ANotiziarioINCAonline - La tutela del futuro tra conoscenze e nuove acquisizioni di fronte all'epidemia Covid-19
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Quaderni di Medicina Legale del Lavoro Notiziario A NotiziarioINCAonline N.1 / 2021 La tutela del futuro tra conoscenze e nuove acquisizioni di fronte all’epidemia Covid-19 Atti del corso per i medici 9 dicembre 2020 Evento svolto in videoconferenza
N 1/2021 Notiziario INCA online Periodico | Inca Cgil La rivista telematica è registrata presso il Tribunale Civile di Roma - Sezione per la stampa e l’informazione - al n. 176/2012 in data 11/6/2012 direttore responsabile Lisa Bartoli redazione Micaela Aureli EDITORE E PROPRIETARIO Futura srl Via delle Quattro Fontane 109 00184 Roma Tel. 06 44870283 www.ediesseonline.it Progetto grafico: Antonella Lupi © FUTURA SRL Immagini tratte dal volume Cgil. Le raccolte d’arte, 2005 CHIUSO IN REDAZIONE MARZO 2021 TESTI NON RIVISTI DAGLI AUTORI EGREGIO ABBONATO, AI SENSI DEL D.LGS. N. 196/ 2003 LA INFORMIAMO CHE I SUOI DATI SONO CON- SERVATI NEL NOSTRO ARCHIVIO INFORMATICO E SARANNO UTILIZZATI DALLA NOSTRA SOCIETÀ, NONCHÉ DA ENTI E SOCIETÀ ESTERNE A ESSA COL- LEGATE, SOLO PER L’INVIO DI MATERIALE AMMINI- STRATIVO, COMMERCIALE E PROMOZIONALE DERI- VANTE DALLA NOSTRA ATTIVITÀ. LA INFORMIAMO INOLTRE CHE LEI HA IL DIRITTO DI CONOSCERE, AGGIORNARE, CANCELLARE, RETTIFI- CARE I SUOI DATI OD OPPORSI ALL’UTILIZZO DEGLI STESSI, SE TRATTATI IN VIOLAZIONE DEL SUDDET- TO DECRETO LEGISLATIVO.
NotiziarioINCAonline Sommario z Introduzione 7 Fabio Manca z La pandemia da Sars-CoV2 in Italia: quali conseguenze per il Ssn 12 Nicola Vanacore z Infezioni infortunio da Covid-19 e medicina necroscopica: le implicazioni assicurativo-sociali 17 Giorgio Bolino 3 z Covid-19 e tutela dei lavoratori: rischio da contagio nei luoghi di lavoro (presunzione semplice o aggravata?) 23 Patrizio Rossi z Fattori di rischio da agenti biologici: aggiornamento del Dvr in relazione al Covid-19 28 Ilenia Folletti z La tutela del danno differenziale: quali ipotesi di tutela e risarcimento 31 Antonio Regazzo z L’evento di rischi infortunistici per causa virulenta, contagio ed effetti 35 Gianni Aristide Norelli z Stress da lavoro correlato e Covid con particolare riferimento alle professioni sanitarie 38 Emanuele Caroppo z Indennità di malattia: le modalità applicative dell’Inps in tempo di Covid-19 40 Marina Puligheddu z Conclusioni 44 Silvino Candeloro
Giacomo Manzù, Il nostro domani si chiama lavoro, 1977
La tutela del futuro di fronte all’epidemia Covid-19 Introduzione z Fabio Manca* Per tale motivo, ancora di più, essendo l’in- È con profonda tristezza che mi accingo ad introdurre queste note sul convegno contro legato al convegno l’ultima occasione a che anche quest’anno abbiamo «volu- cui abbiamo lavorato insieme, tutti noi am- to» organizzare nonostante le problematiche ministrativi e medici, abbiamo sentito come correlate alla critica situazione socio-sanita- dovere portare a termine questo impegno per ri- ria che si è venuta a creare, ma anche e so- spetto ed in parte per un senso sopito di dove- prattutto perché durante i preparativi è venu- re, mai esplicitamente manifestato, ma che nel to a mancare il nostro caro compagno, collega nostro intimo ci supportava e ci supporta tut- 7 ed amico Marco. t’ora nel suo ricordo. Io in qualità di «vecchio» medico dell’Inca, so- Ciao Marco. no cresciuto in questi anni, dapprima apprez- zandolo, da lontano in «periferia», come pro- Era ovvio, in particolare quando ci si è resi fondo conoscitore e fiero difensore dei diritti conto che arrivava la seconda ondata, che il alla tutela della salute nell’ambito lavorativo; target della nostra attenzione non potesse in seguito come modesto collaboratore in am- che configurarsi nel «tentativo» della rispo- bito nazionale, laddove, nonostante la com- sta a questa domanda: «Quando contrarre il promessa salute, ha continuato a portare la sua Covid possa configurare un infortunio sul professionalità, condita da quella dote non co- lavoro?» con i relativi aspetti di valutazione mune ed assai rara oggi legata alla profonda co- medico legale nel contesto pandemico. scienza di credere in quello che uno fa. Partendo dalla considerazione che per in- Questa considerazione non solo permeava la fortunio sul lavoro si intende ogni lesione nostra organizzazione, ma aveva un consape- originata in occasione di lavoro, da causa vole riscontro anche al di fuori presso tutti i col- violenta che determini la morte della perso- leghi che della tutela previdenziale avevano ed na o ne menomi parzialmente o totalmente hanno fatto una ragione professionale di vita. la capacità lavorativa, con gli elementi inte- * Medico legale di Inca nazionale.
La tutela del futuro di fronte all’epidemia Covid-19 Figura 1 granti l’infortunio sul lavoro (la causa vio- na è installata e funziona (c.d. rischio am- lenta, l’occasione di lavoro, la lesione) la re- bientale) e che è per sua natura strettamen- lazione con cui approcciarsi alla nuova pan- te connesso all’attività lavorativa e dà sempre demia richiedeva ulteriori approfondimenti. luogo a infortuni sul lavoro indennizzabili Infatti partendo dalla esposizione al rischio dall’Inail, occorre chiedersi come e quando 8 specifico, che promana proprio dal lavoro nell’attuale contesto il rischio da infezione da svolto, come quello di chi è addetto a una «Covid» si possa inserire nel rischio generi- INTRODUZIONE macchina (c.d. rischio da adibizione) o con- co aggravato, che è un rischio potenzial- trolla il lavoro degli addetti (c.d. rischio da mente generico, ma che, in particolari cir- sovrintendenza), oppure di chi opera nel- costanze, viene aggravato da fatti, situazioni l’ambiente organizzato nel quale la macchi- o azioni che sono strettamente correlate al- Figura 2
Tra conoscenze e nuove acquisizioni l’attività lavorativa: si tratta, quindi, di un ri- Ciò ci pone delle domande sulla eventuale schio generico che il lavoratore necessaria- area di estensione ed indennizzabilità nel- mente deve affrontare per motivi di lavoro, l’ipotesi del rischio improprio, ossia quello e che, nelle ipotesi previste, può dare luogo non intrinsecamente connesso al disimpe- a degli infortuni sul lavoro indennizzabili a gno delle mansioni tipiche del lavoro pre- prescindere dall’ora (nesso cronologico) o dal stato, ma insito in una attività prodromica luogo (nesso topografico) in cui l’evento si è e strumentale allo svolgimento delle sud- verificato. dette mansioni e, comunque ricollegabile al La nota della Direzione centrale rapporto as- soddisfacimento di esigenze lavorative (Cass. sicurativo e della Sovrintendenza sanitaria civ., sez. lavoro, 14 ottobre 2015, n. 20718). centrale Inail del 17 marzo 2020 chiarisce In altri termini le domande da porsi sono: che l’infezione da nuovo Coronavirus va 1) Nel presupposto dell’occasione di lavoro in trattata come infortunio sul lavoro (malattia- via presuntiva (semplice) quale sorte possa infortunio). Il presupposto tecnico-giuridi- spettare a quei lavoratori che pur avendo con- co è quello dell’equivalenza (intesa come ef- tratto il virus, si collochino al di fuori del pe- ficienza, violenza, esteriorità, rapidità) tra rimetro delineato (eccentrico-concentrico). causa violenta, richiamata per tutti gli in- 2) Quando il caso è, invece, da porre in ri- fortuni, e causa virulenta, costituita dal- serva di regolarità? (vedi categorie di lavora- 9 l’azione del nuovo Coronavirus. tori a rischio richiamati nella nota della Di- FABIO MANCA Tutto ciò non rappresenta una novità. L’orien- rezione centrale rapporto assicurativo e della tamento interpretativo offerto dal legislatore, Sovrintendenza sanitaria centrale Inail del 17 in ordine alla riconduzione del fenomeno di marzo 2020). contagio in occasione di lavoro, è totalmen- Nella figura 3 abbiamo voluto inquadrare te confaciente al consolidato indirizzo Inail al- partendo dalle linee guida attuative quelle la trattazione delle malattie infettive e paras- che attualmente per noi rappresentano dei sitarie (13-2020), e non da adesso. dubbi interpretativi. Figura 3 - circolare inail 22/2020
La tutela del futuro di fronte all’epidemia Covid-19 È naturalmente conseguenziale che i pro- lamento o la quarantena [tale provvedimen- blemi poi ricadano nelle problematiche più to di autorizzazione è rilasciato: I) dal Di- ampie delle garanzie assistenziali che da ta- partimento di prevenzione (Ddp) o Servizio le patologia discendono. di igiene e sanità pubblica (Sisp) della Asl Nel caso di infezione riconosciuta come ma- competente per territorio, e/o II) dal Medi- lattia-infortunio Inail, il periodo di quaran- co di medicina generale (Mmg)/Pediatra di tena viene tutelato dall’Istituto. La tutela libera scelta (Pls)]. copre l’intero periodo di quarantena e quel- Il reintegro al lavoro necessita, invece, in- lo eventualmente successivo, dovuto a pro- nanzitutto che il lavoratore presenti al dato- lungamento di malattia che determini una re di lavoro la certificazione di avvenuta ne- inabilità temporanea assoluta al lavoro. In gativizzazione del tampone (anche qui tutti gli altri casi, stante quanto previsto dal secondo le varie modalità localmente dispo- d.p.c.m. del 4 marzo 2020, il periodo di sor- ste dal Ddp di pertinenza). Dopo questo pri- veglianza sanitaria con isolamento fiduciario mo passo il lavoratore andrebbe anche sot- è di competenza Inps. La misura cautelati- toposto ad una «Visita di reintegro» da parte va e osservazionale della quarantena viene del Medico Competente. Come noto, esiste codificata nelle certificazioni Inps con il co- in tema una differenza tra due diversi atti 10 dice V29.0. normativi, tra l’altro di rango diverso. Se- La riammissione in comunità per i cittadini condo i d.p.c.m. tale visita dovrebbe essere INTRODUZIONE prevede che prima siano soddisfatti i criteri effettuata per tutti i lavoratori contagiati; dettati dalla Circolare del ministero della Sa- la Circolare del ministero della Salute n. lute n. 32850 del 12/10/2020 (Indicazioni 14915 del 29/04/2020 (Indicazioni opera- per la durata ed il termine dell’isolamento e del- tive relative alle attività del Medico Com- la quarantena) e quindi che il cittadino sia au- petente), invece, prevede che vada effettua- torizzato dall’Autorità ad interrompere l’iso- ta solo per i soggetti che siano stati ricoverati. Figura 4 - il datore di lavoro deve essere messo in grado di adottare tutte le misure necessarie a tutela del lavoratore contagiato
Tra conoscenze e nuove acquisizioni La stessa Società italiana di medicina del la- ne), con l’attuazione di quella immunità di voro (Siml) ha sostenuto che nei casi diver- gregge che viene tanto agognata oggi, ab- si dal ricovero la Visita di reintegro trova «un biamo voluto, nel ricordo di Marco, deli- razionale certo» quando il lavoratore sia adi- mitare, chiarire e per quanto possibile sug- bito ad una mansione i cui rischi lavorativi gerire le strade che sono parte integrante del specifici – a giudizio del Medico Compe- nostro Dna; far in modo che nessun citta- tente – possano ulteriormente danneggiare dino, lavoratore si possa sentire solo nel organi o apparati colpiti dalla patologia Co- conforto di quella professionalità legata al- vid-19. Tale argomento pare oggi ancora le nostre competenze, incrementando le no- più valido se si tiene conto del numero cre- stre conoscenze. scente di soggetti che necessiterebbero di ri- Sappiamo che il «Covid» non si fermerà covero in ambito ospedaliero e che, in ra- qui, con le sue possibili conseguenze future gione dell’ascesa della curva epidemiologica sia nell’ambito di danni che si inseriscono e della saturazione degli ospedali, sono in- nel riconoscimento di reliquati non tempo- vece assistiti presso il domicilio. ranei ma purtroppo cronici della salute e di Non ultimo tra i problemi quelli che ri- cui abbiamo le prime avvisaglie, sia nella guardano le problematiche inerenti i cosid- sfera sempre difficile da trattare di esiti da la- detti lavoratori fragili (art. 83 d.l. 34 del voro stress correlato a cui personalmente e 11 19-05-20 convertito con legge 77 del 17-07- come Patronato ci siamo particolarmente FABIO MANCA 20). In futuro, per poca chiarezza conosciti- dedicati negli ultimi anni. va, ci si troverà di fronte alla condizione di Ringrazio per questo tutti i relatori, di alto avere dei lavoratori in cui il periodo di qua- profilo, che hanno voluto dedicarci il loro rantena verrà aggiunto al periodo di malat- tempo, con passione e professionalità con le tia generica con i rischi ad esso connessi (ve- loro competenze e diversità. di d.p.c.m. 17-05-2020, circolare 13 Se adesso «Tutto si è fermato, tutti a casa, 04-09-2020 e successive, art. 26 comma 2- mentre per le strade il Coronavirus ha tra- bis l. 18-2020). sformato l’effimero in un’attesa senza fine», Consapevoli che questi sono stati solo al- il domani dovrà essere permeato dalla co- cuni aspetti delle tante problematiche con- scienza che «tutto ha ripreso» mentre per le nesse alla attuale fase pandemica ed in atte- strade gli uomini forti di questa esperienza sa di quella che sembra essere attualmente riprendono una coscienza «universale» del l’unica soluzione all’epidemia (vaccinazio- loro essere.
La tutela del futuro di fronte all’epidemia Covid-19 La pandemia da Sars-CoV2 in Italia: quali conseguenze per il Ssn z Nicola Vanacore* una sorta di cartelle cliniche su cui si estra- I nnanzitutto grazie per l’invito. Lavoro al Centro nazionale di prevenzione del- polavano i dati (pochi). le malattie e promozione della salute Nell’attuale pandemia da Covid, al 21 no- dell’Istituto; sono un neurologo, conosce- vembre di quest’anno i dati ci dicono che vo Marco da trent’anni, ci siamo occupati l’Italia è al nono posto per il numero di ca- molto dell’impatto sulla neurologia, in- si, con 55.000 deceduti. Come sapete, i da- somma dell’ambiente di lavoro e conse- ti della sorveglianza sanitaria vengono inviati 12 guenze sulle malattie neurologiche, quindi giornalmente dalle Regioni all’Istituto su- lo ricordo veramente con grandissimo af- periore di sanità, che li raccoglie. L’aggior- fetto. Lo ringrazio per tutto quello che mi namento del 2 dicembre mostra un dato ha insegnato. estremamente importante sull’incidenza cu- All’interno di questo evento, il mio compi- mulativa del fenomeno su 1.624.000 con- to è quello di portare dati che potrebbero sti- tagiati. Dall’inizio della pandemia fino al 2 molare una discussione per i relatori succes- dicembre, notiamo una certa differenza fra sivi. Vorrei ricordare che già dalla Spagnola i vari territori italiani: ci sono 5.260 casi uno dei grandi problemi fu proprio quello ogni 100.000 residenti in Valle d’Aosta con dei dati; e credo che questa problematica si dei valori che si abbassano fino a 970 casi stia un po’ ripetendo, perché sui dati pos- ogni 100.000 residenti della Calabria. siamo basare la nostra prevenzione; sui dati Sono dati estremamente semplici che ci dan- possiamo basare, ovviamente come comu- no un quadro della pandemia nel nostro nità scientifica, la conoscenza del fenomeno, paese. Quando andiamo a vedere i dati per di questa terribile vicenda. gli operatori sanitari i numeri sono di A tal proposito si ricorda come la Spagnola 72.000 contagiati tra gli operatori sanitari e abbia avuto i due picchi per fasce d’età, ri- 163 deceduti. Sempre secondo gli ultimi levati dalle schede, che erano allora proprio dati della sorveglianza sanitaria. * Medicina Legale Università «Sapienza» Roma.
Tra conoscenze e nuove acquisizioni Tuttavia, l’elemento mancante purtroppo mondo qualcosa di epocale, cioè qualcosa di nel sistema della sorveglianza è quello relati- veramente, estremamente drammatico. Ve- vo al luogo del contagio. Sono informazioni dete qui due giornali di un certo livello che che dalle Regioni non abbiamo ricevuto con ci danno informazioni sugli Stati Uniti, do- regolarità. Osservando il dato, che riguarda ve il 43 per cento dei deceduti si è verifica- il periodo che va dal 1° al 23 di aprile 2020, to nelle strutture di supporto della terza età; rileviamo che su 58.000 contagiati in questi e per quanto riguarda la Francia abbiamo 22 giorni solo per l’8 per cento avevamo di- 13.000 deceduti nelle Rsa su 26.000 totali sponibile il luogo del contagio e su quell’8 all’8 maggio: quindi più della metà dei casi per cento, ben il 44 per cento erano ricon- si è verificata nelle Rsa. ducibili alle Rsa/case di riposo/comunità per Ricordo che le Rsa rappresentano un buco disabili; al lavoro 4,2 per cento; all’ospeda- nero nel nostro sistema sanitario perché le le/ambulatorio 10,8 per cento. Quindi, ca- Asl non avevano mai un occhio di attenzio- pite che una conoscenza del fenomeno sul ne verso queste strutture. Ricordo che più luogo del contagio rappresenta veramente dell’80 per cento delle strutture sono priva- una grande voragine. Ora noi ci auguriamo te convenzionate e quindi non c’è stata mai che a livello delle Regioni questo dato sia un una grande attenzione verso di esse. Sono po’ più attendibile per colmare questo vuo- strutture dove è presente un range molto si- 13 to che corrisponde ad una quota del 92 per gnificativo in termini di qualità: alcune so- NICOLA VANACORE cento dei dati mancanti. no ovviamente all’avanguardia, ma altre so- Altra attività dell’Istituto in cui sono coin- no meno «performanti». volto è quella delle cartelle cliniche dei de- Il virus, una volta che entra in queste strut- ceduti. Le Regioni hanno fornito all’Istitu- ture, provoca, ha provocato e sta provocan- to superiore di sanità le cartelle cliniche dei do danni enormi. deceduti con tampone positivo. Dei 55.000 Ricordo anche che c’è una legge del 17 di lu- deceduti – anche questo è l’ultimo report del glio in cui il legislatore attiva un sistema di 2 dicembre del gruppo di studio sulle car- sorveglianza in tutte le Regioni, impone al- telle cliniche dei deceduti – sono state rac- le Regioni l’attivazione del sistema di sorve- colte, al momento, più di 4.500 cartelle. glianza non solo nelle Rsa, ma anche nelle Analizzando queste cartelle, notiamo che case di riposo. Ricordo che le case di riposo soggetti con tre o più patologie corrispon- dipendono dal ministero del Welfare, non dono al 66 per cento dei deceduti. Altro dal ministero della Salute, e sulle case di ri- dato estremamente importante è quello re- poso non abbiamo alcuna informazione e ta- lativo all’età mediana dei contagiati, che è di le sistema di sorveglianza, ahimè, purtroppo, circa 43-44 anni mentre l’età mediana dei noi sappiamo non essere attivo. Quindi ciò deceduti è di 80 anni. pone questioni estremamente rilevanti su Facciamo adesso un approfondimento su quanto sta accadendo, soprattutto nella se- cosa è accaduto nelle Rsa. È accaduto nel conda ondata, in queste strutture come nu-
La tutela del futuro di fronte all’epidemia Covid-19 mero di contagiati e numero di deceduti, an- le strutture, l’impossibilità di eseguire tam- che tra gli operatori che lì lavorano. poni nel 52 per cento delle strutture. Que- Per questo il gruppo che coordina l’Istituto sti dati hanno mostrato una situazione al- superiore di sanità ha promosso una survey larmante per quelle strutture in quel nel periodo che va dal 30 di marzo al 5 periodo e ricordo che in quel 41 per cento maggio il cui report si può trovare sul sito che ha partecipato ci sono le strutture mi- dell’Iss; mediante somministrazione di que- gliori. Il personale: il 21 per cento di quel- stionario abbiamo testato tramite i referen- le strutture (278 Rsa) ha dichiarato che ci ti delle Rsa pubbliche o private convenzio- sono stati problemi anche sul personale. nate per anziani – non i disabili psichici – Non abbiamo approfondito, questa era la 3.417 Rsa coinvolte e, ahimè, purtroppo ha domanda numero 15 del questionario; non risposto solo il 41 per cento. Il 29 per cen- abbiamo approfondito il numero di perso- to di queste 1.356 strutture ci ha riportato ne, il numero di operatori sanitari, ma il 21 che aveva avuto problemi con il Covid in per cento ha avuto problemi anche con gli quell’arco temporale. Poiché la partecipa- operatori. zione era volontaria, abbiamo anche effet- C’è attenzione nella letteratura scientifica tuato delle telefonate per stimolare il coin- sul tema dei lavoratori del long-term care, 14 volgimento delle strutture in questo studio. questo è un recente articolo che sottolinea Voglio sottolineare soltanto un dato per una serie di dati degli Stati Uniti. INTERVENTI quanto riguarda i deceduti: 9.154 deceduti Quindi, le conclusioni per quanto riguarda in quell’arco temporale, da marzo a maggio, le Rsa: si riducono al fatto che noi abbiamo 680 positivi al Covid, ma abbiamo avuto avuto soltanto il 41 per cento del tasso di ri- ben il 34 per cento circa (quindi 3.092) de- sposta; è una sottostima perché esistono so- ceduti per una patologia simil influenzale so- lo due realtà in Italia, la Tiesse di Milano e prattutto negli ultimi quindici giorni di mar- la Provincia di Trento, che hanno pubblica- zo, quindi al di là anche del picco to i dati sulle Rsa, e facendo un confronto ci dell’influenza. E qui praticamente si anni- siamo accorti che noi abbiamo effettuato dano un gran numero di persone per le qua- una grande sottostima del fenomeno, e li non è stato effettuato nessun accertamen- quindi prendete quei dati appunto col be- to specifico. neficio del dubbio. Difficoltà: ecco, qui cominciano ad emer- Vorrei velocemente toccare altri due temi ne- gere le criticità, tra le quali voglio sottoli- gli ultimi 5-6 minuti. C’è stata una polemi- neare la mancanza di Dpi. In quell’arco tem- ca che abbiamo avuto nella prima ondata e porale per ben il 77 per cento delle strutture. adesso si sta ripresentando anche proprio in La mancanza di Dpi poi porta con sé tutta questi giorni considerando il gran numero di una serie di conseguenze, e non devo certa- deceduti, nel banalizzare che i deceduti so- mente soffermarmi qui, così come la diffi- no degli anziani che hanno delle malattie coltà nell’isolamento del 26 per cento del- croniche, come se incontrare il virus fosse
Tra conoscenze e nuove acquisizioni stato un qualcosa di occasionale. Credo che sul numero di 75.000 persone contagiate nel questa riflessione sia estremamente impor- settore della sanità, il numero degli infortu- tante. Ricordo anche la comunicazione in ni Inail e il numero dei deceduti, abbiamo quel periodo: lo stesso presidente dell’Isti- 817 casi a fronte di soli 319 con esito mor- tuto riferiva che solo lo 0,8 per cento dei de- tale. Questi valori impongono una rifles- ceduti non ha già altre patologie. sione sul problema poi del riconoscimento. Avete visto prima che il 66 per cento dei de- Le prospettive future. Innanzitutto ci dico- ceduti dalle cartelle cliniche ha tre o più pa- no che questo è un virus che non ha a che fa- tologie. Il lavoro, che è stato condotto dal- re solo con l’apparato respiratorio, bensì che l’Istituto superiore di sanità in collaborazione colpisce molte parti, molti sistemi e organi, con l’Istat, su ben 4.691 cartelle cliniche, e io da neurologo vorrei ricordare il proble- delle quali avevamo anche il certificato di ma del gusto e dell’olfatto, che è un proble- morte, riscontrava che per l’88 per cento dei ma estremamente rilevante e vorrei far ve- casi la causa iniziale del decesso era il Covid dere questo articolo pubblicato 19. Credo che questo sia un dato che taglia recentemente su 150 persone che sono sta- un po’ tutta questa discussione e credo sia te con il disturbo dell’olfatto o del gusto veramente stucchevole proprio per tutto quindi una ageusia e vedete che il 7,2 per quello che si continua ancora a sentire sulla cento dopo 60 giorni aveva ancora la per- 15 questione; aggiungo che questi dati ovvia- manenza di un disturbo dell’olfatto o del gu- NICOLA VANACORE mente hanno anche un valore politico. sto. Bisogna capire se sarà un danno perma- Due brevissime cose: sono andato a vedere nente e bisognerà seguire il dato nel tempo. i dati dell’Inail al 30 settembre 2020 sulle de- Per far capire la rilevanza di questo tema vi nunce di infortunio: 54.000 pervenute al- propongo i dati sulla sieroprevalenza in Ita- l’Istituto; oltre il 70 per cento di quelle de- lia e il loro grosso studio effettuato su 65.000 nunce investe il settore della sanità e italiani alla ricerca appunto delle persone dell’assistenza sociale; e quando andiamo ad che hanno Igg positive al virus e la cosa che osservare i dati riguardanti le professioni ri- colpisce è che se a luglio 2020 un milione e leviamo una quota di circa il 35 per cento mezzo di italiani aveva contratto il virus (2,5 che ha colpito medici o tecnici della salute, per cento) e purtroppo di questo importan- infermieri fisioterapisti. Diverso è il dato sui tissimo studio sulla sieroprevalenza non ab- deceduti: le denunce di infortunio con esi- biamo informazioni sul luogo di lavoro, non to mortale sono 319, il 21 per cento avve- abbiamo informazioni pubbliche per lo me- nuto nel settore della sanità e dell’assistenza no sul luogo di lavoro, sull’età e anche que- sociale e per i medici il 6,9 per cento. A ie- sta potrebbe essere una fonte informativa ri il numero dei deceduti tra i medici, come estremamente rilevante. E che cosa vediamo? sapete, è aumentato ancora, credo abbia rag- Vediamo che ben il 60 per cento di quel 2,5 giunto il numero di 237. Mettendo insieme per cento, quindi il 60 per cento di quel mi- in maniera grossolana le fonti informative lione e mezzo di italiani ha avuto una perdita
La tutela del futuro di fronte all’epidemia Covid-19 o un’alterazione del gusto e nel 54 per cen- persona normale, in un cervello di una per- to una perdita o un’alterazione dell’olfatto. sona con demenza e in un cervello di una Chiudo evidenziando che purtroppo questa persona con Covid 19. storia del virus non si concluderà con il tam- Voglio concludere con una riflessione. Cre- pone negativo. Il virus probabilmente avrà do che il grande problema sia riassumibile in effetti a lungo termine. A questo proposito, una sola frase: abbiamo bisogno di dati. Il voglio citare un lavoro sulla presenza dei ri- paese non ha avuto una policy sui dati, di cui cettori Ace 2, che ha regolato i pazienti con invece abbiamo una grande necessità per demenza, la cui storia naturale potrebbe ri- prevenire il fenomeno e che sarebbero ur- sultare alterata, come sostengono alcuni col- genti già per i prossimi cinque-sei mesi, so- leghi di Brescia. Questo articolo, dal punto prattutto per capire quello che è realmente di vista patologico, fa vedere proprio la col- accaduto. locazione di Ace 2 in un cervello di una Vi ringrazio per l’attenzione. 16 INTERVENTI
Tra conoscenze e nuove acquisizioni Infezioni infortunio da Covid-19 e medicina necroscopica: le implicazioni assicurativo-sociali z Giorgio Bolino* lato, gioisce nel recare soccorso alla vita (mors N el mio intervento mi occuperò, nei limiti del titolo che mi è stato as- gaudet succurrere vitae!). segnato, di quattro aspetti che ri- Imparare dalla morte, ce lo ricorda un re- tengo più significativi: cente editoriale comparso sul New England w l’importanza di una corretta codifica Journal of Medicine che sottolinea ancora Istat della causa di morte, anche e non una volta il fatto che l’attuale declino del- solo ai fini assicurativo-sociali; l’autopsia, almeno come riscontro diagno- w i riscontri anatomopatologici nelle mor- stico – non parliamo delle autopsie giudi- 17 ti Covid correlate (questa argomentazio- ziarie per le quali non si riconosce un ne si riallaccia a quella precedente per- decremento numerico – non ha motivazio- ché senza una precisa definizione anato- ni scientifiche. Da lungo tempo, i medici le- mopatologica probabilmente la codifica gali gridano a gran voce quello che è ripor- Istat è fallace); tato in un altro editoriale, apparso su The w la posizione del ministero della Salute Lancet alcuni anni orsono, cioè l’importan- circa gli accertamenti autoptici; za delle indagini autoptiche nel ciclo vir- w infine, i requisiti di sicurezza e i rischi la- tuoso che sempre deve vedere protagonisti vorativi in ambito di medicina necrosco- tutti gli esercenti la professione sanitaria e, pica. quindi, nell’ambito della prevenzione, della Per quanto concerne il primo argomento, cura, della riabilitazione. diciamo che è bene cominciare dalla fine, Ricordo che, secondo questo editoriale, i tas- cioè dall’importanza dell’accertamento ne- si di identificazione di errori diagnostici o di croscopico ai fini complessivi della valuta- diagnosi non riconosciute si aggira, facendo zione clinica ed epidemiologica: in proposi- il confronto con le autopsie, in misura pari a to, notissimo il motto secondo il quale la circa il 30 per cento. Faccio in proposito morte, quindi l’indagine autoptica in senso un’esemplificazione pratica partendo dalla * Istituto superiore di sanità.
La tutela del futuro di fronte all’epidemia Covid-19 mia casistica personale nell’attuale pande- e una necrosi anche della muscolatura stria- mia. Mi sono occupato di un caso di un ta. Le indagini complementari a livello au- soggetto maschio, deceduto a 59 anni, affet- toptico hanno dimostrato con i tamponi ef- to da obesità, da ipertensione, che muore in fettuati sul cadavere una negatività da ospedale dopo circa due giorni di ricovero Sars-Cov-2 e invece una positività per un’in- dovuto a dispnea a riposo e ipertermia mo- dagine molecolare Pcr per l’Hhv6 sul mio- derata. La denuncia fatta dai familiari al- cardio. Quindi, la diagnosi causale di morte l’Autorità giudiziaria era per un’ipotesi di è stata incentrata sul referto di polmonite bi- inadeguata condotta da parte del medico di laterale a impronta interstiziale, una mio- medicina generale. Veniva lamentata una so- cardiopericardite, con riscontri istologici di stanziale tardività nel ricovero. Due tampo- vasculite necrotizzante, anche del muscolo ni nasofaringei ospedalieri per Sars Cov-2 striato, il tutto però non da Sars-Cov-2, ma erano negativi, ma la Tac del torace identifi- da infezione da virus Hhv6, l’Herpes virus cava segni di polmonite di tipo virale. I col- umano. leghi ospedalieri compilavano la scheda Istat Chiaramente questo caso evidenzia una ec- al termine del ricovero con questa modalità cezione perché gli approfondimenti effet- – che sostanzialmente per i dati clinici, non tuati hanno consentito di condurre alla dia- 18 autoptici, a loro disposizione, era abbastan- gnosi differenziale, piuttosto raffinata, tra za condivisibile –: sospetto Covid, insuffi- agenti virali simili ma non uguali. Però ho INTERVENTI cienza multiorgano, insufficienza renale acu- voluto ricordare questo caso per indicare ta, shock irreversibile. A seguito della ancora una volta come le indagini autopti- denuncia all’Autorità giudiziaria, viene ese- che contribuiscano, in maniera decisiva, non guita l’autopsia giudiziaria e, quindi, come solo all’approfondimento clinico, ma anche ben sappiamo, la scheda Istat viene stilata da alla migliore allocazione delle risorse sanita- chi espleta l’autopsia: le indagini post mortem rie e alla corretta applicazione della legge evidenziano una serie di riscontri che, in penale (la consulenza tecnica giudiziaria non estrema sintesi, a livello macroscopico rile- ha riconosciuto profili di responsabilità sa- vano reperti compatibili con una polmonite nitaria). bilaterale diffusa, ma anche un versamento Ora, la distinzione di morti per Covid e pericardico e quindi una situazione cardiaca morti con Covid essenzialmente è una di- non particolarmente soddisfacente; tanto che stinzione che in senso giuridico e medico le- all’indagine istologica i polmoni mostrano se- gale non ha alcun valore ed anche epide- gni di polmonite interstiziale, emorragie in- miologicamente è stata spazzata via dai dati tra-alveolari, vasculite con eosinofili a livello della mortalità comunicati dall’Istat, che in- parietale, pleurite e sul miocardio necrosi dicano in maniera molto corretta come l’89 delle cellule miocitarie da infiltrato infiam- per cento di soggetti muore a causa lato sen- matorio, vasculite necrotizzante e segni di pe- su del Coronavirus, con dati di sopramorta- ricardite, oltre a un infiltrato infiammatorio lità che confermano questa correlazione cau-
Tra conoscenze e nuove acquisizioni sale o concausale (quest’ultima non è diffe- confermato. È inutile che legga tutte le de- rente rispetto alla prima in ambito giuridi- finizioni, già probabilmente note ai più, ma co, medico legale e medico assicurativo). è importante chiarire che per indicare un Fondamentale, quindi, la corretta compila- soggetto deceduto per Covid-19 ci vogliono zione della scheda Istat sulla causa di morte quattro criteri, vale a dire: che deve rappresentare la migliore opinione 1) decesso di caso confermato di Covid 19, medica possibile circa l’effettiva seriazione cioè l’infezione deve essere confermata causale che ha portato al decesso. Nel nostro con test molecolare; paese, ha una finalità statistico-epidemiolo- 2) ci deve essere un quadro clinico stru- gica assolutamente fondamentale per ese- mentale, quindi anche Tac se possibile, guire una corretta politica sanitaria. suggestivo di infezione Covid-19 correlata Naturalmente, nell’ambito della malattia quindi il passaggio dall’infezione da Co- Covid-19, la scheda Istat non può non in- ronavirus alla patologia Covid-19 vera e terpolarsi con le indicazioni che l’Istituto propria; superiore di sanità si è affrettato a dare a tut- 3) l’assenza del criterio medico legale di ti i medici affinché avessero ben chiaro qua- esclusione di altra causa di morte, diver- le fosse il percorso fisiopatologico corretto da sa cioè dal Covid-19; seguire nella compilazione delle schede di 4) l’assenza di un periodo di recupero clini- 19 causa di morte. Hanno concorso a tali istru- co che interrompa il nesso causale tra GIORGIO BOLINO zioni operative l’Istituto superiore di sanità un’eventuale infezione da Coronavirus e e l’Inail, evidentemente le istituzioni mag- il decesso (criterio di continuità fenome- giormente interessate alla corretta compila- nologica, in medicina legale sempre im- zione della scheda, basandosi anche su indi- portante). cazioni di natura internazionale fornite Questi quattro criteri sono stati poi assunti dall’Organizzazione mondiale della sanità, in massima parte anche dall’Inail ai fini del impartite sin dal 20 aprile 2020. riconoscimento degli indennizzi correlati al- Tutto questo, ovviamente, ha il fine di va- l’assicurazione sociale; anche se per l’Inail è lutare l’andamento dell’epidemia, rendere sufficiente la ricorrenza di almeno tre dei confrontabili i dati a livello regionale, na- quattro criteri, sufficienti ad esprimere una zionale e internazionale; valutare l’efficacia probabilità di causa comunque stringente delle misure di prevenzione da un lato, e di sotto il profilo dell’adeguatezza causale ai trattamento dall’altro, e definire al meglio i fini dell’assicurazione sociale. decessi anche e non solo ai fini assicurativo- Nella medicina legale, in quella necroscopi- sociale. ca, è importantissimo ribadire i criteri fon- Il ministero della Salute, con la circolare del damentali per la corretta compilazione del- 9 marzo 2020, ha definito il caso di Covid- la scheda di morte Istat. Allora, nella prima 19 in maniera molto puntuale sia in termi- parte del quarto quesito, deve essere, come ni di sospetto, sia di probabilità, sia di caso ben sanno tutti i medici attenti a questo ar-
La tutela del futuro di fronte all’epidemia Covid-19 gomento, ricondotte le cause fisiopatologi- tutta l’estrinsecazione fisiopatologica Co- camente correlate in via prioritaria con il de- vid-19. Dunque, non ha alcun senso, in cli- cesso o la causa, la più importante, quella nica, in medicina, in medicina assicurativa, iniziale. se vogliamo anche in giurisprudenza, di- Nella parte 2 del quesito 4 della scheda Istat stinguere questo caso dal precedente indi- devono invece essere indicate le altre condi- cando morte con Covid e non morte per zioni morbose presenti che hanno concorso Covid, perché tutta la cascata fisiopatologi- e hanno contribuito concretamente al de- ca è concentrata sull’infezione da Corona- cesso. Queste ultime, possono anche non es- virus e sulla patologia ad essa correlata. sere fisiopatologicamente implicate fra di In quest’altro caso vi è un esempio di cor- loro. retta compilazione di una scheda Istat in Facciamo degli esempi. In caso di decesso caso di decesso da altra causa, però Covid- per Covid-19, la corretta compilazione di 19 rappresenta una comorbidità; cioè, l’in- una scheda Istat, prevede che la patologia dividuo affetto da dieci anni da coronopatia Covid-19 sia confermata, ad esempio, dodici aterosclerotica e da almeno due da cardio- giorni prima del decesso, seguita da una patia ischemica cronica scompensata, da cir- polmonite interstiziale bilaterale, che si è ca dieci giorni sviluppa un infarto del mio- 20 sviluppata dieci giorni prima del decesso, da cardio; viene ricoverato, sviluppa un’Ards, cioè una sindrome da distress re- un’infezione Covid-19 confermata ed è an- INTERVENTI spiratorio, cinque giorni prima del decesso. che affetto da diabete mellito. Qui è chiaro Inoltre, si attesta che non vi sono comorbi- che l’inserimento del Covid-19 nella parte II lità; e questa secondo la migliore opinione della scheda Istat, da parte del medico, va ef- medica possibile, come recita la scheda Istat fettuato se effettivamente la malattia Co- per un caso del genere. Poi l’Istat decodifi- vid-19 concorre al decesso e non invece ca questa scheda con i suoi codici correlati quando sia casualmente correlata al decesso. Cdc-10, lo U07.1, se il virus è identificato, Quindi, come vedete, anche questo caso è come in questo caso, oppure U07.2 se non ascrivibile come concorso al decesso Covid- è identificato, ma comunque la patologia è 19. In quest’altro caso evidenziamo anche la inquadrabile come Covid-19. scorrettezza, ad esempio, dell’inserimento Altro esempio di corretta compilazione di della broncopneumopatia cronica ostruttiva scheda Istat di decesso per Covid-19 ma in come causa iniziale perché questa è una cau- questo caso con comorbidità: non cambia sa che concorre al decesso ricondotto sem- niente perché la patologia è sempre Covid- pre al Covid-19; quindi la patologia che 19 correlata; il Coronavirus ha avuto agio di concorre va inserita nella parte II. agire perché il soggetto ha un’obesità, un dia- Infine, ho riportato un caso che, sì, è anche bete mellito, con le complicanze vasculopa- positivo al tampone per il Sars-Cov-2, ma tiche, addirittura una malattia da Hiv; quin- questa volta il Covid-19 non c’entra per di, un’immunodeficienza che ha facilitato nulla con la morte. È un riscontro del tutto
Tra conoscenze e nuove acquisizioni occasionale: il soggetto muore di una causa sta attivazione della tempesta citochinica, a sé stante e quindi non va inquinata la sta- che è correlata a una risposta infiammatoria tistica circa l’infezione da Sars-Cov-2; è del sistemica e non soltanto evidentemente pol- tutto occasionale e, a mio avviso, non va in- monare. serita nella scheda Istat perché non concor- Quindi, le indicazioni del ministero della Sa- re al decesso. A livello epidemiologico è co- lute, che furono date il 1° aprile, ma anche munque un caso di infezione da Sars-Cov-2 il 2 maggio 2020 con l’invito a non esegui- perché rientra nel sistema di gestione sani- re le autopsie se non proprio necessarie, la- taria della diffusione dell’infezione, ma non sciano perplessi alla luce di quello che vi ho del decesso. appena detto, in termini concreti, in termi- Detto questo, è chiaro che le autopsie giu- ni fattuali e non in termini ipotetici. Sono diziarie concorrono in maniera assoluta- inviti che la società italiana di medicina le- mente rilevante al contesto pandemico ed a gale e il Gruppo italiano di patologia foren- risvolti diagnostico-terapeutici. se hanno sostanzialmente contrastato, po- Vi ho evidenziato anche precedentemente nendosi a disposizione dei ministeri che il quadro clinico non è dominato sol- competenti, della Giustizia e della Salute, tanto dalla polmonite interstiziale, ma si ri- proprio per eseguire il massimo numero di scontrano vasculiti, membrane ialine nel autopsie possibili, proprio per fornire alla cli- 21 polmone, necrosi parcellare delle cellule con nica, all’epidemiologia, il massimo numero GIORGIO BOLINO infiltrati infiammatori, particolarmente dif- di riscontri concreti per affrontare al meglio fusi nell’interstizio polmonare; ma non so- la pandemia. lo, perché la letteratura, anche internazio- Diciamo che dietro l’invito di eseguire po- nale, evidenzia anche tutta una serie di che autopsie vi era forse il mal celato inten- condizioni patologiche particolarmente dif- to di nascondere il fatto che non c’erano poi fuse e complicate: microtrombosi, in parti- tante sale settorie attrezzate sul territorio na- colar modo, anche sistemica, non soltanto zionale con i criteri BSL-3, atte cioè a ridurre del piccolo circolo, che evidentemente, con il rischio infettivo degli operatori. Eviden- questo danno endoteliale, riscontrato a li- temente, così è stato, perché dopo un’inda- vello dei vasi, ha concorso non poco all’in- gine statistica circa le dotazioni delle sale dirizzo terapeutico con la somministrazione, settorie nel territorio nazionale, svolta dalla per esempio, dell’eparina, successivamente Società italiana di medicina legale si è giun- anche enfatizzata nelle prime fasi della pan- ti, poi, il 4 aprile 2020, ad una sollecitazio- demia perché si riteneva che potesse da sola ne verso i ministeri competenti per investi- risolvere in qualche misura il numero dei de- re risorse in sanità affinché ci si dotasse ceduti. Così non è stato ma, come vedete, i almeno di una sala settoria per provincia contributi anatomopatologici sono fonda- nel nostro territorio, dotata di caratteristiche mentali alla comprensione dei meccanismi BSL-3, dotate cioè di sufficienti requisiti di che portano al decesso se non altro per que- sicurezza.
La tutela del futuro di fronte all’epidemia Covid-19 Ricordo a tutti che esiste una linea guida sul Concludendo, mi piace ricordare la frase rischio biologico per i lavoratori del settore che il professor Moscati di Napoli volle af- necroscopico (del 9.11.2017, Conferenza figgere nell’ospedale degli Incurabili, nella Stato-Regioni), valida quindi non solo per sala settoria, proprio nella sala di patologia i medici, non soltanto per i tecnici settori, forense e di anatomia patologica, con la ma per tutti gli operatori necroscopici e scritta in latino che traduco molto rapida- delle pompe funebri. La domanda è: ma mente: «O morte, sarò la tua morte», in- questa è veramente rispettata nel concreto? tendendo, nella sua lungimiranza, come gli Personalmente, esprimo qualche dubbio accertamenti necroscopici sono essenziali che mi viene dalla pratica esperienza, anche proprio per affrontare le malattie a livello perché è una linea guida molto meticolosa, epidemiologico, diagnostico, terapeutico e forse fin troppo, come spesso capita nel no- non ultimo riabilitativo, perché poi sulla fa- stro paese, dove le normative sono assolu- se di riabilitazione e dell’accertamento e mi- tamente all’avanguardia e forse anche trop- sura degli aspetti menomativi residui biso- po difficili da rispettare nella loro concreta gnerà scrivere nei prossimi mesi ampi applicazione. capitoli. 22 INTERVENTI
Tra conoscenze e nuove acquisizioni Covid-19 e tutela dei lavoratori: rischio da contagio nei luoghi di lavoro (presunzione semplice o aggravata?) z Patrizio Rossi* noi la concausa è comunque lo stato ante- B uongiorno a tutti, ringrazio l’Inca per l’invito. Sono onorato di poter parla- riore che non pregiudica l’indennizzo per cui re in questa sede di una evidenza, gli eventi vengono ammessi, anche se con- quale quella del Covid, una occasione per la causati. quale avevo preso già un impegno con il La problematica si porrà magari in ambito di compianto Marco Bottazzi. infortunistica privata, ma non è questa la se- Vorrei cominciare la mia riflessione ricor- de per poterne poi discutere. Noi peraltro dando come la pandemia da Covid ormai ci abbiamo collaborato alla pubblicazione del 23 abbia travolti sotto tutti i punti di vista, an- volume con l’Istituto superiore di sanità e che sotto il profilo della casistica degli in- l’Istat per la modifica delle cause di morte e, fortuni Inail per l’anno 2020. Nella recente come richiamava anche il professor Bolino, rilevazione, 31 ottobre, abbiamo annotato abbiamo codificato i quattro elementi che 66.781 denunce. Ed è purtroppo un dato sono utili per poter annoverare il decesso co- che attendiamo di poter verificare con an- me decesso Covid correlato e quindi am- damento crescente anche nel mese di no- mettere all’indennizzo nel caso sia stata di- vembre, quando certamente supereremo mostrata anche l’occasione di lavoro. questa soglia. L’impegno dell’Inail per il contenimento del Restando per il momento al dato del 31 di contagio ci ha visti concentrati sul versante ottobre, sono stati denunciati 332 eventi interno di natura clinica e sul versante delle mortali. Il professor Bolino ci ha posto al- procedure medico legali. A quest’ultimo l’attenzione la necessità di andare a discri- aspetto ci siamo dedicati molto soprattutto minare gli eventi mortali causati da quelli per ben codificare la natura dell’evento in- concausati. Noi sotto il profilo della tutela fortunistico da infezione da virus Sars Co- Inail abbiamo un percorso in discesa, se mi vid-2 come infortunio sul lavoro. All’inizio consentite questo termine, nel senso che per ha suscitato un po’ di sorpresa addirittura * Sovraintendenza sanitaria centrale Inail Nazionale.
La tutela del futuro di fronte all’epidemia Covid-19 l’articolo 42 del decreto «Cura Italia» del 17 sin da subito, quei casi privi di conferma di marzo del 2020, che è stato interpretato da test molecolari. alcuni come una nuova norma, un nuovo Abbiamo fatto raccomandazione in ordine inquadramento dell’evento. alle reperibilità, alle modalità di struttura- A questo proposito, richiamo il lavoro pub- zione, di riorganizzazione delle strutture sa- blicato con la rivista dell’Istituto, nel quale nitarie. Perché lo abbiamo fatto in epoca effettuo una ricognizione storica dell’inqua- Covid? Faccio una breve sintesi. L’Istituto ha dramento nell’assicurazione sociale degli in questo momento 196 poliambulatori po- eventi infettivi e batterici, da sempre anno- lispecialistici, distribuiti su tutto il territorio verati come malattie-infortuni e qualificati nazionale. Possiede centri di riabilitazione, sotto il profilo tecnico giuridico come in- due ospedali riabilitativi, uno protesico e fortunio sul lavoro. La base di questa evi- un altro di riabilitazione motoria a Volterra; denza è ovviamente quella della equivalen- abbiamo filiali del centro protesi su tutto il za tra la causa virulenta e la causa violenta territorio nazionale, abbiamo centri dia- che risale ormai alle codifiche dottrinali de- gnostici polispecialistici. Questa struttura gli inizi del Novecento. L’impegno della so- sanitaria ha un organico sanitario comples- vrintendenza è stato indirizzato proprio per sivo, tra funzionari, infermieri, tecnici, sa- 24 avere un governo, una gestione attenta di nitari di radiologia medica, tecnici ortope- una situazione pandemica che, ribadisco, dici e medici a rapporto libero professionale, INTERVENTI ha modificato di giorno in giorno, di setti- di quasi 2.500 addetti. mana in settimana le evidenze, non solo Come Istituto, in quel momento abbiamo scientifiche, ma anche le certezze normative fatto una scelta decisa: non abbiamo chiuso e quindi anche medico legali. gli ambulatori neppure nella fase più acuta Per poter governare questi fenomeni con della pandemia e lo abbiamo fatto anche celerità e immediatezza necessarie, abbiamo perché il Servizio sanitario nazionale ha ri- utilizzato lo strumento delle raccomanda- dotto le proprie attività di cura ambulato- zioni, che hanno riguardato diversi argo- riale e quindi tutti i nostri infortunati, che menti. Con quella del marzo 2020, abbia- ancora avevano necessità di medicazioni, ac- mo assunto le evidenze cliniche a certamenti, rimozione di gessi e quant’altro, riferimento della codifica diagnostica del- non avrebbero avuto altro presidio sanitario la malattia da Covid come infortunio sul la- se non quelli dell’Inail. E quindi abbiamo voro. È stato un passaggio, consentitemi di riorganizzato in pool le nostre strutture, in dirlo, molto coraggioso; un passaggio che modo da garantire la continuità – a parte le ha anticipato di due mesi quelle che sono sedi che sono state chiuse per sanificazione state poi le determinazioni di tutti gli or- temporanea – dell’erogazione dei presìdi sa- ganismi tecnici. Ecco, noi lo abbiamo co- nitari su tutto l’intero territorio nazionale. dificato sin dall’inizio e questo ci ha con- Sotto il profilo medico legale siamo inter- sentito di poter ammettere agli indennizzi, venuti successivamente anche con altre rac-
Tra conoscenze e nuove acquisizioni comandazioni, in particolar modo quelle voro nella malattia virale. Lo abbiamo voluto sulla durata della temporanea, come quella fare non perché non riconoscevamo, non ab- attinente alla problematicità di una ripresa biamo riconosciuto, le epatiti virali, le tu- lavorativa, che in questo momento viene bercolosi, le leptospirosi e quanto altro pos- messa in impasse, consentitemi il termine, siamo annoverare nella patologia virale da una circolare ministeriale che consente la batterica di natura professionale, ma perché riammissione dopo 21 giorni, con 7 giorni abbiamo avuto la necessità di ricordare l’uti- di asintomaticità, e un d.p.c.m. che invece lità, la necessità di un certificato per infor- inibisce il Medico Competente a visitare i tunio. pazienti se non hanno una certificazione di Inizialmente, la gran parte dei sanitari rite- avvenuta negativizzazione e quindi di test. neva e qualificava la malattia da Covid an- In questa circostanza noi ci troviamo nel- che professionale come malattia comune e l’impossibilità concreta per un verso di far ri- quindi redigeva un certificato di malattia prendere l’attività ai lavoratori, pur avendo comune e non di infortunio Inail. Anche in questi soddisfatto dei requisiti che sono nel- questo caso abbiamo avuto la necessità di in- la circolare sanitaria. Ecco, io ancora una vol- tervenire nuovamente; abbiamo fatto retro- ta ho adottato un principio di massima tu- cedere, per quanto possibile, i certificati Inps tela, come da sempre, come dall’inizio, in e li abbiamo utilizzati proprio per istruire la 25 questi giorni noi copriremo e tuteleremo pratica medico legale per gli infortuni sul la- PATRIZIO ROSSI tutto il periodo, fino a quando non si sa- voro. La nostra principale preoccupazione è ranno ottemperati gli adempimenti di legge stata quella, in una condizione pandemica anche per la ripresa lavorativa. Quindi, an- che era problematica per tutti, di semplifi- che se noi abbiamo un caso stabilizzato con care i procedimenti di istruzione e i proce- un periodo di soddisfazione di quello che è dimenti di riconoscimento. previsto dalla circolare del ministero della Sa- Ovviamente, il versante Inail è quello che ha lute, noi attendiamo la riammissione al la- anche impegnato sotto il profilo della codi- voro all’esito della negativizzazione che, pur- fica nella partecipazione all’interno del Co- troppo, arriverà o arriva dopo molti giorni: mitato tecnico-scientifico con l’enunciazio- alcuni lavoratori hanno anche un problema ne di princìpi, ma anche di documenti. concreto ad acquisire questa certificazione di Questo qui è un documento tecnico sulla ri- negativizzazione. Nei loro confronti, l’Inail modulazione di misure di contenimento, interviene continuando a coprire anche il ma soprattutto un documento tecnico del- periodo con una codifica che non è neanche l’aprile 2020 dell’Inail che consente un in- quella di tutela in assenza di requisiti di ido- quadramento e una graduazione dei livelli di neità al lavoro medesimo. rischio della lavorazione. Ed è un docu- Ecco, questo è l’articolo 42 con il quale ab- mento che ci è stato utile: c’è uno specifico biamo voluto solo ribadire che dovesse esse- delle varie attività per poi intervenire con la re effettuato il certificato di infortunio sul la- circolare dell’aprile 2020 nell’inquadra-
La tutela del futuro di fronte all’epidemia Covid-19 mento, in quel famoso elenco che abbiamo epidemiologico aziendale. E per questo tipo ben precisato come fosse esemplificativo, di attività ovviamente vanno verificati tem- ma non esaustivo, di coloro che erano espo- pi di insorgenza, tempi di latenza per com- sti ad un contagio in misura elevata. E su prendere, nell’ambito di una catena di prio- questi operatori sanitari, ma anche di altro rità, se il contagio è aziendale oppure genere, quelli che abbiamo elencato come extraziendale o se aziendale per alcuni o per paradigmatici in quel momento erano quel- tutti. li del front office, alla cassa, addetti alle ven- Ovviamente, il criterio della presunzione dite, ai banconi, il personale non sanitario semplice richiede anche una prova contraria che opera all’interno degli ospedali, per i e il medico Inail ha avuto la possibilità in quali poteva essere fatto valere il principio questi mesi anche di esercitare la propria at- della presunzione semplice. tività specificatamente per verificare alcuni Questa è la Circolare 8 che abbiamo rila- aspetti, cioè se il lavoro è unicamente ri- sciato per specificare come la presunzione conducibile a una categoria ad elevato ri- della causalità facilita il riconoscimento per schio di contagio, come può essere quella di le categorie ad elevato rischio senza però in- un operatore sanitario o altre che abbiamo trodurre alcun elemento di automatismo elencato, e se venga effettivamente svolto in 26 perché non potevamo farlo. Poi ci sono i re- presenza. Ecco, questa quindi è una prova quisiti, che abbiamo anche codificato, at- che va comunque verificata perché l’opera- INTERVENTI traverso i quali abbiamo voluto omogeneiz- tore sanitario potrebbe non essere stato in zare le istruttorie e gli accertamenti di presenza, ma aver lavorato sempre in remo- riconoscimento della malattia Covid 19 qua- to e quindi l’appartenenza a quella categoria le infortunio sul lavoro. Sono essenzialmen- non consente un’applicazione per la pre- te quattro e sono in particolar modo quello sunzione semplice; o meglio va verificata della qualificazione del livello di rischio del- con prova del contrario, o la presenza/as- l’attività lavorativa e quello della corrispon- senza di contagi familiari. Sapete bene quan- denza tra lo svolgimento in concreto del- to sia influente il contagio familiare. l’attività lavorativa e la categoria generale; Nei primi dati che ci sono stati forniti anche non è sufficiente che un lavoratore appar- dal Comitato tecnico scientifico, il contagio tenga teoricamente, astrattamente alla cate- familiare contava oltre il 60 per cento, anche goria lavorativa ad elevato rischio come può il 70 per cento dei contagi generali. Quindi, essere un operatore sanitario, ma vi è anche ricondurre o escludere che quel contagio, de- la necessità che questa attività venga tarata nunciato come professionale, possa essere nella categoria specifica. E soprattutto va riferito invece come contagio familiare im- verificata una coincidenza tra il dato epide- plica la verifica del codice del periodo di la- miologico territoriale, il picco epidemico e tenza, cioè di quello intercorso tra l’adibi- pandemico, ma rileva anche, soprattutto per zione al lavoro e il tempo di latenza e i contagi all’interno delle aziende, il criterio cronologia dell’insorgenza dell’infezione.
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