IL SOLE A MEZZOGIORNO* - La rivincita del Sud nello sviluppo dell'energia da fonti rinnovabili - CSDDL.it

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Osservatorio sul Mezzogiorno                                                        Anno I n. 2

                           IL SOLE A MEZZOGIORNO*
            La rivincita del Sud nello sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili

                                      di Maria Giovanna Zubbo

SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Un po’ di             50 milioni di persone che si sposteranno solo
chiarezza. 3. La strategia europea per lo           su navette elettriche e dove avrà la propria
sviluppo sostenibile: il pacchetto per il Clima     sede l’Agenzia internazionale per le energie
e l’Energia (pacchetto 20-20-20). 4. La             rinnovabili (IRENA); in Sicilia dovrebbe
normativa nazionale di incentivo. 5. L’Italia e     partire nel 2010 la Centrale solare
le FER. Il Sud: un potenziale cantiere aperto.      termodinamica su un progetto del premio
6. Il made in Italy delle rinnovabili. 7. Energie   Nobel Carlo Rubbia insieme a ENEL e
rinnovabili e mercato del lavoro.                   ENEA; Ikea ha recentemente inaugurato a
                                                    Corsico uno degli impianti più grandi
                                                    d’Europa di geoscambio a bassa entalpia con
                                                    304 sonde geotermiche in grado di produrre,
         1. Introduzione                            secondo le stagioni, aria calda o fredda per il
     *                                              supermercato, sfruttando il gradiente termico
    Barack Obama nel momento più buio               presente tra la superficie, più fredda, e una
della finanza mondiale ha lanciato il suo           profondità di 125 metri, più calda.
Economic Recovery Plan, una “virata verso                Questi sono solo alcuni esempi di come
l’economia verde”, come la definiscono              l’interesse per le energie alternative è ormai
Maurizio Guandalini e Victor Uckmar nel             al primo posto nell’agenda di Paesi e
saggio Il Green New Deal, in Green                  aziende.
Economy, Italia, Idee, energia e dintorni.               Per anni il tema dell’economia verde è
Uno stimolo alla ripresa economica,                 stato considerato appannaggio di specialisti,
Mondadori, 2009.                                    ma oggi, nel quadro dell’attuale crisi
    Si tratta di un saggio particolarmente          economica, cogliere la sfida della green
interessante, nel quale il tema delle fonti         economy significa leggere non solo rischi e
rinnovabili viene scandagliato e analizzato         problemi nelle richieste di allineamento ad
sotto vari punti di vista, tecnico-scientifici,     un’Europa a basso contenuto di carbonio,
aziendali, economici e politici.                    sicuramente costosa in termini di politiche
    Ad esempio, nell’introduzione, vengono          per le imprese, ma anche opportunità di
elencate le seguenti novità in tema di energia      modernizzazione e competitività.
sostenibile: ad Abu Dhabi, la capitale degli             È indubbio che l’aumento dell’interesse
Emirati Arabi Uniti, si sta realizzando un          per queste fonti di energia non nasca solo
progetto ambizioso, la Masdar City, una città       dalla riscoperta di un nuovo amore per la
ad emissioni zero a 30 chilometri dalla             natura, ma anche e soprattutto da elementi di
capitale che entro il 2016 dovrebbe ospitare        geoeconomia e geopolitica.
*
                                                         Le continue crisi internazionali e
  “IL SOLE A MEZZOGGIORNO” era il suggestivo        l’altalenante prezzo del petrolio legato alla
titolo di un ciclo di seminari sul fotovoltaico
organizzati nel 2009 da Nomisma Energia, società
                                                    speculazione, la dipendenza e l’instabilità
specializzata in studi economici nel settore        politica dei Paesi detentori delle fonti
dell’energia.                                       energetiche, i preoccupanti e continui appelli

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alla riduzione di CO2 nell’aria, causa del         di formazione di molto superiori a quelli di
deterioramento        ambientale,        hanno     consumo attuale, come le fonti fossili, quali
comportato una nuova consapevolezza nei            petrolio, carbone, gas naturale, o per essere
soggetti pubblici e privati.                       presenti in riserve non inesauribili sulla scala
    Il petrolio secondo gli esperti sarà           dei tempi umani, come l’isotopo 235
disponibile ancora per 80 anni e le                dell’uranio, elemento attualmente più
cosiddette fonti rinnovabili sono in ritardo di    utilizzato per produrre energia nucleare).
40 anni rispetto al fabbisogno coperto dal              Se la definizione in senso stretto di
greggio.                                           “energia rinnovabile” è quella sopra
    Il 62% della produzione d’energia              enunciata spesso sono usate come sinonimi
mondiale proviene dal petrolio e dal gas           le espressioni “energia sostenibile” e “fonti
naturale; alla fine di questo secolo la quota      alternative di energia”.
dovrebbe scendere al 50% e il restante                  In realtà per “energia sostenibile” si
dovrebbe essere fornito da fonti alternative,      intende una particolare modalità di
soprattutto nei due settori che tirano di più      produzione ed un uso dell’energia che
nel mondo, cioè l’energia del vento, che           permette uno sviluppo sostenibile e
dovrebbe crescere con una media del 22%            ricomprende, quindi, anche l’aspetto
l’anno nei prossimi cinque anni, e l’energia       dell’efficienza degli usi energetici. Per “fonti
del sole.                                          alternative di energia” si intendono, invece,
    Le associazioni ambientaliste indicano 3       tutte le fonti di energia diverse dagli
punti irrinunciabili: mantenere l’aumento          idrocarburi, cioè non fossili.
della temperatura sotto i 2 gradi, tagliare le          In ogni caso, non esiste una definizione
emissioni dell’80% entro il 2050 e investire       univoca di fonti rinnovabili. Secondo la
115 miliardi di euro l’anno per difenderci         normativa italiana sono “fonti rinnovabili”:
dal caos climatico. Per raggiungere tali           “il sole, il vento, le risorse idriche, le risorse
obiettivi si propone ai Paesi industrializzati     geotermiche, le maree, il moto ondoso, la
la cura ZCAP (Zero Carbon Action Plan),            trasformazione in energia dei prodotti
che vuol dirsi portarsi verso l’obiettivo          vegetali o dei rifiuti organici”1.
emissioni zero tagliando le emissioni del               In questa definizione rientrerebbero,
40% entro il 2020 e del 95% entro il 2050.         quindi, l’energia geotermica, idroelettrica,
                                                   marina, solare, eolica, da biomasse e da
                                                   termovalorizzazione.
   2. Un po’ di chiarezza                               Si distinguono anche le fonti rinnovabili
                                                   “classiche” o FER, cioè idroelettrica e
     Sono da considerarsi energie rinnovabili      geotermica, e quelle “nuove” o NFER, cioè
quelle forme di energia generate da fonti che      l’energia solare, eolica e da biomassa.
per la loro caratteristica intrinseca si                Nell’ambito della produzione di energia
rigenerano o non sono “esauribili” nella           elettrica le fonti rinnovabili si classificano
scala dei tempi umani e, per estensione, il        anche in “fonti programmabili”, quali gli
cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali    “impianti idroelettrici a serbatoio o a bacino,
per le generazioni future.                         rifiuti solidi urbani, biomasse, impianti
     Sono, dunque, considerate “fonti di           assimilati che usano combustibili fossili,
energia rinnovabile” il sole, il vento, il mare,   combustibili di processo o residui”, e “fonti
il calore della Terra ovvero quelle fonti il cui
                                                   1
utilizzo attuale non ne pregiudica la                 D.lgs. 16 marzo 1999 n. 79. Attuazione della
disponibilità nel futuro (al contrario delle       direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il
energie non rinnovabili, generate da fonti         mercato interno dell’energia elettrica. Pubbl. nella
                                                   Gazz. Uff. 31 marzo 1999, n. 75.
limitate nel futuro, o per avere lunghi periodi

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non programmabili”, quali gli “impianti di               degli effetti economici, sociali ed ambientali
produzione idroelettrici fluenti, eolici,                di tutte le politiche deve costituire parte
geotermici, fotovoltaici e biogas”2.                     integrante del processo decisionale.
    Spesso si considerano fonti rinnovabili                  Il cammino prosegue con il processo di
anche il risparmio energetico e l’efficienza             revisione di tale strategia, iniziato nel 2005 e
energetica, anche se tali tematiche fanno                conclusosi nel 2006 con l’adozione da parte
parte dell’utilizzo razionale dell’energia e             del Consiglio europeo di Bruxelles della
non della loro produzione3.                              nuova “Strategia europea per lo sviluppo
    Per quanto riguarda il problema                      sostenibile 2005-2010”.
dell’incertezza       delle        definizioni               Con essa l’Europa intende proseguire
emblematico        è     il    caso      della           l’integrazione degli obiettivi di sostenibilità
termovalorizzazione. In particolare, in Italia,          ambientale (la cosiddetta agenda di
in violazione delle direttive europee in                 Goteborg) con quelli dello sviluppo
materia, è considerata rinnovabile tutta                 sostenibile e sociale (la cosiddetta agenda di
l’energia prodotta dalla termovalorizzazione             Lisbona) individuando come strumenti
o incenerimento, invece l’Unione Europea                 fondamentali la formazione, l’investimento
considera “rinnovabili” solo la parte                    nella ricerca e lo sviluppo, l’informazione e
organica dei rifiuti, cioè gli scarti                    la comunicazione con i cittadini, ed
biodegradabili4.                                         elencando sette sfide e relativi campi
                                                         d’azione, quali il cambiamento climatico e
                                                         l’energia.
    3. La strategia europea per lo sviluppo                  Nel 2006 viene adottata anche la
sostenibile: il pacchetto per il Clima e                 decisione del Consiglio europeo riguardante
l’Energia (pacchetto 20-20-20)5                          gli “Orientamenti strategici comunitari per la
                                                         coesione economica, sociale e territoriale
    La strategia europea per lo sviluppo                 2007-2013”, in base alla quale si intende
sostenibile prende avvio con il Consiglio di             rafforzare la strategia politica di coesione
Goteborg del 2001.                                       per raggiungere gli obiettivi comunitari
    È in quell’anno che l’Europa prende                  precedentemente fissati realizzando una
ufficialmente coscienza che la valutazione               stretta strategia tra la dimensione economica,
                                                         quella sociale e quella ambientale.
2                                                            Gli obiettivi dell’Unione Europea in
  Fonte GSE.
3
  M. PALLANTE, L’uso razionale dell’energia. Teoria
                                                         campo ambientale ed energetico possono
e pratica del negawattora, Torino 1997.                  essere così riassunti: realizzazione di un
4
   La Commissione europea, in data 20/10/2003, in        mercato interno dell’energia, accelerazione
merito alla distorsione della normativa comunitaria in   del passaggio a un’economia a basse
Italia in riferimento all’inclusione della parte non     emissioni di carbonio, dotazione di un piano
biodegradabile dei rifiuti quale fonte di energia
rinnovabile, si è così espressa: “La Commissione
                                                         per l’efficienza energetica di impatto
conferma che, ai sensi della definizione dell’art. 2,    multisettoriale. La strategia energetico-
lettera b) della direttiva 2001/77/CE del Parlamento     climatica a livello europeo si basa quindi su
europeo e del Consiglio, del 27/9/2001, sulla            un pacchetto di misure finalizzate sia a
promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti      combattere       i     cambiamenti     climatici
energetiche rinnovabili nel mercato interno
dell’elettricità, la frazione non biodegradabile dei
                                                         attraverso la riduzione delle emissioni di gas
rifiuti non può essere considerata fonte di energia      ad effetto serra sia a ridurre la dipendenza
rinnovabile”, in Commissione Europea, C 78 E/192         dalle importazioni di energia e l’aumento dei
Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea IT 27.3.2004.     prezzi.
5
   M. GUADALINI, V. UCKMAR (a cura di), Green                Questo lungo e difficile percorso ha
economy, Italia, Idee, energia e dintorni. Uno stimolo
alla ripresa econonica, Mondadori, 2009.
                                                         portato il 6 marzo del 2007 all’adozione di

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un ambizioso programma a livello europeo,         dall’idroelettrico il cui potenziale è stato
il “Pacchetto per il Clima e l’Energia” detto     però sfruttato quasi totalmente.
anche “Pacchetto 20-20-20” perché fissa               In ogni caso la produzione di energia da
diversi obiettivi da qui al 2020, tra i quali     FER è incentivata dallo Stato italiano
l’incremento del 20% delle fonti rinnovabili      soprattutto con due regimi, quello di
sul consumo di energia primaria, la               mercato, costituito dai cosiddetti Certificati
riduzione del 20% del consumo di energia          verdi, e quello amministrativo, costituito da
primaria rispetto al trend attuale e la           contributi a fondo perduto, tariffe speciali,
riduzione del 20% delle emissioni di gas          conto energia ed incentivi fiscali.
serra rispetto al 1990.                               In particolare nel 2009 l’Autorità per
                                                  l’energia elettrica ed il gas, in occasione
                                                  dell’audizione presso la Commissione
       4. La normativa nazionale di incentivo     attività produttive della Camera dei deputati,
                                                  ha evidenziato i seguenti dati: nel 2008 il
    In relazione all’obiettivo europeo del        costo degli incentivi alle rinnovabili è stato
20% della copertura dell’intero ammontare         pari a circa 1, 3 miliardi di euro, con un
dei consumi finali di energia primaria            aggravio del costo della bolletta del 6%; per
attraverso fonti rinnovabili, fissato dal         raggiungere gli obiettivi europei del 20%
“Pacchetto 20-20-20”, è stato stimato che, a      tale costo salirà a 3 miliardi di euro nel
fronte dell’attuale copertura del 7%,6            2010, 5 miliardi nel 2015 e 7 miliardi nel
l’obiettivo assegnato all’Italia è pari al 17%,   2020, con un aggravio sul costo della
valore che la Fondazione per lo sviluppo          bolletta del 20%; l’attuale sistema di
sostenibile ha tradotto nei seguenti obiettivi    incentivi presenta problemi di equità fiscale
specifici: 7% per i consumi di carburante;        legati alla redistribuzione del loro costo
8% per i consumi di calore; 33% per i             sociale in funzione dei consumi elettrici
consumi di elettricità, con riferimento alle      degli utenti e non del reddito dei
tre modalità in cui sono ripartiti i consumi      contribuenti.
finali di energia primaria (per consumi finali        Come esempi di fondi chiusi per gli
di energia si intende il totale dei consumi di    investimenti nelle infrastrutture nel campo
energia sotto forma di elettricità, calore e      delle rinnovabili possiamo citare l’F2i,
carburante).                                      Fondi Italiani per le Infrastrutture, fondo
    Si stima anche che per raggiungere tale       autorizzato dalla Banca d’Italia nel 2007 e
33% dei consumi di elettricità al 2020,           che dispone di 1, 852 miliardi di euro. È
considerato che la produzione nel 2008 è          sponsorizzato da importanti istituzioni
stata pari al 17, 2%, la produzione di energia    finanziarie italiane ed estere da tempo attive
elettrica da FER dovrebbe passare da 58           nel     settore    del     finanziamento    in
TWh del 2008 a 108TWh del 2020.                   infrastrutture, come l’UniCredit, Banca
    L’Italia è purtroppo tra i Paesi europei      Intesa e Merrill Lynch-Bank of America. Ad
che diversifica meno le proprie fonti di          oggi sono stati impegnati nel sottore
energia elettrica facendo ricorso per più         dell’investimento in energie rinnovabili circa
dell’80% alle fonti fossili7.                     128 milioni di euro, soprattutto nel campo
    L’Italia importa la maggior parte di gas      dell’eolico e nella generazione di energia
naturale da soli tre paesi, Russia, Algeria e     elettrica da fonte solare.
Libia, e la maggior generazione non
termoelettrica          è         rappresentata
                                                     5. L’Italia e le FER. Il Sud: un
6                                                 potenziale cantiere aperto
    Fonte Eurostat.
7
    Fonte Eurostat, dati del 2007.

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    In Italia non si è ancora innescata la          produzione di energia da fonti rinnovabili
scintilla in grado di trasformare gli obblighi      (Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige,
fissati dall’Unione Europea con il                  Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna); 8
“Pacchetto 20-20-20” e con la Direttiva             Regioni che producono una quantità di
2009/28/CE in una opportunità per il Paese.         energia da fonti rinnovabili uguale o poco
Il settore delle rinnovabili “avanza ma non         superiore alla media nazionale (Umbria,
traina”.                                            Piemonte, Toscana, Marche Abruzzo,
    Le ragioni di questa inerzia sono da            Campania, Puglia, Sicilia); 6 Regioni
ricercarsi    nella    mancanza       di     una    popolose e sviluppate ma dotate di scarse
pianificazione energetica, nazionale e              risorse rinnovabili che restano sotto la media
regionale, la quale provoca incertezza nel          nazionale (Lombardia, Veneto, Friuli V. G. ,
mondo industriale, imprenditoriale e                Liguria, Emilia Romagna, Lazio).
finanziario, che mina la competitività del               Ogni Regione ha scelto una strada per
nostro paese.                                       l’eco-energia. Ad esempio, sempre secondo
    L’Italia rappresenta inoltre una anomalia       il rapporto della Fondazione per lo sviluppo
nel settore delle FER perché è uno dei paesi        sostenibile, la Lombardia e il Trentino Alto
a maggior produzione di energia rinnovabile         Adige sono leader nella produzione di
ma ancora non dotato di una propria                 energia idroelettrica e lo resteranno nel
industria     manifatturiera      di     settore,   2020; Puglia, Sicilia, Sardegna e Campania
soprattutto nell’eolico e nel fotovoltaico.         sono e resteranno leader nell’eolico; il solare
    Il Presidente della Fondazione per lo           è sviluppato nel Sud solo in Puglia; per le
sviluppo sostenibile, Edo Ronchi, ha                biomasse, compresi rifiuti biodegradabili e
recentemente affermato che “lo sviluppo             biogas, leader è oggi l’Emilia Romagna; per
delle energie rinnovabili sarà decisivo non         la geotermia è leader la Toscana.
solo per il clima. Per l’Italia potrà                    Nel complesso l’aumento più consistente
rappresentare una delle più importanti              delle energie rinnovabili si realizzerà nel
opportunità per l’economia del futuro. Un           Sud, dove il settore dell’energia elettrica
programma di sviluppo delle energie                 dovrebbe crescere da 10TWh prodotti nel
rinnovabili articolato con obiettivi precisi        2008 a 38,4TWh nel 2020. Sempre il
per tutte le fonti e per tutte le Regioni è         presidente della Fondazione per lo sviluppo
essenziale e urgente per coinvolgere i              sostenibile ha commentato queste previsioni
territori e le istituzioni e per fornire un         così:     “Questo      aumento        consistente
quadro di riferimento stabile agli operatori        dell’energia elettrica prodotta nel Sud del
economici      che     dovranno      realizzare     paese richiede non solo un rafforzamento
investimenti consistenti. Si tratta di un           della rete elettrica che già oggi al Sud non
cammino percorribile tendendo conto,                riesce ad assorbire tutta l’energia eolica
anche, che la Germania, già oggi produce            prodotta, ma soprattutto un grande sforzo
da nuove fonti rinnovabili la quantità di           industriale che sarà ripagato da un ritorno
energia che dovrà produrre l’Italia nel             occupazionale consistente e da uno sviluppo
2020”.                                              economico sostenibile per tutto il
    Il rapporto delle Fondazione per lo             meridione”.
sviluppo sostenibile del 20098 disegna per il            Nel 2010 è stato pubblicato l’annuale
2020 uno scenario nazionale caratterizzato          rapporto di Legambiente sullo stato di salute
da: 6 Regioni poco abitate e dotate di              del nostro Paese, “Ambiente Italia 2010”,
notevoli risorse rinnovabili che producono          realizzato da Legambiente in collaborazione
più del doppio della media nazionale di             con l’Istituto di Ricerche Ambiente Italia.
                                                         Vi si legge che l’Italia è al terzo posto in
8
    www.fondazione sviluppo sostenibile.org.
                                                    Europa per emissioni di CO2, con la

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produzione di 550milioni di tonnellate,            con l’1%, la Basilicata con lo 0,9%, il
mentre era quinta nel 1990 e quarta nel            Molise con lo 0,8% e la Liguria con lo 0,5%.
2000.                                                  Nel 2009 il settore delle rinnovabili ha
     Rispetto al 1990, anno di riferimento per     visto un incremento del 13% rispetto al
l’obiettivo di riduzione del 6,5% entro il         2008, passando così dai 58,16TWh di fine
2012 previsto dal Protocollo di Kyoto, la          2008 ai 66TWh di fine 2009.
crescita delle emissioni lorde italiane è stata        Lo ha reso noto nel 2010 il Dipartimento
del 7,1%, soprattutto a causa dell’aumento         Energia del Ministero dello Sviluppo
dei consumi per trasporti (più 24%), della         Economico che ha intersecato i risultati
produzione di energia elettrica (più 24%) e        dell’attività di dispacciamento di Terna e
della produzione di riscaldamento per usi          quella di qualifica degli impianti per
civili (più 5%). Le emissioni nette,               l’incentivazione fatta dal GSE - Gestore
considerando i cambiamenti d’uso del suolo         Servizi Energetici9.
e l’incremento della superficie forestale,             L’accelerazione maggiore si registra
sono cresciute del 5%. Tutto ciò mentre a          nella produzione di energia solare da
livello europeo si registra una riduzione del      impianti fotovoltaici, che dal 2008 al 2009 è
4,3% delle emissioni rispetto al 1990, con         passata da 193 GWh a 1.000 GWh, con un
Germania, Regno Unito e Francia che hanno          incremento di oltre il 40%. In crescita anche
già superato gli obiettivi del Protocollo di       l’eolico che è passato dal 2008 al 2009 da
Kyoto, seguiti dall’ Olanda che è prossima         4.861 GWh a 6.600 GWh, con un aumento
ad arrivarci.                                      del 35%. La produzione degli impianti
     In quanto alla produzione di rinnovabili      alimentati da biomasse è passata dai 5.966
il nostro paese soddisfa attualmente con le        GWh del 2008 a circa 6.500 GWh del 2009,
fonti pulite il 5,2% del proprio fabbisogno        con un incremento del 10%. Gli impianti
totale di energia, mentre entro il 2020            idroelettrici, grazie alle opere di rifacimento
dovrebbe arrivare al 17%.                          delle infrastrutture esistenti e alla ottima
     Le    Regioni      del     Nord,     grazie   idraulicità registrata nel 2009, hanno
all’idroelettrico,    sono       quelle      che   registrato un aumento della produzione del
storicamente hanno la maggior produzione           13%, da 41.623 GWh a 47.000 GWh.
di energia elettrica da fonti rinnovabili, ma è        Grazie a tali incrementi la produzione di
in quelle del Sud, grazie all’eolico e al solare   energia da fonti rinnovabili ha coperto nel
fotovoltaico, che c’è stata negli ultimi anni      2009 circa il 20% del consumo interno lordo
la maggior crescita. La classifica regionale       di energia elettrica del nostro Paese, rispetto
vede, in base ai dati del GSE riferiti alla        al 16,5% del 2008.
quota di produzione di energia elettrica da            Iniziativa     di    grande     rilievo   è
fonti rinnovabili in Italia del 2008 (16,5%),      rappresentata dal Patto dei Sindaci10,
al primo posto la Lombardia con il 20,4%           sottoscritto da molte città europee che si
della produzione italiana di energia da fonti      impegnano a superare gli obiettivi del 20%,
rinnovabili, seguita da Trentino Alto Adige        fissati dall’Unione Europea con il pacchetto
con il 16,1%, la Toscana con l’11%, il             Energia- Clima del 2009, ovvero si
Piemonte con il 10,5%, il Veneto con il            impegnano a ridurre le emissioni di CO2
7,7%, la Valle d’Aosta con il 4,9%, la Puglia      attraverso una migliore efficienza energetica
con il 3,7%, il Friuli Venezia Giulia con il       e una produzione e un utilizzo più sostenibili
3,3%, l’Emilia Romagna con il 3,2%, la             dell’energia. Le città che vi hanno aderito si
Calabria con il 2,7%, l’Abruzzo con il 2,7%,       impegnano a presentare ogni anno un
la Campania con il 2,5%, l’Umbria con il
2,1%, la Sicilia con il 2,1%, il Lazio con il      9
                                                       www.infobuildenergia.it.
2,1%, la Sardegna con l’ 1,8%, le Marche           10
                                                       Cfr. nota precedente.

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proprio “piano per il clima” con l’impegno           seguiti da quelli del Trentino Alto Adige,
annuale di aggiornarlo. Redigere il piano            della Toscana e del Piemonte, dove sono
serve per le amministrazioni locali ad               diffusi soprattutto i pannelli fotovoltaici.
imparare a ragionare in termini di                        Invece l’eolico e il mini idroelettrico
costi/benefici e ad essere protagoniste di una       sono diffusi soprattutto in oltre il 10% dei
nuova          prosperità          caratterizzata    comuni pugliesi, molisani e lucani.
dall’incremento dell’efficienza energetica,               Solo nell’1% dei comuni italiani,
dall’aumento del ricorso alle fonti                  soprattutto al nord, sono localizzati impianti
rinnovabili e dalla partecipazione dei               di produzione di energia geotermica.
cittadini con azioni e scelte di consumo                  Un articolo de IlSole24Ore del
nuove (abitazioni certificate, ricorso alle          2/12/2008 era intitolato “Puglia, regno delle
rinnovabili, mobilità sostenibile), nel              rinnovabili. Al largo delle coste sta per
rilancio di una nuova attenzione alla qualità        partire il primo impianto off-shore d’Italia”.
dei territori. All’iniziativa aderiscono                  Era     stato    scritto   in   occasione
almeno 300 tra comuni e Province italiane e          dell’istallazione del Tricase Prototype, il
il presidente nazionale di Legambiente,              prototipo del primo impianto off-shore
Vittorio Cogliati Dezza, ha recentemente             italiano realizzato dalla Sky Saver, joint
dichiarato     che     “le     città     italiane    venture italo-olandese, che poche settimane
rappresentano il terreno privilegiato per            prima era entrato in funzione. Si tratta della
attivare processi di riduzione delle emissioni       prima pala eolica al mondo ancorata su un
di CO2 ed per combattere i cambiamenti               fondale profondo più di 100 metri.
climatici migliorando la qualità della vita               L’articolo evidenziava soprattutto come
dei cittadini” ed è per questo che                   la Puglia sia la “capitale” italiana delle
“appoggiamo con convinzione la Carta                 energie rinnovabili. “Lo dicono i paesaggi
delle città e dei territori, perché lo               che s’incontrano dal Gargano al Salento,
strumento del Patto dei Sindaci è                    sempre più costellati di pale eoliche e - negli
fondamentale per definire interventi e               ultimi sei mesi - anche di impianti
programmi        finalmente       concreti       e   fotovoltaici […] ma lo dicono soprattutto i
verificabili”.                                       numeri: ad agosto”, raccontava l’articolo,
     Legambiente si propone di collaborare           “i parchi eolici hanno toccato quota 733
con tutte le realtà territoriali che intendono       MW di energia installata” e “secondo i dati
aderire al Patto dei Sindaci, e agli impegni         di Nomisma Energia il 2008 si chiuderà con
che ne conseguono, sia seguendo passo                un incremento di potenza installata del 650-
passo i percorsi istituzionali che verranno          700 MW rispetto ai 2.700 dell’anno
intrapresi dai Comuni e dalle Province               precedente, per poi crescere fino a 4.100-
italiane, cercando di monitorare i piani             4.300 nel 2009 e arrivare addirittura a
localmente       e     nazionalmente,          sia   6.100 MW nel 2012”. La Puglia è infatti per
promuovendo una attenzione del Governo,              MW di potenza di impianti installata
delle forze sociali e del privato sociale (ad        “davanti a Sicilia (699,22 MW), Campania
esempio le Fondazioni bancarie, tra le quali         (653,14 MW) e Sardegna, ferma a 369,75
la Fondazione Cariplo in Lombardia e                 MW […] ma il dato che fa riflettere,
Piemonte, da tempo attiva nel settore delle          secondo Nomisma […], è che in Puglia sono
rinnovabili).                                        già in itinere progetti per altri 788 MW, per
     I comuni con più impianti per la                non parlare di una notevole quantità di
produzione di energia “verde” sono, secondo          domande in istruttoria: ben 226, che
un’indagine di Cittalia, fondazione Anci             significano 11mila MW”.
ricerche (I Comuni Italiani 2009), quelli                 Il 95% delle pale eoliche è installato
lombardi (con la produzione del 32%),                soprattutto in provincia di Foggia, ma è in

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corso uno sviluppo vigoroso della Murgia e           L’articolo registra bene la situazione
del Basso Salento.                               sorprendentemente florida della Puglia, che
    L’articolo precisa anche che “in Italia il   nel 2008 era al primo posto nel
business delle energie rinnovabili è legato      Mezzoggiorno per GWh di energia prodotta
soprattutto      al      meccanismo        di    da fonti rinnovabili per quanto riguarda
incentivazione”, perché “nessun altro Paese      l’energia termoelettrica tradizionale (con
europeo, infatti, concede ai produttori un       35.669, 5 GWh), la geotermica (con 1.324,0
contributo che quest’anno potrebbe arrivare      GWh), eolica (23,7 GWh), fotovoltaica (con
a 123 euro per ogni MWh prodotto”.               37.007,3 GWh).

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    6. Il made in Italy delle rinnovabili            realizzare piani di riconversione di cinque
                                                     dei sei zuccherifici di Eridania Sadam in
     Le fonti rinnovabili rappresentano              centrali per la produzione di energia elettrica
un’opportunità per la politica ambientale del        da biomasse; Enerray, società specializzata
nostro Paese ma anche per la politica                nella realizzazione e gestione di impianti
industriale e occupazionale.                         fotovoltaici, che ha realizzato, ad esempio,
     Per contribuire al raggiungimento degli         l’impianto fotovoltaico di Lucca presso gli
obiettivi fissati a livello europeo la DSA           stabilimenti della Manifatture Sigaro
(Direzione generale per la salvaguardia              Toscano; Italgest, società che opera
ambientale) gestisce programmi e bandi               nell’eolico, i cui progetti nazionali sono
nazionali e regionali sulle energie                  concentrati soprattutto in Puglia, nelle
rinnovabili rivolti ad amministrazioni               biomasse, con due progetti entrambi sul
pubbliche, privati e piccole, medie e grandi         territorio della provincia di Lecce, nel
imprese. I programmi nazionali attivati              termodinamico, con due progetti entrambi
dovrebbero portare alla realizzazione di             nel Mezzoggiorno, in particolare in Puglia e
1.877 impianti e gli interventi relativi a           in Sicilia, e nel fotovoltaico, con due
programmi regionali a circa 5.000 impianti.          progetti anch’essi in Puglia e in Sicilia.
     Le aziende che si attivano in questo
settore vedono la possibilità di accrescere il
proprio business in un campo ancora poco                 7. Energie rinnovabili e mercato del
esplorato e con grandi potenzialità di               lavoro
crescita e allo stesso tempo di dare impulso
all’immagine “ecologica” del proprio                     Le rappresentanze sindacali toscane,
marchio.                                             come ricorda il Presidente di Enel Green
     Tra le società italiane attive in questo        Power, Francesco Starace, durante un
settore troviamo: Italtrading, società che           incontro pubblico hanno affermato: “La
distribuisce all’ingrosso a clienti industriali e    geotermia? Un volano di sviluppo per il
commerciali gas naturale; Unendo Energia,            territorio e fonte di occupazione che, in un
che ha come missione quella di produrre              periodo di crisi economica è una manna dal
energia da fonti rinnovabili ed è attiva in          cielo”11.
tutta la filiera, dall’eolico al fotovoltaico alla       Come riportato nel già citato saggio
biomassa; Renergies Italia, che produce              Green economy, Italia, Idee, energia e
pannelli solari ed impianti fotovoltaici,            dintorni. Uno stimolo alla ripresa
anche per i privati; SolarLab, società               econonica, nel 2005, ultimo anno su cui si
detenuta in maggioranza da Renergies Italia          posseggono dati consistenti, il settore delle
e da ricercatori universitari, che si concentra      energie rinnovabili impiegava in Europa 1,4
nello studio delle celle con strato attivo           milioni di persone, dei quali 900.000
contenente        “quantum      dots”;    gruppo     risultavano impiegati in piccole e medie
Maccaferri, che opera, tra l’altro, nel settore      imprese.
dell’energia, entrando già negli anni                    In Italia nel 2005 il settore delle
Novanta in partnership con le società Sondel         rinnovabili dava lavoro a 115.000 persone,
e Edison nel settore del termoelettrico; Seci        di cui 70.000 nella filiera dell’investimento,
Energia, una sub-holding del gruppo                  30.000 nella fase della gestione e
Maccaferri, nel quale sono state concentrate
                                                     11
le partecipazioni azionarie relative ad                F. STARACE, Rinnovabili: la decisiva questione dei
investimenti nei settori dell’energia;               costi, in Green economy, Italia, Idee, energia e
Powercrop, joint venture, creata da Seci             dintorni. Uno stimolo alla ripresa economica, di M.
                                                     GUANDALINI E V. UCKMAR (a cura di ), Mondadori,
Energia, nel campo delle biomasse, per               2009.

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manutenzione e 15.000 nella fase di
approvvigionamento          del    combustibile,
esclusivo appannaggio della biomassa.
     Uno studio dell’ISES (International Solar
Energy Society) ha valutato le ricadute
occupazionali in Italia relative al settore
delle fonti rinnovabili ed ha stimato che gli
investimenti richiesti per raggiungere gli
obiettivi porterebbero al almeno 200.000
nuovi occupati.
     Secondo uno studio del Wwf (Low
carbon jobs for Europe), pubblicato nel
2009, almeno 3, 4 milioni di posti di lavoro
in Europa sono strettamente legati ai settori
delle energie rinnovabili, della mobilità
sostenibile e dei beni e servizi per
l’efficienza energetica, contro i 2, 8 milioni
di posti di lavoro garantiti da settori
inquinanti come attività estrattive, elettricità,
gas, cemento: le attività economiche verdi
stanno superando le industrie inquinanti in
termini di occupazione. Il rapporto prevede
anche che l’economia a basso contenuto di
carbonio continuerà ad espandersi in futuro
mentre l’impiego nelle industrie estrattive ed
inquinanti continuerà a diminuire.
     La situazione non è ovviamente
omogenea. In Europa al primo posto ci sono
Germania, Spagna, Danimarca per l’eolico,
Germania e Spagna per l’energia solare. In
Italia il solare fotovoltaico offre solo 1.700
posti di lavoro, contro i 42.000 della
Germania e i 26.800 della Spagna; nel
termico siano a 3.000 posti di lavoro in Italia
contro i 17.400 della Germania.
     Un trend positivo lo registra il nostro
paese, insieme alla Francia, nella mobilità
sostenibile perché vi è a migliore offerta di
veicoli a basse emissioni di carbonio, anche
se in Italia la rete di trasporto pubblico resta
assolutamente inadeguata.

www.csddl.it                                        Centro Studi Diritto dei Lavori
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