Centro storico di Peschici: conoscerlo per valorizzarlo - ic libetta peschici
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Alternanza scuola-lavoro 2017-8 Classi terze Piano delle attività Prima fase: conoscenza Storia Urbanistica Odierna situazione Proposte Nascita ed evoluzione Come si è sviluppato Cosa resta di Peschici il paese antico e dell’originale Come si può ovviare dal Medioevo secondo quali architettura e le al degrado ed al XX secolo caratteristiche criticità presenti all’abbandono Seconda fase: progettualità Documenti e Studi testimonianze Visita e Produzione Specifici studi documentazione di mappe Ricerche fotografica e sull’urbanistica e e progetti bibliografiche e sul territorio grafica mappe
La nascita fra leggenda e storia 970 d. C.: l’inizio? Ricostruzione storica Secondo i due ecclesiastici Se ci basiamo sulla storia e sulla posizione di Sarnelli e Cavalieri (1680) Peschici, i fatti sono andati sicuramente in le origini di Peschici erano dovute agli Schiavoni, maniera diversa. chiamati dall’Imperatore Ottone I Abitato fino dal Paleolitico, a liberare il Gargano dai Saraceni. il nostro territorio presenta Sarnelli precisa che , insieme a Vico, sporadiche tracce del periodo romano. il paese fu fondato nel 970 d. C. Le prime attestazioni storiche si hanno da Sueripolo, capo degli Slavi. nell’età medievale: nel 1023 Leone, Arcivescovo di Siponto, dona S. Maria di Calena all’Abbazia di Tremiti. Non Mancando dati storici certi, sull’origine di Peschici si deve procedere per ipotesi. fondazione, La prima volta che il nostro paese viene citato in un documento ma è l’anno 1053: progressivo in una donazione fatta a Devia si parla di castello Pesclizo. É il periodo del Catepanato bizantino, quando l’Impero d’Oriente ampliamento cerca di riconquistare il Sud occupato dai Longobardi.
L’Italia e la Puglia nell’XI secolo d. C I fatti storici principali Convenzionalmente l'Anno Mille segna il passaggio dall‘Alto al Basso Medioevo e la rinascita economico-culturale dell‘Europa, non come rottura ma come continuità con i significativi progressi già avviatisi nei secc. IX e X.: aratro pesante, collare a spalla, rotazione triennale e mulino ad acqua. XI secolo Progressivo e lento I Normanni o Vichinghi Si accresce il potere declino del feudalesimo e occupano l'Europa: papale: inizia la Lotta della vita cortese: arrivano in Francia, Italia per le investiture si affermano i Comuni e Inghilterra nel Centro-Nord 1025: Necessità di difendersi Arabi Morte di Basilio II: 1035: I figli del normanno Tancredi in Spagna e Sicilia d’Altavilla occupano la Capitanata lenta decadenza di Bisanzio 1042: Guglielmo d’Altavilla diviene Nell’ambito delle strutture difensive bizantine, Conte di Puglia Peschici era un centro fortificato (castello) sulla difesa naturale delle Rupe con un presidio militare, mentre alla Marina c’era un villaggio , con la chiesa di S. Barbara. Si tratta, quindi di un’addizione di costruzioni, non di una fondazione ex- novo. Il carattere di avamposto militare, dato dai bizantini a protezione della costa, è confermato anche Sotto le con i Normanni: sotto il Conte di Lesina, il Feudo di dominio Pesckiczo mantiene una guarnigione militare, straniero la più numerosa della Contea.
1139: 1282: dopo la conquista del Sud ed un accordo con Innocenzo Per la Rivolta dei Vespri, II, Ruggero II diviene Re di Sicilia e Duca di Puglia i francesi sono costretti a lasciare la Sicilia. La nobiltà siciliana 1220: 1250: 1258: Castelli federiciani Onorio III incorona Federico muore a Dopo esserne stato dà la corona Federico II Imperatore Castel Fiorentino reggente, Manfredi assume a Pietro III d’Aragona, La dinastia Sveva e Re di Sicilia (Lucera) la corona di Re di Sicilia che era giunto in loro aiuto. 1262: 1266: 1302: Il Papa Urbano IV, di origine Nella Battaglia di Benevento, Con la Pace di Caltabellotta francese, offre la corona muore Manfredi, sconfitto il Sud è diviso in 2: di Sicilia a Carlo d’Angiò, da Carlo d’Angiò. incoronandolo a Roma nel ‘65. Francesi padroni del Sud. gli Angioini nella parte continentale e gli Aragonesi in Sicilia. 1268: Fine della Morte di Corradino, ultimo discendente di Federico II dinastia Sveva 1442: Alfonso d’Aragona entra a Napoli e si impadronisce del Regno Da fine ‘200 in poi, sotto gli Angioini e gli Aragonesi cresce l’importanza del ruolo strategico del Castello, mentre la popolazione comincia ad espandersi oltre di esso. Alla Marina è presente un piccolo Arsenale, dove si armano le navi del Regno, con conseguente importanza dell’approdo marittimo, e un faro forse dal 1290. 1446: al 1^ censimento sotto gli Aragonesi, Peschici presenta 26 fuochi, poco più di 100 abitanti: la popolazione più bassa del Gargano.
Dal Vicereame spagnolo ai Borboni 1554: 1564-’94: Peschici è distrutta dai Turchi. sul Gargano i viceré fanno costruire Nel censimento del 1561 20 torri costiere, presenta 13 fuochi, la metà del 1446. 4 a Peschici. Secondo Mainardi, viene ricostruita Fine ‘500: rapida ripresa, dai Morlacchi con una certa attività portuale. Il ‘600: secolo 1646: Terremoto 1714: La reale Via, le mura cadenti e il Regno di Napoli la Porta sono state restaurate e di tragedie 1646: Peste ampliate sotto il magnifico passa all’Austria, Principe di Ischitella con i re Borbone. Francesco Emanuele Pinto Riduzione della popolazione Moderate riforme patrizio napoletano di straordinario valore. a 493 abitanti a fine ‘700 Carlo III di Borbone Anno del Signore 1735 Emanuele Pinto, Il paese Principe d’Ischitella, cresce ultimo feudatario Realizza opere A fine ‘700 Peschici è quasi difensive e ricostruisce raddoppiata e il centro abitato la Torre del Ponte è diviso in quartieri
Finalmente … italiani 1799: 1808-’15: dopo la Rivoluzione, il Sud peninsulare sotto la Francia. viene proclamata Giuseppe Bonaparte re di Napoli; la Repubblica partenopea, a cui Ferdinando IV in Sicilia, segue il ritorno dei Borboni sotto la protezione inglese Gioacchino Murat, 1815: succeduto a Giuseppe Bonaparte come dopo il Congresso di Vienna, re di Napoli nel 1808, promulga nasce il Regno delle due Sicilie la legge di eversione della feudalità col ritorno dei Borboni e di ed esproprio delle terre ecclesiastiche Re Ferdinando IV 1860: con la 1861: Spedizione dei Mille, Nasce il Garibaldi consegna il Sud ai Savoia Regno d’Italia
I cambiamenti fra ‘800 e ‘900: quanti paesi in uno? 1807: Dopo il 1861, modificazioni territoriali: I 2 centri Divisione del territorio ● Nascita di un nuovo centro abitato fuori le mura il Casale alla Marina e il Castello in 6 Contrade, da Est a Ovest: ● Introduzione della casa con copertura a volta si sono avvicinati, grazie al Marine, Cutino Suajo, Piano di ● Nuovo Cimitero ● Borgo San Nicola più a valle, Càlano, Monte Strigoni, Montepucci ● Ridimensionamento delle mura attorno al Convento e al e Città, poi eliminata ● Diffusione di case rurali ● Borghetto sul mare più a monte Il Borgo Nel paese Si comincia a costruire fuori Fuori dal è formato da poche case, vicine vecchio dalla Porta del Ponte paese viene Cambiamenti dal 1880 alla porta cittadina: in caso di si costruito pericolo, gli abitanti si utilizzano il nuovo Nel Centro storico nascono rifugiano nelle mura le mura cimitero, le sopraelevazioni e si sfruttano per la mentre tutti gli spazi residui Il Borghetto costruzione nelle è nato dopo che il Castello delle ultime campagne ha iniziato ad espandersi e case, I più poveri vivono in una grotta nascono con un’apertura cilindrica specie in scavate nella roccia, numerose casette nella Porta di Basso, Via le Ripe sulla costa che sale in paese rurali Anni Trenta: Le infrastrutture 1970: viene approvato il moderne Programma di ● Si demoliscono le mura di ponente sono create fabbricazione, 1900 e la Porta di Basso. annullato nel ‘74 per un nella parte nuova ● Vengono lastricate le strade rotabili del paese, ricorso di privati, che ● Inizia la costruzione del porto, determinando una prevedeva la salvaguardia terminata nel 1938 grande differenza del Centro storico (Zona A)
Posizione e caratteristiche di Peschici Il centro abitato fino all’800 e dopo la sua espansione
Posizione e caratteristiche di Peschici Il paese è diviso in 2 parti contigue, ma differenti: il Centro storico dalla Porta del Ponte Il territorio su cui sorge Peschici è uno dei più elevati alla Rupe e la parte nuova, fuori dalle mura, della costa pugliese, in media attorno ai 100 metri, che si spinge verso l’interno. e copre la parte più settentrionale della Regione: 41° 51’ di latitudine Nord, all’altezza di Roma Nord. Il primo nucleo Nasce un tipo del paese vecchio di architettura ha seguito spontanea, tipica l’andamento del Medioevo: del terreno, perché si costruisce era più economico volta per volta e più facile a seconda per le costruzioni delle necessità Sui 2 isolati molto lunghi di Via Castello e Via Colombo si aprivano delle strade ortogonali, Disegno di Miichel’Antonio Piemontese se era possibile, e quasi sempre in pendio: ● Via Malconsiglio, Buonconsiglio e altre a ponente ● Vico Cantinieri e Via Le Ripe e altre a levante Via Le Ripe
Struttura del Centro storico
Struttura del Centro storico L’odierno Centro storico è il risultato della ricostruzione avvenuta dopo la distruzione del 1554 e della successiva crescita fino al 1880, quando si è cominciato a costruire fuori le mura Disegno di Miichel’Antonio Piemontese La ricostruzione ha comportato dei cambiamenti, risultato dell’aumento della popolazione. Partendo dal Recinto Baronale i primi isolati sono nati lungo Via Castello andando verso l’interno. Il perimetro murato è aumentato per addizioni, a seconda delle necessità abitative, raggiungendo l’altezza di Via Le Ripe (Torre) – Via Sonnambula prima e poi quella di Via Le Ripe – Via Ponente. La massima espansione si è avuta nell’800, con l’occupazione degli ultimi spazi edificabili, la sopraelevazione e la chiusura di alcuni vicoli, Disegno di Miichel’Antonio Piemontese accorpando due o più isolati. Lottizzazione spontanea di Via Le Ripe, con la riutilizzazione delle mura di Levante
Mancanza di grandi spazi Abbondanza di quelli comuni Poiché gli spazi liberi Ci sono, però, numerosi slarghi, sono stati progressivamente occupati, lasciati come spazi liberi: le case piccole nel Centro storico manca una vera e senza servizi obbligavano a svolgere piazza: quella del Popolo è solo molte attività casalinghe all’esterno. una strada più larga delle altre. Si spiega così il fatto che l’isolato La Chiesa Madre non ha un vero fra Vico Stella e Via Le Ripe sagrato; il Castello ha solo è disposto obliquamente una piccola piazza d’armi. rispetto a Piazza del Popolo 3 tipi di sopraelevazione Verso la fine Quelle parziali, Nell’800, dell’800, per le con opere a causa nuove esigenze di carattere dell’aumento di funzioni da speculativo demografico svolgere in casa per i turisti
Piazza del Popolo isolati su Via Le Ripe Sopraelevazioni sull’Arco Zaffarano e su Via Castello Opere difensive. Centri del potere Luoghi di culto. Sono poste lungo il perimetro: politico-economico. La Chiesa Madre è decentrata, Castello, Recinto Baronale, Porta di Sulla strada principale (invece di quella del Purgatorio) Basso con la Torretta nuova a nord, si trovano i palazzi forse perché edificata fuori dalle 3 torrette, la Torre e dei latifondisti; mura esistenti, con l’ultimo la Porta del Ponte, collegate su Piazza del Popolo allargamento si è trovata appena dalle mura larghe quasi 2 m. il Municipio. al suo interno.
Il Castello Il Recinto Baronale La cinta muraria Dell’originale ha solo i sotterranei, le Era la roccaforte attorno al Castello, Circondava il centro antico fino segrete, strette e prive di luce perché Come ultima difensa in caso di assedio alla fine dell’800, quando è stata luoghi detentivi. ed era dotata di un camminamento riutilizzata per le abitazioni. Non si sa l’anno di fondazione. di ronda fino alla Porta di levante, Ne è rimasta visibile solo una parte in La prima citazione è del 1053. sormontata da un arco, Via Porta di Basso alle spalle del Non c’è certezza che a trasformare mentre quella di Piazza Castello Palazzo Libetta e un muretto di Via la roccaforte in Castello siano stati (con la Lapide del Principe Pinto) è chiusa. Marina. L’altezza era di 4 m. gli Svevi o gli Angioini Un architrave chiude la Porta di Basso e la larghezza da 2 fino a 4 m. Porta di Basso Le torri urbane Torre Via le Ripe Poste lungo le mura, erano a guardia del paese. Inglobata nelle case, era La Porta all’inizio di Via Marina è stata Alcune sono state abbattute da tempo, quella a guardia della Porta che si abbattuta negli Anni trenta. vicino alla Chiesa Madre negli Anni ‘50. trovava vicino Piazza del Popolo. In appoggio, come dimostra il muro Era di ca. 12 m. rimasto, c’era la Torre ancora esistente. Dalla Porta, attraverso il Borghetto, Torre del Castello si raggiungeva la Marina. Torre di Malacera Di forma cilindrica, Oggi inglobata nelle case, era con un diametro di circa 4 m. n vista di quella di Porta di Basso Ne resta metà della base Porta del Ponte visibile nelle Segrete. Torri di Meridione Posta a sud, è attraversata dalla strada ● Torre de li prigionieri, rotabile che porta al Recinto Baronale. Torre Porta di Basso cilindrica e molto alta, fu Il nome deriva dal ponte levatoio su un abbattuta perché pericolante. fossato forse asciutto. Collegata alla Porta, ● Torre nuova, fatta ricostruire Ad inizi ‘900 è stato tutto rimosso, con la sorvegliava il Borghetto ed era dal Principe Pinto nel 1741 al Porta ampliata. La sua apertura è in vista con quella di Malacera. posto della precedente. di m. 4,30, con l’altezza di m. 6,10 Alta ca. 12 m. è un’abitazione. Tronco-conica, è alta 11 m.
Il Castello e il Recinto Baronale Resti di mura su Via Porta di Basso Le torri urbane Quella di Porta di Basso Porta di Basso e di Via Le Ripe Porta del Ponte e di Malacera. Resti di quella abbattuta in Via Torretta.
Chiesa di S, Michele Chiesa del Purgatorio In Piazza del Popolo, del XVIII secolo, ha Posta all’interno del Recinto Baronale, sviluppo longitudinale e divisione fra la parte forse cappella privata del barone, anteriore, riservata ai fedeli, e quella ha le dimensioni (5x5 m.) di una cellula posteriore per le funzioni sacre, separate da abitativa, da cui si distingue solo per la un arco trionfale, preceduto da un altro a Pianta e sezione presenza dell’altare e del campanile a vela. formare una campata, con 5 grandi tele del longitudinale Costruita probabilmente nel 1585, come Ciclo del Purgatorio, e 3 scalini, con coro e Disegni di Miichel’Antonio Piemontese riportato sull’architrave della porta, l’abside, ricoperto da una cupola, e 2 finestre. presenta degli affreschi ricoperti ed una Alle pareti degli affreschi, ricoperti da calce. volta a cielo carrozza, rifatta nell’800, dopo Il campanile a torre ha una copertura a vela che l’originaria era crollata. con 2 campane ed 1 orologio. Chiesa di S. Elia Almeno dal 1325 intitolata al Profeta, misura m. 15x28 ed è alta m. 11. Distinta dal capocroce da 4 scalini e dall’arco trionfale, la grande navata presenta 4 cappelle laterali a destra, 2 a sinistra, con la 1^ adibita a Fonte battesimale, ed un’altra trasformata a nicchia dopo la ricostruzione del Campanile. Disegni di Miichel’Antonio Piemontese L’abside, comunicante con la Sagrestia e l’Ufficio parrocchiale, è orientata ad est ed ha una Pianta e sezione volta a crociera, incrocio di 2 volte cilindriche, con 4 vele. longitudinale Chiese scomparse Con i lavori di restauro, è stata ripristinata la copertura a capriate dell’aula. Una minima documentazione Delle 3 finestre, quella cieca di sinistra è stata sicuramente spostata – forse dal sopra il Fonte si ha delle chiese battesimale - per cedimenti del terreno del sottostante Cimitorio. di S. Barbara alla Marina e di S. Nicola nell’omonimo Il Campanile fu ricostruito nel 1845, senza la precedente copertura, forse con parte della Borgo, mentre di altre 8 parete sinistra della chiesa, come evidenzia il salto lungo la parte sotto la finestra circolare. ci sono delle citazioni in Alto 13 m., è disposta su 3 piani; l’ultimo ha un apertura per ogni lato documenti del ‘500-’660. Mancando un vero sagrato, è stata aperta una 2^ entrata sul lato sinistro, con una delle 6 A mezza costa sulla rupe finestre circolari, oggi con vetrate istoriate. c’era anche il Convento di S. Nicolò.
Chiesa di S, Michele Chiesa del Purgatorio Chiesa matrice di Sant’Elia Il Cimitorio, sotto la chiesa, luogo di sepoltura della gente comune
Edilizia di base Fino al XIX secolo anche a Peschici l’edilizia è stata un fenomeno spontaneo, senza programmazione. Nel Centro storico si possono distinguere 3 tipi di costruzioni: ● case a schiera, poste affiancate, con 1 raddoppio verticale e 1 ingresso per 2-3 abitazioni; ● case in linea, con più raddoppi verticali, più alloggi su un piano e 1 ingresso in comune. Edilizia ligneo-muraria Nel Centro storico tutte le abitazioni a piano terra e molti raddoppi verticali sono di questo tipo, con le travi per il solaio ed il tetto in legno, mentre tutto il resto è in pietra. Le dimensioni vanno da m. 3x6 (cellula ) a m. 6x7 (doppia cellula ). A fine ‘800 è stata sostituita dalla copertura a volta. Fondazioni e mura Coperture Ingresso Poggiando sulla roccia, i fabbricati non Nelle abitazioni predisposte per la sopraelevazione, di Le porte hanno un unico Edilizia ligneo-muraria: raddoppio orizzontale hanno fondazioni. forma rettangolare, il solaio era in travi, disposte architrave in pietra. Disegni di Miichel’Antonio Piemontese In qualche zona sono scavate nella parallelamente alla strada. Il 1° piano era coperto col Nel caso di 2 piani, a quello roccia, sotto il livello stradale. tetto a 2 spioventi, senza gronda e ricoperti con coppi superiore si accede tramite Larghe m. 1,5, le pareti esterne sono in alternati, poggianti sui muri esterni. E un poco un mugnale esterno pietra e malta, intonacate sporgenti, per allontanare la pioggia dalle pareti. parallelo alla strada Finestre e balconi Scale esterne Interno Le finestre vanno da cm. 30x60 a cm. Di varie dimensioni, il mugnale poteva o no Nelle case con sopraelevazione, un Edilizia di tipo murario, con raddoppio verticale 60x90, con cornice avere il parapetto. Se piccolo, sotto ospitava tramezzo divideva e senza gocciolatoio. animali da cortile o legna. la zona giorno, sul fronte, Delle stesse dimensioni delle porte, i Se più grande, va oltre il piano terra. da quella notte, sul retro. Cisterne balconi sono alquanto stretti, a causa In un 2° momento, le scale sono poste In quelle a vano unico, Sul muro anteriore della casa, sotto la parte, servivano della dimensione delle strade all’interno dell’abitazione. una tenda separava i 2 ambienti. per raccogliere l’acqua piovana
Edilizia muraria Usa solo la pietra e si trova nei piani alti del Centro storico ed in tutta la parte nuova, realizzando così l’unione delle 2 parti Tipo con volta Fondazioni e muri portanti a cielo di carrozza Per il terreno roccioso, non hanno Sul Gargano, è presente soprattutto bisogno di fondazioni. a Peschici, importato I muri perimetrali di case nella 2^ metà dell’800 mono-cellulari sono portanti, probabilmente da Positano. con uno spessore di cm. 70, Le dimensioni vanno da m. 4x4 a m. in cui esternamente erano 5x6, con un’altezza di m. 4-4,5 ricavati una cisterna ed un e la volta impostata da m. 3. ricovero per i polli, La làmia L’interno È una volta a padiglione su pianta Nei muri c’erano 2 vuoti di 30 cm. quadrata, con 4 trapezi curvilinei di profondità: il camino e lo stipo. Disegno di Miichel’Antonio Piemontese che si congiungono con una Il riscaldamento era affidato ad superficie quadrangolare piana un camino a legna. posta al centro: cielo. La copertura esterna era o in Abitazioni rupestri cemento, con catrame sparso Oltre che su Viale Kennedy, anche vicino alla Porta sopra, o con coppi, lasciando di Basso sono presenti degli ipogei, non sempre calpestabile l’ingusciatoia. adibiti a case: erano anche stalle, cantine o legnaie.
Coperture con volta a cielo di carrozza nel Centro storico e nella parte nuova Ipogei vicini alla Porta di Basso
Edilizia abitativa I palazzi gentilizi Molto più grandi, nei palazzi dei latifondisti le funzioni abitative erano differenziate, sia in orizzontale che in verticale. ● Piano terra: magazzini e rimesse; ● Primo piano: sale e un salone di rappresentanza sulla strada; studio, camere da letto e cappella sul retro; ● Secondo piano: cucina, dispensa ed alloggi per i domestici. Le grandi dimensioni rispecchiavano la potenza politico-economica dei proprietari, come le grandi finestre e gli imponenti portoni, che servivano anche per far entrare le carrozze I palazzi: Martucci (sopra), Libetta (sinistra) Della Torre (disegno) Disegno di Miichel’Antonio Piemontese Edilizia non Il palazzo municipale abitativa Fino alla fine dell’800 si trovava in Piazza del Popolo, sulla direttrice che va dal Castello alla Porta del Ponte. Il palazzo è molto cambiato nel tempo. Unica testimonianza rimasta è il Portale.
Piazza del Popolo
Dalla Porta del Ponte a quella di Basso: a passeggio nel Centro storico
Per approfondire Per la vita quotidiana: ● Nicola Pupillo Il paese e la sua gente Tutti i disegni originali riprodotti sono di Miichel’Antonio Piemontese ● Paolo Labombarda Venti di grecale Foto originali di Angelo Piemontese
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