CLE (M-Z) Politica Economica II canale - QUINTA LEZIONE: Gli obiettivi micro e macroeconomici

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CLE (M-Z) Politica Economica II canale - QUINTA LEZIONE: Gli obiettivi micro e macroeconomici
Politica Economica II canale
          CLE (M-Z)
  QUINTA LEZIONE: Gli obiettivi micro e macroeconomici

                     Luca Salvatici - a.a. 2019-20       1
CLE (M-Z) Politica Economica II canale - QUINTA LEZIONE: Gli obiettivi micro e macroeconomici
News
Two environmental associations have brought a case against the
clearing of forests for a new Tesla factory in Brandenburg, saying they
want to protect the environment. But is it possible that these
associations are not seeing the bigger picture and are acting against
their own cause?

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CLE (M-Z) Politica Economica II canale - QUINTA LEZIONE: Gli obiettivi micro e macroeconomici
News
Two environmental associations have brought a case against the
clearing of forests for a new Tesla factory in Brandenburg, saying they
want to protect the environment. But is it possible that these
associations are not seeing the bigger picture and are acting against
their own cause?
The construction of the new Tesla factory in Brandenburg is making
waves because it promises to create 12,000 new jobs in the Grünheide
municipality and also give a major boost to the development of electric
cars, which are urgently needed for environmental protection.
However, the project is stalling even before the building permit has
been granted, after two environmental associations made use of their
right to sue and lodged an objection against the early clearing.
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Fallimento microeconomico del
meccanismo di mercato
• Le "precondizioni" per la validità del 1°TFEB (ogni allocazione di
  equilibrio generale è efficiente nel senso di Pareto) sono:
• (i)    assenza di potere di mercato,
• (ii) assenza di esternalità (e di interdipendenza strategica).
• (iii) Diritti di proprietà ben definiti
• (iv) Completezza dei mercati
• (v)    Completezza e simmetria dell'informazione

• Quando accade che anche soltanto una di queste cinque condizioni non
  sia soddisfatta (cioè, nel mondo reale, sempre),
  ->fallimento microeconomico del mercato.
  In altre parole, il mercato, lasciato a sé stante, produce esiti rispetto ai
  quali tutti potrebbero stare meglio.

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L’intervento della politica economica, in quanto
     azione portatrice di efficienza paretiana

Quando non sono soddisfatti tutti i postulati alla base del modello teorico di
 perfetta concorrenza, i singoli individui, lasciati liberi di agire secondo il
 principio della propria massima utilità, mettono in atto comportamenti tali
 che di norma generano allocazioni inefficienti.

In questo caso, è richiesto un intervento esterno al mercato, per garantire il
  realizzarsi di un’allocazione efficiente.

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La misura dell’efficienza su un mercato singolo

• Sul mercato di ogni bene sono presenti due categorie di soggetti: D, S

• Una valutazione sociale del benessere su tale mercato richiede di
  valutare il benessere di entrambe le categorie di operatori coinvolti.

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Benessere dei consumatori

• L’indicatore quantificabile di più largo utilizzo è il surplus netto dei
  consumatori.

• Esso ci esprime una misura monetaria dell’utilità che i consumatori
  traggono per il fatto che pagano un bene ad un prezzo che risulta
  inferiore a quello a cui sarebbero stati disposti a pagarlo.

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Benessere degli offerenti

Due sono gli indicatori di più largo utilizzo:

(a)     Un primo indicatore è dato ovviamente dal profitto d’impresa (o,
  nell’aggregato, dalla somma dei profitti conseguiti dalle imprese):

                                     p = RIC - CT

(b)     Se ci troviamo in un contesto di perfetta concorrenza, nel quale è perciò
  definita la curva di offerta di mercato, può essere utilizzato il surplus dei
  produttori quale misura monetaria dell’utilità di essi.

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Benessere sociale - 1
     Deve simultaneamente considerare il benessere di
      offerenti e domandanti, perciò, possiamo contare su
      due misure:

     Definiamo efficiente in senso allocativo, la
       configurazione di mercato che rende massimo il
       benessere sociale.
     L’efficienza allocativa rappresenta sicuramente un
       obiettivo della politica economica.

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Benessere sociale - 2

L'allocazione che rende massimo il benessere sociale su un dato
  mercato è quella in corrispondenza della quale il prezzo del bene
  eguaglia il suo costo marginale di produzione; nel caso di un mercato
  di perfetta concorrenza questa condizione equivale all'eguaglianza tra
  prezzo di domanda e prezzo d'offerta, ossia al punto di equilibrio del
  mercato.
                                                              - Vedi dimostrazione che segue

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A destra del punto di
     A sinistra del punto di                         equilibrio, il beneficio
     equilibrio, il beneficio                        marginale di una unità
    marginale di una unità                           di bene è inferiore al
    di bene è superiore al                            suo costo marginale
     suo costo marginale                                È socialmente
         È socialmente                              efficiente diminuire Q
P   efficiente aumentare Q
                                                                  Offerta
                                                                  aggregata

                                                          In equilibrio, la curva di domanda
                                                          (beneficio marginale) interseca la
                                                            curva di offerta (costo marg.)
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                                                                 Domanda
                                                                 aggregata

                                                                                   Q
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Surplus dei Consumatori e Curva di Domanda
Iniziamo con alcuni La disponibilità a pagare di un
consumatore per un bene è il prezzo massimo al quale
è disposto ad acquistare di bene.
Il surplus individuale del consumatore è il
beneficio netto che va ad un singolo compratore
dall’acquisto di un bene. E’ uguale alla differenza tra la
disponibilità a pagare del compratore ed il prezzo
effettivamente pagato.
Il surplus totale del consumatore è la somma dei
surplus individuali dei consumatori per tutti i
compratori di un bene.

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Surplus del Consumatore
                  Il surplus totale del consumatore generato
                  dagli acquisti di un bene ad un certo prezzo è
                  uguale all’area sottostante la curva di
                  domanda che si trova al di sopra del prezzo.

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In che modo cambiamenti nei prezzi
   influenzano il surplus del consumatore

Una diminuzione nel prezzo di un bene aumenta il
surplus del consumatore attraverso due canali:
   Un beneficio per i consumatori che avrebbero acquistato lo
    stesso il bene al prezzo originario più alto e
   Un beneficio per i consumatori che si decidono ad
    acquistare il bene a seguito del prezzo più basso.

Vediamo questi due canali nel grafico seguente…

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Prezzi e rendita del consumatore

            Prezzo
                      A

                  surplus dei
                  consumatori
               P1 iniziali              C            surplus
                   B                                 dei nuovi consumatori
prezzo di
mercato
               P2                                  F
                      D                 E
                          surplus
                          addizionale
                          dei consumatori
                                                                   Domanda
                          iniziali

                0                     Q1        Q2                            Quantità
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Discussione:
per quali motivi la rendita del consumatore può essere considerata una buona
misura del benessere economico? Ragionamento collegato: ci sono casi in cui la
rendita del consumatore è inaccettabile per la politica economica (o per la
politica, senza aggettivi) come misura di benessere?

Stiamo ragionando di politica economica e di
politica, per cui diamo un valore al rispetto delle
preferenze del consumatore (supposto razionale),
salvo i casi in cui l’interesse individuale contrasti
con … (valori sociali, morali, di salute …)

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L’offerta dell’impresa

     • La condizione per l’output ottimo:
     ricavo marginale = p (in concorrenza perfetta) =
       costo marginale...
     dove il costo marginale è crescente.
     • La curva di offerta quindi è la curva di costo
       marginale al di sopra del costo medio
       (condizione di entrata sul mercato)
     • Il profitto (extra) dell’impresa è l’area fra il
       prezzo e la curva di offerta.
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Surplus del Produttore e La Curva di Offerta
• Il costo di un potenziale venditore è il prezzo
  minimo al quale è disposto a vendere il bene.
• Il surplus individuale del produttore è il
  beneficio netto di un venditore dalla vendita del
  bene. E’ uguale alla differenza tra il prezzo
  percepito ed il costo per il venditore.
• Il surplus totale del produttore in un mercato
  è la somma del surplus individuale del produttore
  per tutti i venditori del bene in un mercato.

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Il Surplus del Produttore

                                   Il surplus totale del produttore dalla
                                   vendita di un bene ad un certo
                                   prezzo è l’area al di sopra della
                                   curva di offerta ma sottostante il
                                   prezzo.

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Cambiamenti nel Surplus Del Produttore
Quando il prezzo di un bene aumenta, il surplus del
produttore cresce attraverso due canali:
   Un beneficio per i produttori che avrebbero lo stesso
    offerto il bene anche al prezzo originario più basso e
   Un beneficio per i produttori che decidono di offrire il
    bene solo a seguito del prezzo più alto.
Vediamo questi due canali nel grafico seguente…

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Prezzi e rendita del produttore

             Prezzo
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                          surplus addizionale
                          dei produttori iniziali

                      D                     E
                P2                                             F
prezzo di
mercato
                      B
                P1
                     surplus dei              C
                                                                surplus per i
                      produttori                                nuovi produttori
                        iniziali

                      A

                  0                        Q1             Q2             Quantità
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La Somma dei Due: Il Surplus Totale
Il surplus totale in un mercato è il beneficio
netto totale che va ai consumatori ed ai produttori
generato dallo scambio in un mercato. E’ la
somma del surplus del produttore e del
consumatore.

I concetti di surplus del consumatore e del
produttore ci possono aiutare a capire perché i
mercati sono un modo efficiente di organizzare
l’attività economica.

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Rendita del consumatore e rendita del produttore in un mercato in
         equilibrio

              Prezzo A

                                                                         D
                                                                             Offerta

                           Surplus del
                           consumatore

Prezzo di equilibrio                                    E

                           Surplus del
                           produttore

                                                                             Domanda
                                                                         B

                       C

                  0                  Quantità di equilibrio                            Quantità
                                                                                                  23
                                                                                                  23
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Surplus Del Consumatore, del Produttore, e
Benefici dallo Scambio

Il grafico precedente mostra che sia i consumatori
che i produttori stanno meglio perché esiste un
mercato per questo bene, cioè ci sono benefici dallo
scambio.
Questi benefici dallo scambio sono il motivo per cui
ciascuno sta meglio se partecipa all’economia di
mercato rispetto a come sarebbe stato se ciascuno
avesse provato ad essere autosufficiente.
Ma è massimizzato il guadagno della società nel suo
complesso? Questo ci porta alla questione
dell’efficienza dei mercati.
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Correzione dell'esito di mercato
       per motivi di ideologia esterna

L’intervento pubblico si può giustificare, nella realtà, anche quando nel
  mercato si giunge ad un esito che, pur essendo efficiente in senso
  allocativo, è "insoddisfacente" sulla base di valutazioni aprioristiche.

Conflitto tra valutazioni di efficienza economica e valutazioni di opportunità
 sociale e politica.

Obiettivo del policy-maker: determinare un prezzo di equilibrio maggiore

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Come?
• (a)   pavimenti al prezzo (una norma amministrativa che
  fissa un livello minimo per il prezzo);
• (b)   interventi diretti sulle quantità, quali ad esempio l'imposizione
  di un limite massimo alla quantità offerta (con la corrispondente
  individuazione di quote di produzione per ciascuna delle imprese
  presenti sul mercato) oppure l'imposizione di un limite minimo alla
  quantità da consumare;
• (c) interventi indiretti sulle quantità, come ad esempio un
  sostegno della domanda tramite campagne pubblicitarie;
• (d) interventi indiretti sulle quantità domandate o offerte,
  tramite la revisione delle imposte (in concreto, un abbassamento
  dell'imposta o la concessione di un sussidio, da prevedere a favore dei
  produttori o dei consumatori).

Tutti questi interventi di politica economica però comportano
                             un costo.
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Luca Salvatici - a.a. 2019-20   27
Luca Salvatici - a.a. 2019-20   28
L’Efficienza dei Mercati: Una Analisi
Preliminare
Affermazione: L’equilibrio di mercato raggiunge il
surplus totale massimo.
L’equilibrio di mercato alloca il consumo del bene tra i
potenziali consumatori e le vendite tra i potenziali
venditori in un modo da raggiungere il più alto
beneficio possibile per la società.
Confrontando il surplus totale generato dalle scelte di
consumo e produzione in un equilibrio di mercato con
il surplus generato da un insieme diverso di scelte di
consumo e di produzione, possiamo dimostrare che,
allontanandoci dall’equilibrio di mercato, riduciamo il
surplus totale.
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Variare la Quantità Riduce il Surplus Totale

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L’equilibrio di mercato massimizza il surplus totale
perché il mercato svolge quattro importanti
funzioni:
1. Alloca il consumo di un bene ai potenziali compratori che gli
 attribuiscono maggior valore, come indicato dalla maggiore
 disponibilità a pagare.

2. Alloca le vendite ai potenziali venditori che attribuiscono
 maggior valore alla vendita del bene, avendo il costo più basso.

3. Garantisce che il compratore attribuisca al bene un valore
 maggiore del venditore, facendo sì che tutte le transazioni siano
 reciprocamente vantaggiose.

4. Assicura che chi non conclude un acquisto attribuisca al bene
 un valore minore di chi non è disposto a venderlo, facendo sì
 che non ci siano occasioni mancate.

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Applicazione: il Costo di Una Tassa in Termini di
 Efficienza
Una tassa provoca una perdita secca per la società,
 perché una quantità minore del bene è prodotta e
 consumata, rispetto al caso di assenza della tassa.
 Quindi, alcuni scambi mutuamente benefici tra
 produttori e consumatori non hanno luogo.
Ora possiamo applicare i concetti di surplus del
 consumatore e del produttore per quantificare
 precisamente la perdita secca che una tassa provoca.
 La seguente figura mostra gli effetti di un’accisa sul
 surplus del produttore e del consumatore.

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Una Tassa Riduce il Surplus del Consumatore e del Produttore

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La Perdita Secca di Una Tassa

Politica Economica - Luca Salvatici                                   34
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Perdita Secca ed Elasticità

1. La regola generale della politica economica è che,
    a parità di altre condizioni, è sempre da preferire
    il provvedimento che causa la minore perdita
    secca. Ma come possiamo prevedere l’entità della
    perdita secca?
• Una tassa messa quando la domanda o l’offerta, o
  entrambe, sono inelastiche causa una riduzione
  relativamente piccola nelle quantità scambiate e
  dunque una perdita secca limitata.

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Nel grafico (a), il triangolo di perdita secca è grande perché la domanda è relativamente
elastica—un grande numero di transazioni non avviene a seguito della tassa.
Nel grafico (b), la curva di offerta è la stessa di (a), ma la domanda è ora relativamente
inelastica; il risultato è che il triangolo è più piccolo perché non avviene solo un numero limitato
di transazioni.

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Nel grafico (c), una curva di offerta elastica provoca un triangolo di perdita secca
grande, ma nel grafico (d) una curva di offerta inelastica provoca un triangolo di
perdita secca piccolo. Per diminuire i costi in termini di efficienza della
tassazione, bisogna far sì che le tasse ricadano su beni per i quali o la domanda o
l’offerta, o entrambi, sono relativamente inelastici. Usare una tassa per ridurre la
quantità di un’attività dannosa, come l’assunzione di alcolici da parte di
minorenni, avrà l’impatto maggiore quando quell’attività è domandata o offerta
in modo elastico.                  Luca Salvatici - a.a. 2019-20                       37
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