Come difendersi da vibrazioni e rumori - DALL'INDUSTRIA - Pantecnica
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DALL’INDUSTRIA Come difendersi da vibrazioni e rumori Le vibrazioni, gli urti ed i rumori sono Qualsiasi attività in cui sono coinvolte mac- rata; al cattivo funzionamento delle macchi- da considerare come fattori inquinanti chine o attrezzature con masse in movimento ne e delle apparecchiature operanti nelle zo- per la salute dell’uomo; è ovvia la produce vibrazioni, urti e rumori. Taluni feno- ne circostanti; al deterioramento delle strut- meni naturali sono anch’essi fonte di oscilla- ture; ad influenzare negativamente la salute necessità di intervenire per eliminarli zioni, vibrazioni e rumori. Un attento sguardo dell’essere umano. o ridurli a dimensioni accettabili, per attraverso la nostra vita quotidiana evidenzia Allo scopo si può intervenire: all’origine delle ragioni sociali ed economiche. questa realtà che solo l’abitudine e l’indiffe- eccitazioni predisponendo un’adeguata equi- renza può ridurre a fenomeno di dimensioni libratura delle masse in movimento; interpo- trascurabili. nendo elementi effettivamente idonei per iso- Le vibrazioni, gli urti, come pure i rumori o lare e/o smorzare le onde vibratorie, siano es- Croce Fatigati, Pantecnica S.p.a frequenze strutturali di determinate caratte- se “attive” o “passive” (figura 1), gli urti ed ristiche concorrono in misura determinante: al i rumori (o frequenze strutturali) trasmissibili cattivo funzionamento delle macchine che li per via solida. originano ed all’accorciamento della loro du- Effetti negativi sull’uomo È sempre in evoluzione la conoscenza delle malattie contratte per causa delle vibrazioni e dei rumori e la varietà delle alterazioni ren- de difficile stabilire adeguate distinzioni. Al- le vibrazioni ed ai rumori vengono attribuiti numerosi tipi di disturbi e malattie professio- nali, che a titolo puramente esemplificativo citiamo: malessere fisico diffuso, nervosismo e irritazioni con conseguenti disfunzioni neu- rovegetative; affaticamento, nausea, scarsa concentrazione, abbassamento generale del rendimento, insonnia, disturbi all’apparato di- gerente ed al sistema cardiovascolare. L’insorgere di alterazioni artritiche alle articola- zioni rientra tra le conseguenze ben note per gli operatori di martelli pneumatici. I disturbi al sistema uditivo sono la conseguenza più immediata e diretta dei rumori di vario tipo e frequenza. La sordità professionale fu ogget- to di indagini già all’inizio del secolo scorso. Effetti sulle macchine e sulle apparecchiature Le vibrazioni provocano la loro precoce usu- ra ed il cattivo funzionamento, in un mecca- nismo perverso di causa/effetto senza limi- ti, con indubbio svantaggio per l’economia produttiva. Anche le strutture dei fabbricati, specialmen- 62 RCI n.2/2014
1 Schema delle vibrazioni attive e passive. delle frequenze in questione trasmissibili per via solida. Cedimento elastico e caratteristica elastica L’elemento elastico sottoposto al peso di una massa subisce uno schiacciamento, det- to freccia (f) o deflessione o cedimento ela- stico. La freccia (f) è in stretto rapporto con la caratteristica elastica (C) dell’elemento iso- latore e con il peso della massa (P), secondo la seguente relazione: P P in daN f= (cm o mm) C C in daN (da N/mm) te se sottoposte a impulsi vibrazionali o a ur- Urto (shock) ti di rilevante ampiezza, subiscono effetti di L’urto è una scossa brusca provocata da una rilievo a scapito della conservazione e quindi massa in movimento con repentino blocco Da questa relazione discende che in un si- della durata. della velocità. Questa perturbazione è carat- stema in cui è noto il peso (P) della massa terizzata dal fatto che la sua accelerazione si sospesa e la freccia (f) dell’elemento elasti- Vibrazione sviluppa e decade in brevissimo tempo. co, si può determinare la caratteristica elasti- La vibrazione di tipo meccanico può essere ca relativa (C): definita una forza che, generata da momenti Rumore o frequenze strutturali ciclici alternativi compressi, oscilla rispetto ad Queste perturbazioni sono originate da vei- P C= (daN/cm o daN/mm) un valore di riferimento di equilibrio statico. coli, da lavori di costruzione, da terremoti, dal f Le caratteristiche salienti che definiscono la calpestio su pavimenti o su piattaforme, ecc. vibrazione sono sostanzialmente due: la fre- Mentre l’isolamento delle vibrazioni mecca- Frequenza di eccitazione quenza che si esprime in cicli/min o in giri/ niche, prodotte da forze perturbatrici cicliche La frequenza di eccitazione (nerr) è una caratte- min, di un organo rotante o in cicli/sec (Hz) compresse, può essere calcolato applicando la ristica della macchina che la genera. È inoltre, rappresenta il numero di cicli che la grandez- teoria delle vibrazioni, l’isolamento delle fre- funzione della velocità angolare delle masse za oscillante compie nell’unità di tempo ed è quenze strutturali (rumori) è soggetto alla leg- rotanti prive di bilanciamento appropriato ed determinata dalla massa e dalla sua rigidità; ge della meccanica ondulatoria e dipende da assume caratteristiche corrispondenti alla pe- l’ampiezza o spostamento massimo rispetto differenti fattori. La loro intensità viene misu- riodicità dei movimenti. La frequenza di ecci- all’asse di riferimento; il suo valore dipende rata in Decibel (dB) e la loro attenuazione è tazione è, generalmente, ad andamento sinu- dall’intensità della forza che provoca l’oscil- determinata dalla rigidità acustica dei mate- soidale e coincide con il numero di giri o con lazione e diminuisce all’aumentare della fre- riali attraverso i quali si propagano. il movimento ciclico delle masse. quenza. La rigidità acustica è data dal prodotto: ve- Per evitare che le forze agenti provochino una La vibrazione meccanica è tra i fenome- locità del suono per la densità del materiale. amplificazione dell’oscillazione, è necessario ni disturbanti più comuni nelle installazio- Il cambiamento della rigidità acustica dei ma- che le forze stesse siano in un certo rapporto ni industriali che comprendono macchine teriali attraversati provoca il fenomeno del- con la massa; maggiore è l’entità della forza operatrici con masse aventi momenti cicli- la riflessione delle onde e la loro attenuazio- che genera la vibrazione e più grande deve ci/alternati. ne. Nella specificità dei sistemi antivibranti a risultare la massa in gioco. Ad essa viene fatto particolare riferimento nel- molla in acciaio, l’interposizione di elementi Da questa relazione deriva la necessità di ap- la progettazione, nella scelta e nell’impiego viscoelastici migliora il grado di isolamento pesantire le masse con “masse inerziali”. In degli antivibranti. delle vibrazioni e intercetta la propagazione questi casi la massa eccitata deve essere ri- 63 RCI n.2/2014
2 Collegamento della massa eccitata con la massa inerziale. gidamente collegata alla massa inerziale per del sistema stesso (quadri di controllo, com- costituire un sistema unico e solidale da ap- puter, ecc.). poggiare sugli elementi elastici antivibranti Si definisce passivo l’isolamento messo in atto (figura 2). per evitare che macchine o apparecchiature risultino influenzate da vibrazioni provenienti Frequenza naturale dalle zone circostanti. La frequenza naturale (ne) di una macchina o È isolamento passivo anche quello attuato per sistema è quella alla quale la macchina stessa proteggere la salute umana da disturbi vibra- vibra quando è appoggiata su elementi ela- zionali di varia natura e provenienza. stici antivibranti, senza subire l’influenza di Un ottimale isolamento attivo generalmente forze esterne. soddisfa le normali esigenze. E’ strettamente legata alla massa del sistema Non sempre è possibile intervenire alla fon- sospeso ed alla caratteristica elastica della so- te delle vibrazioni per effettuare l’isolamento spensione antivibrante. attivo; in questi casi l’isolamento passivo risul- Quando è nota la freccia (f), la frequenza na- ta indispensabile. È opportuno rilevare che le turale (ne) può essere ricavata approssimati- vibrazioni, gli urti e le frequenze strutturali si vamente sull’istogramma della figura 3 e vi- propagano facilmente attraverso le strutture, ceversa. il terreno e i pavimenti. Isolamento Grado di isolamento L’isolamento dei fenomeni in argomento può Con particolare riferimento alle vibrazioni essere di due tipi: attivo e passivo (vedi anco- meccaniche, un efficace isolamento delle vi- ra figura 1). brazioni si ottiene facendo in modo che la Si definisce attivo l’isolamento messo in atto frequenza naturale (ne) risulti inferiore alla fre- 3 Frequenza per evitare che le vibrazioni prodotte da una quenza di eccitazione (nerr): coefficiente (λ). naturale in macchina o sistema si propaghino verso le Il grado di isolamento (η) sale in funzione del funzione zone circostanti o verso organi facenti parte coefficiente (λ). della freccia. 64 RCI n.2/2014
4 Relazione grafica fra il grado di isolamento (η) e il rapporto frequenze (λ) Il parametro (η) esprime la percentuale di vi- te sulla sospensione e la deflessione o freccia brazione che viene isolata dalla sospensione (f), relativamente ad un ciclo di oscillazione, elastica e può essere ricavato in figura 4 do- si evolve come rappresentato nel grafico del- ve è messo in relazione grafica con il rappor- la figura 5. to frequenze (λ). All’assestamento del carico corrisponde un Per un isolamento ottimale il valore (λ) do- aumento della freccia e la superficie (A) sot- vrebbe essere compreso nel campo 2 ÷ 3 a tostante la linea di carico fino all’ascissa rap- cui corrisponde un isolamento compreso tra presenta il lavoro di deformazione elastica 67% e 87%. della sospensione. Quando il carico decresce In corrispondenza del rapporto frequenze si delinea una curva di scarico sfasata rispet- uguale a 1, le frequenze stesse si sommano to a quella di carico per effetto di un (Δf). in risonanza con risultati dirompenti. La superficie (B) compresa tra le due linee si definisce di isteresi e corrisponde alla quantità Smorzamento di energia dissipata, o smorzamento viscoso Lo smorzamento delle vibrazioni non deve dell’elemento considerato; l’energia dissipa- essere confuso con l’isolamento delle stesse. ta o smorzamento viscoso si trasforma in ca- Come già illustrato, infatti, l’isolamento si ot- lore ed è la conseguenza dell’attrito interno tiene solo con un appropriato accordo delle del materiale elastico. Il fenomeno descritto frequenze. Gli antivibranti a molle in acciaio, si ripete per ogni ciclo dell’onda vibrazionale; grazie alla loro capacità di avere importan- se il sistema sospeso elasticamente è libero ti deflessioni sotto carico, realizzano ottima- ed in assenza di ulteriori impulsi perturban- mente l’isolamento ma non lo smorzamento; ti, l’oscillazione si attenua sino ad annullarsi, quest’ultimo, infatti, è ottenibile con materiali contrariamente a quanto accade in un siste- viscoelastici (elastomeri) capaci di trasformare ma non viscoso, con una massa in oscillazio- l’energia vibratoria in calore, secondo il cosid- ne armonica. 5 Isteresi di detto fenomeno di “isteresi”. In un sistema Un elevato smorzamento è consigliabile nei un materiale viscoelastico la relazione tra il carico gravan- casi di possibile risonanza per evitare che que- viscoelastico. 65 RCI n.2/2014
sta assuma valori inammissibili e provochi forti Le masse inerziali, abbassando la frequen- oscillazioni della massa supportata dagli an- za naturale (ne) del sistema, facilitano l’isola- tivibranti. Lo smorzamento non è ottenibile mento e la riduzione dei movimenti impropri, con l’impiego di semplici antivibranti a molle l’abbassamento del baricentro del sistema per in acciaio; viceversa combinando questi ultimi aumentarne la stabilità, riducono l’effetto di con materiali viscoelastici si realizza lo smor- un’eventuale non uniforme distribuzione dei zamento oltre all’isolamento. pesi e gli effetti delle forze di reazione. Il peso della massa inerziale deve essere com- Masse inerziali preso tra 1 e 3 volte quello della massa da iso- La frequenza naturale (ne) di una massa appli- lare. L’efficacia di un blocco d’inerzia è pro- cata su elementi antivibranti è inversamente porzionale alla sua massa. Le masse inerziali proporzionale all’entità della massa stessa; ne sono positivamente impiegate nell’isolamen- consegue che la frequenza naturale diminui- to attivo di pompe, ventilatori, compressori, sce aumentando la massa con la cosiddetta “ presse battenti, presse di stampaggio, magli e 6 Posizionamento degli elementi massa inerziale” o “massa sismica”. qualsiasi macchina che produce urti e repenti- antivibranti ad altezza più prossima Un blocco di cemento, opportunamente ar- ni aumenti di energia da smorzare attraverso a quella del baricentro complessivo mato, collegato rigidamente alla macchina elementi antivibranti. È opportuno sottoline- per ottenere una maggiore stabilità da isolare e formante corpo unico con essa è are che gli antivibranti di qualsiasi tipo offro- dell’insieme. spesso sufficiente allo scopo. Gli antivibranti no le loro positive caratteristiche e prestazio- saranno applicati tra la massa inerziale ed il ni a condizione che vengano correttamente suolo portante. In taluni casi può rendersi ne- installati, oltreché correttamente scelti. Qua- 7 Normogramma di correlazione tra la cessario posizionare gli elementi antivibranti lunque sistema antivibrante deve essere mon- frequenza di eccitazione (nerr), la frequen- ad altezza più prossima a quella del baricentro tato come elemento indipendente, esente da za naturale (ne) della massa applicata su antivibranti, la freccia (f) o deflessione complessivo, al fine di ottenere una maggiore qualsiasi tensione rispetto alle parti circostanti. elastica e il grado di isolamento % (η). stabilità dell’insieme (figura 6). Occorre notare che i materiali viscoelastici, eventualmente impiegati per mi- gliorare l’isolamento e per dissipa- re le frequenze strutturali trasmis- sibili per via solida, sono elettrica- mente isolanti; nel loro impiego è da considerare l’eventuale neces- sità di provvedere alla “messa a terra” della macchina. Nel nomogramma in figura 7 sono messi in relazione i fattori funzio- nali di ogni possibile applicazione. Partendo dai parametri noti (per esempio, la frequenza di eccita- zione (nerr) e/o il grado di isola- mento desiderato (η)) è possibile, approssimativamente, definire la scelta degli elementi antivibranti idonei, le cui caratteristiche elasti- che, dimensionali e di portata so- no, generalmente, oggetto delle schede tecniche. RIPRODUZIONE RISERVATA 66 RCI n.2/2014
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