Il valore aggiunto delle piante 'bioattive' nella farmaceutica e nella nutraceutica

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Il valore aggiunto delle piante 'bioattive' nella farmaceutica e nella nutraceutica
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Il valore aggiunto delle piante
‘bioattive’ nella farmaceutica e
nella nutraceutica
ENEA ha acquisito nel tempo competenze di punta nella produzione di biofarmaci in sistemi di produzione
vegetali. Nella serra a contenimento e nelle camere di crescita, mediante tecnologie di coltivazione
‘indoor’ di ultima generazione, la Divisione Biotecnologie e Agroindustria affronta la sperimentazione di
biofarmaci e molecole bioattive derivate da pianta

DOI 10.12910/EAI2020-017

di Olivia Costantina Demurtas, Silvia Massa, Eugenio Benvenuto, Laboratorio Biotecnologie, ENEA

L
        e piante sono da sempre una        ne ‘Plant Molecular Pharming’ (PMP).              peutiche, enzimi, antigeni vaccinali)
        sorgente di molecole utili         A far data dai primi anni ‘90, Il trasfe-         attrae ricercatori e tecnologi con di-
        per l’uomo, prodotte sempli-       rimento di geni nelle cellule vegetali            verse competenze per le peculiari ca-
        cemente da acqua e nutrienti       ha aperto la strada allo sfruttamento             ratteristiche vantaggiose delle ‘green
di base attraverso le complesse e nu-      del potenziale delle piante come bio-             biofactories’ rispetto alle ‘conventio-
merose vie biosintetiche che la cellula    fabbriche per il ‘design’ di molecole             nal cell factories’, ossia i fermentatori
vegetale possiede. Nella storia della      ad elevato valore aggiunto. Queste                industriali basati su cellule batteriche,
farmacologia, le piante cosiddette         molecole possono essere chimicamen-               di lievito, di insetto o di mammifero,
“medicinali” hanno messo in luce il        te riferite alla classe delle grandi mole-        attualmente utilizzati per produrre
loro fondamentale ruolo come fonte         cole o biofarmaci (Peso Molecolare al             molti farmaci tra cui, ad esempio,
di molecole terapeutiche e oggigior-       di sopra di 5000 Dalton) e alla classe            l’attuale insulina somministrata ai
no, rappresentano ancora una fonte         delle piccole molecole, quando si tratta          diabetici.
importante e, in alcuni casi insostitu-    di dimensioni inferiori.
ibile, nella progettazione di farmaci,     L’ingegnerizzazione della cellula ve-             Produzione di grandi molecole
per l’identificazione di nuovi composti    getale per la produzione di molecole
guida (‘lead-compounds’) farmaceuti-       di interesse farmacologico, siano esse            Impiegando le opportune metodolo-
ci. In questa vasta area di ricerca, per   già naturalmente presenti nella pianta            gie, le cellule vegetali sono in grado di
definire l’uso delle piante con applica-   (endogene), oppure di diversa origi-              sintetizzare ed assemblare molecole
zioni specificamente farmacologiche o      ne (eterologhe o ricombinanti come,               proteiche molto complesse (aprendo
nutraceutiche, è stato coniato il termi-   ad esempio, anticorpi, proteine tera-             alla possibilità di produrre farmaci

                                                                                        1/2020 | Energia, ambiente e innovazione   73
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Coltivazione idroponica di speciali varietà di pomodoro ‘biofortificato’ nei laboratori della Divisione Biotecnologie e Agroindustria

          biosimilari e/o molecole più perfor-                    tano la principale classe di molecole                   sabile del carcinoma cervicale e di
          manti definite ‘biobetters’), caratteriz-               da utilizzare sia come terapeutici sia                  altri tumori a carico di altri distretti
          zate da bassi costi, possibilità di facile              come reagenti diagnostici. Utilizzando                  mucosali) in stretta collaborazione
          scalabilità, sicurezza intrinseca (assen-               diverse metodologie e formati di col-                   con il Laboratorio Tecnologie Biome-
          za di patogeni pericolosi per l’uomo)                   ture vegetali, sono state messe a punto,                diche e l’Istituto Nazionale Tumori
          e che hanno ottenuto l’approvazione                     ad esempio, metodologie per esprime-                    “Regina Elena” è stato così prodotto
          all’uso clinico (ad es. ‘Elelyso’ della                 re un anticorpo monoclonale diretto                     un vaccino terapeutico sperimentale
          Protalix/Pfizer, enzima per il tratta-                  verso un marcatore implicato nella va-                  con una versione attenuata dell’onco-
          mento della malattia di Gaucher e il                    scolarizzazione dei tumori, anticorpi                   proteina E7 di HPV che, dopo espres-
          vaccino anti-influenzale di Medicago                    coniugati a citochine per l’immunote-                   sione in pianta, è capace di indurre
          Inc.). Le piante dimostrano, quindi,                    rapia di alcuni tipi di tumore, anticor-                risposte immunitarie citotossiche ef-
          di essere competitive per costi e qua-                  pi-antimicrobici (contro le patologie                   ficaci nell’inibire la crescita di tumori
          lità del prodotto nei confronti dei si-                 fungine), anticorpi diagnostici per le                  sperimentali in modelli animali.
          stemi tradizionali permettendo una                      filiere agroalimentari (micotossine).
          maggiore accessibilità alle cure in                     Utilizzando la pianta come biofabbri-                   Produzione di ‘piccole’ molecole
          contesti generali o particolarmente                     ca, sono stati anche sviluppati vaccini
          svantaggiati.                                           veterinari sperimentali e metodologie                   La Divisione Biotecnologie e Agroin-
          ENEA ha acquisito nel tempo com-                        per il potenziamento e la sommini-                      dustria sviluppa e potenzia attività
          petenze di punta nella produzione di                    strazione di vaccini basate sull’uso di                 ricerca anche nel settore dei “nutra-
          biofarmaci in sistemi di produzione                     proteine vegetali o di capsidi di virus                 ceutici”, termine coniato per indicare
          vegetali. Nella serra a contenimento                    privi del loro genoma (‘Virus-Like                      principi nutritivi con funzioni bene-
          e nelle camere di crescita, mediante                    Particles’) in grado di funzionare da                   fiche per la salute dell’uomo che han-
          tecnologie di coltivazione ‘indoor’                     vaccino intrinsecamente sicuro, o per                   no una dimensione molecolare più
          di ultima generazione, la Divisione                     trasportare molecole farmacologica-                     ridotta e che rappresentano molecole
          Biotecnologie e Agroindustria af-                       mente attive in siti bersaglio.                         naturali prodotte dal cosiddetto me-
          fronta la sperimentazione di biofar-                    In un approccio di immunoterapia per                    tabolismo secondario. Studiando le
          maci derivati da pianta.                                i tumori associati ad infezione da Pa-                  vie biosintetiche del metabolismo di
          Gli anticorpi monoclonali rappresen-                    pillomavirus Umano (HPV, respon-                        queste molecole si cerca di esaltare la

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produzione delle molecole di interes-       grandi quantità in carote, pomodori,
se mediante tecnologie di ingegneria        stigmi di zafferano, solo per citarne
metabolica. Tali tecnologie prevedono       alcuni. Oltre alle note proprietà an-
generalmente l’introduzione in sistemi      tiossidanti di questa classe di molecole,
vegetali e/o microbici di geni che codi-    alcune di esse sono precursori della vi-
ficano o controllano enzimi responsa-       tamina A, essenziale per la vista ed altre
bili della produzione delle molecole di     hanno funzioni più specifiche che le
interesse. Grazie a questo tipo di inter-   rendono particolarmente attraenti per
vento, le rese di molecole bioattive di-    lo sviluppo di nuovi nutraceutici. Ad
ventano significative con implicazioni      esempio, le crocine, apocarotenoidi re-
non trascurabili, sulla sostenibilità del   sponsabili del colore rosso degli stigmi
prodotto a tutto tondo, soprattutto in      di zafferano (Crocus sativus), svolgono
termini economici e ambientali.             funzioni di protezione contro danni
Una classe di biomolecole di interes-       ossidativi alla retina, proteggendola da
se nutraceutico ampiamente studia-          malattie degenerative invalidanti.
ta, in cui la Divisione Biotecnologie       Mediante approcci di ingegneria meta-
e Agroindustria ha competenze di            bolica, sono stati isolati e trasferiti geni        lievito (Saccharomyces cerevisiae) inge-
primo livello, è rappresentata dai          di zafferano coinvolti nella via biosinte-          gnerizzati, ottenendo in questo modo
carotenoidi e molecole derivate, de-        tica delle crocine in organismi ‘ospite’            la produzione di molecole ad altissimo
nominate apocarotenoidi, impor-             che contengono i carotenoidi precur-                valore aggiunto come le crocine al di
tanti pigmenti che variano dal giallo,      sori delle crocine, come piante di tabac-           fuori delle cellule che compongono i
all’arancio, al rosso, che si trovano in    co (Nicotiana benthamiana) e ceppi di               tessuti dello stigma di zafferano.

   Una ‘rivoluzione verde’ per l’agricoltura in un mercato           origine vegetale, con applicazioni che vanno dal set-
   che vale 100 miliardi di dollari                                  tore farmaceutico all’agroindustria. La ricca miniera
                                                                     di molecole che è possibile ottenere dalle piante è
   Nei prossimi due anni il settore delle molecole bioatti-          ancora largamente inesplorata mentre la richiesta di
   ve dovrebbe superare i 100 miliardi di dollari. Le nuo-           molecole complesse sintetizzate dalla cellula vegetale
   ve tecnologie possono infatti fornire versioni nuove o            troverà nelle biotecnologie avanzate una risposta ef-
   migliorate dei farmaci esistenti, accelerando il tempo            ficace, sostenibile e possibilmente in tempi molto ra-
   di arrivo sul mercato aprendo il settore a nuove so-              pidi. D’altra parte, le esigenze derivate dai numeri di
   luzioni, finora mai immaginate. La “rivoluzione verde”            aumento demografico previsti nella metà del secolo,
   sta emergendo anche in questo settore e le piante e               unite alle emergenze di un pianeta in sofferenza per
   le cellule vegetali stanno decollando in applicazioni             crisi ambientali, alimentari e sanitarie di ogni tipo, im-
   dove i vantaggi rispetto ai sistemi di espressione euca-          pongono alla ricerca un passo veloce e proporzionato
   riotici convenzionali rendono le biofabbriche vegetali            alle richieste che le diverse situazioni impongono.
   la scelta preferita. L’idea di produrre proteine eterolo-         In questo scenario, utilizzare l’enorme diversità ge-
   ghe (esogene, non vegetali) nelle piante per ottenere             netica delle specie vegetali è fondamentale non solo
   prodotti farmaceutici derivati da piante nasce circa              per l’identificazione di nuove molecole bioattive di in-
   30 anni fa ed è rapidamente avanzata con una vasta                teresse per l’uomo, ma soprattutto per sviluppare un
   letteratura che ha messo in luce che la produzione                sistema agronomico sostenibile in grado di far fronte
   nelle piante di proteine per applicazioni biomediche              ai mutamenti climatici e all’attacco di nuovi patogeni.
   è un approccio efficace nell’area della produzione di             La Divisione Biotecnologie e Agroindustria sviluppa e
   biofarmaci. Parallelamente, grazie alla decifrazione              coordina importanti progetti di ricerca nel settore del-
   di molti genomi vegetali insieme alla più grande sco-             la biodiversità in ambito agronomico. Questo al fine di
   perta biotecnologica del secolo, la tecnologia CRISPR             identificare caratteri fondamentali da utilizzare in pro-
   per il ‘genome editing’, si aprono nuove prospetti-               grammi di miglioramento genetico mirato alle nuove
   ve per la generazione di nuove molecole bioattive di              esigenze della agricoltura sostenibile.

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Uno sguardo al futuro: “agricoltura
cellulare”

In futuro l’agricoltura e la produzione
alimentare dovranno subire cambia-
menti sostanziali per affrontare il pro-
blema di produrre cibo sufficiente per
una popolazione mondiale in conti-
nua crescita e per ridurre la pressione
negativa sull’ambiente dell’agricoltura
convenzionale. Per questi motivi ini-
zia anche ad emergere il concetto di
“agricoltura cellulare”, per la pro-
duzione biotecnologica di prodotti
cellulari vegetali a fini alimentari.
Le cellule vegetali in coltura con la
loro diversità biochimica, da sempre
sfruttata dall’uomo per promuovere
la salute attraverso l’alimentazione
e la farmacologia e che iniziano ad
emergere come ingredienti per la                      Fig. 1 Coltivazione di zafferano “fuori suolo”, con illuminazione artificiale a LED, in ambiente
produzione di cosmetici ed integrato-                 confinato che permette una qualità ‘pharma-grade’
ri, potrebbero ora rappresentare una
vera e propria componente alimenta-                  ro, modellato ad hoc, per esempio,                   mirtilli, che hanno spiccate proprietà
re ricca di sostanze bioattive in grado              una classe di molecole ad alto valore                antiossidanti, in grado quindi di con-
di sostenere esigenze salutistiche.                  nutraceutico come le antocianine,                    trastare l’invecchiamento cellulare e
Non sembra lontana quindi l’idea                     molecole responsabili della colora-                  rappresentare un antidoto agli stress
di concentrare in un cibo del futu-                  zione rossa-viola-blu di fragole, uva e              cui siamo perennemente sottoposti.

     BIBLIOGRAFIA

     1. Massa S, Presenti O, Benvenuto E., Engineering Plants for the Future: Farming with Value-Added Harvest. In: Progress in Botany,
        Springer, Berlin, Heidelberg, 2018; pp. 1-44
     2. Demurtas OC, Frusciante S, Ferrante P, Diretto G, Azad NH, Pietrella M, Aprea G, Taddei AR, Romano E, Mi J, Al-Babili S, Frigerio L,
        Giuliano G., Candidate enzymes for saffron crocin biosynthesis are localized in multiple cellular compartments. Plant Physiology,
        2018, 177:990–1006

     PROGETTI

     Developing Multipurpose Nicotiana Crops for Molecular Farming using New Plant Breeding Techniques
     Il progetto NEWCOTIANA
     PROduzione di Composti BIOattivi di ZAFFerano in Lievito - Il progetto PROBIOZAFF
     Produrre zafferano con purezza di grado farmaceutico - Il progetto IDROZAFF
     Dalle piante vaccini più efficaci per le malattie virali aviarie - Il progetto AVIAMED

     Approccio BIOtecnologico integrato per la messa a punto di farine ad elevate proprietà tecnologiche con proteine del GLUtine
     celiachia-SAFE - Il progetto BIOGLUSAFE
     Molecular Farming, piante come “biofabbrica” di farmaci antitumorali immunoterapici

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