ANIEM Rassegna Stampa del 24/06/2016
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ANIEM Rassegna Stampa del 24/06/2016 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio.
INDICE ANIEM 24/06/2016 Il Quotidiano del Sud - Basilicata 7 Rinnovo contratto Seminario a Matera ANIEM WEB Il capitolo non contiene articoli SCENARIO EDILIZIA 24/06/2016 Corriere della Sera - Milano 9 Palalido, revoca dell'appalto Milanosport chiama Cantone 24/06/2016 Il Sole 24 Ore 11 Rinnovabili, incentivi per 9 miliardi 24/06/2016 Il Sole 24 Ore 13 Via ai Premi Cresco Award 24/06/2016 Il Sole 24 Ore 16 Riqualificazioni, la nuova chance 24/06/2016 Il Sole 24 Ore 17 Energia, la Ue premia i risparmi 24/06/2016 La Repubblica - Nazionale 19 Il premier sentito come testimone per l'indagine sulle Popolari 24/06/2016 La Repubblica - Nazionale 21 Centri yoga, resort e musei la nuova vita dei fari italiani 24/06/2016 La Repubblica - Napoli 23 Sit-in contro l'ascensore del metrò Podrecca: protesta sproporzionata 24/06/2016 La Stampa - Novara 24 Allo studio le offerte per finire il palasport Ma il cantiere non partirà prima del 2017 24/06/2016 Il Messaggero - Umbria 25 Todi, al via i lavori per il centro e le frazioni 24/06/2016 MF - Nazionale 26 Via alla gara per l'headquarter Eni
24/06/2016 MF - Nazionale 27 L'Europa finanzia 195 progetti con 6,7 miliardi di euro 24/06/2016 ItaliaOggi 28 Beni sottocosto, Iva light 24/06/2016 Avvenire - Nazionale 29 La tangentopoli delle terme Abano, arrestato il sindaco 24/06/2016 Il Giornale - Nazionale 30 Obiettivo Iran, sul piatto ci sono oltre 800 nuovi hotel 24/06/2016 Il Giornale - Nazionale 31 Sarà la biennale della ripresa Hanno aderito già 350 aziende 24/06/2016 QN - Il Resto del Carlino - Rimini 32 Edilizia, si riaccendono le ruspe 24/06/2016 QN - La Nazione - Empoli 33 STUDENTI ALL'ASCIUTT0 24/06/2016 Il Mattino - Avellino 34 Scognamillo resta alla guida dei costruttori 24/06/2016 Cose di Casa 36 SCONTI FISCALI PER LA CASA: ANCORA PER 6 MESI 24/06/2016 Cose di Casa 39 QUANTO COSTANO I LAVORI DI CASA 24/06/2016 Cose di Casa 41 RINNOVARE LA CUCINA CONVIENE ANCORA 17/06/2016 Il Giornale dell Installatore 44 Dal quaDro Di arrivo a quello portatile 17/06/2016 Nuova Finestra 45 Edilizia a bassissima energia 17/06/2016 Nuova Finestra 46 Pagamenti e imprese edili: calano i ritardi gravi 17/06/2016 Nuova Finestra 47 Edilizia in Italia. Cresme: +1,8% SCENARIO ECONOMIA
24/06/2016 Corriere della Sera - Nazionale 49 La lettera segreta dal cuore della City 24/06/2016 Corriere della Sera - Nazionale 51 Inchiesta Popolari Il premier sentito come teste 24/06/2016 Corriere della Sera - Nazionale 53 Da Bruxelles a Francoforte, la linea rossa tra l'Ue e Draghi 24/06/2016 Corriere della Sera - Nazionale 54 Berlusconi chiude i conti e taglia i costi di Villa Certosa 24/06/2016 Il Sole 24 Ore 55 Brexit, la cattiva coscienza dell'Europa 24/06/2016 Il Sole 24 Ore 57 «Banco Popolare più forte, pronti alla fusione con Bpm» 24/06/2016 Il Sole 24 Ore 59 Da Confindustria sì unanime al referendum sulle riforme 24/06/2016 Il Sole 24 Ore 62 Uno scudo di swap valutari 24/06/2016 Il Sole 24 Ore 64 Visco: «Il bail-in è stata una sconfitta per l'Italia» 24/06/2016 Il Sole 24 Ore 66 I passi da fare e il coraggio che manca 24/06/2016 La Repubblica - Nazionale 68 Energie rinnovabili rilancio da 9 miliardi e accordi Eni-Enel 24/06/2016 La Repubblica - Nazionale 69 In pensione anticipata anche gli statali Madia li convoca per il contratto 24/06/2016 La Repubblica - Nazionale 70 Eolico e solare, il primato italiano costa caro 24/06/2016 La Repubblica - Nazionale 71 L'Italia un "paradiso" per i colossi del web al Fisco solo 15 milioni 24/06/2016 L'Espresso 72 Miracolo a Marcianise 24/06/2016 L'Espresso 74 Ma quanti soldi per l'Uber cinese
24/06/2016 L'Espresso 76 Una nuova authority? Meglio di no 24/06/2016 La Stampa - Nazionale 78 Il segreto del sapere condiviso 24/06/2016 La Stampa - Nazionale 80 Unicredit, pressing di Visco "Fate presto con il nuovo ad" 24/06/2016 Il Messaggero - Nazionale 81 Pensione anticipata, coinvolti anche statali e autonomi SCENARIO PMI 24/06/2016 Il Sole 24 Ore 83 Export extra-Ue ancora in calo 24/06/2016 Il Sole 24 Ore 85 L'occupazione è in crescita del 2,5% 24/06/2016 ItaliaOggi 86 Vigilanza scadente, quella Bce 24/06/2016 Avvenire - Nazionale 88 Fondi per attirare investitori 24/06/2016 L'Unità - Nazionale 89 Industria, tornano a crescere fatturato e ordinativi nel mese di aprile
ANIEM 1 articolo
24/06/2016 diffusione:7740 Pag. 12 tiratura:16506 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Edili, c'è il segretario Macale Rinnovo contratto Seminario a Matera MATERA- La piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori edili in scadenza il 30 giugno sarà al centro di un convegno sul tema "Rinnovare il contratto per costruire la nuova bilateralità", organizzato dalla Filca Cisl che si terrà a Matera, nel salone della Edilcassa, in Via Di Francia 32, a partire dalle 9.30. Interverranno il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, La Torre, il presidente dell'Ance Matera, Olivieri, il presidente di Confapi Aniem Matera, il segretario della Filca Cisl Basilicata, Pantone, e il segretario della Filca Cisl, Macale. ANIEM - Rassegna Stampa 24/06/2016 7
SCENARIO EDILIZIA 26 articoli
24/06/2016 diffusione:305863 Pag. 9 Ed. Milano tiratura:387811 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cantiere infinito Palalido, revoca dell'appalto Milanosport chiama Cantone Lavori fermi, partita la lettera per estromettere la «Ge.Co.Co» Paola D'Amico Il caso Palalido rimbalza all'Anac (l'autorità anticorruzione). Milanosport avrebbe chiesto un parere sulla gestione dell'appalto da parte di Ge.Co.Co, l'azienda subentrata nei (tormentati) lavori di ricostruzione dell'impianto sportivo di piazza Stuparich. Alla «Ge.Co.Co», nel giugno di due anni fa, l'impresa che si era aggiudicata l'appalto da 10 milioni di euro «Edil Tre Elle» aveva ceduto il ramo d'azienda che aveva in gestione il cantiere del palazzetto. Soltanto un mese prima, nel maggio 2014, il Palalido aveva aperto le porte alla città, per mostrare lo stato di avanzamento dei lavori, mentre le gru iniziavano a montare l'ossatura del nuovo palazzetto dello sport, con immensi prefabbricati in cemento armato. Cedere un ramo d'azienda è legittimo, ma implica quasi ricominciare daccapo l'iter autorizzativo. E dunque ecco altri mesi di fermo e ritardi su un cronoprogramma in costante revisione. Abbastanza per congelare tutto fin dopo l'estate. Il 20 marzo scorso, il consiglio di amministrazione di Milanosport si è riunito per valutare l'ennesima richiesta di spostare a fine gennaio 2017 la consegna dell'opera. E dopo numerose diffide, ha deciso di revocare l'appalto. La causa è proprio l'«inadempimento reiterato». «L'ennesimo cambio di cronoprogramma non è più credibile dopo aver constatato che nelle ultime settimane il cantiere era pressoché fermo», fanno intendere dalla società che gestisce gli impianti sportivi milanesi e che insieme al Comune deve ora decidere se affidare ciò che rimane dei lavori al secondo classificato oppure ad Mm. Le raccomandate con la disdetta del rapporto sono partite. E anche solo questa azione comporta un tempo di fermo che può andare da un minimo di trenta giorni a un massimo di quaranta. Un tempo necessario per valutare il valore di quanto è stato realizzato sin qui per il palazzetto - circa 65% delle opere - e necessario per applicare le penali. L'informativa ad Anac e la richiesta di parere sono un passo ulteriore nella storia infinita di questo cantiere, dopo la cessione di ramo d'azienda da parte della Edil Tre Elle ha fatto registrare un tempo supplementare. E cioè, nel febbraio 2015, l'ingresso del novarese Ivan Presta a Edil Tre Elle come azionista di riferimento, anche se la titolarità dell'appalto rimane della Ge.Co.Co. Dopo la cessione di quote a Presta, i lavori in piazza Stuparich riprendono spediti, lo scheletro esterno del palazzetto viene completato e anche la copertura. Qualcosa cambia di nuovo, a distanza di pochi mesi, e cioè nell'estate 2015 quando da visure camerali risulta che Presta cede le proprie quote all'amministratore unico di Ge.Co.Co, Simone Ceron, e lo sostituisce nel ruolo di procuratore generale. Tutto ciò apparentemente non dovrebbe influire sul destino del cantiere. Eppure i cronoprogrammi da quel momento vengono prorogati di mese in mese. A settembre 2015 la nuova scadenza richiesta e accettata obtorto collo da Milanosport e Comune è il 31 dicembre. Ma mentre si chiude l'anno di Expo, il palazzetto non ha ancora la copertura. La cronaca registra contenziosi tra l'azienda appaltatrice e quella, Steel Pool, che si dovrebbe occupare della copertura. Un cantiere infinito e sfortunato, se si pensa che la decisione di ricostruirlo fu presa dal sindaco Letizia Moratti nel 2010. Il primo grande scoglio che ha rallentato il cantiere è stata la scoperta di amianto, disperso ovunque, trovato in tre diversi tempi, conseguenza di lavori malfatti in una ristrutturazione del vecchio Palalido risalente a dodici anni prima. pdamico@corriere.it © RIPRODUZIONE RISERVATA Il progetto Il progetto del Palalido è presentato dal sindaco Moratti nell'ottobre 2010 L'Olimpia Armani firma SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 9
24/06/2016 diffusione:305863 Pag. 9 Ed. Milano tiratura:387811 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato la convenzione con il Comune e ne diventa lo sponsor Nel 2011 inizia la demolizione ma un anno dopo il ritrovamento di amianto blocca il cantiere Aprile 2014, l'area è bonificata. Ma la società che ha vinto l'appalto affitta il ramo d'azienda e ricominciano gli stop. Lo scorso ottobre lascia anche lo sponsor Foto: Piazza Stuparich Il cantiere del Palalido, ancora fermo Sotto, le ruspe e le gru: immobili ( foto Salerno ) SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 10
24/06/2016 diffusione:155874 Pag. 8 tiratura:211650 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La ripresa difficile IL SETTORE ENERGETICO Enel, primato nel geotermico Starace: ora puntiamo ad altri 20 megawatt investiremo 500 milioni nei prossimi 5 anni Eni, nel 2017 l'esordio nell'eolico Descalzi: piano da 700 milioni-1 miliardo su 4mila ettari di aree industriali bonficate Rinnovabili, incentivi per 9 miliardi Renzi vara la «strategia verde»: «Italia all'avanguardia» - Firmato il decreto, fondi a eolico e geotermico COLLABORAZIONE Sono in corso contatti per una joint venture tra i due colossi dell'energia per sviluppare insieme alcuni progetti «green» LE MOSSE DEL MISE Il ministro Calenda: a breve un nuovo decreto con i criteri per sostendere lo sviluppo del comparto dal 2017 secondo le nuove regole Ue Laura Serafini ROMA «C'è un messaggio politico che voglio dare oggi: basta dire che siamo il fanalino di coda, che l'Italia è indietro nelle rinnovabili. Siamo invece uno dei paesi più all'avanguardia, più avanti in Italia nella diffusione di queste tecnologie di altri paesi europei. Le nostre aziende, Eni, Enel, Terna, hanno la migliore ingegneria e tecnologia in questo comparto e Enel Green Power, in particolare, è leader a livello mondiale». Il premier Matteo Renzi raduna i vertici delle maggiori aziende energetiche del paese a Palazzo Chigi per annunciare il nuovo committment del governo nel settore e dare nuovo slancio al mercato interno. Il punto di partenza è il decreto firmato ieri dal ministro per lo sviluppo Economico, Carlo Calenda, che assegna nuovi incentivi, non a pioggia come in passatoe senza gravare con nuovi oneri in bolletta, alle fonti diverse dal fotovoltaico. Un decreto, ora alla firma dei ministri per l'Ambientee le politiche agricole, che prevede l'assegnazionepassando in prevalenza attraverso le aste - di circa 450 milioni di euro di incentivi l'anno per un periodo di 20/25 anni e un importo complessivo di 9 miliardi. Il provvedimento era atteso dal mercato da oltre un anno. È l'ultimo che verrà emanato con le vecchie regole, pur avendo recepito in parte le nuove disposizioni europee, che entreranno in vigore dal primo gennaio 2017 e consentiranno di ottenere incentivi solo partecipando a gare nelle quali si presenteranno progetti in tutte le tecnologie diverse e vincerà quella più efficiente. Il decreto in fase di emanazione fa ancora perno, invece, su aste diversea seconda della tecnologia e sul meccanismo dei ribassi, che potranno andare da un minino del 2 a un massimo del 30 per cento. Enel (ieri era presente anche il responsabile della divisione rinnovabili, Francesco Venturini)è prima fila per partecipare ad aste per l'eolico on shore- che il decreto prevede per complessivi 860 megawatt- per il rifacimento di impianti idrici, per il settore geotermico e le biomasse. «In questo settore - ha ricordato ieri l'ad di Enel Francesco Starace - siamo il più grande operatore al mondo». Il manager ha annunciato che intende aggiungere circa 20 megawatt nel geotermico partecipando alle aste previste dal decretoe ha ricordato come in Italia sia stato installato il primo impianto ibrido geotermicoe biomasse. Gli investimenti nel geotermico della società saranno pari a 500 milioni nei prossimi5 anni.E ancora: la società parteciperà alle aste per il rifacimento di impianti idrici e la conversione degli ex zuccherifici a impianti per biomasse per complessivi 83 megawatt. Con tutta probabilità anche l'Eni prenderà parte alle aste, soprattutto per l'eolico. Ieri l'ad del gruppo petrolifero, Claudio Descalzi, ha ricordato come la società stia entrando nel settore utilizzando 4 mila ettari di aree industriali sottopostea bonifichee non utilizzabili per altri scopi. Il piano, ha spiegato, «partirà nel 2017»e durerà «circa due anni e mezzo. L'investimento globale sarà di circa 700 milioni di euro-1 miliardo di euro» per installare fini a 2,4 gigawatt di potenza. La prima fase riguarderà impianti per 240 megawatt che saranno installati in Sicilia, Sardegna, Pu- glia, Calabria e Liguria. I primi progetti saranno approvati dopo l'estatee entro il 2017 dovrebbero essere installati 70 megawatt. Descalzi ha annunciato che sono in corso contatti con Enel per la costituzione di una joint-venture finalizzata a sviluppare assieme alcuni progetti nel settore. Eni, ha chiosato Descalzi, «è una compagnia oil&gas,è il nostro core business, ma abbiamo una missione cheè quella di andare verso un futuro low carbon». «Stiamo monitorando i siti in cui l'Eni intende allestire gli impianti di energia rinnovabile per gli allacciamenti e per accompagnare sviluppi importanti per il paese», ha annunciato l'ad di Terna, Matteo Del Fante, che illustrando le attività della società ha ricordato «sei linee di collegamento a cui stiamo lavorando»: si tratta SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 11
24/06/2016 diffusione:155874 Pag. 8 tiratura:211650 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato del collegamento con la Francia sotto il Frejus, quello «nei Balcani via il Montenegro, la linea con la Svizzera, quella con l'Austria» e «il collegamento verso sud, in particolare verso la Tunisia». Terna, inoltre, sta lavorando sulle batterie: «50 megawatt già installati e altri 25 megawatt nei prossimi tre anni», ha spiegato. Tra gli obiettivi del gruppo c'è anche quello di «esportare la filiera con cui lavoriamo. Il 95% degli investimenti di Terna, anche al- l'estero, dove abbiamo appena consegnato una linea di tramissione a Enel in Cile, finisce ad imprese italiane. Quella filiera la nostra ambizione ed esportarla fuori. Vogliamo essere quel trampolino». Del Fante ha definito il ruolo di Terna come un «hub a trazione rinnovabile del Mediterraneo». Il ministro Calenda ha chiuso la singolare kermesse, firmando il decreto e segnando il percorso che il ministero intende seguire per sostenere con forza il comparto. Verrà emanato a breve un nuovo decreto che definirài criteri per sostenere lo sviluppo delle rinnovabili dal 2017, dunque recependo i nuovi dettami dell'Unione europea. Verrà rivista la strategia energetica nazionale e, dopo il via libera della Ue, verrà varato nel 2017 il nuovo sistema del capacity market. «Il mio mandato era trasformare il mio ministero da quello del vincolo in quello dello sviluppo sostenibile. Oggi è un primo passo verso quel risultato» ha commentato il ministro per l'Ambiente, Luca Galletti. Il quale ha ricordato la contrapposizione che sinora aveva caratterizzato l'oil& gase le rinnovabili.«La spinta era quella del no: "chiudete le piattaforme offshore" mi dicevano.E invece no, l'oil& gas nonè la controparte del mio ministero, ma una parte importante della transizione industriale verso un'economia verde che questo Paese ha intrapreso prima degli altri Paesi europei. Abbiamo delle performance sulle rinnovabili che sono le migliori in Europa e forse nel mondo». Decreto rinnovabili, la mappa dei fondi Risorse annue e potenza installata per fonte. In milioni di euro e MW Milioni di euro Megawatt EOLICO ON-SHORE 85 860 Un settore a basso costo incentivo, che ha dimostrato di poter sviluppare un'ampia concorrenza sulle procedure di accesso. Gli investimenti promossi hanno elevate ricadute sulla supply chain nazionale di impianti e componentistica IDRO 61 80 Come per l'eolico, si tratta di una tecnologia a costo di incentivazione relativamente basso, con un buon potenziale di crescita soprattutto di piccoli impianti, e buone ricadute sulla filiera nazionale BIOMASSE 105 90 La valorizzazione energetica di scarti e residui rappresenta un'importante modalità di integrazione tra agricoltura ed energia e di promozione dell'economia circolare, con positive ricadute sull'economia territoriale SOLARE TERMODINAMICO 98 120 Si introduce la possibilità di dimostrare tecnologie innovative, su cui il nostro Paese ha sviluppato importanti brevetti, con forti potenziali di sviluppo su mercati esteri 435 milioni di euro EOLICO OFF-SHORE 10 30 La previsione consente di recuperare investimenti già avviati nel settore e sperimentare il regime di aiuto su una tecnologia non diffusa in Italia GEO 37 50 È un settore in cui l'Italia vanta una indubbia leadership internazionale. Oltre alla geotermia tradizionale, il decreto indirizza il sostegno in modo prioritario verso tecnologie innovative a basso impatto ambientale 9miliardi di euro RIFIUTI 10 50 Si offre uno strumento per la chiusura del ciclo rifiuti, nel rispetto della gerarchia europea di priorità di trattamento RIFACIMENTI 29 90 L'obiettivo è il mantenimento in efficienza della potenza (eolica e idrica, soprattutto) esistente, a costi contenuti e con un miglioramento dell'efficienza impiantistica e senza nuovi impatti ambientali TOTALE 1.370 megawatt TOTALE IN 20 ANNI Foto: ANSA Foto: Ieri a Palazzo Chi gi. Il premier Matteo Renzi alll'incontro sulle rinnovabili Foto: A pagina 51 Gli aiuti della Ue per il risparmio energetico SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 12
24/06/2016 diffusione:155874 Pag. 15 tiratura:211650 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato RICONOSCIMENTI / ALL'INTERNO / Industria Via ai Premi Cresco Award Paolo Bricco pagina 19 Via ai Premi Cresco Award MILANO «Anche in Italia vale la pena di lanciare questa scommessa. Le imprese possono diventare micro-motori di una nuova idea di sviluppo lavorando in partnership con le pubbliche amministrazioni, che devono rifondare il loro modo di pensare e di agire. "Cresco Award Città Sostenibili", in questo senso, si propone come una nuova best practice». Gabriele Pasqui, docente di politiche urbane al Politecnico di Milano, è membro della giuria della nuova iniziativa, presentata ieri a Milano dalla Fondazione Sodalitas e dall'Anci, l'Associazione nazionale comuni italiani. «Cresco Award - aggiunge Alessandro Beda, consigliere di indirizzo della Fondazione Sodalitas - promuove una sostenibilità praticata, e non solo predicata, attraverso una alleanza fra comuni, imprese e università. Vogliamo contribuirea fare conoscerei progetti eccellenti sviluppati nei territori, per innescare una emulazione virtuosa nel Paese». I Comuni (o gruppi di Comuni) possono candidare al "Cresco Award città sostenibili" progetti sviluppati in tre categorie: sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica. Il Cresco Award sarà assegnato in ognuna di queste categorie a Comuni (o gruppi di Comuni) con oltre 50mila abitanti e a Comuni (o gruppi di Comuni) con meno di 50mila abitanti. Il premio rappresenta una nuova fase di una iniziativa che ha già avuto un primo tempo, focalizzato in Lombardia: negli ultimi quattro anni sono state attivate in questa regione le cosiddette "Isole Cresco" in cui Sodalitas, Fondazione Eni Enrico Mattei e una serie di imprese hanno lavorato su specifici progetti nei territori dei comuni di Gorgonzola, Abbiategrasso, Calusco d'Adda, Saronno, Carugate e Cesano Maderno. Adesso l'obiettivo è quello di ampliare l'iniziativa estendendola in due modi a tutti i comuni italiani. Il primo è il censimento e la valorizzazione dei progetti sulla sostenibilità che già esistono. Il secondo è - appunto - il coinvolgimento di imprese, portatrici di specializzazioni e tecnicalità che possono diventare uno strumento di governance delle policy pubbliche e della costruzione dell'offerta dei servizi alle comunità locali. In questo senso i comuni interessati possono partecipare a una sorta di call in cui, in ultima istanza, le imprese mettono a disposizione competenze che possono aiutare ciascuna amministrazione a sviluppare particolari iniziative e a migliorare così la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Le imprese coinvolte, che appunto presentano propri premi, sono Abb (premio per il comune più smart), Bracco (premio salute sostenibile), Dnv Gl Business Assurance (economia circolare e condivisa), Enel (l'innovazione sostenibile dei servizi energetici in ambito urbano), Mapei (tec- nologia e materiali a salvaguardia dell'ambiente e della sostenibilità sociale), Pirelli (mobilità sostenibile), Siemens (sostenibilità energetica degli edifici), Sodexo (alimentazione sostenibile e riduzione dello spreco), StMicroelectronics (smart kids for smart cities), UniCredit (imprenditorialità e occupabilità giovanile). L'iniziativa della Fondazione Sodalitas e dell'Anci avviene in un contesto in cui non poco è già stato fatto per le smart city e per il discorso pubblico sulla sostenibilità dei territori. «I comuni italiani investono già oggi 3,7 miliardi di euro per realizzare 1.300 progetti che coinvolgono 15 milioni di cittadini. Una base, questa, da cui partire per fare ancora di più», dice Elisa Filippi, project officer di Anci. «L'aspetto interessante di questa iniziativa - nota Edoardo Croci, membro della giuria e coordinatore dell'Osservatorio Green Economy Iefe Università Bocconi - è il pieno coinvolgimento delle imprese nello sviluppo urbano. Nel prossimo futuro, due terzi degli investimenti in infrastrutture saranno nelle città. Dunque, sono le città il luogo deputato alla sfida dello sviluppo sostenibile e della green economy. Naturalmente, nei Paesi avanzati, e in Italia in particolare, le risorse pubbliche sono poche e sono in diminuzione. Per questa ragione la partecipazione attiva delle imprese e la loro collaborazione con i comuni è fondamentale». Il modello di riferimento è quello anglosassone. Basti pensare a quanto è riuscita fare negli Stati Uniti la Rockefeller Foundation sul tema della "resilienza urbana", attivando gruppi di lavoro nelle pubbliche ammin i s t r a z i o n i c h e h a n n o costruito le condizioni per vere e proprie rigenerazioni SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 13
24/06/2016 diffusione:155874 Pag. 15 tiratura:211650 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato dei tessuti urbani che erano stati lacerati in maniera significativa da crisi economiche e occupazionali, ambientali e culturali. Le dimensioni sono diverse. Ma l'ispirazione è, anche ma non solo, quella. «E se c'è un luogo da cui può partire un progetto così complesso - conclude Pasqui - quello è senza dubbio Milano, dove le imprese hanno la forza e la sensibilità per diventare i motori dello sviluppo sostenibile in tutto il Paese». COME PARTECIPARE L'iter del premio Le candidature al Cresco award saranno valutate da una giuria indipendente e multistakeholder, presieduta dal rettore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone. Fondazione italiana Accenture, nell'ambito della propria mission di trasferire competenze e tecnologie , ha messo a disposizione dell'iniziativa la propria piattaforma digitale ideaTRE60: tutti i Comuni e le Unioni/Raggruppamenti tra Comuni possono candidare i propri progetti di sviluppo sostenibile al Cresco award Città sostenibili» sulla piattaforma internet http://crescoaward.ideatre60.it Il bando rimarrà aperto fino alle ore 13 di giovedì 15 settembre 2016. I premi ABB Il Comune più smart ABB intende riconoscere l'impegno del Comune che abbia avviato la creazione di un modello di sviluppo urbano. In particolare, verranno valutate le iniziative che abbiano offerto nuove opportunità- peri cittadinie le impreseattraverso l'integrazione e la connessione di tecnologie ad alto contenuto innovativo. BRACCO Salute sostenibile Bracco intende premiare il Comune che abbia sviluppato il miglior progetto di prevenzione per la qualità della vita dei propri cittadini. In particolare, saranno valutati positivamente i programmi dedicati al benessere delle categorie più deboli: donne, emarginati e anziani. DNV-GL Economia circolare condivisa DNV GL Business Assurance intende riconoscere l'impegno del Comune che abbia creato le condizioni (attraverso piattaforme tecnologiche innovative, progettazione condivisa con la cittadinanza) per promuovere l'incontro tra domanda (cittadini)e offerta (impresa, Terzo settore, ecc.). ENEL L'innovazione sostenibile dei servizi energetici in ambito urbano Enel isi propone dipremiare gli enti che abbiano intrapreso programmi e iniziative innovative e sostenibili per integrare usi intelligenti di energia che promuovano servizi per migliorare la qualità della vita dei cittadini in ambito urbano. MAPEI Tecnologiae materialia salvaguardia dell'ambientee della sostenibilità sociale Mapei intende premiare il Comune che si proponga di realizzare progetti di prevenzionee riduzione dei dannia cose e/o persone derivanti da fenomeni sismici di rilevante intensità tramite impiego di protocollie presidi adeguati. PIRELLI Mobilità sostenibile Pirelli intende premiare il Comune che presenti il progetto più virtuoso in termini di mobilità sostenibile. Saranno preferiti i progetti che integrino la dimensione sociale e quella ambientale, in grado di dimostrare impatti positivi sulla popolazione e sul territorio. SIEMENS Sostenibilità energetica degli edifici Siemens ha deciso di premiare il Comune che abbia realizzato un progetto di riqualificazione energetica nel territorio tenendo conto di consumi e riduzione di emissioni inquinanti. SODEXO Alimentazione sostenibile e riduzione dello spreco Sodexo intende premiare il Comune o le Unioni o Raggruppamenti di Comuni che presentino il "miglior progetto per la riduzione dello spreco di cibo". ST MICROELECTRONICS Buone paratiche di sostenibilità a scuola ST Microelectronics intende premiare il Comune che presenti il miglior progetto per la diffusione, all'interno delle scuole, di buone pratiche di sostenibilità; particolare attenzione ai progetti con partecipazione attiva degli studenti UNICREDIT Imprenditorialità e occupazione giovanile UniCredit vuole premiare il progetto che meglio rappresenti la spinta del Comunea sviluppare iniziative, tanto più se nel settore agroalimentare, di sviluppo del pensiero imprenditoriale di sostegno alla occupazione giovanile SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 14
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato diffusione:155874 tiratura:211650 15 SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 Foto: paolo.bricco@ilsole24ore.com 24/06/2016 Pag. 15
24/06/2016 diffusione:155874 Pag. 46 tiratura:211650 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Comuni. Per il piano Città 2012 sono stati spesi solo 17 milioni Riqualificazioni, la nuova chance Saverio Fossati pIl bando per la riqualificazione urbana parte bene. O almeno meglio del piano Città del 2012, per i quale dei 20 miliardi di progetti e 200 milioni di fondi, solo 17 milioni sono stati spesi. Meno di un millesimo in quattro anni. Ma con questo, meno ambizioso (500 milioni), i Comuni sono intenzionati a dare il meglio, anche perché il bandoè anche il risultato degli interventi dell' Anci per renderlo più fruibile. Ieri siè svoltoa Roma il seminario organizzato dall'Anci proprio sul bando, dove sono stati illustrati termini e procedure. Stefania Dota, vice segretario generale dell'Associazione, ha evidenziato che, grazie ai suggerimenti dell'Anci, ora i Comuni sono liberi di scegliere le aree degli interventi da proporre e hanno la possibilità di richiedere i finanziamenti anche peri progetti già presentatia seguito di altre norme, per poi poter scegliere quando arriveranno le risposte. L'esperienza da evitare è proprio quella del Piano città: co- me illustrato da Paolo Testa, responsabile dell'Area studi, ricerche e banche dati delle autonomie locali, che ha realizzato la ricerca, attualmente sono in corso ben cinque piani di intervento: contratti di quartiere, piano nazionale di edilizia abitativa, 6.000 campanili, impianti sportivi e piano Città (rigenerazione urbana), cui si aggiunge quest'ultimo bando per la riqualificazione delle periferie. In particolare, il piano Città (Dl 83/2012) ha visto la partecipazione di 457 Comuni per 20 miliardi di progetti, ma solo 28 sono risultati assegnatari e 16 hanno risposto al questionario Anci. I risultati sono poco consolanti: del costo complessivo di 1,7 miliardi, 666 milioni erano l'ammontare dei finanziamenti richiesti, ma solo 172 milioni sono stati assegnati (su 200 disponibili) e solo un decimo di questi sono stati spesi (del resto l'84% degli interventi è ancora da completare). E tutti gli importi sono stati comunque spesi attraverso appalti, senza uso di strumenti alternativi. Il tut- to dopo quattro anni. Proprio sulla necessità di una progettualità di riqualificazione condivisa, con un coinvolgimento dei privati che superi gli appalti, siè invece espresso l'Anci, sottolineando (come ha fatto il segretario generale, Veronica Nicotra) il valore sociale e umano del recupero delle periferie, che dovrebbe essere oggetto di un passaggio da misure di carattere straordinario a politiche stabili di intervento. Per questo l'Anci ha fatto un grosso lavoro con altri organismi come Ance, Acri, Assoimmobiliare, anche per una comunità di pratiche tra assessori e funzionari che si occupano di rigenerazione urbana, aperta anche agli organismi associativi con l'obiettivo di raccogliere e organizzare un "portafoglio progetti" immediatamente disponibile. Che possa essere rapidamente valutato e selezionato da soggetti neutrali per l'accesso ai finanziamenti. Del resto da associazioni, casse e ordini (Eppi, Cipag e architetti) presenti al convegno è venuta la richiesta di un intervento più ampio e con tempi di accesso più lunghi. Il piano Città 1.716.129.120 665.968.948 172.822.000 Milioni di euro Fonte: Anci Costo complessivo Nel 2012, 457 Comuni hanno partecipato al programma di finanziamento di progetti per la r igenerazione urbana ex decreto legge 83/2012 (art.12) - Misure urgenti per la crescita del Paese convertito con legge 134/2012, meglio conosciuto come il piano città. Valore complessivo dei progetti intorno a 20 miliardi di euro Importo finanziamento r ichiesto Importo finanziamento accordato (di cui realizzato meno del 10%) Assegnatari delle risorse disponibili sono stati 28 Comuni. L'analisi: questionar io e interviste 16 r ispondenti SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 16
24/06/2016 diffusione:155874 Pag. 51 tiratura:211650 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Programmi «verdi». Al via le call di Horizon 2020 e Empir 2016 per i progetti di efficienza dei consumi Energia, la Ue premia i risparmi In tutto quasi 100 milioni di finanziamenti per Pmi e istituti di ricerca Francesco Petrucci pEfficienza energetica premiata dall'Europa con nuovi incentivi per progetti di ricerca: in pista le nuove call di Horizon 2020 e quelle di Empir, il programma per la ricerca europea sulla metrologia, cofondato e sostenuto dalla Commissione europea e dagli Stati membri partecipanti per finanziare progetti di sviluppo di tecniche metrologiche, metodi di misurazione e standard per le applicazioni industriali con l'obiettivo di favorire l'innovazionee la competitività nella produzione industriale. Sul piatto per impresee istituti di ricerca quasi 100 milioni di euro voltia premiare progetti innovativi in vari settori, tra cui spicca l'efficienza energetica. Horizon 2020 Sono in partenza dal 26 luglio 2016 per chiudersi il 19 gennaio 2017 le nuove 6 call del programma Horizon 2020 "Secure, Clean and Efficient Energy" (sottoprogramma "Efficienza energetica 2016-2017"). Sul piatto ci sono subito 48 milioni di euro del budget totale di 194 milioni per gli anni 2016 e 2017. I progetti possono essere presentati da piccolee medie imprese, università, aziende attive nel settore tecnologico, istituti di ricerca, ricercatori singoli o affiliati a soggetti pubblici o privati. In generale i 6 inviti della Commissione europea "chiamano" i partecipanti a presentare progetti di ricerca relativi al: recupero del calore di scarto da impianti urbani e suo riutilizzo per aumentare l'efficienza energetica dei sistemi di riscaldamento individuale e raffreddamento; valorizzazione del calore di scarto negli impianti industriali; nuove soluzioni di riscaldamento e raffreddamento che utilizzano fonti di energia termica a bassa temperatura. Sono incentivati anche progetti diretti a facilitare l'ingresso nel mercato di centri elaborazione dati più energeticamente efficienti e integrati. Tra le call, di particolare interesse quella diretta a "usare" l'Ict (Information & Communication Technology) per cambiare il comportamento degli utenti verso l'efficienza energetica. I progetti dovranno dimostrare che le soluzioni basate sulle tecnologie della comunicazione possono contribuire al risparmio energetico motivando un cambiamento comportamentale degli utenti finali. In particolare si premierà lo sviluppo di strumenti innovativi digitali "user friendly" e applicazioni o servizi come contatori intelligenti, strumenti di misurazione del calore che trasmettano informazioni, prese elettriche intelligenti, elettrodomestici "smart" e così via. La diffusione di tali strumenti ha lo scopo di monitorarei consumi energetici degli utenti rendendoli più consapevoli sul risparmio energetico. Poiché Horizon è un programma di ricerca che spinge verso la collaborazione, le proposte devono essere presentate da almeno tre soggetti giuridici, ognuno dei quali deve essere stabilito in uno Stato membro o in un cosiddetto Paese associato diverso e tutti i soggetti devono essere indipendenti l'uno dall'altro. Le Pmi possono partecipare anche singolarmente essendo previsto uno strumento particolare per loro. Tutte le informazioni utili per le imprese che vogliono accedere ai finanziamenti si possono trovare sul "Portale dei partecipanti" (http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/) dove i gli interessati possono capire quali siano le proposte più adatte per la loro realtà aziendale. Empir 2016-2020 Il programma Empir (European Metrology Programme for Innovation and Research) analogamente a Horizon 2020 finanzia progetti di ricerca transnazionali "multipartner" per lo sviluppo di tecniche metrologiche, metodi di misurazione e standard per le applicazioni industriali ed è sostenuto congiuntamente dalla Commissione europeae dai Pae- si partecipanti nell'ambito di Euramet, l'associazione europea di Istituti nazionali di metrologia (per l'Italia l'Istituto nazionale di ricerca metrologica). È Euramet a organizzare gli inviti a presentare proposte, la selezione e il monitoraggio dei progetti nonché l'assegnazione dei contributi (essenzialmente contributi alla spesa o cofinanziamenti). I progetti sono presentati principalmente da istituti di ricerca e imprese. Il budget dei 5 inviti a presentare proposte aperti dal 16 giugno 2016 è di quasi 50 milioni di euro spalmato sui seguenti settori: energia, ambiente, ricerca potenziale (sviluppo della capacità di ricerca metrologica), normativa (sviluppo di metodi e tecniche metrologiche necessarie per la SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 17
24/06/2016 diffusione:155874 Pag. 51 tiratura:211650 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato standardizzazione) e supporto agli impatti post ricerca (questa "call" partirà il 26 luglio 2016). In particolare per il settore energia il Comitato Empir ha selezionato 18 temi di ricerca sui quali gli interessati sono chiamati a proporre progetti. Tra i temi proposti ci sono, ad esempio: lo sviluppo di metodi di misurazione per il biometano (per ottenere solidi e tracciabili metodi di misurazione prima che esso venga immesso in rete o usato come carburante); metodi di misura per rendere affidabili le reti energetiche intelligenti specie con lo sviluppo delle energie rinnovabili che richiedono reti elettriche in grado di bilanciare in modo efficace domandae offerta di energia. E ancora metodi di misura per migliorare l'efficienza energetica delle illuminazioni allo stato solido (come quella a Led). Infine una ricerca metrologica trasversale legata ai materiali a film sottile (come il fotovoltaico di ultima generazione) che possa minimizzare i rischi di investimenti in tali ricerche. Per informazioni dettagliate su tuttii temi oggetto delle calle su come partecipare gli interessati possono consultare il sito di Euramet (http://msu.euramet.org/). L'identikit HORIZON 2020 CALL ENERGIA EFFICIENTE 2016-2017 8 L'obiettivo Risparmio di energie e consumo energetico consapevole 8 Temi principali dei progetti Valorizzazione del calore di scarto negli impianti industriali e negli edifici urbani; sviluppo di prodotti e servizi innovativi che 8 6 call su efficienza energetica Partenza il 26 luglio 2016 fino al 19 gennaio 2017 misurando l'energia rendano consapevoli i consumatori sul risparmio energetico; sviluppo di data center energeticamente efficienti Budget: 48 milioni di euro Beneficiari: piccole e medie imprese, università, aziende attive nel settore tecnologico, istituti di ricerca, ricercatori singoli o affiliati a soggetti pubblici o privati EMPIR 2016 PROGRAMMA UE DI METROLOGIA 8 5 call Energia, ambiente, ricerca potenziale , normativa e supporto agli impatti post ricerca 8 Domande Dal 26 luglio 2016 (call per il supporto agli impatti post ricerca); le altre call sono aperte Chiusura 30 settembre 2016 8 Temi dei progetti Metodi di misura per il biometano prima dell'immissione in rete, sviluppo delle tecnologie di illuminazione a Led, affidabilità delle reti energetiche 8 La parola Metrologia: la scienza che si occupa della misurazione e delle sue applicazioni Budget: 50 milioni di euro circa Beneficiari: istituti di ricerca e imprese SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 18
24/06/2016 diffusione:234691 Pag. 1 tiratura:339543 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL CASO Il premier sentito come testimone per l'indagine sulle Popolari FABIO TONACCI Il premier sentito come testimone per l'indagine sulle Popolari A PAGINA 15 ROMA. Quel che resta di uno dei più sciagurati investimenti di Banca Etruria arrugginisce in un cantiere dismesso del porto di Civitavecchia. Il guscio ferroso dello "yacht più grande del mondo" giace dentro un'impalcatura di tubi innocenti e tendoni laceri. La Privilege Yard, società che doveva costruirlo, è fallita dopo aver avuto dalle banche un finanziamento di cento milioni di euro. Finirlo ora costerebbe più che smantellarlo. I giorni in cui l'ex segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone benediva la chiglia lunga 127 metri, con grande cerimonia, sono lontani. I bonifici che l'alto prelato ha ottenuto dalla Privilege, circa 700.000 euro dal 2008 al 2012 sotto forma di donazioni a enti terzi, invece, ci sono ancora. E due procure della Repubblica, Arezzo e Civitavecchia, ci stanno lavorando su. I magistrati vogliono ricostruire la rete di amicizie di alto livello dell'imprenditore della Privilege Mario La Via, 72enne romano, indagato per bancarotta a Civitavecchia. Tra i suoi contatti, generali dei Carabinieri e della Finanza (tra cui Michele Adinolfi), governatori, sottosegretari. E Tarcisio Bertone. Quale servigio garantì il segretario di Stato Vaticano? La benedizione della chiglia nel settembre del 2008 pare un po' poco, a fronte delle consistenti donazioni successive. Ha avuto un qualche ruolo nel convincere le banche della bontà del progetto del mega yacht? Questa storia si afferra partendo dalla fine, cioè dalle tre perquisizioni che il procuratore capo di Arezzo, Roberto Rossi, ha disposto ieri per l'ex presidente Etruria Giuseppe Fornasari, l'ex consigliere Giorgio Guerrini e il funzionario Paolo Fumi. Sono indagati per bancarotta fraudolenta per il dissesto della Popolare: gli investigatori non si spiegano come abbiano potuto concedere alla Privilege Yard nel 2010 un fido da 57 milioni di euro, con un'istruttoria (condotta da Fumi) aperta e chiusa in appena otto giorni. Il progetto non stava in piedi: la società era nata nel 2006 e non si era mai occupata di yacht, non si sapeva chi fosse il compratore (si favoleggiò di un interessamento di Brad Pitt e Angelina Jolie), il cantiere sorgeva su un terreno che non aveva sbocco diretto al mare ed era circondato da un binario ferroviario. Soprattutto, non c'erano garanzie. Barclays Bank era disposta sì a dare una copertura, ma soltanto dopo il varo. Etruria si è presa il ruolo di capofila di un consorzio di banche (Unicredit, Bpm, Mps service, Intesa e Banca Marche) che ha concesso alla Privilege Yard crediti per 100 milioni. Ottanta milioni sono stati effettivamente erogati, e ottanta milioni non sono rientrati nelle casse dei sei istituti. Solo Etruria ci ha rimesso 29 milioni: l'ennesima corposa distrazione patrimoniale da attribuire agli ex manager. La Privilege è fallita il 22 giugno del 2015, e la procura di Civitavecchia ha avviato l'inchiesta per bancarotta fraudolenta. È così che quattro anni di corrispondenza tra La Via e Bertone sono finiti agli atti. Pure ad Arezzo stanno studiando quei documenti. L'ex segretario di Stato vaticano usava La Via come un bancomat. Pretendeva donazioni per enti e diocesi sparse in tutto il pianeta, e l'imprenditore eseguiva. Nel carteggio se ne contano una trentina, per circa 700mila euro. «Egregio dottor La Via, come d'accordi telefonici le invio l'elenco delle richieste che sottopongo alla sua cortese attenzione. Il totale ammonta a 67.600 euro e 20.000 dollari. La ringrazio per la somma che crederà opportuno mettere a disposizione», si legge in una delle lettere firmata da Bertone su carta intestata, datata 16 novembre 2009. La Via faceva beneficenza con denaro che non era suo, attingendo dai fondi della Privilege Yard. Scorrendo la lista: 35.247 euro al Movimiento de Los Focolares (da sempre vicini a Bertone), 69.738 euro al Collegio Madre del Divino Pastore, 20.000 euro alla Diocesi di Civitavecchia, 21.000 euro alla Fondazione Don Bosco in India e altri 25.000 per la associazione Don Bosco University, 50.000 euro SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 19
24/06/2016 diffusione:234691 Pag. 1 tiratura:339543 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato all'arcivescvo boliviano di Cochabamba, 80.000 euro per il completamento della casa vescovile della Curia di Leopoli, 30.000 per la costruzione di una chiesetta a Sagar in India. Quando si attardava a sborsare, veniva richiamato all'ordine. «Il cardinal Bertone - scrive in una mail la segretaria dell'alto prelato, Rosi Bortolussi, il 10 febbraio 2011 - ha ricevuto una lettera da parte del vescovo di Gyor il quale comunica che a tutt'oggi non ha ricevuto il bonifico di 9.000 euro che gli era stato annunciato per una borsa di studio a un seminarista ungherese. Vorrebbe cortesemente far verificare?». Il quotidiano Libero a dicembre aveva svelato il contenuto della corrispondenza, dando conto di un misterioso bonifico da 46,3 milioni diretto alla società Privilege Yard Inc. con sede alle Isole Vergini. Se i soldi di Etruria e delle altre banche siano finiti ai Caraibi, è materia di indagine. Ma ai magistrati interessa anche approfondire il ruolo avuto da Bertone. Non sfugge, infatti, che almeno con Unicredit l'ex segretario di Stato avesse rapporti eccellenti. Non foss'altro perché il colosso bancario ha inglobato nel 2007 Capitalia, istituto storicamente vicino al Vaticano. LE TAPPE 12 3 4 IL PROGETTO La Privilege Yard è stata costituita nel dicembre 2006, per la costruzione di un mega yacht di 127 metri in un cantiere a Civitavecchia LE DONAZIONI L'ex segretario di Stato vaticano Bertone ha ottenuto dal 2008 al 2012 circa 700mila euro di donazioni dalla Privilege Yard LA BANCAROTTA Nel giugno 2015 la Privilege è fallita e lo yacht è incompiuto. Le procure di Arezzo e Civitavecchia stanno indagando per bancarotta IL FINANZIAMENTO Un consorzio di sei banche, con Etruria capofila, decide di concedere alla Privilege finanziamenti per un centinaio di milioni Foto: AGLI ATTI A sinistra, una delle lettere di Bertone (sotto) a La Via. Sopra, lo yacht mai ultimato nel cantiere di Civitavecchia SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 20
24/06/2016 diffusione:234691 Pag. 25 tiratura:339543 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il bando. Assegnate le prime 9 torri messe sul mercato dal Demanio in affitto per i prossimi 50 anni: a vincere aziende locali, giovani imprenditori e una ditta tedesca Centri yoga, resort e musei la nuova vita dei fari italiani Presto la gara per altri 20 Tra i paletti: nessuna speculazione edilizia e rispetto del territorio Lo Stato incasserà canoni annui per 340mila euro, 6 milioni la cifra investita dai privati MASSIMO MINELLA UN faro per casa. Anche per una sola notte, facendo rivivere una struttura che ha perso la sua funzione naturale di torre d'avvistamento, ma può trasformarsi in un luogo pronto a rinascere con abiti nuovi e ad aprirsi a iniziative turistiche, ambientali e museali. Trasformandosi in un centro in cui dedicarsi allo yoga, agli sport acquatici, ma anche al controllo e alla tutela delle coste e del mare. È andato così bene il bando lanciato dall'Agenzia del Demanio (che a ottobre aveva messo sul mercato undici fari dismessi e ha trovato progetti pronti al decollo per nove) che presto ne partirà un secondo, per altri venti. I paletti saranno gli stessi della prima gara, nessuna speculazione edilizia o immobiliare, ma progetti che siano rispettosi del territorio e puntino alla valorizzazione degli spazi offerti, declinandoli ovviamente come meglio si ritiene. Quello che fino a oggi era quindi un costo, ora diventerà un ricavo, tenuto conto che l'Agenzia non dovrà più farsi carico delle spese di manutenzione e incasserà un affitto per i cinquant'anni di durata del contratto. I privati investiranno 6 milioni di euro per riqualificare le strutture, con una ricaduta economica di 20 e garantirà occupazione per oltre cento addetti. Lo Stato incasserà oltre 340mila di euro di canoni annui che, vista la differente durata delle concessioni, supererà i 7 milioni. Per ridare nuova vita alle vecchie sentinelle del mare, l'Agenzia del Demanio ha scelto imprese locali e giovani imprenditori, società dell'industria turistico-ricettiva, associazioni esperte in tutela ambientale e in attività sociali, ma anche investitori stranieri. Non enti benefici, certo, ma soggetti che dall'operazione, comprensibilmente, vogliono avere anche un ritorno economico dall'investimento fatto. Sull'isola del Giglio, ad esempio, per il Faro di Punta Fenaio la Snp ha presentato un progetto di riqualificazione della struttura che promuoverà una forma di ricettività turistica legata ai caratteri distintivi del territorio. Mentre per quello di Punta Capel Rosso "Raggio-Le Esperidi" partirà dal recupero della memoria storica del faro per farne un museo dinamico. Per il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica, la Sabir Immobiliare ha proposto un progetto di accoglienza sul modello foresteria in cui sviluppare momenti dedicati alla formazione, allo studio e all'intrattenimento. Il progetto di Lorenzo Malafarina a cui va il Faro Capo Grosso nell'isola di Levanzo a Favignana prevede un resort in cui ospitare workshop di cucina, fotografia, eventi, escursioni e attività legate alla vela, alla pesca e allo yoga. Il Faro di Brucoli ad Augusta sarà gestito da Azzurra Capital come accoglienza turistica con prodotti eno- gastronomici locali. L'ultimo faro siciliano, quello di Murro di Porco, a Siracusa, è stato assegnato a Sebastian Cortese, imprenditore under 30 che ha proposto un modello di business articolato: ristorazione, marketing, congressi, eventi e 14 posti letto tra suite e boutique apartment. La tedesca Floatel, specializzata nel recupero di fari in Scozia, Spagna e Germania, valorizzerà i Fari di Punta Imperatore a Forio D'Ischia e San Domino alle isole Tremiti secondo un modello di "rifugio nel faro", uno spazio di riflessione e raccolta con un approccio minimal. Il Faro di Capo D'Orso a Maiori, infine, sarà gestito dal Wwf Oasi Soc. Unipersonale che accanto agli spazi per l'ospitalità realizzerà un osservatorio marino-costiero, con un centro visite, percorsi natura e una bottega dei sapori. MURRO DI PORCO Ristorazione, marketing, posti letto e congressi al faro di Siracusa PUNTA IMPERATORE Un resort di lusso per il faro di Forio d'Ischia SAN DOMINO Per il faro alle Isole Tremiti pronto un resort turistico esclusivo PUNTA CAVAZZI A Ustica previsto un centro di formazione e SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 21
24/06/2016 diffusione:234691 Pag. 25 tiratura:339543 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato intrattenimento CAPO GROSSO Il faro dell'isola di Levanzo sarà un resort: attività come vela e yoga BRUCOLI Il faro ad Augusta allestito come punto di accoglienza turistica CAPO D'ORSO Un osservatorio marino-costiero per il faro di Maiori (Salerno) PUNTA DEL FENAIO Per il faro dell'Isola del Giglio si punta sul turismo CAPEL ROSSO Operazione di recupero per l'altro faro del Giglio: sarà un museo www.agenziademanio.it www.fondoambiente.it PER SAPERNE DI PIÙ SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 22
24/06/2016 diffusione:234691 Pag. 1 Ed. Napoli tiratura:339543 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA MANIFESTAZIONE IN VILLA COMUNALE Sit-in contro l'ascensore del metrò Podrecca: protesta sproporzionata (tiziana cozzi) Protesta in Villa comunale contro l'ascensore. Arrivano poco alla volta, si radunano all'ombra di un albero, proprio davanti alla Cassa armonica. A pochi metri, coperto dalle transenne del cantiere, c'è l'ascensore per disabili della metro Linea 6. È questo l'oggetto dello scandalo, lo "scempio infinito" che ha sollevato tante proteste. Sono sei tra associazioni ambientaliste e comitati civici scese in piazza per dire no al vano in cemento armato, spuntato dentro la Villa. Protestano e intanto preparano ricorso al ministero dei beni culturali. A PAGINA II ARRIVANO poco alla volta, si radunano all'ombra di un albero, proprio davanti alla Cassa armonica. A pochi metri, coperto dalle transenne del cantiere, c'è l'ascensore per disabili della metro Linea 6. È questo l'oggetto dello scandalo, lo "scempio infinito" che ha sollevato tante proteste. Sono sei tra associazioni ambientaliste e comitati civici (Progetto Napoli, Cittadinanza attiva in difesa di Napoli, Cambiamò, Assoutenti, Comitato Civico Portosalvo, Prima i bambini ed Italia Nostra) scese in piazza per dire no a quel vano in cemento armato, spuntato dentro la Villa. Protestano e intanto preparano ricorso al ministero dei Beni culturali. «La Soprintendenza mette il bavaglio alle associazioni» protestano i comitati, puntando il dito contro il soprintendente Luciano Garella. Intanto c'è chi si sporge dalle mura di recinzione del cantiere ora fermo (sospeso temporaneamente dal Comune) per guardare quel "bunker". C'è qualcuno che chiede una scala per osservarlo da vicino. «Vogliamo che questo scempio sia abbattuto» urlano a turno con il megafono, improvvisando un'assemblea pubblica sotto il sole rovente in una Villa comunale infuocata. «È scandaloso - dice l'architetto Isabella Guarini del comitato civico Posillipo - La villa è ormai cementificata, è questa è l'ennesima prova. Non ci hanno mai fatto vedere nulla del progetto, a suo tempo avremmo fatto la guerra». «In questa vicenda non è mai intervenuto il sindaco Luigi de Magistris - osserva il professor Francesco Bruno, nipote di Gaetano Bruno, progettista di via Caracciolo - è responsabile perché presiede la commissione edilizia integrata che ha dato i pareri favorevoli all'edificazione del vano ascensore. Il problema è il luogo scelto, sbagliato completamente. È sbagliata anche la posizione che non consente ai cancelli di aprirsi». «Perché non si pensato ad un ascensore che non emerge in superficie, come succede a via Cesario Console?» si chiede Raffaele Aragona del comitato Quiete pubblica di Chiaia. «Si tratta di un intervento errato - aggiunge l'architetto Giulio Pane - i nostri progetti vengono bocciati dalla Soprintendenza. L'ente pubblico ha una strada privilegiata, ottiene tutti i permessi, il privato invece sta lì ad attendere autorizzazioni che non arrivano mai». «Noi denunciamo quello che non va - attacca Antonella Pane di Progetto Napoli-. Se la Soprintendenza assolvesse la funzione di controllo del patrimonio monumentale, le associazioni civiche non avrebbero motivo di intervenire. Lo scopo delle associazioni non è combattere battaglie contro le istituzioni ma salvaguardare la propria città e scendere in campo quando le stesse istituzioni latitano». Chiede il trasferimento del soprintendente Garella invece Guido Donatone di Italia Nostra. «Garella spera di liquidare la denuncia delle associazioni declassandola a polemica spicciola e tenta di ovviare all'imbarazzo di dover dare conto del suo mancato controllo. Se proprio l'incarico pesa può sempre dimettersi», taglia corto Edvige Nastri di Cittadinanza attiva. (tiziana cozzi) IN CAMPO ARCHITETTO Giulio Pane, docente di Storia dell'Architettura alla Federico II attacca la Soprintendenza alle Belle arti guidata da Luciano Garella SOPRINTENDENTE Luciano Garella soprintendente alle Belle Arti. Replica alle proteste delle associazioni annunciando nuove soluzioni L'ASSOCIAZIONE Edvige Nasti di Cittadinanza attiva chiede le dimissioni del soprintendente per il mancato controllo sull'ascensore SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016 23
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