Catanzaro. Tribunale di un'altra Italia di Riccardo Ionta

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ISBN                                                                        978-88-548-2217-7
ISSN :                                                                              2036-5993
Registrazione: 18/ 09/ 2009 n.313 presso il Tribunale d i Rom a

Catanzaro. Tribunale di un’altra Italia di Riccardo Ionta
                         16 settem bre 2019 n.730 - I Tribunali d ’Italia

Quest’articolo è una fotografia in una libera cornice.
Ed è scritto per Catanzaro e per i magistrati del Tribunale di Catanzaro.
Colleghi, amici e bravissimi magistrati di un’altra Italia.

1. Catanzaro. Città vertiginosa. 2. Catanzaro “non è bella”. 3. Il Tribunale. 4. Un
Tribunale distrettuale in strutturale difficoltà. 5. Litigiosità, criminalità, bisogno di
giustizia. 6. Il Tribunale distrettuale più giovane d’Italia. 7. Un Tribunale dalla pianta
organica non distrettuale. 8. Un Tribunale debole. 9. Un Tribunale in fuga. 10. Un
Tribunale senza aspiranti. 11. Un Tribunale in movimentazione. Tribunale di un’altra
Italia

        1. Catanzaro. Città vertiginosa
        Catanzaro. Città vertiginosa. H a scritto François Lenorm ant.
        L’archeologo - stud ioso d elle antichità nell’Italia m erid ionale - è stato
uno d ei pochi viaggiatori d el passato, giunti in città, a lasciare un significativo
segno d el passaggio.
        Città particolare, Catanzaro. Com e particolare è il rapporto con quei
viaggiatori che con spirito d iverso, in qualche m od o, l’hanno affrontata.
        C’è stato il viaggiatore trad izionale che d avvero si è ferm ato a Eboli.
Goethe, Dickens, Montesquieu, per citarne solo alcuni, per cu i il Grand Tour
ved eva nelle terre cam pane il lim ite d el Mezzogiorno, anche com e punto
d ’im barco per la Sicilia, senza alcu na consid erazione d ell’altrove m erid ionale.
        C’è stato il viaggiatore eccentrico, pur arrivato nelle Calabrie, m a non
così eccentrico d a raggiungere Catanzaro. Escher, Dum as pad re, ad esem pio.
Catanzaro. Tribu nale d i u n’altra Italia d i Francesco Ionta
                       16 settem bre 2019 n.730 - I Tribu nali d ’Italia

        C’è stato il viaggiatore realista - Douglas, Piovene, Sw inburne, Strutt,
Saint-N on, ad esem pio - che, ancor più eccentrico, a Catanzaro è arrivato,
portand o con sé il proprio realism o e non sem pre troppe lusinghe.
        E c’è stato il viaggiatore im m aginario che Catanzaro, e la Calabria, ha
solo im m aginato. E’ Stend hal che ha pur scritto d i un viaggio m ai com piuto e
citato Catanzaro - il cui nom e pare lo affascinasse - in un episod io d ella Certosa
d i Parm a (cap. XXVI).
        E poi c’è il m agistrato, contem poraneo viaggiatore nella giurisd izione.
        Im m aginario nell’im m aginare Catanzaro d opo averla scelta, per caso o
necessità, nella grand e sala d i un hotel d i Rom a. Trad izionale nell’im m aginarla
com e una sventura. Realista nel giu d icarla, senza ind u lgenza, una volta arrivato
e tutte le volte in cui d eve tornarci. Eccentrico, alla fine, nel giu d icarla con
affetto quand o va via.

        2. Catanzaro “non è bella”
        “N on è bella” ha scritto, d i Catanzaro, Dom inique Vivant Denon,
aggiungend o che “non ha niente che possa d estare curiosità”. Lo scrittore e
d iplom atico francese - era il 1778 - ha lasciato la traccia d i un leggero
pregiud izio estetico che, seppur in senso d iverso, accom pagna ancor oggi la
fam a d ella città.
        Dall’alto d ei suoi colli, con l’aria sem pre battuta d a un vento incessante e
la bella vista su llo Jonio e sulla Sila, Catanzaro è d avvero una vertigine. Di
cem ento, d isord ine architettonico e urbanistico. E’ un labirinto d i strad e colm e
d i auto, d i m olti avvocati e pochi giovani. Da una parte la m arina, d all’altra la
città storica, nel m ezzo - non i Giard ini d elle Esperid i, im m aginati d a Gissing - i
quartieri d ell’abband ono e un’isola costituita d alla Regione e d al Polo
Universitario. E poi, ancora, altre propaggini e isole ed ilizie. E’ una città d ivisa,
scom posta e ricom posta com e in u n singolare décollage, che ha cancellato le
tracce m igliori d el su o passato com pletand o l’opera iniziata d ai terrem oti e
cesellata d alla guerra.
        “Sono stato più volte a Catanzaro e ho avuto sem pre la stessa sensazione.
Catanzaro, com e tutte le città burocratiche, è una città un po’ triste e
d eprim ente. Infatti, malgrad o si trovi in un posto m olto bello e piacevole, la
carenza d i uno svilup po urbanistico organico, per la m ancanza d i un piano
regolatore, le conferisce un aspetto un po’ caotico e confusionario, m a sem pre
grigio ed am orfo, cosa che d el resto avviene in m oltissim e altre città italiane”.
H a d etto Pasolini.
        “Et voilà Catanzaro!, c’est extraord inaire!” ha d etto invece Marc Augé, il
celebre antropologo d ei “non luoghi”, in visita in città.

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        Perché Catanzaro non è così m ale com e la p rim a im pressione afferm a e
l’ultim o pensiero suggerisce. H a il bizzarro fascino d i quell’altra bellezza.
        Un ponte aud ace e m aestoso nella sua u nica arcata, un tunnel che rom pe
la rupe e subito d opo una gigante rotatoria a form a d i occhio che sovrasta una
vallata. Sono le im m agini che accom pagnano l’ingresso in una città intrisa di
altri ponti, altri palazzi, altri tunnel, altre ram pe. Catanzaro ha il senso d elle
im palcature, si sale sem pre e verso qualcosa che non è evid ente m a che è
evid entem ente incom piuto. Frequentate chiese barocche, palazzi d ecad enti e i
pochi resti d elle antiche porte, viuzze e piazzette strette e nascoste, il Convitto
Galluppi, la cu cina d i Salvatore, l’Arcivescovad o, Bellavista, Case Arse e il
com plesso d i San Giovanni, sono l’anim a storica d i una città che ha un corpo
d ’arte contem poranea la cui fisionom ia u nisce Mim m o Rotella, Altrove Festival,
“U Ciaciu”, il lungom are m osaicato d i Mend ini, i piatti d i Abbruzzino, il
Politeam a d i Portoghesi, l’arte pubblica d i d ecine d i m uri d ipinti d a grand i
artisti, l’Aria d ei vetri d i Borond o, il Marca e le sculture d el Parco d ella
Biod iversità.
        E poi c’è quel che resta d el paesaggio. "… La città è sita sovra un m onte in
m ezzo d ella Calabria: d ietro le spalle le van sorgend o altri m onti sino alla gran
giogaia d ella Sila, che d i verno si ved e coperta d i neve, e su la neve sorgono
nereggianti i pini: d inanzi le sta un vastissim o terreno ond ulato d i colline che
sono sparse d i giard ini, d i orti, d i case, d i vigne, d i oliveti, d ’aranceti, e di
pascoli d ove biancheggiano arm enti: e tutto quel terreno si curva in arco sul
m are Ionio che tra i capi Rizzuto e Bad olato form a il golfo d i Squillace. Il m are è
d istante d a la città sei m iglia, m a ti pare d i averlo sotto la m ano, e ne od i il
fragore… .". H a scritto Settem brini.

         3. Il Tribunale
         Arram picato su uno d ei tanti costoni d ella città, il Tribunale lo scorgi
im m ed iatam ente, app ena giunto su ll’occhiuta rotatoria. Il color ocra pallid o
d ell’alto ed ificio originario è accom pagnato d al grigio e d al vetro d ell’ed ificio
nuovo, sorta d i architettonico container, che orm ai d a m olti anni sta per aprire,
senza aprire m ai.
         Ram pe strad ali e la linea d i una ferrovia cingono l’ed ificio fino quasi a
toccarlo m entre d ue logore band iere cam p eggiano nel piazzale d ’ingresso -
anticipato d all’azzurro stinto d ei piloni d ell’ennesim a sopraelevata - d ove una
grigia intitolazione prova a ricord are Francesco Ferlaino.
         Il frequentato interno non è d ei peggiori, anche se gli spazi non
abbond ano, così com e i servizi. Per quasi u n anno senza u n servizio bar, per
oltre un anno senza riscald am ento né aria cond izionata. Mancano aule ad eguate
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e attrezzate per la trattazione d ei num erosi m axiprocessi e d ei processi che
richied ono la vid eo conferenza (ve ne sono sole d ue, una d elle quali posizionata
in luogo d iverso d alla sed e d el Tribunale) e m ancano gli spazi per la
conservazione d ella d ocum entazione. N on ci sono stanze per tutti i m agistrati,
la m aggior parte sono cond ivise, anche nell’innov ativa form ula “per giorni
alterni” o nella trad izionale, m a rivisitata, form ula d ell’open space. Poco più in là
d el Tribunale c’è la Corte d ’Appello, che ospita anche i locali d ella Procura.
        Antica realtà giurisd izionale, già nel seicento luogo d ella Regia Ud ienza,
Catanzaro è stata la sed e d ’im portanti processi - Piazza Fontana, “il processo
d ei 117” - d i fragorosi scand ali - com e la “guerra tra le Procure” o l’affare d egli
esam i per avvocato - d i una classe forense storica e signorile, d i m oltissim i
m agistrati, alcuni d ei quali su fficientem ente noti anche al grand e pubblico.

        4. Un Tribunale distrettuale in strutturale difficoltà
        Alla d om and a su quale sia il capoluogo d ella Calabria non sem pre si
rispond e, alm eno im m ed iatam ente, “Catanzaro”.
        Altrettanto spesso qualcuno d im entica che Catanzaro è sed e d istrettuale.
        Distretto, estesissim o, che includ e sette circond ari per quattro province
(Vibo Valentia, Paola, Cosenza, Croton e, Castrovillari, Lam ezia Term e), oltre
trecentotrenta Com uni e un bacino d ’utenza d i oltre un m ilione e centom ila
soggetti (superiore a quello d i Distretti com e Bari, Catania, Reggio Calabria,
Salerno e Messina)1. Realtà d ifficili per contenzioso e situazione socio-
econom ica e con scoperture im portanti che vanificano l’esistenza d i qualsiasi
rim ed io end od istrettuale.
        Il Tribunale è strutturato in tre sezioni penali (Dibattim ento, Riesam e,
GIP, GUP) e in d ue sezioni civili (una d elle quali inclu siva d el settore lavoro e
previd enza).
        Catanzaro è, ad oggi, il Tribunale d istrettuale con la m aggiore scopertura
d i organico.
        Il d ato form ale, in d isparte il posto vacante d a Presid ente, conta una
scopertura d el 24% per la presenza giurid ica d i 32 giud ici sui 42 p revisti d alla
pianta organica (che preved e anche 5 sem id irettivi e d ue giud ici d el lavoro). Il
d ato, estratto d a Cosm ag, inclu d e la fittizia presenza d i un collega trasferito
d ’ufficio (e contestualm ente sospeso) d al CSM, proprio a Catanzaro, d ove m ai
ha m esso pied e e che, d opo aver subito una cond anna per corruzione,

1Secondo i (non recenti) dati presenti su Cosmag. E’ interessante notare come, dai dati ministeriali relativi al
2018, il Distretto di Catanzaro risulti essere il sesto per peso della spese di giustizia a carico dell’erario dopo
Catania, Napoli, Palermo, Milano, Roma e Torino.

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ragionevolm ente non farà più parte, e nem m eno fittiziam ente, d ella pianta
organica catanzarese.
        La scopertura, quind i, senza contare i m agistrati in congedo per
m aternità o assenti per altri m otivi, è d el 26% (contand o i 31 m agistrati in
servizio).
        La d ifficoltà d el Tribu nale d i Catanzaro è strutturale, non contingente, e
si ripete nel tem po. Difficoltà, non confinata al solo d ato d ella pianta organica,
riflessa nell’affanno d ella giurisd izione e d ella popolazione, basata su più fattori
che - sebbene com u ni a m olte realtà giud iziarie - interpretati nel contesto socio-
econom ico d i riferim ento rilevano una consistenza che non è solo num erica.

        5. Litigiosità, criminalità, bisogno di giustizia
        Il tasso d i litigiosità d el territorio è elevato e colloca Catanzaro tra i
Tribunali più gravati d ’Italia.
        Per quanto riguard a la giustizia civile, i più recenti d ati tratti d al sistem a
DWGC (datawarehouse d ella giustizia civile) d el Ministero d ello Giustizia,
relativi al 2018, ind icano oltre 21m ila sopravvenienze, oltre 24m ila pend enze
finali e u n clearance rate in tend enza negativa. Catanzaro, d eve esser inoltre
rilevato, assorbe il nu m eroso contenzioso connesso alla presenza d el governo
d ell'ente regionale e d elle num erose aziend e regionali. L’ind ice d i litigiosità
elaborato d al Sole24 ore (e fond ato sul rapporto tra cause iscritte e abitanti)
colloca la zona catanzarese, negativam ente, al quarto posto in Italia. Med esim a
posizione negativa occupa per quanto riguard a la d urata m ed ia d ei
proced im enti civili. La percentuale d elle cause pend enti ultratriennali sul totale
d elle pend enze ved e la provincia catanzarese, sem pre negativam ente, al sesto
posto.
        Il Tribunale d i Catanzaro esercita la giurisd izione, naturalm ente anche
con com petenza d istrettuale, su un territorio caratterizzato d alla forte presenza
d ella crim inalità organizzata.
        Per quanto riguard a la giustizia penale quind i - la cui particolarità sul
territorio calabrese è tanto nota quanto ovvia - è sufficiente evid enziare un solo
e significativo d ato, tratto d alla Relazione d ella Com m issione parlam entare
d ’inchiesta sul fenom eno d elle m afie (2016), in cui si sottolinea la presenza in
Calabria d i circa 160 organizzazioni m afiose per quasi 4.400 affiliati d i cui oltre
la m età (circa 2.300) concentrati nel d istretto d i Catanzaro. E il Distretto
catanzarese è il più grand e per bacino d i utenza (e affiliazione crim inale) d opo
quello d i N apoli e Palerm o.
        I num eri d ella giustizia catanzarese sono solo in parte un peso d a
sm altire. Sono la m anifestazione d i un d isagio sociale d a com prendere e d i un
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intenso bisogno d i giu stizia e legalità, per m oltissim i versi inespresso 2, d a
sod d isfare, per questo, nel m igliore d ei m od i possibili. “Sono pochi i paesi
d ’Italia che abbiano conosciuto m eglio d ella Calabria l’ingiustizia, il sopruso, la
violenza: eppure, forse per ciò, questa regione tiene al som m o d el suo carattere
il senso d el d iritto e d el torto”, ha scritto Alvaro.

        6. Il Tribunale distrettuale più giovane d’Italia
        Catanzaro è in proporzione all’organico - e consid erand o com e
param etro la valutazione d i professionalità - il Tribunale d istrettuale più
giovane d ’Italia.
        Il Tribunale, com e d etto, conta una pianta organica d i 42 giud ici (più 2
giud ici d el lavoro). Al settem bre 2019 conta 31 m agistrati (oltre i d ue giud ici d el
lavoro) d i cui: quind ici sono in attesa d ella I valutazione d i professionalità; d ieci
hanno la I valutazione d i professionalità; tre hanno la II valu tazione d i
professionalità; uno la III e d ue la IV valutazione. Circa l’80% d ei m agistrati
hanno la I valutazione o ne sono in attesa (a Reggio Calabria il d ato si “ferm a”,
per così d ire, a circa il 70%). Cinque giud ici con la I valutazione di
professionalità hanno ottenuto il trasferim ento in altri uffici nel corso d el 2019.
        I giud ici in attesa d ella I valutazione costituiscono l’intera Sezione
Riesam e e - salvo un giud ice d i I valutazione - l’intera Sezione Dibattim ento. La
Sezione GIP-GUP conta m agistrati in attesa d ella I valutazione e con la I e II
valutazione. I giud ici d i prim a nom ina provengono d a d iverse regioni: Lazio,
Puglia, Lom bard ia, Em ilia-Rom agna, Cam pania, Piem onte.
        La “giovinezza” che connota il Tribunale d i Catanzaro è la sua d ebolezza
e la sua forza. E’ d ebolezza perché è causa d i un incessante e instabile
and irivieni m ai oggetto d i program m azione né generale, né specifica. E’ forza
perché nel Tribunale, fino all’orario d i chiusura e anche fuori d alle sue m u ra, c’è
l’intensità e la freschezza d i un gruppo d i colleghi che d anno il m eglio per la
loro giurisd izione.

        7. Un Tribunale dalla pianta organica non distrettuale
        Catanzaro continua ad avere una pianta organica inad eguata.
        Il recente allargam ento d i d ieci u nità, and ato a colm are un’inad eguatezza
d a anni nota e m anifesta, è stato totalm ente vanificato, e in brevissim o tem po,
d all’accentram ento in sed e d istrettuale d elle m isure d i prevenzione (per cui non

2 Un dato è significativo e riguarda il lavoro sommerso, ovvero i diritti sommersi. La Calabria, secondo gli
ultimi dati Istat elaborati dalla Ciga Mestre, presenta uno dei rapporti più alti in Italia tra popolazione
residente e lavoratori in “nero” (146 mila per nemmeno 2 milioni di abitanti) e la più alta un’incidenza del
valore aggiunto da lavoro irregolare sul Pil regionale (9,9%, quasi doppio rispetto al dato medio nazionale).

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vi è un num ero d i m agistrati ad eguato per com porre un collegio specializzato,
nonostante nel corso del period o 2017-2018 vi sia stato un increm ento d el 84%
d elle richieste d i m isu re d i prevenzione e d el 168% d ei controlli giu d iziari) e d i
quello d ella protezione internazionale (per cu i ad oggi non c’è stata neppure la
rinnovazione d ell’interpello per il posto extrad istrettuale). Accentram ento che si
è aggiunto alle com petenze d istrettuali d el tribunale d elle im prese, all’aum ento
d el carico d i lavoro d ella Corte d ’Assise (inclu siva d ei d istretti anche d i
Lam ezia, Crotone, Vibo Valentia) e che è stato accom pagnato al contestuale
rafforzam ento d ell’Ufficio d i Procura. Un allargam ento num erico d ella pianta
organica reso com unque inefficace d agli incessanti trasferim enti in uscita e
d alla scarsa attrattività d ell’u fficio per i trasferim enti in entrata.

         8. Un Tribunale debole
         Catanzaro è un Tribunale che poggia su u n’am m inistrazione fragile d i
personale e risorse e che si rapporta sia con un’Avvocatura num erosa e con
scarso red d ito, sia con una Procura d ella Repubblica strutturata e attiva.
         Per quanto riguard a il contrappeso costituito d all’Avvocatura, un d ato
appare significativo. La Calabria 3 conta 6,8 avvocati ogni m ille abitanti 4 (5,9 ne
conta la Cam pania, 4 è la m ed ia nazionale), il num ero più alto tra le regioni
italiane. Avvocati il cui red d ito m ed io è inferiore d el 56% alla m ed ia nazionale,
ovvero il d ato più basso tra le regioni italiane. Un altro d ato, tratto d al sistem a
statico m inisteriale, aiu ta a cogliere ancora m eglio la situazione. Gli onorari ai
d ifensori nel Distretto d i Catanzaro, a carico d ell’erario e per il 2018, hanno
superato i 20m ilioni d i euro collocand o lo stesso per spesa al sesto posto in
Italia d opo Milano, Rom a, Catania, Torino, Palerm o.
         La Procura d ella Repubblica d i Catanzaro - d opo l’arrivo d ell’attuale
Procuratore, vero e proprio attrattore giurisd izionale d i person ale e m ezzi -
conta 22 sostituti procuratori sui 24 previsti d alla pianta organica (oltre tre
aggiunti), d i cui quasi la m età d estinati alla Direzione Distrettuale Antim afia.
Una scopertura, ad oggi relativa, a fronte d i un passato recente che ha visto
l’u fficio in grand e sofferenza. Una Procura giovane - il cu i settore ord inario è
strutturato essenzialm ente sui m agistrati d i p rim a nom ina - che ultim am ente ha
visto p lurim i trasferim enti in entrata d opo che, per tanti anni, al pari d el
Tribunale, i band i sono and ati d eserti. La Procura d i Catanzaro può d irsi d ebole

3Secondo i dati del Rapporto Censis 2018 “Percorsi e scenari dell’Avvocatura italiana”.
4L’Ordine degli Avvocati di Catanzaro conta 1735 avvocati e l’ultimo bacino d’utenza stimato conta circa
260mila soggetti. Si consideri inoltre che il limitrofo Ordine di Lamezia Terme conta 783 avvocati.
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se raffrontata con altre Procure Distrettuali, anche d ella m ed esim a Regione, m a
costituisce una struttura com unque solid a rispetto al Tribunale.
        L’organico am m inistrativo d el Tribunale d i Catanzaro - la cui
professionalità sfata il pregiud izio, ricorrente e negativo, d el pubblico
im piegato m erid ionale - sconta, al pari d ell’organ ico giud iziario, gravi carenze
connesse all’atavico sottod im ensionam ento della giurisd izione catanzarese . Gli
ultim i d ati a d isposizione, estratti d al program m a d i gestione e sem pre m obili,
ind icano una carenza d el personale d i cancelleria superiore al 50%, o ltre alla
carenza d el 17% per la figura d i funzionario giud iziario.

        9. Un Tribunale in fuga
        Dal Tribunale d i Catanzaro in m olti vanno via, costantem ente.
        I m agistrati d i prim a nom ina, che non appartengono al territorio
catanzarese, vanno via perché, stanchi d i un pend olarism o scom od o e a lungo
raggio, si riavvicinano ai propri affetti lontani d a tem po. Vanno via perché stufi,
d opo aver vissuto il d isagio, d i un Tribunale che d al d isagio non riesce a
liberarsi. Vanno via perché avere una parte d i vita, in un altro e lontano luogo,
significa d estinare un terzo d ello stipend io per questo. Vanno via perché
l’incentivo “a restare” esistente - ovvero il punteggio per la sed e a copertura
necessaria, non previsto nem m eno per tutti - è una m isura fallim entare, in alcun
m od o com pensativa. E per com prend ere m eglio l’incentivo “alla fuga” basta la
sem plice notazione che i m agistrati che lasciano Catanzaro raram ente
ottengono, in sed e d i trasferim ento, la sed e realm ente am bita 5 e si accontentano,
com unque, d ella sed e a questa più vicina.
        I m agistrati che appartengono al territorio, al d i fuori d i scelte legate ad
aspirazioni professionali, vanno via per le cond izioni lavorative d isagevoli e
perché la continua fuoriuscita d i m agistrati cond uce a costanti vuoti d ’organico,
e quind i a costanti spostam enti interni che tentano d i rattoppare un coperta che
non solo troppa corta m a anche troppo bucata. Vanno via in Tribu nali lim itrofi
o d ella stessa città, in sed i d isagiate d ella Calabria, in Corte d’Appello (per cui
basta d avvero poca anzianità).
        Alcuni d ati aiutano m eglio ad inquad rare la situazione. N el solo corso
d el 2019 hanno ottenuto il trasferim ento d a Catanzaro 7 giud ici, d i cui 5 con la I
valutazione d i professionalità; d al 2015 al 2019 sono stati assegnati al Tribunale
28 giud ici d i prim a nom ina (con la consid erazione che la pianta organica , in
preced enza, contava trentad ue giud ici) e nello stesso period o alm eno d ieci
giud ici d el Tribu nale sono passati in Corte d ’Appello o in uffici lim itrofi.

5 Anche perché di base collocati nella parte bassa della graduatoria concorsuale e quindi sopravanzati, anche
in sede di trasferimento, dai propri colleghi di concorso.

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        10. Un Tribunale senza aspiranti
        Al Tribunale d i Catanzaro nessuno vuole and are.
        E nessuno vuole and are perché se il giud ice non appartiene al territorio
non ha m otivo d i and are in una realtà lavorativa d isagiata. Perché se appartiene
al territorio, Catanzaro l’ha ottenuta, subito, in sed e d i prim a scelta. E perché vi
è un lungo elenco d i ragioni che richied erebbero un altro tipo d i scritto.
        Un d ato aiuta a capire. Dal 2010 al 2019, con i band i d i tram utam ento
ord inario, sono stati pubblicati oltre 35 posti ord inari per il Tribunale d i
Catanzaro e, sem pre nel corso d i tale period o, i tram utam enti in entrata sono
stati solo 3 (uno nel 2011, uno d el 2013, u no nel 2017 che ha interessato un
giud ice d el lavoro, sem pre d el Tribunale d i Catanzaro, che è passato
all’ord inario).
        Le applicazioni extrad istrettuali d ifficilm ente sono coperte, perché a
causa d ella situazione effettivam ente d isagiata d el Tribunale, d ella posizione
geografica d ella città e d ella situazione logistica che non consente un
pend olarism o agevole, i vantaggi econom ici d ell’applicazione sono
neutralizzati d ai costi e d al peso tangibile d el lavoro (in particolare se
l’applicazione ha ad oggetto posti com e quelli d ell’Ufficio GIP -GUP o d el
Riesam e in cui, a d ifferenza d i altri settori, l’attività anche solo per sei m esi è
d avvero effettiva e consistente).

       11. Un Tribunale in movimentazione
       Catanzaro conosce una continua, e necessitata, rotazione sui ruoli che
d eterm ina rallentam ento e confusione nella gestione d ei proced im enti, sia
frustrazione per la professionalità d ei m agistrati.
       Il m ovim ento segue sem pre la m ed esim a intonazione ed ha cad enza
quasi annuale.
       La Sezione GIP-GUP (com posta astrattam ente d a und ici m agistrati)
m anifesta le scoperture più frequenti e im portanti d ovute ai trasferim enti d ei
colleghi verso altri tribunali o verso la Corte d ’Appello (ad esem pio, solo nel
corso d el 2019, si sono trasferiti ad altra sed e quattro m agistrati assegnati alla
Sezione). L’im m ed iata necessità d ella copertura - anche per m antenere il
necessario rapporto d i proporzionalità con la Procura - porta ai prim i
tram utam enti interni che, volente o nolente, in base alla norm ativa vigente,
coinvolgono i m agistrati d el Dibattim ento e d el Riesam e. Sezioni che, a loro
volta in d ifficoltà (a causa d ei tram utam enti al GIP-GUP, ad esem pio, il
Dibattim ento è stato costretto a m utare nell’ultim o biennio plurim e volte i d ue
Catanzaro. Tribu nale d i u n’altra Italia d i Francesco Ionta
                           16 settem bre 2019 n.730 - I Tribu nali d ’Italia

collegi esistenti e quello d ’assise), ved ono l’assegnazione d ei m agistrati d el
settore civile, che quind i rim ane inevitabilm ente scoperto, salvo la fortunata
coincid enza d ell’ingresso d i m agistrati d i prim a nom ina.

         Tribunale di un’altra Italia
         “Qui nacque il nom e Italia”. E’ scritto su un cartellone d i benvenuto,
sufficientem ente consum ato d a passare inosservato, all’ingresso d ella città.
Un’interpretazione leggend aria, in tante versioni narrata, ne vuole l’origine in
u n vocabolo con il quale i greci d esignavano la popolazione stanziata nei pressi
d ell’od ierno abitato.
         Una volta vista e confrontata la realtà giurisd izionale catanzarese,
d ell’Italia, al Tribunale d i Catanzaro, sem bra rim asto a m ala pena il nom e.
Senza troppe parole, basterebbe ricord arne la collocazione geografica. Perché
Catanzaro non è un tribunale d el sud Italia , m a un tribunale che sta nel
m erid ione d el sud Italia, in Calabria.
         I problem i d el m erid ione si riflettono sulla giurisd izione, certo. La
giurisd izione è, in m od o biunivoco, parte d el problem a d el m erid ione. Debole e
claud icante, è sia com ponente d el problem a, sia ostacolo alla solu zione d elle
altre sue parti. E tanto perchè, in m od o forse più intenso che d a altre parti, c’è
bisogno d i ved ere, d i sentire, la legalità e la giustizia, oltre i proclam i e soliti
stilem i. Una giu stizia che è p ure civile, e non solo penale, anche se si parla d i
Calabria e anche se si parla d i ‘nd rangheta. Perché la d isperazione più grave che
p ossa im pad ronirsi d i una società - ha scritto Alvaro, che a Catanzaro ha
vissuto e stud iato - è il d ubbio che vivere rettam ente sia inutile.
         Soluzioni im m ed iate alle problem atiche che affliggono il Tribunale d i
Catanzaro non sono facili d a im m aginare. Tre d esid eri si possono però pur
sem pre esprim ere.
         Il prim o è un d esid erio d i continuità.
         La soluzione ai m ali d el Tribunale d i Catanzaro è d a sem pre l’iniezione,
m assiva e consistente, d i m agistrati d i prim a nom ina. Palliativo con effetti
lim itati che m anifesta la sua fragilità non appena i m agistrati m aturano la
legittim azione al trasferim ento 6. Il turn over è tale se vi è effettivo
avvicend am ento e quind i contestualità tra entrate e uscite. E nel caso d el
Tribunale d i Catanzaro, d ove tra uscite ed entrate vi è asim m etria num erica e
6 Quattro dei cinque giudici (salvo l’unico giudice, che è calabrese) che hanno assunto le funzioni nel 2015
hanno ottenuto il trasferimento appena legittimati, lasciando un vuoto d’organico che, sommato agli altri
trasferimenti subiti dal Tribunale nel corso del 2019, sarà probabilmente colmato solo nell’autunno 2020 con
l’arrivo dei magistrati di prima nomina del d.m. 12 febbraio 2019 (che sceglieranno la sede di destinazione
nella primavera 2020). Nell’autunno 2020 otterranno la legittimazione dodici magistrati del d.m. 18 gennaio
2016 il cui (ipotetico e per molti concreto) trasferimento verrà colmato solo dai m.o.t. dell’ultimo concorso
che ancora debbono iniziare il tirocinio.

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GIUSTIZIA INISEME

tem porale, non è possibile parlare d i turn over. Il d esid erio è quello che a
Catanzaro si possa parlare effettivam ente d i turn over. E questo app are possibile
solo creand o d ei nuovi incentivi “a restare” effettivam ente com pensativi ovvero
applicazioni d otate d i flessibilità tem porale, d eterm inate per il caso specifico, al
fine d i consentire il passaggio d i consegne tra m agistrati d i prim a nom ina che
vanno via e m agistrati d i prim a nom ina che arrivano.
        Il second o è un d esid erio d i trasparenza e d iversificazione d elle tutele.
        Il Tribunale d i Catanzaro, al pari d elle altre sed i problem atiche, richied e
una tutela d iversificata. I tribunali non in d ifficoltà sono tutti uguali, i tribunali
in d ifficoltà sono tutti d iversi, sono più fragili e richied ono una specifica
attenzione e program m azione - a livello centrale e locale - che non può lim itarsi
al m anifesto d ei program m i d i gestione. Il d esid erio è la creazione d i una banca
d ata accessibile a tutti in cui vi sia una sched a per ogni ufficio, aggiornata con
costanza, contenente i d ati volti a chiarirne la situazione (scopertura, flussi d i
proced im enti, flussi d i personale, statistiche, tabelle provved im enti ad ottati,
m isure attuate d al Consiglio, program m a d i gestione, d ocum ento organizzativo
generale, ecc.). Il d esid erio è che il Csm esprim a, m otivatam ente, le sue
d ecisioni su tali basi - non su logiche d i forza d ei d ifferenti uffici, com e spesso
accad e - e che d ecid a le azioni d i rid istribuzione e collocazione d elle forze anche
sulla effettiva consid erazione d ella serie storica d ei flussi d ei m agistrati in
entrata e uscita. Il d esid erio è la previsione di canali proced im entali accelerati e
privilegiati, d i una valutazione d ei d irigenti, in sed e d i conferim ento e
riconferm a, che focalizzi l’attenzione sulle problem atiche end em iche d el singolo
Tribunale e sulla loro gestione.
        L’ultim o è un d esid erio lessicale.
        Il Tribunale d i Catanzaro, assiem e ai suoi sfortunati pari, è spesso
d efinito d i “frontiera”, per ed ulcorare con term ine vagam ente eroico,
vagam ente western, vagam ente epico quello che è un reale problem a d i norm e,
organizzazione e risorse e non un im m aginifico problem a d i confine fra realtà.
Il d esid erio è quello che non si parli più d i Tribunale d i frontiera, bad and o al
concreto d elle cose.
Catanzaro. Tribu nale d i u n’altra Italia d i Francesco Ionta
     16 settem bre 2019 n.730 - I Tribu nali d ’Italia

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