CENTRALE DI LEINI' RIESAME AIA
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
CENTRALE DI LEINI' RIESAME AIA ENGIE PRODUZIONE SpA 04/2019 1 0 REVISIONE FINALE PER ISTANZA ING. VERALDI ING. MASSARO ING. DI PRETE DATA ED. REV. DESCRIZIONE REDATTO VERIFICATO APPROVATO SINTESI NON TECNICA Titolo elaborato: All. Sintesi non tecnica - Codice elaborato: Nome file: Scala: LEIAIA_R043SNTD-10 LEIAIA_R043SNTD-10.pdf -
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica Sommario 1 Premessa ................................................................................................................................ 3 2 Attività produttiva ..................................................................................................................... 4 2.1 Descrizione generale dell’impianto.................................................................................... 4 2.2 Descrizione del processo produttivo ................................................................................. 8 3 Utilizzo di materie prime ausiliarie e produzione di rifiuti ........................................................ 12 4 Aspetti ambientali della centrale di Leinì ................................................................................ 13 4.1 Analisi vincolistica ........................................................................................................... 13 4.2 Impatti sull’atmosfera ...................................................................................................... 13 4.3 Impatti sull’ambiente idrico .............................................................................................. 15 4.4 Impatti sul clima acustico ................................................................................................ 16 5 Politica ambientale e SGA ..................................................................................................... 17 5.1 La certificazione ISO 14001:2015 e la registrazione EMAS ............................................ 17 6 Valutazione integrata dell’inquinamento ................................................................................. 18 2
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica 1 Premessa La presente relazione costituisce una Sintesi non Tecnica delle informazioni contenute nella domanda di riesame dell’AIA della Centrale Termoelettrica di Leinì rilasciata con Decreto AIA n. DVA-DEC-2010-0000897 del 30.11.2010 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Il sito produttivo si trova nella zona sud-est del territorio del Comune di Leinì (TO), sulla S.P.3 al km 5+100, ad un’altezza media sul livello del mare di 254 m. L’area è circondata da un’ampia zona poco edificata e destinata prevalentemente ad uso agricolo con una presenza di alcuni capannoni industriali. A circa 230 metri verso Sud-Est dal baricentro dell’area di Centrale si colloca l’autostrada A5 Torino-Aosta, mentre poco oltre scorre parallelamente ad essa la strada provinciale S.P. 3 (Strada Cebrosa), unico asse viario non autostradale, ma rilevante da un punto di vista acustico. L’area si presenta generalmente pianeggiante. L’impianto è costituito da un modulo cogenerativo a ciclo combinato alimentato a gas naturale della capacità di generazione da 385 MWe a condizioni ISO; inoltre esso è in grado di cedere energia termica fino a 200 MWt, attraverso l’estrazione di una parte del vapore prodotto durante il proprio funzionamento, ad un sistema di teleriscaldamento urbano (fino a 170 MWt) o ad utenze industriali (fino a 30 MWt). Tutta la centrale nel suo insieme è stata progettata e costruita nel rispetto della regolamentazione nazionale di legge in materia di impianti termoelettrici, con una particolare attenzione agli aspetti che riguardano la sicurezza e la protezione ambientale. L’anno di costruzione dell’impianto è il 2006 e il costruttore è Ansaldo Energia S.p.A. e la data di messa a regime dell’impianto è il 9 novembre 2007. La superficie totale dell’area della Centrale è di 78.454 m2, di cui circa 10.000 m2 sono coperti (Figura 1-1). Figura 1-1:Localizzazione del sito di Centrale 3
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica 2 Attività produttiva 2.1 Descrizione generale dell’impianto La Centrale Termoelettrica di Leinì è un ciclo combinato a due assi, per la produzione di energia elettrica e vapore, costituito dai seguenti componenti principali evidenziati in fig. 2-1: • Turbogas (TG) da 265 MWe nominali (A); • Generatore di Vapore a Recupero (GVR) orizzontale a tre livelli di pressione (B); • Turbina a Vapore (TV) da 128 MWe nominali (C); • 2 generatori elettrici, collegati ciascuno ad una turbina (D); • Condensatore raffreddato ad aria (E); • 1 Trasformatore elevatore (F). Il turbogas è rigidamente connesso al proprio alternatore. I gas caldi prodotti allo scarico del TG, dopo aver trasformato parte della propria entalpia in lavoro meccanico e quindi elettrico, essendo a temperature ancora rilevanti (oltre 500 °C), vengono utilizzati per la produzione di vapore surriscaldato nella caldaia a recupero. In tale caldaia il vapore è prodotto a tre differenti livelli di pressione. Il vapore surriscaldato alle tre pressioni rispettivamente evolve nei relativi corpi di cui è composta la turbina a vapore. La turbina a vapore a sua volta è rigidamente connessa al proprio alternatore (secondo asse). La centrale dispone di una stazione termica di teleriscaldamento. La potenzialità di cessione di energia termica complessiva è di circa 200 MWt, attraverso lo spillamento del vapore prodotto durante il funzionamento verso un sistema di teleriscaldamento urbano (spillamento fino a 170 MWt) e ad utenze industriali (spillamento fino a 30 MWt) dell’area di Settimo Torinese. La rete di distribuzione, realizzata tramite condutture interrate, è gestita da altra società. Il punto di consegna è posto all’interno della Centrale di Leinì. L’impianto è provvisto di una caldaia ausiliaria alimentata a gas metano a circolazione naturale del tipo a fiamma diretta (potenza termica nominale lorda 18,5 MW) dedicata a produrre vapore di servizio per gli ausiliari della turbina a vapore durante le operazioni di avvio e fermata della stessa. La caldaia costituisce inoltre una riserva di sicurezza e di emergenza di impianto. Il gas naturale, alimentato al sistema, viene fornito dalla rete nazionale di SNAM RETE GAS alla pressione massima di 65 bar e viene poi ridotto di pressione a circa 30 bar per il turbogas e 3,5 bar per la caldaia ausiliaria. La potenza elettrica generata viene immessa in alta tensione (380 kV) nella Rete di Trasmissione Nazionale, gestita da TERNA, attraverso elettrodotto di proprietà di ENGIE Produzione, che connette la sottostazione elettrica in alta tensione, presente presso l’unità produttiva con la sottostazione elettrica Terna di Leinì. In caso di necessità della Centrale, è stata prevista una fonte di alimentazione elettrica di soccorso dalla rete locale di Enel Distribuzione alla tensione di 15 kV (secondo punto di acquisto di energia elettrica oltre a quello a 380 kV). Le fasi del processo produttivo sono riportate nello schema a blocchi dell’Allegato A25. Nella figura seguente si riporta uno schema indicativo del funzionamento del ciclo combinato di Centrale. 4
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica 1 – F i lt ro ar i a 2 – Co m p re sso re 3 – A rr ivo ga s n a t ur ale 4 – C am e ra d i c o m bu st io ne 5 – T ur bo g as 6 – G a s d i c o m b us t io ne 7 – Cam i no 8 – E c o no m i z z ato re 9 – E v apo r a to re 1 0 – Co rpo c il i n dri c o 1 1 e 1 2 – S urr isc a ld a to r e 1 3 – A c q u a a lim e n t az io ne 1 4 – Tu b az io ne de l v apo re 1 5 – T ur bi n a a v a po re 1 6 – A e ro c o n de n sa to re 1 7 – A l te r n ato ri 1 8 – Tr as fo rm a to re 1 9 – Re te a l ta te nsio ne Figura 2-1: Schema del principio di funzionamento della centrale Il ciclo combinato turbogas della Centrale di Leinì è un impianto di ultima generazione in termini di efficienza energetica. L’efficienza energetica, intesa come rendimento dell’impianto, rappresenta la capacità di ottimizzare l’energia contenuta nel combustibile utilizzato per produrre la maggior quantità possibile di energia elettrica, contenendo le perdite energetiche rappresentate principalmente dal calore disperso nei fumi emessi in atmosfera, dalle perdite energetiche dovute a spurghi e trappole posti sui cicli che producono ed utilizzano vapore, ecc. Tale tipo di perdite è intrinseco al ciclo di produzione adottato, tuttavia la conduzione ottimale dell’impianto consente il controllo ed il contenimento delle perdite energetiche. L’impianto di Leinì è stato riconosciuto come cogenerativo ad alto rendimento (qualifica C.A.R. ai sensi del D.M. 04/08/2011). Le prestazioni dell’impianto nella configurazione attuale risultano confrontabili con quelle indicate come migliori tecnologie disponibili per i Grandi Impianti di Combustione. I quadri di distribuzione dell’energia elettrica sono dotati di contatori fiscali che sono controllati e certificati con cadenza triennale. 5
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica La Centrale si è dotata di specifiche procedure di esercizio, supportate anche da idonei sistemi informatici e di supervisione, per garantire il controllo in continuo del rendimento del ciclo produttivo e l’ottimizzazione del consumo di combustibile. L’area della centrale è suddivisa in zone funzionali che sono riassumibili nel seguente modo: • Area ingresso principale (nord-est impianto), dove si trova l’edificio che ospita gli uffici amministrativi, la sala controllo (1 piano) e l’officina magazzino. In quest’area si trova anche la stazione di riduzione e filtrazione gas naturale; • Area modulo cogenerativo (nord impianto), dove è collocato il modulo di generazione termoelettrica a ciclo combinato. Le due turbomacchine, con i relativi quadri elettrici sono ospitate all’interno di edifici chiusi (sala macchine) per agevolare gli interventi operativi e di manutenzione oltre che per limitare ulteriormente le emissioni acustiche. Nella medesima area si trovano gli altri componenti principali del modulo, e cioè il generatore di vapore a recupero ed il condensatore ad aria che non richiedono coperture ma sono dotati di schermature per attenuare l’impatto visivo; • Area impianti ausiliari (sud impianto): in questa zona si trova il generatore di vapore ausiliario, inoltre sono raggruppati i sistemi preposti alla produzione acqua demineralizzata, di aria compressa, i trattamenti delle acque contaminate e piovane, i serbatoi acqua servizi e antincendio, l’edificio pompe antincendio, l’edificio pompe e scambiatori per il teleriscaldamento. In questa zona sono inoltre presenti gli aerotermi per il circuito di raffreddamento a circuito chiuso. Le prestazioni del modulo a ciclo combinato della Centrale Termoelettrica di Leinì alle condizioni ISO sono le seguenti: • Potenza Elettrica Lorda Generata: 400.000 kWe • Potenza Elettrica Netta Generata: 394.057 kWe • Consumo specifico (Heat Rate): 6.417,03 kJ/kWh • Rendimento Elettrico netto: 56,1 % Si precisa che tali valori fanno riferimento a condizioni di capacità produttiva e in pura condensazione. Per quanto l’impianto nel suo insieme sia soggetto ad un predefinito ed efficiente programma di manutenzione queste prestazioni saranno naturalmente soggette ad un lieve degrado nel tempo, dell’ordine di alcuni punti percentuali rispetto al 100% della prestazione iniziale. È presente inoltre un sistema di Fogging, ossia un sistema per il raffreddamento adiabatico dell’aria in ingresso al compressore della turbina a gas, al fine di avere un recupero delle prestazioni del turbogas (di seguito TG) quando la temperatura dell’aria ambiente ha valori maggiori di 15-20°C, principalmente in primavera ed estate. 6
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica Figura 2-2: Zone funzionali Il sistema opera infatti quando le condizioni di temperatura e umidità ambiente sono: – Temperatura maggiore di 15°C – Umidità relativa ambiente minore a 90% e consiste nella nebulizzazione di acqua demineralizzata all’ingresso del compressore della TG. Una griglia di nebulizzazione dell’acqua è installata all’interno del condotto di aspirazione dell’aria del TG, a valle dei filtri. L’acqua nebulizzata all’interno del condotto di aspirazione evapora adiabaticamente e quindi la temperatura dell’aria in ingresso al compressore subisce un aumento di umidità relativa ed una riduzione di temperatura. La diminuzione di temperatura dell’aria aspirata dal TG comporta un incremento della massa d'aria in ingresso al compressore, consentendo al TG di lavorare in prossimità delle condizioni di progetto1. 1 Si precisa che l’aumento della potenza del ciclo combinato ottenibile al massimo con il funzionamento del sistema Fogging (circa 10 MW) corrisponde al recupero della potenza del TG quando la temperatura dell’aria ambiente ha valori maggiori di 15-20°C (periodo primavera-estate) e non comporta un aumento della potenza del TG alle condizioni ISO, che rimane quindi invariata. 7
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica 2.2 Descrizione del processo produttivo I componenti ed i sistemi della centrale sono disposti all’interno dell’area di impianto secondo una logica che privilegia gli aspetti di funzionalità operativa e di manutenzione, ma che non trascura gli effetti delle emissioni acustiche e ambientali. Nel seguito è riportata una descrizione di dettaglio: • Turbogruppo a gas. L’unità Turbogas (fase 2 dello schema a blocchi in Allegato A25) è una macchina industriale del tipo “Heavy Duty” a singolo asse, modello V94.3A, della potenza di circa 264,3 MWe (condizioni ISO), alimentata a gas naturale. La camera di combustione è del tipo anulare e i 24 bruciatori di tecnologia VeLoNOx™ (Very Low NOx), tipo DLN. Il nuovo sistema di combustione è costituito da un vorticatore diagonale di ultima progettazione e da un bruciatore pilota di nuova concezione parzialmente premiscelato che consente di ottenere l’effetto benefico del premiscelamento del combustibile pilota riducendo così le emissioni di NOx. La maggior parte dell'aria primaria richiesta per la combustione viene fornita al vorticatore diagonale e da qui alimentata alla zona di combustione. Durante l'operazione a premiscelazione, il combustibile viene miscelato con l'aria di combustione a monte del vorticatore diagonale. Il gas entra, fluisce attraverso il distributore ed il bruciatore e si miscela con l'aria di combustione. Con i bruciatori VeLoNOx è prevista la modalità di combustione a diffusione solamente in fase di avviamento e fino al raggiungimento di 3000 giri; in caso di anomalie del sistema di combustione del TG identificate dalle protezioni, quest’ultimo va in blocco e si spegne. Gli inquinanti contenuti nei fumi di scarico vengono monitorati mediante un sistema dedicato. Il generatore elettrico è un sincrono trifase a due poli (50 Hz, 3000 rpm) raffreddato in aria con scambiatori ad acqua in ciclo chiuso ed è dotato di sistema di eccitazione statica e di sistema di avviamento statico SFC. La macchina è contenuta in un cabinato insonorizzato provvisto di rilevatori della presenza di gas e sistema antincendio; • Generatore di vapore a recupero. Il Generatore di Vapore a Recupero (fase 5) è del tipo orizzontale a tre livelli di pressione (alta – AP, media – MP, bassa – BP), a circolazione naturale con sezione di risurriscaldamento. Il degasatore è integrato con torretta montata sul corpo cilindrico di bassa pressione. Il condotto fumi dal TG al GVR non è dotato di camino di by-pass fumi, per cui i transitori di avviamento e di blocco turbina vapore devono essere gestiti attraverso il sistema di by-pass vapore. Il GVR scarica i fumi freddi in atmosfera attraverso un camino autoportante dotato di silenziatore e di stazione per l’analisi in tempo reale degli inquinanti gassosi. Sia il condotto fumi in ingresso che la prima sezione del GVR sono racchiusi in un involucro insonorizzato. Si specificano le seguenti caratteristiche dei gas di combustione rilasciati in atmosfera: - portata max fumi secchi (al 15% di ossigeno): 2.100.000 Nm3/h - temperatura fumi: 104 °C - altezza di uscita (dal suolo): 55 m - diametro di uscita: 6,4 m Le concentrazioni di ossidi di azoto (NOx) e di monossido di carbonio (CO) sono tali da rispettare il VLE prescritto, pari a30 mg/Nm3, su base di media oraria e riferite all’O2 del 15% secco; • Turbogruppo a vapore. Il turbogruppo a vapore (fase 6 dello schema a blocchi in Allegato A25) è capace di erogare una potenza di circa 128 MWe ed è costituito da una turbina a vapore a tre 8
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica sezioni tipo RH con generatore raffreddato in aria ed installazione su basamento a terra. La macchina è basata sulla tecnologia a reazione ed è a tre corpi distinti per le rispettive sezioni di Alta, Media e Bassa Pressione. Le sezioni AP e MP sono a singolo flusso mentre la sezione BP è invece a doppio flusso, con singola cassa e scarico del vapore che avviene radialmente verso il basso nel condotto di grande diametro che collega la TV con il condensatore (ad aria). La turbina è inoltre dotata di uno spillamento vapore per il teleriscaldamento; • Condensatore ad aria. Il Condensatore ad aria (fase 7) è dimensionato per condensare sia il vapore scaricato dalla turbina a vapore durante l’esercizio ai vari carichi così come quello in arrivo dal sistema di by-pass nel caso di funzionamento del turbogruppo a gas con turbina vapore esclusa. I valori di pressione che si ottengono a pieno carico sono di 0,078 bar assoluti in condizioni ISO (e di 0,066 bar assoluti con temperatura esterna di 11,6 °C). Il condensatore è a 18 moduli, ciascuno costituito da un ventilatore a due velocità da 10,5 metri di diametro, disposti su tre file e installati su una struttura metallica dotata di schermature antirumore. Il condensatore è inoltre progettato per prevenire fenomeni di ghiacciamento di alcune sue parti. • Trasformatore elevatore. Il Trasformatore Elevatore (fase 4) è del tipo singolo a doppio avvolgimento secondario per i due turbogeneratori elettrici (fase 3) accoppiati alle rispettive turbine TG e TV. Il trasformatore ha un isolamento ad olio ODAF (circolazione olio guidata e forzata, raffreddamento aria forzato). La potenza nominale è di 440/280/160 MVA e le tensioni 400/ 19-15,75 kV; • Sistema elettrico. Il sistema elettrico di Centrale ha lo scopo non solo di produrre potenza elettrica, convertendola dalla potenza meccanica generata dalle turbine, trasferendola alla rete di trasmissione esterna ma anche di alimentare tutte le utenze elettriche dell’impianto. La potenza è generata a due livelli di tensione (19 kV dal turbogas e 15,75 kV dalla turbina a vapore) ed è poi innalzata al livello di alta tensione della rete esterna (380 kV) attraverso il trasformatore elevatore. Per la distribuzione interna sono invece previsti due livelli di tensione, media (6 kV) e bassa (400 V-trifase, 230 V-monofase), in funzione delle potenze richieste e delle necessità. La Centrale, oltre ad esportare potenza elettrica nella rete esterna, può, se necessario, da questa essere alimentata, per esempio nei periodi fermo impianto per manutenzione o per gli avviamenti, attraverso una connessione a 6 kV. Il sistema elettrico è dotato inoltre di un sistema di protezioni e di dispositivi per la sincronizzazione automatica con la rete esterna. Sono presenti inoltre sia un sistema di corrente continua a batterie, un sistema di alimentazione ininterrompibile (UPS) per le utenze privilegiate ed un sistema di emergenza alimentato con un motore diesel da 800 kVA. • Caldaia ausiliaria. La caldaia ausiliaria (fase 8), anch’essa alimentata a gas naturale, ha il compito di generare vapore necessario agli eiettori del gruppo vuoto del condensatore e al sistema della turbina a vapore durante le fasi di avviamento e fermata dell’impianto, nonché per il presidio di sicurezza ed emergenza degli impianti. La caldaia, avente una potenza termica di combustione di 22.000 kW, produce 20 t/h di vapore alla pressione di 14 bar e alla temperatura di 250 °C. La caldaia è dotata di un camino di 1,2 m e 19,5 m rispettivamente di diametro e di altezza. La portata dei fumi secchi è di 21.822 Nm3/h e le concentrazioni massime di ossidi di azoto (NOx) e di monossido di carbonio (CO) sono rispettivamente pari a 150 e 100 mg/Nm3 (misurati su base oraria e al 3% di ossigeno). 9
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica • Teleriscaldamento. La Centrale a ciclo combinato di Leinì è in grado di rendere disponibile la cessione di energia termica per una potenza fino a 170 MW termici per uso teleriscaldamento. La Centrale è inoltre progettata e realizzata per essere in grado di fornire una potenza termica fino a 30 MWt per utenze industriali. La disponibilità dell’energia termica per il teleriscaldamento (fase 9 dello schema a blocchi in Allegato A25) è realizzata attraverso lo spillamento di vapore dal ciclo della turbina a vapore in corrispondenza dell’uscita dalla sezione di media pressione. Il vapore spillato viene inviato alla stazione del teleriscaldamento, posta nell’area di centrale, dove attraverso scambiatori di calore condensando cede parte del suo contenuto energetico all’acqua surriscaldata del circuito proveniente dalla rete di teleriscaldamento di terzi. La rete di teleriscaldamento di Settimo Torinese, costituente l’utente dell’energia termica, è di proprietà e gestione di società diversa da ENGIE Produzione SpA, che ne curano anche la gestione. Il vapore per teleriscaldamento è spillato a temperatura di 239 °C e pressione di 2,18 bar con portata massima di 65,42 kg/s; il condensato ha temperatura di 75 °C. L’acqua della rete di teleriscaldamento di Settimo Torinese ha temperatura di ingresso alla stazione di teleriscaldamento di 70 °C e temperatura di uscita dalla stazione teleriscaldamento di 120 °C. • Stazione gas naturale. Il gas naturale viene fornito dalla Società SNAM RETE GAS attraverso una condotta di derivazione dalla rete nazionale ad alta pressione. Il gas è conferito al punto di interfaccia con la Centrale con le seguenti caratteristiche: - pressione massima: 64 bar - temperatura nominale da: 5°C a 15 °C Il valore minimo di pressione del gas naturale (all’interfaccia con la rete SNAM) alla quale la Centrale è in grado di operare è intorno a 35 bar. Per adeguare la pressione del gas a quella richiesta per il funzionamento del turbogas, è necessario il condizionamento del gas, mediante decompressione e riscaldamento, che avviene nella stazione di riduzione (fase 1 nello schema a blocchi in Allegato A25). La pressione del gas viene quindi ridotta ad un valore stabile e adeguato alle utenze dopo essere stato filtrato e riscaldato in modo da evitare fenomeni di congelamento e di formazione condense dovute al raffreddamento da espansione. Il sistema di riscaldamento è realizzato mediante un circuito chiuso con due caldaie a gas naturale con potenza di 2,5 MW. All’interno di questo sistema si trova anche il misuratore fiscale di portata del gas e il gascromatografo. La linea che alimenta il turbogas ha una portata di 16 kg/s ad una pressione di 30 barg, mentre per la linea che alimenta la caldaia ausiliaria la portata prevista è di 1.800 Nm3/h ad una pressione di 2 barg. • Sistema acqua industriale e potabile. L’acqua necessaria per la centrale e per i servizi ausiliari è prelevata dall’acquedotto comunale. Dal punto di distribuzione si diramano due linee, una per uso igienico-sanitario (linea 1) e l’altra per uso industriale (linea 2). L’acqua per uso industriale viene accumulata in un apposito serbatoio (1.800 m3) per i seguenti utilizzi: riserva antincendio, alimentazione sistema demi e servizi (lavaggio pavimentazioni); • Sistema di produzione e distribuzione acqua demineralizzata. La produzione di acqua demineralizzata (fase 11) è un aspetto importante nel funzionamento di una Centrale termoelettrica a ciclo combinato perché è con questo fluido che si realizza il ciclo acqua/vapore e il raffreddamento dei sistemi ausiliari del ciclo chiuso. É quindi necessario provvedere ad una sua produzione che serve ai riempimenti ed ai reintegri durante il normale funzionamento di impianto. L’acqua demi viene prodotta partendo dall’acqua potabile prelevata dall’acquedotto ed 10
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica è prodotta utilizzando due linee di resine (cationiche, anioniche e letto misto) poste in parallelo tra di loro in modo che quando una è in funzione l’altra sia in rigenerazione. L’acqua prodotta viene accumulata in un apposito serbatoio da cui per mezzo di pompe si provvede poi alla sua distribuzione alle varie utenze; • Sistema di raccolta e trattamento acque reflue. Le acque reflue industriali della Centrale sono sostanzialmente costituite dalle acque acide o alcaline provenienti dal processo, dalle acque potenzialmente inquinabili da oli minerali lubrificanti e/o combustibili, e dalle acque meteoriche di prima pioggia, che si uniscono alle acque potenzialmente inquinabili da oli. Esse vengono raccolte in linee tra loro separate e subiscono trattamenti differenziati. Le acque trattate vengono convogliate in una vasca di raccolta ed omogeneizzazione e da questa vengono immesse nella fognatura comunale. Prima dell’immissione in pubblica fognatura è realizzato il punto di prelievo dei campioni per l’analisi periodica dei parametri di riferimento. Le acque reflue domestiche sono scaricate nella rete fognaria pubblica gestita dalla SMAT. Le acque meteoriche di seconda pioggia e le acque meteoriche non inquinabili provenienti dai tetti e dalle coperture sono raccolte preliminarmente in un bacino polmone e poi gradualmente sono immesse nel Rio Rubiana. Nel seguito si descrivono in dettaglio i processi di trattamento delle acque reflue di Centrale (fase 12): - Acque potenzialmente contaminate da oli e acque meteoriche. Le acque potenzialmente contaminate da oli sono costituite da: spurghi e lavaggi di aree coperte inquinabili da oli (essenzialmente costituite dagli edifici dove è dislocato il macchinario); acque meteoriche di prima pioggia provenienti da aree potenzialmente contaminate, quali le strade coinvolte da un traffico frequente di veicoli. Tutte le acque piovane provenienti dalle aree potenzialmente contaminate (dette anche superfici scolanti) sono raccolte in un bacino di accumulo, dal quale i primi 5 mm di acqua piovana (ossia le acque di prima pioggia) sono trasferiti al sistema di disoleazione per mezzo di una pompa dedicata. Le quantità eccedenti i primi 5 mm di acqua piovana (ossia le acque di seconda pioggia) sono raccolte ed inviate mediante pompa di rilancio al bacino di raccolta relativo per poi essere immesse nel Rio Rubiana. Il sistema di disoleazione è costituito da vasche API di disoleazione e un pacco lamellare. Al sistema di disoleazione arrivano anche le acque contaminate da olio provenienti da altre aree d’impianto. Dopo il trattamento le acque sono inviate alla vasca di omogeneizzazione e quindi scaricate in fognatura; - Acque industriali. Le acque reflue industriali sono costituite da acque acide o alcaline generalmente riconducibili a: reflui degli impianti di trattamento e di filtrazione del condensato; spurghi vari provenienti dal ciclo acqua-vapore di unità; reflui di lavaggio e rigenerazione resine dell'impianto di demineralizzazione (si tratta di acido e di soda diluiti risultanti dal ripristino delle resine degli scambiatori). L'impianto di trattamento è costituito da sistemi di dosaggio dei reagenti (soda e acido solforico) e da una vasca di neutralizzazione. Le acque trattate sono poi inviate tramite pompa di rilancio alla vasca di omogeneizzazione e quindi scaricate in fognatura; - Acque domestiche. Le acque reflue domestiche sono raccolte dai servizi igienici tramite rete di raccolta separata e dedicata e sono inviate alla fognatura pubblica gestita dalla SMAT, senza trattamento intermedio. 11
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica 3 Utilizzo di materie prime ausiliarie e produzione di rifiuti A parte le ovvie necessità di approvvigionamento del combustibile, gas naturale, che rappresenta l’unica materia prima adoperata per il processo produttivo, la Centrale necessita di materie prime ausiliarie prevalentemente per le seguenti attività: • trattamento acque reflue; • condizionamento e trattamento acque di caldaia; • rigenerazione resine dell’impianto di demineralizzazione; • manutenzione e riempimenti vari; • alimento gruppo elettrogeno di emergenza e motopompa anticendio. Le materie ausiliarie sono stoccate in fusti, cisternette e serbatoi fuori terra dislocati presso aree dedicate; il gasolio in serbatoi fuori terra (si veda l’Allegato B22 per le aree di stoccaggio delle materie prime ausiliarie). La Centrale produce rifiuti prevalentemente come conseguenza delle seguenti attività: • trattamento acque reflue (fanghi oleosi e non, acque oleose, ecc.); • lavaggio di apparecchiature (rifiuti liquidi); • operazioni di manutenzione impianto (imballaggi, oli esausti, ecc.); • produzione di acqua demineralizzata (resine esaurite, carboni attivi esauriti, ecc.); • attività di ufficio (toner esauriti, lampade al neon, ecc.). La Centrale gestisce i rifiuti solo in deposito temporaneo. Nell’area di centrale sono state predisposte specifiche aree di deposito temporaneo, differenziate per la tipologia di rifiuti in esse allocati. Tali aree sono indicate con sigle DT1, DT2, (ecc.) in planimetria (Allegato B22) e sono attrezzate in modo da evitare eventuali spandimenti di rifiuti liquidi e/o solidi. Ogni area è dedicata al deposito di una sola tipologia di rifiuto o di rifiuti con caratteristiche analoghe. Altri rifiuti sono gestiti senza necessità di deposito temporaneo (ad esempio quelli derivanti dalle operazioni di pulizia dell’impianto di trattamento delle acque oleose che sono direttamente smaltiti mediante autospurgo). 12
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica 4 Aspetti ambientali della centrale di Leinì L’individuazione degli impatti potenziali e la valutazione delle performances di impianto è stata eseguita mediante analisi dei documenti emessi a livello nazionale ed europeo in relazione alla normativa inerente alla riduzione integrata dell’inquinamento. I principali elementi oggetto di analisi sono stati: • il rendimento energetico globale di impianto; • l’uso del combustibile; • le emissioni in atmosfera; • la gestione dell’approvvigionamento idrico e degli scarichi idrici; • la gestione dei rifiuti prodotti. Per quanto riguarda i rendimenti della Centrale, l’efficienza elettrica netta è stimata pari a circa 56,1% (in condizioni ISO). 4.1 Analisi vincolistica L’analisi degli strumenti di pianificazione e programmazione territoriale ha evidenziato l’assenza di vincoli nel raggio di 500 metri dall’area di Centrale, come di seguito commentato: • vincolo paesaggistico: l’area non ricade in zone soggette a tutela, ai sensi del D.Lgs. 42/2004; • vincoli territoriali delle fasce di rispetto fluviali: in base ai dati del Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI) e del Piano stralcio delle Fasce Fluviali (PSFF) non si rilevano fasce di esondazione (A, B e C) entro i 500 metri dalla Centrale; • aree protette: la Centrale non è localizzata all’interno di aree naturali protette, siti di interesse comunitario (SIC) o zone a protezione speciale (ZPS), né confina con essi. L’area più prossima è localizzata a poco meno di 5 km a Sud (Area Protetta del Parco Fluviale del Po – Tratto Torinese); • beni di interesse ambientale e documentale: nei pressi dell’area di Centrale non sono presenti architetture o insiemi di beni architettonici di interesse regionale, il più vicino all’area in oggetto è il complesso della Basilica di Superga, distante circa 9 km. 4.2 Impatti sull’atmosfera Per il Piano per il Risanamento e la Tutela della Qualità dell’Aria della Regione Piemonte, La zona “Agglomerato di Torino” è stata delimitata in relazione agli obiettivi di protezione per la salute umana per i seguenti inquinanti: NO2, SO2, C6H6, CO, PM10, PM2,5, Pb, As, Cd, Ni, B(a)P. L’area della centrale ricade difatti nell’ “Agglomerato di Torino e a tale riguardo, l’Aggiornamento della zonizzazione del territorio regionale piemontese relativa alla qualità dell'aria ambiente e individuazione degli strumenti utili alla sua valutazione, in attuazione degli articoli 3, 4 e 5 del d.lgs. 155/2010 (Attuazione della direttiva 2008/50/CE) riporta i dati, evidenziati nella figura che segue. 13
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica Figura 4-1 Classificazione delle zone determinata in base alle concentrazioni degli inquinanti in area ambiente nei cinque anni civili (2005-2009) Fonte: Aggiornamento della zonizzazione del territorio regionale piemontese relativa alla qualità dell'aria ambiente e individuazione degli strumenti utili alla sua valutazione, in attuazione degli articoli 3, 4 e 5 del d.lgs. 155/2010 (Attuazione della direttiva 2008/50/CE) (DGR 41-855/2014) La zona si caratterizza per la presenza di livelli sopra la soglia di valutazione superiore per i seguenti inquinanti: NO2, PM10, PM2,5, benzene e B(a)P. Il resto degli inquinanti è sotto la soglia di valutazione inferiore. Tale considerazione è stata desunta dai dati provenienti dalle centraline presenti in prossimità dell’area di intervento. La centralina più prossima alla centrale è rappresentata dalla stazione di Leinì, localizzata in Provincia di Torino e specificatamente posta in Via Vittime di Bologna, 12, distante circa 4 chilometri in media dalla struttura in studio (cfr. Figura 4-2). Questa è classificata come centralina di “fondo sub-urbana”. Nonostante sia localizzata in un contesto sub-urbano, diverso dal contesto in cui è collocata la Centrale in oggetto, prevalentemente rurale, in via cautelativa, è stato possibile prenderla come riferimento per caratterizzare la qualità dell’aria di fondo dell’area di studio. Gli inquinanti monitorati dalla centralina di Leini, nell’anno preso come riferimento per lo stato attuale (2017), sono: • Ossidi di Azoto; • Biossidi di Azoto; • Monossido di Carbonio; • Particolato PM10; • Particolato 2.5 • Ozono. 14
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica Figura 4-2: Centralina di monitoraggio della qualità dell’aria Leinì-TO La fonte delle informazioni deriva dall’ultima relazione annuale disponibile sui dati rilevati dalla rete metropolitana di monitoraggio della qualità dell’aria (“Uno sguardo all’aria” – 2017), redatta da ARPA Piemonte e da Città Metropolitana di Torino per l’anno 2017. In generale i dati rilevati nell’ultimo decennio dalle stazioni di rilevamento operanti nella città metropolitana di Torino e gestite da ARPA Piemonte evidenziano, al netto della variabilità meteorologica annuale, una complessiva tendenza al miglioramento della qualità dell’aria ma evidenziano ancora la nota criticità del territorio. Di seguito si riporta un’indicazione dello stato di qualità dell’aria negli anni a scala provinciale per quanto riguarda gli inquinanti di maggior interesse, focalizzando l’attenzione sui dati di concentrazione forniti dalla stazione di monitoraggio di Leinì. 4.3 Impatti sull’ambiente idrico I due possibili tipi di interazioni tra la Centrale e l’ambiente idrico sono costituiti da un lato dalla necessità di reperimento di acque da utilizzare a scopi industriali e igienico-sanitari, dall’altro dalla potenzialità di impatto che le acque di scarico possono avere sull’ambiente circostante. Per quanto riguarda gli approvvigionamenti idrici, la Centrale utilizza un sistema di raffreddamento ad aria, pertanto non essendo previsto consumo di acqua per il raffreddamento dei macchinari, i consumi idrici sono del tutto minimizzati. Gli approvvigionamenti avvengono dalla rete acquedottistica comunale gestita dalle società SMAT/SICEA, quindi non si verificano impatti diretti derivanti dall’emungimento da acque sotterranee o dal prelievo di acque superficiali. Considerando inoltre l’abbondanza di disponibilità idrica del sistema idrogeologico di pianura in cui ricade il sito di Centrale, si ritiene che la fornitura di acqua per la Centrale non risulti critica nel bilancio idrico del bacino di utenza. 15
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica Per quanto riguarda gli scarichi della Centrale, non sono da evidenziarsi impatti derivanti dallo scarico finale (SF1), costituito dalle acque di processo acido-alcaline, dalle acque meteoriche di prima pioggia e dalle acque oleose di impianto, poiché tali acque sono trattate e scaricate nella fognatura comunale SMAT, mentre è necessario valutare i possibili impatti derivanti dall’immissione nel Rio Rubiana delle acque meteoriche di seconda pioggia e delle acque meteoriche non inquinabili provenienti dai tetti e dalle coperture. Dal punto di vista quantitativo, l’immissione nel Rio Rubiana delle acque meteoriche di seconda pioggia e non inquinabili non comporta impatti, poiché le portate scaricate sono discontinue e dipendenti dagli eventi meteorici. Inoltre, l’impianto è dotato di vasche polmone in grado di assorbire le punte delle portate incidenti e di modulare lo scarico. Si precisa inoltre che l’autorizzazione allo scarico nel Rio Rubiana rilasciata dal Consorzio Irriguo “Molino Lonna”, responsabile della gestione del Rio Rubiana, risulta essere una garanzia rispetto ad eventuali problematiche derivanti proprio da impatti quantitativi della portata scaricata. Anche dal punto di vista qualitativo, le acque meteoriche di seconda pioggia non inquinabili non comportano impatti sullo stato di qualità delle acque superficiali del Rio Rubiana, poiché trattasi di acque non inquinate. 4.4 Impatti sul clima acustico La Centrale ricade in una zona classificata dalla pianificazione comunale di Leinì come Classe VI, Aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi mentre l’area circostante, invece, ricade in classe III ed è separata dall’impianto attraverso due fasce cuscinetto di classe IV e V. I limiti di immissione sonora assoluti, rispettivamente diurni e notturni, per questa classe sono 65 e 55 dB(A), mentre i limiti di emissione sonora, anch’essi rispettivamente diurni e notturni, sono 60 e 50 dB(A). Le sorgenti sonore di maggiore rilevanza all’interno dell’area della centrale durante la produzione di energia elettrica e di teleriscaldamento possono essere così elencate: 1. Aerocondensatore 2. Eiettori di mantenimento 3. Pompe e circuito del condensato 4. Pompe alimento caldaia e valvole ad esse connesse 5. Circuito ausiliario di raffreddamento 6. Condotto del teleriscaldamento 7. Trasformatori 8. Aspirazione TG 9. Estrattori locale TG 10. Area adduzione Gas Indagini fonometriche per le diverse condizioni operative non hanno evidenziato superamenti nei limiti di immissione sonora in corrispondenza dei ricettori presenti nelle vicinanze della centrale. 16
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica 5 Politica ambientale e SGA 5.1 La certificazione ISO 14001:2015 e la registrazione EMAS Engie Produzione SpA, già dotata di un sistema di gestione ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001:2004 (data certificazione originale 06/02/2013), presso il sito di Leinì ha sostenuto l’audit con l’ente di certificazione Bureau Veritas finalizzato alla transizione alla norma UNI EN ISO 14001:2015 il 21 marzo 2018 con esito positivo. Il 23 e 24 gennaio 2019 ha sostenuto l’audit di rinnovo della certificazione e il certificato vigente è valido fino al 05 febbraio 2022. Il sistema di gestione ambientale adottato è conforme al Regolamento EMAS allo scopo di attuare il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali e di pubblicare una dichiarazione ambientale. Il sistema di gestione ambientale è stato verificato e la dichiarazione ambientale è stata convalidata da un verificatore ambientale accreditato. Il sito di Leinì è registrato secondo lo schema EMAS dal 2014 e pertanto è autorizzata a utilizzare il relativo logo. La registrazione EMAS ha validità fino al 03 maggio 2020. 17
Centrale di Leinì - Riesame AIA Sintesi non tecnica 6 Valutazione integrata dell’inquinamento L’impianto in oggetto, conforme a tutti limiti imposti dalla vigente normativa, è stato progettato con il fine di avere il minimo impatto ambientale possibile in termine di emissioni in atmosfera, scarichi e prelievi idrici, emissioni sonore e rifiuti. I consumi energetici associati al funzionamento dell’impianto si limitano al consumo di energia elettrica e termica per gli impianti ausiliari e per il personale di servizio, con l’utilizzo di tecnologie dell’ultima generazione. Il consumo di risorse da parte dell’impianto riguarda prevalentemente il consumo di gas naturale, di risorse idriche per scopi di raffreddamento e di processo, materiali e fluidi necessari per il funzionamento dell’impianto (oli, additivi chimici per il condizionamento acque di processo). Tutti questi elementi, insieme ad altri legati a specifici aspetti del ciclo produttivo, sono parte degli obiettivi della “DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/1442 DELLA COMMISSIONE del 31 luglio 2017 che stabilisce le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT), a norma della direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, per i grandi impianti di combustione”, che ha a sua volta dato luogo al presente riesame AIA. In ragione di ciò la conformità a quanto previsto dalla nuove BAT Conclusions costituisce il nucleo stesso del riesame, che analizza singolarmente tutte le relative BAT applicabili, sia quelle generali che quelle specificamente rivolte alla tipologia di impianto e di combustibile. L’analisi dettagliata di tale conformità è riportata sia nella Scheda D che nell’Allegato D22, ai quali si rimanda per i dettagli. In questa sede ci si limita ad osservare che risulta applicata la quasi totalità delle BAT pertinenti/applicabili e che i limiti (BAT-AEL), dove esistenti, sono ampiamente rispettati. Pertanto l’impianto risulta perfettamente in linea anche con le più recenti indicazioni comunitarie. Infine, per mera completezza, si fa presente che non si sono modificati gli altri documenti di riferimento per le migliori tecnologie (BRef) non di settore e che pertanto anche da quel punto di vista la centrale risulta aggiornata e allineata con tali tecnologie. 18
Puoi anche leggere