Gli alberi monumentali del Medio Volturno nel territorio di Venafro (Isernia)

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Gli alberi monumentali del Medio Volturno nel territorio di Venafro (Isernia)
Quad. Bot. Ambientale Appl., 31 (2020): 15-35.                                                             Pubblicato online: 03/11/2020
                                                                                                        http://www.centroplantapalermo.org

Gli alberi monumentali del Medio Volturno nel territorio di Venafro (Isernia)

E. ALTERIO1 & F. ALTERIO2
1Borsista di ricerca, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF), Università degli Studi di Padova, Viale
dell’Università 16, I – 35020 Legnaro, Padova. E-mail: edoardo.alterio@unipd.it
2Dottore agronomo, Via Vicinale Gentile 31, I – 86079 Venafro, Isernia.

ABSTRACT. – The monumental trees of the Middle Volturno in the land of Venafro (Isernia) – Ten new monumental trees are
presented for the northern area of the middle stretch of the Volturno river, namely the land of Venafro (Isernia). In addition, the four mon-
umental trees already included in the List of the monumental trees of Italy that fall within the study area are also described. For each tree,
the main dendrometric and morphological features, the existing and potential threats, and the proposed interventions are outlined in the
relative annex.

Key words: Dendrology, monumental trees, native flora, C Italy.

INTRODUZIONE                                                             dovizia con cui alcuni ordini monastici si dedicarono
                                                                         alla selvicoltura non era legata a soli intenti produttivi,
   Presso molte civiltà del passato, gli alberi assunsero                ma aveva lo scopo di esorcizzare quei boschi caotici ed
significati metafisici nella vita sociale, economica e                   impenetrabili, trasformandoli in fustaie dalla struttura
religiosa. È noto che alcuni popoli riponevano la loro                   regolare (BROSSE, 1991).
fede in alberi di straordinaria grandezza o vetustà, nei                    Oggi, il rapporto tra l’uomo e gli alberi si viene a
quali riconoscevano l’immanenza dei loro numi, che li                    ricostituire, corroborato soprattutto dal rinnovato inte-
avevano scelti come loro dimora (BOTTACCI & al.,                         resse per la natura e l’ambiente. Tuttavia, svanito il
2007).                                                                   tempo delle trasfigurazioni religiose, il processo di
   Attorno a questi alberi sacri venivano aperte delle                   identificazione dell’albero singolare, oggi comunemen-
radure, che funsero da primi santuari e che precederono                  te definito albero monumentale, viene a completarsi in
la costruzione dei grandi templi dell’antichità. Qui la                  base alla simultaneità sia di caratteri estetici (vetustà o
comunità si riuniva per celebrare le assemblee religiose.                grandi dimensioni), sia di caratteri ecologici, paesaggi-
Queste aree erano chiamate dai Greci nemos, dai Latini                   stici, storici e culturali. L’albero monumentale può rac-
lucus e dai Celti nemeton: i boschi sacri (BROSSE, 1991).                contare eventi passati o trasformazioni avvenute nel
   Nell’Europa meridionale questi rituali si persero in                  paesaggio che lo circonda (NALIN, 2013). In questo
fretta mentre sopravvissero a lungo nelle regioni del                    modo, l’albero monumentale diviene il testimone di
Nord Europa dove la cultura dei popoli era basata su                     eventi storici ed archivio di preziosi dati scientifici.
forti legami con il mondo naturale. Quando i missionari                     Alberi di grosse dimensioni e grossi diametri posso-
cristiani si impegnarono nell’evangelizzazione                           no, ad esempio, conservare informazioni all’interno
dell’Europa, molti loro sacrifici furono prodigati nello                 degli anelli legnosi analizzabili mediante tecniche den-
scoraggiare il culto degli alberi. Non di rado questi ten-               droecologiche (URBINATI, 2015). Numerosi studi hanno
tativi sfociarono nella distruzione di alberi e boschi                   dimostrato la correlazione tra l’ampiezza degli anelli
sacri. Nel 722, Carlo Magno ordinò la distruzione del                    legnosi e le variazioni climatiche (SPEER, 2012) renden-
santuario di Irminsul, un enorme tronco d’albero vene-                   do la dendrocronologia scienza indispensabile nella
rato dal popolo Sassone degli Angari. Persecuzioni                       ricostruzione delle serie climatiche del passato. Inoltre,
simili furono perpetrate ancora attorno al 1350 in                       attraverso tecniche dendrochimiche, gli alberi che con-
Prussia. È lecito supporre che l'usanza dei monaci cri-                  servano nel loro fusto numerosi anelli legnosi possono
stiani di edificare monasteri nei boschi sia nata con l'in-              fungere da archivi di informazioni sulla contaminazione
tento di purificare e redimere le selve care ai pagani,                  ambientale avvenuta in aree inquinate, come nei pressi
considerate misteriose e sinistre. Allo stesso modo, la                  di aree industriali (ALTERIO & al., 2020).
Gli alberi monumentali del Medio Volturno nel territorio di Venafro (Isernia)
In materia di patrimonio arboreo monumentale, la              valle è dominata dagli ultimi rilievi della Catena delle
legislazione statale italiana è stata per lungo tempo            Mainarde mentre ad est è circondata dagli ultimi monti
carente. Fino al 2013 la tutela degli alberi monumentali         della Catena del Matese. I principali substrati geologici
era affidata unicamente alle leggi regionali. Le Regioni         sono depositi alluvionali e strati compatti di roccia cal-
provvedevano quindi ad istituire propri elenchi, che si          carea (dolomiti e travertini) (ISPRA, 1983).
inserirono presto nel solco del primo censimento italia-             Il clima è temperato, con estate secca e temperatura
no degli alberi monumentali redatto nel 1982 dal Corpo           media del mese più caldo superiore a 22 °C (clima di
Forestale dello Stato (oggi Carabinieri forestali)               tipo Csa) (CLIMATE-DATA.ORG, 2020; PEEL & al., 2007).
(ROGGERO, 2015). Il primo esempio di normativa comu-             La temperatura media annua è di 14,9 °C e la precipita-
ne a livello nazionale è la legge n.10 del 14 gennaio            zione annua è mediamente di circa 1000 mm, con punte
2013 (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani)            di 1250 mm (ALTERIO, 2018; CLIMATE-DATA.ORG,
che all’articolo 7 offre una definizione di albero monu-         2020) (Fig. 1A); i venti dominanti sono provenienti da
mentale includendo non solo gli alberi disposti in manie-        nordest e sudovest (ARPA Molise, 2013) (Fig. 1B).
ra singola nel paesaggio ma anche i filari e le alberate. In         Il paesaggio dell’area di studio è influenzato dalle
seguito, questa legge è stata attuata dal decreto del            caratteristiche morfologiche del territorio e dalle trasfor-
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali        mazioni degli usi del suolo intervenute nel tempo. Nelle
del 23 ottobre 2014 (Gazzetta Ufficiale, Serie generale
                                                                 aree planiziali buona parte della superficie è dedicata
n. 268) che istituisce l’Elenco degli alberi monumentali
                                                                 alle coltivazioni agricole: prati stabili, erbai avvicendati,
d’Italia e definisce i criteri per il loro censimento. In
                                                                 seminativi, oliveti, vigneti. Le fasce pedemontane dei
seguito all’emanazione del decreto, nel 2015 è iniziato
                                                                 rilievi esposti ad ovest e a nordovest, nei comuni di
un nuovo censimento su tutto il territorio nazionale che
                                                                 Venafro e Pozzilli, sono occupate da ampi oliveti colti-
ha visto i Comuni come primi suggeritori di alberi can-
                                                                 vati fin dai tempi della colonizzazione romana (ALTERIO,
didati ed il Corpo Forestale dello Stato (oggi Carabinieri
                                                                 2011). Al di sopra delle fasce pedemontane, o nei basso-
forestali) quale esecutore dei sopralluoghi e della valuta-
zione dei soggetti scelti. Il primo elenco nazionale è           versanti in cui non è coltivato l’olivo, l’uso del suolo più
stato reso disponibile nel 2017 e da allora è aggiornato         frequente è il bosco. Le formazioni forestali ricorrenti
annualmente includendo integrazioni, eliminazioni (per           sui versanti a diretto contatto con la Pianura di Venafro
morte naturale o abbattimento) e rettifiche.                     sono i lecceti, i querceti a roverella, gli ostrieti e gli
   Questo continuo aggiornamento presuppone che il               orno-ostrieti. Più internamente, dove i suoli divengono
censimento continui nel tempo. Per questo, il decreto del        più profondi e freschi, si ritrovano i cerreti (mesoxerofi-
2014 (sopraccitato) prevede anche il coinvolgimento dei          li e mesofili), gli ostrieti mesofili e piccoli nuclei di fag-
cittadini che possono liberamente segnalare ai Comuni            gio. Si ritrovano, raramente, anche rimboschimenti a
territorialmente competenti, tramite moduli preformati,          conifere (GARFÌ & MARCHETTI, 2011). Non mancano
alberi da inserire nelle future edizioni dell’elenco.            aree aperte di quota, dove il bosco è stato sostituito da
   Questo articolo presenta dieci nuovi alberi monumen-          praterie, pascoli e coltivi a seguito del dissodamento di
tali per il territorio più settentrionale del medio tratto del   aree silvane. Oggi, a causa dell’abbandono delle patiche
fiume Volturno, corrispondente all’area del Venafrano            agro-pastorali, in gran parte di queste aree è in atto un
(Isernia). Vengono inoltre descritti anche gli alberi            processo di ricolonizzazione boschiva con formazioni
attualmente già inseriti nell’Elenco degli alberi monu-          quali orno-ostrieti, querceti di roverella secondari e for-
mentali d’Italia che ricadono nell’area oggetto di questo        mazioni di latifoglie miste (Acer campestre, Acer pseu-
studio.                                                          doplatanus, Cercis siliquastrum, Juglans regia, Prunus
                                                                 avium, Robinia pseudoacacia, Ulmus minor). I boschi
                                                                 igrofili più importanti si trovano lungo l’alveo del fiume
CARATTERI   DELL’ AREA DI STUDIO
                                                                 Volturno, dove, in prossimità dell’Oasi le Mortine, si
                                                                 estendono per diversi ettari, con strutture mature ed in
   L’area di studio corrisponde all’intera superfice dei
                                                                 ottimo stato di conservazione, rappresentando una delle
comuni ricadenti nel territorio più settentrionale del
medio tratto del fiume Volturno (o anche Medio                   rare testimonianze delle antiche formazioni riparie che
Volturno) (Fig. 1C). Questi sono i comuni di (proceden-          un tempo cingevano l’intero alveo del fiume. Le specie
do da nord verso sud) Filignano (Isernia), Pozzilli              tipiche sono: Alnus glutinosa, Populus alba, Populus
(Isernia), Capriati a Volturno (Caserta), Venafro                nigra, Quercus robur e Salix alba, disposte lungo una
(Isernia), Ciorlano (Caserta), Sesto Campano (Isernia),          tipica toposequenza igrofila (G ARFÌ & M ARCHETTI ,
Pratella (Caserta) e Presenzano (Caserta). Questo terri-         2011).
torio si estende su una superficie complessiva di circa              Il centro urbano di maggiore importanza è Venafro
250 km2. Corpo centrale dell’area è costituito dalla             con una popolazione di circa 11.500 abitanti. Negli scor-
Pianura di Venafro, una conca pianeggiante (superficie           si decenni, attorno all’antico centro abitato sono sorti
complessiva di circa 50 km2) di forma ellittica circonda-        nuove aree urbane e diversi nuclei industriali che conta-
ta da rilievi montuosi, con l’asse maggiore che segue la         no oggi circa 30 stabilimenti produttivi.
direzione nordest-sudovest (L UCENTEFORTE , 1877).
L’origine morfologica della pianura è dovuta ad una
depressione morfostrutturale, ricoperta in seguito dai
sedimenti alluvionali del fiume Volturno, che la percorre
da nord verso sud (AMATO & al., 2014). Ad ovest, la
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Gli alberi monumentali del Medio Volturno nel territorio di Venafro (Isernia)
Fig. 1 - L’area di studio corrisponde all’intera superfice dei comuni ricadenti nel territorio più settentrionale del medio tratto del fiume
Volturno (C). L’alveo del fiume ricalca per buona parte i confini reginali (linea rossa). In figura sono presenti anche i principali dati ter-
mopluviometrici (A). I venti dominanti provengono da nordest e sudovest (B).

METODOLOGIA                                                              (dimensioni, morfologia, rarità botanica, portamento,
                                                                         architettura vegetale), valore ecologico, valore paesag-
   Gli alberi monumentai presentati e descritti in questo                gistico e pregio storico-culturale-religioso. Gli alberi
studio appartengono a due categorie inventariali: alberi                 individuati sono stati catalogati mediante una scheda di
monumentali già presenti nell’Elenco degli alberi                        rilievo nella quale venivano annotati i principali dati
monumentali d’Italia; alberi monumentali non ancora                      dendrometrici e morfologici. La circonferenza è stata
presenti nello stesso elenco. Gli alberi monumentali                     misurata in cm ad altezza di petto d’uomo (1,30 m da
presenti nell’elenco nazionale sono stati individuati                    terra) utilizzando una rotella metrica. L’altezza dell’al-
consultandone l’ultima versione (terzo aggiornamento,                    bero è stata stimata a vista. La posizione dell’albero è
decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari                stata rilevata tramite strumentazione GPS. Le schede
e forestali n. 9022657 del 24 luglio 2020). Gli alberi                   presentate come appendice, alla fine del testo, riassu-
monumentali non ancora presenti nell’elenco nazionale                    mono le principali caratteristiche rilevate per ogni albe-
sono stati individuati mediante una ricognizione dell’a-                 ro.
rea di studio iniziata nel 2018. Per l’attribuzione del                      Le schede tecniche relative a ciascun albero monu-
carattere di monumentalità sono stati seguiti i criteri                  mentale, descritto in questo studio, vengono riportate in
(definiti in seguito anche elementi) elencati all’articolo               appendice. In ogni scheda, la voce “Numero su mappa in
5 del decreto del Ministero delle politiche agricole ali-                Figura 2” si riferisce al numero riportato accanto alla
mentari e forestali del 23 ottobre 2014 (Gazzetta                        localizzazione di ogni albero in Figura 2.
Ufficiale, Serie generale n. 268): pregio naturalistico                      Nelle schede è possibile individuare quali, tra gli

                                                                                                                                           17
Gli alberi monumentali del Medio Volturno nel territorio di Venafro (Isernia)
alberi presentati, ricadono nelle 10 nuove segnalazioni e     terreni (LABORATORIO PERMANENTE PAESAGGIO, 2016). Si
quali sono invece già iscritti nell’Elenco degli Alberi       tratta probabilmente di una dote rilasciata a seguito dei
monumentali d’Italia. Sono inoltre indicati gli elementi      passati dissodamenti che hanno ridotto il bosco igrofilo
di monumentalità individuati in accordo con l’art.5 del       ripariale in favore di terreni coltivabili.
decreto del Ministero delle Politiche agricole, alimenta-        Tra gli alberi monumentali censiti in questo lavoro e
ri e forestali del 23 ottobre 2014 (Gazzetta Ufficiale,       non ancora iscritti nell’Elenco degli Alberi monumenta-
Serie generale, n. 268).                                      li d’Italia compare il viale alberato di platani ibridi di
   La toponomastica (località) adoperata nelle schede è       località Torcino (scheda in appendice n.3). Esso possie-
stata ricavata dalla Carta d’Italia IGM 1:25.000              de notevoli elementi di monumentalità: non solo pregi
(Tavolette 161-III-NO, 161-III-NE, 161-III-SO, 161-III-       naturalistico (per dimensione, portamento degli alberi e
SE, 161-IV-SO, 161-IV-SE). Nel caso di alberi in filare       architettura vegetale) e paesaggistico, ma anche storico-
o alberata, i valori di altezza e circonferenza sono da       culturale. La nascita del viale è infatti legata alle passa-
intendersi come medi di tutti gli alberi presenti. Le coor-   te attività di dissodamento e di sistemazione dei fondi
dinate inserite nelle schede utilizzano un sistema di rife-   della tenuta di Torcino, storico sito reale di caccia, prima
rimento WGS84, notazione decimale. Le immagini inse-          dei Borbone di Napoli, poi, con la conquista sabauda, dei
rite nelle schede 5 e 13 sono di Edoardo Alterio; tutte le    nuovi re d’Italia. Il viale è testimone delle avvenute tra-
restanti sono di Ferdinando Alterio                           sformazioni di paesaggio ed uso del suolo: da un sito
                                                              boscoso destinato alla caccia al cinghiale ad una azienda
                                                              agricola con seminativi ed aree aperte (SANTACROCE,
RISULTATI   E CONCLUSIONI
                                                              2017). Gli alberi presenti nel sito di Torcino sono inseri-
                                                              ti nella versione preliminare del Piano Paesaggistico
   Il censimento condotto in questo lavoro ha portato         Regionale (PPR) della regione Campania (Allegato B
alla catalogazione di 14 individui (si userà il termine       del Capitolo 2 della prima parte della Relazione genera-
individuo o albero per identificare anche gli alberi          le) come bene paesaggistico individuato in forza dell’ar-
monumentali in forma di filare o alberata) (Fig. 2). Di       ticolo 136, comma 1, lettere c) e d) del decreto legislati-
questi, quattro sono stati in precedenza individuati ed       vo n.42 del 2004, con nome “Tenuta denominata Torcino
inseriti nell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia. I     con alberi secolari torre di guardia ed altro”. Purtroppo,
restanti dieci alberi sono nuove segnalazioni per il terri-   nonostante gli importanti pregi, la conservazione del
torio oggetto di questo studio. In totale, le specie sono     viale di Torcino è potenzialmente compromessa da alcu-
(ordinate per numero di individui): Quercus pubescens         ne attività quali l’uso di erbicidi lungo i fossi irrigui che
Willd. (5 individui), Populus alba L. (2 individui),          costeggiano i filari alberati e lo sversamento di liquami
Populus nigra L. (2 individui), Acer campestre L. (un         e la somministrazione di prodotti fitosanitari nei campi
individuo, filare), Olea europaea L. (un individuo),          adiacenti senza l’osservazione di fasce di rispetto.
Platanus hispanica Münchh. (un individuo, filare),               La catalogazione di nuovi alberi monumentali esegui-
Prunus avium L. (un individuo) e Quercus cerris L. (un        ta in questo studio fornisce utili indicazioni a coloro che
individuo) (Fig. 3). La circonferenza media degli alberi      sono coinvolti nel censimento e nella gestione degli
rilevati è di 456 cm, la circonferenza massima registrata     alberi monumentali nell’area del Medio Volturno. Le
è di 649 cm e si riferisce al pioppo nero della località      informazioni sullo stato vegetativo, le eventuali minacce
Rintorto, in agro di Sesto Campano (scheda in appendi-        e gli interventi proposti, raccolti nelle schede in appen-
ce n.4) (Fig. 4) mentre la circonferenza minore registra-     dice per ogni albero, possono supportare gli amministra-
ta è di 260 cm. Gli stessi valori per le altezze sono         tori coinvolti nella gestione del patrimonio arboreo
rispettivamente di 19, 25 e 9 metri.                          monumentale del territorio oggetto di questo studio. Si
   Le maggiori frequenze di individui per specie si regi-     ricorda infine che gli interventi su questi alberi devono
strano per la roverella (altitudine media delle localizza-    essere eseguiti in accordo con le “Linee guida per gli
zioni: 253 m s.l.m.) e per i pioppi (nero e bianco, con       interventi di cura e salvaguardia degli alberi monumen-
altitudine media delle localizzazioni: 153 m s.l.m.) che      tali”, un documento di recente approvazione da parte del
insieme rappresentano quasi due terzi degli individui         Dipartimento delle politiche europee e internazionali e
riportati in questo articolo. Ciò è in accordo con la com-    dello sviluppo rurale del Ministero delle politiche agri-
posizione del paesaggio forestale dell’area di studio, in     cole alimentari e forestali, che riassume un insieme di
cui, tra le categorie più rappresentative, compaiono pro-     buone pratiche di gestione, rivolte ai proprietari degli
prio il bosco ripariale (con pioppi e salici) ed il querce-   alberi, ai tecnici, ditte e funzionari dei Comuni coinvol-
to di roverella, che occupano, il primo, i lembi di perti-    ti nella cura del patrimonio arboreo monumentale.
nenza dell’asta fluviale del fiume Volturno, il secondo,
le aree pianeggianti dell’orizzonte basale (dove non
sostituito da coltivi) ed il piano collinare dei versanti
montani (GARFÌ & MARCHETTI, 2011). Si può supporre
che si tratta quasi sempre di individui nati spontanea-
mente e mantenuti, volontariamente o involontariamen-
te, dai proprietari dei fondi e dai coltivatori. Spesso il
mantenimento è stato dettato da esigenze di funzionalità,
come nel caso del pioppo nero di località Rintorto (Fig.
4). L’albero era infatti necessario ad assicurare fresco
riposo ai braccianti che in passato lavoravano i vicini

18
Gli alberi monumentali del Medio Volturno nel territorio di Venafro (Isernia)
Fig. 2 - Localizzazione dei 14 alberi monumentali presentati in questo studio. I numeri che accompagnano i simboli rimandano alle
schede in appendice.

                                                                                                                              19
Gli alberi monumentali del Medio Volturno nel territorio di Venafro (Isernia)
Fig. 3 - Frequenza di segnalazioni per specie dei 14 alberi monumentali presentati in questo studio.

Fig. 4. Il pioppo nero di località Rintorto, in agro di Sesto Campano, ha circonferenza del tronco di 649 cm. Si tratta probabilmente di
una dote rilasciata a seguito dei passati dissodamenti che hanno ridotto il bosco igrofilo ripariale in favore di terreni coltivabili. La sua
chioma assicurava fresco riposo ai braccianti che lavoravano i vicini terreni. L’albero è oggi annualmente “celebrato” in occasione della
Festa dell’Albero, organizzata da scuole e comitati locali (Foto di Ferdinando Alterio).

20
Gli alberi monumentali del Medio Volturno nel territorio di Venafro (Isernia)
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      INCONTRI P., 2014 – La valutazione delle defor-
      mazioni del suolo nella piana di Venafro median-        RIASSUNTO – Vengono presentati dieci nuovi alberi
      te l’elaborazione di dati PSInSar, morfo-struttu-       monumentali per il territorio più settentrionale del
      rali e stratigrafici. – Atti del convegno ASITA         medio tratto del fiume Volturno, corrispondente all’area
      2014. Pp. 51-53.                                        del Venafrano (Isernia). Inoltre, vengono descritti anche
ARPA MOLISE, 2013 – Campagna di misura della quali-           i quattro alberi attualmente già inseriti nell’Elenco degli
      tà dell’aria del territorio interessato dalle ricadu-   Alberi monumentali d’Italia che ricadono nell’area
      te dell’impianto Energonut S.p.A. sito in Pozzilli      oggetto di questo studio. Per ogni albero, nella relativa
      (IS) tramite il laboratorio mobile e campionatori       scheda, vengono sintetizzati i dati inerenti alle principa-
      diffusivi passivi. – Campobasso. Pp. 161.               li grandezze dendrometriche e morfologiche insieme alle
BOTTACCI A., RADICCHI S., ZOCCOLA A., PADULA M.,              minacce insistenti e potenziali. Vengono altresì delineati
      C IAMPELLI P., TACCONI S., A NTONELLI A.,               gli interventi di conservazione proposti.
      BERTINELLI S., ALTERINI A., 2007 – Gli alberi
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                                                                                                                      21
Gli alberi monumentali del Medio Volturno nel territorio di Venafro (Isernia)
APPENDICE: SCHEDE 1-14
                                                                 SCHEDA N. 01

                                                               IDENTIFICAZIONE

     Nome scientifico:       Quercus pubescens Willd.
     Nome comune:          roverella
     Famiglia: Fagaceae
     Numero su mappa in Figura 2:              1
     Albero isolato              Filare/alberata
     Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:                SI         NO

                           LOCALIZZAZIONE                                                              IMMAGINE

     Comune:       Capriati a Volturno
     Località:     Masseria Porcareccia
     Latitudine:      41,48661776
     Longitudine:      14,12269221

                      CARATTERI STAZIONALI

     Altitudine (m s.l.m.):      206
     Giacitura:     lievemente pendente
     Esposizione:      sud-ovest
     Paesaggio al contorno:            coltivi in abbandono, boschi
                                       secondari

                                                      ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

                   Pregio naturalistico                                   Valore paesaggistico
                   Valore ecologico                                       Pregio storico-culturale-religioso

                                                       CARATTERI DENDROMETRICI

     Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):                376
     Altezza (m):     24

                                             MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

      Portamento e stato individuo monocormico con chioma sferoidale non completa a causa del taglio di una branca primaria. Il
     vegetativo:         fusto ha forma sciabolata con seguente raddrizzamento dovuto ad un probabile trauma meccanico. Risente
                         dell'asportazione di una grossa branca eseguita per la messa in sicurezza della vicina strada provinciale. Nel
                         complesso lo stato vegetativo è da vautarsi buono.

     Minacce:      attacco da parte di insetti xilofagi già presenti nelle querce circostanti.

     Interventi proposti:        asportazione di erbe, arbusti o ricacci alla base del tronco. Da evitare il taglio di ulteriori branche o rami
                                 principali.

22
Gli alberi monumentali del Medio Volturno nel territorio di Venafro (Isernia)
SCHEDA N. 02

                                                            IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico:        Quercus pubescens Willd.
Nome comune:          roverella
Famiglia: Fagaceae
Numero su mappa in Figura 2:              2
Albero isolato              Filare/alberata
Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:                  SI         NO

                      LOCALIZZAZIONE                                                              IMMAGINE

Comune:       Ciorlano
Località:     Torcino - Canapine
Latitudine:      41,44662198
Longitudine:      14,11824162

                 CARATTERI STAZIONALI

Altitudine (m s.l.m.):      177
Giacitura:     lievemente pendente
Esposizione:      sud-ovest
Paesaggio al contorno:            coltivi, boschi collinari termofili

                                                   ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

              Pregio naturalistico                                      Valore paesaggistico
              Valore ecologico                                          Pregio storico-culturale-religioso

                                                    CARATTERI DENDROMETRICI

Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):                   460
Altezza (m):     18

                                        MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

 Portamento e stato albero dal tronco corto e compatto. La chioma è fitta ed espansa con branche primarie che arrivano quasi a
vegetativo:         toccare il suolo e lunghe anche più di dieci metri. L'albero è inserito nel giardino di una villa privata. Stato
                    vegetativo nel complesso ottimo.

Minacce:      per il momento nessuna.

Interventi proposti:        eliminazione di edera sviluppatasi sul tronco e sulle branche primarie.

                                                                                                                                       23
Gli alberi monumentali del Medio Volturno nel territorio di Venafro (Isernia)
SCHEDA N. 03

                                                              IDENTIFICAZIONE

     Nome scientifico:        Platanus hispanica Münchh.
     Nome comune:          platano ibrido, platano comune
     Famiglia: Platanaceae
     Numero su mappa in Figura 2:             3
     Albero isolato              Filare/alberata
     Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:              SI          NO

                           LOCALIZZAZIONE                                                            IMMAGINE

     Comune:       Ciorlano
     Località:     Torcino, Baraccone, Quattro Stradoni
     Latitudine:      41,44702922
     Longitudine:      14,08666894

                      CARATTERI STAZIONALI

     Altitudine (m s.l.m.):      162
     Giacitura:     pianeggiante
     Esposizione:      -
     Paesaggio al contorno:         coltivi

                                                    ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

                   Pregio naturalistico                                 Valore paesaggistico
                   Valore ecologico                                     Pregio storico-culturale-religioso

                                                      CARATTERI DENDROMETRICI

     Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):              340
     Altezza (m):     25

                                          MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

      Portamento e stato viale dalla struttura uniforme, lungo circa un chilometro, che congiunge le località Baraccone e Quattro
     vegetativo:         Stradoni nella ex Tenuta reale di Torcino. Aberi simili per altezza e circonferenza, distanti tra loro circa 5
                         metri. Individui con portamento longilineo e chioma stretta. Stato vegetativo attualmente buono. In passato
                         sugli aberi è stata eseguita una capitozzatura delle branche primarie ad una altezza dal suolo di circa 12-15 m.
                         Su alcuni alberi si ravvisa uno stato patologico che inizia con il dissecchamento di alcuni rami o di intere
                         parti della chioma e termina con la morte dell'esemplare.

     Minacce:      inquinamento automobilistico dalle vetture in circolazione sulla strada provinciale tra i filari del viale; percolazione e
                   diffusione di residui di prodotti fitosanitari utilizzati nei campi adiacenti; costruzione di abitazioni ed
                   impermeabilizzazione del suolo nelle pertinenze del viale.

     Interventi proposti:        eliminazione di cemento e asfalto dal colletto degli alberi; eliminazone di polloni e ricacci dove presenti;
                                 asportazione di edera dove presente; studio della patologia che interessa alcuni alberi.

24
SCHEDA N. 04

                                                         IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico:       Populus nigra L.
Nome comune:          pioppo nero
Famiglia: Salicaceae
Numero su mappa in Figura 2:            4
Albero isolato             Filare/alberata
Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:               SI         NO

                      LOCALIZZAZIONE                                                             IMMAGINE

Comune:       Sesto Campano
Località:     Rintorto, Colle Tufo
Latitudine:      41,43977538
Longitudine:      14,07994437

                 CARATTERI STAZIONALI

Altitudine (m s.l.m.):     159
Giacitura:     pianeggiante
Esposizione:      -
Paesaggio al contorno:        coltivi

                                               ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

              Pregio naturalistico                                  Valore paesaggistico
              Valore ecologico                                      Pregio storico-culturale-religioso

                                                CARATTERI DENDROMETRICI

Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):               649
Altezza (m):     23

                                     MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

 Portamento e stato albero con tronco corto e robusto, branche primarie di grandi dimensioni che partono dal fusto ad una altezza
vegetativo:         di circa 3 metri dal suolo. Chioma sferoidale, espansa ed equilibrata, a tratti lasca. Stato vegetativo nel
                    complesso buono.

Minacce:      percolazione e diffusione di residui di prodotti fitosanitari utilizzati nei campi adiacenti; lavorazioni meccaniche
              operate dalle trattrici nei campi adiacenti e troppo vicine al fusto; asportazione di branche e rami per lasciar spazio
              alle trattrici.

Interventi proposti:       costruzione di una recinzione in legno che eviti alle trattrici di avvicinarsi all'albero.

                                                                                                                                        25
SCHEDA N. 05

                                                                 IDENTIFICAZIONE

     Nome scientifico:       Populus alba L.
     Nome comune:          pioppo bianco
     Famiglia: Salicaceae
     Numero su mappa in Figura 2:              5
     Albero isolato                Filare/alberata
     Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:                SI         NO

                           LOCALIZZAZIONE                                                              IMMAGINE

     Comune:       Venafro
     Località:     Pietra bianca
     Latitudine:      41,48358575
     Longitudine:      14,10377423

                      CARATTERI STAZIONALI

     Altitudine (m s.l.m.):        185
     Giacitura:     pianeggiante
     Esposizione:      -
     Paesaggio al contorno:           coltivi, boschi ripariali, oliveti

                                                       ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

                   Pregio naturalistico                                    Valore paesaggistico
                   Valore ecologico                                        Pregio storico-culturale-religioso

                                                         CARATTERI DENDROMETRICI

     Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):                 540
     Altezza (m):     24

                                             MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

      Portamento e stato albero monocormico con fusto ben sviluppato. La chioma è asimmetrica e mediamente espansa. Stato
     vegetativo:         vegetativo nel complesso ottimo.

     Minacce:      percolazione e diffusione di residui di prodotti fitosanitari utilizzati nei campi adiacenti; lavorazioni meccaniche
                   operate dalle trattrici nei campi adiacenti e troppo vicine al fusto. Su un lato, l'albero è impossibilitato nella sua futura
                   crescita radiale dalla presenza di un vecchio elemento della rete irrigua superficiale (canale irriguo in cemento) ormai
                   in disuso.
     Interventi proposti:          costruzione di una recinzione in legno che eviti alle trattrici di avvicinarsi all'albero. Rimozione di un
                                   vecchio elemento della rete irrigua superficiale (canale in cemento) ormai in disuso.

26
SCHEDA N. 06

                                                          IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico:        Olea europaea L.
Nome comune:         olivo
Famiglia: Oleaceae
Numero su mappa in Figura 2:              6
Albero isolato               Filare/alberata
Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:                SI          NO

                     LOCALIZZAZIONE                                                               IMMAGINE

Comune:       Pozzilli
Località:     Croce di Pozzilli, Costa del Finocchio
Latitudine:      41,49788406
Longitudine:      14,05615433

                 CARATTERI STAZIONALI

Altitudine (m s.l.m.):       233
Giacitura:     lievemente pendente
Esposizione:      sud-est
Paesaggio al contorno:          oliveti

                                                 ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

              Pregio naturalistico                                   Valore paesaggistico
              Valore ecologico                                       Pregio storico-culturale-religioso

                                                  CARATTERI DENDROMETRICI

Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):                504
Altezza (m):     9

                                       MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

 Portamento e stato olivo secolare della varietà olivastro dritto (varietà tipica ed autoctona dell'area di studio). Allevato ad albero
vegetativo:         naturale con la presenza di un solo asse centrale. Fusto cavo alla base. La chioma, ridotta notevolmente dalle
                    potature del passato, trova nuova espansione e corrette proporzioni. La mignola arriva anche alla lunghezza
                    di 9 cm. Gli abitanti della Pianura di Venafro affidano all'albero il soprannome di "Olivo Elefante" per la sua
                    somiglianza con l'animale. L'albero è un testimone dell'antica olivicoltura condotta nel territorio del
                    Venafrano. La chioma è lasca e poco vigorosa, a causa delle severe potature che la pianta ha subito in tempi
                    recenti. Il proprietario racconta che in passato, quando la chioma era più folta, usava ripararsi dalla pioggia
                    sotto questo albero durante i periodi di raccolta. Stato vegetativo nel complesso buono.

Minacce:      l'uliveto in cui cresce questo albero è in abbandono e la pianta, nonostante iscritta nell'Elenco degli alberi
              monumentali d'Italia, è manutenuta solo grazie ad interventi volontari. Nelle estati secche, il pericolo di innesco di
              incendi è elevato.

Interventi proposti:         taglio di erbe, arbusti o ricacci alla base del tronco. Creazione di fasce tagliafuoco per limitare l'avanzata
                             di incendi. Delimitazione dell'albero con uso di recinzione in legno.

                                                                                                                                              27
SCHEDA N. 07

                                                               IDENTIFICAZIONE

     Nome scientifico:        Quercus pubescens Willd.
     Nome comune:          roverella
     Famiglia: Fagaceae
     Numero su mappa in Figura 2:               7
     Albero isolato              Filare/alberata
     Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:              SI          NO

                           LOCALIZZAZIONE                                                            IMMAGINE

     Comune:       Pozzilli
     Località:     Masseria Staffio
     Latitudine:      41,49222033
     Longitudine:      14,0956181

                      CARATTERI STAZIONALI

     Altitudine (m s.l.m.):      195
     Giacitura:     pianeggiante
     Esposizione:      -
     Paesaggio al contorno:            coltivi, oliveti

                                                          ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

                   Pregio naturalistico                                  Valore paesaggistico
                   Valore ecologico                                      Pregio storico-culturale-religioso

                                                          CARATTERI DENDROMETRICI

     Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):               549
     Altezza (m):     24

                                              MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

      Portamento e stato individuo monocormico con chioma sferoidale. Il fusto principale è alto circa la metà dell'intera altezza
     vegetativo:         dell'albero. Branche primarie aperte e parallele al suolo. Il fusto ha notevole rastremazione. Stato vegetativo
                         nel complesso buono. Alcune branche primarie sono state spezzate dal vento e la ferita non è stata mai
                         rifilata.

     Minacce:      carie del legno potenzialmente propagatasi dalle ferite inferte dal vento.

     Interventi proposti:        rifilatura e disinfezione delle branche spezzatesi col vento; eliminazione di siepi ed alberature minori che
                                 riducono la visuale dell'intero albero.

28
SCHEDA N. 08

                                                         IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico:       Populus alba L.
Nome comune:          pioppo bianco
Famiglia: Salicaceae
Numero su mappa in Figura 2:             8
Albero isolato             Filare/alberata
Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:               SI         NO

                      LOCALIZZAZIONE                                                             IMMAGINE

Comune:       Sesto Campano
Località:     Mortina Grande
Latitudine:      41,4264986
Longitudine:      14,08674129

                 CARATTERI STAZIONALI

Altitudine (m s.l.m.):     148
Giacitura:     pianeggiante
Esposizione:      -
Paesaggio al contorno:         coltivi

                                               ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

              Pregio naturalistico                                  Valore paesaggistico
              Valore ecologico                                      Pregio storico-culturale-religioso

                                                CARATTERI DENDROMETRICI

Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):               505
Altezza (m):     25

                                      MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

 Portamento e stato individuo monocormico con branche di grosse dimensioni che si articolano da cica 4 m dal suolo. Il tronco
vegetativo:         principale è breve e tozzo con segni di pesanti capitozzature eseguite in passato. Il fusto non è completo per
                    via della caduta di alcune branche e per effetto della carie del legno. Chioma allungata e folta. Stato
                    vegetativo nel complesso buono. La chioma presente oggi è molto ridotta in altezza rispetto al passato, per
                    via delle ripetute capitozzature o dei danni da vento (come testimoniato dal proprietario).

Minacce:      percolazione e diffusione di residui di prodotti fitosanitari utilizzati nei campi adiacenti; lavorazioni meccaniche
              operate dalle trattrici nei campi adiacenti e troppo vicine al fusto. L'albero è utilizzato dal proprietario anche come
              provvisiorio deposito di utensili e materiale agricolo, pratica da evitare.

Interventi proposti:       costruzione di una recinzione in legno che eviti alle trattrici di avvicinarsi all'albero. Evitare il deposito di
                           attrezzature agricole nelle immediate pertinenze.

                                                                                                                                               29
SCHEDA N. 09

                                                                 IDENTIFICAZIONE

     Nome scientifico:       Prunus avium L.
     Nome comune:          ciliegio
     Famiglia: Rosaceae
     Numero su mappa in Figura 2:             9
     Albero isolato               Filare/alberata
     Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:              SI         NO

                           LOCALIZZAZIONE                                                           IMMAGINE

     Comune:       Presenzano
     Località:     Valle Casale
     Latitudine:      41,39448224
     Longitudine:      14,07377297

                      CARATTERI STAZIONALI

     Altitudine (m s.l.m.):       645
     Giacitura:     pianeggiante
     Esposizione:      -
     Paesaggio al contorno:           pascoli, boschi mesofili

                                                      ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

                   Pregio naturalistico                                 Valore paesaggistico
                   Valore ecologico                                     Pregio storico-culturale-religioso

                                                       CARATTERI DENDROMETRICI

     Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):              370
     Altezza (m):     12

                                            MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

      Portamento e stato individuo monocormico con fusto breve e tozzo e chioma ampia. Il fusto si divide in numerose branche di
     vegetativo:         grosse dimensioni. Stato vegetativo nel complesso buono.

     Minacce:      per il momento nessuna.

     Interventi proposti:         messa in evidenza e costruzione di una recinzione in legno attorno alla pianta.

30
SCHEDA N. 10

                                                          IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico:       Acer campestre L.
Nome comune:          acero campestre
Famiglia: Sapindaceae
Numero su mappa in Figura 2:            10
Albero isolato             Filare/alberata
Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:             SI          NO

                      LOCALIZZAZIONE                                                           IMMAGINE

Comune:       Filignano
Località:     Valle
Latitudine:      41,53663579
Longitudine:      14,06489664

                 CARATTERI STAZIONALI

Altitudine (m s.l.m.):     500
Giacitura:     pianeggiante
Esposizione:      -
Paesaggio al contorno:         pascoli, boschi mesofili

                                               ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

              Pregio naturalistico                                Valore paesaggistico
              Valore ecologico                                    Pregio storico-culturale-religioso

                                                CARATTERI DENDROMETRICI

Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):             260
Altezza (m):     10

                                     MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

 Portamento e stato piccola alberata composta da due aceri campestri. Individui monocormici con chioma fitta e globosa. Stato
vegetativo:         vegetativo nel complesso buono. Uno dei due aceri presenta una fogliazione lievemente ridotta.

Minacce:      non si rinvengono evidenti minacce. Gli alberi si trovano in un'area di ristoro, vicina ad una casa rurale di montagna e
              a mezza via tra un orto e un prato. Tuttavia, un potenziale pericolo può derivare dal ricovero di mezzi o legna da
              ardere nelle pertinenze dei due alberi.

Interventi proposti:       da evitare il ricovero di mezzi o legna da ardere nelle pertinenze dei due alberi.

                                                                                                                                         31
SCHEDA N. 11

                                                              IDENTIFICAZIONE

     Nome scientifico:       Quercus cerris L.
     Nome comune:          cerro
     Famiglia: Fagaceae
     Numero su mappa in Figura 2:             11
     Albero isolato                Filare/alberata
     Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:               SI         NO

                           LOCALIZZAZIONE                                                           IMMAGINE

     Comune: Ciorlano
     Località:     Acqua di Malle
     Latitudine:      41,42456705
     Longitudine:      14,14272349

                      CARATTERI STAZIONALI

     Altitudine (m s.l.m.):        504
     Giacitura:     pianeggiante
     Esposizione:      -
     Paesaggio al contorno:           pascoli, boschi di neoformazione,
                                      boschi mesofili

                                                      ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

                   Pregio naturalistico                                   Valore paesaggistico
                   Valore ecologico                                       Pregio storico-culturale-religioso

                                                       CARATTERI DENDROMETRICI

     Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):                345
     Altezza (m):     20

                                            MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

      Portamento e stato individuo monocormico con chioma ampia e sferoidale. Stato vegetativo nel complesso buono.
     vegetativo:

     Minacce:      per il momento nessuna.

     Interventi proposti:          messa in evidenza e costruzione di una recinzione in legno che eviti il calpestio ed il pascolamento da
                                   parte di animali selvatici e domestici nelle pertinenze.

32
SCHEDA N. 12

                                                          IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico:        Populus nigra L.
Nome comune:          pioppo nero
Famiglia: Salicaceae
Numero su mappa in Figura 2:             12
Albero isolato              Filare/alberata
Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:                SI         NO

                      LOCALIZZAZIONE                                                              IMMAGINE

Comune:       Pratella
Località:     Masseria Isola
Latitudine:      41,3687763
Longitudine:      14,14415147

                 CARATTERI STAZIONALI

Altitudine (m s.l.m.):      119
Giacitura:     pianeggiante
Esposizione:      -
Paesaggio al contorno:         coltivi

                                                ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

              Pregio naturalistico                                   Valore paesaggistico
              Valore ecologico                                       Pregio storico-culturale-religioso

                                                 CARATTERI DENDROMETRICI

Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):                570
Altezza (m):     18

                                      MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

 Portamento e stato individuo monocormico con chioma stretta e quadrangolare; la ramificazione, primaria e secondaria, ha
vegetativo:         aspetto contorto. Stato vegetativo nel complesso discreto.

Minacce:      percolazione e diffusione di residui di prodotti fitosanitari utilizzati nei campi adiacenti. Lavorazioni meccaniche
              operate dalle trattrici nei campi adiacenti e troppo vicine al fusto.

Interventi proposti:        costruzione di una recinzione in legno che eviti alle trattrici di avvicinarsi all'albero.

                                                                                                                                     33
SCHEDA N. 13

                                                              IDENTIFICAZIONE

     Nome scientifico:       Quercus pubescens L.
     Nome comune:          roverella
     Famiglia: fagaceae
     Numero su mappa in Figura 2:              13
     Albero isolato              Filare/alberata
     Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:              SI         NO

                           LOCALIZZAZIONE                                                          IMMAGINE

     Comune: Filignano
     Località:     Valle
     Latitudine:      41,54008514
     Longitudine:      14,06259397

                      CARATTERI STAZIONALI

     Altitudine (m s.l.m.):      465
     Giacitura:     lievemente pendente
     Esposizione:      Nord
     Paesaggio al contorno:            coltivi abbandonati, boschi di
                                       neoformazione, boschi termofili

                                                      ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

                   Pregio naturalistico                                  Valore paesaggistico
                   Valore ecologico                                      Pregio storico-culturale-religioso

                                                       CARATTERI DENDROMETRICI

     Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):               380
     Altezza (m):     15

                                             MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

      Portamento e stato individuo monocormico con chioma globosa. Il fusto si divide in due grosse branche quasi parallele al fusto.
     vegetativo:         Alla base del trono sono presenti degli evidenti ingrossamenti. Stato vegetativo nel complesso buono.

     Minacce: inquinamento automobilistico dalle vetture in circolazione sulla strada adiacente

     Interventi proposti:        messa in evidenza e costruzione di una recinzione in legno attorno alla pianta.

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SCHEDA N. 14

                                                               IDENTIFICAZIONE

Nome scientifico:        Quercus pubescens L.
Nome comune:          roverella
Famiglia: fagaceae
Numero su mappa in Figura 2:               14
Albero isolato              Filare/alberata
Presente nell'Elenco degli alberi monumentali d'Italia:                  SI         NO

                      LOCALIZZAZIONE                                                              IMMAGINE

Comune:       Pozzilli
Località:     Spinete
Latitudine:      41,51267343
Longitudine:      14,09395663

                 CARATTERI STAZIONALI

Altitudine (m s.l.m.):      222
Giacitura:     lievemente pendente
Esposizione:      Sud
Paesaggio al contorno:            abitati, coltivi, oliveti, frutteti

                                                    ELEMENTI DI MONUMENTALITÀ

              Pregio naturalistico                                      Valore paesaggistico
              Valore ecologico                                          Pregio storico-culturale-religioso

                                                      CARATTERI DENDROMETRICI

Circonferenza del tronco a 1,30 metri dal suolo (cm):                   530
Altezza (m):     14

                                         MORFOLOGIA E CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE

 Portamento e stato individuo monocormico con tronco breve e tozzo. Branche primarie di grosse dimensioni. La pianta versa in
vegetativo:         condizioni vegetative non ottimali. Alcune porzioni della chioma risultano defogliate con esposizione delle
                    porzioni apicali dei rami.

Minacce:      la causa principale delle evidenti condizioni non ottimali in cui versa l'individuo sono di certo da attribuirsi alla ridotta
              superficie di suolo nudo a disposizione. L'albero si trova infatti tra una strada comunale e una pavimentazione privata.
              Inoltre, il fusto si trova racchiuso tra due lembi di muro di cinta di una proprietà privata che ne limitano fortemente la
              crescita radiale.
Interventi proposti:        parziale abbattimento del muro di cinta e riduzione dell'impermeabilizzazione del suolo nelle zone
                            prossime al fusto.

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