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© Alva Simpson White ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI ESPERIENZE TERRITORIALI A CONFRONTO
INDICE LISTA ACRONIMI 2 IL PROFILO DI SALUTE MENTALE DEL MIGRANTE VITTIMA DI 6 TORTURE E VIOLENZE INTENZIONALI GENESI E TAPPE PROGRESSIVE DELLE LINEE GUIDA 7 RAZIONALE E OBIETTIVI DELLA MAPPATURA SULL’APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA 9 9 METODOLOGIA 9 PROCEDURA STRUMENTO 10 CAMPIONE 10 10 RISULTATI REGIONI, ENTI E PROFESSIONISTI CONTATTATI 10 RECEPIMENTO NORMATIVO REGIONALE ED EFFETTIVA APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA 24 © Evgenia Chorou/MSF LA RETE SUL TERRITORIO: LE RISPOSTE DATE AI MIGRANTI VITTIME DI TORTURA NEL PRIVATO SOCIALE 25 INTRODUZIONE CONCLUSIONI 26 BIBLIOGRAFIA 27 Le Linee Guida per la programmazione degli inter- ti di prevenire e criminalizzare la tortura, nonché venti di assistenza e riabilitazione, nonché per il di impedire ulteriori pene o trattamenti crudeli, SITOGRAFIA 28 trattamento dei disturbi psichici dei titolari dello inumani o degradanti. E se il reato di tortura in- status di rifugiato e dello status di protezione sus- trodotto solo nel luglio del 2017 dal Parlamento APPENDICE 30 sidiaria che hanno subito torture, stupri o altre italiano risulta riduttivo rispetto alla definizione 38 forme gravi di violenza psicologica, fisica o ses- del crimine contenuta nella Convenzione ONU, le ALLEGATI suale, sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale Linee Guida pubblicate qualche mese prima nello della Repubblica Italiana n. 95 il 3 aprile 2017, in stesso anno si pongono come pragmatico stru- attuazione dell’articolo 27 comma 1 bis del D.Lgs mento volto ad offrire alle istituzioni e ai servizi n. 18/2014. sanitari indicazioni pratiche a sostegno degli sfor- Il documento elaborato all’interno di un tavolo zi per la presa in carico delle vittime di tortura e LISTA ACRONIMI delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà tecnico inter-istituzionale, ha l’obiettivo di indiriz- zare il Sistema Sanitario pubblico nella sua rior- altre forme di trattamento inumano e degradante tra la popolazione migrante. ASL o ULSS: Azienda Sanitaria Locale MEDU: Medici per i diritti umani ganizzazione per favorire l’individuazione precoce Dalla revisione della letteratura emerge che i ri- CAS: Centro di Accoglienza Straordinaria MGF: Mutilazioni Genitali Femminili dei bisogni emergenti di richiedenti asilo e rifugia- chiedenti asilo e i titolari di protezione interna- SaMiFo: Centro di Salute per Migranti Forzati MSNA: Minori Stranieri Non Accompagnati ti al fine di consentire una presa in carico efficace. zionale e umanitaria sono popolazioni a rischio C.I.S.S. – Coordinamento Interdisciplinare Socio- Sani- PASSI: Programma di Assistenza, Sostegno, Sviluppo e Punti di attenzione sono la certificazione, essen- di esordio di problematiche di salute mentale tario per l’Individuazione dei Percorsi di Cura e Integra- Integrazione ziale nell’iter della richiesta di asilo, la mediazione data l’elevata frequenza nella loro storia di vita di zione delle Situazioni di Vulnerabilità tra Richiedenti e P.S.I.C.: Percorsi Sanitari Integrati Complessi culturale, indispensabile per la costruzione della eventi di traumatizzazione estrema, visibili negli Titolari di Protezione Internazionale PTSD: Disturbo da Stress Post-traumatico relazione terapeutica e l’approccio multidiscipli- esiti fisici o a volte latenti e che richiedono un’at- CT: Commissione Territoriale SAI: Sistema Accoglienza e Integrazione nare integrato. tenta osservazione. L’esperienza di convivere con CSM: Centro di Salute Mentale SerD: Servizio per le Dipendenze Secondo la Convenzione contro la Tortura delle un significativo numero di vittime di tortura non DBT-PTSD: Terapia Dialettica Comportamentale appli- SPDC: Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura Nazioni Unite (1984), e come riportato nella tra- era comune in Italia fino a una decina di anni fa. cata al PTSD SPIR.NET: Salute Protezione Internazionale Richiedenti duzione italiana del Protocollo di Istanbul che in Il quadro è però nettamente cambiato con la cre- DID: Disturbo Dissociativo dell’Identità SPRAR: Sistema Protezione Accoglienza di Richiedenti origine risale al 1999, per tortura si intende “qua- scita della presenza dei rifugiati e di altri migranti DSM: Dipartimento di Salute Mentale Asilo e Rifugiati lunque atto che per mezzo di gravi dolori o soffe- forzati in fuga da persecuzioni e da conflitti armati EMDR: Eye Movement Desensitization and Reprocessing SSN: Sistema Sanitario Nazionale renze, o fisiche o mentali, sia intenzionalmente e sovente sopravvissuti alla tortura. FAMI: Fondo Asilo Migrazione e Integrazione UNHCR: Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i inflitto ad una persona”.¹ Gli scopi della tortura possono essere i più dispa- INMP: Istituto Nazionale per la promozione della salute Rifugiati Fulcro della Convenzione è l’obbligo per gli Sta- rati, alcuni includono l’ottenimento di informa-
ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI 4 5 zioni o di una confessione da parte della persona dall’impossibilità di difesa o di interruzione della bale della persona sia sul piano fisico sia su quello stessa o da terzi, la punizione per presunti atti violenza.⁴ All’induzione della scarsità di controllo psichico. Sul piano fisico sono visibili i segni del- 1. 1 Protocollo di Istanbul 2008, P. 14. Trad. Italiana Ufficio connessi e l’intimidazione o la costrizione basata fisico, si associa anche la sensazione di impazzi- le violenze intenzionali subite, attraverso cicatrici Studi Ricerche Legislazione e Rapporti Internazionali del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. su una discriminazione. In contesti di instabilità mento, o ancora il perdurare dell’incertezza tra di bruciature, lesioni date da scariche elettriche, 2. Mazzetti M. (2014). Il trauma della migrazione: fattori di geopolitica inoltre, non è infrequente che la tor- vita e morte. Infine, vi è l’attivazione di cicli auto- contusioni, tumefazioni, fratture o altre proble- resilienza e di vulnerabilità. A cura di Aragona, M., Geraci, S., tura sia utilizzata da gruppi armati e in tacito as- punitivi legati all’autocolpevolizzazione di violen- matiche all’apparato osteoarticolare, o ancora si & Mazzetti, M. (2014). Quando le ferite sono invisibili. Vittime senso di istituzioni. ze perpetuate dal carnefice ad altri. Questi ultimi possono riscontrare lesioni del sistema genitouri- di tortura e di violenza: strategie di cura. P.42 Bologna: Pen- Gli effetti delle torture e di altri trattamenti inu- aspetti sembrano ricollegarsi all’induzione della nario, acustico, contusioni o lesioni da torture con dargon P. 42. mani e degradanti, si riversano sia sul piano fisi- credenza di indegnità nel torturato e quindi alla mezzi chimici.⁵ 3. Sironi F. Persecutori e vittime. Strategie di violenza. Feltri- nelli Editore (1999) co che psicologico, si tratta di atti di violenza ove mancanza di valore personale e alla destruttura- Gli esiti di salute mentale sono invece caratteriz- 4. Spissu C., De Maio G., Van Den Bergh R., Ali E., Venables l’intenzionalità ha un ruolo centrale e si associa zione della propria identità, aspetto cruciale alla zati da un’ampia variabilità e possono affiancare E., Burtscher D., Ponthieu A., Ronchetti M., Mostarda N., Za- non solo all’inflizione di una sofferenza ma anche base di un possibile esordio psicopatologico re- stress da transculturazione e le difficoltà di acces- matto F., It never happened to me, so I don’t know if there are all’annichilimento dell’identità personale.2,3 Studi attivo. so al sistema sanitario pubblico per problemati- procedures”: identification and case management of torture approfonditi condotti in materia riportano alcu- Gli eventi pre-migratori che quindi spesso sono che linguistico-culturali, economiche o documen- survivors in the reception and public health system of Rome, Italy, Torture: Quarterly Journal on Rehabilitation of Torture ni degli scopi della tortura: essa mira alla distru- alla base di migrazioni forzate, esperite in modo tali.⁶ Victims and Prevention of Torture 28(2):38-55, 2018. zione della fiducia in sé attraverso l’instillazione diretto o indiretto, sono caratterizzate da coer- Lo stress da transculturazione racchiude quell’in- 5. Protocollo di Istanbul (2008) Pp. 186-231. di una sensazione di impotenza legata all’isola- cizione, limitazione della libertà di pensiero, di sieme di fenomeni relativi al passaggio dal paese 6. Libertas & Petta, Il Profilo di salute mentale dei richiedenti mento, all’assenza di stimolazioni sensoriali o espressione e di movimento come nei casi di pri- di origine al paese ospite⁷ e che, in alcune condi- asilo e rifugiati del progetto. In Psychiatric Services for refu- all’andamento del tempo lento, scandito da un gionia o tortura. zioni, può essere ritraumatizzante. Ad esso, infat- gees. Linee di indirizzo per la presa in carico integrata della abbandono per giorni nella stanza di prigionia e Gli esiti di tali eventi si riversano sulla salute glo- ti, si ricollegano il disagio relativo alla necessità di salute mentale dei migranti forzati. Ed. Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali, 2020. apprendimento non solo di nuovi codici linguistici, 7. Mazzetti, in Aragona e colleghi (2014),Ibidem P. 39. ma anche di un diverso assetto culturale, o an- 8. Mazzetti in Aragona e colleghi (2014), Ibidem Pp. 39-40. cora l’immersione in una società differente. Nella ritraumatizzazione rientra inoltre, l’essere oggetto 9. Sayad, A. La doppia assenza. Dalle illusioni dell’emigrato alle sofferenze dell’immigrato, Cortina Raffaello, 2002. Sayad di discriminazione per i propri stessi tratti soma- (2002), P. 44. tici.⁸ 10. Vercillo, E. Introduzione in Vercillo e Guerra, M. Clinica del A tutto ciò si associa anche il fenomeno di “doppia trauma nei rifugiati: un manuale tematico. Mimesis, 2019. assenza”, ovvero, una percezione di inesistenza da P.17 un punto di vista identitario dettata dall’incapa- 11. L’arousal rappresenta il generale stato di attivazione e di cità di essere totalmente presenti sia nel Paese di reattività del sistema nervoso, in risposta a stimoli interni o esterni. Il livello di attivazione per essere adeguato deve accoglienza sia in quello originario.⁹ Questi feno- rimanere entro un certo limite di tolleranza, al superamento meni, tuttavia, come anticipato in precedenza, si del quale si generano alterazioni dello stato di coscienza possono accompagnare ad una storia di vita già e quindi una compromissione dell’integrazione del ricordo dell’evento/stimolo in memoria. L’iperarousal rappresenta un costellata da traumi o “ferite” a causa di violenze aumento del grado di attivazione ed è correlato a risposte di e violazioni esperite. attacco-fuga in casi di minaccia alla sopravvivenza; mentre Nel corso di eventi traumatici, i meccanismi di co- l’ipoarousal segnala una diminuzione drastica che si ricolle- ga al fenomeno della dissociazione. Frequentemente in chi ping sono sovrastati e il trauma “scompagina" il ha esperito eventi traumatici, si sono verificate alterazioni di quadro di riferimento individuale.10 Nelle situazio- questo tipo (Siegel,1999). ni traumatiche viene minacciata la sopravvivenza 12. Ogden, P., & Minton, K. (2000). Sensorimotor psychothe- e dunque l’intensità emotiva e l’iperarousal oltre- rapy: One method for processing traumatic memory. Trauma- passano la finestra di tolleranza.¹¹ La persona è tology, 6(3), 149-173. incapace di rimanere presente, comprendere ciò 13. Siegel, D. (1999). The developing mind. New York: Guilford 14. Mazzetti, in Aragona e colleghi (2014), Ibidem, P. 39. che sta accadendo, dare senso all’esperienza ed integrarne il ricordo a causa della scarsa capacità riflessiva.12,13 Gli eventi traumatici, rappresentano quindi, una frattura nella personalità individuale e il loro ricordo è molto spesso esperito attraverso sintomi somatici14, perché le memorie sono scritte © Giuseppe La Rosa/MSF nel corpo e compaiono attraverso frammenti.
ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI 6 7 IL PROFILO DI SALUTE MENTALE DEL MIGRANTE clinica si riscontrano anche pensieri negativi sul- gioramento del profilo di salute mentale alla par- nea con le loro necessità”. VITTIMA DI TORTURE E VIOLENZE le condizioni attuali di vita e sul vissuto di essere tenza24,25 e quindi “un substrato psichico già com- Le Linee Guida sono state pubblicate in Gazzet- INTENZIONALI “rotto, irreparabile, fragile o matto”. La Herman16 promesso, con una capacità di resilienza ridotta ta Ufficiale nel 2017 ma il processo di elabora- ha inoltre descritto un quadro clinico particolar- in assenza di un progetto migratorio definito”26,27 zione parte molto prima. Il progetto PsychCare28 Vercillo e Guerra15 descrivono molto accuratamen- mente grave definito come PTSD Complesso che con un esaurimento del fattore "Migrante Sano” ad esempio propone una ricognizione in alcune te ciò che accade in presenza di eventi traumatici può svilupparsi anche in conseguenza a violenze nel corso del tempo. Infine, è rilevante segnalare regioni dei servizi di assistenza sanitaria per mi- e soprattutto si soffermano sulle alterazioni pre- intenzionali e coercizione prolungata. Rientrano anche gli effetti della pandemia su una popolazio- granti e dei bisogni emergenti dalla specifica po- senti nel vissuto individuale, come quelle relative in questa condizione disturbi somatoformi parti- ne così fragile e ad alto rischio. Aragona e colle- polazione.29 Nelle attività progettuali sono state al tempo, ad esempio la percezione della “dilata- colarmente intensi, fenomeni dissociativi marca- ghi (2020) hanno valutato l’impatto del periodo di svolte anche interviste e focus group finalizzate zione o contrazione” dell’arco temporale o la pre- ti, reazioni depressive intense e prolungate, sfi- restrizione, sulla salute mentale e in particolare alla formulazione di linee di indirizzo per il mi- senza di un vissuto bloccato in un tempo circola- ducia e sospettosità nelle relazioni interpersonali si sono focalizzati sugli utenti che generalmen- glioramento della presa in carico di richiedenti re che ritorna attraverso i flashback che possono e scompaginamento dell’identità personale.17 A te accedono ai servizi dell’Istituto Nazionale per asilo e rifugiati. il documento nasce a seguito assorbire totalmente o parzialmente lo stato di volte la destrutturazione della persona nella sua la promozione della salute delle popolazioni Mi- del confronto tra operatori di enti pubblici e pri- coscienza; o infine, la presenza di “un tempo che identità è tanto profonda da definire una com- granti ed il contrasto delle malattie della Povertà vati che, sperimentando modelli di intervento scompare” evidente nelle amnesie. Altri aspetti partimentazione tra parti di sé che si configurano (INMP) e che includono persone in difficoltà so- nell’ambito di progettazioni del Fondo Europeo messi in luce riguardano la percezione di sé e del come personalità distinte e che vengono esperite cio-economiche, migranti, senza fissa dimora, ri- Rifugiati, avevano costituito una rete nell’acco- mondo. Le prime emergono attraverso pensieri attraverso voci in conflitto come nel Disturbo Dis- chiedenti asilo e rifugiati. Nel periodo da Febbraio glienza e nella presa in carico di migranti forzati negativi circa le proprie responsabilità e l’impat- sociativo dell’Identità (DID). 2017 a Marzo 2020 sono stati confrontati i numeri richiedenti asilo e titolari di protezione interna- to delle proprie azioni a cui si associano emozioni Ulteriori manifestazioni sintomatologiche secon- di accesso e nello specifico, nonostante i servizi zionale, evidenziando la necessità di un raccor- di colpa e vergogna. Di frequente nell’esperienza darie ad una condizione reattiva di base che si ri- dell’INMP, siano rimasti aperti in forma ordinaria, do sugli esiti raggiunti e sulle progettazioni fu- scontrano nella pratica clinica sono l’abuso di al- gli autori hanno segnalato una diminuzione de- ture. A conclusione del progetto “Lontani dalla col impiegato come “auto-terapia per silenziare, gli accessi e dei follow-up per la salute mentale. 15. Vercillo e Guerra (2019) Ibidem Pp. 81-94. nello stordimento dovuto all’ebrezza, il rimuginio Questo avrebbe un impatto rilevante secondo gli violenza”, il comitato scientifico ribadì la neces- 16. Herman, J. L. (1992). Complex PTSD: A syndrome in survi- del pensiero o l’iperarousal”18 e le somatizzazioni autori sia in termini di riduzione di accessibilità sità di un programma di azione congiunto con la vors of prolonged and repeated trauma. Journal of Traumatic costituzione di un tavolo di lavoro tra diversi enti Stress, 5(3), 377–391 che si manifestano con cefalee, sintomi gastro-in- sia in termini di ricadute in assenza di follow-up e testinali o dolori articolari. Inoltre, i pazienti con di slatentizzazione di situazioni precedentemente ministeriali (Ministero dell’interno, Ministero 17. Mazzetti, M. e Geraci, S. (2019). Violenza, psicotraumato- logia, politiche per la salute e tutela assistenziale. In: Perocco elevati livelli di somatizzazione esprimono anche a rischio. Dalle analisi effettuate venivano rileva- della Salute, dell’Università e ricerca), il Servizio F. (a cura di) Tortura e migrazioni. Edizioni Ca’ Foscari, un maggiore disagio legato a difficoltà post-mi- te condizioni di sofferenza psicopatologica tra il Centrale e l’UNHCR. Venezia: 380-402. Il passaggio successivo risale al 2013, al recepi- gratorie19 e mancanza di supporto sociale.20 74% della popolazione osservata con disturbi del 18. Mazzetti e Geraci, in Perocco, Ibidem (2019). È noto in letteratura il “building block effect” 21 sonno e il 91% dei pazienti che presentava sintomi mento della direttiva europea 2011/95/UE sull’at- 19. Aragona, M., Pucci, D., Carrer, S., Catino, E., Tomaselli, A., considerato come esposizione cumulativa e ad- ansiosi. tribuzione del titolo di protezione internazionale Colosimo, F., ... & Geraci, S. (2011). The role of post-migration living difficulties on somatization among first-generation im- ditiva a traumi. Tra questi eventi ritraumatizzanti e alla necessità di programmazione di interventi migrants visited in a primary care service. Annali dell'Istituto possono essere annoverati anche la mancanza di GENESI E TAPPE PROGRESSIVE DELLE LINEE sia di integrazione che di riabilitazione per le vit- superiore di sanità, 47, 207-213. supporto sociale e le difficoltà di vita post-migra- GUIDA time di torture e traumi estremi. Infine, al 2014, 20. Tarsitani, L., Todini, L., Roselli, V., Serra, R., Magliocchet- torie.22 Evidenze recenti rafforzano l’urgenza di risale il pieno coinvolgimento del Ministero del- ti, V., D’Amore, D., ... & Biondi, M. (2020). Somatization and traumatic events in asylum seekers and refugees resettled in attuare interventi assistenziali a favore di questa Nel quadro di complessità appena tracciato, la Salute e l’istituzione del tavolo tecnico che ha Italy. Trauma: psychopathology, boundaries and treatment, popolazione, il cui profilo di salute va cambian- nella difficoltà di individuare e prendere in ca- dato avvio alla formulazione delle Linee Guida 41. do con il tempo. Un recente studio di Aragona e rico correttamente i profili di salute mentale per l’individuazione e la presa in carico di mi- 21. Schauer, M., Neuner, F., Karunakara, U., Klaschik, C., Ro- colleghi23 ha rilevato una diminuzione dei tassi del migrante vittima di violenza intenzionale e bert, C., & Elbert, T. (2003). PTSD and the building block effect di ospedalizzazione per disturbi mentali, ma dal of psychological trauma among West Nile Africans. European tortura, le Linee Guida elaborate dal Ministero 27. Bacigalupi (2019) Society for Traumatic Stress Studies Bulletin, 10(2), 5-6. confronto tra sottogruppi, è stato invece riscon- si presentano non solo come un primo tentativo 28. Santone G., in IPRS (2020 Pp. 45-53) https://www.iprs.it/ 22. Aragona e colleghi (2013) trato un aumento di ospedalizzazioni riconducibi- di garantire interventi appropriati e uniformi su wp-content/uploads/2018/09/Report-PsychCare-ITA-10_20. le secondo gli autori al maggior numero di arrivi pdf 23. Aragona, M., Salvatore, M. A., Mazzetti, M., Burgio, A., tutto il territorio nazionale ai rifugiati che hanno Geraci, S., & Baglio, G. (2020b). Is the mental health profile legati a migrazione forzata e al passaggio in Libia. subito violenze e torture, ma anche, come reci- 29. Per maggiori dettagli sul progetto PsychCare si prega di riferirsi al seguente link: https://www.iprs.it/il-proget- of immigrants changing? A national-level analysis based on Inoltre, al carico di ospedalizzazione si associa an- ta lo stesso Ministero della Salute, “di produrre to-psychcare-metodologia-e-risultati/ hospital discharges in Italy. Ann Ig, 32(2), 157-165 che una maggiore frequenza di diagnosi di psicosi un intervento sul sistema sanitario italiano che 24. Baglio e colleghi (2018) non organiche che secondo gli autori possono le- possa dare maggiore rilievo ai bisogni emergen- 25. Mazzetti e Geraci (2019) garsi ad una difficoltà diagnostica nella distinzio- ti, quali quelli dei gruppi a rischio di marginalità 26. Medici senza Frontiere (2016) ne di quadri più prettamente di traumatizzazione. al fine di assicurare un'assistenza sanitaria in li- In letteratura, peraltro, si riscontra anche un peg-
ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI 8 9 granti vittime di torture e violenze intenzionali. fornendo delle direttive a più livelli di assistenza. • Il primo livello del programma di emersione presenza delle seguenti aree: sanitaria, sociale, Le Linee Guida nascevano con l’obiettivo di tute- Le Linee Guida pongono innanzitutto la tematica prevede il coinvolgimento degli operatori di ac- giuridica e di mediazione. In aggiunta viene sug- lare non solo i titolari di protezione internaziona- dell’emersione precoce dando indicazioni ai di- coglienza che, a seguito di formazioni specifi- gerita la necessità di una funzione di coordina- le e umanitaria ma anche i richiedenti asilo, indi- versi operatori coinvolti nella tutela di migranti che, dovrebbero essere in grado di riconoscere mento sul territorio che agisca su prevenzione, pendentemente dalla fase documentale attiva, forzati, arrivati recentemente sul territorio na- i segnali di sofferenza riconducibili a situazioni formazione e monitoraggio dei percorsi multidi- dal genere e includendo anche i minori vittime zionale, o che si sospetta abbiano subito gravi traumatiche. Dopo la prima osservazione degli sciplinari (GU 2017, p. 36). Le Linee Guida danno di violenze e di trattamenti inumani e degradan- violenze o ancora quei migranti per cui si renda operatori sarà necessario attivare il medico o lo poi indicazioni specifiche anche sulle modalità ti. Questo documento, finalmente licenziato nel necessaria una valutazione successiva all’emer- psicologo del centro per un ulteriore accerta- di redazione di certificazioni degli esiti fisici e di 2017, fornisce indicazioni sugli strumenti opera- sione del vissuto di vittima. mento. Il secondo livello prevede un approfon- salute mentale delle torture e di violenze inten- tivi da utilizzare per una efficace presa in carico dimento specialistico da parte del medico e/o zionali subite, anche a supporto della domanda dello psicologo interno al centro, attraverso lo di protezione internazionale. svolgimento di colloqui e l’utilizzo di strumenti psicodiagnostici (ad es. questionari o interviste La certificazione ha diverse finalità quali: semi-strutturate) che possano valutare la gravi- tà della sintomatologia. A seguito di questa fase • informare la Commissione Territoriale sulle dif- è richiesto l’invio al Sistema Sanitario Nazionale ficoltà che la persona potrebbe manifestare nel- (SSN) o a strutture riconosciute per la conferma la narrazione di eventi diagnostica, la presa in carico terapeutica e l’av- vio di percorsi multidisciplinari integrati. • Spiegare l’impossibilità dello svolgimento dell’audizione da parte del richiedente • Le associazioni e istituzioni esterne, coinvolte nella presa in carico, devono rispecchiare criteri • Segnalare la necessità di un accompagnamen- precisi di competenza ed esperienza nell’ambi- to in sede di Audizione al fine di un supporto to dei disturbi post-traumatici, nell’attenzione alle multiculturalità, ai diritti umani e al genere • Dare una valutazione rispetto all’impatto nega- con un’ottica multidisciplinare e di rete con gli tivo sulla salute del richiedente delle tempisti- altri servizi dedicati ai richiedenti e ai titolari di che legali della domanda di asilo. protezione internazionale. È indicata anche la necessaria collaborazione con enti che si occu- • Un’ulteriore finalità, non ultima per importan- pano di violenza di genere e di protezione per le za, è l’accertamento di stati patologici invalidan- vittime di tratta. ti e che necessitano di cura (si rimanda per ap- Una chiara azione di prevenzione della ritrauma- profondimento a GU 2017, pp. 50-51). All’ultimo tizzazione viene promossa dalle Linee Guida at- aspetto si lega inoltre la validazione della storia traverso l’inserimento in percorsi di inserimento personale e del vissuto psicologico connesso, adeguati all’interno di SPRAR o SAI con ridefi- che assume una maggiore valenza ancor più in nizione attuale e attraverso l’adozione di buone setting di cura. pratiche nei setting di accoglienza e clinico-as- sistenziali. A livello generale la prevenzione do- Altri temi trattati includono la presa in carico vrebbe essere promossa anche con la creazione di Minori Stranieri Non Accompagnati (d’ora in di canali legali di ingresso e agendo sulle politi- avanti MSNA), l’inquadramento della mediazio- che internazionali e locali. Rispetto all’approccio ne linguistico culturale e la tutela degli opera- multidisciplinare le Linee Guida danno indica- tori. zioni al sistema sanitario pubblico di mantenere Su quest’ultimo aspetto, l’attenzione è rivolta al la regia degli interventi proposti nei programmi personale in quanto a rischio di possibile trau- di assistenza e riabilitazione. Nell’adozione di un matizzazione vicaria e sviluppo di burn out. A approccio multidisciplinare viene segnalata l’im- questo proposito sono indicati diversi interventi: portanza della creazione di una rete sinergica tra il confronto tra gli attori coinvolti a livello istitu- © Jérôme Tubiana/MSF enti pubblici ed enti privati che preveda la com- zionale e di équipe, l’attenzione al clima di lavo-
ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI 10 11 ro, la supervisione clinica, la consulenza specia- listica e la presenza di aggiornamenti formativi per l’emersione sia per la presa in carico di mi- granti forzati. RAZIONALE E OBIETTIVI DELLA MAPPATURA su diversi livelli. Lo scopo ultimo resta quello di favorire l’accessi- SULL’APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA Complessivamente le Linee Guida sembrano dare bilità di questi utenti vulnerabili e molto spesso direttive chiare rispetto alla rete da attivarsi sia invisibili ai Servizi Sanitari. Le Linee Guida si pongono come documento di mento normativo delle Linee Guida per ogni sin- indirizzo con lo scopo di definire modalità ope- gola regione, potesse fare una sintesi dello stato rative uniformi sul territorio nazionale; esse di attuazione delle stesse. tuttavia necessitano, ai fini di una attuazione a Nello specifico, ci si è posti l’obiettivo di ana- livello locale, di un recepimento normativo da lizzare e ricostruire il recepimento normativo e parte delle singole regioni, ferma restando la l’attuazione delle linee guida sull’identificazione loro autonomia nell’adottare “le soluzioni orga- e trattamento delle vittime di violenza intenzio- nizzative più idonee in relazione alle esigenze nale sviluppate al fine di tutelare il migrante in della propria programmazione, ponendo in atto condizioni di particolare vulnerabilità in qualun- le dovute misure di valutazione e monitoraggio que fase del suo percorso e di descrivere sinte- della sua implementazione”. ticamente gli interventi appropriati realizzati a Alla luce di quanto riportato finora sul tema, livello territoriale in assenza di un’effettiva at- Medici Senza Frontiere ha deciso di realizzare tuazione delle Linee Guida. un’analisi che, passando in rassegna il recepi- METODOLOGIA PROCEDURA • La terza fase ha previsto la somministrazione Il progetto di mappatura sull’attuazione delle Li- delle interviste online ai professionisti che han- nee Guida ha previsto quattro fasi distinte. no dato disponibilità alla partecipazione allo studio e alla ulteriore identificazione di nuovi • La prima fase ha implicato uno studio approfon- contatti utili da coinvolgere. dito delle Linee Guida, un’analisi della normati- va regionale di recepimento e della definizione • Infine, nell’ultima fase è stata realizzata l’a- dei metodi più appropriati per la rilevazione e nalisi dei risultati delle singole realtà regionali, la costruzione dello strumento di indagine. Un delle province autonome e la redazione del rap- questionario semi-strutturato è stato concepito porto conclusivo con un obiettivo di diffusione e e somministrato. advocacy rispetto al quadro emerso. Le informazioni sono state raccolte presso cia- • La seconda fase, temporalmente conseguente scun partecipante dopo aver ottenuto il consen- alla costruzione dello strumento di indagine ha so informato secondo i termini di legge. visto l’individuazione dei professionisti e degli enti da coinvolgere per l’elaborazione di un qua- STRUMENTO dro completo delle diverse regioni, attraverso una ricognizione puntuale di istituzioni pubbli- L’approccio metodologico scelto per la rileva- che come servizi sanitari, comuni, uffici regio- zione è stato quello dell’indagine qualitativa at- nali ed enti del privato sociale con esperienza traverso l’utilizzo di una intervista semi-struttu- nell’accoglienza e nell’assistenza socio-sanitaria rata della durata variabile (dai 20 ai 50 minuti). © Yarin Trotta Del Vecchio/MSF di migranti forzati. La somministrazione è stata svolta in modalità
ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI 12 13 RISULTATI videoconferenza online o attraverso intervista Qualora invece ci fosse stato un recepimento si telefonica e le domande utilizzate sono state è proceduto con la richiesta di informazioni su- REGIONI, ENTI E PROFESSIONISTI CONTATTATI una traccia per accedere alle informazioni chia- gli enti che effettivamente avevano applicato le ve fornite dalla prospettiva dell’intervistato. Linee Guida sul territorio cercando di compren- Nelle Figure 1 e 2 si riportano ri- La formulazione dei quesiti è stata in alcuni casi dere, ove possibile, la composizione dell’équipe spettivamente le tipologie di enti ampliata o modificata lievemente sulla base e i servizi presenti. Qualora l’intervistato appar- contattati e le diverse professiona- della situazione, delle risposte ricevute e degli tenesse proprio all’ente promotore, sono state lità degli intervistati. E’ stato sele- ulteriori approfondimenti resisi necessari. In chieste, oltre queste informazioni, i numeri di zionato un campione variegato di prima battuta la conoscenza delle Linee guida accesso e le problematiche maggiormente ri- intervistati al fine di restituire una in questione e del loro recepimento con norma- scontrate nell’anno 2021 e nel 2020. Anche in fotografia maggiormente aderente tiva regionale sono state esplorate. Nella parte questa sezione sono stati ulteriormente appro- alla realtà con punti di osservazio- successiva le domande sono state diversificate fonditi, l’aggiornamento formativo interno e la ne differenti. Inoltre, si rimanda alla a seconda o meno del recepimento regionale. promozione da parte del sistema pubblico di al- Tabella 1, di seguito illustrata, per Se non recepite si è cercato di comprendere i se- tri eventi formativi e infine, la presenza di super- un approfondimento sulle regioni guenti aspetti: le modalità di risposta adottate visione clinica a tutela del personale che si oc- contattate e sul numero degli inter- in presenza di una persona vittima di tortura, gli cupa di vittime di torture e violenze intenzionali. vistati per territorio. interventi proposti, le problematiche di salute Laddove l’intervistato fosse appartenuto a un mentale e più strettamente organiche presen- servizio del privato sociale o a un ente gestore RECEPIMENTO NORMATIVO tate dai pazienti e i servizi esterni presso cui di centri di accoglienza, la formulazione delle REGIONALE ED EFFETTIVA si effettuava un invio. Rispetto alle problema- domande veniva modificata al fine di poter co- APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA tiche sono state inoltre considerate eventuali gliere l’organizzazione del servizio, la conoscen- variazioni riscontrate durante il periodo della za di altri enti analoghi e la presenza di una rete Dall’analisi delle informazioni rac- pandemia. Infine, sempre in questa sezione, si con il sistema sanitario pubblico. Per i centri di colte e delle interviste effettuate si è esplorata la presenza di eventi formativi at- accoglienza è stata esplorata inoltre la presenza delinea un quadro rilevante caratte- tivati dalla Regione sul tema di medicina delle del servizio di Psicologia interno. rizzato da uno scarso recepimento migrazioni, psicopatologia post-traumatica e Per visionare il questionario utilizzato per la rile- normativo regionale e dalla presen- transculturale. vazione si rimanda agli allegati A, B, C. za di esperienze del privato sociale che spesso suppliscono alla carente CAMPIONE disponibilità di servizi pubblici de- diti all'assistenza sanitaria di questa Per questa ricerca, per la quale è stata applica- specifica popolazione. Dallo studio ta la metodologia di campionamento non pro- della documentazione regionale babilistico dello snowball, è stato selezionato normata risulta che al momento, un campione di 50 partecipanti afferenti alle se- hanno emesso un decreto in meri- guenti categorie: to solo la Regione Lazio (Delibera- violenza fisica, sessuale, psicologica, torture fi- 1. Personale del Sistema Sanitario Nazionale zione 590 del 16.10.2018), la Regione Toscana siche o psichiche che indirettamente accoglie le 2. Funzionari di regioni o comuni italiani (Delibera N 1007 del 27-07-2020) e la Regione indicazioni nazionali. 3. Personale degli enti gestori dei servizi di ac- Piemonte (Delibera della Giunta Regionale 30 Di seguito una chiara visualizzazione grafica coglienza ordinaria, straordinaria e del Sistema novembre 2018, n. 43-7975). Si rileva inoltre, un delle regioni che hanno recepito le Linee Guida Accoglienza e Integrazione (SAI) riferimento alle Linee Guida nel piano di Contin- 4. Personale di servizi del privato sociale che si genza Sanitario Regionale Migranti della Regio- REGIONE ABRUZZO: sono presenti progetti fi- occupano di assistenza socio-sanitaria di mi- ne Sicilia, dove ad oggi non risultano in essere nanziati con fondi FAMI finalizzati al contrasto granti altri documenti specifici di recepimento. Nella dello sfruttamento lavorativo e della tratta. In 5. Referenti di altri enti e Istituzioni come Uni- regione Marche attraverso una determina re- generale pur non essendoci stato un recepi- versità e dei Gruppi Regionali Immigrazione e gionale si è invece messo a punto una modalità mento normativo i servizi sanitari territoriali © Yarin Trotta Del Vecchio/MSF Salute (GRIS). di presa in carico di migranti forzati vittime di (SerD e CSM) sembrano dare delle risposte ade-
ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI 14 15 no accessibili ai pazienti posti di degenza de- ra attivo ed applicato. FIGURA 1: TIPOLOGIA ENTI CONTATTATI dicati anche ai vulnerabili. Il Team dell’ambula- REGIONE CAMPANIA: in questa regione non è torio è multispecialistico ed ha accesso diretto presente un recepimento normativo delle Linee ai centri di accoglienza presenti sul territorio. Guida ma, nonostante ciò, esistono sul territo- Maggiori informazioni sono riportate nel docu- rio delle realtà sia pubbliche, sia private che si mento del progetto.30,31 occupano della presa in carico di migranti vitti- me di tortura. L’Unità Operativa di Salute Men- REGIONE CALABRIA: l’Azienda Sanitaria di Co- tale a Caserta sembra dare delle buone risposte senza ha firmato anni fa una convenzione con in termini di erogazione di prestazioni sanitarie l’ente del privato sociale La Kasbah Onlus per adeguate. Una ulteriore risorsa è rappresenta- l’istituzione di una équipe multidisciplinare vol- ta dall’Università Vanvitelli di Napoli che for- ta all’emersione di storie di traumatizzazione nisce interventi di etnopsichiatria attraverso complessa legate a torture e alla conseguente personale altamente qualificato. Anche alcuni presa in carico. Distretti della ASL di Napoli 1 sembrano distin- Questo accordo, pur essendo antecedente alla guersi per buone prassi e sono rispettivamente stesura delle Linee Guida, è attualmente anco- il numero 32 e 33 ed è poi presente uno sportel- FIGURA 3: RECEPIMENTO DECRETO ADOZIONE LINEE GUIDA SU TRATTAMENTO E RIABILITAZIONE VITTIME DI VIOLENZA INTENZIONALE E TORTURA FIGURA 2: PROFESSIONALITÀ DEGLI INTERVISTATI guate se sollecitati dal terzo settore e nel corso stagionali. Alcuni referenti regionali sono par- degli anni sono state sviluppate expertise per ticolarmente attivi rispetto al contrasto dello l’individuazione e la presa in carico di vittime di sfruttamento lavorativo. Per quanto riguarda Tratta. invece la presa in carico di vulnerabili non sono presenti servizi dedicati e vengono attivati per- LEGENDA REGIONE BASILICATA: in questa Regione non corsi ordinari di assistenza sanitaria. sono presenti servizi sanitari specifici per la Non recepite presa in carico di migranti vittime di violenza PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO: è presen- Regioni con buone prassi rete con privato sociale intenzionale ma sul territorio esiste una ade- te un ambulatorio STP all’interno dell’ospedale guata sensibilizzazione rispetto all’accoglienza di zona, che oltre al rilascio del codice consen- Recepimento parziale dei migranti. I centri di accoglienza presenti te in sede l’accesso a prestazioni specialistiche. sul territorio ospitano in prevalenza lavoratori Fino al periodo precedente alla pandemia era- Recepimento regionale con monitoraggio
ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI 16 17 lo per migranti che tuttavia ha orari limitati di di intervento a favore di categorie vulnerabili apertura. Sul territorio di Napoli è presente la di rifugiati e richiedenti asilo con l’obiettivo di Cooperativa Less di Napoli che gestisce servizi garantire assistenza socio-sanitaria di qualità di accoglienza che include un’équipe per l’indi- attraverso la costituzione e il consolidamento viduazione di vulnerabili vittime di tortura. La di una estesa rete territoriale di attori istituzio- cooperativa Less ha in passato collaborato con nali e non, in grado di interagire proficuamente i servizi sanitari pubblici alla realizzazione di grazie all’istituzione di tavoli di coordinamento progetti FAMI che hanno previsto sia interventi e la definizione comune di percorsi condivisi clinici che di formazione. Infine, sul territorio di di riabilitazione e integrazione. Nella Regione Napoli è presente la cooperativa Dedalus che si Emilia-Romagna è attivo come precedentemen- occupa sia di mediazione interculturale, che di te accennato il progetto I Care, mentre un’altra accoglienza anche per minori stranieri non ac- realtà presente sul territorio è l’Associazione compagnati. Ulteriori servizi attivi sono il con- Sokos che si occupa di assistenza medico-psi- trasto allo sfruttamento lavorativo, lo sportello cologica fornita da operatori volontari presen- antiviolenza e un centro interculturale. ti con turnazione variabile allo sportello. Sono presenti nell’associazione servizi di medicina REGIONE EMILIA-ROMAGNA: è presente sul ter- generale e specialistica coprendo un vasto nu- ritorio di Parma una ottima collaborazione tra il mero di bisogni sanitari emergenti. CIAC onlus e l’Azienda Sanitaria locale. Una col- laborazione esistente da anni e che ha consen- REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA: questa re- tito agli sportelli di CIAC di filtrare le richieste e gione pur essendo particolarmente interessata dare maggiori risposte ai bisogni emergenti an- dai flussi migratori provenienti dalla rotta bal- che dei vulnerabili. Gli sportelli del CIAC sono canica non risulta aver recepito le Linee Guida. presenti nel territorio della ASL di competenza All’interno del territorio regionale, tuttavia, al- e sono nati con l’obiettivo di creare un acces- cuni referenti di servizi sanitari, interessati al © Marta Sozjnska/MSF so a bassa soglia in cui la persona possa essere tema, hanno permesso l’attivazione di percor- primariamente ascoltata e successivamente in- si dedicati al supporto dei migranti in termi- dirizzata qualora avesse bisogno di prestazioni ne di salute generale, ma non risultano essere zio Italiano di Solidarietà e con il consultorio blici che applicano le Linee Guida sono l’ASL sanitarie. L’intercettazione precoce dei bisogni presenti servizi specifici per la presa in carico di zona. Quest’ultimo si occupa nello specifico Roma 1 con il Centro Migranti Forzati (SaMiFo), favorisce l’accesso più rapido ai servizi sanitari, psicologica pubblica. Nella provincia di Udine di accoglienza diffusa attraverso l’istituzione di nato nel 2006 dal protocollo di intesa tra la ASL anche attraverso un accompagnamento e per è molto attivo il Dipartimento di Prevenzione in équipe multidisciplinari che nelle loro attività Roma 1 e il Centro Astalli, e l’Istituto Nazionale consentire una presa in carico più strutturata e cui è presente un ambulatorio di medicina so- quotidiane cercano di applicare quanto definito per la promozione della salute delle popolazioni multidisciplinare. Tale collaborazione, risultata ciale che arruola medici con diversa specialità dalle linee guida, promuovendo individuazione Migranti ed il contrasto delle malattie della Po- nel 2017 nella firma di un “Protocollo d’intesa e che si occupa sia di tutela della salute fisica, precoce ad opera degli operatori di accoglien- vertà (INMP). Entrambi gli istituti promuovono tra l’Azienda Usl di Parma, il Ciac onlus, l’Azien- che del monitoraggio degli ingressi. L’ambula- za con conseguente segnalazione allo psicologo attività di assistenza medico-psicologica, il pri- da Ospedaliera Universitaria di Parma e i comu- torio nell’ultimo periodo, durante la pandemia, del centro. È presente, inoltre, l’assistenza lega- mo ente è specificatamente rivolto a migranti ni capo distretto per l’integrazione del C.I.S.S. è stato molto attivo sia nella prevenzione, con le e l’attivazione del servizio sanitario pubblico forzati ed è altamente specializzato nella presa – Coordinamento Interdisciplinare Socio-Sani- controlli alla frontiera e con l’attivazione di attraverso la segnalazione di strutture deputate in carico di persone con esiti post-traumatici. tario per l’Individuazione dei Percorsi di Cura e quarantena, sia attraverso la promozione della al trattamento. Sono inoltre presenti mediatori Nell’équipe del Servizio è inoltre presente la Integrazione delle Situazioni di Vulnerabilità tra campagna vaccinale. Rispetto invece alla presa in modo stabile nella struttura. mediazione culturale in modo strutturato e l’as- Richiedenti e Titolari di Protezione Internazio- in carico, esistono delle buone collaborazioni sistenza medica per i richiedenti asilo e titolari nale”, ha consentito di sviluppare un modello sul territorio nell’area di Trieste con il Consor- REGIONE LAZIO: annovera la presenza di servi- di protezione internazionale è onnicomprensiva zi pubblici antecedenti alla pubblicazione delle e prevede anche la parte medico-legale per la Linee Guida e che hanno contribuito alla loro certificazione degli esiti fisici e mentali della 30. Documento sintetico sulla progettazione territoriale e sulle attività svolte nel contesto del progetto Footprints-Alto Adige, Pp. 1-7. istituzione. La rilevazione nella regione Lazio si tortura. L’INMP similarmente al SaMiFo, preve- Si veda: https://www.simmweb.it/attachments/article/928/scheda_PROGETTO_FAMI_MdS_WPs.pdf è focalizzata sulla Capitale in quanto rappresen- de la presa in carico di migranti forzati sia per 31. Zadra F. (2021) Networks of healthcare accessibility for migrants in vulnerable situations. A case study in South Tyrol Social Work tativa di un funzionamento generale territoriale aspetti di valutazione che di supporto medico. in a Border Region 20 Years of Social Work Education at the Free University of Bozen-Bolzano, 2021 e in quanto in primis coinvolta nell’assistenza Tra i diversi servizi offerti di prevenzione alla sa- sanitaria di richiedenti asilo e rifugiati presenti lute, è presente la presa in carico psichiatrica su tutto il territorio regionale. Gli istituti pub- e psicologica e in generale la preparazione alla
ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE ATTUAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER ASSISTENZA E RIABILITAZIONE DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI DELLE VITTIME DI TORTURA E ALTRE FORME DI VIOLENZA: MAPPATURA E ANALISI 18 19 commissione territoriale con certificazione di inoltre attive sul tema altre realtà del privato te Invisibili all’interno della rete sovranazionale vo di questi incontri è il supporto di richiedenti esiti fisici e di salute mentale. L’INMP all’interno sociale. Una delle più consolidate esperien- di sostegno e cura alle vittime di tortura. Sem- asilo in fase di commissione Territoriale o di ri- del suo organigramma prevede la presenza di ze è quella dell’associazione Medici Contro la pre a Roma è attivo il Centro Psiché “Francesca corso. In alcuni casi particolarmente vulnerabili diverse Unità Operative Sanitarie e una sezio- Tortura (MCT), attiva a Roma dal 1991 che, con Uneddu” di MEDU per la presa in carico medi- le psicoterapeute accompagnano il richiedente ne specificatamente dedicata alla formazione. un approccio modulare, garantisce una presa co-psicologico e sociale di migranti vittime di in Commissione al fine di supportare maggior- Infine, nel complesso, quest’istituto per la sua in carico multidisciplinare che include, oltre torture e violenze estreme, trattamenti inumani mente la persona durante la narrazione della mission si occupa non solo di migranti forzati, all’assistenza sanitaria, psicologica, socio-lega- e degradanti. Il centro si compone di un’équipe propria storia. Per gli utenti più vulnerabili e ma in generale di assistenza a persone che vi- le e il rilascio della certificazione medico-lega- multidisciplinare e professionale composta che hanno difficoltà di accesso ai servizi pub- vono in situazioni di marginalizzazione sociale. le, anche attività socioterapiche che mirano a da medici, psicologi, psicoterapeuti, operato- blici è possibile lo svolgimento di un percor- È inoltre curata la rete sul territorio tra servizio favorire la partecipazione attiva, la riabilitazio- ri psicosociali e mediatori. Viene adottato un so di supporto psicologico e di psicoterapia a sociale interno e istituzioni comunali, centri di ne delle vittime e l’integrazione sociale. Parte approccio integrale alla persona e sono previ- orientamento cognitivo comportamentale che accoglienza, sala operativa sociale e legali di ri- dell’International Rehabiliation Council for Vi- sti interventi clinici, tra i quali vi sono terapia prevede l’integrazione di diverse tecniche evi- ferimento. La rete è finalizzata all’individuazione ctims of Torture (IRCT) dal 2011, nel 2014 l’or- medica, psicoterapia cognitivo-comportamen- dence based all’interno dell’approccio trifasico e alla presa in carico condivisa affinché i bisogni ganizzazione ha avviato una collaborazione con tale culturalmente adattata e tecniche volte di Steel e colleghi34 incentrato sulla stabilizza- della persona vengano soddisfatti tramite la si- Medici Senza Frontiere (MSF), che si è avvalsa alla riabilitazione di memorie specifiche come zione dei sintomi, la rielaborazione di memorie nergia di più attori coinvolti. Infine, sempre nel del supporto e delle competenze di MCT per la Narrative Exposure Therapy33, incentrata traumatiche e in terza fase sull’accettazione e Lazio sono promossi interventi tramite finanzia- l’apertura di una clinica per la presa in carico sulla rielaborazione delle memorie traumati- la consapevolezza.35 All’interno del progetto è menti FAMI (2014-2020) in partnership tra ASL di migranti e richiedenti asilo vittime di tortura che attraverso la narrazione e la stesura di una stato poi previsto un servizio specifico di valu- Roma 1, Roma 2, Roma 4, Roma 6, le ASL di Fro- a Roma. La collaborazione è proseguita fino al testimonianza. Sono inoltre forniti interventi tazione cognitiva e psicodiagnostica che con- sinone, Rieti, Latina, Centro Astalli e il Centro 2019, anno in cui l’intervento di MSF a Roma si è psico-sociali attraverso attività di informazio- sente l’individuazione anche di problematiche studi di politica internazionale, Cittadinanza concluso. Tale esperienza di collaborazione ha ne-orientamento e l’uso di laboratori musicali di natura strettamente cognitiva e psicopato- attiva e Programma Integra. Le attività hanno consentito a MSF di sviluppare un know how ed e teatrali. Da luglio 2020 è attivo anche il Servi- logica generale. Inoltre, l’accesso al servizio è diverse finalità, tra cui l’individuazione precoce un modello di presa in carico che è stato poi ri- zio di valutazione e supporto a richiedenti asilo, previsto anche esclusivamente per una consu- e la presa in carico nel sistema sanitario regio- proposto nel contesto dell’intervento avviato a vittime di torture e violenze intenzionali dell’As- lenza geopolitico-antropologica volta a chiarire nale dei Richiedenti asilo e Titolari di Protezione Palermo in collaborazione con la ASP locale (si sociazione Crossing Dialogues di Roma, nato al informazioni più specifiche rispetto al contesto Internazionale e dei minori stranieri anche non veda di seguito ). Perno di tale modello è l’éq- fine di implementare l’applicazione delle Linee di provenienza o di aspetti più prettamente cul- accompagnati. Il progetto FARI 2 prevede inol- uipe multidisciplinare che, composta da diver- Guida anche attraverso l’istituzione di una rete turali. Infine, nella Regione Lazio è presente un tre l’attivazione e il rafforzamento di modelli di se professionalità e tramite la imprescindibile tra Servizi sanitari e di accoglienza. I beneficia- servizio nato all'interno del Dipartimento Sa- intervento sanitario integrati e l’aumento delle presenza della mediazione culturale, definisce ri sono sia richiedenti asilo, rifugiati e quanti lute Mentale e Patologie da Dipendenza della conoscenze e competenze degli operatori im- in maniera integrata e condivisa il percorso di sono in fase di ricorso dell’esito negativo della ASL di Frosinone per l’attivazione di un percorso piegati nell’ambito della migrazione. Altri pro- “riabilitazione” del paziente. Da anni è attivo Commissione Territoriale. All’interno di questo di diagnosi, cura e riabilitazione di richiedenti getti presenti sul territorio del Lazio sono volti nella Caritas di Roma il progetto “Ferite Invisi- Servizio sono presenti diverse linee di attività asilo, minori stranieri non accompagnati e di alla presa in carico di migranti provenienti da bili” rivolto a migranti vittime di tortura e vio- svolte da due psicoterapeute e un’antropologa. seconda generazione, di stranieri in condizio- paesi terzi con vulnerabilità psico-sociale come lenze intenzionali. L’équipe si avvale di psicolo- La valutazione integrata prevede un ciclo di in- ni di marginalità, con difficoltà economica e nel caso di Percorsi Sanitari Integrati Comples- ghe, psichiatri, mediatori culturali e operatori contri in équipe multidisciplinare volti alla rico- sociale, che presentino un problema di salute si (P.S.I.C.) ed è attivo un progetto europeo I volontari che facilitano l’accesso al servizio. struzione della storia migratoria, del contesto mentale e di dipendenza non solo da sostanze. Care promosso dalla Regione Emilia-Romagna, Il Servizio è attivo con ottimi risultati dal 2005 geopolitico di provenienza, della storia di vita e Il centro è nato in partnership con cooperative in collaborazione con le regioni Lazio, Sicilia e ed è finalizzato alla riabilitazione di migran- degli esiti sulla salute globale e nello specifico sociali del territorio e con la collaborazione di Toscana e cofinanziato dalla Direzione Genera- ti vittime di tortura. L’équipe collabora inoltre mentale di torture o violenze subite. L’obietti- comunità migranti. Le Cooperative, attraverso le Integration and Community Care for Asylum con una rete socio-assistenziale al supporto di and Refugees.32 Il progetto è nato con l’obiettivo percorsi legali, di integrazione, informativi, for- 33. NET di Schauer e colleghi (2011) di migliorare la fase di accesso ai Servizi Sanita- mativi e di inserimento lavorativo. Da febbraio 34. Steel e colleghi (2017) ri Territoriali per i Titolari o Richiedenti di Prote- 2012, l’Ufficio delle Nazioni Unite dell’Alto Com- zione Interazionale e Casi Speciali. A Roma sono missario per i Diritti Umani ha riconosciuto Feri- 35. Le tecniche usate provengono da diversi approcci e sono specificatamente connesse alla fase di intervento. Per la stabilizzazione dei sintomi vengono utilizzate tecniche di Psicoterapia Sensomotoria (Odgen e colleghi, 2006), le Skills della Terapia Dialettica Com- portamentale applicata al PTSD (Bohus e colleghi, 2019); per la fase di rielaborazione delle memorie traumatiche vengono utilizzate l’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR; Shapiro 1996), Narrative Exposure Therapy (NET; Schauer et al., 2011), e 32. Per ulteriori informazioni si prega di far riferimento a Emergency HOME/2017/AMIF/AG/EMAS/0075 altre tecniche quali l’Imagery Rescripting (IwR; Arntz, 2011) e l’Imagery Reharsal Therapy per il trattamento specifico degli incubi connessi agli eventi traumatici, che possono in alcuni casi resistere al trattamento (Krakow & Zadra, 2010).
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