CN13tim - CIVICONUMERO13 HOBBY TEMPO LIBERO

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          HOBBY
          TEMPO
          LIBERO
   CIVICONUMERO13
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in copertina foto di

CN13
                               Patrizia Vassallo

TIME

 CivicoNumero13 è un           la nostra squadra
 magazine nato su
 Instagram dall’ unione di
 donne il cui obiettivo è      Sandra Milillo
 condividere saperi, talento   Sabrina Bassi
 e generose porzioni di vera   Ester de Petris
 Bellezza, quella che          Elisa Macchinelli
 alberga nelle menti e nei     Rachele Pavone
 cuori di chi
  “SA GUARDARE “

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articoli
GIOVANNA MAZZARO
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ALESSIA REINERO
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EMILIA SPARAGNA
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NOEMI VENTURINO
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PATRIZIA VASSALLO
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CRISTINA AGAZZI
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6.   Scelte

10.    Bullet Journal

 14.   Ghiranda handmade

18.    Calligrafia
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22.   Amigurumi

28.   Postura e impugnatura
      nella calligrafia

34.   Bullet journal
      una guida pratica
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SCELTE

 Negli ultimi anni l'interesse verso prodotti ecosostenibili è
cresciuto sempre più imponendo a tutti l'obbligo di scelte più
consapevoli, in tutti i campi.
Oggi acquistare richiede uno sforzo maggiore perchè nel fare
la nostra scelta dobbiamo essere informati. D'altro canto,
anche per chi produce, la strada della sostenibilità e del
biologico è diventata praticamente l'unica da intraprendere.
Nel campo dei tessuti e dei filati non è facile destreggiarsi fra
qualità e codici vari.

                    GIOVANNA MAZZARO
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E allora come si fa a scegliere prodotti sani per la pelle e
sostenibili per l'ambiente?
Ecco come farei io: -sceglierei tessuti naturali ed eviterei il
sintetico. Tra tutti i tessuti scegliamo fra i primi il cotone
biologico, proveniente cioè da campi in cui non si usano
pesticidi. La canapa e il lino sono tessuti naturali ed
ecosostenibili, non richiedono fertilizzanti e prodotti chimici
nella fase di lavorazione. Queste sostanze nocive
passano dal tessuto alla nostra pelle, cerchiamo di evitarli!
-sceglierei filati di lana biologica e filati in cotone riciclato -
non mi fiderei di prezzi troppo bassi.
Prodotti con prezzi troppo bassi, anche se realizzati in
Italia, potrebbero essere di dubbia qualità e probabilmente
importati da paesi in cui sfruttamento minorile e mancanza
di controlli sono all'ordine del giorno -sceglierei inoltre
prodotti certificati GOTS
e OEKO TEX.
Il certificato Gots certifica i tessuti bio nell'arco dell'intera
filiera produttiva. Il certificato OEKO TEX, invece,
garantisce il controllo del processo produttivo e
dell'eventuale uso di sostanze nocive - infine sceglierei
prodotti realizzati da piccoli artigiani.
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Questo è l'ultimo consiglio che
          sento di darti.
 Un piccolo artigiano lavorerà
   per te con il cuore, senza
  dubbio. Sceglierà per te le
   materie prime migliori, nel
 rispetto tuo e dell'ambiente,
     lavorando in maniera
   decisamente eco-friendly,
   senza sfruttare nessuno e
offrendoti spesso prodotti unici
        e personalizzati
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Creatività è solo un’altro nome delle
  normali attività. Qualsiasi attività
diventa creativa quando chi la svolge
    ha cura di farla bene o meglio

            John Updike
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JOURNAL
BULLET

 Alessia
 Reinero
Sono una persona estremamente disordinata e disorganizzata.
Nella mia camera sembra passato un tornado, dimentico date e
avvenimenti, accavallo impegni e non arrivo mai in orario. Non
so gestire il mio tempo e spesso mi ritrovo a rimandare a domani
ciò che avrei potuto fare addirittura ieri. Così ho cercato una
soluzione ai miei problemi nel metodo bullet journal

                                     È il metodo analogico nell'era digitale, è il
       Che cos'è il bullet journal

                                     sistema che se perseguito con costanza vi
                                     permetterà di tracciare il passato,
                                     organizzare il presente e programmare il
                                     futuro.
                                     Non è semplicemente un'agenda, è uno
                                     spazio completamente personalizzabile, in
                                     cui catalogare ogni tipo di impegno,
                                     scadenza ed evento, con precisione ed
                                     ordine.
                                     Innanzitutto perché la creiamo noi stessi,
                                     secondo le nostre esigenze. Infatti tutto ciò di
                                     cui si ha bisogno è un quaderno, meglio se
                                     bianco o con i puntini (meno invadenti delle
                                     righe o dei quadretti, ma ottimi alleati della
                                     precisione) e una penna, tutto il resto sono
                                     adorabili optional.
                                     In secondo luogo perché la si compila strada
                                     facendo, in modo da imprimere bene nelle
                                     nostre menti tutti gli impegni che ci
                                     aspettano, allenando anche la nostra
                                     memoria
Per farlo funzionare ci vuole soprattutto
costanza, perché di tempo non ne porta via
molto. Ogni domenica sera preparo la mia
settimana, segnando nella visione giornaliera
(il cuore pulsante del bullet) tutti i miei
impegni: lavorativi e personali. Scrivo tutto
ciò che devo fare e ogni sera lo aggiorno,
eliminando ciò che è stato completato,
segnalando quello che ho annullato o
rimandato e aggiungendo i nuovi
appuntamenti. È un colloquio con me stessa,
dove fisso sulla carta i miei pensieri,
svuotando la mente rendendola libera dalle
nuvole scure.
Alcune pagine le uso per tracciare successi
personali, per segnare le buone abitudini, le
ore di sonno o i miei obiettivi, perché vederli
li rende reali e raggiungibili.
So che in molti sono scettici
a riguardo: "ci vuole troppo
tempo, non ho doti artistiche,
sicuramente non mi ricorderei
di compilarlo, sono troppo
disordinato", ma con qualche
indicazione ognuno è in grado
di creare il bullet journal
perfetto per se stesso e finirà
per non poterne fare più a
meno, usandolo per il proprio
lavoro, per ricordare ed
organizzare i propri viaggi e
per coltivare la propria
creatività
Ghirlanda di
 primavera

         - EMILIA SPARAGNA -
Se dovessi raccontarvi delle stagioni, avrei parole
e descrizioni dettagliate per ognuna di esse.
Il loro perpetuo e puntuale variare implica in me
qualcosa di speciale e impercettibile che negli anni
si ripete fedele. Spettatrice privilegiata della vita
che si muove ad un ritmo lento ben definito.
Assistere alla natura che muta, continua ad
essere sempre una nuova immensa scoperta da
svelare a tutti quelli che non hanno la pazienza di
osservare in silenzio.
Gli racconterei dell’Inverno e del profumo del suo
freddo quando lo respiri.
Gli confiderei dell’Autunno che con la sua
tavolozza di colori veste con garbo foglie fragranti
di ogni dove.
Gli sussurrerei dell’Estate e del mare e del sapore
salato che lascia sulla pelle pronta a coccolare
timide lentiggini appena spuntate.
Gli parlerei della primavera che porta addosso
quella segreta, strana fragranza fatta di odore di
pioggia, brezza di mare e profumo di nuovi
boccioli che stanno per formarsi.
Solo in primavera quel venticello fresco sa
trascinare con se tutto ciò che sta per lasciare e
tutto ciò che sta per accogliere.
Ogni cosa sembrerà ripetersi negli anni nella
medesima maniera ma sempre in modo
impercettibilmente differente!
Qui di seguito troverete l’occorrente per
realizzare questa piccola ghirlanda insieme
- telaio di legno del diametro
                                      di circa 20cm;
                                      - fiori e foglie di pannolenci
                                      nei colori che più preferite;
                                      - targhetta di stoffa con
                                      ricamo;
                                      - colla a caldo;
                                      - forbici;
                                      - cordoncino per gancio

Se siete in possesso della        Con piccole gocce di colla a caldo
fustellatrice che vi aiuti a      ho fissato ogni petalo
tagliate fiori e foglie, potete   sovrapponendolo a quello
usare il modello di fustella      precedente. Ho sistemato i fiori
che più vi piace. Io in questo    realizzati sul telaio e dopo aver
caso ho preparato 3 diversi       deciso quale fosse la posizione e
fiori aggiungendo qualche         l’accostamento più delicato ho
foglia e preparando l’interno     proceduto a fissare definitivamente
di un solo fiore così da          su legno, senza sbavature di colla.
renderlo più “importante degli    Ho inserito nei due cerchi del telaio
altri”.                           la targhetta precedentemente
                                  ricamata con un tono di marrone che
                                  da sul bronzo.
                                  In ultimo ho applicato il cordoncino
                                  lasciandolo lungo quanto basta
CALLIGRAFIA
Noemi Venturino
.

                                   Il termine deriva dal greco e
                                   significa “bella scrittura” ma,
                                   mentre la bella grafia è
La Calligrafia è a tutti gli       qualcosa di soggettivo, senza
effetti una disciplina, che per    regole specifiche, la
molti versi si avvicina a quella   Calligrafia (in tutte le sue
del disegno, ed è una              forme artistiche) è comunque
tecnica, composta da molte         qualcosa che segue delle
regole (a seconda degli stili)     regole.
di scrittura                       Ci sono le proporzioni, le
                                   inclinazioni...
                                   Si può studiare da soli a casa
                                   propria, ma comunque
                                   bisogna allenarsi e seguire
                                   delle regole
Si possono ottenere anche
                                 dei benefici attraverso
                                 quest’arte

                                 Il primo fra tutti è che ti
Si stanno riscoprendo tanti
                                 costringe a fare le cose con
hobby di tipo manuale,
                                 lentezza. Io sono una che
perché penso che si voglia in
                                 con la mente corre tanto, e
qualche modo tornare a
                                 praticare la calligrafia per me
creare, a fare qualcosa con le
                                 ha degli effetti davvero
proprie mani, ora che la
                                 positivi.
maggior parte dei lavori sono
                                 Ci si deve fermare, rallentare,
davanti al pc
                                 costringersi a delle pause (ad
                                 esempio quando finisce
                                 l’inchiostro)
E anche dal punto di vista della respirazione,
trovo che una volta capito il funzionamento sia
poi molto facile. All’inizio andavo in apnea,
non respiravo per tutta la durata della parola
che stavo scrivendo, poi ho capito come
accompagnare respiro e movimenti

Sconsigliabile a nessuno, te lo dico io che
sono mancina
Possono farlo tutti direi anche bambini!

Per lo stile che pratico io, che è un corsivo
moderno, servono pennino e inchiostro
In realtà però si può imparare anche con una
matita o una penna
E l’effetto risulta molto bello anche con le
stilografiche
PATRIZIA
VASSALLO
La tecnica della lavorazione all'uncinetto ha origini molto
   antiche (i primi intrecci venivano effettuati con le dita) e ha
   subìto nei secoli diversi perfezionamenti che portarono alla
   nascita di delicati pizzi realizzati con uncinetti molto piccoli
   e filati sottili, molto apprezzati sia negli ambienti religiosi (
   erano proprio le suore che utilizzavano questa tecnica per
   realizzare i paramenti sacri)che di corte.
   Con il boom economico e l'ingresso della donna nel
   mondo del lavoro, però, il tempo dedicato alle arti manuali
   diminuì e la tecnica venne accantonata, per poi rifiorire in
   una nuova veste negli anni '90.
   La moderna arte degli intrecci, infatti, si è spostata dai
   pizzi ornamentali alla produzione di oggetti 3D di varie
   forme, colori e materiali.

gli amigurumi

    Il nome nasce dalla
    combinazione delle parole
    giapponesi Ami, che significa
    lavorare all'uncinetto o a
    maglia e Nuigurumi che
    significa peluche.
La
                                    caratteristica
                                    degli
                                    amigurumi è
                                    essere "kawaii",
                                    cioè graziosi,
                                    piccoli e
                                    immensamente
                                    teneri

                        La tecnica si sviluppa
                        attraverso la lavorazione in
                        tondo di una serie di maglie
                        basse, seguendo schemi di
                        aumenti/diminuzioni delle
                        stesse. La scelta di questo
                        punto, unitamente all'utilizzo di
 La passione per gli    un uncinetto più piccolo di
   amigurumi è in       quello previsto per il tipo di
 costante crescita e
                        filato, consentono la
 sul web si trovano
schemi per realizzare   realizzazione di una trama
  tantissimi soggetti   abbastanza fitta,elemento
                        fondamentale per un pupazzo
                        perfetto. Realizzate le singole
                        parti, queste vanno riempite di
                        imbottitura e cucite insieme
La tecnica non è complessa,
ma richiede molta pazienza e
attenzione per un buon
risultato finale. Potrebbe
sembrare un lavoro
monotono, ma la
soddisfazione nel vedere il
proprio pupazzetto prendere
vita da un semplice filo, è
garantita!
E poi, diciamolo pure, gli
amigurumi sono come i baci
e le ciliegie: uno tira l’altro!
Siamo sempre alla ricerca
di ciò che ci rende felici e
spesso ci rendiamo conto
che lo siamo veramente solo
quando riusciamo a godere
delle piccole cose che ci
circondano. No, non è
retorica! Non si può
"costruire" la felicità! Ma
forse, la si può creare e
coltivare.
Alcuni esperti dell'Università di Otago
              in Nuova Zelanda, hanno pubblicato
              una ricerca sulla rivista The Journal of
              Positive Psychology, sostenendo che
              non servono ricchezza o successo, ma
              sono le attività più semplici e rilassanti
              che possono renderci felici.

Arti manuali e creative, come lavorare a maglia,
all'uncinetto, dipingere, scrivere poesie o canzoni,
provare una nuova ricetta, aiutano a stare bene.
Nel mio piccolo, credo di poter affermare che
creare qualcosa, possa aiutarci a raggiungere un
benessere emotivo che ci porti a guardare tutto il
resto con occhi diversi, curiosi e mai banali. La
mia personale valvola di sfogo è l'arte
dell'uncinetto. Trovo magico e stimolante, riuscire
a realizzare infinite creazioni, partendo da un
semplice filo.Nel dettaglio adoro realizzare piccoli
amici, con la tecnica crochet per amigurumi.
Pupazzetti interamente fatti a mano e ai quali
affido un compito forse un po' ambizioso e cioè
quello di entrare a far parte dei ricordi d'infanzia di
ogni bimbo che lo riceverà come dono speciale.
Non un prodotto in serie, ma un piccolo pezzo
unico pensato e realizzato proprio per loro,
attraverso la complicità tra i loro genitori, nonni, zii
o amici e la mia arte manuale. Naturalmente, la
ricetta per la felicità si compone di svariati
ingredienti, ma sicuramente la creatività può dare
quel tocco di brio ed unicità in più, in un mondo
che tende a volerci uniformare
POSTURA E
IMPUGNATURA
nella calligra a

           CRISTINA AGAZZI
Alcuni degli aspetti fondamentali
       da conoscere quando si inizia ad
       approcciarsi alla calligra a sono la
       corretta postura del corpo e la
       giusta impugnatura dello
       strumento utilizzato per scrivere

Alcuni degli aspetti fondamentali
da conoscere quando si inizia ad
approcciarsi alla calligra a sono
la corretta postura del corpo e la
giusta impugnatura dello
strumento utilizzato per scrivere

       L'impugnatura corretta, invece,
       vede lo strumento tra pollice e
       indice, mentre la prima falange
       del dito medio fa da appoggio per
       garantire un assetto regolare. Lo
       strumento va impugnato a circa
       due dita dalla punta.
Cambiare impugnatura scorretta non è facile
una vita consolidata, ma è importante quando
può risolvere problemi di velocità e pressione.
Carenza di queste abilità di base spesso sono
tra le cause di disgrafia, quindi intervenire sui
più piccoli in maniera preventiva può giocare un
ruolo importante nella corretta formazione
Il termine Ritmo deriva
dalla parola greca
ῥυθμός derivata dal
verbo ῥέω, scorrere,
fluire e sta ad indicare il
susseguirsi ordinato nel
tempo di un fenomeno.
Tutto fluisce in
un'ordinata successione
di intervelli di tempo, il
giorno e la notte, i mesi,
ma anche in tutto ciò che
accade dove il
succedersi degli eventi
presenta andamenti
differenti in qualità o
nella disposizione
temporale, suono e
silenzio, bianco e nero,
lavoro e riposo.

   Ritmo è la danza delle parole
   per renderle fluide, farle
   scorrere come una melodia.
   Pensa, tutto ha ritmo.
   Le stagioni.
   Un corso d'acqua.
   Il battito del tuo cuore.
   Il tuo respiro.
   Camminare
Anche nella scrittura è riscontrabile il ritmo
e va inteso come pulsare ordinato degli
elementi del tracciato grafico

    Prendi un foglio, grande o
    grandissimo, disegna delle
    righe a mano libera, (oppure
    col righello, è un buon
    esercizio da fare coi bambini
    per in favorire la mobilità del
    polso e la precisione) e
    disegna catenelle,
    disegnando i tratti che fai
    per scrivere le lettere.
    Divertiti! E non dimenticare
    di metterci un po' di colore,
    e soprattutto accendi la
    radio, la musica è ritmo!
Chiedete penna e
calamaio; eccovi della
carta bianca. Sedetevi,
  signore, dipingete
secondo la vostra idea
    della bellezza

  [Laurence Sterne]
Usare una nuova agenda è sempre
bullet journal    stato un momento cruciale per me;
                  come se dovessi riorganizzare la mia
                  vita tra quelle pagine intonse, e
                  avessi una rinnovata opportunità di
                  ricominciare. Per il bullet non è stato
                  diverso, anzi: ritrovarmi davanti un
                  quaderno completamente bianco, su
                  cui avrei dovuto scrivere io ogni cosa
                  non ha aiutato la mia ansia da
                  prestazione. Ma, il poter rinnovare il
                  layout a mio piacimento e secondo le
                  mie esigenze in qualsiasi momento
                  mi dà la sicurezza per iniziare.

alessia reinero
                      Ho scelto un notebook A3,
                      a puntini e con l'elastico

                                                   Insieme ho
                                           acquistato diversi
                                         tipi di penne nere e
                                           degli evidenziatori
                                                        colorati
La prima cosa che in assoluto dobbiamo fare è numerare
le pagine, in modo da essere facilitati nel trovare i vari
argomenti trattati. Una volta completata questa
operazione potremo occuparci delle prime pagine.

Io ho deciso di dedicarne una all'intestazione, con i miei
dati personali, non male anche l'idea di creare una specie
di copertina, con disegni o immagini di vario tipo, per poi
cominciare con le keys e il color code. Che cosa sono?
Le keys sono le chiavi che useremo durante la
compilazione del bullet journal. Sono molto importanti,
perché usandole sempre vi aiuteranno a capire a prima
vista il tipo di evento segnato. Sarà facile intuire se è
qualcosa che dovete fare, o che avete già fatto. Se è una
annotazione o un appuntamento, se è annullato o
rimandato (nella foto si capisce decisamente meglio che
cosa intendo).
Ne esistono alcune universali nel metodo tradizionale, ma io
sono dell'idea che ognuno possa creare quelle che preferisce e
che trova più utili per la sua routine di impegni, io ad esempio
ne ho una che mi ricorda che l'evento è rimandato uguale alla
settimana dopo.
Il color code è una legenda di colori, e serve a marcare gli
eventi per argomenti. Un colore per gli impegni lavorativi, uno
per quelli personali, uno per gli amici o per quello che
dedichiamo a noi stessi. Anche qui siete voi a scegliere cosa vi
serve riconoscere.

Un consiglio? Usare degli evidenziatori o simili
per crearlo, in modo da far risaltare cosa avete
scritto con più facilità. C'è chi usando i
pennarelli o le penne fa un segno colorato di
fianco all'evento, ma io lo trovo di minore
impatto e poi mi piace focalizzare l'attenzione
sottolineando ciò che non devo dimenticare.
Nelle pagine 3 e 4 ho creato l'indice, che come
accennavo all'inizio è fondamentale per
ritrovarsi all'interno del nostro bullet. C'è di bello
che possiamo modificare il nostro quaderno
come vogliamo; aggiungendo il calendario a
metà, una ricetta di biscotti consigliata da
un'amica oppure una lista di regali da fare, ma
dobbiamo essere in grado di ritrovare quello
che di importante ci siamo annotate. Proprio per
questo abbiamo numerato le pagine e volta per
volta inseriremo nel nostro indice i temi trattati e
dove cercarli
Subito dopo compilo la
Subito dopo è il momento del       settimana, cominciando con
future log, ovvero lo spazio       una visione globale di essa,
per scrivere gli impegni che       per rendermi conto di come è
ho già fissato per i prossimi      gestito il mio tempo e di
sei mesi. Mano a mano potrò        come organizzarlo al meglio.
aggiornarlo e mi aiuterà a         Ma non per tutti è necessario;
tenere sotto controllo anche       se per voi non è importante
gli eventi che non sono            una visione settimanale
programmati per l'immediato.       potete passare direttamente
Ovviamente sono tantissime         a quella giornaliera.
le pagine che si possono           Quest'ultima è il cuore del
aggiungere all'inizio del bullet   nostro bullet, dove giorno per
(il calendax, l'horizon, i goals   giorno potete segnare le
annuali o mensili, le varie        vostre attività, gli impegni e
liste) ma per ora mi               ciò che dovete fare. Lo si fa
soffermerei su quello che è lo     usando le keys che abbiamo
scheletro portante, avremo         creato all'inizio e il color
modo di approfondire ogni          code. Tutto questo, così
parte con le rubriche future.      come il layout delle pagine è
Ora possiamo passare al            a libera scelta di chi usa il
cuore vero e proprio del           journal. C'è chi preferisce una
nostro bj. Io all'inizio di ogni   visione orizzontale, chi una
mese creo un piccolo               verticale. Chi ama una
calendario, in modo da avere       visione settimanale con poco
le date da consultare a            spazio per poi dedicarsi a
portata di mano e a fianco         quella giornaliera con
una visione mensile in             precisione, chi invece cerca
verticale, che mi aiuta a          di sistemarle insieme, c'è chi
ricordare gli impegni più          crea uno spazio note e uno
importanti e da non                per segnare le cose che ha
dimenticare assolutamente.         rimandato dalla settimana
                                   precedente. Insomma, potete
cn13 _time
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