ASPETTI PSICOLOGICI E SLA - Alessia Pizzimenti Psicologo clinico, psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale Ambulatorio-CentroSLA Pol ...
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ASPETTI PSICOLOGICI E SLA Alessia Pizzimenti Psicologo clinico, psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale Ambulatorio-CentroSLA Pol. Umberto I 1
PROGRAMMA DELL’INCONTRO I PARTE • Demenza frontotemporale, deficit cognitivi e SLA • Umore e SLA (depressione, demoralizzazione, disturbi pseudobulbari) • Sessualità e SLA II PARTE • Il percorso diagnostico e i vissuti emotivi • Proposta e accettazione dell’aiuto (ausili, assistenti familiari, etc.) • Proposta e decisione rispetto a nutrizione e ventilazione • Comunicazione con i bambini (figli o nipoti) 2
Demenza frontotemporale, deficit cognitivi e SLA Studi recenti dimostrano che in una piccola percentuale di casi, circa il 5-15%, i pazienti con SLA sviluppano un deterioramento cognitivo del tipo demenza fronto-temporale (FTD) e molti di questi casi sono connessi con mutazioni del gene C9ORF72. Disturbi cognitivi sub-clinici sono tuttavia riscontrabili in un numero maggiore di pazienti che alcuni studi stimano Dr.ssa Santarelli prossimo al 50% dei pazienti affetti, almeno nelle fasi avanzate di malattia 3
COS’È LA DEMENZA FRONTOTEMPORALE La demenza frontotemporale si caratterizza per un disturbo del comportamento causato dall'atrofia cerebrale frontotemporale. La definizione clinica copre un gruppo eterogeneo di malattie neurodegenerative sporadiche e familiari, si manifesta soprattutto tra i 35 e i 75 anni. La presentazione clinica più frequente è un cambiamento precoce della personalità, del comportamento sociale e una disfunzione del linguaggio, con conservazione relativa della funzione mnemonica. Può associarsi ai segni clinici del Parkinsonismo e alla forma amiotrofica della malattia dei motoneuroni. La cura è sintomatica. 4
CHE SIGNIFICA «DEFICIT COGNITIVI NON FTD» • Sono soprattutto deficit delle funzioni mentali deputate alla attenzione, concentrazione, alla associazione di idee e formazione di concetti • Gli studi su queste funzioni nella SLA sono in corso e non sempre danno indicazioni concordanti • Le aree cerebrali interessate sono (in maniera grossolana) la corteccia prefrontale e la corteccia parietale 5
Ripercussioni pratiche: demenza/deficit/norma Le ripercussioni pratiche sono su tre livelli: 1. Aspetti medico-legali (amministrazione di sostegno) 2. Possibilità di utilizzo dei sistemi di comunicazione aumentativa 3. «Gestione» domiciliare del paziente Problema della valutazione della demenza in pazienti con deficit motorio importante (specificità dei test psicometrici). 6
UMORE E SLA • Se per quanto riguarda gli aspetti cognitivi abbiamo una sorta di mappatura cerebrale per gli aspetti umorali la questione è ancor meno strutturata topologicamente. 7
COSA SONO I DISTURBI PSEUDOBULBARI • Fu così definita perché i sintomi simulavano quelli dovuti a lesioni dei nuclei bulbari, ma in realtà le lesioni riscontrate erano bilaterali sovranucleari. • Sintomi Principalmente RISO e PIANTO spastico ovvero il paziente piange o ride senza potersi controllare 8
LA DEPRESSIONE: SINTOMI • Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno. • Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno (anedonia). • Significativa perdita di peso, in assenza di una dieta, o significativo aumento di peso, oppure diminuzione o aumento dell'appetito quasi ogni giorno. • Insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno. • Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno. • Faticabilità o mancanza di energia quasi ogni giorno (astenia). • Sentimenti di autosvalutazione oppure sentimenti eccessivi o inappropriati di colpa quasi ogni giorno. • Diminuzione della capacità di pensare o concentrarsi, o difficoltà a prendere decisioni, quasi ogni giorno. • Ricorrenti pensieri di morte, ricorrente ideazione suicida senza elaborazione di piani specifici, oppure un tentativo di suicidio o l'elaborazione di un piano specifico per commettere suicidio DSM IV 9
IL CONCETTO DI DEMORALIZZAZIONE • Presenza di umore depresso • Malattia importante che precede l’inizio dei sintomi • Assenza di anedonia ovvero della diminuzione di interesse o piacere nel fare le cose di tutti i giorni • Assenza del sentimento della perdita del sentimento • Presenza del concetto in letteratura soprattutto per malati di cancro 10
Aspetti depressivi e SLA • Generalmente il paziente con • Gli aspetti corporei dei sintomi depressione in senso psichiatrico depressivi sono sovrapponibili ha una storia di disturbi dell’umore pregressa alla ad alcuni sintomi della SLA: diagnosi di SLA 1. Astenia • L’umore depresso nei pazienti 2. Rallentamento motorio affetti da SLA non è sempre 3. Perdita di peso presente 4. Difficoltà di mantenere la • Alcuni studi evidenziano sintomi concentrazione depressivi nei familiari piuttosto 5. Facilità al pianto che nei pazienti 11
SESSUALITÀ E SLA Le malattie del motoneurone e la SLA non interessano la potenza sessuale Qualora il paziente presenti anche sintomi riferibili a una demenza frontotemporale possiamo avere una disinibizione degli impulsi. In presenza di un umore Negli altri casi la sessualità e depresso anche il desiderio l’incontro con il partner è una sessuale può diminuire questione di relazione, desiderio e reciprocità. 12
IL PERCORSO DIAGNOSTICO DELLA SLA Vissuti Emotivi • SLA clinicamente definita • SLA clinicamente definita con supporto di laboratorio (aspetto genetico) • SLA clinicamente probabile • SLA clinicamente possibile Presenza di ansia soprattutto nella fase di valutazione diagnostica Gli appuntamenti presso i centri di riferimento vengono vissuti con ansia e trepidazione, a volte le incertezze del medico nella diagnosi vengono interpretate come incapacità o tentativi di nascondere la verità. 13
IL PERCORSO DIAGNOSTICO DELLA SLA Vissuti Emotivi dei familiari • L’ansia e le preoccupazioni sono di tutto il nucleo familiare • Molte volte viene richiesto dai familiari di non comunicare la diagnosi al paziente In questo caso inizia una contrattazione tra il dovere del medico informare, il diritto del paziente di sapere, le preoccupazioni dei familiari. Il buon senso e la fiducia tra il medico, la famiglia e il paziente sono gli elementi che aiutano nella decisione comunicativa. 14
PROPOSTA E ACCETTAZIONE DELL’AIUTO (ausili, assistenti familiari, etc.) «Ho sempre aiutato tutti e gestito l’organizzazione della famiglia» Affinché il paziente accetti un aiuto deve innanzitutto sapere che ha un problema (comunicazione della situazione clinica e della diagnosi). Quindi vi è un passaggio emotivo di misto di rabbia e incredulità che, dopo una fase depressiva (non in senso psichiatrico), arriva all’accettazione (si spera). 15
PROPOSTA E ACCETTAZIONE DELL’AIUTO (dimensione domiciliare) «A casa mia non voglio gente tra i piedi» L’aiuto deve essere accettato non solo dal paziente ma da tutta la famiglia. Operatori ASL, assistenti familiari etc vengono vissuti come intrusivi e sono comunque destabilizzanti l’equilibrio familiare. 16
PROPOSTA E ACCETTAZIONE DELL’AIUTO (gli ausili per la deambulazione) Essendo la patologia progressiva e degenerativa è importante l’utilizzo dell’ausilio appropriato nel momento giusto «Fino a quando mi muovo senza ausili lo farò» Rischio di cadute accidentali Tempi di attesa nell’erogazione Necessità del familiare di Necessità del paziente di mantenere integrità fisica: non può mantenere l’autonomia essere la stampella o il sollevatore del paziente 17
PROPOSTA E DECISIONE RISPETTO A NUTRIZIONE: Addensanti e acqua gel La proposta di cambiamenti nella nutrizione deriva da indicazioni del nutrizionista e del foniatra Le questioni e i vissuti Il paziente Il familiare •Sapore non è gradevole • Preoccupazioni su come •Mi togliete il piacere di dissetarmi con preparare i cibi l’acqua •Cosa devo fare in caso di •Ritorno ad essere un bambino con le “improvvise” problematiche pappe •Se ogni tanto gli do xxx cibo non •Finché riesco a mangiare e bere succede nulla! normalmente lo voglio fare •Come lo convinco 18
PROPOSTA E DECISIONE RISPETTO A NUTRIZIONE ARTIFICIALE La proposta della nutrizione artificiale* si avvale della collaborazione dello pneumologo e necessita la valutazione dei valori e credenze del paziente. Le questioni e i vissuti Il paziente I familiari •Reversibilità del dispositivo •Gestione pratica della nutrizione •“così mi sentirei veramente artificiale disabile” •Se il paziente la rifiuta: Come lo •Piacere del gusto del cibo convinco? •Gestione pratica della nutrizione •Dolore *Incontro sulla nutrizione artificiale 19
PROPOSTA E DECISIONE RISPETTO A AUSILI PER LA VENTILAZIONE Generalmente in Italia gli ausili per la ventilazione non invasiva* vengono prescritti senza una grande valutazione dei valori e decisioni dei pazienti. Come un dato di fatto necessario per la SLA. Studio sulla accettazione Necessità di avere informazioni dal della ventilazione non proprio medico di riferimento invasiva e della nutrizione Paura della novità artificiale (2014) in un Volontà di fare la cosa giusta al campione di pz anglosassoni momento giusto *per l’esame e l’uso degli ausili si rimanda agli incontri con lo pneumologo 20
PROPOSTA E DECISIONE RISPETTO A AUSILI PER LA VENTILAZIONE Ci avviciniamo sempre di più agli aspetti etici e valoriali di ogni essere umano Se al paziente non vengono fornite alternative dignitose, anche di fine vita, si lascerà scegliere dall’ausilio per diminuire le sofferenze sue e dei familiari. «Se prescrivo un ausilio Il problema della cosa INOLTRE quando è strettamente giusta al momento giusto necessario e la medicina è una questione che si territoriale deve indire gare pongono anche i medici «E se il paziente è d’appalto per l’erogazione che indeciso? Che creano un ritardo…» margini di attesa ho a disposizione?» 21
COMUNICAZIONE CON I BAMBINI Partiamo dalle basi della comunicazione umana: Impossibile non comunicare Anche se non si parla si comunica: con i bambini bisogna trovare il modo di comunicare adeguato al loro sviluppo cognitivo e affettivo IMPORTANTE Non lasciate i bambini da soli Mamma/papà stanno ad indovinare cosa accade, le male perché io ho fantasie solitamente sono più fatto una marachella disastrose, inoltre possono verificarsi vissuti di colpa. 22
RICORDARSI SEMPRE CHE PROSSIMO 1. SI PUÒ CHIEDERE INCONTRO SULLE 2. NON SEMPRE C’È UNA SOLUZIONE TECNICHE DI 3. SEMPRE CI SONO RISPOSTE GESTIONE DELLO 4. NELLA CONFUSIONE FERMATEVI STRESS 23
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