BRIC E FOSS SCOLLINAR TRA - PIEMONTE MONFERRATO CASALESE - Cinque Quinti

Pagina creata da Giorgia Battaglia
 
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BRIC E FOSS SCOLLINAR TRA - PIEMONTE MONFERRATO CASALESE - Cinque Quinti
I TA L I A
ITINERARI

            PIEMONTE • MONFERRATO CASALESE

            SCOLLINAR TRA
              BRIC E FOSS                    Una veduta
                                             autunnale delle
                                             colline vitate
                                             di Cella Monte.
BRIC E FOSS SCOLLINAR TRA - PIEMONTE MONFERRATO CASALESE - Cinque Quinti
M O N F E R R AT O C A S A L E S E

                                                                                                                                                                                                                DOLCEZZE DI BRONZO
                                                                                                                                                                                                                Per conoscere la storia dei Krumiri
                                                                                                                                                                                                                Rossi di Casale Monferrato basta
                                                                                                                                                                                                                entrare nel laboratorio in Via Lanza
                                                                                                                                                                                                                17 gestito da Anna Portinaro, nipote
                                                                                                                                                                                                                di Ercole che acquistò l’attività di
                                                                                                                                                                                                                Domenico Rossi nel 1953. I fragranti
                                                                                                                                                                                                                frollini nacquero un po’ per caso e
                                                                                                                                                                                                                un po’ per gioco una notte del 1878.
                                                                                                                                                                                                                Dopo la consueta serata trascorsa
                                                                                                                                                                                                                al caffè con gli amici, Domenico Rossi,
                                                                                                                                                                                                                mastro pasticcere casalese, invitò
                                                                                                                                                                                                                tutti nel suo laboratorio e sfornò
                                                                                                                                                                                                                i primi dolcetti. Si narra che
                                                                                                                                                                                                                l’originale curvatura a manubrio
                                                                                                                                                                                                                sia un omaggio ai baffi
                                                                                                                                                                                                                del re Vittorio Emanuele II.
                                                                                                                                                                                                                La prelibatezza ottenne numerosi
                                                                                                                                                                                                                riconoscimenti, a cominciare dalla
                                                                                                                                                                                                                medaglia di bronzo all’Esposizione
                                                                                                                                                                                                                Universale di Torino nel 1884,
                                                                                                                                                                                                                cui seguì il diploma di Provveditore
                                                                                                                                                                                                                della Casa di Sua Altezza il Duca
                                                                                                                                                                                                                d’Aosta. I Krumiri Rossi sono preparati
                                                                                                                                                                                                                rigorosamente a mano e venduti nelle
                                                                                                                                                                                                                inconfondibili confezioni su cui risalta
                                                                                                                                                                                                                il volto del fondatore circondato
                                                                                                                                                                                                                dagli stemmi dei regi brevetti.

         Borghi minuscoli eppure vivaci, pievi sparse nelle campagne e grandi panchine                                    Madonna di Lourdes. All’incrocio tra Via Montalto e           A FRONTE,
        per ammirare il paesaggio. Un itinerario d’autunno su colline tutelate dall'Unesco                                Via Marconi parte la Cru, la strada conduce a Cuccaro         le matitone
                                                                                                                                                                                        colorate in testa
                                                                                                                          offrendo scorci su frutteti e campi coltivati. È questa
          dove si apprezza il connubio fra la coltura della vite e la cultura delle cantine.                              la stagione migliore per sedersi sulle Big Bench, le
                                                                                                                                                                                        ai filari che
                                                                                                                                                                                        lambiscono
                                                                                                                          panchine giganti ideate dal designer statunitense Chris       la chiesetta
                                                                                                                                                                                        di Sant’Anna
                                                                                                                          Bangle, e soffermarsi a guardare le vigne che si disten-
                                                                                                                                                                                        a Cella Monte.
                                                                                                                          dono a perdita d’occhio.                                      IN ALTO,
               TESTO DI IDA SANTILLI                         sacrestia e la casa della Reggenza che custodisce la tela                                                                  una panoramica
      FOTO DELL'AUTRICE E DI ARCHIVIO ALEXALA                I canonici di Lu di Pier Francesco Guala, considerato il         UN BORGO CHE LAVORA… DI FANTASIA L’in-                    installazione nel
                                                                                                                                                                                        territorio di Vignale

    a
                                                             più bel ritratto di gruppo del Settecento italiano per       segna “Piazza Australia” e un canguro gigante realizzato      Monferrato.
               lla Strada Provinciale 31 Lu appare distesa   la dinamicità dei personaggi ritratti e l’uso della luce.    dall’artista Ezio Gribaudo sulla facciata di Casa Arca-       QUI SOPRA,
               sull’orizzonte con i campanili che svettano   Sulla parete opposta è esposto il quadro raffigurante        sio potrebbero a prima vista soprendere, ma il motivo         due opere
               sull’abitato offrendo un singolare skyline.   Santa Caterina d’Alessandria tra Sant’Agata e Sant’Apol-     è presto spiegato: Conzano è noto come “paese degli           dislocate lungo
                                                                                                                                                                                        la Promenade
               Circondato da un mosaico di vigneti ordi-     lonia della pittrice seicentesca Orsola Maddalena Cac-       australiani” per le numerose famiglie che emigrarono          des Artistes di
nati, il paese è incastonato nella piccola valle solcata     cia. Nelle giornate terse vale la pena inerpicarsi fino al   nel nuovissimo continente e che ancora mantengono             Conzano.
dal torrente Grana del Monferrato dove colline, pievi e      parco della torre medievale e ammirare il panorama           rapporti con il paese d’origine. Il villaggio ha il classi-   A DESTRA,
                                                                                                                                                                                        Anna Portinaro
castelli disegnano un paesaggio che muta via via che         sulle colline. Entriamo nella chiesa di San Nazario, di      co impianto del borgo medievale con la strada centrale        nel laboratorio a
ci avviciniamo al lento incedere del Po. La visita inizia    fondazione romanica, con le volte a crociera e la cap-       circolare che porta al belvedere dello Spalto. Qui è sta-     Casale Monferrato
dal Museo di Arte Sacra San Giacomo con la chiesa, la        pella della famiglia Bobba, oggi tempietto dedicato alla     ta inaugarata la scorsa estate la Promenade des artistes,     dove produce i
                                                                                                                                                                                        Krumiri Rossi.
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BRIC E FOSS SCOLLINAR TRA - PIEMONTE MONFERRATO CASALESE - Cinque Quinti
M O N F E R R AT O C A S A L E S E

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                                                                                                                                                              uno scorcio di Via Roma
                                                                                                                                                              a Casale Monferrato:
                                                                                                                                                              sullo sfondo la facciata
                                                                                                                                                              dell’ex convento
                                                                                                                                                              di Santa Croce,
                                                                                                                                                              oggi sede del museo
                                                                                                                                                              civico e della gipsoteca
                                                                                                                                                              Leonardo Bistolfi;
                                                                                                                                                              la sinagoga e un raro
                                                                                                                                                              manoscritto in pergamena
                                                                                                                                                              di rotoli della Legge.
                                                                                                                                                              IN BASSO, l’antisalone
                                                                                                                                                              e il salone da ballo del
                                                                                                                                                              castello Sannazzaro
                                                                                                                                                              a Giarole.

                                                                                                                        te o attraverso una cornice. Come quella che inquadra
                                                                                                                        Vignale Monferrato, il cui toponimo tradisce l’antica
                                                                                                                        vocazione vitivinicola. Ci arriviamo seguendo i pendii
                                                                                                                        morbidi che qui chiamano bric e foss, dove s’incuneano
                                                                                                                        pievi e cascine e, a sorpresa, spuntano grandi lapis co-
                                                                                                                        lorati a movimentare un paesaggio tutt’altro che noioso.
                                                                                                                        “L’uva l’è bela!” ci dice soddisfatto un viticoltore di Sala
                                                                                                                        Monferrato intento a raccogliere l’uva: non resistiamo
                                                                                                                        alla tentazione di addentrarci tra i filari e toccare gli ul-
                                                                                                                        timi grappoli che attendono la vendemmia.
                                                                                                                            C’è un castello a Giarole, a tredici chilometri da Vi-
installazione espansa, un percoso fra le vie del paese arrivare all’ingresso laterale di Villa Vidua, c’imbattiamo      gnale, che è sempre stato di proprietà della famiglia San-
costellato da installazioni firmate da artisti di fama. Giò nella Scimmia Bertuccia. Sullo sfondo, Pinocchio tiene      nazzaro che tuttora vi abita. Il conte in persona guida
Bonardi ha realizzato Teste, Stefania Dolce una bizzar- letteralmente per il naso una balena su un terrazzino           il visitatore fra le stanze del maniero narrando storie e
ra interpretazione di Biancaneve e i sette nani, Mauro dell’edificio, residenza di campagna di Carlo Vidua che          leggende di principi, principesse e fantasmi che ancora si
Galfrè una particolare versione di Maria Dolores. Ruben fu soprannominato “il conte viaggiatore” per la sua pas-        aggirano fra queste mura. La visita parte dalla trecentesca
Esposito gioca con una casa in ristrutturazio-                         sione per i viaggi. Pochi sanno che fu lui il    chiesa di San Giacomo che ospita quadri e affreschi del
ne per ambientare una figura inquietante dal      “     ...seguendo tramite per l’acquisto della collezione Drovetti    Cinquecento; si prosegue nell’archivio, nella stanza della
titolo Presenze. Giovanni Tamburelli porta il i pendii morbidi a favore di Casa Savoia, primo consistente nu-           musica di impianto tardo settecentesco, nella sala da bal-
mare tra le colline con Installazione pesci, così
                                                    che qui chiamano cleo del Museo Egizio di Torino. La dimora fu      lo affrescata finemente e nelle camere da letto: da notare
come Marcello Mannuzza che vede un’Onda                                acquistata dal Comune nel 1996 che la restau-    quella dalle pareti blu, chiamata “dei pizzi” per il partico-
anomala sul giardino di una bella residenza             bric e foss,   rò riportandola all’antico splendore. Colpisce   lare effetto della carta da parati che ricorda un merletto.
di campagna. E ancora, Tamburelli decora con dove s'incuneano la sala cinese opera di Antonio Ivaldi detto “il
                                                                  ”
meduse e cavallucci marini la facciata di una pievi e cascine... muto” che ritrae paesaggi orientali.                       LA CAPITALE, TRA VIZI E VIRTÙ Città principale
casa in pietra da cantoni. Il Giardino di Carla                                                                         dell'omonimo Marchesato, Casale Monferrato è oggi in-
Crosio accompagna il visitatore alla chiesetta seicentesca         STORIE DI PRINCIPESSE E FANTASMI Giron-              serita fra i paesaggi vitivinicoli del Piemonte protetti dall’U-
di San Biagio con la torre civica acquistata dal Comune a zolare per queste colline è come entrare in un museo          nesco del 2014. Un passaggio veloce alle chiese di San Do-
mille lire che svolge la funzione di campanile. Paolo No- a cielo aperto dove il paesaggio stesso è una tela da         menico e Santa Caterina è d’obbligo prima di addentrarsi
velli ha rivestito la porta e le finestre della chiesa di San ammirare: dal ciglio di una stradina di campagna, dalla   nel ghetto per visitare la sinagoga risalente alla seconda
Biagio con stampe su tessuto dai colori vivaci. Prima di torre di un castello, da una panchina fatta con le mati-       metà del Cinquecento. La facciata anonima non fa sospet-

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BRIC E FOSS SCOLLINAR TRA - PIEMONTE MONFERRATO CASALESE - Cinque Quinti
M O N F E R R AT O C A S A L E S E

                                                                                                                                                                                                  A FRONTE, La Big
                                                                                                                                                                                                  Bench ispirata al
                                                                                                                                                                                                  Barbera nei pressi
                                                                                                                                                                                                  della chiesetta di
                                                                                                                                                                                                  San Grato a Sala     IL PAESE DEI SARACENI
                                                                                                                                                                                                  Monferrato.
                                                                                                                                                                                                                       Due leggende aleggiano sul
                                                                                                                                                                                                  IN QUESTA
                                                                                                                                                                                                  PAGINA, una          minuscolo borgo di Moleto. La prima
                                                                                                                                                                                                  degustazione         riguarda il tesoro dei Saraceni: nel
                                                                                                                                                                                                  nell’infernot        secolo scorso gli abitanti lo andavano
                                                                                                                                                                                                  pubblico di          cercando nella zona intorno alle cave.
                                                                                                                                                                                                  Terruggia, situato   La seconda narra di califfi ferocissimi
                                                                                                                                                                                                  sotto al Palazzo     che sgozzavano i prigionieri, tenuti
                                                                                                                                                                                                  Comunale,
                                                                                                                                                                                                  e un interno
                                                                                                                                                                                                                       segregati nei sotterranei e nei cunicoli
                                                                                                                                                                                                  dell’Ecomuseo        delle abitazioni, i cui riscatti non
                                                                                                                                                                                                  della Pietra         venivano pagati. Non fermatevi
                                                                                                                                                                                                  da cantone di        in fondo alla via ma proseguite
                                                                                                                                                                                                  Cella Monte.         nella piccola collinetta, una specie
                                                                                                                                                                                                  QUI ACCANTO,         di duna erbosa su cui poggia la
                                                                                                                                                                                                  la chiesetta di
                                                                                                                                                                                                                       chiesetta romanica di San Michele,
                                                                                                                                                                                                  San Michele
                                                                                                                                                                                                  a Moleto             sede del Bar Chiuso: il panorama
                                                                                                                                                                                                  è un belvedere       a trecentossessanta gradi
                                                                                                                                                                                                  sui vigneti.         sulle colline è strepitoso.

tare a un interno tanto sontuoso con le griglie dorate, i           tano i miracoli di San Nicola da Tolentino. L’edificio ospita   strada bianca per pochi chilometri mantenendo sempre pelli tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi anni del
matronei, i salmi scritti sulle pareti e il soffitto decorato con   un interessante museo che raccoglie una nutrita collezione      la sinistra fin quando si raggiunge la piccola frazione di Novecento gli abitanti crearono dei veri e propri frigorife-
stucchi in rilievo. La visita prosegue nel museo allestito al       di gessi e modelli dello scultore Leonardo Bistolfi.            Cella Monte chiamata Coppi. Percorrendo la strada che ri naturali, gli infernot, ai quali si accede solitamente dalla
piano superiore, che offre uno spaccato della vita delle                                                                            attraversa il villaggio si raggiunge la chiesetta campestre cantina dell'abitazione. Gli alloggiamenti per le bottiglie
comunità ebraiche. Al pian terreno, invece, artisti come Ar-            A RIMIRAR LE VIGNE Per andare a Olivola, con la             di Sant’Anna adagiata sulla cima: da qui la vista                       sono piani continui, gradoni o nicchie e molti
naldo Pomodoro e Mimmo Paladino interpretano i lumi di              chiesa di San Pietro dalla facciata a capanna in cotto che                                                        “
                                                                                                                                    spazia sulle vigne, tra cui spuntano installazioni È come entrare hanno un tavolo centrale scavato nella roccia.
Hanukkah, la festa delle luci, in un allestimento suggestivo        domina la piazza, si scollina e si entra nella Valle Ghenza.    che hanno la forma di grandi matite colorate.         in un museo a Quelli ufficiali sono cinquantanove, alcuni visi-
che raccoglie le più svariate versioni dei candelabri a nove        Dista solo due chilometri l’abitato di Frassinello dominato                                                          cielo aperto dove tabili contattando l’ecomuseo.
bracci.                                                             dal castello dei Nemours; la struttura, oggi adibita a be-          SIGNORI, SI SCENDE Particolarità della                                 Puntando verso Treville e il punto panora-
    Imboccando Via Roma e sbucando in Piazza Mazzini                d&breakfast, organizza visite guidate su prenotazione. Chi      zona è l’impiego diffuso della pietra da canto-
                                                                                                                                                                                            il paesaggio    mico del sagrato della chiesa di Sant’Ambrogio,
arriviamo al cospetto del duomo di Sant’Evasio con la par-          ama camminare può cimentarsi nel percorso 740 segnalato         ni, una morbida arenaria alternata ai mattoni in stesso è una tela il paesaggio muta di nuovo e s’infittisce di bo-
ticolare facciata ricolma di elementi architettonici, con due       dal Cai: un itinerario ad anello di nove chilometri che co-     un singolare effetto cromatico. A Cella Monte da ammirare           ”   schi. Dista diciotto chilometri il castello di Ga-
ordini di trifore al posto del rosone. Degno di nota l’androne      steggia la chiesetta barocca di San Grato e arriva alla Big     anni fa una sindaca decise di togliere l’intonaco                       biano, con il labirinto in bosso nel parco e sede
impreziosito dal fonte battesimale, una fusione in bronzo           Bench dal colore bordeaux a ricordare il rosso Barbera del      dalle abitazioni e riportare alla luce il materiale sedimen- dell’azienda vitivinicola dei marchesi Catteneo Adorno
e vetro policromi dello scultore Guido Lodigiani che rap-           Monferrato. Qui passa anche il percorso ciclabile Unesco        tario tipico di questa zona le cui origini sono illustrate Giustiniani. Il nostro viaggio termina qui, guardando il sole
presenta uno scroscio d’acqua. Prendendo Via Sant’Evasio e          che prosegue in direzione di Ottiglio. Poco prima di entra-     nell’ecomuseo allestito all’interno di Palazzo Volta, il cui calare dietro alle colline che hanno visto avvicendarsi tre
quindi Via Alberto Piccaroli, si arriva all’ex convento agosti-     re nella parte bassa del paese si gira a sinistra seguendo      recente restauro ha portato alla luce il loggiato del Quat- importanti dinastie, oggi testimoni di una tradizione seco-
niano di Santa Croce con le lunette del chiostro che raccon-        le indicazioni del sentiero Valle dei Frati. Si pedala su una   trocento. Scavando nella nuda roccia con picconi e scal- lare che non sfiorisce. Anzi, si rinnova.                      w

58 P l e i n A i r                                                                                                                                                                                                                              P l e i n A i r 59
BRIC E FOSS SCOLLINAR TRA - PIEMONTE MONFERRATO CASALESE - Cinque Quinti
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                                                           CASALE
                                                           MONFERRATO
                               TORINO                                                    Via Roma 5, tel. 347 2505519 o 335         agnello con cipolle caramellate
                                                   ALESSANDRIA                           1030923, www.castellosannazzaro.it.        e nocciole e crème brûlée.
                                                                                         Frassinello Castello di Frassinello, Via
                             PIEMONTE                                                    Garibaldi 1, tel. 349 6447343 o 0142       PRODOTTI TIPICI
                                                                                         928193, www.castellodifrassinello.it.      Casale Monferrato Portinaro&C
                                                                                         Casale Monferrato                          Srl, Via Lanza 17/19, tel. 0142
                                                                                         Cattedrale di Sant’Evasio,                 453030, www.krumirirossi.it.
                                                                                         Sacrestia aperta-Museo del Tesoro          Ozzano Monferrato
                                                                                         del Duomo, Largo Angrisani 1.              La Botteghina, Piazza San Giovanni
                                                                                         Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi,         Battista 1, labotteghina.ozzano@
                                                                                         Via Cavour 5, tel. 0142 444249,            gmail.com.
                                                                                         www.comune.casale-monferrato.              Z 10%
                                             DOVE SOSTARE                                al.it/museo.                               Angelini Paolo, Strada
                ARDITI ABBINAMENTI           Conzano Area attrezzata comunale            Sinagoga e Musei Ebraici, tel. 0142        Provinciale 457 Casale-Asti 10
       Manuela ci mostra l’accogliente       in Via Occimiano 15, nei pressi             71807, www.casalebraica.info.              bis, tel. 346 8549015, www.
giardino e la nuova sala degustazioni        del Centro Sportivo.                        Cella Monte Ecomuseo della                 societaagricolaangelinipaolo.com.
       che si affaccia sulle colline e sul   Casale Monferrato                           Pietra da Cantoni, Palazzo Volta,          Z 10% sull'acquisto di vino
     borgo di Rosignano Monferrato. I        Agricampeggio Dal Barbalando,               Piazza Vallino, tel. 0142 488161,          Apicoltura Mortara, Cascina
  suoi cinque figli – Fabrizio, Martina,     Località Regina Claretta 135,               www.ecomuseopietracantoni.it.              Nuova 21, tel. 339 1751557,
  Michele, Francesca e Mario – hanno         Frazione Rolasco, tel. 0142 408241,         Gabiano Castello di Gabiano,               www.mielediozzano.com.
   deciso di portare avanti l’azienda di     www.barbalando.it                           Via San Defendente 23, tel.0142            Z 10%
 famiglia nata quattro generazioni fa:       Z 10% su sosta, ristorazione                945004 o 331 6869684,                      Beccaria Vini, Via Giovanni
  è presto spiegato il nome Cinque           e servizi                                   www.castellodigabiano.com.                 Bianco 3, tel. 0142 487321,
      Quinti (Via Dante Barbano 46,          Area attrezzata in Via Giovanni Paolo II.   Le panchine del progetto Big               www.beccaria-vini.it.
     a Cella Monte, tel. 379 1409381,        Camper service gratuito in Piazzale         Bench sono mappate sull'App                Z 10%
                   www.cinquequinti.it).     Azzurri e Veterani dello Sport              dedicata. Per saperne di più:              Cantine Valpane, Cascina
      Dal 2008 i fratelli Arditi coltivano   Casalese, dietro al Palazzetto dello        bigbenchcommunityproject.org.              Valpane 10/1, tel. 0142 486713,
         con passione vitigni autoctoni      Sport, a un chilometro e mezzo                                                         www.cantinevalpane.com.
  come Barbera, Grignolino e Freisa e        dal centro, non custodita.                  DOVE MANGIARE                              Z 10% su acquisto
    organizzano degustazioni, yoga in        Castelletto Merli Azienda Agricola          Casale Monferrato Accademia,               di bottiglie di vino
   vigna, aperitivi con musica dal vivo,     Olivetta, Via Sogliano 7, tel. 0141         Via Mameli 29, tel. 0142                   Antos Cosmesi Naturale,
passeggiate tra le colline monferrine.       918157, www.viniolivetta.it.                452269 o 335 5452237,                      Strada Ozzano Ottiglio 12, Cascina
       L’azienda è una new entry tra le      Z 10% su sosta, camere e                    www.accademiaristorante.it.                prota Bassa, tel. 0142 487226,
convenzioni del PLEINAIRCLUB:                acquisto di vino                            Situato all’interno di Palazzo Gozzani     www.antoscosmesi.it.
     per gli iscritti lo sconto è del 10%    Alfiano Natta Crealto,                      di Treville, sede dell’Accademia           Z 10% sull'acquisto
            sull’acquisto dei vini Carisa    Strada Crealto 6, tel. 348 3846665,         Filarmonica, propone una cucina            di prodotti in negozio
     (Piemonte Doc Barbera) e Dedalo         www.crealto.it.                             tradizionale con un tocco creativo:        Altavilla Monferrato
               (Monferrato Doc Bianco).      Z 10% su sosta, ristorazione                nel menù spiccano la cipolla               Mazzetti D'Altavilla Viale Unità
                                             e acquisto di vino                          di Breme con fonduta di toma               d’Italia 2, tel. 0142 926147,
                                             Sala Monferrato Area attrezzata             piemontese, nocciola e arancia             www.mazzetti.it.
                                             in Strada Cella Monte,                      tra gli antipasti, i Gran Plin             Z 10% su prodotti aziendali
                                             tel. 0142 486721.                           con burro salato di Fiandino               (eccetto offerte) e visite guidate
                                                                                         e Timo tra i primi e la Guancia
                                             COSA VISITARE                               di vitello con vellutata di patate         INDIRIZZI UTILI
                                             Lu Museo San Giacomo,                       e pere al Marsala.                         Alexala, Agenzia Turistica Locale
                                             Piazza San Giacomo,                         Cascina Faletta, Regione Mandoletta        della Provincia di Alessandria,
                                             tel. 0131 740802, 347 8739509,              81, tel. 0142 670068, www.faletta.         tel. 0142 486713, www.alexala.it.
                                             www.museosangiacomo.it.                     it. Tra le proposte dell’agriturismo:      Piemonte Bike
                                             Giarole Castello Sannazzaro,                agnolotti ai tre arrosti, lombetto di      www.piemontebike.eu.

60 P l e i n A i r
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