ARES, la "risposta" marchigiana al problema delle maxiemergenze sanitarie

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ARES, la "risposta" marchigiana al problema delle maxiemergenze sanitarie
REGIONE
                    MARCHE

                            ARES, la "risposta"
                                   marchigiana
                             al problema delle
                       maxiemergenze sanitarie

                Ripercorriamo la storia dell’Associazione creata dal dottor
                Marco Esposito nel 1999. Da una precisa idea di sanità
                a una struttura all’avanguardia

                di Paola Cimarelli

                Dal 1999 a oggi ha portato speranza nei        da la moglie, Olivia Ulivi, che, da sempre,
                luoghi del mondo e dell’Italia dove ha         affianca la sua professione di psicologa alla
                operato, una speranza che ha sempre            cura della segreteria dell’Ares di cui è
                avuto i colori dell’arcobaleno che con-        anche presidente onorario –, di formare
                traddistinguono il suo logo e anche la sua     un team di esperti che potessero interveni-
                origine.                                       re in situazioni di emergenza sanitaria”. La
                L’Ares-Associazione Regionale Emer-            scomparsa del dottor Esposito è stata un
                genza Sanitaria e Sociale (www.ares-           evento drammatico per la sua famiglia e
                italia.org), infatti, è stata costituita nel   per i componenti della Associazione, che
                1999 da 19 operatori sanitari che aveva-       traevano ispirazione e forza, ogni giorno,
                no partecipato a un’azione umanitaria          dalle sua volontà. “Dare una risposta
                della Regione Marche nell’ambito della         all’emergenza, sempre e comunque. Con
                Missione Arcobaleno in Albania, un’ini-        qualsiasi mezzo a disposizione. Una rispo-
                ziativa intrapresa a tutela della popolazio-   sta, però, va data”. Tania Ordonselli,
                ne del Kosovo. La spinta propulsiva alla       medico che ha lavorato a suo fianco, ricor-
                nascita dell’Ares arrivò da Marco              da queste parole di Marco Esposito.
                Esposito, direttore del Pronto soccorso         “Ogni minuto – cita ancora la dottores-
                dell’Ospedale di Macerata, scomparso           sa Ordonselli - abbiamo a che fare con
                all’improvviso lo scorso luglio, a 52 anni,    persone che soffrono, non possiamo
     ITALIANA

                che ne è stato il presidente fin dalla sua     permetterci di sbagliare”. Lo ripeteva
                fondazione. “L’Associazione è nata dal-        costantemente ai suoi più stretti colla-
                l’esigenza che ha sentito mio marito, di       boratori e a se stesso, anche se il primo
                ritorno dalla Missione Arcobaleno – ricor-     a non averne bisogno era proprio lui.
LA
ARES, la "risposta" marchigiana al problema delle maxiemergenze sanitarie
L’Aquila, aprile 1999. Visita delle autorità all’Ospedale da campo della Regione Marche, gestito
dall’ARES. Da sinistra: Roberto Oreficini, direttore regionale Dipartimento Politiche integrate di Sicurezza e                      39
Pc; un funzionario del DPC; Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche; Gianfranco Fini,
presidente della Camera dei Deputati; Susanna Balducci, funzionario Pc della Marche; Agostino Miozzo,
l’allora direttore dell’Ufficio Volontariato e Relazioni internazionali del DPC; Marco Esposito, fondatore e
presidente dell’ARES e Franco Gabrielli, all’epoca prefetto dell’Aquila

Parole a cui seguivano i fatti, in manie-                La formazione è stata, da sempre, per
ra coerente con la sua condotta di vita,                 l’Ares, l’antidoto allo sconforto di dover
primo esempio per chi gli lavorava                       affrontare le gravi situazioni che si creano
accanto. Ed esempio anche per la fami-                   nell’emergenza. La necessità di formare
glia e i figli che adorava”.                             un gruppo operativo d’intervento sanita-
“Un Medico di quelli con la “M” maiu-                    rio in caso di urgenza nacque, infatti, in
scola - prosegue la dottoressa Ordonselli                Esposito e negli altri fondatori dell’Ares,
–, animato esclusivamente da passione,                   dalla consapevolezza che, nelle fasi acute
sentimento e amore per una professione                   di catastrofi, l’improvvisazione non con-
                                                                                                                                                 LE MAXI EMERGENZE SANITARIE

assai delicata che è soprattutto missione.               tribuisse a realizzare un intervento effica-
Proprio così Marco concepiva la sua vita                 ce. I protocolli di medicina delle cata-
                                                                                                                 QUADERNI DI PROTEZIONE CIVILE

professionale. Instancabile, sempre con la               strofi sono differenti dalle pratiche medi-
battuta pronta, ma al tempo stesso esi-                  che ordinarie, così come i materiali e le
gente e disponibile con i suoi più stretti               specializzazioni richieste, a seconda del
collaboratori. Un vero leader, capace di                 genere di evento da fronteggiare.
intervenire prima che lo sconforto pren-                 Occorre, perciò, una preparazione
desse il sopravvento”.                                   costante. Per questo la formazione è stata                                                      3
ARES, la "risposta" marchigiana al problema delle maxiemergenze sanitarie
Un reparto dell’Ospedale da campo marchigiano

                per l’Ares, da subito, il pilastro della sua    tezione Civile) nelle situazioni in cui le
                efficacia e della sua preparazione e l’han-     necessità di una zona disastrata eccedano
                no portata a poter contare, alla data di        le capacità sanitarie della stessa, anche in
                luglio, su 659 soci fra medici, infermieri,     sede extra regionale e nazionale.
                psicologi, logisti, presenti in venti regio-    A questo rapporto, ufficializzato con una
                ni italiane (tutte tranne Molise e Sicilia),    convenzione sottoscritta, per la prima
                attivi in particolare nelle Marche, in          volta, nel novembre 2000, si sono ag-
                Emilia Romagna, Toscana e Piemonte.             giunti, negli anni, accordi specifici siglati
                Le competenze e la professionalità dei          per migliorare l’efficacia delle azioni di
                soci dell’Ares le hanno permesso di esse-       maxiemergenza sanitaria: la convenzione
                re iscritta all’elenco nazionale delle          sperimentale con l’I.N.R.C.A. di Ancona
                Associazioni Onlus di Protezione civile e       per l’approvvigionamento di farmaci per
                di avere una collaborazione costante e          gli interventi urgenti di soccorso destina-
                proficua con la Regione Marche che ha           ti ad essere usati nell’ospedale da campo
                portato a decine d’interventi in Italia e       della Regione Marche; il progetto per i
                nel mondo in situazioni di emergenza.           Piani di Emergenza Intraospedaliera
                L’Ares, infatti, costantemente operativa        Massiccio Afflusso Feriti; la formazione
     ITALIANA

                nella sede del 118 degli Ospedali Riuniti       realizzata dall’Ares, in collaborazione con
                di Ancona, è una risorsa che si attiva          il personale delle Centrali operative dei
                attraverso la Soup regionale (Sala Ope-         118 regionali, per l’applicazione del pro-
                rativa Unificata Permanente della Pro-          tocollo Triage Start, indirizzato ai soccor-
LA
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ritori sanitari delle organizzazioni di            Susanna Balducci, referente Emergenze
volontariato, Croce Rossa Italiana e               sanitarie della Protezione civile della
Anpas regionali; l’istituzione dell’Epem           Regione Marche, spiega che, insieme,
(Equipes Psicologiche per le Emergenze             Ares e Regione, oltre ad aver partecipato
Marche) per la risposta psicosociale nelle         a numerose esercitazioni nazionali ed
maxiemergenze.                                     europee, “hanno lavorato alla costituzio-
“La Regione Marche ha sempre puntato               ne del Gores (Gruppo Operativo Re-
a specializzare la propria capacità di             gionale Emergenza Sanitaria), creato per
risposta in ambito di maxiemergenza                affrontare le problematiche connesse
sanitaria – sottolinea Roberto Oreficini,          all’organizzazione della risposta nelle
direttore del Dipartimento per le Po-              maxiemergenze sanitarie, in cui Marco
litiche Integrate di Sicurezza e per la            Esposito era componente esperto nella
Protezione civile – considerando che uno           medicina delle catastrofi”. Hanno colla-
dei fattori strategici e di prova dei sistemi      borato, in Italia, alla realizzazione, nel
territoriali di emergenza è proprio l’orga-        settembre 2004, del Grande evento di
nizzazione dei soccorsi sanitari. La siner-        Loreto (An) dov’è stato allestito per la
gia quotidiana ha contraddistinto l’ope-           prima volta l’ospedale da campo regiona-
rato di tutte le componenti del nostro             le, con l’individuazione di modelli di
sistema regionale di Protezione civile, in         intervento del soccorso sanitario in
particolare con l’Ares”.                           ambito di Protezione civile.
                                                                                                                   41

                                                                                                                                LE MAXI EMERGENZE SANITARIE
                                                                                                QUADERNI DI PROTEZIONE CIVILE

Pakistan, sisma 2005. Marco Esposito in missione                                                                                        3
ARES, la "risposta" marchigiana al problema delle maxiemergenze sanitarie
esequie di Papa Giovanni Paolo II, con
                                                                        l’intervento di due Pma di 2° livello, alle-
                                                                        stiti insieme ad Anpas Marche e Vigili
                                                                        del fuoco volontari di Ancona. Fra le
                                                                        missioni umanitarie internazionali, con il
                                                                        coordinamento della Protezione civile
                                                                        nazionale, Ares e Dipartimento della
                                                                        Protezione civile della Regione Marche
                                                                        sono intervenute, nel dicembre 2004,
                                                                        nell’emergenza del Sud-Est asiatico, pro-
                                                                        vocata dal maremoto, partendo con un
                                                                        modulo sanitario. Da ottobre 2005 a
                                                                        gennaio 2006 sono intervenuti nel-
                                                                        l’emergenza del terremoto del Pakistan,
                                                                        con un ospedale da campo insieme
                Il dottor Mario Caroli, neo presidente di Ares
                                                                        all’Anpas Marche e ai Vigili del fuoco
                                                                        volontari di Ancona. Gli stessi soggetti,
                Un’esperienza che si è ripetuta, sempre                 con una struttura campale sanitaria, sono
                nella città mariana, con il Grande Evento               andati in Indonesia nel maggio 2006 per
                del 2007, con l’acquisizione di una sala                affrontare le conseguenze del terremoto.
                operatoria per ospedale da campo regio-                 Ad Haiti, nel febbraio-marzo 2010, c’è
                nale, e, ancora, lo scorso settembre al                 stata la partecipazione di un modulo
                Grande Evento del XXV Congresso                         sanitario Ares con funzionari della
                Eucaristico Nazionale. Nell’aprile 2005,                Protezione civile regionale, volontari
                inoltre, hanno partecipato, a Roma, alle                logisti e cuochi di organizzazioni di
     ITALIANA

                Catania, 2005 - Eurosot, esercitazione internazionale
LA
Olanda, 2011 - Esercitazione internazionale

volontariato regionale e Anpas. L’ultima       abbia seminato molto bene in questi
missione nazionale dell’Ares è stata quel-     anni. Ha riunito tante persone accanto a
la in Abruzzo per il terremoto del 6 apri-     sé, persone formate dal punto di vista
le 2009, dove l’Associazione è stata chia-     professionale e che hanno una grande
mata a prestare assistenza sanitaria alla      motivazione, tutte decise ad andare avan-                          43
popolazione duramente colpita dal              ti. Io continuerò sempre a fare la mia
sisma. L’intervento è iniziato subito dopo     parte nel curare i rapporti con tutti i soci
il terremoto su richiesta del Diparti-         sparsi sul territorio nazionale. L’inten-
mento della Protezione Civile regionale e      zione è di andare avanti e di farlo al
nazionale. Ad appena 10 ore dall’evento        meglio”.
sismico, la Regione Marche ha allestito a      Mario Caroli, vicepresidente dell’Asso-
L’Aquila un ospedale da campo, comple-         ciazione, dice che “il progetto dell’Ares
to di una sala operatoria e di una tenda       va avanti con il programma formativo
per le degenze di tutti quei pazienti che      che si svolge durante tutto l’anno (a
erano già ricoverati nell’ospedale reso        novembre ci sarà un incontro a Ferrara).
inagibile dal sisma e per quelli che sareb-    Sono previste attività formative per tutti
bero giunti nei giorni successivi dal terri-   i soci, che vengono preparati per essere
torio disastrato.                              pronti ad affrontare le situazioni di emer-
Dopo tanta esperienza accumulata in            genza e di catastrofe anche con percorsi
questi anni e dopo la scomparsa di             specifici per le missioni internazionali”.
                                                                                                                               LE MAXI EMERGENZE SANITARIE

Marco Esposito, all’Ares nessuno ha            Fra le azioni che l’Ares sta portando
dubbi su quale sarà il futuro dell’Asso-       avanti, inoltre, “c’è il progetto di parteci-
                                                                                               QUADERNI DI PROTEZIONE CIVILE

ciazione, su quale sarà il suo ruolo, che      pare sempre più attivamente al Mec-
trarrà sempre ispirazione dal ricordo del-     canismo Europeo di Protezione civile –
l’energia e della forza del suo ideatore.      aggiunge Caroli – per il quale abbiamo
“Ritengo che il futuro dell’Ares sarà cer-     partecipato con l’ospedale da campo
tamente positivo – commenta la signora         della Regione Marche all’esercitazione
Ulivi – perché credo che mio marito            che si è svolta a maggio in Olanda“. q                                                  3
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