Buon Natale e Felice Anno Nuovo! - L'AGRICOLTORE SENESE - Confagricoltura Siena
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L’AGRICOLTORE SENESE ANNO 26° - NUMERO 23 DICEMBRE 2021 L’Unione augura a tutti i Soci Buon Natale e Felice Anno Nuovo! SI COMUNICA CHE GLI UFFICI DELL’UNIONE RIMARRANNO CHIUSI NEI GIORNI: 24, 27, 30, 31 DICEMBRE 2021 E 07 GENNAIO 2022 1
L’Agricoltore Senese 23/2021 DALL’UNIONE UFFICIO DI CHIUSI Al fine di migliorare l’assistenza e l’espletamento dei servizi, si comunica che presso la sede di Chiusi, ogni venerdì si aggiungerà la presenza del nostro Ufficio Fiscale, tel. 0577/533225. Modalità di accesso agli Uffici Si rammentano, anche alla luce del significativo incremento dei contagi, le modalità di accesso ai nostri Uffici sia centrali che periferici. Di seguito riepiloghiamo le indicazioni cui è necessario far espresso riferimento, onde salvaguardare reciprocamente la salute, ed ottemperare alle vigenti norme prescrittive e sanzionatorie. Ovviamente sono assolutamente da preferire altre modalità di consultazione e/o consegna documenti: la presenza in Ufficio, dovrà considerarsi come extrema ratio. Confidiamo nell’attenta e rispettosa collaborazione comunque sempre presente e ben manifestata. La nostra forza sta proprio in questo “contatto” e “vicinanza” che ora più che mai viene riconosciuta e riconsiderata, espresso sinonimo di associazione e comuni intenti. Nel merito: 1. L’accesso agli Uffici potrà avvenire solo ed esclusivamente su appuntamento. L’ufficio interessato (tecnico, fiscale, legale, paghe, ecc) definirà giorno ed orario; 2. Prima dell’ingresso, il Socio dovrà indossare i dispositivi di protezione e procedere alla sanificazione delle mani o in alternativa uso dei guanti; 3. Si accomoderà nell’Ufficio interessato e dovrà: mantenere il distanziamento sociale (almeno 1 metro); compilare il previsto modulo di autocertificazione; 4. Esaurita la consulenza dovrà celermente lasciare gli Uffici; 5. Da preferire la presenza negli Uffici zona affinché si possa ridurre la presenza e affollamento nella Sede centrale. 6. Inoltre verrà richiesto il green pass (in base al D.L. 127/2001) ai componenti della Giunta e del Consiglio, ai fornitori (anche per attività straordinarie), ai consulenti, collaboratori, nonché prestatori e frequentatori di corsi di formazione, corrieri che recapitano posta. Sondaggio smaltimento rifiuti Abbiamo già chiesto la vostra collaborazione incontrando molto interesse nella compilazione di un questionario utile a valutare quanti e quali rifiuti vi è la necessità di smaltire. Tuttavia, per la realizzazione del progetto abbiamo dovuto aggiungere una domanda inerente al comune di appartenenza. Per questo chiediamo nuovamente la vostra disponibilità nel compilare il questionari o che troverete sul nostro sito al link http://www.confagricolturasiena.it/news/id:4561/ Per ulteriori informazioni e chiarimenti sull’evento rivolgersi ai colleghi: • Fabiola Materozzi: materozzi@confagricolturasiena.it Tel. 0577/533202 • Paolo Bittarelli: bittarelli@confagricolturasiena.it Tel. 0577/533219 • Alberto Cesaroni: cesaroni@confagricolturasiena.it Tel. 0577/533203 2
L’Agricoltore Senese 23/2021 La nostra ONLUS – Agrisolidarietà APS È con piacere e orgoglio che presentiamo la nostra Onlus. Dal 30/11/2020 è stata inserita all’Anagrafe Unica delle Onlus tenuta presso la Direzione Regionale. AGRISOLIDARIETA’ nasce con il desiderio di condividere, sostenere e aiutare nei momenti di difficoltà. Ci presentiamo come il frutto di un territorio, agricolo e rurale, che vuole comunque essere presente e attivo, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà, come quelli odierni, con ansie e preoccupazioni. Ciò che ci caratterizza e che ci consente di andare avanti nonostante le numerose avversità ad ogni angolo è la fermezza e la voglia innata di seminare ancora dopo un’annata poco buona. Ma dobbiamo rimboccarci le maniche, perché solo tutti insieme diamo vita e speranza, con piccolissimi gesti, a questa solidarietà che nasce e matura dal mondo dell’agricoltura, aperta a tutti, bisognosa di tutti. Vi chiediamo un piccolo gesto, pieno di fiducia e soprattutto ottimista di diventare portavoce della nostra determinazione a tutela di un modo di essere e di vivere, a noi caro, da conoscere e da far crescere. Vi preghiamo di ascoltarci e di seguirci, affinché la voce e le azioni di un singolo diventino quelle di una collettività. Per un grande gesto, basta un modesto contributo. Per ogni necessità ed informazione: 0577/533200. Messaggio whatsapp Al fine di ottimizzare il servizio d’informazione diretta con i nostri Soci, si ricorda che l’Unione Agricoltori, da tempo, ha iniziato ad inviare messaggi e files a mezzo whatsapp a chi ha fatto richiesta. Chiunque altro fosse interessato a questo nuovo servizio è pregato di segnalarci all’indirizzo e-mail siena@confagricoltura.it il numero di telefono da utilizzare ed il nominativo del Socio iscritto all’Unione. Trattasi solo di limitate informazioni che andranno ad integrare gli altri sistemi di comunicazione diretta con i nostri Soci. A tale proposito ricordiamo di non rispondere ai messaggi e richiedere eventuali informazioni o chiarimenti ai nostri usuali numeri di telefono. 3
L’Agricoltore Senese 23/2021 RIPRESA ECONOMICA: COGLIERE LE OPPORTUNITA’ CHE LA PANDEMIA CI HA MESSO DI FRONTE Lunedì 06 dicembre 2021 si è svolto il convegno on-line sulla pagina FB Confagricoltura Siena “RIPRESA ECONOMICA, LA SFIDA E’ ADESSO” organizzato dall’Unione Provinciale Agricoltori di Siena. Una mattinata intensa durante la quale si è parlato di progetti, opportunità e si è discusso sui diversi ostacoli per la ripartenza del nostro paese. Durante i saluti istituzionali abbiamo incontrato il Direttore di Upa Siena, Gianluca Cavicchioli, che ha introdotto Nicola Ciuffi, Presidente di Upa Siena, Massimo Nocci, presidente CNA Siena e Fabrizio Landi, Presidente di Confindustria. Abbiamo ascoltato poi Stefania Saccardi, Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, con la quale abbiamo constatato che il mondo agricolo non ha mai smesso di lavorare nemmeno durante il periodo peggiore della pandemia «garantendo a tutti noi il sostentamento alimentare. Nonostante questo, però rimane un ambito che ha sofferto, se si pensa al settore della ristorazione e all’agriturismo». Ad arricchire ulteriormente i saluti iniziali Francesco Battistoni, Sottosegretario MIPAAF, che ha sottolineato la necessità di «destinare entro il 2030, il 25% del terreno agricolo europeo all'agricoltura biologica.» Inoltre, il Sottosegretario ha ricordato che il settore dell’agroalimentare insieme all’Horeca costituisce oltre il 15% del pil, «un settore sempre più strategico e la pandemia credo lo abbia sottolineato.» Tania Pagano ha moderato la prima sessione dedicata la lavoro e alla previdenza, che ha visto la partecipazione di Elsa Fornero, Economista Professoressa Università di Torino, che ha ricordato l’urgenza di portare il tasso di occupazione del nostro paese almeno al livello della media europea. «Legato al problema della scarsa occupazione si lega anche quello della produttività, che si migliora con interventi sul capitale, con investimenti sulla tecnologia, considerando anche il miglioramento del dialogo tra istruzione e lavoro, favorendo continuamente la formazione professionale». «Stiamo vivendo un paradosso perché da un lato c’è un alto tasso di disoccupazione e dall’altro le aziende trovano difficoltà a reperire dipendenti» così Roberto Caponi, Direttore Area delle politiche del lavoro e welfare di Confagricoltura, inizia il suo intervento facendo intendere che c’è qualcosa nel nostro sistema che non funziona e questa problematica si riscontra soprattutto nel settore agricolo. Susanna Camusso, Responsabile delle Politiche internazionali e di Genere della Cgil Nazionale, si è soffermata in particolare su due priorità: la precarietà e il lavoro delle donne. «Il più grande fallimento sono le giovani donne che hanno un tasso di ingresso al lavoro che sta intorno al 30%» inferiore alla media europea di almeno 10 punti. Per incentivare l’occupazione, Camusso ritiene essenziale «intervenire sulle modalità di assunzione e sui contratti di lavoro, nonché incentivare la formazione continua, essenziale in questa stagione di grande rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo.» Ha chiuso la prima sessione Andrea Roventini, Professore di Economia presso la Scuola Superiore Sant’Anna, per il quale la priorità è alzare i salari del nostro paese. «Il problema dell’Italia proviene da 4
L’Agricoltore Senese 23/2021 una produttività molto bassa. Ci sarebbe bisogno di una riforma strutturale introducendo il salario minimo. In Italia siamo arrivati al punto che per competere con il resto dell’Europa abbassano i salari invece di innovare.» La seconda sessione si è concentrata sul credito ed è stata moderata da Alessandro Torricelli. È intervenuta per prima Francesca Macioci, Ufficio Credito e Sviluppo di Abi, la quale ci ha raccontato di come Abi stia collaborando con il Ministero delle Politiche Agricole per il progetto credito, proprio per «capire le motivazioni per le quali il rapporto tra imprese agricole e banche non funziona correttamente.» Giorgio Venceslai, Direzione Servizi per le imprese di ISMEA, ci ha parlato dello strumento “Ismea Investe" utile per sostenere economicamente i progetti di sviluppo della filiera agroalimentare italiana. «Uno strumento che interviene in favore delle società che operano nel settore primario e nel settore della trasformazione, commercializzazione e della logistica sul territorio per l’agricoltura italiana». Fabio Petri, Presidente Artigiancredito, ha fatto presente come in realtà si è ancora legati a un sistema che guarda i dati per l’accesso al credito vecchi, «avremmo bisogno di valutare dati freschi, altrimenti il sistema bancario ha difficoltà ad adeguarsi». Maria Cristina D’Arienzo, Responsabile Politiche del Credito Confagricoltura, sostiene che l’impresa deve essere accompagnata non solo durante l’attuale crisi, ma anche per tutti quei fattori e imprevisti che subiscono. «Confagricoltura chiede al sostegno pubblico l’avvio di operazioni di rinegoziazione del debito con garanzie dello stato». Nicola Valente ha moderato la terza sessione che ha affrontato il tema della digitalizzazione. Il primo a prendere la parola è stato Gaetano Scognamiglio, Presidente Promo PA Fondazione, con il quale abbiamo rammentato che l’Italia, nonostante i passi avanti rimane ancora agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda il digitale. «Siamo ancora in ritardo sulle competenze digitali, ma un altro problema da risolvere è l’interoperabilità tra le varie amministrazioni pubbliche, che dovrebbe essere affrontato subito con il Pnr.» Con Fabio Francario, Professore ordinario di diritto amministrativo all’Università di Siena, abbiamo constatato che con l’immergersi nel digitale le criticità sono essenzialmente due: «affidarsi all’intelligenza artificiale per risolvere un problema non sempre è un bene, il fattore umano rimane indispensabile. L’altro problema riguarda l’impatto della normativa privacy alla pubblica amministrazione». Sappiamo che nell’Agenda Globale delle Nazioni Unite sono stati stabiliti 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030. Ce ne ha parlato Stefano Furlan, Segretariato ASVIS, e in particolare si è soffermato sul nono obiettivo incentrato sulla digitalizzazione, «un elemento trasversale a tutti gli altri obiettivi». Abbiamo discusso con Luisa Franchina, Presidente Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche (AIIC), le problematiche che potremmo trovarci ad affrontare con la digitalizzazione, come per esempio l’attacco immateriale ai dati che può provocare dei malfunzionamenti. «Mettersi in sicurezza vuol dire lavorare da subito per evitare di essere sprovveduti». In fine, Fabrizio Bernini, Presidente Confindustria Toscana Sud, ha chiuso la terza sessione affermando che «ogni settore ha bisogno di una pubblica amministrazione digitalizzata.» Per quanto riguarda l’agricoltura c’è una corsa per andare verso la robotica, sono già stati raggiunti importanti risultati con macchinari ecosostenibili. Si è parlato poi di fisco e diritto nella quarta sessione, moderata da Filomena Maio. Giuseppe Molinaro, Responsabile Affari Tributari della Federazione Italiana delle BCC-CR e Professore di Diritto Tributario, le sei missioni del piano nazionale di ripresa e resilienza la prima missione è la digitalizzazione, la transazione ecologica, le infrastrutture volte alla mobilità sostenibilità, l’istruzione e la ricerca e la salute. Le singole missioni devono essere interfacciabili. «Essendo necessaria la riforma del sistema tributario in chiave di attuazione di ripresa abbiamo a che fare con un disegno di legge delega che è molto generica, ancora da precisare» ha sostenuto Laura Castaldi, Professore di diritto tributario presso l’Università degli Studi di Siena. Al centro di questa legge sarebbe prevista la razionalizzazione e la semplificazione del sistema tributario. Nicola Caputo, Direttore Area Fiscale Confagricoltura, ha affrontato un tema che interessa gli agricoltori in particolar modo, ovvero l’iva, si parla infatti «di una razionalizzazione della struttura dell’imposta, con una rivisitazione del numero dei livelli delle aliquote e della ridistribuzione base imponibili». La quarta sessione ha visto la partecipazione anche di Enrico Leccisi, Dottore Commercialista e Revisore Legale, per il quale «la prima cosa che occorre valorizzare è la differenza tra rilancio e prevenzione.» Mentre con Roberto Carrelli Palombi, Presidente Tribunale di Siena, si è ribadito che «il sistema giustizia è al centro del piano di ripresa e di resilienza» per fare in modo che possa tornare ad essere una risorsa e non un peso sull’economia. 5
L’Agricoltore Senese 23/2021 L’ultima sessione è stata moderata da Silvia Ognibene, durante la quale abbiamo ascoltato l’intervento di Massimiliano Salini di Forza Italia, con il quale si è discusso sui vari rincari che i cittadini hanno dovuto far fronte, la più sentita è certamente quella dei costi energetici e del gas. «Il gas è la fonte tra quelle fossili più sostenibili e più adatte ad una transizione che abbia quella gradualità che consente ai cittadini di sopportare economicamente il periodo di transizione». «Serve più Europa dal punto di vista strategico» ha affermato Riccardo Nencini del PSI, «e una strategia tale da mettersi in mezzo all’asse, oggi esclusivo, Cina e America». La sessione e il convegno si è concluso con l’intervento di Marco Osnato di FdI, il quale si è concentrato sull’infrastruttura in quanto «deve essere pubblica e messa a disposizione dei singoli operatori privati che agiscono di conseguenza.» E’ opportuno, dunque, che il governo rimanga su questo binario. TERZA EDIZIONE PREMIO TERRA DI SIENA E PRIMO MEMORIAL GIUSEPPE BICOCCHI L’Unione Provinciale Agricoltori di Siena in collaborazione con Agrisolidarietà Aps Onlus, ha consegnato il premio Terra di Siena mercoledì 15 dicembre nella chiesa di Sant’Agostino (Siena). Il riconoscimento, che va a chi si è distinto nella coltivazione delle radici senesi in Italia e nel mondo, è stato consegnato dall’assessore Alberto Tirelli al maestro del marmo Emilio Frati «per l’amore che nutre nei confronti dell’arte e per il suo ruolo di intimo custode di una maestria artigiana». Poi, premiata dal prefetto Maria Forte, la direttrice dell’Unità di Microbiologia e Virologia delle Scotte Maria Grazia Cusi «per l’impegno costante in prima linea nella lotta al coronavirus». Inoltre premio Terra di Siena, consegnato dal questore Pietro Milone, al fondatore del Siena International Photo Awards Luca Venturi «per la lucida follia con cui ha fatto nascere e crescere un premio fotografico ed una rassegna espositiva capaci di attrarre visitatori a Siena da ogni parte del mondo». Un riconoscimento speciale è stato dedicato al compianto ex presidente dell’UPA Siena, Giuseppe Bicocchi, ritirato dalla moglie Barbara. I premi sono stati realizzati dallo scultore Emilio Frati e dai ragazzi diversamente abili affiancati dalla Cooperativa Riuscita Sociale di Siena. La cerimonia è stata preceduta dal concerto di Natale che ogni anno l’Unione Provinciale Agricoltori di Siena organizza per i suoi Soci e per la cittadinanza come messaggio augurale in vista delle festività natalizie. Ad esibirsi l’Unione Corale Senese Ettore Bastianini, con canti di rinascita e racconti in musica della natività. 6
L’Agricoltore Senese 23/2021 FORMAZIONE Catalogo corsi Unione Agricoltori Attività formativa Orario Data Corso aggiornamento per Addetti alla conduzione di trattori a 4 ore 11 Gennaio (lezione on-line) ruote e cingoli Adetti alla conduzione di trattori 13 ore 13 e 14 Gennaio 2022 a ruote e cingoli Aggiornamento per HACCP 21 Gennaio 2022 (addetti+responsabili) attività alimentari complesse 8 ore 25 Gennaio 2022 (Responsabile e addetto) (solo responsabili) Corso aggiornamento per RLS 9,00/13,00 27 Gennaio 2022 Responsabile della piscina 38 ore Gennaio/Febbraio 2022 e addetto impianti tecnologici Utilizzatori 20 ore Febbraio 2022 dei prodotti fitosanitari Aggiornamento utilizzatori 12 ore Febbraio 2022 dei prodotti fitosanitari Corso per addetto 9/13 – 14/18 16 Febbraio 2022 Antincendio Scheda di pre-adesione Azienda ______________________________________________________________________ Indirizzo ____________________________________Comune _________________________ P.IVA/C.F. ___________________________________________________________________ Tel. _________________ e-mail __________________________________ fax ____________ Nominativo ___________________________________________________________________ Data ______________ Firma______________________ Si precisa che a seguito delle disposizioni anti Covid la formazione professionale si può svolgere ON-LINE E NON IN PRESENZA. Per informazioni e/o iscrizioni formazione@confagricolturasiena.it, tel. 0577/533201 - fax 0577/533050 7
L’Agricoltore Senese 23/2021 DA CONFAGRICOLTURA PAC, Confagricoltura sulle dichiarazioni del ministro Patuanelli: “una sintesi equilibrata” “Una sintesi equilibrata tra le diverse esigenze di cui tener conto, viste le nostre riserve, espresse da tempo, sulla nuova PAC”. E’ la prima valutazione della Giunta di Confagricoltura - riunitasi questo pomeriggio a Palazzo della Valle - a proposito delle anticipazioni fornite oggi alle competenti Commissioni parlamentari dal ministro Stefano Patuanelli sul Piano Strategico Nazionale per la nuova PAC, che dovrà essere inviato nei prossimi giorni alla Commissione europea. “Ci riserviamo un commento definitivo quando saranno noti tutti i dettagli, compresi quelli relativi ai programmi per lo Sviluppo Rurale”. “Il ministro Patuanelli - aggiunge il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - è stato chiamato a giocare una partita particolarmente difficile, visto il taglio delle risorse finanziarie che saranno a disposizione nei prossimi anni”. TECNICO ECONOMICO OCM Ristrutturazione e Riconversione vigneti - Annualità 2022 Assegnazione delle risorse finanziarie alle domande presentate Con il Decreto ARTEA n. 139 del 15 novembre 2021 è stata approvata la graduatoria delle domande iniziali ammissibili e finanziabili con le risorse disponibili per l’annualità 2022 (Allegato 1 al decreto) e si è dato atto delle domande non finanziabili (Allegato 2 al decreto). Si precisa che, per le domande indicate nell’elenco di cui all’Allegato 1, le verifiche istruttorie tecnico- amministrative saranno effettuate successivamente alla pubblicazione del decreto di graduatoria e che, pertanto, l’inserimento nel suddetto elenco non costituisce diritto al finanziamento in capo al soggetto richiedente. Con lo stesso decreto è stata determinato il periodo per la presentazione della domanda di anticipo (80% del contributo totale assegnato), comprensiva di copia della relativa garanzia fideiussoria (Allegato 3 al decreto), che dovrà essere inserita nel portale ARTEA tramite DUA specifica tra il 1 febbraio e il 31 marzo 2022 pena la decadenza dal contributo. Inoltre, si è stabilito che per tutte le domande il cui contributo totale concesso è superiore a quanto previsto dalla vigente normativa, devono essere tempestivamente caricate sul portale ARTEA, le informazioni necessarie per procedere alla richiesta presso la Banca Dati Nazionale Unica della Documentazione Antimafia (BDNA) dell’Informazione Antimafia. Il Decreto e gli allegati sopra citati sono disponibili sul nostro sito internet al link http://www.confagricolturasiena.it/SITI/confagrisiena/news/id:4623/ Decreto Ministeriale inerente le fermentazioni e le rifermentazioni fuori dal periodo vendemmiale Si informa che è stato pubblicato il Decreto Ministeriale n. 0655154 del 14 dicembre 2021, relativo alla deroga della fermentazioni e della rifermentazioni al di fuori dal periodo vendemmiale per i vini a Denominazione di origine ed Indicazione geografica e per particolari vini compresi i passiti ed i vini senza indicazione geografica - Campagna vinicola 2021-2022. Il DM è consultabile sul nostro sito al link http://www.confagricolturasiena.it/SITI/confagrisiena/news/id:4661/ 8
L’Agricoltore Senese 23/2021 Riforma PAC 2023 – 2027 – autorizzazioni agli impianti viticoli Il Mipaaf ha informato le Regioni che, lo scorso 23 novembre, il Parlamento europeo ha approvato i testi definitivi della riforma della PAC 2023/2027 – Autorizzazioni impianti viticoli. Tra i regolamenti approvati, riveste particolare importanza quello che modifica il regolamento (UE) n. 1308/2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, contenente alcune disposizioni che interessano il sistema delle autorizzazioni all’impianto dei vigneti. Con la modifica di questo regolamento vengono introdotte nuove disposizioni di particolare importanza per il settore come di seguito riportate. Il divieto di impiantare nuovi vigneti viene prorogato dal 2030 al 2045. Viene confermata la possibilità di convertire i diritti di reimpianto in autorizzazioni fino al 31 dicembre 2022, e stabilito che la superficie derivante dai diritti di impianto che non saranno stati convertiti alla data del 1 gennaio 2023, resta a disposizione degli Stati membri, che potranno concedere autorizzazioni fino al il 31 dicembre 2025. Inoltre, viene data la possibilità agli Stati Membri di portare a sei anni il periodo di validità delle autorizzazioni al reimpianto, se lo stesso avviene sulla medesima parcella oggetto di estirpazione. La novità più rilevante è rappresentata dalla proroga, al 31 dicembre 2022 della data di scadenza di tutte le autorizzazioni per nuovi impianti e per reimpianti in scadenza nel corso del 2020 e del 2021. Dato che le autorizzazioni sono contenute nel Registro delle autorizzazioni istituito presso ARTEA, è intenzione della Regione Toscana di incaricare quest'ultima di effettuare d'ufficio l’operazione di aggiornamento della validità delle autorizzazioni. Probabilmente la suddetta proroga potrà essere applicata anche alle autorizzazioni per nuovo impianto e per reimpianto in scadenza nel corso del 2021 che hanno usufruito della proroga per calamità naturale avvenuta nel 2019, in virtù della quale la loro validità era stata prorogata di 12 mesi. Su richiesta dei conduttori interessati, da inoltrare via PEC all’Ufficio territoriale di competenza, quest’ultimo può portare al 31 dicembre 2022 la scadenza di detta autorizzazione, in modo da uniformarne la scadenza. Inoltre i soggetti in possesso di autorizzazioni per nuovo impianto in scadenza nel corso del 2020 e del 2021 che non intendono utilizzarle, non saranno passibili delle sanzioni di cui all’articolo 69, comma 3 della Legge n. 238/2016 (Testo Unico Vino), qualora rinuncino alle autorizzazioni. Qualora intenda rinunciare alle autorizzazioni, il soggetto interessato deve darne comunicazione alle autorità competente nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 28 febbraio 2022, tramite PEC da inoltrare ai seguenti indirizzi: pocoi7@pec.politicheagricole.gov.it e regionetoscana@postacert.toscana.it (con l'indicazione dell'Ufficio Territoriale di competenza cui è indirizzata la comunicazione I produttori titolari di autorizzazioni, che hanno rinunciato al loro utilizzo entro il 28 febbraio 2021, in virtù della precedente normativa comunitaria, possono ritirare le proprie dichiarazioni mediante PEC da inoltrare all'autorità competente nel periodo dal 1° gennaio 2022 al 28 febbraio 2022. Le autorizzazioni così recuperate devono essere utilizzate entro 31 dicembre 2022. Danni da selvaggina documentazione obbligatoria per riconoscimento indennizzo Si ricorda a tutte le aziende agricole, che hanno richiesto il risarcimento danni a causa della fauna selvatica che le ATC di competenza al fini di determinare al meglio il risarcimento, richiedono di inviare entro il 31 Dicembre i seguenti documenti: - Aziende Biologiche: Certificato di Conformità BIO dell’anno in corso - Aziende Vitivinicole: Dichiarazione di vendemmia e di produzione vino e/o mosto - campagna 2021 - 2022 E’ evidente che aziende Vitivinicole BIO debbano inviare entrambi i documenti. Tale documentazione può essere inviata via mail o via PEC, ai seguenti indirizzi: ATC Siena NORD: ATC Siena SUD: E-mail: info@atcsienanord.it E-mail: info@atcsienasud.it Pec: atc3sienanord@legalmail.it Pec: atc8sienasud@legalmail.it 9
L’Agricoltore Senese 23/2021 DM 3 aprile 2020, n. 3432 e s.m.i. - Decreto ministeriale ai sensi dell’articolo 1, comma 508 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 che istituisce il Fondo per la competitività delle filiere – Campagna 2021 Filiera Mais e Proteine vegetali: Legumi (pisello da granella, fagiolo, lenticchia, cece, fava da granella e favino da granella) e soia Termine di presentazione delle domande 17 gennaio 2022 Informiamo che con le Istruzioni Operative n. 112 dello scorso 30 novembre l’Organismo Pagatore AGEA ha emanato le disposizioni applicative per la gestione degli stanziamenti - previsti nell’ambito del Fondo per la competitività delle filiere agricole – destinati Fondo filiera Mais e Proteine vegetali che, ricordiamo, ammontano a 20 milioni di euro per il mais (8 milioni per il 2020 e 6 milioni per il 2021) e 10,5 milioni di euro per legumi e soia (6 milioni per il 2020 e 4,5 milioni di euro annui per l’annualità 2021). Per la campagna 2021 l’entità dell’aiuto concesso è fissato in € 100 euro per ogni ettaro coltivato a mais o proteine vegetali (legumi e soia) oggetto di un contratto. Qualora, in ragione delle superfici ammissibili si verifichi il superamento del plafond disponibile come sopra indicato, ll’AGEA procederà ad applicare la riduzione dell’aiuto applicando un taglio lineare. Al riguardo va detto, altresì, che eventuali residue relative ad una delle filiere di cui all’articolo 3, comma 3 del DM 3 aprile 2020 (mais, proteine vegetali, carni ovine, latte bufalino) possono essere utilizzate per soddisfare le richieste eccedenti le altre filiere. Ricordiamo infatti che i soggetti che possono accedere all’aiuto sono: - le imprese agricole che abbiano già sottoscritto, entro il termine di scadenza della domanda di contributo, contratti di filiera di durata almeno triennale, ai sensi del decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 3 aprile 2020, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e Organizzazioni di Produttori riconosciute di cui sono socie, Contratti di filiera di durata almeno triennale o che sottoscrivano Contratti di filiera di durata almeno triennale con imprese di trasformazione e/o commercializzazione. Qualora l’impresa di commercializzazione o trasformazione associ direttamente le imprese agricole, anche in forma cooperativa, il contratto di filiera può essere sostituito direttamente dall’impegno/contratto di coltivazione, a condizione che preveda anch’esso una durata triennale. Il contratto di filiera deve essere sottoscritto da tutti i soggetti interessati. Nel caso in cui il Contratto di filiera sia sottoscritto da una cooperativa, un consorzio agrario o un’Organizzazione di Produttori riconosciuta, il Contratto stesso deve essere integrato da copia dell’impegno/contratto di coltivazione tra la cooperativa, il consorzio agrario e l’Organizzazione di Produttori e l’impresa agricola socia, richiedente l’aiuto. Tale impegno/contratto di coltivazione deve fare riferimento allo specifico Contratto di filiera e può avere durata annuale. In particolare, il Contratto di filiera può essere sottoscritto tra: a) imprenditore agricolo e impresa di trasformazione; b) cooperativa, consorzio agrario o Organizzazione di Produttori riconosciuta e impresa di trasformazione; c) imprenditore agricolo, singolo o associato e centro di stoccaggio e/o altri soggetti della fase di commercializzazione che abbiano sottoscritto un contratto con l‘industria di trasformazione. In questo caso, il Contratto di filiera deve fare riferimento allo specifico/i contratto/i tra il centro di stoccaggio e/o altri soggetti della fase di commercializzazione e l’industria di trasformazione e deve essere sottoscritto successivamente a questo/i ultimo/i. Poiché l’imprenditore agricolo non sottoscrive il Contratto di filiera direttamente con l’industria di trasformazione, il centro di stoccaggio o altri soggetti della fase di commercializzazione devono rilasciare dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante la relazione causale tra il Contratto di filiera sottoscritto con il produttore agricolo, singolo o associato, e il/i contratto/i con l’industria di trasformazione (allegato A). 10
L’Agricoltore Senese 23/2021 Il Contratto di filiera o l’impegno/contratto di coltivazione sottoscritto dal richiedente l’aiuto deve indicare almeno la superficie oggetto del contratto, comunque non eccedente la superficie inserita nel Piano Colturale della Domanda di aiuto del richiedente. Il Contratto di filiera può essere costituito da una parte generale di durata triennale che può essere integrato in successivi contratti annuali, così come l’impegno/contratto di coltivazione sottoscritto dal richiedente. Il Contratto di filiera o l’impegno/contratto di coltivazione sottoscritto dal Soggetto beneficiario deve essere allegato alla Domanda di aiuto. Per quanto riguarda il caso del trasferimento d’azienda, si conferma la possibilità per il cessionario di subentrare nel 2021 a un contratto di filiera stipulato dal cedente nel 2020. L’art. 2558 del codice civile, infatti, stabilisce che «Se non è pattuito diversamente, l’acquirente dell’azienda subentra nei contratti stipulati per l’esercizio dell’azienda stessa che non abbiano carattere personale». Si precisa che nel caso in cui, in contratto triennale già in essere, cambi l’interlocutore del contratto triennale già in essere, si rappresenta come ad esso non risultino connesse specifiche conseguenze fermo restando la pertinenza degli obiettivi sottesi ai contratti filiera come stabiliti dall’art. 1, comma 1, lett. f), del D.M. 3 aprile 2020, n. 3432, nel caso di subentro, mentre il cambio della destinazione del prodotto e la cessazione dell’attività di trasformazione dovrebbero comportare la stipula di un nuovo contratto. Con riferimento a quanto sopra riportato ed in risposta a chiarimenti già richiesti da alcuni colleghi, vi precisiamo che – indipendentemente dalla presenza di un contratto per la campagna 2020 – potranno presentare domande per accedere all’aiuto in questione i titolari di un contratto di filiera triennale con decorrenza 2021. Naturalmente per poter accedere all’aiuto è necessario essere titolari di un fascicolo aziendale predisposto in modalità grafica. Gli appezzamenti che risulteranno presenti nel piano di coltivazione e ammissibili all’aiuto saranno proposti come richiedibili nell’ambito della domanda, associando le occupazioni del suolo dichiarate nel piano di coltivazione del fascicolo agli aiuti previsti secondo i codici riportati nella matrice Prodotto/intervento che vi riportiamo in allegato. Resta inteso che qualora le superfici a seminativo non siano state precedentemente dettagliate nel piano di coltivazione, andranno delimitati graficamente gli appezzamenti che si intende richiedere ad aiuto utilizzando gli strumenti grafici del SIAN. Tale procedura dovrà essere osservata anche per le superfici con conduzioni successive al 15 maggio recuperate dal fascicolo alfanumerico e per le quali sono in corso di predisposizione specifiche funzionalità informatiche che consentiranno , a partire da una data di conduzione indicata dal titolare della domanda, la predisposizione del piano di coltivazione grafico propedeutico alla presentazione della domanda. Per le aziende di competenza di Organismi Pagatori cosiddetti EXTRA-SIAN, i dati verranno acquisiti tramite i servizi di sincronizzazione/interscambio. L’aiuto spettante è calcolato sulla base della superficie coltivata a mais, legumi (pisello da granella, fagiolo, lenticchia, cece, fava da granella e favino da granella) e soia nel limite di 50 ettari; in generale NON sono ammesse le colture destinate a insilato, produzione di seme, foraggio e produzione energetica. L’Organismo Pagatore AGEA renderà disponibili le domande in ambito SIAN, con le modalità sopra descritte. Le domande potranno essere presentate a partire dal 15 dicembre 2021 e fino al 17 gennaio 2022. Alla domanda andranno allegati i documenti attestanti la presenza del contatto di filiera; tale documentazione dovrà essere conservata in copia nel fascicolo cartaceo del titolare della domanda. Naturalmente, a seconda della tipologia di contratto, dovranno risultare presenti agli atti del fascicolo cartaceo i i documenti descritti al paragrafo 5. Delle allegate Istruzioni Operative. Come potrete verificare dal modello di domanda reperibile sul nostro sito al link http://www.confagricolturasiena.it/SITI/confagrisiena/news/id:4658/, la prevista dichiarazione sugli aiuti de minimis percepiti dal richiedente negli ultimi tre anni, compreso quello in corso al momento della presentazione della domanda, è soddisfatto dalla compilazione del Quadro DM della domanda. L’erogazione dell’aiuto interverrà in due fasi; per effetto delle disposizioni previste dal D.L. 17 marzo 2020 (Cura Italia), espletati i controlli di istruttori di ammissibilità riepilogati al paragrafo 8.1 delle Istruzioni Operative in questione, potrà essere erogato un anticipo pari al 70% dell’importo risultato erogabile, mentre il saldo potrà intervenire a conclusione dei controlli istruttori di rito previsti per gli aiuti nazionali. 11
L’Agricoltore Senese 23/2021 Progetto mantenimento e rimessa a coltura oliveti in stato di abbandono, ad alto valore paesaggistico – ambientale Si comunica che, anche per quest’annata, la scrivente, per tramite dell’APOT (nostra Associazione Produttori Olivicoli Toscani) sta realizzando un progetto per incentivare il mantenimento e la rimessa a coltura degli oliveti, attualmente in stato di abbandono, ad alto valore ambientale e paesaggistico, tipici di alcune zone toscane, caratterizzati da terrazzamenti o da forte pendenza e con altitudine di almeno 300 m s.l.m. Il progetto prevede la rimessa in coltura di tali oliveti prevedendo per i conduttori contributi per la realizzazione di potature di riforma tali da indurre un ripristino delle coltivazioni presenti, con una riduzione dei costi di produzione permettendo così di continuare a coltivare ed accudire il patrimonio olivicolo presente sulle nostre colline. L’azione del progetto prevede l’individuazione delle aree idonee, e delle aziende interessate ad effettuare i richiamati interventi di potatura di riforma, nonché la definizione degli interventi di potatura degli olivi presenti e delle relative verifiche sulle attività effettuate. Le operazioni di potatura di riforma saranno esclusivamente rivolte alla modifica della forma di allevamento delle piante presenti in azienda, con interventi sulle branche primarie, al fine di abbassare la parte produttiva della pianta per migliorare la qualità del prodotto e ridurre i rischi della operazione di raccolta. Invitiamo pertanto gli interessati a prendere direttamente contatto con i nostri uffici al fine di ricevere, più in dettaglio, indicazioni in merito. Precisiamo che il progetto è in fase di elaborazione e conseguentemente, molti aspetti operativi sono ancora in fase di definizione. Questi i riferimenti: 0577 - 533203 e-mail cesaroni@confagricolturasiena.it , 0577 - 533235 e-mail: assistenzatecnica@confagricolturasiena.it . FISCALE Contributo a fondo perduto perequativo – art. 1 D.L. 73/2021 Con la pubblicazione del provvedimento del 29 novembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello di richiesta per il contributo a fondo perduto perequativo, di cui all’art. 1 del D.L. n. n.73/2021 (cd. Decreto “Sostegni bis). Vengono definite le modalità operative e la tempistica di presentazione della domanda per il riconoscimento del beneficio, stabilendo che essa può essere inviata dal 29 novembre al 28 dicembre 2021, direttamente o tramite intermediari, sia utilizzando Entratel o Fisconline sia il servizio web del portale Fatture e corrispettivi. Si ricorda che con il provvedimento del 4 settembre 2021, la stessa Agenzia ha individuato i campi delle dichiarazioni dei redditi dei periodi d'imposta 2019 e 2020 necessari per determinare gli ammontari dei risultati economici d'esercizio (con riferimento agli imprenditori agricoli che determinano il reddito in base alle risultanze catastali, il rigo da considerare è l’RA), e con il successivo decreto MEF del 12 novembre 2021 sono state definite le modalità di determinazione del contributo. Per aver accesso al contributo in esame, il richiedente deve aver conseguito, nell’anno 2019, un ammontare di ricavi o compensi non superiore a 10 milioni di euro. Per poter beneficiare del contributo devono inoltre sussistere entrambi i seguenti requisiti: - la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 31.12.2020 deve essere stata presentata entro il 30.09.2021. Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta in corso al 31.12.2019, è valida la dichiarazione trasmessa entro i 90 giorni successivi al termine ordinario di presentazione. Il contributo perequativo non spetta se una delle due dichiarazioni è assente o risulta presentata successivamente ai predetti termini. Come previsto dal decreto attuativo, eventuali dichiarazioni dei redditi integrative o correttive relative ai periodi d’imposta 2019 e 2020, presentate oltre il termine del 30 settembre 2021, non rilevano ai fini della determinazione del contributo qualora dai dati in esse indicati derivi un importo del contributo maggiore rispetto a quello calcolato in base alle dichiarazioni dei redditi validamente presentate entro il 30.09.2021; 12
L’Agricoltore Senese 23/2021 - l’ammontare del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31.12.2020 deve essere inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31.12.2019. Per determinare l’ammontare del contributo a fondo perduto è necessario procedere come di seguito indicato: - deve essere calcolata, innanzitutto, la differenza del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 (ai fini del calcolo, per gli agricoltori, vengono considerati tutti i redditi conseguiti anche dalle attività connesse); - bisogna sottrarre a quest’importo le somme percepite a titolo di contributo a fondo perduto riconosciute dall’Agenzia delle entrate; - all’importo così ottenuto, se di segno positivo, vengono applicate le percentuali previste (30%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 100.000 euro; 20%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 100.000 euro ma non l’importo di 400.000 di euro; 15%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l’importo di 1.000.000 di euro; 10%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 1.000.000 di euro ma non l’importo di 5.000.000 di euro, 5%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 5.000.000 di euro ma non l’importo di 10.000.000 di euro.) L’importo massimo del contributo riconosciuto non può superare i 150.000 euro, mentre non è previsto un contributo minimo. Nell’istanza vanno indicati, oltre ai dati anagrafici: il settore di attività; la scelta, irrevocabile, se utilizzare l’importo del contributo come credito d’imposta ovvero ottenere il versamento diretto della somma; l’IBAN del conto corrente intestato al soggetto richiedente il contributo; il risultato economico di esercizio relativo al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019; il risultato economico di esercizio relativo al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2020. Si evidenzia che nella compilazione dell’istanza è necessario attestare, in autocertificazione, l’eventuale superamento dei limiti degli aiuti di Stato rispetto a quelli ricevuti fino al momento della presentazione dell’istanza dal soggetto richiedente. nonché la sussistenza degli ulteriori requisiti definiti dalle sezioni 3.1 e 3.12 della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C (2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19”, come modificata dalla Comunicazione del 28 gennaio 2021 C (2021) 564. Il modello di domanda si compone, poi, di ulteriori 3 quadri: - il quadro A nel quale sono elencati gli altri aiuti di Stato ricevuti nell’ambito delle sezioni 3.1 e/o 3.12 della citata Comunicazione della Commissione europea; - il quadro B per l’indicazione dei codici fiscali dei soggetti appartenenti all’impresa unica (soggetti controllati); - il quadro C da compilare, in caso di fruizione degli aiuti di Stato riconosciuti ai fini dell'IMU, con l’indicazione dei codici catastali dei comuni ove sono situati gli immobili per i quali si è beneficiato di tali aiuti e il numero dei predetti immobili. Trasmissione dell’istanza L’invio della domanda può essere fatto a partire dal giorno 29 novembre 2021 e non oltre il giorno 28 dicembre 2021. In particolare: - la trasmissione tramite i canali telematici Entratel/Fisconline può essere effettuata dal giorno 29 novembre 2021; - la procedura web, invece, è resa disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate a partire dal giorno 30 novembre 2021. Si evidenzia che, sempre dal 29 novembre al 28 dicembre è possibile, in caso di errore, presentare una nuova istanza, in sostituzione dell’istanza precedentemente trasmessa, in tal caso, l’ultima istanza sostituisce tutte quelle precedentemente inviate per le quali non è stato già eseguito il mandato di pagamento del contributo ovvero non sia stato comunicato il riconoscimento del contributo nel caso di scelta di utilizzo dello stesso come credito d’imposta. È sempre possibile presentare, anche oltre il 28 dicembre, una rinuncia all’istanza precedentemente trasmessa, da intendersi come rinuncia totale al contributo. 13
L’Agricoltore Senese 23/2021 Modifiche alla disciplina delle opzioni per le cessioni dei crediti d’imposta o sconto in fattura e misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali – D.L. n. 157 /2021 Con il decreto legge in oggetto, allo scopo di contrastare fenomeni di frode, sono state introdotte apposite modifiche al D.L. n. 34/2020 (c.d. decreto “Rilancio”) che prevedono l’estensione dell’obbligo dell’apposizione del visto di conformità, oltre che alle cessioni dei crediti d’imposta o sconto in fattura per le spese relative alla detrazione del 110 per cento, c.d. Superbonus, anche per le cessioni o sconto in fattura riguardante le altre tipologie di spese per interventi per lavori edilizi e di efficientamento energetico. Inoltre, viene richiesta, come per il Superbonus, l’asseverazione della congruità delle spese sostenute da parte dei tecnici abilitati. Sul punto, è prevista l’emanazione, entro 30 giorni entro dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge, di un decreto del Ministro della transizione ecologica, con i valori massimi consentiti per talune categorie di beni. Per tutte le opzioni relative ai predetti interventi, il soggetto che appone il visto di conformità è tenuto a verificare il rilascio dell’attestazione della congruità dei prezzi, a cura dei tecnici abilitati. Tuttavia, si rendono necessari chiarimenti ufficiali in ordine al periodo transitorio segnatamente per le spese dei lavori sostenute prima del 12 novembre 2021, per le quali la relativa comunicazione di opzione sia presentata a partire da tale data. Inoltre, dovrà essere ulteriormente chiarito se le spese sostenute per la richiesta del visto di conformità e per l’asseverazione della congruità rientrino o meno nell’ammontare detraibile, come per il Superbonus, visto che lo stesso decreto legge tace sul punto. Con l’art. 2 del D.L. n. 157/2021, sono previste, come detto, apposite disposizioni per contrastare le frodi in materia di cessioni dei crediti d’imposta attraverso il rafforzamento dei controlli preventivi. Più in particolare, con l’introduzione dell’art. 122 bis al D.L. n. 34/2020 (decreto “Rilancio”), è disposto che la stessa AdE entro cinque giorni lavorativi dall’invio della comunicazione dell’avvenuta cessione del credito, può sospendere, fino a trenta giorni, gli effetti delle comunicazioni delle cessioni, anche successive alla prima, e delle opzioni inviate alla stessa Agenzia, ai sensi degli articoli 121 e 122, che presentano profili di rischio, ai fini del relativo controllo preventivo. Se in seguito alle verifiche risultano confermati i rischi che hanno dato luogo alla sospensione la comunicazione si considera non effettuata e l’esito del controllo è comunicato al soggetto che ha trasmesso la comunicazione. In caso contrario ovvero decorso il periodo di sospensione degli effetti della comunicazione di cui sopra, la stessa produce gli effetti previsti. L’amministrazione finanziaria, inoltre, fermo restando gli ordinari poteri di controllo, procede in ogni caso al controllo di tutti i crediti relativi alle cessioni per le quali la comunicazione si considera non avvenuta. Infine, l’art. 3 del decreto legge in commento disciplina l’attività di accertamento e di recupero da parte dell’AdE con riferimento alle agevolazioni in esame e ai contributi a fondo perduto, da essa erogati, a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, fermo restando l’applicabilità delle disposizioni vigenti in tema di accertamento, ex artt. 31 del DPR n. 600/73 e 51 del DPR n. 633/72. In particolare è disposto che per il recupero degli importi dovuti non versati, compresi quelli relativi a contributi indebitamente percepiti o fruiti ovvero a cessioni di crediti di imposta in mancanza dei requisiti, l’AdE procede con un atto di recupero emanato in base alle disposizioni di cui all’articolo 1, commi 421 e 422, della legge n. 311/2004, da notificare, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è avvenuta la violazione, fatti salvi i diversi termini previsti dalla normativa vigente, come nel caso di utilizzo in compensazione di crediti inesistenti per i quali vige il termine di otto anni. Per le controversie relative all’atto di recupero si applicano le disposizioni previste dal D.Lgs. n. 546/1992 sul contenzioso tributario. 14
L’Agricoltore Senese 23/2021 CREDITIZIO Emergenza COVID 19 – Adeguamento della durata delle operazioni finanziarie già garantite ex art. 17 D. Lgs. 102/2004 in combinato disposto con l’art. 13, comma 1, lett. c) D.L. 23/2020, convertito dalla Legge 40/2020 e s.m.i. Segnaliamo una nuova opportunità che consente alle aziende agricole di allungare la durata delle operazioni finanziarie di cui all’articolo 13, comma 1, lett. c) del Decreto c.d. “liquidità”, aventi durata non superiore a 72 mesi e già garantite dall’ISMEA con copertura al 90%. Resta il periodo massimo di durata complessiva dell’operazione di 120 mesi comprensivo del periodo di preammortamento/ammortamento già trascorso. Le aziende agricole possono pertanto allungare i piani di rimborso da 72 mesi (6 anni) a 120 mesi (10 anni) per le sole operazioni già perfezionate ( ex lett. c) e c bis), art. 13), comma 1) D. L. “liquidità al fine di dare maggior “respiro” alle imprese colpite dalla crisi pandemica. La variazione in aumento della durata dell’operazione finanziaria deve essere effettuata dal soggetto finanziatore tenendo in considerazione quanto segue: - la sottoscrizione di un addendum al contratto di finanziamento originario; - alla data di trasmissione al Garante della richiesta di estensione della garanzia non devono esistere rate impagate, anche parzialmente, da almeno 365 giorni; - compilazione del modulo LTC_ADD debitamente compilato e sottoscritto dall’impresa beneficiaria e il nuovo piano di ammortamento dell’operazione. Il soggetto finanziatore provvederà poi ad inoltrare la richiesta e la documentazione sottoscritta dall’azienda alla PEC di ISMEA. Per qualsiasi ulteriori informazione in merito alla richiesta dell’allungamento della durata del finanziamento di cui all’articolo 13, comma 1, lett. c) del Decreto c.d. “liquidità” contattare il nostro Ufficio Creditizio. PREVIDENZIALE Certificazione verde COVID-19 per i lavoratori del settore privato Novità apportate in sede di conversione del DL 127/2021 Sulla Gazzetta Ufficiale n. 290 del 6 dicembre u.s. è stato pubblicato il testo coordinato del decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127, convertito dalla legge 19 novembre 2021, n. 165, recante «Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l'estensione dell'ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening». Come si ricorderà, il citato decreto-legge ha introdotto l’obbligo di possedere e di esibire su richiesta la “certificazione verde COVID-19”, per chiunque svolga un’attività lavorativa nel settore privato ai fini dell’accesso nei luoghi in cui la predetta attività è esercitata. In sede di conversione, la legge n.165/2021 – accogliendo un maxiemendamento governativo – ha introdotto le seguenti importanti modifiche rispetto al testo originario: 1. è stata prevista la possibilità che i dipendenti consegnino volontariamente copia della certificazione verde al datore di lavoro, risultando in tal modo esonerati da ulteriori controlli per 15
L’Agricoltore Senese 23/2021 l’intero periodo di validità del green pass. È stata infatti inserita dalla legge di conversione la seguente previsione: “Al fine di semplificare e razionalizzare le verifiche di cui al presente comma, i lavoratori possono richiedere di consegnare al proprio datore di lavoro copia della propria certificazione verde COVID-19. I lavoratori che consegnano la predetta certificazione, per tutta la durata della relativa validità, sono esonerati dai controlli da parte dei rispettivi datori di lavoro” (art. 9-septies, comma 5, del decreto-legge n. 52/2021, convertito dalla legge n. 87/2021, come modificato dalla legge in commento); 2. è stato precisato che per i lavoratori in somministrazione il controllo della certificazione verde viene effettuato solo dall'azienda utilizzatrice, mentre il somministratore si limita a informare i lavoratori delle disposizioni relative al green pass (art. 9-septies, comma 4, del decreto-legge n. 52/2021, convertito dalla legge n. 87/2021, come modificato dalla legge in commento); 3. vengono modificate e integrate le norme che riconoscono al datore di lavoro con meno di 15 dipendenti la facoltà di sospendere un lavoratore assente per mancanza di certificazione verde e di sostituirlo con un altro soggetto per un periodo massimo di 10 giorni, rinnovabile una sola volta, entro il 31 dicembre 2021. In sede di conversione è stato precisato che i 10 giorni sono da intendersi come “lavorativi” (e non di calendario) ed è stata riconosciuta la possibilità di rinnovare più volte il contratto di sostituzione, sempre entro la fine dell'anno in corso. Durante la sospensione il dipendente mantiene il diritto al posto e non può subire conseguenze disciplinari (art. 9-septies, comma 7, del decreto-legge n. 52/2021, convertito dalla legge n. 87/2021, come modificato dalla legge in commento); 4. è stato precisato che se la certificazione verde scade durante l'orario di lavoro, il lavoratore può continuare la sua attività fino al termine del turno e non si applica a suo carico la sanzione amministrativa da 600 a 1.500 euro qualora, in caso di controllo, si riscontri che il green pass è scaduto dopo l'ora di inizio (nuovo art. 9-novies del decreto-legge n. 52/2021, convertito dalla legge n. 87/2021, come modificato dalla legge in commento). Vale la pena di soffermarsi sulla semplificazione della procedura di verifica del green pass sopra descritta al punto n.1, che consente di superare ex lege la questione che, ai sensi della vigente normativa sulla protezione dei dati personali, così come interpretata dal Garante, impediva al datore di lavoro di ricevere la certificazione consegnata volontariamente dal lavoratore. È opportuno sottolineare comunque che il datore di lavoro non può pretendere dal lavoratore la consegna del green pass in quanto la legge rimette esclusivamente alla libertà del dipendente interessato la scelta di consegnare volontariamente la certificazione avvalendosi dell’esonero dalle verifiche della certificazione verde. Sarebbe a nostro avviso opportuno che i datori di lavoro interessati forniscano ai lavoratori apposita informativa della facoltà di consegna del Green Pass e delle modalità per avvalersene, evidenziando di segnalare tempestivamente al datore di lavoro qualsiasi variazione della validità del proprio green pass. Naturalmente, trattandosi di una modifica alla procedura aziendale già adottata in merito alla verifica del green pass, sarebbe altresì opportuno definire le modalità di consegna delle certificazioni verdi COVID-19, individuando con atto formale i soggetti incaricati a riceverli e a controllarli. Sarebbe inoltre opportuno che, nonostante la ricezione della copia del green pass, il soggetto incaricato debba comunque effettuare un controllo una tantum (mediante la App VerificaC19) per accertarsi della autenticità, della validità e dell’integrità della certificazione ricevuta. Resta fermo naturalmente che per i lavoratori che non consegnano copia del green pass l’esecuzione dei controlli continuerà ad avvenire ai sensi della procedura aziendale e attraverso gli strumenti di controllo prescelti. LEGALE Apertura Ufficio Legale Si comunica che il nostro Ufficio Legale rimane a disposizione tutti i giorni secondo l’ordinaria apertura (chiusura martedì e giovedì pomeriggio). Tuttavia, per economia di lavoro, è opportuno prendere appuntamento al numero telefonico 0577.533217 – mail: legale@confagricolturasiena.it 16
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