COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA - GDF
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COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA Direzione Telematica - Servizio Telecomunicazioni Sezione Rete Integrata Multiservizi CAPITOLATO TECNICO per PROGETTAZIONE, FORNITURA E MESSA IN OPERA DI UN SISTEMA DI TELECOMUNICAZIONE PER L’AMPLIAMENTO DELLA RETE IN FIBRA OTTICA PER I COMANDI DEL CORPO. -2018- -1-
Sommario 1. INTRODUZIONE ..................................................................................................................................... - 4 - 1.1 Definizioni ed Acronimi ....................................................................................................................... - 4 - 2. OGGETTO DELL’APPALTO ..................................................................................................................... - 4 - 3. DESCRIZIONE GENERALE DELLA FORNITURA ....................................................................................... - 6 - 4. PRESTAZIONI COMPLESSIVE DEL SISTEMA .......................................................................................... - 7 - 5. PARAMETRI DI PROGETTO, DI VITA DEL SISTEMA ............................................................................... - 7 - 6. FIBRA OTTICA ........................................................................................................................................ - 8 - 6.1 Percorsi fisici e tipologia di fibra ottica ......................................................................................... - 8 - 6.2 Caratteristiche delle fibre ottiche ITU-T G.655 ............................................................................. - 8 - 6.3 Caratteristiche delle fibre ottiche ITU-T G.652 ............................................................................. - 9 - 6.4 Tipologia dei cavi ottici ................................................................................................................ - 10 - 6.5 Giunzione e terminazione delle fibre ottiche .............................................................................. - 10 - 6.6 Modalità di posa .......................................................................................................................... - 11 - 7. TIPOLOGIE DI COLLEGAMENTO .......................................................................................................... - 11 - 7.1 Collegamento Punto - Punto ....................................................................................................... - 12 - 7.2 Collegamento ad Anello .............................................................................................................. - 12 - 7.3 Collegamento ad Anello in modalità Dual Homing ..................................................................... - 12 - 8. STRATO IP ............................................................................................................................................ - 12 - 8.1 Caratteristiche degli apparati IP .................................................................................................. - 13 - 9. STRATO DI TRASPORTO WDM ............................................................................................................ - 16 - 9.1 Per i collegamenti ad anello e/o punto-punto dei Comandi indicati in allegato 1...................... - 16 - 9.2 Per il collegamento Roma - Bari .................................................................................................. - 17 - 9.3 Caratteristiche dei nodi WDM ..................................................................................................... - 17 - 10. STAZIONI DI ENERGIA E SISTEMI DI CONDIZIONAMENTO ............................................................ - 18 - 11. SERVIZIO DI PRESIDIO ON SITE ....................................................................................................... - 18 - 12. CENTRO OPERATIVO DI RETE.......................................................................................................... - 19 - 13. PRESCRIZIONI ULTERIORI PER GLI APPARATI IN FORNITURA ....................................................... - 19 - 14. ULTERIORI RACCOMANDAZIONI E NORMATIVE ............................................................................ - 20 - 15. CRONOPROGRAMMA ..................................................................................................................... - 20 - 16. MONITORAGGIO ............................................................................................................................. - 20 - 17. SICUREZZA OFFERTA DAL FORNITORE ........................................................................................... - 21 - 18. VERIFICA DI CONFORMITÀ.............................................................................................................. - 21 - -2-
18.1 Apparecchiature .......................................................................................................................... - 21 - 18.2 Verifica di conformità .................................................................................................................. - 21 - 19. CONTROLLO QUALITÀ ..................................................................................................................... - 21 - 20. DOCUMENTI PROGETTUALI ............................................................................................................ - 22 - 21. CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA....................................................................................... - 22 - -3-
1. INTRODUZIONE Il presente documento ha lo scopo di definire le caratteristiche e le prestazioni richieste per la progettazione, fornitura e messa in opera, in una logica “chiavi in mano”, di un sistema di telecomunicazione in tecnologia IP/WDM su portanti in fibra ottica per la realizzazione di una piattaforma di trasporto a lunga distanza e ad alta capacità che deve collegare le sedi della Guardia di Finanza indicate negli allegati 1 e 2 al presente “Capitolato Tecnico”, interconnettersi alla rete di trasporto ad alta capacità su portante ottica, già in disponibilità dell’Amministrazione e/o delle altre Forze di Polizia, in un quadro sinergico e di ottimizzazione dei costi e delle infrastrutture. L’interconnessione alla rete già esistente dovrà essere concordata con le singole FF.PP. e realizzata a cura e spese dell’Aggiudicatario. Tale infrastruttura è finalizzata al trasporto su larga banda di dati e fonia e di tutti i servizi connessi. Le caratteristiche degli apparati e sistemi ivi descritti si intendono minimali e la Società è tenuta a installare e fornire ogni componente aggiuntiva o quanto altro necessario, senza alcun onere per l’Amministrazione, al fine di rendere il sistema completo, funzionante ed efficiente. 1.1 Definizioni ed Acronimi Acronimo Definizione ETSI European Telecommunications Standards Institute FF.PP. Forze di Polizia IP Internet Protocol International Telecommunication Union - Telecommunication ITU-T Standardization Bureau QA Quality Assurance WDM Wavelength Division Multiplexing 2. OGGETTO DELL’APPALTO Il sistema deve assicurare: − elevata capacità di trasmissione; − elevata affidabilità globale del trasporto; − scalabilità; − sicurezza delle comunicazioni; − gestione riservata e ottimizzata per le esigenze della Guardia di Finanza; − predisposizione per l’interconnessione con le altre sedi della Guardia di Finanza; -4-
− aumento dell’affidabilità con la realizzazione di percorsi di back-up; − efficienza della soluzione in termini di capacità di trasporto, ridondanza, semplicità di implementazione; − stabilità dei sistemi; − riutilizzo, laddove possibile, di infrastrutture e apparecchiature esistenti; − omogeneità delle tecnologie attualmente in campo per consentire una facile connessione e gestione delle diverse tratte in fibra ottica. L’appalto deve comprendere: − fornitura della fibra ottica in opera; − fornitura e installazione degli apparati IP/WDM, dei relativi software di funzionamento e licenze di gestione, nonché le relative scorte; − configurazione e attivazione della rete secondo quanto verrà definito dalla Guardia di Finanza, comprese tutte le predisposizioni necessarie per una corretta connessione della rete oggetto del presente Appalto; − tuning e verifica di conformità di ogni componente o funzionalità; − garanzia nei termini previsti dalla Legge. Il sistema oggetto dell’Appalto, in una logica “chiavi in mano”, deve essere fornito nella totalità delle sue componenti, incluso quanto altro necessario per il completamento dell’opera anche se non esplicitamente indicato nel presente capitolato (ad esempio, predisposizione apparati e sala apparati, alimentazione apparati, quadri elettrici, rack per allocazione apparati, climatizzazione, verifiche statiche, pavimento flottante, ecc.). Tutte le caratteristiche tecniche e funzionali richieste nel presente documento devono intendersi minimali, per cui il Fornitore deve offrire sistemi e servizi con caratteristiche non inferiori a quelle ivi descritte. Le apparecchiature in questione, inoltre, devono presentare caratteristiche di scalabilità e affidabilità tali da consentire un notevole potenziamento delle risorse di comunicazione della Guardia di Finanza (tali caratteristiche devono essere opportunamente documentate). I requisiti richiesti per la progettazione e realizzazione del sistema sono quelli tipici per una rete di tipo carrier-class, che si riflettono anche sulle caratteristiche degli apparati in termini di: − ridondanza delle alimentazioni e parti comuni; − schede di interfaccia e di processamento funzionanti in modalità hot-swappable; − possibilità di aggiornamento del software operativo on-line senza significativo impatto sul servizio. Per lo sviluppo del livello trasmissivo devono essere utilizzati apparati di trasporto in tecnologia IP/WDM, dimensionati per supportare i volumi di traffico attesi e futuri ampliamenti della capacità del sistema di telecomunicazione. Il Fornitore deve garantire l’assoluta integrazione fra le nuove tratte in fibra ottica e le preesistenti dorsali ottiche e/o nodi. -5-
3. DESCRIZIONE GENERALE DELLA FORNITURA Il Sistema deve prevedere il potenziamento dei collegamenti in fibra ottica per i Reparti del Corpo attraverso l’approvvigionamento di nuove tratte in fibra ottica che vengono ceduti all’Amministrazione e dei relativi e idonei apparati di rete. In particolare, devono essere collegate le sedi del Corpo presenti negli allegati 1 e 2 al presente documento, tenendo conto dei nodi “Interpolizie” già collegati alla rete. L’Amministrazione si riserva la facoltà, qualora esigenze di servizio lo richiedessero, di apportare, prima dell’avvio dei lavori e previ accordi con la Direzione Telematica-Servizio Telecomunicazioni del Comando Generale, eventuali variazioni di indirizzo e/o di Reparti del Corpo da collegare in fibra ottica o sui nodi Interpolizie già collegati, senza che ciò comporti ulteriori oneri aggiuntivi. Si precisa che il sistema deve prevedere: − la fornitura di una coppia di fibre ottiche con velocità di progettazione stimata su due livelli a uso esclusivo, anche appartenente a cavi multicoppia; − apparati trasmissivi in tecnologia IP/WDM e tutti gli apparati, interfacce e software necessari per assicurare la piena funzionalità e gestione del sistema nonché le relative protezioni; − interfacce e sistemi necessari alla perfetta integrazione con la Rete Digitale in Ponte Radio Interpolizie e le tratte in fibra ottica già esistenti. Si precisa che: − in ogni caso, la coppia di fibre ottiche dovrà essere venduta all’Amministrazione; − non è ammesso l’uso di infrastrutture aeree su pali, né l’utilizzo di gallerie multiservizio o il passaggio dei cavi in fibra ottica lungo tratte ferroviarie; − la fibra ottica da fornire deve essere monomodale; − la fornitura della fibra ottica deve essere conforme agli standard ITU-T G652 e/o ITU-T G655; − la fibra ottica fornita deve essere attestata sugli apparati che saranno ubicati nelle relative aree tecniche delle sedi della Guardia di Finanza. Le prestazioni richieste in fase di progettazione esecutiva e di realizzazione devono includere: − pianificazione, ingegnerizzazione, gestione di progetto, coordinamento e avanzamento del sistema; − fornitura di tutti i materiali, personale e servizi, necessari per l’installazione ed attivazione del sistema; − sopralluogo dei siti effettuato congiuntamente al personale incaricato dall’Amministrazione, per permettere di completare la necessaria ingegnerizzazione con eventuali adeguamenti degli ambienti (climatizzazione, alimentazione, verifiche statiche, etc.) necessari per la perfetta funzionalità. Il trasporto delle apparecchiature presso le sedi indicate, così come di tutti gli apparati o parti di essi che debbano essere sostituiti in garanzia, è a carico dell’Aggiudicatario. Quest’ultimo effettuerà la consegna dei beni a proprio rischio, assumendo a proprio carico le spese di ogni natura. In particolare, saranno a carico dell’Aggiudicatario i rischi di perdite e danni alle apparecchiature durante il trasporto. -6-
L’offerta deve prevedere la fornitura ed installazione di tutto quanto necessario, ivi compresa la predisposizione degli apparati alle quali ci si appoggia. Sarà cura di questa Amministrazione espletare le opportune procedure per consentire l’accesso a tutti i siti coinvolti. 4. PRESTAZIONI COMPLESSIVE DEL SISTEMA Deve essere garantita la massima efficienza dei collegamenti, in termini di: − tipologia di fibra ottica utilizzata; − lunghezza dei percorsi fisici in fibra ottica; − ridondanza dei percorsi fisici in fibra ottica; − ridondanza degli apparati trasmissivi; − tipologia di apparati trasmissivi; − velocità di trasmissione; − altri elementi migliorativi. Nella presentazione dell’offerta tecnica il Fornitore deve dimostrare che la soluzione tecnologica utilizzata è in grado di operare a velocità: − non inferiore a 10 Gb/s per collegare i Reparti in allegato 1; − non inferiore a 40 Gb/s per la tratta Roma - L’Aquila - Pescara - Foggia - Bari, illustrata in allegato 2. Al riguardo si precisa che l’Amministrazione dispone già di una tratta in fibra ottica, equipaggiata con apparati WDM con capacità di a 40 Gb/s (4x10Gb/s), che collega il Comando Provinciale di Pescara con il Comando Provinciale di Foggia, transitando come rigenerazione nei Comandi della Guardia di Finanza di Vasto e di Termoli, che, in caso di miglioramento delle performance, dovranno essere opportunamente potenziati e aggiornati. 5. PARAMETRI DI PROGETTO, DI VITA DEL SISTEMA La vita di progetto del sistema dovrà essere garantita entro i termini di Legge, e comunque, non inferiore a n. 1 anno per i portanti ottici e per tutti gli apparati in fornitura. La garanzia deve includere il servizio di manutenzione con interventi on-site. In particolare gli SLA richiesti sono: − intervento e ripristino del servizio in 6 ore solari per guasti bloccanti; − intervento e ripristino della piena funzionalità in 16 ore lavorative per guasti non bloccanti; − risoluzione di guasti non gravi in 10 giorni lavorativi; − riparazione hardware in 30 giorni con ritiro e consegna delle componenti on-site. Tutti gli elementi, componenti e tecnologie usati nel sistema devono essere realizzati e provati per assicurare che i requisiti di affidabilità siano soddisfatti. In particolare, requisiti fondamentali sono: − conformità degli apparati agli standard trasmissivi vigenti; -7-
− scalabilità degli apparati di rete almeno fino a 500 Gb/s; − conformità della fibra ottica alle raccomandazioni vigenti; − compatibilità di utilizzo degli apparati con la tipologia di fibra ottica fornita; − superamento, per gli apparati, di test di qualità e di sicurezza. Dovranno, inoltre, essere forniti all’Amministrazione elementi informativi adeguati. 6. FIBRA OTTICA 6.1 Percorsi fisici e tipologia di fibra ottica I collegamenti fisici devono essere costituiti da n. 1 coppia di fibre ottiche conforme agli standard ITU-T G652 e/o ITU-T G655. Qualora la topologia di collegamento costituisse un anello, le due coppie utilizzate non devono appartenere ai medesimi cavi multicoppia e dovranno comunque seguire percorsi geograficamente diversi. La verifica di tale requisito sarà effettuata utilizzando i tracciati dei percorsi della fibra ottica proposti che risulteranno impegnativi per la ditta e oggetto di verifica in fase di verifica di conformità. Le fibre ottiche da utilizzare nel progetto possono essere: − singolo modo “SM” a dispersione non spostata aventi le caratteristiche ottiche, meccaniche e geometriche specificate dalla Raccomandazione G.652 dell’ITU-T; − singolo modo a dispersione non nulla “SM NZD” aventi le caratteristiche ottiche, meccaniche e geometriche specificate dalla Raccomandazione G.655 dell’ITU-T. Si precisa che tutti gli oneri e le incombenze amministrative (richiesta di autorizzazione allo scavo, oneri derivanti dall’occupazione del suolo pubblico, ecc.) legate alla stesura della fibra ottica saranno a carico del Fornitore. Nell’offerta tecnica devono essere indicate, in apposita tabella, le quantità totali in metri della fibra ottica utilizzata nel progetto, specificando quanti siano di tipo ITU-T G.652 e quanti di tipo ITU-T G.655. 6.2 Caratteristiche delle fibre ottiche ITU-T G.655 Le fibre sono del tipo singolo-modo a dispersione non nulla (NZD – Non Zero Dispersion) e devono avere le caratteristiche ottiche, meccaniche e geometriche specificate dalla Raccomandazione G.655 dell’ITU-T: • Diametro di campo modale (a 1550 nm) − intervallo del valore nominale 11 µm − tolleranza ±0,7 µm • Diametro di cladding 125 ± 1 µm • Errore di concentricità del nucleo (a 1550 nm) ≤ 0,8 µm • Non circolarità del cladding 2,0% • Indice di rifrazione (a 1.550 nm) 1.468 ÷ 1.470 • Lunghezza d’onda di taglio su cavo ≤1.480 nm -8-
• Attenuazione (a 1.550 nm) − valore medio ≤ 0,23 dB/Km − valore massimo ≤ 0,27 dB/Km L’attenuazione deve essere distribuita in modo lineare lungo la fibra. L’uniformità di attenuazione deve essere compresa entro ± 0,055 dB. Non sono ammesse giunzioni delle fibre nella pezzatura. Non sono ammessi centri di scattering. • Coefficiente di dispersione cromatica (1.530 ÷ 1.565 nm) − valore minimo 0,1 ps/(nm•Km) − valore massimo 10,0 ps/(nm•Km) − segno positivo • Dispersione di polarizzazione (PMD) ≤0,1 ps/√Km 6.3 Caratteristiche delle fibre ottiche ITU-T G.652 Le fibre devono essere del tipo singolo-modo a dispersione non spostata SM (Single Mode) aventi le caratteristiche ottiche, meccaniche e geometriche specificate dalla Raccomandazione G.652 dell’ITU-T: • Diametro di campo modale a 1.310 nm 9,2 ± 0,3 µm • Diametro del cladding 125 ± 1 µm • Errore di concentricità del nucleo ≤ 0,8 µm • Non circolarità del cladding 2,0% • Indice di rifrazione: − (a 1.310 nm) 1.466 ÷ 1.468 − (a 1.550 nm) 1.468 ÷ 1.470 • Attenuazione a 1.310 nm: − valore medio ≤ 0.37 dB/Km − valore massimo ≤ 0.42 dB/Km • Attenuazione a 1.550 nm: − valore medio ≤ 0.21 dB/Km − valore massimo ≤ 0.26 dB/Km L’attenuazione deve essere distribuita in modo lineare lungo la fibra. L’uniformità di attenuazione deve essere compresa entro ± 0,055 dB. Non sono ammesse giunzioni delle fibre nella pezzatura. Non sono ammessi centri di scattering. • Dispersione cromatica massima nel campo 1.285 ÷ 1.330 nm ≤3,5 ps/(nm•Km) • Dispersione cromatica media nel campo 1.285 ÷ 1.330 nm ≤ 3,0 ps/(nm•Km) • Dispersione cromatica massima a 1.550 nm ≤ 20 ps/(nm•Km) • Dispersione cromatica media a 1.550 nm ≤ 17 ps/(nm•Km) • Lunghezza d’onda a dispersione nulla 1.315 ± 9 nm -9-
• Lunghezza d’onda di taglio 1.160 ÷ 1.320 nm • Dispersione di polarizzazione (PMD) ≤ 0,5 ps/√Km 6.4 Tipologia dei cavi ottici I cavi su cui ricavare le coppie di fibre ottiche richieste in fornitura devono essere del tipo “a tubetti”. I cavi ottici a tubetti devono avere almeno le seguenti caratteristiche: − elemento centrale di vetroresina con diametro minimo pari a 2,5 mm; − nucleo ottico dei cavi multi tubetto cordati ad elica aperta (SZ) sopra all'elemento centrale suddetto. Ogni tubetto è tamponato internamente con grasso sintetico. Diametro esterno nominale dei tubetti: 2,5 mm; − legatura con filati o fasciatura con nastrini sintetici (può essere assente nella struttura "dry core"); − tamponatura con grasso assorbitore di idrogeno o sintetico, tale da impregnare il nucleo ottico. In alternativa è consentito l'utilizzo di elementi (filati o polvere) che consentano di realizzare la resistenza alla penetrazione longitudinale di acqua (dry core); − doppia armatura di filati aramidici o di vetro a sensi alternati. 6.5 Giunzione e terminazione delle fibre ottiche Di seguito sono descritte le possibili situazioni impiantistiche, sia per nuovi impianti che per quelli esistenti, che si possono presentare nell’esecuzione di nuovi giunti su cavi ottici: − giunto di linea: è il punto in cui si realizza la continuità tra due o più pezzature di cavo. Questi giunti devono essere ubicati in maxi pozzetti o pozzetti 80x125 cm o 70x90 cm esistenti o di nuova posa; − giunto di estrazione (spillamento): è il punto in cui si realizza l'estrazione di un determinato numero di fibre in un tratto intermedio di una pezzatura di cavo già posata, senza l'interruzione delle restanti fibre non interessate. Questi giunti devono essere ubicati in maxi pozzetti o pozzetti 80x125 cm o 70x90 cm esistenti o di nuova posa. In caso di giunto su cavi ottici, deve essere sempre previsto l'utilizzo di una muffola. Le muffole di giunzione devono essere a livello equiparabile allo stato dell'arte tipico dei principali operatori di telecomunicazioni. Le strutture di giunzione nei telai devono consentire la gestione del singolo circuito (2 fibre). Il Fornitore deve rendere disponibili i componenti ottici e tutto quanto necessario all'esecuzione dei lavori a regola d'arte secondo le specifiche tecniche citate, compresi gli eventuali accessori di cablaggio di scorta. Il Fornitore deve utilizzare la propria strumentazione di misura ed i relativi accessori quali, ad esempio, bretelle e bobine di lancio di collegamento alle fibre sotto test o verifica. I limiti di giunzione devono essere conformi alla specifica ETSI-ETS 300. Non sono consentiti transiti della fibra ottica presso le centrali del Fornitore che dovrà prevedere la realizzazione di giunzioni a fusione, nei pozzetti esterni alla centrale, al fine di mantenere limitati i valori dell'attenuazione complessiva di tratta, nonché per motivi di affidabilità, vulnerabilità e sicurezza della rete. - 10 -
I limiti di giunzione devono essere conformi alla specifica ETSI - ETS 300 - 783 Class I. È richiesta una media delle attenuazioni delle giunzioni presenti lungo la stessa fibra pari a 0,10 dB. La terminazione, presso i Comandi della Guardia di Finanza, deve essere effettuata giuntando le fibre del cavo con apposite semi bretelle connettorizzate in fabbrica. L'attenuazione delle singole terminazioni (giunzione + connettore) deve essere inferiore a 0,8 dB. 6.6 Modalità di posa La fibra ottica prevista nel presente capitolato può essere sia già in opera sia di nuova posa. Nei due casi contemplati variano le modalità di posa accettabili. Si ribadisce che non sono ammesse pose sia esistenti sia nuove: − su palificazione di qualsivoglia dimensione o specifica; − lungo tratte ferroviarie; − in gallerie multiservizi. Si noti che il cavo in fibra ottica non potrà essere posto direttamente nello scavo, esso dovrà essere sempre protetto da una infrastruttura costituita da tubi di almeno 50 mm di sezione. I corrugati, di almeno 63 mm di sezione, potranno essere utilizzati solo nei casi in cui il percorso di scavo presenti delle tortuosità tali da non consentire l'installazione dei tubi. Al fine di agevolare le operazioni di posa del cavo in fibra ottica e per poter contenere le muffole per la giunzione dei cavi, queste infrastrutture devono essere terminate in appositi manufatti (pozzetti prefabbricati 80x125cm o 70x90cm in calcestruzzo). 7. TIPOLOGIE DI COLLEGAMENTO Le sedi, collocate in ambito metropolitano ove è già presente un Comando del Corpo collegato in fibra ottica o dislocate entro i 60 Km dal nodo di collegamento devono essere connesse fisicamente a quest’ultimi mediante collegamento punto-punto in tecnologia IP. Nel caso di connessione ad anello/anello in modalità dual homing la soluzione proposta sarà valutata secondo il punteggio tecnico della “SCHEDA VALUTAZIONE PUNTEGGIO TECNICO”. Gli apparati delle sedi che fungono da nodo di attestazione devono essere, altresì, opportunamente dimensionati ed equipaggiati al fine di rispettare la logica “chiavi in mano” per l’intero sistema e laddove necessario bisogna prevedere idoneo apparato di routing con interfacce ottiche in grado di garantire le velocità di trasmissione richieste. Gli apparati devono essere della stessa tipologia di quelli della sede terminale. Laddove le distanze di collegamento sono superiori a 60 Km o altri motivi tecnici non permettono l’utilizzo del solo strato IP, deve essere realizzato anche lo strato di trasporto WDM necessario al perfetto funzionamento della rete in argomento. Lo strato WDM dovrà prevedere l’amplificazione del segnale con una lunghezza delle tratte compresa tra gli 80 Km e i 100 Km. L’amplificazione potrà avvenire solo presso sedi dei Comandi del Corpo con l’estrazione di almeno 10 Gb/s per ogni Comando coinvolto, per il quale dovrà essere previsto l’opportuno equipaggiamento per lo strato IP e/o l’ampliamento dello stesso ove questo fosse già presente ma insufficiente per la gestione dei flussi a 10 Gb/s. - 11 -
Tutti gli apparati necessari dovranno essere opportunamente equipaggiati e gli stessi dovranno essere compatibili con i sistemi di gestione e supervisione già in uso al Corpo che dovranno essere aggiornati all’ultima release e mantenuti per lo stesso periodo degli apparati di nuova fornitura. 7.1 Collegamento Punto - Punto Con questa termine si definisce un collegamento tra due sedi del corpo costituito da una sola coppia di fibre ottiche che collegano la sede principale (quella già provvista di collegamento in fibra ottica al backbone, ad esempio un Comando Provinciale) alla sede secondaria (quella oggetto di nuovo collegamento). 7.2 Collegamento ad Anello Con questa termine si definisce il collegamento tra una sede principale a una o più sedi secondarie, tramite due coppie di fibre ottiche, che seguendo un percorso geograficamente sempre distinto, collegano la/le sedi secondarie alla sede principale, di partenza collegata alla rete in fibra ottica. 7.3 Collegamento ad Anello in modalità Dual Homing In questo caso la connessione è realizzata attraverso una catena di collegamenti che unisce tra di loro un gruppo di nuove sedi ed è chiusa alle estremità su due sedi della Guardia di Finanza già connesse alla rete in fibra ottica. Ciascuna delle sedi appartenenti alla catena risulta così collegata in doppia via alla rete in fibra ottica e accede a due nodi distinti del backbone, che a loro volta risultano collegati tra loro da un collegamento alternativo al backbone stesso. 8. STRATO IP Il livello IP deve essere costituito da apparati alimentati in corrente continua e a elevata capacità e resilienza che siano totalmente compatibili con gli apparati già in uso all’Amministrazione. La fornitura deve prevedere le interfacce ottiche sia lato rete a 10Gb/s sia lato utente, in numero adeguato da consentire il massimo sfruttamento della banda disponibile sull’accesso alla rete con un margine di scalabilità pari al 50% riferito al numero di porte lato rete e in aggiunta alla configurazione minima degli apparati IP descritta nel presente documento. L’architettura IP proposta deve garantire che il singolo fault di un qualsiasi apparato di rete e/o interruzione nella fibra non infici la funzionalità dell’intera rete o porzioni della stessa al di fuori del Comando ove si è manifestato il fault. Inoltre, la macchina proposta deve essere tale che il fault di una singola parte non deve compromettere il funzionamento delle altre. Tale strato deve quindi assolvere ai seguenti compiti principali: − realizzazione di connessioni IP tra le sedi coinvolte per instradare il traffico IP ad alta velocità sulla rete in fibra ottica (10 Gb/s); − interconnessione agli apparati di trasporto in fornitura/esistenti e alle LAN presso tutte le sedi interessate. - 12 -
8.1 Caratteristiche degli apparati IP − La configurazione degli apparati proposti deve avere la caratteristica di Carrier Class in termini di affidabilità, disponibilità e robustezza. − Supporto della QoS (secondo il modello 802.1p/DiffServ). − Funzionalità Layer 2 e Layer 3. − Tutte le parti hardware e software della fornitura devono comparire nel listino del produttore senza nessun avviso di uscita di produzione o di termine di manutenzione o supporto specialistico. − Supporto dei protocolli SNMP v1, v2, v3. − Supporto delle funzionalità di mirroring del traffico e dei protocolli di analisi dei flussi come Netflow, IPFIX o equivalenti con configurabilità della frequenza di campionamento (sampling rate). − Supporto del forwarding anche dell’IPv6. − Supporto della funzionalità di Link Aggregation Group (LAG) secondo lo standard IEEE 802.1AX-2008 (ex 802.3ad): Link Aggregation Control Protocol (LACP). − Possibilità di realizzare aggregati di porte 1 Gb/s e tra porte 10 Gb/s. − Devono garantire che la configurazione degli aggregati non deve avere alcun impatto sulle prestazioni puntuali e complessive dell’apparato in termini di throughput e di funzionalità. − Supporto della configurazione di routing statico, di una default route e di routing dinamico tramite il supporto di protocolli di routing EGP e IGP. − Supporto, per IPv4, del protocollo BGP-4, dei protocolli di Routing IGP RIPv2, OSPFv2 e IS-IS e del protocollo multicast PIM. Per IPv6 è richiesto il supporto delle estensioni protocollari relative a BGP-4, RIPng, OSPFv3, IS-IS. − Supporto dei protocolli di Layer3 tunnelling tra cui almeno il meccanismo Generic Routing Encapsulation (GRE). − Supporto delle funzionalità di “DHCP relaying”. Supporto del Virtual Router Redundancy Protocol (VRRP). − Supporto del Multi Protocol Label Switching (MPLS). − Supporto del Policy Based Routing (PBR). − È richiesto il supporto per lo standard MPLS Support of Differentiated Services (RFC 3270), il supporto per la QoS in modalità E-LSP (utilizzando i bit del campo Exp dell’header MPLS). − Supporto della connettività di tipo VPN MPLS aderente agli standard IETF per la costruzione di servizi L3 VPN su una rete MPLS. − Separazione del piano di controllo dal piano di forwarding. − Ridondanza dei seguenti elementi del sistema (requisiti opzionali valutati secondo il punteggio tecnico della “SCHEDA VALUTAZIONE PUNTEGGIO TECNICO”): a) Moduli di Alimentazione: l’apparato deve disporre di alimentatori ridondati. L’intero sistema di alimentazione dovrà essere in grado di garantire il corretto funzionamento - 13 -
dell’apparato, anche a fronte della perdita completa di funzionalità di una parte dei moduli di alimentazione. Sia in caso di interruzione e successivo ripristino di una delle linee di alimentazione, sia in caso di guasto fisico di uno degli alimentatori, ciascun apparato non deve interrompere il normale funzionamento, né deve essere percepibile alcuna riduzione delle prestazioni; b) Sistema di Raffreddamento: il sistema di raffreddamento deve essere in grado di garantire il corretto funzionamento dell’apparato nella massima configurazione, anche a fronte della perdita completa di funzionalità di una parte del sistema di ventilazione; c) Schede Controller: gli apparati devono essere in grado di operare regolarmente anche nel caso di singolo fault del modulo di controllo; d) Matrice di Switching: gli apparati della soluzione proposta devono essere in grado di garantite la capacità di traffico dichiarata, anche in caso di singolo guasto delle componenti hardware che realizzano la matrice di switching del sistema. La società dovrà garantire il corretto interfacciamento delle apparecchiature con i software in uso all’Amministrazione per la gestione della componente IP. Inoltre, tutte le tipologie di transceiver ottici della soluzione presentata in offerta, dovranno essere dotati della funzionalità Digital Optical Monitoring (DOM) in grado di fornire informazioni sui parametri ottici di funzionamento, quali potenza ottica in trasmissione e ricezione, temperatura, corrente, tensione e soglie di funzionamento. Gli apparati IP, inoltre, devono: − essere installabili su rack di dimensioni standard 19”; − essere conformi agli standard europei applicabili per quanto riguarda la qualità costruttiva, le caratteristiche fisiche e la compatibilità elettromagnetica; − essere in grado di supportare le specifiche del protocollo IPv6 e contemporaneamente del protocollo IPv4; − supportare il protocollo SNMP v.1/v.2/v.3. Le MIB disponibili devono essere tutte quelle previste dagli standard con la aggiunta delle MIB derivanti da eventuali agent per la misura di prestazioni (jitter, delay, ecc.); − prevedere meccanismi di attribuzione della banda massima (sia in inbound che in outbound) e meccanismi di QoS (sia di livello 2 che di livello 3), utilizzando almeno 8 code hardware per porta; − disporre del supporto di Netflow/cFlow/sFlow o loro affini al fine di analizzare i flussi di rete in transito nei nodi. Questo supporto deve essere disponibile su interfacce sia logiche sia fisiche; − essere accessibili da remoto sia via Telnet sia via Secure Shell (SSH) almeno versione 2. L’accesso dovrà essere possibile previa autenticazione via Radius e, in caso di impossibilità di dialogo con Radius, utilizzando un’autenticazione locale. Gli utenti a cui verrà consentito l’accesso da remoto dovranno poter essere organizzati in gruppi e poter accedere a sottoinsiemi di funzioni di configurazione/diagnostica in funzione del gruppo di appartenenza. Il Sistema Operativo degli apparati deve: − supportare una gestione di memoria separata per ogni processo, al fine di evitare che il crashing di un processo possa influenzare la piena operatività degli stessi; - 14 -
− garantire che tutte le attività eseguite da remoto possano essere tracciate e rese accessibili o mediante opportuni comandi via CLI o con l’invio ad un server remoto di accounting basato su SYSLOG. Tutta l’attività di logging non dovrà incidere sulle performance complessive dell’apparato; − supportare meccanismi di “link aggregation” per interfacce 1 Gigabit Ethernet (IEEE 802.3ad) per la formazione di gruppi (“bundle”) di interfacce 1 Gigabit Ethernet da gestire come un unico canale fisico senza ridurre la capacità complessiva di switching dell’apparato. Sui gruppi aggregati dovrà essere possibile inviare dati anche utilizzando il VLAN Tagging (802.1q); − supportare meccanismi di “link aggregation” per interfacce 10 Gigabit Ethernet (IEEE 802.3ad) per la formazione di gruppi (“bundle”) di interfacce 10 Gigabit Ethernet da gestire come un unico canale fisico senza ridurre la capacità complessiva di switching dell’apparato. Sui gruppi aggregati dovrà essere possibile inviare dati anche utilizzando il VLAN Tagging (802.1q); Inoltre: − deve essere garantito il supporto QoS gerarchica su 4 livelli; − il nodo deve essere equipaggiato con almeno 48 porte tri-rate 10/100/1000 SFP distribuite con 24 porte ottiche 1000 base-SX e 24 porte 10/100/1000 base-T; e deve essere garantito: − il supporto di almeno altre ulteriori 4 porte 10 Gb; − il nodo deve avere una switching fabric capace di almeno 1,6 Tb/s e ridondabile in modalità N+1; − il nodo deve avere capacità di inoltro e routing pari almeno a 1,19 Bpps; − l’apparato deve garantire performance di tipo wire-speed per tutte le funzionalità software implementate/attivate incluso VLAN, IPv4, IPv6, MPLS, VPLS, IPSec, MACSec, ed OpenFlow; − il supporto integrato in hardware di OpenFlow; − il supporto GRE; − almeno 512000 di route IPv4; − almeno 240000 route IPv6; − almeno 350K arp con una capacità di ramp/up di almeno 300 arp/sec; − il supporto del protocollo VRRP; − il supporto della funzionalità VPLS (sia LDP che BGP based); − il rispetto dello standard IEEE 802.1q (vlantagging); − il rispetto dello standard IEEE 802.1p; − il rispetto dello standard 802.1D Spanning-TreeProtocol (STP) and MSTP, RSTP, STP per VLAN; − il port Mirroring; − la conformità allo standard IEEE 802.1ak Multiple VLAN Registration Protocol (MVRP); − la conformità allo standard IEEE 802.1AB-2005 LLDP; - 15 -
− LACP/Etherchannel; − Multi Chassis LAG; − Supporto di configurazione di tipo Fabric tra vari nodi di rete; − Protocolli Layer 3, quali: • BGPv4; • BGP-MP: • G.8032; • ICMP; • IS-IS; • OSPF; • RIP; • RIPng; • OSPFv3 prt IPV6; • IGMP v1/v2c/v3; • RFC 3618 MSDP; • PIM sparse mode and dense mode; • MPLS; • LDP; • MPLS traffic engineering; • VPLS; • RSVP; • VPN MPLS L3. Certificazioni MEF: • MEF 9, MEF 14, MEF 21. 9. STRATO DI TRASPORTO WDM Gli apparati WDM, alimentati in corrente continua, devono prevedere una capacità minima di 800 Gb/s e un equipaggiamento minimo così composto: 9.1 Per i collegamenti ad anello e/o punto-punto dei Comandi indicati in allegato 1 Ogni nodo dovrà essere dotato di opportune schede, al fine di disporre, di n. 2 terminazioni lato rete a 10 Gb/s e due terminazioni lato utente sempre a 10 Gb/s. Dovrà essere disponibile una o più schede di scorta della stessa tipologia già installate a bordo della stessa macchina. - 16 -
9.2 Per il collegamento Roma - Bari Gli apparati per tale collegamento dovranno disporre di una capacità minima di linea, lato rete, di almeno 40 Gb/s più ulteriori 10 Gb/s per l’eventuale collegamento dei Comandi ove verrà amplificato e/o rigenerato il segnale. Lato utente dovranno essere disponibili un numero di interfacce a 10 Gb/s sufficienti a sfruttare completamente tutta la capacità di linea. Per ogni nodo dovranno essere disponibili schede di scorta della stessa tipologia di quelle di esercizio già installate a bordo della stessa macchina. 9.3 Caratteristiche dei nodi WDM Tutti i nodi WDM dovranno essere ridondati in alimentazione e CPU e dovrà potere essere in grado di supportare le caratteristiche minime di seguito esposte. Capacità minima dei nodi: • SDH: 640 Gb/s • Packet/OTN: 3,2 Tb/s • System: 96 Tb/s • WDM: 2,5G/10G/40G/100G DWDM, 2,5G CWDM • Lunghezze d’onda supportate: 96 lambda in banda-C, sintonizzabili su tutta la banda • SONET/SDH XC: 20 G to 80 G low order, 80 G to 640 G high order • Packet/OTN XC: da 600 G a 3,2 T. Tipi di servizi da assicurare: • Ethernet: 10M, 100M, GbE, 40GbE, 100GbE • OTN: da OTU0 a OTU4 • Interfacce FC100 to FC1200 • SONET/SDH: da OC-3/STM-1 fino a OC-768/STM-256 • Interfacce elettriche: DS1, E1, DS3, E3, STM-1e Transponders disponibili: • 40G lato rete • 40G lato utente: 4x10G multi-rate, 40G multi-rate • 10G: 4x10G multi-rate OTR • Ethernet: 200G eMOTR, 30G L2 MOTR • OTN modules: 8-port OTN Flex MOTR (10G), 1+8 port OTN Flex MOTR (20G) • SDH 10G ADM-on-a-blade: SuperMux Matrice Packet/OTN: • 10x10G Packet/OTN • 100G DWDM, OTU4 • 40G DWDM, OTU3 - 17 -
Matrice SDH: • Ethernet: L2 service switch, PDH Gateway, EPL • Electrical: E1, DS1, DS3, EC-1, E3 • Optical: OC-3/STM-1 through OC-192/STM-64 Alimentazione: • da -40Vdc a -75Vdc Temperatura operativa: • da +5°C a +40°C • da -5° C a +55° C (per brevi periodi) Umidità operativa: • 5% to 85% RH Inoltre, è richiesto il supporto al protocollo SNMP v.2/v.3. Le MIB disponibili devono essere tutte quelle previste dagli standard con la aggiunta delle MIB derivanti da eventuali agent per la misura di prestazioni (jitter, delay, ecc.). 10. STAZIONI DI ENERGIA E SISTEMI DI CONDIZIONAMENTO Presso ciascun sito interessato all’installazione di uno o più apparati IP/WDM (inclusi i siti di rigenerazione/amplificazione) deve essere prevista la fornitura e l’installazione di un’adeguata (in termini di capacità, voltaggio, amperaggio, ecc..) stazione di energia in configurazione minima, per i raddrizzatori, di 2+1 e dove ogni singolo raddrizzatore dovrà potere sostenere i carico di tutti gli apparati collegati e della ricarica delle batterie e di idoneo sistema di condizionamento oppure deve essere previsto l’adeguamento della stazione di energia e del sistema di condizionamento già presenti al fine di alimentare/raffreddare tutti gli apparati del sito in fornitura. In particolare, la stazione di energia deve presentare i seguenti requisiti minimi: − autonomia in assenza di rete elettrica di almeno sei ore (per il carico massimo nominale); − equipaggiamento con moduli raddrizzatore in configurazione 2+1 e unità di controllo; − remotizzazione degli allarmi tramite interfaccia IP tramite protocollo SMNP; − display LCD; − alloggiamento in telaio a norma EMI/EMC. 11. SERVIZIO DI PRESIDIO ON SITE Il servizio di presidio on site dovrà essere garantito dalla presenza di un tecnico specializzato nel settore, per almeno 1 anno, dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 17:00, che dovrà assicurare un primo livello di supporto per tutte le problematiche di supporto connesse al funzionamento e all’operatività degli apparati e dei sistemi oggetto dell’appalto. Il servizio dovrà pertanto: - 18 -
− essere il singolo punto di contatto per le richieste di assistenza dell’utenza dell’Amministrazione; − accogliere, analizzare e classificare la richiesta, inserendola nel sistema di troubleticketing, al fine di risolverla completamente o smistando la segnalazione e assegnando il relativo ticket al livello di gestione in caso di problematica relativa ad apparati e sistemi oggetto di altre forniture attinenti all’oggetto; − fornire assistenza tecnica e sistemistica per il mantenimento e la gestione delle infrastrutture di rete in fibra ottica proprietaria del Corpo; − fornire assistenza su tutti gli apparati di rete serventi la rete in fibra ottica proprietaria del Corpo attualmente installati in tutte le sedi e oggetto della presente fornitura; − controlla i livelli prestazionali degli apparati di rete installati e da installare con il presente appalto; − collabora alla gestione dei problemi inerenti le prestazioni della rete di trasporto; − è in grado di assistere, gestire, configurare e installare elementi di rete; − è capace di eseguire analisi puntuali dei flussi di rete per individuare eventuali problematiche; − fornisce supporto al coordinamento delle attività di pianificazione progettuale e contribuisce alle attività di progettazione dell’evoluzione del sistema; − è in grado di eseguire un’analisi dei guasti rilevati sulle apparecchiature e di poter esaminare le problematiche anche da remoto; − fornisce supporto all’Amministrazione per l’attività di pianificazione progettuale per le evoluzioni della piattaforma; − ha un’esperienza lavorativa nel settore almeno di 3 anni e ha altrettanta esperienza nel campo degli apparati di rete IP e WDM, dei firewall, delle VPN, del Port Forwarding e del NAT. 12. CENTRO OPERATIVO DI RETE Per la supervisione e la gestione di rete è richiesta la piena compatibilità con i sistemi in uso all’Amministrazione. Tutte le licenze software relative alla supervisione e gestione degli apparati devono essere incluse nella fornitura. 13. PRESCRIZIONI ULTERIORI PER GLI APPARATI IN FORNITURA Tutti gli apparati da fornire devono essere progettati e costruiti assicurando: − rispondenza alla ISO 9001; − tecnologia digitale ed allo stato dell’arte; − modularità e standardizzazione; − elevata e dimostrabile affidabilità; − semplicità di manutenzione mediante sostituzione di schede; - 19 -
− minime operazioni di taratura; − conformità emissioni – EMI/RFI in accordo a ETS 300 386-2; − dotazione di manualistica di funzionamento degli apparati anche su CD-ROM. 14. ULTERIORI RACCOMANDAZIONI E NORMATIVE Il sistema deve essere conforme agli standard di trasmissione raccomandati dall’ITU-T, ove applicabili, e, relativamente ai sistemi da realizzare, alle norme emesse da altri organismi internazionali quali IEC, ETSI, IEFT, ISO ed EUROPEAN o da altri organismi accreditati. Il Sistema deve essere progettato e realizzato nel rispetto di tutte le normative vigenti nazionali e locali relative alla tutela ambientale, alla sicurezza sugli ambienti di lavoro ed in generale a tutte quelle connesse alle opere da realizzare a perfetta regola d’arte, con particolare riferimento a: − prevenzione della salute e sicurezza; − radiazioni ionizzanti; − sostanze nocive; − dispositivi di protezione; − tutela dell’ambiente; − compatibilità elettromagnetica; − scariche elettrostatiche. Il Fornitore è pienamente responsabile delle attività ed opere realizzate e deve fornire qualora richiesto tutte le certificazioni attestanti il rispetto delle normative suddette. 15. CRONOPROGRAMMA Il Fornitore deve presentare un cronoprogramma contenente il dettaglio delle attività previste che devono essere tassativamente completate entro e non oltre 60 giorni dalla sottoscrizione del contratto. L’attivazione del sistema deve essere completa in opera in ogni sua componente sia di fibra sia di apparati. 16. MONITORAGGIO Entro i 15 giorni successivi alla firma del contratto si devono fornire le modalità di monitoraggio del Progetto. Il Fornitore deve nominare il Responsabile di Progetto, dotato di certificazione PMP rilasciata dal PMI, indicandone il curriculum professionale. Il Responsabile dovrà essere di gradimento dell’Amministrazione. Egli deve relazionarsi con i responsabili che l’Amministrazione designa per la definizione di tutte le fasi esecutive del progetto. - 20 -
17. SICUREZZA OFFERTA DAL FORNITORE Il Fornitore deve: − dimostrare e dettagliare le proprie politiche di gestione della sicurezza aziendale; − essere in possesso di nulla osta, requisito comunque richiesto per la sola esecuzione della fornitura e relative installazioni e quindi non necessario per la sola partecipazione alla procedura di gara in argomento. 18. VERIFICA DI CONFORMITÀ 18.1 Apparecchiature Tutte le apparecchiature e sistemi devono essere sottoposte alle prove di pre-verifica di conformità interno in fabbrica a cura del Fornitore con rilascio del relativo statino di verifica di conformità. Tali verifiche devono essere rese disponibili alla/e Commissione/i di Verifica di Conformità dell'Amministrazione. 18.2 Verifica di conformità La verifica di conformità sarà eseguita dalla/e Commissione/i all’uopo istituita/e. Il Fornitore deve predisporre un programma di test e relative procedure per verificare la perfetta funzionalità di tutte le parti del sistema (hardware, software, portanti fisici, ecc) e deve altresì garantire tutta l'assistenza necessaria e mettere a disposizione tutte le apparecchiature e mezzi idonei alla effettuazione delle verifiche da parte della/e Commissione/i di Verifica di Conformità. 19. CONTROLLO QUALITÀ Il Fornitore deve evidenziare le proprie capacità di tenere sotto controllo i processi che determinano l’accettabilità dei prodotti finiti. Pertanto, deve essere documentata la certificazione a norma ISO 9001 o comunque rilasciata da organismi accreditati. Le apparecchiature costituenti le reti devono essere progettate e prodotte adottando un Sistema d’Assicurazione e Controllo di qualità conforme ai requisiti della norma ISO 9001 e almeno ISO 9002 per la produzione. Il Fornitore deve accertarsi che presso i propri subfornitori sia istituito e attuato un adeguato metodo per il controllo della qualità ed è responsabile della QA di tutti gli articoli degli eventuali subappaltatori. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del Contratto, il Fornitore deve sottoporre all’approvazione dell’Amministrazione il Piano di QA del progetto del Sistema. In particolare si deve consegnare: − il piano esecutivo; − procedure di controllo dello stato di avanzamento dei lavori; − controlli intermedi; - 21 -
− controlli finali; − procedure di verifica di conformità da utilizzarsi nella fase di verifica di conformità sul campo. Il Fornitore è responsabile del Controllo di Qualità di tutti i prodotti forniti e deve assicurarsi che tutti i prodotti siano conformi alla qualità richiesta ed è responsabile del controllo qualità di tutti gli articoli degli eventuali subappaltatori. Si ribadisce che la procedura si basi su standard equivalenti a ISO 9001 e almeno ISO 9002 per la produzione. Il Fornitore propone il nominativo del Responsabile del controllo qualità che tenga i contatti con l’Amministrazione che sarà oggetto di conferma. 20. DOCUMENTI PROGETTUALI Ai fini della formulazione dell’offerta tecnica devono essere presentati i seguenti documenti: − presentazione e referenze del Fornitore; − progetto tecnico che rispecchi la struttura del presente capitolato, riporti i tracciati dei percorsi fisici della fibra ottica per il collegamento di ciascuna sede, riporti una tabella riepilogativa della fornitura proposta per ciascun sede e una tabella riepilogativa della fornitura dell’intero sistema; − cronoprogramma di esecuzione; − piano di qualità per la realizzazione del sistema; − piano di verifica di conformità; − modalità di fornitura della garanzia manutentiva; − ogni ulteriore documento ritenuto utile al fine della valutazione del progetto contenenti in particolare grafici relativi all’architettura proposta. Verranno tenuti in conto la capacità di sintesi dimostrata, la buona strutturazione del documento, la chiarezza, la precisione, la leggibilità di quanto esposto e la rilevanza dei singoli argomenti. 21. CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA Per la scelta del contraente sarà adottata la procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del D. Lgs. 50/2016 con il criterio di aggiudicazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’ art. 95 del citato Decreto. Al riguardo, è stato predisposto un elaborato riguardante i criteri di valutazione delle offerte “SCHEDA VALUTAZIONE PUNTEGGIO TECNICO”, compilato tenendo conto della particolarità della tecnologia oggetto del contratto. Infatti, i punteggi da assegnare sono stati individuati fissando, su una base di 100 punti: 70 punti alla parte tecnica e 30 a quella economica. FORTE CESARE Firmato digitalmente 2018.05.31 15:32:45 IL DIRETTORE TELEMATICA CN=FORTE CESARE C=IT (Col. t.ISSMI Cesare Forte) 2.5.4.4=FORTE 2.5.4.42=CESARE - 22 - RSA/2048 bits
Capitolato tecnico - all. 1 N.O. NOME REPARTO SEDE INDIRIZZO PROVINCIA REGIONE Reparto Tecnico 1 Logistico ROMA VIA BRAVETTA, 1 RM LAZIO Amministrativo Nucleo Operativo - I VIA TIBURTINA 2 Gruppo - IV Nucleo ROMA RM LAZIO ANTICA,9 Operativo Nucleo Operativo - I 3 Gruppo - II Nucleo ROMA VIA LABICANA, 9 RM LAZIO Operativo Nucleo Operativo - I VIA CIRO IL GRANDE, 4 Gruppo - I Nucleo ROMA RM LAZIO 16 Operativo Nucleo Operativo - III 5 ROMA PIAZZA MASTAI RM LAZIO Gruppo VIA TORRE DI 6 C.E.D Interforze ROMA RM LAZIO MEZZAVIA, SNC Nucleo di Polizia TRENTINO ALTO 7 BOLZANO VIA C. AUGUSTA, 22 BZ Economico Finanziaria ADIGE Nucleo di Polizia VIA INDIPENDENZA, 8 SALERNO SA CAMPANIA Economico Finanziaria 15 Nucleo di Polizia PIAZZA MERCATALE, 9 PRATO PO TOSCANA Economico Finanziaria 111 VIA Nucleo di Polizia 10 ROVIGO DELL'ARTIGIANATO, RO VENETO Economico Finanziaria 28 Nucleo di Polizia VIA LA MARMORA, 84 11 NUORO NU SARDEGNA Economico Finanziaria - 92 VIA DELLA CISTERNA, FRIULI VENEZIA 12 Gruppo UDINE UD 1 GIULIA VIA DEGLI STAGNOLI, 13 Gruppo LA SPEZIA SP LIGURIA SNC ROAN - Stazione EMILIA 14 RIMINI VIA LUCIO LANDO, 36 RN Navale ROMAGNA CONTRADA 15 Gruppo - Compagnia FERMO FM MARCHE SANT'ANDREA, 21/D Comando 16 MILANO CORSO SEMPIONE, 25 MI LOMBARDIA Interregionale Nucleo Speciale di 17 MILANO VIA PIRELLI MI LOMBARDIA Polizia Valutaria Nucleo di Polizia VIA GIACOMO 18 COMO CO LOMBARDIA Economico Finanziaria MEDICI, 34 VIA CAPPELLETTI, 12 - 19 Gruppo COMO CO LOMBARDIA ponte Chiasso Nucleo Speciale di VIA SANT'ANNA II 20 REGGIO CALABRIA RC CALABRIA Polizia Valutaria TRONCO 21 Retla - Uff. Amm. CATANZARO CORSO MAZZINI, 206 CZ CALABRIA 22 Gruppo BARI PIAZZA MERCANTILE BA PUGLIA Tenenza/Sezione 23 PORTO EMPEDOCLE VIA MOLO, 92 AG SICILIA Operativa Navale - 23 -
Comando Provinciale 24 RAGUSA PIAZZA LIBERTA', 6 RG SICILIA (seconda sede) Sezione Operativa LUNGOMARE FATA 25 MAZARA DEL VALLO TP SICILIA Navale MORGANA 26 Tenenza BARCELLONA VIA DEL MARE, 33 ME SICILIA 27 Tenenza PATTI VIA RASOLA, 3 ME SICILIA CONTRADA SANTA 28 Tenenza CAPO D'ORLANDO ME SICILIA LUCIA, SNC VIA BONANNO, 14, SANT'AGATA DI 29 Tenenza LOCALITA VALLONE ME SICILIA MILITELLO POSTA - 24 -
Capitolato tecnico - all. 2 REPARTO DA COLLEGARE TRATTA DA REALIZZARE NOTE NOME - NR. SEDE INDIRIZZO PROVINCIA Amministrazione REPARTO SEDE GDF PIU' VICINA La tratta da realizzare è: Roma - L'Aquila - Pescara - Foggia - Bari. Al riguardo si precisa che l'Amministrazione possiede già fibra COMANDO ottica, equipaggiata GENERALE - LEGIONE VIALE a 40 Gb/s, che 1 BARI BA ROMA ALLIEVI EUROPA, 97 collega Pescara a Viale XXI Foggia. Aprile, 51 Pertanto, tale tratta dovrà essere riutilizzata e potenziata alla capacità di banda offerta qualora fosse superiore a quella richiesta da capitolato tecnico. - 25 -
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