Da Kanye West a Pharrell: si

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Da Kanye West a Pharrell: si
Da Kanye West a Pharrell:
quando    la   popstar si
reinventa designer
È diventata ormai una tendenza quella delle celebrità musicali
alle prese con il design, la moda o addirittura
l’architettura. Il desiderio di ulteriore affermazione ha
portato infatti alcune pop star e alcuni attori a
intraprendere percorsi alternativi rispetto alla carriera che
li ha resi famosi. Se in certi casi è venuto a galla un
talento nascosto, in altri si è rivelata un’evoluzione di
massa. Adidas e Nike sono ad esempio due etichette che
dedicano ampio spazio a collaborazioni esclusive con
personaggi affermati, non necessariamente stilisti, e quasi
tutte le pop star del momento aderiscono a questa iniziativa.
Kanye West e Pharrell Williams, due grandi musicisti e hip-
hopper statunitensi, sono tra queste, ma oltre alla musica e
alla moda sono attivi nel cinema, nell’arte e nel design.
Lenny Kravitz è forse la celebrità più lontana dagli
stereotipi ed è fondatore del brand Kravitz Design per
l’interior. Non dimentichiamo che anche Brad Pitt è
disegnatore di una linea di arredamento, la Pitt-Pollaro.

Il secondo successo di Kanye West, dopo la musica, risiede
quindi nel fashion design con la collezione “Yeezy”, disegnata
prima per Nike in una linea di scarpe sportive e
successivamente per Adidas nel 2015 con due linee complete di
abbigliamento e scarpe per uomo e donna che hanno debuttato
con grande successo sulle passerelle di Parigi, grazie alla
scenografia ricercata che ha messo in luce gli indumenti dai
toni chiari color carne. Del resto non c’è da stupirsi: Kanye
West è anche un produttore discografico completo e un regista
di alcuni cortometraggi. Dopo aver fondato Donda nel 2012, una
società dai contenuti creativi come un collettivo di musica,
design e architettura, West ha infatti coinvolto l’architetto
Da Kanye West a Pharrell: si
Rem Koolhaas per la progettazione di un padiglione temporaneo
a piramide con sette schermi, in vista della proiezione del
film-documentario “Cruel Summer”, girato dal musicista in
Quatar su ispirazione del proprio album omonimo. Tuttavia la
società è molto riservata, ci chiediamo perchè il suo
fondatore preferisca rimanere fuori dai social e non
provvedere a un sito web ufficiale che raccolga le produzioni.
Annunciata però l’uscita imminente del suo settimo album
“Waves”, che sarà presentato al Madison Square Garden di New
York e in diretta mondiale nei cinema il prossimo 11 febbraio
2016, insieme alla nuova collezione “Yeezy Season 3”, per non
lasciare in disparte le abilità da fashion designer.

Anche il percorso di Pharrell Williams è simile a quello del
collega; se ultimamente si sta avvicinando al mondo della
moda, fin dall’inizio la pop star ha mostrato una grande
passione per arte, design e collezionismo. Frequenti sono
state le partecipazioni di Pharrell Williams alle esposizioni
della Galerie Perrotin di Parigi, ove ha presentato “The Tank
chair”, una seduta in pelle e plexiglas che richiama i
cingoli, “The Perspective chair”, una seduta colorata con
gambe animate e un’intera mostra di cui è curatore. Si tratta
della rassegna “Girls” (esposta nella primavera 2014)
allestita dal musicista per celebrare l’uscita dell’album
omonimo. Se Kanye West preferisce abbinare musica e fashion
design, Pharrell Williams ha unito la musica all’arte con una
raccolta di 48 opere che omaggiano se stesso e la femminilità,
realizzate da noti artisti come Daniel Arsham e Rob Pruit.
Simpatica anche la mostra “This is not a toy”, curata da
Pharrell Williams a Toronto, dedicata a quei giocattoli da
collezionismo prodotti come pezzi unici o in edizione
limitata, meglio definibili come opere d’arte piuttosto che
giocattoli. Forse per uniformarsi alle altre pop star
musicali, le recenti collaborazioni di Pharrell Williams sono
nel campo del fashion design: per Adidas insieme a Zaha Hadid
e per G-Star Raw con svariate collezioni di capi realizzati
con materiali di recupero in plastica provenienti dagli oceani
Da Kanye West a Pharrell: si
(linea “Raw for the Oceans”).

Pharrell Williams insieme ad una sua creazione, “The Tank chair” © Guillaume
Ziccarelli

La celebrità più professionale, che ha mostrato le capacità
per debuttare nell’interior design con un proprio brand, è
sicuramente Lenny Kravitz. Lontano dal personaggio
stereotipato che segue le tendenze, l’artista poliedrico pop
rock è il fondatore della Kravitz Design, nata nel 2003. Dopo
aver completato la realizzazione di progetti di interni per
hotel e condomini di lusso, il brand ha firmato pezzi unici
d’arredamento realizzati in partnership con aziende importanti
del settore. Ne sono un esempio la reinterpretazione della
sedia “Mademoiselle” di Philippe Starck per Kartell, la linea
“Goccia” di piastrelle ceramiche tridimensionali per l’azienda
italiana Lea Ceramiche, e il lampadario di cristallo per
Swarovski, arricchito con scatole in ottone lucidate a
specchio e annerite. Una collezione completa di mobili e
articoli per la casa è stata invece lanciata nel 2015 con il
nome “CB2 x Kravitz Design“. Prodotta in collaborazione con
l’azienda di Chicago CB2 (Crate&Barrel), la linea vanta una
gamma completa di prodotti versatili ed eclettici tra cui
sedie, console, tavoli, lampade, cuscini e tappeti. Con chiaro
riferimento allo stile glam dei club californiani degli anni
’70, Lenny Kravitz ha dato forma a legni naturali, tessuti
lussureggianti zebrati o a zig-zag e metalli riflettenti che
rimandano a un classico album rock.

© Kravitz Design
Lenny Kravitz presenta la collezione d’arredamento “CB2 x Kravitz Design” © CB2

Molto interessante la collaborazione di Lenny Kravitz con
alcune grandi firme del panorama architettonico internazionale
nel collettivo Revolution PreCraft, dedito alla creazione di
una serie esclusiva di abitazioni e padiglioni prefabbricati,
concepiti come strutture funzionali al passo con i progressi
della tecnologia edilizia. Ciascun architetto ha realizzato la
propria visione di questo padiglione e tra grandi nomi come
Ron Arad, Daniel Libeskind, Kengo Kuma, Sou Fujimoto, Ben Van
Berkel di UNStudio e i fratelli Campana si inserisce anche
quello di Lenny Kravitz per il progetto d’interni del
padiglione “instrumental home” insieme all’architetto Marmol
Radziner.

Photogallery

L’intera collezione “CB2 x Kravitz Design by Lenny Kravitz” ©
CB2
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Il tavolino sfaccettato “nova side table” © CB2

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La console multifunzionale “changes console” © CB2

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Il tavolino a forma di bicchiere rovesciato “bousaf side
table” © CB2

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La lampada a forma di bicchiere rovesciato “lola table lamp” ©
CB2

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Il tavolino circolare portaoggetti “yoya coffee table” sul
tappeto zebrato “changes rug” © CB2

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Il tavolino lucidato abbinato ad un cuscino di pecora “catru
pedestal table” © CB2

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La linea di cuscini © CB2

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Uno degli sgabelli “mack bar stool” © CB2

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Il padiglione “instrumental home” ideato da Marmol Radziner e
Lenny Kravitz © Revolution PreCraft

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Gli interni del padiglione “instrumental home” a cura di Lenny
Kravitz © Revolution PreCraft

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Il lampadario disegnato da Lenny Kravitz per Swarovski

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La linea di piastrelle tridimensionali “Goccia” per Lea
Ceramiche © Lea Ceramiche

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La linea di piastrelle tridimensionali “Goccia” per Lea
Ceramiche © Lea Ceramiche

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“The Tank chair” by Pharrell Williams © Guillaume Ziccarelli

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“The Perspective chair” by Pharrell Williams © Guillaume
Ziccarelli

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Mostra “Girls” curata da Pharrell Williams alla Galerie
Perrotin di Parigi © Claire Dorn

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Mostra “Girls” curata da Pharrell Williams, opera di Takashi
Murakami © Claire Dorn

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Mostra “This is not a toy” curata da Pharrell Williams a
Toronto © Arash Moallemi
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Pharrell Williams indossa uno dei capi della sua collezione
per G-Star Raw

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Collezione “Yeezy Season 1” by Kanye West

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Collezione “Yeezy Season 2” by Kanye West

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Il padiglione piramidale progettato da Rem Koolhaas per Kanye
West © Philippe Ruault

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La proiezione del film “Cruel Summer” di Kanye West è avvenuta
su sette schermi © Philippe Ruault

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La proiezione del film “Cruel Summer” di Kanye West è avvenuta
su sette schermi © Philippe Ruault

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Sezione del padiglione piramidale © Philippe Ruault

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