CAMERATA DUCALE GUIDO RIMONDA - violino solista e direttore - SALA VERDI

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CAMERATA DUCALE GUIDO RIMONDA - violino solista e direttore - SALA VERDI
SALA VERDI
2022 - 2023

         CAMERATA DUCALE
          GUIDO RIMONDA
              violino solista e direttore

                      SERIE RUBINO
CAMERATA DUCALE GUIDO RIMONDA - violino solista e direttore - SALA VERDI
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CAMERATA DUCALE GUIDO RIMONDA - violino solista e direttore - SALA VERDI
MER                                                PROGRAMMA
                                                  SERIE RUBINO
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GEN
“SMILE : uno Stradivari al cinema”

SMILE
da Tempi moderni – Charlie Chaplin                  4’40’’

I WILL WAIT FOR YOU
da Les Parapluies de Cherbourg – Michel Legrand     3’40’’

TEMA
da Schindler’s list – Jhon Williams                 4’15’’

TEMA
da Il postino – Luis Bacalov                        3’40’’

SERENATA PER GIUDITTA
da Nell’anno del signore - Armando Trovajoli        5’40’’

POR UNA CABEZA
da Profumo di donna - Carlos Gardel                 3’50’’

                                                             Intervallo

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CAMERATA DUCALE GUIDO RIMONDA - violino solista e direttore - SALA VERDI
MER                                                PROGRAMMA
                                                      SERIE RUBINO
    25
    GEN
    TEMA
    da Il colore viola - Quincy Jones                   4’30’’

    TEMA DI DEBORAH
    da C’era una volta in America - Ennio Morricone     4’

    TEMA D’AMORE
    da Nuovo cinema paradiso - Ennio Morricone          3’50’’

    ROMANCE
    da Giochi proibiti - Anonimo                        2’20’’

    MANHA DE CARNAVAL
    da Orfeo Negro - Luiz Bonfa                         4’30’’

    ADAGIO
    da Il processo - Tomaso Albinoni/Remo Giazzotto     7’30’’

    CAVATINA
    da Il cacciatore - Stanley Myers 	                  3’30’’

    SHE
    da Notting Hill – Charles Aznavour                  3’10’’

    CAFE’ 1930
    Astor Piazzolla                                     8’

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CAMERATA DUCALE
    Fondata nel 1992 come prima formazione musicale dedicata a valorizzare
    l’opera di Giovan Battista Viotti, dal 1998 la Camerata Ducale è
    l’orchestra stabile del Viotti Festival, la stagione concertistica di Vercelli
    che fin dalle prime edizioni si è affermata come una delle realtà musicali
    più interessanti del panorama nazionale e internazionale. La sede della
    Camerata Ducale è il Teatro Civico di Vercelli , autentico gioiello di
    architettura e acustica. Nel corso della ultraventennale attività artistica
    - all’interno della cornice del Festival - la compagine ha eseguito un
    repertorio estremamente vasto, dal 1700 ai giorni nostri, con solisti quali
    Viktoria Mullova, Shlomo Mintz, Isabelle Faust, Salvatore Accardo, Angela
    Hewitt, Louis Lortie, Uto Ughi, Vladimir Spivakov, Mischa Maisky, Andrea
    Lucchesini, Igudesman&Joo, Richard Galliano, Renato Bruson, Giuliano
    Carmignola, Avi Avital, Bahrami e gli indimenticabili Ruggiero Ricci e
    Daniela Dessì.

    La Camerata Ducale è ospite nelle più prestigiose stagioni concertistiche
    nazionali. Gli impegni nelle sale italiane si vanno a sommare alle tournées
    all’estero. Da ricordare i concerti in Francia, Giappone, Svezia, Guatemala,
    Stati Uniti, Bahrain, Georgia e Sudafrica. Molto intensa l’attività
    discografica: con EMI è stato pubblicato il cd Libertango in Tokyo con
    Richard Galliano. Dal 2012 la Camerata Ducale è coinvolta nel Progetto
    Viotti – Decca Universal, al fianco del suo direttore e violino solista Guido
    Rimonda: un impegno discografico di ben 16 cd che sarà ultimato nel
    2024 in occasione del bicentenario della morte di G.B.Viotti. Sempre per
    Decca sono usciti: Le Violon Noir (2013-2017), Voice of peace (2015),
    Haydn concertos (2017-2020) e Smile Uno Stradivari al cinema (2020).
    Tutti i cd finora pubblicati hanno ricevuto il consenso unanime da parte di
    pubblico e critica.

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© Stefano Bottesi
GUIDO      RIMONDA
                                            violino solista e direttore
    Guido Rimonda ha esordito a tredici anni eseguendo le sonate di Arcangelo
    Corelli nello sceneggiato televisivo Rai Per Antonio Vivaldi di Alberto Basso dove
    interpretava la parte di Vivaldi fanciullo. Durante gli studi al Conservatorio di
    Torino, rimane affascinato dalla figura di Giovan Battista Viotti.
    Dopo la specializzazione con Corrado Romano, a Ginevra, si dedica alla
    valorizzazione delle opere del compositore piemontese. Nel 1992 costituisce la
    Camerata Ducale, nel 1998, in stretta collaborazione con la città di Vercelli, è il
    fondatore del Viotti Festival, di cui è direttore musicale. Nel 2022 è fondatore e
    Presidente della Fondazione Viotti. Parallelamente alla stagione concertistica, è
    presente nelle più importanti sale concertistiche in Italia e all’estero e ha al suo
    attivo oltre mille concerti come violino solista e direttore. E’ stato assistente di
    Giuliano Carmignola e Franco Gulli presso la Scuola di Alto Perfezionamento
    musicale di Saluzzo. E’ docente di violino presso il Conservatorio di Torino. E’
    stato nominato Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici nel 2012.
    Intensa anche la sua attività discografica che attualmente conta oltre 30 CD per
    Chandos, EMI, e Decca. Nel 2012 ha iniziato in esclusiva per Decca il Progetto
    Viotti: 15 CD contenenti l’integrale delle composizioni per violino e orchestra,
    con numerosi inediti e prime registrazioni mondiali. Il progetto è attualmente
    giunto all’undicesimo CD. Parallelamente alle incisioni viottiane sono nati
    per Decca altri progetti discografici, come Le violon noir (2013-2017), Voice of
    peace (2015), Haydn Concertos (2017-2020), Smile Uno Stradivari al cinema
    (2020) e L’integrale delle Sonate per violino e clavicembalo di Bach con Ramin
    Bahrami (2021-2022). Molte sue incisioni, tra cui la sua versione del tema
    di Schindler’s list, fanno parte di diversi cofanetti Platinum collection editi dalla
    Deutsche Grammophon e distribuiti in tutto il mondo.
    L’impegno nella ricostruzione e nell’esecuzione dell’opera di Viotti lo porta inoltre
    anche nel campo editoriale: con le Edizioni Curci, e in collaborazione con CIDIM,
    è infatti iniziata nel 2021 la pubblicazione integrale, la prima in assoluto rivista
    e commentata secondo criteri moderni, delle partiture e relative riduzioni dei
    Concerti per violino viottiani. Da marzo 2021, per la rivista bimestrale ARCHI sta
    curando la rubrica Riscoperte, Giovanni Battista Viotti, la Nuova Scuola violinistica,
    che si articola su cinque numeri. Guido Rimonda è presente a diverse trasmissioni
    tv quali Uno Mattina, Il Posto Giusto, Fuori Binario, Linea Verde Gran Tour; nel
    dicembre 2017, nella trasmissione Voyager, Roberto Giacobbo dedica a Guido
    Rimonda, ai suoi studi su Viotti e sull’evoluzione del violino, nonché alla vicenda
    dello Stradivari Leclair, un servizio in prima serata di oltre un’ora.
    Nel 2019 è stato nominato cittadino onorario di Fontanetto Po (paese natale
    di G.B. Viotti), come riconoscimento del suo impegno ultraventennale per la
    valorizzazione dell’opera viottiana. Suona lo Stradivari del 1721 Jean Marie
    Leclair (detto Le Noir) definito da G. B. Somis “La voce di un angelo”.

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© Anna Tena
NOTE AL PROGRAMMA
       Fortunatamente caduti i pregiudizi ideologici sul valore artistico della
       colonna sonora, ai giorni nostri possiamo percorrere i più bei soundtrack
       novecenteschi considerandoli come veri e propri classici del XX secolo. Il
       punto di partenza del viaggio di stasera non può che essere la genialità di
       Charlie Chaplin: forse non tutti sanno che egli non fu solo attore, regista,
       autore e produttore, ma anche compositore. In Tempi moderni (1936), in
       cui Charlot è un operaio che stringe i bulloni in una catena di montaggio, il
       suadente e malinconico love song Smile è legato soprattutto alla conclusione
       del film: Charlot, insieme a un’altra reietta dalla società, Monella, si trova sul
       ciglio di una strada deserta; la ragazza si abbandona a un pianto disperato, ma
       i due si fanno forza e si avviano, sorridendo, verso un futuro sostenuto dal
       loro amore.
       Il tema dell’amore è al centro di un altro grande film, Les parapluies de
       Cherbourg di Jacques Demy, miglior pellicola nel 1964 al Festival del Cinema
       di Cannes. La canzone I will wait for you segna il momento in cui Geneviève
       (Catherine Deneuve) promette di aspettare l’amato Guy, un giovane
       meccanico richiamato improvvisamente alle armi per la guerra d’Algeria.
       Questo duetto d’addio, realmente cantato dagli attori in un film che è al
       contempo un musical, riveste con charme tutto francese il tema della tragedia
       dei giovani che la guerra strappa alla loro vita.
       Un erotismo meno drammatico è al centro della canzone Por una Cabeza,
       dell’argentino Carlos Gardel, che in origine fa riferimento a un compulsivo
       giocatore d’azzardo che compara la sua dipendenza alle corse dei cavalli
       all’attrazione per le donne. Il mistero della seduzione è uno dei temi del
       film Scent of a Woman, in cui un anziano e cieco colonnello, Frank Slade
       (interpretato da Al Pacino), inizialmente scorbutico, diventa maestro di
       vita e amico del giovane studente Charlie. Il film invita a riflettere sul
       tema dell’apparenza e della realtà; il tango di Gardel diventa l’emblema del
       magnetismo che un uomo apparentemente finito può possedere, anche in
       fatto di conquiste erotiche, e si struttura in una forma A-B-A’-B’-coda, con una
       parte (A) più ironicamente seduttiva e una parte (B) estremamente passionale,
       di abbandono alle ragioni del cuore.
       Il tema tragico della Shoah è stato affrontato spesso dalla cinematografia:
       Schindler’s List (1993) di Steven Spielberg è uno di quei casi in cui il valore
       etico e il valore estetico della pellicola procedono su uno stesso, altissimo,
       piano. Girata perlopiù in bianco e nero, la storia di Oskar Schindler, che
       da imprenditore emotivamente distaccato diventa artefice di una lista di
       lavoratori ebrei salvati dai campi di concentramento, è un grande apologo sul
       senso di responsabilità individuale, culminante nel proverbio tratto dal Talmud
       babilonese “chiunque salva una vita, salva il mondo intero”. Lo struggente
       messaggio del film si fa ancor più forte con la colonna sonora di John Williams,
       in cui spicca il main theme (sorta di Leitmotif che compare anche, con il solo
       pianoforte, sui titoli di coda, quando i sopravvissuti, nel 1993, depongono
       delle pietre, secondo l’usanza ebraica, sulla tomba di Schindler): un tema che
       inizia con grande semplicità, sulle corde vuote del violino la e re, e che con

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SALA VERDI
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poche note sa incarnare sia la dimensione del tragico sia quella della speranza
in un mondo migliore.
Premio Oscar per la colonna sonora nel 1996, Luis Bacalov ha saputo
raccontare in suoni l’amicizia fra un postino e un grande poeta in esilio, sullo
sfondo splendente di un’isola del Sud Italia. Il postino rimane impresso nella
nostra memoria non soltanto per le prove attoriali di Massimo Troisi e Philippe
Noiret, ma anche per i suoni della fisarmonica, capaci di evocare il respiro del
mare e la luce del Mediterraneo, ma anche la sottile malinconia che impregna
il film. In tal senso, Bacalov fa propria la lezione di Nino Rota attraverso l’uso
di armonie dolciamare e di un’apparente leggerezza, venata di nostalgia.
Fra i grandi maestri del soundtrack italiano, accanto a Rota e Morricone, va
annoverato Armando Trovajoli, che nel film di Luigi Magni Nell’anno del signore
(1969) imbastisce una colonna sonora di inusuale complessità, corrispondente
alla serietà dei temi trattati nella vicenda ambientata a Roma nel 1825. La
vicenda di due ribelli, esponenti della carboneria, si intreccia con quella di un
ciabattino e della sua amante Giuditta, una bella ragazza ebrea, interpretatata
da Claudia Cardinale. La Serenata per Giuditta ha un incipit intimistico, quasi
jazzistico nella sua vena improvvisatoria, e si sviluppa poi con un’articolata
fuga – nello stile di Bach – per confluire in una chiusa più lirica.
Ancora Steven Spielberg è il regista di un film che toccò, nel 1985, temi
ancora oggi scottanti: le violenze domestiche, gli abusi sessuali, il razzismo e
il coraggio delle donne violentate. Si tratta di Color Purple (Il colore viola), per
il quale Quincy Jones scrive una colonna sonora dai toni non eccessivamente
tragici: il main theme affonda piuttosto le sue radici nell’ariosità e nel senso di
speranza tipici del Novecento musicale americano.
A Morricone ritorniamo con il tema di Deborah dall’iconico film di Sergio
Leone C’era una volta in America (1984): siamo nel frangente in cui,
rammemorando il passato, il gangster Noodles (Robert De Niro) ricorda il
momento della sua adolescenza in cui spiava la bella Deborah Gelly, mentre
lei si esercitava aspirando a diventare ballerina. Su una nota di bordone tenuta
dai contrabbassi, il tema si sviluppa con frammenti melodici che restituiscono
il senso della suspense e del desiderio adolescenziale. L’eros frammisto
alla nostalgia del passato impregna anche il tema d’amore di Nuovo Cinema
Paradiso, con un carattere però più espansivo: scritta per il film di Tornatore
(1988), questa colonna sonora fonde l’abbandono alla passione amorosa con
un acuto e drammatico senso del rimpianto, quello di un regista di successo
che non riesce a trovare la felicità come uomo.
Al dramma della guerra si torna con Jeux Interdits, capolavoro di René
Clement (Leone d’oro a Venezia nel 1952): l’ispirato solo di chitarra è legato
inscindibilmente, nell’immaginario collettivo, alla vicenda della cinquenne
Paulette, che perde i genitori e il cagnolino durante un attacco aereo nella
Seconda guerra mondiale e incontra poi un contadino undicenne, Michel, con
cui instaura un rapporto tenerissimo e struggente di fratellanza.
Il registro della tragedia caratterizza anche Orfeo negro, trasposizione del mito
di Orfeo ed Euridice a Rio de Janeiro: un giovane tranviere, Orfeo, che ama

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SALA VERDI
     GEN-GIU 2022

          cantare e suonare la chitarra, si innamora di una ragazza, Euridice, che arriva a
          Rio alla vigilia del Carnevale.
          L’epilogo, come nel mito, sarà tragico. Il film, Palma d’Oro a Cannes nel 1959,
          diede notorietà ai ritmi del samba e della bossa nova, impreziositi dalla
          saudade della voce di Elizete Cardoso in Manhã de Carnaval, di Luiz Bonfá.
          Orson Welles non poteva sapere che l’Adagio di Albinoni fu composto in
          realtà, come abilissimo falso storico, da Remo Giazotto: questa vicenda gli
          sarebbe forse piaciuta, soprattutto considerando che la composizione viene
          utilizzata per un film labirintico come Il processo (1962), basato sul romanzo di
          Kafka. È la storia di Josef K., che viene arrestato senza motivo apparente ed
          entra in un labirinto giudiziario, fra i meandri di un insensato tribunale.
          Di nuovo il magnetismo di Robert De Niro associamo alla Cavatina in mi
          maggiore di Stanley Myers, brano pensoso (scritto in realtà nel 1970, otto anni
          prima del film) che fa da colonna sonora al dramatico film The Deep Hunter (Il
          cacciatore), incentrato sui traumi psichici ed emotivi di un militare ritornato
          dalla guerra del Vietnam.
          Su un registro sentimentale e amoroso ritorniamo con una delle più
          memorabili canzoni di Charles Aznavour, She, che nel recente Notting
          Hill (1999) accompagna la storia d’amore apparentemente impossibile
          fra il proprietario di una libreria, William, e una stella del cinema, Anna,
          rispettivamente interpretati da Hugh Grant e Julia Roberts.
          La chiusura spetta a un altro grande maestro del tango, nonché spregiudicato
          sperimentatore delle ibridazioni fra generi musicali: Astor Piazzolla e il suo
          Café 1930, uno dei brani più ispirati dall’Histoire du Tango.

          Luca Ciammarughi
          Pianista, scrittore, conduttore radiofonico

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I bis del concerto del 21 dicembre:             I bis del concerto del 11 gennaio:

Concerto pomeridiano: Ingrid Fliter ha          Concerto pomeridiano e serale: Concerto
eseguito F.Chopin, Valzer in do diesis min.     de’ Cavalieri e il direttore Marcello Di Lisa
op.64 n.2; Anton Dressler ha eseguito           hanno eseguito A.Vivaldi, dal Concerto in
Improvvisazione                                 re magg. op.3 n. 9 L’estro armonico: Allegro
Concerto serale: Ingrid Fliter ha eseguito
F.Chopin, Valzer in do diesis min. op.64 n.2;
Anton Dressler ha eseguto A.Dressler,
Prayer; In duo con Ingrid Fliter G.Gershwin,
Summertime
SWIPE
YOUR
STAGE!
Con il concerto di questa sera prosegue il progetto “Swipe Your Stage”, un nuovo modo di
vivere la musica dal vivo. La tecnologia si mette al servizio della musica e gli spettatori in sala
seduti nelle file AS – AZ possono utilizzare un tablet messo a disposizione dalla Fondazione
La Società dei Concerti per osservare da vicino i musicisti, direttamente dal loro posto e grazie
a quattro telecamere posizionate in sala. Lo spettatore si trasforma in regista, può scegliere
cosa, quando e come guardare il palcoscenico, in una modalità che amplifica le emozioni della
musica dal vivo.

“Swipe Your Stage” è un progetto di Fondazione La Società dei Concerti realizzato grazie al contributo
di Fondazione TIM che è espressione dell’impegno sociale di TIM e la cui missione è promuovere la
cultura del cambiamento e dell’innovazione digitale, favorendo l’inclusione, la comunicazione, la crescita
economica e sociale.

                                       e con il sostegno di
I PROSSIMI CONCERTI
0RE 20:30                                              0RE 17:00 - SERIE ZAFFIRO POMERIDIANA
AUDITORIUM LATTUADA                                    SALA VERDI DEL CONSERVATORIO
                                                                     CHIARA SANNICANDRO
LUN           TIZIANO GIUDICE
              violino                                  MER           violino
                                                                     GIUSEPPE RUSSO ROSSI
30            STEFANIA MORMONE
              pianoforte
                                                       01            viola
                                                                     LUDOVICA RANA
GEN                                                    FEB           violoncello
                                                                     MASSIMO SPADA
La Meglio Gioventù                                                   pianoforte
G.Enescu, N.Milstein, H.Wieniawsky                     “Ludovica & Friends : Aimez-vous Brahms”
                                                       J.Brahms

0RE 20:45 - SERIE SMERALDO                             0RE 20:30
SALA VERDI DEL CONSERVATORIO                           AUDITORIUM LATTUADA

                                                                     SOFIA MANVATI
MER           DAVIDE CABASSI
              pianoforte                               LUN           violino
                                                                     LARA BIANCALANA
01                                                     06            violoncello

FEB                                                    FEB           MONICA ZHANG
                                                                     pianoforte
T.Adès, R.Schumann, G.Colombo Taccani,                 Artisti in residenza
M.Mussorgskij                                          S.Rachmaninov, F.Mendelssohn, D.Shostakovich

0RE 20:30                                              0RE 20:45 - SERIE RUBINO
AUDITORIUM LATTUADA                                    SALA VERDI DEL CONSERVATORIO

LUN           COSTANZA CUTAIA
              soprano                                  MER           SEONG-JIN CHO
                                                                     pianoforte

13            VALENTINA KAUFMAN
              pianoforte
                                                       15
FEB                                                    FEB
Maestri                                                “Legàmi musicali”
W.A.Mozart, F.Chopin, R.Schumann, F.Liszt,             G.F.Händel, S.Gubaidulina, J.Brahms. R.Schumann
F.Schubert, P.I.Tchaikovsky, R.Strauss, L.Arditi

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