Comune di Porto Venere - FRANCESCO MONTEMURRO PROGETTO D'ALLESTIMENTO "IL CASTELLO DORIA E L'INVASIONE DEL COLORE"
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Comune di Porto Venere FRANCESCO MONTEMURRO “IL CASTELLO DORIA E L’INVASIONE DEL COLORE” 9 GIUGNO - 31 LUGLIO 2007 PROGETTO D’ALLESTIMENTO
COMUNE DI PORTO VENERE PROVINCIA DELLA SPEZIA Area Amministrativa ___________________________________________________________________ Prot. n.0000994 Porto Venere, 5/2/2007 Dott. Francesco Montemurro Loc. Ronchi MASSA Oggetto: Mostra al Castello Doria di Porto Venere In riferimento alla sua proposta di allestimento di una mostra personale all’interno del Castello Doria di Porto Venere, dal titolo “IL CASTELLO DORIA E L’INVASIONE DEL COLORE”, le comunico che la scrivente amministrazione ha ritenuto il progetto meritevole di approvazione e le ha concesso l’utilizzo delle sale del Castello, Ipostile e Sala del Capitano ed i loggiati esterni per il periodo che va dal 9 giugno al 31 luglio. Con l’occasione porgo cordiali saluti. Il Sindaco ( Salvatore CALCAGNINI ) Ufficio U.r.p. via Garibaldi, 9 19025 Porto Venere (SP) tel. 0187/1878685 -Fax 0187/798077 e-mail: urp@comunediportovenere.it internet: www.comune.portovenere.sp.it
COMUNE DI PORTOVENERE Alla C.A. del Sindaco del Comune di Portovenere Alla C.A. dell’Assessore alla Cultura OGGETTO: PROPOSTA ALLESTIMENTO PERSONALE DI PITTURA FRANCESCO MONTEMURRO www.francescomontemurro.com “IL CASTELLO DORIA E L’INVASIONE DEL COLORE” (9 Giugno - 31 Luglio 2007) La presente per proporre a codesta Amministrazione un evento artistico (personale di pittura) che dovrebbe svolgersi nei prestigiosi e fascinosi ambienti del Castello Doria di Portovenere. La manifestazione dovrebbe avere luogo nel periodo Giugno-Luglio 2007; l’inaugurazione fissata per il giorno 9 Giugno 2007 alle ore 18; il 31 Luglio dovrebbe avere termine la mostra. Le opere previste sono circa 70 / 80, da suddividersi nei siti di seguito indicati: a) Sala Ipostila b) Sala del Capitano c) Archi prospicienti l’Anfiteatro d) Altri siti da meglio individuare ********* * Giova precisare che l’artista Montemurro è considerato uno dei più suggestivi e potenti espressionisti e, dopo avere ottenuto il Patrocinio delle grandi Amministrazioni italiane, si sentirebbe veramente appagato e onorato di esporre in luoghi così densi di memorie e ricchi di divenire, giustamente noti nel mondo intero.
Saranno associati, durante lo svolgimento, altri eventi artistici, ovvero altre manifestazioni collaterali (spettacoli, dibattiti, conferenze, ecc.) incentrate sul colore e i più disparati aspetti e temi ad esso collegati. Verranno altresì installati maxi-schermi (riproducenti i temi sviluppati nelle tele), lungo il percorso della mostra o in altri luoghi del Castello e zone limitrofe, come la Palmaria e altri spazi, sì da garantire la più ampia fruibilità dell’evento e delle manifestazioni collaterali. Otre al Patrocinio del Comune di Porto Venere, interverranno altri patrocini di Enti e Amministrazioni diverse. Tra i patrocinatori comparirà la Fondazione ARPA facente capo al Prof. Mosca dell’Università di Pisa. La Fondazione ARPA è notissima nel settore artistico per aver organizzato e sostenuto manifestazioni di importanza nazionale. L’ARPA possiede amplissimi veicoli pubblicitari e la manifestazione presso il Castello Doria sarà vieppiù pubblicizzata. La mostra otterrà anche il patrocinio della Fondazione Marenostrum. Sono previsti sponsor nazionali e locali di grande rilievo. Interverranno l’ufficio stampa del Comune di Porto Venere ed altri uffici. L’evento sarà pubblicizzate sulle riviste specializzate, su quotidiani nazionali e locali e sui vari magazines; egualmente, interverranno emittenti televisive e radiofoniche. Per la manifestazione si prevede l’invio di circa 8000 inviti. Sugli inviti compariranno i loghi degli sponsor come sulle locandine nei pieghevoli e nei manifesti e stendardi posti nell’area del Castello. La diffusione sarà capillare e sono inoltre previste cartelle stampa nelle quali saranno inseriti oltre agli interventi critici e di presentazione, i nomi degli sponsor. Si aggiunga che oltre 1000 manifesti (70x100) verranno affissi e distribuiti nel comune di Porto Venere, nei vari comuni limitrofi e non, compresi anche alcuni della regione Toscana. Si prevede l’intervento di Autorità e rappresentanti di varie categorie, nonché di esponenti delle Associazioni artistico culturali del territorio e di quelli viciniori. Ci si attende una entusiasta e fattiva collaborazione delle strutture scolastiche della provincia e di altre amministrazioni provinciali, con l’intervento di personaggi pubblici e dello spettacolo. Sarà inoltre predisposto per il vernissage un cocktail d’intrattenimento con l’intervento di personale qualificato. 2
Di seguito vengono tracciate le linee che hanno condotto l’artista a calcare i luoghi più prestigiosi in Italia ed all’estero con particolare riguardo alle Fortezze, ai Manieri ed ai Castelli d’Italia. Si segnala il sito Internet www.francescomontemurro.com assai interessante, ampio e di estrema fruibilità. 3
FRANCESCO MONTEMURRO A – CENNI BIOGRAFICI Francesco Montemurro nato a Viareggio il 02/10/1957. Di padre lucano e madre calabrese, vive e lavora a Massa, mai dimentico – come un Giano bifronte – dei valori e delle passioni delle terre del sud. B – RECENTI MOSTRE Centro Congressi Monte Carlo, 1999 Personale C.C. Art Gallery – Metropole, Monte Carlo, 1999 Personale a “Il Quarto Platano”, Forte dei Marmi, 1999 Personale Museo Gilardi, Forte dei Marmi, 2000 Personale C.C. Art. Gallery – Metropole, Monte Carlo, 2000 Gallery Dunoyer, Saint Paul de Vence, 2000 Esposition Internationale d’Art. Contemporain, Sporting d’Hiver, Place du Casino, Monte Carlo, 2000 Personale Galleria d’Arte Venanzi, Marina di Pietrasanta, 2001 Personale Villa Schiff-Giorgini, Patrocinio Comune di Montignoso, 2001 Personale Castel dell’Ovo, Patrocinio Comune di Napoli, 2002 Personale Villa Caruso Bellosguardo, Patrocinio Comune di Lastra a Signa, 2003 Personale Palagio di Parte Guelfa, Patrocinio Comune di Firenze, 2003 Personale Sala Reale Stazione Centrale Milano, Patrocinio Comune di Milano e Grandi Stazioni, 2005 Personale Museo Diocesano d’Arte Sacra, Chiesa di Sant’Apollonia, Patriarcato, Venezia, 2005 Personale Castello Malaspina – Comune di Massa - Regione Toscana, Massa 2006 4
C - L’ARTISTA, LE GRANDI AMMINISTRAZIONI ITALIANE E I SITI STORICI E ARCHEOLOGICI PIU’ PRESTIGIOSI D’ITALIA Importanti e grandi Amministrazioni comunali hanno sin qui messo a disposizione dell’artista i luoghi tra i più significativi e carichi di storia: basti pensare al Comune di Napoli e a Castel dell’Ovo, così come al Comune di Firenze e al Palagio di Parte Guelfa; e ancora, al Comune di Lastra a Signa e a Villa Caruso Bellosguardo, già sede di incontri del G7 e punto di riferimento per tutta la lirica europea. Non solo: nel 2004, il Comune di Milano, Assessorato Moda e Grandi Eventi, in uno con Grandi Stazioni S.p.A. (Gruppo Benetton Pirelli), ha concesso il proprio patrocinio e ha consentito all’artista Montemurro di esporre nelle prestigiose e veramente uniche Sale Reali. Venezia ha fatto altrettanto: nel mese di maggio 2004 è stata allestita una personale sotto l’egida del Patriarcato veneziano, nella splendida cornice del Museo d’Arte Sacra di Santa Apollonia, a pochi passi da Piazza San Marco e accanto al Ponte dei Sospiri. Nel 2006 il Comune di Massa e la Regione Toscana hanno concesso al Montemurro di esporre in un luogo particolarmente prestigioso: il Castello Malaspina. Occorre tra l’altro sottolineare che esiste uno storico filo conduttore che unisce Castel dell’Ovo al Castello Malaspina di Massa. I due imponenti manieri sono da sempre collegati, quasi che le loro diverse e distanti storie si siano piegate ad un comune destino: quello di aver attraversato, seppure in modo diverso, la prepotente ed importante presenza del casato degli Svevi. I colori dell’artista, gioiosi ed emotivamente intensi, irrompono in questi luoghi dando finalmente luce ad ambienti spesso tenebrosi e soltanto raramente teatro di felici eventi. Egualmente importanti le personali tenute all’estero, soprattutto quelle di Montecarlo e Sait Paul de Vence. 5
D – BREVI NOTE CRITICHE Giova soffermarsi sulle cifre e sugli stilemi della pittura dell’artista, compendiando (in modo quasi irriguardoso) il contenuto di una autorevolissima Critica (ricordiamo, omettendo altri nominativi per mera esigenza di brevità, Paolo Rizzi, Vittorio Sgarbi, Chiara Guidi, Marco Gianfranceschi, Antonella Serafini, Maurizio Magli, Ornella Falco). “Analizzando la pittura di Montemurro, l’occhio percepisce immediatamente che il colore è assunto come elemento strutturale della visione. L’esperienza di Montemurro è una delle dimostrazioni di come, fra le correnti che mutarono profondamente la concezione stessa dell’arte agli inizi del XX secolo, l’onda dell’Espressionismo si mostri a tutt’oggi inarrestabile. La nostra epoca, soprattutto nell’ultimo quarto di secolo, ci ha abituati ad espressioni artistiche profondamente cerebrali, tuttavia non ha eluso la lezione tragica di Van Gogh, né quella determinata di Guaguin; gli artisti come Montemurro in una qualche misura ci costringono nuovamente a questo confronto, a questo non potere ignorare che siamo circondati da esseri umani e che ognuno di loro vaga con questa infinita virtuale tavolozza più o meno racchiusa nel suo strumentario quotidiano. Nelle opere possiamo cogliere un atteggiamento complesso che salda con naturale energia la sensazione e la volontà tendenti ad un assoluto: in questo senso l’arte di Montemurro recupera non soltanto l’Espressionismo, ma anche la Classicità, sul versante, però, dinamico, dionisiaco. Il suo colore è infatti bruciante, appassionato, esplosivo. Montemurro con la sua pittura manifesta la volontà di appropriarsi di tutti i colori e di ogni loro gradazione. La vita si palesa per intero, dal fango all’infinito, con il libero arbitrio. Francesco sembra dipingere il libero arbitrio che noi cogliamo in una pioggia come in un vaso di fiori, in un casolare abbandonato o in un volto. 6
L’artista dipinge sempre per traslati, per trasposizione d’immagini, per allusioni: non fa che quindi applicare, a cinque secoli di distanza, il significato recondito di una frase di Juan de la Cruz: “Non siamo qui per vedere, ma per non vedere”. È per questo che noi, ogni volta che guardiamo un suo quadro, cerchiamo quel che di nascosto vi è in esso. Libero come uno zingaro antico, vitale e disperato dilaga sulla tela con il suo colore. Un colore in grado di dichiarare a viso aperto anche la sconfitta e la disperazione. Il colore è per Montemurro un colpo in canna e la sua firma ingombrante è un proclama che dichiara “Questo sono io”. Montemurro “ha un sole nel ventre””. 7
E – UNO SGUARDO ALLE ULTIME MOSTRE CASTELLO MALASPINA - MASSA 8
CHIESA SANT’APOLLONIA – VENEZIA 9
SALA REALE STAZIONE CENTRALE – MILANO 10
PALAGIO DI PARTE GUELFA – FIRENZE 11
VILLA CARUSO BELLOSGUARDO – LASTRA A SIGNA 12
CASTEL DELL’OVO - NAPOLI 13
VILLA SCHIFF GIORGINI – MONTIGNOSO 14
C.C. ART GALLERY METROPOLE – MONTECARLO 15
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