Come sarà realizzata la passerella sul Lago d'Iseo di Christo

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Come sarà realizzata la passerella sul Lago d'Iseo di Christo
Come   sarà   realizzata   la
passerella sul Lago d’Iseo di
Christo
Il 18 giugno la superficie del Lago d’Iseo vedrà l’apertura
ufficiale di The Floating Piers, l’ultima installazione di
Land Art temporanea della coppia di artisti Christo e Jeanne-
Claude, quest’ultima scomparsa nel 2009, che dopo quarant’anni
ritorna finalmente in Italia. L’installazione è già
accompagnata dalla mostra curata da Germano Celant “Christo e
Jeanne-Claude Water Projects” che, aperta fino al 18 settembre
al Museo di Santa Giulia a Brescia, espone 150 fra studi,
collage e disegni illustrativi del particolare legame
instaurato tra gli artisti e il paesaggio rurale o urbano
collegato alla presenza dell’acqua. The Floating Piers sarà
invece aperta e fruibile sulla superficie del lago fino al 3
luglio, realizzando un progetto di infrastrutturazione vero e
proprio che modificherà, seppur temporaneamente, fruizione e
percezione di una parte del territorio. Si estenderà infatti
per 5 chilometri permettendo al pubblico di camminare
letteralmente sull’acqua attraverso un effimero collegamento
pedonale tra sponde solitamente raggiungili solo con mezzi
acquatici.

Il progetto, che, anche per il nome dei suoi ideatori, sta già
dimostrando positive ricadute sull’intorno in termini di giro
d’affari e aumento di turisti, è completamente autofinanziato:
come d’abitudine per l’artista, il costo dell’installazione,
che si stima superiore ai 10 milioni di euro, è infatti
interamente coperto dalla vendita di bozzetti di lavoro e
suggestioni messe “su carta” da Christo stesso, che sul Lago
d’Iseo riesce finalmente a realizzare un progetto dalle radici
lontane. La prima idea di realizzare percorsi sull’acqua è
infatti datata 1971, quando Christo e Jeanne-Claude proposero
un simile intervento per il delta del Rio del La Plata, vicino
Come sarà realizzata la passerella sul Lago d'Iseo di Christo
a Buenos Aires, mai realizzato per la mancanza delle
autorizzazioni necessarie. Provarono a riproporlo anche nel
1995 nella baia di Tokyo, ma avendo fortuna nemmeno in
Giappone. Il Lago d’Iseo è stato scelto per la sua posizione,
facilmente raggiungibile, e per la presenza della più alta
isola lacustre abitata da più di 2.000 persone.

Fonte foto: Christo
Come sarà realizzata la passerella sul Lago d'Iseo di Christo
Fonte foto: Christo

Il sistema che tecnicamente sta permettendo la realizzazione
di un’opera d’arte paesaggistica che si preannuncia riuscita e
sicuramente piuttosto scenografica, è infatti già in uso da
una ventina di anni per le più svariate funzioni nei contesti
più diversi.

Si basa sul posizionamento di cubi di polietilene ad alta
densità la cui unione, realizzata tramite connettori a vite
(utilizzati in questo caso) o incastri, permette la creazione
di pontili sull’acqua delle forme e lunghezze più svariate a
costi relativamente bassi, modulari, sicuri, di rapida
installazione e totalmente removibili.

Nello specifico del Lago d’Iseo, la progettazione di The
Floating Piers, semplice nel tracciamento dei percorsi ma meno
banale nei calcoli strutturali, è stata supportata da uno
staff di ingegneri che ne hanno stabilito la portanza e
garantito stabilità e sicurezza. È composto da 200.000 cubi di
50 cm di lato che, attraverso uno sviluppo di 2 chilometri
rasenti le coste e 3 completamente sull’acqua, uniscono
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Sulzano, centro sulla sponda est del lago, con Monte Isola e
la piccola Isola di San Paolo, completamente circondata da
pontili galleggianti larghi 16 m dai fianchi degradanti. Sono
ancorati sul fondale del lago da 140 corpi morti di peso
variabile tra le 5 e le 7 tonnellate, trasportati nelle
posizioni finali da mezzi nautici grazie all’utilizzo di
palloni industriali che, una volta raggiunta la postazione,
sono stati svuotati dell’aria e hanno adagiato sul fondo le
zavorre.

I percorsi pedonali così tracciati saranno rivestiti da 70.000
mq di un tessuto giallo-arancione prodotto a Greven
(Germania), che si estenderà anche sulla terraferma ricoprendo
1,5 km delle strade di Sulzano e Peschiera Maraglio, su Monte
Isola, creando un forte legame anche visuale tra l’acqua e le
sponde.

La base locale del progetto è stata Provaglio d’Iseo, dove
sono stati stoccati i cubi realizzati ad hoc in otto mesi da
un produttore specializzato della piccola frazione di
Fondotoce, centro piemontese tra i laghi Maggiore e di
Mergozzo. I lavori hanno seguito una programmazione che è
partita nel 2014, con i sopralluoghi segreti dell’artista e
del suo staff e la scelta finale, e la produzione dei rotoli
di tessuto, poi cuciti insieme a Lubecca a febbraio di
quest’anno, e dei cubi. Nel frattempo, tra l’estate 2014 e
l’estate 2015, mentre venivano portati avanti i necessari
incontri con le amministrazioni comunali coinvolte nel
progetto, in Germania e sul Mar Nero sono state condotte prove
dirette sull’acqua per individuare la giusta gradazione del
colore del tessuto e studiare il comportamento dei pontili
rispetto alle onde e i collegamenti tra i singoli pezzi nei
cambi di traiettoria del tracciato. La prova finale del
sistema è stata completata a settembre 2015 direttamente sul
Lago d’Iseo, a Montecolino.
Come sarà realizzata la passerella sul Lago d'Iseo di Christo
Cucitura dei teli

Produzione dei cubi
Come sarà realizzata la passerella sul Lago d'Iseo di Christo
Test

Non resta che aspettare il completamento del progetto, verso
il quale non mancano polemiche riportate dalla stampa locale
circa le preoccupazioni degli ambientalisti per una temuta
invasione di turisti che potrebbe scompensare il delicato
equilibrio del sistema territoriale, sicuramente eccessive se
l’operazione sarà gestita in modo attento, unitario e
programmato da parte delle istituzioni pubbliche coinvolte.
Christo Pier
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