NUCLEARE DI NUOVA GENERAZIONE: I REATTORI A PIOMBO - Energia

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NUCLEARE DI NUOVA GENERAZIONE: I REATTORI A PIOMBO - Energia
TECNOLOGIA                                              di Marco Ciotti*, Ettore Ruberti**, Jorge L. Manzano***

                                        NUCLEARE DI NUOVA
                                        GENERAZIONE: I REATTORI
                                        A PIOMBO
The sustainability characteristics of an especial Generation IV nucle-             Nonostante che il 27% della ge-
ar reactor are discussed. This lead cooled fast reactor has intrinsic           nerazione elettrica europea e l’11%
safety features, produces a negligible amount of long life heavy                di quella mondiale siano di origine
                                                                                nucleare, negli ultimi decenni que-
radioactive elements, needs little natural resources and has a high             sta fonte di energia è stata messa
energetic efficiency; all these confer to it the highest sustainability         in discussione, ben prima degli in-
scores. This reactor is the best candidate to reduce CO2 emissions              cidenti nei reattori di Chernobyl e
and to supply electricity in a programmable way, with negligible                Fukushima, innescando dei timori
carbon and pollution emissions, employing natural resources availa-             nell’opinione pubblica e la messa
ble by millennia in many countries.                                             in dubbio della sua sostenibilità
                                                                                ambientale ed economica (1).
L’articolo analizza le caratteristiche di un particolare tipo di reattore          Lo scopo di questo articolo è for-
nucleare di IV generazione, quello veloce raffreddato a piombo.                 nire una versione divulgativa del più
                                                                                ampio lavoro presentato alla Confe-
Questo reattore, grazie alle sue caratteristiche di sicurezza intrinse-         renza internazionale ICONE-22 e
ca, alla generazione trascurabile di scorie ad alta radiotossicità e            pubblicato, dopo revisione, nei suoi
lunga vita, al limitato fabbisogno di risorse naturali e all’alta resa          atti (Ciotti et al. 2014a). Ciò al fine di
energetica, possiede caratteristiche tali da poter essere collocato             dimostrare, in modo maggiormen-
tra le fonti di generazione elettrica maggiormente sostenibili. Risulta         te argomentato, che la sostenibilità
pertanto il candidato più idoneo per ridurre le emissioni inquinanti            dell’energia nucleare sarà notevol-
                                                                                mente migliorata grazie ai reattori
e clima-alteranti, assicurando al contempo la fornitura di elettricità          di quarta generazione (noti con la
programmabile con risorse naturali disponibili per millenni e reperi-           sigla Gen. IV) a spettro neutroni-
bili in moltissimi paesi.                                                       co veloce e, in particolare, quelli

                                        N
                                                                                raffreddati a piombo e alimentati
                                                      egli ultimi decenni       tramite un ciclo del combustibi-
                                                      la sostenibilità delle    le adiabatico. Questi impianti, sia
                                                      azioni umane è di-        per le caratteristiche concettuali
                                                      ventata un argomen-       del loro progetto, sia per i materiali
                                                      to centrale, sia nelle    impiegati, presentano caratteristi-
                                        tematiche affrontate dalla maggior      che di sicurezza intrinseca tali da
                                        parte dei politici, sia nelle preoc-    poter sostanzialmente escludere
                                        cupazioni dell’opinione pubblica.       rilasci di radioattività all’esterno
                                        Esiste una vasta letteratura sul        dell’edificio reattore; inoltre, il loro
                                        concetto di sostenibilità; per com-     combustibile può anche provenire
                                        pletezza, bisogna aggiungere che        dalle scorie degli attuali reattori
                                        vi sono anche degli approcci critici    commerciali, senza produrne di
                                        (fortemente minoritari in Europa)       nuove, assicurandone la completa
                                        al quadro ideologico sottostante        sostenibilità del ciclo.
* ENEA, Centro Ricerche Casaccia
                                        il concetto di sostenibilità (Taylor       I reattori Gen. IV hanno caratte-
marco.ciotti@enea.it                    2002) che considerano intrinseca        ristiche migliorate, anche rispetto
** ENEA, Centro Ricerche Santa Teresa   la capacità dei sistemi produttivi di   agli attuali reattori termici com-
*** ENEA, Centro Ricerche Frascati      autoregolarsi.                          merciali raffreddati ad acqua, di

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sostenibilità ambientale anche in                       2013), è stato concepito nell’ambito             lazioni mostrano che, se il 25% di
relazione al rapporto tra energia                       del progetto LEADER (Lead-cooled                 tutta la richiesta elettrica italiana
utilizzata ed energia prodotta –                        European Advanced DEmonstrator                   del 2013 (317 TWh) fosse stato as-
noto come EROI, Energy Return                           Reactor) del settimo programma                   sicurato da LFR, solo 950 g di MA
On Energy Invested – e nella mino-                      quadro EURATOM (3). Tale reatto-                 e 18 kg di Pu sarebbero stati confe-
re emissione di gas serra.                              re è stato disegnato per funzionare              riti ai siti di stoccaggio; cosicché,
                                                        adiabaticamente e rappresenta la                 se si utilizzassero i contenitori pre-
                                                        filiera di riferimento, su scala in-             visti per il deposito geologico di
1. IL REATTORE ADIABATICO                               dustriale, tra i reattori raffreddati            Yucca Mountain (Stati Uniti), il cui
                                                        a piombo, per una possibile politi-              volume è di circa 10 m3, in ciascu-
   Nei reattori veloci il contenuto                     ca europea di produzione energe-                 no di essi si potrebbero stoccare
energetico estraibile dalla stessa                      tica che sia sostenibile nel lungo               le scorie generate durante cinque
quantità di combustibile fresco ri-                     periodo. Per tale progetto, suppo-               anni di produzione di energia elet-
spetto ai reattori termici è di circa                   nendo di raggiungere un grado di                 trica nucleare. A questi andrebbero
due ordini di grandezza superiore.                      efficienza nel riprocessamento del               aggiunti i prodotti di fissione (106
Di conseguenza, a parità di energia                     combustibile del 99,9%, già otte-                kg/TWhe), che non rappresentano
elettrica prodotta, diminuiscono di                     nuta a livello di laboratorio, un                particolari difficoltà di stoccaggio
tale fattore sia la quantità di mine-                   irraggiamento di 100 GWd/t (4) e                 a causa della loro emivita molto
rale utilizzato, sia quella di scorie                   un’efficienza nella conversione del              più breve.
prodotte.                                               calore del 40%, il quantitativo di                  Per renderci conto degli ordini
   Inoltre, le speciali proprietà neu-                  scorie transuraniche destinate allo              di grandezza in gioco, confrontia-
troniche del piombo consentono di                       stoccaggio è di 0,012 kg/TWhe per                mo queste quantità con la CO2 che
progettare un nocciolo che mantie-                      gli MA e di 0,227 kg/TWhe per il Pu              dovrebbe essere immagazzinata
ne nell’intero arco di vita le quanti-                  (Artioli et al. 2010). Questo quanti-            per una produzione equivalente
tà di plutonio (Pu) e di attinidi mi-                   tativo di MA, da conferire in depo-              di energia elettrica con impianti
nori (MA) (2) a valori costanti. Tale                   siti geologici, è dovuto alle perdite            alimentati mediante combustibili
caratteristica consente di definire                     che avvengono durante il riproces-               fossili.
questo reattore come adiabatico, a                      samento, mentre il reattore adia-                   È chiaro che le possibili conse-
causa del suo ciclo di combustibile                     batico non produce nuovi MA. È                   guenze derivanti dai radionuclidi
praticamente chiuso. Solo i pro-                        doveroso paragonare questi valori                ad alto livello di radiotossicità, in
dotti di fissione e le perdite causate                  con quelli di un reattore nucleare               caso di incidente severo, non pos-
dal riprocessamento devono essere                       di terza generazione (Gen. III) in               sono essere paragonate a quelle
inviati agli impianti di stoccaggio                     un ciclo aperto standard, pari a 3,0             causate dalla CO2. Va ricordato co-
(Fig. 1). Ciò comporta un volume                        e 26,1 kg/TWhe di MA e Pu rispet-                munque che questo composto è un
trascurabile di scorie prodotte e la                    tivamente.                                       gas asfissiante a partire da una con-
conseguente drastica diminuzione                           In Ciotti et al. (2014b) si analizza          centrazione nell’aria dell’8-10%, e
sia del calore generato nel deposi-                     in dettaglio uno scenario in cui si              pertanto non scevro dalla possibi-
to, che della radiotossicità a lungo                    ipotizza una graduale introduzio-                lità di generare uno scenario in-
termine. L’unico combustibile da                        ne di reattori veloci raffreddati a              cidentale di vaste proporzioni; un
aggiungere durante la vita del reat-                    piombo (noti con la sigla inglese                esempio degli effetti devastanti del
tore è l’uranio naturale, impoverito                    LFR, Lead Fast Reactor) in sosti-                rilascio di grosse quantità di ani-
o recuperato.                                           tuzione di quelli termici nei paesi              dride carbonica si è avuto a segui-
   Un progetto di reattore al piom-                     dell’area balcanica e in Italia, de-             to dell’improvvisa emersione dai
bo, l’European Lead-cooled Fast                         terminando gli effetti sull’entità               fondali del Lago Nyos (Chad) di
Reactor (ELFR) (Frogheri et al.                         di transuranici prodotti. Le simu-               una massa di questo gas a seguito
                                                                                                         di uno smottamento avvenuto nel
Fig. 1 - CONCETTO DI REATTORE NUCLEARE ADIABATICO                                                        1986, evento che provocò la morte
                                                                                                         per soffocamento di almeno 1.700
                                                                            Prodotti di                  persone (Rice 2004).
                                                                             fissione                       Considerando che sono in di-
       Uranio                                                                    Perdite                 scussione sistemi di accumulo di
      naturale                                                                                           grandi quantità di CO2 in depositi
                          Fabbricazione      Reattore          Riprocessamento       Stoccaggio scorie   sotterranei, o sotto la superficie di
                                                                                                         bacini di acqua, un tale incidente
       Uranio
     impoverito                                           Attinidi                                       è certamente da tenere in conside-
                                    Uranio   Plutonio     minori                                         razione.
                                                                                                            La CO2 prodotta per TWhe varia
Fonte: Grasso et al. (2013).                                                                             da 0,5 mil. tonn. per un impianto

                                                                                                                                          69
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a gas naturale a circa 1 mil. tonn.      Tab. 1 -   EROI FINALE PER DIVERSE FONTI DI          minate configurazioni, di generare
per un impianto a carbone; pertan-                  GENERAZIONE DI ELETTRICITÀ                il proprio combustibile.
to, per produrre un quarto del con-      Fonte di generazione                   EROI finale      Va segnalato che l’introduzione
sumo di energia elettrica in Italia      Carbone                                        30    dei reattori veloci porterebbe an-
con combustibili fossili si genera-      Eolica                                         16    che un incremento della sostenibi-
                                         Fotovoltaica                                  4-7
no circa 40-80 mil. tonn. di CO2, a                                                           lità degli impianti di Gen. III, giac-
                                         Gas CCGT                                       28
25 °C e ad 1 atm; ciò corrisponde a      Idroelettrica                              40-250    ché il loro EROI sarebbe migliora-
un volume rispettivamente di 22,5        Nucleare IV generaz. (reattore a piombo)      199    to; i primi, infatti, sono in grado di
e 45 mld. m3. Naturalmente il gas        Nucleare III generazione                      106    produrre più combustibile di quan-
                                         Solare termodinamico                        17-21    to ne consumino, offrendo così la
può essere compresso con consu-
                                         Fonte: Weissbach et al. (2013).
mo rilevante di energia e con con-                                                            possibilità ai reattori ad acqua di
seguente aumento della quantità di                                                            funzionare con un combustibile
CO2 per unità di elettricità immes-      l’energia finale ricavata e l’energia                che ha un minor costo energetico.
sa in rete. La compressione, fino        finale investita (R 3 secondo Rotty                     Gli EROI degli impianti a com-
alla liquefazione, ridurrebbe il vo-     et al. 1975), per diversi fonti di ge-               bustibili fossili, in uno scenario
lume a circa 100 mil. m3. Oltre alla     nerazione di elettricità (5).                        energetico decarbonizzato, subi-
CO2 andrebbero studiate strategie           Diverse variabili concorrono                      ranno, al contrario, un notevole
di immagazzinamento e separazio-         alla determinazione dell’EROI nel-                   peggioramento a causa del consu-
ne dall’ambiente per gli altri com-      le centrali nucleari: la loro durata,                mo di energia necessario per l’im-
posti dannosi come le ceneri e altri     il loro fattore di carico, il grado                  magazzinamento della CO2 (seque-
gas prodotti dalla combustione, in       di purezza dei minerali da dove si                   stro, compressione e/o liquefazio-
parte dispersi nell’ambiente.            estrae l’uranio, il livello d’irraggia-              ne, trasporto tramite condotti e
   Va anche segnalato che un mix         mento del combustibile, l’efficien-                  stoccaggio in depositi sotterranei/
energetico che comprenda impian-         za nella conversione dell’energia                    subacquei, etc.). In conclusione,
ti funzionanti sia con combustibili      termica in elettrica, l’energia ne-                  possiamo valutare favorevolmente,
fossili con tecniche di sequestro e      cessaria a costruire e smantellare                   anche prendendo in considerazio-
immagazzinamento (CCS), che con          la centrale e, infine, la tecnologia                 ne le stime meno positive, il bilan-
energie rinnovabili (intermittenti),     di arricchimento dell’uranio. Ri-                    cio energetico dei reattori Gen. IV,
aumenta la richiesta di metalli (Sn,     guardo quest’ultima, nel passato                     paragonabile alle migliori presta-
Mo, Al, Fe, etc.) (Kleijn et al. 2011,   l’arricchimento avveniva tramite                     zioni degli impianti idroelettrici e
UNEP 2013), con un peggioramen-          il processo di diffusione, tecnica                   superiore a tutte le altre fonti.
to netto dell’impronta energetica        già abbandonata da qualche tempo
sulla catena alimentare.                 in favore dell’arricchimento me-                     1.2. Emissione di gas serra
                                         diante centrifugazione; tecnologia
1.1. Valutazione del rapporto            quest’ultima che ha permesso di                          Negli ultimi decenni è aumenta-
     tra energia consumata               ridurre di 40 volte il consumo di                    ta la preoccupazione, sia da parte
     ed energia prodotta                 energia del processo.                                della popolazione, che da parte
                                            Rispetto ai reattori raffreddati ad               delle istituzioni nazionali e inter-
   Come già menzionato l’EROI è          acqua il reattore adiabatico a piom-                 nazionali, circa gli effetti provo-
un parametro fondamentale nella          bo non comporta consumi energeti-                    cati sul clima dai prodotti emessi
valutazione della sostenibilità am-      ci per l’arricchimento del combusti-                 nell’atmosfera durante la combu-
bientale: esso rappresenta il vero       bile, invece al suo posto compaiono                  stione. I rappresentanti degli Stati
indicatore dell’efficienza energeti-     i consumi per il solo riprocessa-                    presenti alla Conferenza sul Clima
ca, anche se spesso ci si concentra      mento del combustibile che, insie-                   di Parigi (COP 21) del dicembre
solo sull’efficienza finale di utiliz-   me agli altri contributi, fa sì che                  2015 hanno ribadito con forza gli
zo, senza percepire che questo è         l’EROI finale dei reattori a piombo                  impegni precedentemente adottati
solo l’ultimo anello di una lunga        sia di 199 (Murray et al. 2011).                     e destinati a ridurre le emissioni di
catena.                                     L’EROI dei reattori veloci è mag-                 gas serra nel prossimo futuro. L’U-
   Per confrontare i diversi risultati   giore rispetto a quello dei reattori                 nione Europea intende abbassare
disponibili in letteratura, va pre-      di terza generazione, in ragione:                    il livello delle emissioni domestiche
cisata quale definizione di questa          – dell’aumento dell’efficienza                    almeno del 40% rispetto a quelle
grandezza è stata adoperata, giac-       della conversione energetica, otte-                  del 1990 entro il 2030, e dell’80%
ché ne esistono almeno quattro ac-       nuta grazie alla temperatura del                     entro il 2050. Tutti gli scenari ener-
cezioni diverse; Rotty et al. (1975)     refrigerante molto più elevata;                      getici proposti per raggiungere tale
forniscono una chiara definizione           – dei livelli di bruciamento del                  obiettivo prevedono un notevole
per ognuno di questi modi di inten-      combustibile più spinti;                             incremento dell’uso dell’elettrici-
dere l’EROI. Nella Tab. 1 si mostra         – della peculiarità dei reattori                  tà, con un significativo contributo
l’EROI finale, che è il rapporto tra     veloci di essere in grado, in deter-                 dalle fonti intermittenti di energia

 70
ENERGIA 4/2016

rinnovabile (ERI) (European Com-          utilizzo mediante strumenti indi-                             – variabili finanziarie (quali tas-
mission 2011).                            pendenti dalla produzione;                                 si di interesse, tasso minimo di
   Le fonti ERI, quali il fotovoltaico       – necessità di migliorare la capa-                      rendimento finanziario, accessibi-
e l’eolico, possono contribuire ad        cità di variare rapidamente la po-                         lità al credito, etc.).
abbassare le emissioni di gas serra       tenza erogata;                                                La valutazione dei costi per i
connesse alla produzione elettrica;          – potenziamento della rete di di-                       reattori di quarta generazione raf-
ma un qualunque mix di produzio-          stribuzione per connettere le zone                         freddati a piombo è strettamente
ne necessita di una riguardevole          di generazione con le zone di con-                         associata a quella dei reattori raf-
frazione di fonti programmabili,          sumo a causa della localizzazione                          freddati ad acqua di terza genera-
in grado di coprire a ogni istante        prevalente delle fonti intermittenti                       zione, in ragione della somiglianza
la differenza tra richiesta e gene-       in alcune aree geografiche per lo                          degli impianti; pertanto di seguito
razione. Come riportato dall’In-          più a bassa industrializzazione;                           sono analizzati i costi per questi
tergovernmental Panel on Climate             – miglioramento tecnologico del-                        reattori e messi a confronto con i
Change (Schlömer et al. 2014), tra        la gestione della rete per prevenir-                       costi delle altre fonti di energia.
le fonti di produzione elettrica di-      ne gli sbilanciamenti.                                        Come già accennato, sono state
sponibili oggi sul mercato, gli at-          In particolare, per quanto con-                         escluse dal confronto le fonti non
tuali reattori nucleari commercia-        cerne gli impianti nucleari si sono                        programmabili, principalmente per
li sono caratterizzati da livelli di      aggiunte ulteriori fonti di incertez-                      i loro diversi fattori di carico rispet-
emissione tra i più bassi in termini      za, elencate di seguito:                                   to a qualsiasi fonte programmabi-
di g CO2 eq/kWh, come mostrato               – forti oscillazioni dei prezzi del-                    le. Un eventuale confronto con le
nella Tab. 2, dove sono elencati i        le materie prime;                                          ERI andrebbe fatto abbinandole ad
valori presenti in letteratura delle         – ulteriori modifiche impiantisti-                      appropriati sistemi di immagazzi-
emissioni per tutte le fonti energe-      che rivolte a incrementare i livelli                       namento dell’energia che, qualora
tiche programmabili e non. Infatti,       di affidabilità dei sistemi di sicu-                       fossero realizzabili, le collochereb-
sebbene esista una forte variabilità      rezza, risultate dalle esperienze                          bero più che mai fuori mercato. La
nei valori trovati dai diversi autori     maturate dopo gli eventi di Fuku-                          loro inclusione nella comparazione
per tutte le fonti, si osserva che in     shima;                                                     aprirebbe comunque un dibatti-
termini di CO2 equivalenti le emis-          – lunghi ritardi nei tempi di co-                       to che va oltre le finalità di questo
sioni delle centrali nucleari si col-     struzione di alcuni impianti per al-                       articolo. In secondo luogo, tenuto
locano tra quelle più ridotte.            cuni costruttori (ma non per altri),                       conto della necessità di rispettare i
                                          dovuti alla maggiore complessità                           parametri di Kyoto e di asseconda-
1.3. Sostenibilità                        degli impianti stessi e alla perdita                       re le direttive europee, si è scelto di
     economica                            di expertise, determinata quest’ulti-                      eseguire il confronto solo tra fonti
                                          ma dal lungo periodo di pausa nel-                         con un livello ridotto di emissio-
   La sostenibilità economica del         la costruzione di impianti nucleari;                       ni, considerando tra queste anche
nucleare deve essere valutata in
confronto alle altre fonti energeti-      Tab. 2 -   EMISSIONI DI CO2 EQUIVALENTI DA DIVERSE FONTI DI ELETTRICITÀ (1) DISPOSTE
che con caratteristiche compara-                     SECONDO LA MEDIANA DECRESCENTE (g CO2 eq /kWh)
bili di dispacciabilità e di livelli di                                                                 Minimo              Mediana               Massimo
emissione di gas serra. Per queste        Tecnologie disponibili
                                          Carbone (carbone polverizzato)                                  740                   820                  910
tipologie di impianti, in particolare
                                          Biomasse (co-combustione)                                       620                   740                  890
idroelettrici, geotermici, a combu-       Gas (cicli combinati)                                           410                   490                  650
stibili fossili con CSS e biomasse,       Biomasse (impianto dedicato)                                    130                   230                  420
le valutazioni economiche sono in-        Solare fotovoltaico (utility)                                    18                    48                  180
fluenzate da diversi livelli di incer-    Solare fotovoltaico (domestico)                                   26                   41                   60
                                          Geotermia                                                          6                   38                   79
tezza, causati da:                        Solare termodinamico                                             8,8                   27                   63
   – fluttuazione del costo dei com-      Idroelettrico                                                      1                   24                 2200
bustibili;                                Eolico offshore                                                    8                   12                   35
   – incertezze sulla tecnologia dei      Nucleare (2)                                                     3,7                   12                  110
                                          Eolico onshore                                                     7                   11                   56
processi di sequestro e di imma-
                                          Tecnologie in fase pre-commerciale
gazzinamento della CO2;                   CCS carbone (polverizzato)                                      190                   220                  250
   – imprevedibilità dell’effettivo       CCS carbone (IGCC)                                              170                   200                  230
fattore di carico, determinato dalla      CCS gas (ciclo combinato)                                        94                   170                  340
percentuale di potenza intermit-          CCS carbone (ossicombustione)                                   100                   160                  200
                                          Energia marina                                                   5,6                   17                   28
tente installata con priorità di di-
                                          (1) Includendo gli effetti sull’albedo della terra, cioè la frazione della radiazione solare incidente sulla terra
spacciamento;                             riflessa nello spazio.
   – remunerazione di impianti tra-       (2) Le emissioni per un reattore a piombo sono valutabili tra 2 e 58 g CO2 eq/kWh, con una mediana di 6,4.
dizionali a bassa percentuale di          Fonte: Schlömer et al. (2014).

                                                                                                                                                     71
ENERGIA 4/2016

le fonti fossili che si avvalgono di     Fig. 2 - COSTO DELLA PRODUZIONE DELL’ENERGIA                        sicurezza passiva Gen. III. In ogni
tecniche di CSS, a dispetto della                 ELETTRICA PER DIVERSE FONTI PROGRAM-                       caso, anche ipotizzando un costo
                                                  MABILI(1) (doll./MWh)
difficoltà di valutare la quantità di                                                                        addizionale del 10%, dovuto alla
CO2 sequestrabile e i relativi costi                                                                         tecnologia innovativa, la sostenibi-

                                         EUROPA
associati a causa dell’immaturità                                                                            lità economica di questi impianti si
della tecnologia CCS.                                                                                        dimostra raggiungibile.
   Il rapporto periodicamente redat-
to dall’International Energy Agen-                     0      50       100    150         200         250    1.4. Esternalità
cy e dalla Nuclear Energy Agency
dell’OECD (IEA e NEA 2015), ba-                                                                                 Per avere un quadro completo
sato sui costi reali degli impianti                                                                          sui costi dell’elettricità vanno an-
                                         ASIA
in funzione, è un’accurata e affi-                                                                           che considerate le esternalità. Da
dabile fonte per analizzare l’anda-                                                                          un approfondito studio sui costi
mento dei costi dell’elettricità nelle                 0      50       100    150         200         250    dell’energia nucleare (D’haesele-
diverse regioni del mondo e per le                                                                           er 2013) – effettuato per incarico
diverse tecnologie di produzione.                                                                            della Direzione Generale Energia
                                         STATI UNITI

Dall’analisi di Fig. 2, che mostra                                                                           dell’Unione Europea e per il quale
un’elaborazione dei dati di questo                                                                           sono stati analizzati un centinaio
rapporto per un tasso di sconto del                                                                          di lavori e interpellati i principali
7%, si conclude che:                                   0      50       100    150         200         250    attori del settore in Europa – emer-
   – i costi di produzione dell’e-                     Gas         Carbone    Nucleare          Mediana
                                                                                                             ge che i costi delle esternalità as-
lettricità sono strettamente legati                                                                          sociate al funzionamento di una
alla corrispondente area geografi-       (1) Si noti la forte variabilità tra le diverse zone geografiche.
                                                                                                             centrale nucleare sono nell’ordine
                                         Fonte: nostre elaborazioni su dati IEA e NEA (2015).
ca: la mediana del costo dell’ener-                                                                          di 2 euro/MWh, notevolmente bas-
gia nucleare varia da circa 44 doll./     impegni di decarbonizzazione del                                   si se confrontati con quelli di altre
MWh per i paesi asiatici, passando        Paese, nel prossimo decennio l’u-                                  fonti programmabili; ad esempio,
per 78 doll./MWh negli Stati Uniti        nica fonte programmabile disponi-                                  nel caso del carbone, i costi delle
e superando gli 84 doll./MWh nei          bile risulta essere quella nucleare                                esternalità di funzionamento rag-
paesi europei;                            (DBEIS 2016) (7).                                                  giungono i 31 euro/MWh.
   – nel 2014 il costo dell’energia          Nell’ambito del progetto LEADER,                                   D’haeseleer riporta come costo
prodotta con il nucleare era il           sono stati anche valutati i costi di                               totale delle esternalità determina-
più basso rispetto alle fonti fos-        produzione di energia elettrica per                                te dell’incidente di Chernobyl un
sili tranne negli Stati Uniti per il      un reattore al piombo (Roelofs e                                   valore di 360 mld. euro (in moneta
gas (6).                                  Vazquez 2013), successivamente ul-                                 2005). Inoltre segnala, come conse-
   Una valutazione autorevole dei         teriormente dettagliati e aggiornati                               guenza della forte diversità tra di-
costi futuri di generazione dell’e-       (Ciotti e Manzano 2014). I risultati                               versi autori nel determinare i costi
lettricità è contenuta nel rapporto       danno un costo di 82 euro/MWh,                                     di eventuali nuovi incidenti nuclea-
annuale sulle previsioni della spe-       con una gamma di variabilità tra                                   ri, la necessità di condurre nuovi
sa energetica degli Stati Uniti (EIA      62 e 110 euro/MWh, assumendo un                                    studi. I costi per Fukushima sono
2015), i cui dati sono riportati in       tasso di sconto del 7%. Da queste                                  stati stimati in 150 mld. doll. (in
Tab. 3.                                   valutazioni preliminari si può trar-                               moneta 2014) («The Japan Times»
   Recentemente il Regno Unito ha         re la conclusione che, sia il costo                                2014). Va notato che questi importi,
stipulato un contratto per la co-         per unità di potenza installata, sia                               per entrambi gli incidenti, se ripor-
struzione di due centrali della filie-    il costo dell’elettricità dei reatto-                              tati all’energia totale prodotta da
ra EPR, garantendo al costruttore         ri LFR sono dello stesso ordine di                                 fonte nucleare, fanno aumentare il
un prezzo di acquisto dell’energia        grandezza rispetto a reattori con                                  costo delle esternalità al massimo
elettrica di 92,5 sterline/MWh (113                                                                          di alcuni euro per MWh.
doll./MWh) per 35 anni, superio-          Tab. 3 -           COSTO DELL’ELETTRICITÀ PER
                                                             DIVERSE FONTI DI ENERGIA
re del 19% al costo di produzione                            (doll./MWh)
riportato in Tab. 3; tale accordo è                                               Levelised Cost per
                                                                                                             2. CONCLUSIONI
stato criticato da numerosi osser-        Tipo di impianto                          impianti entranti
vatori e scelto come argomento                                                  in esercizio nel 2020           In questo articolo sono stati di-
dagli assertori della non sosteni-        A carbone (tecnologie avanzate con CCS)                 144,4      scussi i diversi aspetti della sosteni-
bilità economica dell’energia nu-         A gas (cicli combinati avanzati con CCS)                100,2      bilità dei reattori veloci refrigerati
                                          Nucleare (tecnologie avanzate)                           95,2
cleare. Si noti comunque che il           Geotermico                                               47,8
                                                                                                             a piombo. Il nuovo approccio con-
Department for Business, Energy           A biomasse                                              100,5      cettuale applicato nella loro pro-
& Industrial Strategy del Regno           Idroelettrico                                            83,5      gettazione, basato su principi in-
Unito dichiara che, per onorare gli       Fonte: nostre elaborazioni su dati EIA (2015).                     novativi, assicura caratteristiche di

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ENERGIA 4/2016

sicurezza intrinseca che riducono               impianti al vertice delle stime. Gli              a livello di ricerca, vanno persegui-
drasticamente il livello di rischio             odierni reattori nucleari sono già                te con lo stesso impegno. Il reatto-
di questa tipologia di reattori.                competitivi rispetto alle altre fonti             re adiabatico LFR costituisce una
   La significativa riduzione della             energetiche, mentre l’estrapolazio-               delle alternative. I reattori veloci
quantità di scorie prodotte e del               ne del confronto, a lungo termine,                raffreddati a piombo sono attual-
loro livello di radiotossicità con-             presenta innumerevoli incertezze.                 mente i migliori candidati per rag-
ferisce ai reattori a piombo un                 Il costo addizionale degli LFR, ri-               giungere l’obiettivo della riduzione
maggior grado di sostenibilità.                 spetto ai reattori a sicurezza pas-               delle emissioni e rappresentano
L’ottimizzazione del ciclo del com-             siva Gen. III+, è stato valutato in               una valida scelta per sostituire gli
bustibile, con il raggiungimento in             dettaglio nell’ambito del progetto                attuali reattori commerciali, una
pratica della sua chiusura, basata              LEADER ed è stato stimato nell’or-                volta che questi abbiano esaurito il
sul concetto di reattore adiabatico,            dine del 10%.                                     loro ciclo vitale.
diminuisce notevolmente l’impatto                  L’obiettivo di ridurre drastica-                  Un’adeguata informazione sui
ambientale e pone le basi per ri-               mente le emissioni di gas serra                   rischi reali e i benefici connessi a
considerare l’accettabilità dell’op-            prima della metà del secolo, ci co-               tutte le fonti di energia per consen-
zione nucleare da parte dell’opinio-            stringe a valutare il ricorso a nuove             tire ai cittadini una scelta serena,
ne pubblica.                                    tecnologie di produzione elettrica                consapevole ed eticamente corretta
   Le previsioni sugli EROI per                 in grado di raggiungere questo tra-               fra le diverse opzioni energetiche è
i reattori Gen. IV in confronto a               guardo e che, al contempo, assicu-                auspicabile.
tutte le altre tipologie a emissio-             rino l’erogazione di energia a basso
ne ridotta di CO2 pongono questi                costo. Tutte le opzioni ipotizzabili,                Casaccia (Roma), Novembre 2016

NOTE
    (1) Il contributo del nucleare a livello mondiale era del 19 % nel   GWd/t (GigaWatt-day/tonnellata) che denota quanta energia per
1991; negli anni successivi la produzione di elettricità nucleare è      unità di massa di combustibile (espressa in tonnellate) è stata
aumentata raggiungendo un massimo nel 2006 (con un 30% circa             estratta (1 GWd equivale a 86,4 . 1012 Joule).
in più rispetto al 1991), ma il suo peso percentuale è diminuito             (5) Le definizioni degli EROI primario e finale (R 2 e R 3) sono:
giacché la quantità di elettricità totale prodotta è passata da 10.617
                                                                            R 2 = EOutEL/EInEL + EInTH /w   e     R 3 = EOutEL/EInEL + EInTH
TWh nel 1991 a 22.433 TWh nel 2014, incrementi coperti maggior-
mente con l’impiego di carbone e gas (dalle statistiche della Banca      dove EOutEL è l’energia elettrica prodotta dal sistema, EInEL e EInTH
Mondiale elaborate nel sito goo.gl/yD45zC).                              sono le energie elettriche e termiche consumate dal sistema, e w
    (2) Questi elementi, appartenenti al gruppo dei transuranici,        è il costo della conversione da energia termica in elettrica (5 3)
sono i maggiori responsabili della radiotossicità di lungo periodo.      (Rotty et al. 1975).
Sono detti transuranici gli elementi chimici con numero atomico              (6) I costi dell’elettricità prodotta con energia nucleare sono
maggiore di 92; i più importanti nella fisica dei reattori nucleari      minori dei costi dell’elettricità prodotta con energie rinnovabili
sono il plutonio e gli attinidi minori: nettunio, americio e curio.      intermittenti (perfino senza considerare i costi di bilanciamento
    (3) Le ricerche teoriche e sperimentali sul piombo come fluido       provocati da queste) come riportato nelle figure ES1 e ES2 del ci-
termovettore condotte dall’ENEA, da diverse Università e da in-          tato rapporto.
dustrie italiane hanno dato un contributo significativo al proget-           (7) Valutazioni economiche puntuali, relative a tale impianto
to LEADER (che è stato coordinato dell’Ansaldo Nucleare). Il sito        e alle strategie di decarbonizzazione intraprese dal Regno Unito,
goo.gl/wO3bZw offre una esaustiva descrizione di queste ricerche.        saranno oggetto di un articolo specifico in preparazione da parte
    (4) Il livello di utilizzo del combustibile nucleare è espresso in   degli autori.

                                                                                                                                          73
ENERGIA 4/2016

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