 2014 tuttosport.com Sport Basket NBA, Messina head coach degli Spurs per una notte Assenti Popovich, Duncan, Leonard e Ginobili, San Antonio è guidata dal tecnico italiano ma perde a Phoenix. E il proprietario dei Suns annuncia: "Spettacolo scarso, rimborso il biglietto ai tifosi" Basket NBA, Messina head coach degli Spurs per una notte Assenti Popovich, Duncan, Leonard e Ginobili, San Antonio è guidata dal tecnico italiano ma perde a Phoenix. E il proprietario dei Suns annuncia: "Spettacolo scarso, rimborso il biglietto ai tifosi" NEW YORK Non è andata nel modo sperato, ma l' amichevole giocata da San Antonio a Phoenix è entrata nella storia. Ettore Messina è stato il primo coach europeo a guidare una squadra NBA da capo allenatore, vista l' assenza di Gregg Popovich. Tuttavia gli Spurs campioni in carica hanno perso 12190, colpa delle assenze di Duncan, Leonard, Ginobili e Splitter, oltretutto Tony Parker è stato utilizzato con il contagocce, mentre Marco Belinelli ha chiuso con 10 punti, mentre per i Suns il migliore è stato Goran Dragic (21). Un esperimento che gli Spurs potrebbero ripetere domani contro Miami, nella rivincita dell' ultima finale NBA, anche se gli Heat non avranno più LeBron James. RIMBORSO Gli Spurs rimaneggiati hanno destato polemiche, al punto che il proprietario dei Suns, Robert Sarver, a fine gara ha preso il microfono, si è scusato per "lo scarso spettacolo offerto" e ha annunciato che rimborserà il biglietto ai tifosi presenti alla gara. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15
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