Burnazzi Feltrin per il Centro di aggregazione di Poggio Picenze

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Burnazzi Feltrin per il Centro di aggregazione di Poggio Picenze
Burnazzi   Feltrin per                                   il
Centro di aggregazione                                   di
Poggio Picenze
Il Centro di aggregazione sociale per giovani e anziani da
poco inaugurato a Poggio Picenze è un progetto elaborato da
Burnazzi Feltrin Architetti (architetto Elisa Burnazzi)
intitolato alla memoria delle due più piccole delle cinque
vittime cittadine del terremoto, Loris Cialfi ed Alena Ajrulai
(rispettivamente di 10 e 11 anni). Il nuovo complesso ha
sostituito la precedente struttura distrutta dal terremoto che
il 6 aprile 2009 ha colpito l’Abruzzo con conseguenze rovinose
e in grandissima parte ancora irrisolte.

L’idea di realizzare un nuovo centro è resa possibile dalla
costituzione di un Comitato e prende forma subito dopo il
sisma, sostenuta dalla disponibilità economica di realtà come
l’Associazione Nazionale Cantanti, il gruppo La Provincia
Editoriale e un Salvadanaio per l’Abruzzo. Gli architetti
Elisa Burnazzi e Davide Feltrin con Paolo Pegoretti e Serena
Sorgi vengono così incaricati dell’elaborazione di un primo,
ma non realizzato, progetto che prevede una bassa struttura a
pettine prefabbricata in legno, con orti e frutteto a
servizio, da collocare all’interno del parco cittadino.

La ripresa del processo arriva due anni dopo, nel 2011, quando
una seconda proposta firmata da Elisa Burnazzi viene
predisposta per una nuova area, collocata questa volta in
prossimità dei campi sportivi a est del centro storico.

Photogallery

foto: Carlo Baroni
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Burnazzi Feltrin Architetti

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Il progetto viene completato dopo un cantiere di un anno che,
diretto da Davide Feltrin, restituisce alla cittadinanza un
complesso composto da tre volumi a un piano fuori terra
dall’aulico riferimento, ideale e metaforico: il cretto di
Alberto Burri a Gibellina, completato finalmente a maggio.
Come infatti l’estesa opera di land art dell’artista umbro
ricostruisce, congelando nel cemento ruderi e macerie,
l’assetto urbanistico e le strade della vecchia città
distrutta dal terremoto del Belice nel 1968, l’idea
progettuale trasforma il monumento alla morte di Burri in
un’architettura a celebrazione della vita che rinasce, che ne
riprende le forme realizzando un complesso le cui parti
costitutive si pongono l’un l’altra ispirate agli elementi del
cretto.
Schema (@Burnazzi Feltrin Architetti)

Il nuovo Centro di aggregazione è un complesso di piccole
dimensioni e dall’attento inserimento paesaggistico, composto
da tre elementi distinti a un piano fuori terra, di altezza di
4 e 5 metri: un corpo principale, chiuso, di superficie
interna pari a 240 mq e capienza 130 persone, e due secondari,
aperti e costituiti da pergole a copertura di un parcheggio
esterno per 12 autoveicoli e 20 tra biciclette e motorini a
servizio sia del centro che dei vicini campi sportivi. Rivolge
il fronte principale e le sue aperture verso il paese e il suo
centro storico e verso la vicina chiesa di San Felice.

Lo studio delle volumetrie e le scelte effettuate per le
finiture esterne, semplici ma d’effetto, contribuiscono a
creare un dialogo tra il nuovo Centro il suo immediato intorno
e le montagne abruzzesi: le coperture inclinate con i loro
prati pensili, i listelli in legno di larice che rivestono sia
gli esterni che le strutture portanti in anima metallica delle
pergole, il sistema di inverdimento che offre alle piante
rampicanti una serie di cordini da roccia colorati insieme ai
percorsi, i pedonali ricoperti di ghiaia del luogo e i
carrabili in battuto di cemento con inerti locali.

Internamente, trovano posto i locali per giovani e anziani:
due sale polivalenti, una biblioteca, una sala musica e i
relativi locali a servizio introdotti da una hall di ingresso.

Strutturalmente, tutto il complesso si poggia su fondazioni in
cemento armato ed è costituito da pareti portanti in
calcestruzzo armato. I solai di copertura sono realizzati in
elementi prefabbricati autoportanti di due tipologie:
predalles e alveolare Rap, dalla rapida posa e leggerezza.

Le caratteristiche climatiche dell’area hanno richiesto una
particolare attenzione nella gestione energetica e nelle
prestazioni dell’involucro. Così, le parti opache verticali
del corpo principale sono completamente rivestite da un
cappotto esterno di pannelli in polistirene estruso
recuperabile a fine vita di 12 cm di spessore, al pari dei
solai superiore e controterra, dove lo spessore del pannello
sale a 16 cm. All’interno, una controparete in lana di roccia
di 4 cm fornisce ulteriore isolamento. L’insieme di questi
materiali permette di raggiungere trasmittanze termiche
performanti: 0,194 W/mqK per le pareti esterne, 0,221 W/mqK
per la copertura e il solaio controterra e 0,9 W/mqK gli
infissi con telaio in legno lamellare di larice e vetri basso
emissivi con doppia camera.

L’interno è climatizzato ad aria tramite la ventil-convettori
a soffitto alimentati da una pompa di calore aria/acqua che
garantisce anche l’acqua calda sanitaria.

Crediti del progetto

Pogetto: 2011
Lavori: 2014 (inizio) – 2015 (lavori)
Committente: ente associativo La Provincia di Como, Sondrio,
Lecco e Varese, un Salvadanaio per l’Abruzzo, Associazione
Nazionale Italiana Cantanti, Comune di Poggio Picenze
Progetto architettonico: Burnazzi Feltrin Architetti (Elisa
Burnazzi architetto), www.burnazzi-feltrin.it
Collaboratori: Paolo Pegoretti, Silvia Capelli e Michela Corn
Direzione lavori: Davide Feltrin architetto
Progetto strutturale: Svaldi Ingegneria (Alessandro Svaldi
ingegnere)
Progetto opere meccaniche e ricircolo aria: Svaldi Ingegneria
(Roberto Svaldi ingegnere)
Progetto opere elettriche: TESI Engineering
Progetto per la sicurezza: Francesco Ludrini
Impresa: Prefgab
Tetto verde e lattonerie: Miani Gardens Giardini
Cartongessi, rivestimenti facciate e pitture, pavimentazioni
interne: Nozza Edilizia
Termoidraulica e ventilazione: Idroterm Romele
Elettricista: Idroterm Romele
Serramenti esterni: BG Legno
Serramenti interni: Ninz Firedoors
Rivestimenti pavimentazioni esterne: Italcementi Group
Spazi verdi: Miani Gardens Giardini
Arredi: Grisoni Sistemi Didattici
Prodotti: Drop by Infiniti (sedie), Rossini Illuminazione
(luci), Ceramica Campani (pavimento), Idrodrain by Italcementi
(pavimento esterno), Millet (corde)
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