ANIEM Rassegna Stampa del 24/06/2016

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ANIEM
   Rassegna Stampa del 24/06/2016

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INDICE

ANIEM
   24/06/2016 Il Quotidiano del Sud - Basilicata                                              7
   Rinnovo contratto Seminario a Matera

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  Il capitolo non contiene articoli

SCENARIO EDILIZIA
   24/06/2016 Corriere della Sera - Milano                                                    9
   Palalido, revoca dell'appalto Milanosport chiama Cantone

   24/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                                  11
   Rinnovabili, incentivi per 9 miliardi

   24/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                                  13
   Via ai Premi Cresco Award

   24/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                                  16
   Riqualificazioni, la nuova chance

   24/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                                  17
   Energia, la Ue premia i risparmi

   24/06/2016 La Repubblica - Nazionale                                                       19
   Il premier sentito come testimone per l'indagine sulle Popolari

   24/06/2016 La Repubblica - Nazionale                                                       21
   Centri yoga, resort e musei la nuova vita dei fari italiani

   24/06/2016 La Repubblica - Napoli                                                          23
   Sit-in contro l'ascensore del metrò Podrecca: protesta sproporzionata

   24/06/2016 La Stampa - Novara                                                              24
   Allo studio le offerte per finire il palasport Ma il cantiere non partirà prima del 2017

   24/06/2016 Il Messaggero - Umbria                                                          25
   Todi, al via i lavori per il centro e le frazioni

   24/06/2016 MF - Nazionale                                                                  26
   Via alla gara per l'headquarter Eni
24/06/2016 MF - Nazionale                                      27
  L'Europa finanzia 195 progetti con 6,7 miliardi di euro

  24/06/2016 ItaliaOggi                                          28
  Beni sottocosto, Iva light

  24/06/2016 Avvenire - Nazionale                                29
  La tangentopoli delle terme Abano, arrestato il sindaco

  24/06/2016 Il Giornale - Nazionale                             30
  Obiettivo Iran, sul piatto ci sono oltre 800 nuovi hotel

  24/06/2016 Il Giornale - Nazionale                             31
  Sarà la biennale della ripresa Hanno aderito già 350 aziende

  24/06/2016 QN - Il Resto del Carlino - Rimini                  32
  Edilizia, si riaccendono le ruspe

  24/06/2016 QN - La Nazione - Empoli                            33
  STUDENTI ALL'ASCIUTT0

  24/06/2016 Il Mattino - Avellino                               34
  Scognamillo resta alla guida dei costruttori

  24/06/2016 Cose di Casa                                        36
  SCONTI FISCALI PER LA CASA: ANCORA PER 6 MESI

  24/06/2016 Cose di Casa                                        39
  QUANTO COSTANO I LAVORI DI CASA

  24/06/2016 Cose di Casa                                        41
  RINNOVARE LA CUCINA CONVIENE ANCORA

  17/06/2016 Il Giornale dell Installatore                       44
  Dal quaDro Di arrivo a quello portatile

  17/06/2016 Nuova Finestra                                      45
  Edilizia a bassissima energia

  17/06/2016 Nuova Finestra                                      46
  Pagamenti e imprese edili: calano i ritardi gravi

  17/06/2016 Nuova Finestra                                      47
  Edilizia in Italia. Cresme: +1,8%

SCENARIO ECONOMIA
24/06/2016 Corriere della Sera - Nazionale                                   49
La lettera segreta dal cuore della City

24/06/2016 Corriere della Sera - Nazionale                                   51
Inchiesta Popolari Il premier sentito come teste

24/06/2016 Corriere della Sera - Nazionale                                   53
Da Bruxelles a Francoforte, la linea rossa tra l'Ue e Draghi

24/06/2016 Corriere della Sera - Nazionale                                   54
Berlusconi chiude i conti e taglia i costi di Villa Certosa

24/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                    55
Brexit, la cattiva coscienza dell'Europa

24/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                    57
«Banco Popolare più forte, pronti alla fusione con Bpm»

24/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                    59
Da Confindustria sì unanime al referendum sulle riforme

24/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                    62
Uno scudo di swap valutari

24/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                    64
Visco: «Il bail-in è stata una sconfitta per l'Italia»

24/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                    66
I passi da fare e il coraggio che manca

24/06/2016 La Repubblica - Nazionale                                         68
Energie rinnovabili rilancio da 9 miliardi e accordi Eni-Enel

24/06/2016 La Repubblica - Nazionale                                         69
In pensione anticipata anche gli statali Madia li convoca per il contratto

24/06/2016 La Repubblica - Nazionale                                         70
Eolico e solare, il primato italiano costa caro

24/06/2016 La Repubblica - Nazionale                                         71
L'Italia un "paradiso" per i colossi del web al Fisco solo 15 milioni

24/06/2016 L'Espresso                                                        72
Miracolo a Marcianise

24/06/2016 L'Espresso                                                        74
Ma quanti soldi per l'Uber cinese
24/06/2016 L'Espresso                                                     76
  Una nuova authority? Meglio di no

  24/06/2016 La Stampa - Nazionale                                          78
  Il segreto del sapere condiviso

  24/06/2016 La Stampa - Nazionale                                          80
  Unicredit, pressing di Visco "Fate presto con il nuovo ad"

  24/06/2016 Il Messaggero - Nazionale                                      81
  Pensione anticipata, coinvolti anche statali e autonomi

SCENARIO PMI
  24/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                 83
  Export extra-Ue ancora in calo

  24/06/2016 Il Sole 24 Ore                                                 85
  L'occupazione è in crescita del 2,5%

  24/06/2016 ItaliaOggi                                                     86
  Vigilanza scadente, quella Bce

  24/06/2016 Avvenire - Nazionale                                           88
  Fondi per attirare investitori

  24/06/2016 L'Unità - Nazionale                                            89
  Industria, tornano a crescere fatturato e ordinativi nel mese di aprile
ANIEM

1 articolo
24/06/2016                                                                                             diffusione:7740
Pag. 12                                                                                                 tiratura:16506

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 Edili, c'è il segretario Macale
 Rinnovo contratto Seminario a Matera

 MATERA- La piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori edili in scadenza il 30 giugno
 sarà al centro di un convegno sul tema "Rinnovare il contratto per costruire la nuova bilateralità",
 organizzato dalla Filca Cisl che si terrà a Matera, nel salone della Edilcassa, in Via Di Francia 32, a partire
 dalle 9.30. Interverranno il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, La Torre, il presidente dell'Ance
 Matera, Olivieri, il presidente di Confapi Aniem Matera, il segretario della Filca Cisl Basilicata, Pantone, e il
 segretario della Filca Cisl, Macale.

ANIEM - Rassegna Stampa 24/06/2016                                                                                   7
SCENARIO EDILIZIA

26 articoli
24/06/2016                                                                                            diffusione:305863
Pag. 9 Ed. Milano                                                                                        tiratura:387811

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  Cantiere infinito
  Palalido, revoca dell'appalto Milanosport chiama Cantone
  Lavori fermi, partita la lettera per estromettere la «Ge.Co.Co»
  Paola D'Amico

  Il caso Palalido rimbalza all'Anac (l'autorità anticorruzione). Milanosport avrebbe chiesto un parere sulla
  gestione dell'appalto da parte di Ge.Co.Co, l'azienda subentrata nei (tormentati) lavori di ricostruzione
  dell'impianto sportivo di piazza Stuparich. Alla «Ge.Co.Co», nel giugno di due anni fa, l'impresa che si era
  aggiudicata l'appalto da 10 milioni di euro «Edil Tre Elle» aveva ceduto il ramo d'azienda che aveva in
  gestione il cantiere del palazzetto. Soltanto un mese prima, nel maggio 2014, il Palalido aveva aperto le
  porte alla città, per mostrare lo stato di avanzamento dei lavori, mentre le gru iniziavano a montare
  l'ossatura del nuovo palazzetto dello sport, con immensi prefabbricati in cemento armato. Cedere un ramo
  d'azienda è legittimo, ma implica quasi ricominciare daccapo l'iter autorizzativo. E dunque ecco altri mesi di
  fermo e ritardi su un cronoprogramma in costante revisione. Abbastanza per congelare tutto fin dopo
  l'estate.
  Il 20 marzo scorso, il consiglio di amministrazione di Milanosport si è riunito per valutare l'ennesima
  richiesta di spostare a fine gennaio 2017 la consegna dell'opera. E dopo numerose diffide, ha deciso di
  revocare l'appalto. La causa è proprio l'«inadempimento reiterato». «L'ennesimo cambio di
  cronoprogramma non è più credibile dopo aver constatato che nelle ultime settimane il cantiere era
  pressoché fermo», fanno intendere dalla società che gestisce gli impianti sportivi milanesi e che insieme al
  Comune deve ora decidere se affidare ciò che rimane dei lavori al secondo classificato oppure ad Mm. Le
  raccomandate con la disdetta del rapporto sono partite. E anche solo questa azione comporta un tempo di
  fermo che può andare da un minimo di trenta giorni a un massimo di quaranta. Un tempo necessario per
  valutare il valore di quanto è stato realizzato sin qui per il palazzetto - circa 65% delle opere - e necessario
  per applicare le penali.
  L'informativa ad Anac e la richiesta di parere sono un passo ulteriore nella storia infinita di questo cantiere,
  dopo la cessione di ramo d'azienda da parte della Edil Tre Elle ha fatto registrare un tempo supplementare.
  E cioè, nel febbraio 2015, l'ingresso del novarese Ivan Presta a Edil Tre Elle come azionista di riferimento,
  anche se la titolarità dell'appalto rimane della Ge.Co.Co. Dopo la cessione di quote a Presta, i lavori in
  piazza Stuparich riprendono spediti, lo scheletro esterno del palazzetto viene completato e anche la
  copertura. Qualcosa cambia di nuovo, a distanza di pochi mesi, e cioè nell'estate 2015 quando da visure
  camerali risulta che Presta cede le proprie quote all'amministratore unico di Ge.Co.Co, Simone Ceron, e lo
  sostituisce nel ruolo di procuratore generale. Tutto ciò apparentemente non dovrebbe influire sul destino del
  cantiere. Eppure i cronoprogrammi da quel momento vengono prorogati di mese in mese. A settembre
  2015 la nuova scadenza richiesta e accettata obtorto collo da Milanosport e Comune è il 31 dicembre.
  Ma mentre si chiude l'anno di Expo, il palazzetto non ha ancora la copertura. La cronaca registra
  contenziosi tra l'azienda appaltatrice e quella, Steel Pool, che si dovrebbe occupare della copertura. Un
  cantiere infinito e sfortunato, se si pensa che la decisione di ricostruirlo fu presa dal sindaco Letizia Moratti
  nel 2010. Il primo grande scoglio che ha rallentato il cantiere è stata la scoperta di amianto, disperso
  ovunque, trovato in tre diversi tempi, conseguenza di lavori malfatti in una ristrutturazione del vecchio
  Palalido risalente a dodici anni prima.
   pdamico@corriere.it
   © RIPRODUZIONE RISERVATA
  Il progetto
  Il progetto del Palalido è presentato dal sindaco Moratti nell'ottobre 2010 L'Olimpia Armani firma

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016                                                                        9
24/06/2016                                                                                           diffusione:305863
Pag. 9 Ed. Milano                                                                                       tiratura:387811

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  la convenzione con il Comune e ne diventa
  lo sponsor Nel 2011 inizia la demolizione ma un anno dopo il ritrovamento di amianto blocca il cantiere
  Aprile 2014, l'area è bonificata. Ma la società che ha vinto l'appalto affitta il ramo d'azienda e ricominciano
  gli stop. Lo scorso ottobre lascia anche
  lo sponsor
  Foto: Piazza Stuparich Il cantiere
  del Palalido, ancora fermo Sotto, le ruspe
  e le gru: immobili ( foto Salerno )

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016                                                                      10
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 La ripresa difficile IL SETTORE ENERGETICO Enel, primato nel geotermico Starace: ora puntiamo ad altri
 20 megawatt investiremo 500 milioni nei prossimi 5 anni Eni, nel 2017 l'esordio nell'eolico Descalzi: piano
 da 700 milioni-1 miliardo su 4mila ettari di aree industriali bonficate
 Rinnovabili, incentivi per 9 miliardi
 Renzi vara la «strategia verde»: «Italia all'avanguardia» - Firmato il decreto, fondi a eolico e geotermico
 COLLABORAZIONE Sono in corso contatti per una joint venture tra i due colossi dell'energia per sviluppare
 insieme alcuni progetti «green» LE MOSSE DEL MISE Il ministro Calenda: a breve un nuovo decreto con i
 criteri per sostendere lo sviluppo del comparto dal 2017 secondo le nuove regole Ue
 Laura Serafini

 ROMA «C'è un messaggio politico che voglio dare oggi: basta dire che siamo il fanalino di coda, che l'Italia
 è indietro nelle rinnovabili. Siamo invece uno dei paesi più all'avanguardia, più avanti in Italia nella
 diffusione di queste tecnologie di altri paesi europei. Le nostre aziende, Eni, Enel, Terna, hanno la migliore
 ingegneria e tecnologia in questo comparto e Enel Green Power, in particolare, è leader a livello mondiale».
 Il premier Matteo Renzi raduna i vertici delle maggiori aziende energetiche del paese a Palazzo Chigi per
 annunciare il nuovo committment del governo nel settore e dare nuovo slancio al mercato interno. Il punto
 di partenza è il decreto firmato ieri dal ministro per lo sviluppo Economico, Carlo Calenda, che assegna
 nuovi incentivi, non a pioggia come in passatoe senza gravare con nuovi oneri in bolletta, alle fonti diverse
 dal fotovoltaico. Un decreto, ora alla firma dei ministri per l'Ambientee le politiche agricole, che prevede
 l'assegnazionepassando in prevalenza attraverso le aste - di circa 450 milioni di euro di incentivi l'anno per
 un periodo di 20/25 anni e un importo complessivo di 9 miliardi. Il provvedimento era atteso dal mercato da
 oltre un anno. È l'ultimo che verrà emanato con le vecchie regole, pur avendo recepito in parte le nuove
 disposizioni europee, che entreranno in vigore dal primo gennaio 2017 e consentiranno di ottenere incentivi
 solo partecipando a gare nelle quali si presenteranno progetti in tutte le tecnologie diverse e vincerà quella
 più efficiente. Il decreto in fase di emanazione fa ancora perno, invece, su aste diversea seconda della
 tecnologia e sul meccanismo dei ribassi, che potranno andare da un minino del 2 a un massimo del 30 per
 cento. Enel (ieri era presente anche il responsabile della divisione rinnovabili, Francesco Venturini)è prima
 fila per partecipare ad aste per l'eolico on shore- che il decreto prevede per complessivi 860 megawatt- per il
 rifacimento di impianti idrici, per il settore geotermico e le biomasse. «In questo settore - ha ricordato ieri l'ad
 di Enel Francesco Starace - siamo il più grande operatore al mondo». Il manager ha annunciato che intende
 aggiungere circa 20 megawatt nel geotermico partecipando alle aste previste dal decretoe ha ricordato
 come in Italia sia stato installato il primo impianto ibrido geotermicoe biomasse. Gli investimenti nel
 geotermico della società saranno pari a 500 milioni nei prossimi5 anni.E ancora: la società parteciperà alle
 aste per il rifacimento di impianti idrici e la conversione degli ex zuccherifici a impianti per biomasse per
 complessivi 83 megawatt. Con tutta probabilità anche l'Eni prenderà parte alle aste, soprattutto per l'eolico.
 Ieri l'ad del gruppo petrolifero, Claudio Descalzi, ha ricordato come la società stia entrando nel settore
 utilizzando 4 mila ettari di aree industriali sottopostea bonifichee non utilizzabili per altri scopi. Il piano, ha
 spiegato, «partirà nel 2017»e durerà «circa due anni e mezzo. L'investimento globale sarà di circa 700
 milioni di euro-1 miliardo di euro» per installare fini a 2,4 gigawatt di potenza. La prima fase riguarderà
 impianti per 240 megawatt che saranno installati in Sicilia, Sardegna, Pu- glia, Calabria e Liguria. I primi
 progetti saranno approvati dopo l'estatee entro il 2017 dovrebbero essere installati 70 megawatt. Descalzi
 ha annunciato che sono in corso contatti con Enel per la costituzione di una joint-venture finalizzata a
 sviluppare assieme alcuni progetti nel settore. Eni, ha chiosato Descalzi, «è una compagnia oil&gas,è il
 nostro core business, ma abbiamo una missione cheè quella di andare verso un futuro low carbon».
 «Stiamo monitorando i siti in cui l'Eni intende allestire gli impianti di energia rinnovabile per gli allacciamenti
 e per accompagnare sviluppi importanti per il paese», ha annunciato l'ad di Terna, Matteo Del Fante, che
 illustrando le attività della società ha ricordato «sei linee di collegamento a cui stiamo lavorando»: si tratta

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 del collegamento con la Francia sotto il Frejus, quello «nei Balcani via il Montenegro, la linea con la
 Svizzera, quella con l'Austria» e «il collegamento verso sud, in particolare verso la Tunisia». Terna, inoltre,
 sta lavorando sulle batterie: «50 megawatt già installati e altri 25 megawatt nei prossimi tre anni», ha
 spiegato. Tra gli obiettivi del gruppo c'è anche quello di «esportare la filiera con cui lavoriamo. Il 95% degli
 investimenti di Terna, anche al- l'estero, dove abbiamo appena consegnato una linea di tramissione a Enel
 in Cile, finisce ad imprese italiane. Quella filiera la nostra ambizione ed esportarla fuori. Vogliamo essere
 quel trampolino». Del Fante ha definito il ruolo di Terna come un «hub a trazione rinnovabile del
 Mediterraneo». Il ministro Calenda ha chiuso la singolare kermesse, firmando il decreto e segnando il
 percorso che il ministero intende seguire per sostenere con forza il comparto. Verrà emanato a breve un
 nuovo decreto che definirài criteri per sostenere lo sviluppo delle rinnovabili dal 2017, dunque recependo i
 nuovi dettami dell'Unione europea. Verrà rivista la strategia energetica nazionale e, dopo il via libera della
 Ue, verrà varato nel 2017 il nuovo sistema del capacity market. «Il mio mandato era trasformare il mio
 ministero da quello del vincolo in quello dello sviluppo sostenibile. Oggi è un primo passo verso quel
 risultato» ha commentato il ministro per l'Ambiente, Luca Galletti. Il quale ha ricordato la contrapposizione
 che sinora aveva caratterizzato l'oil& gase le rinnovabili.«La spinta era quella del no: "chiudete le
 piattaforme offshore" mi dicevano.E invece no, l'oil& gas nonè la controparte del mio ministero, ma una
 parte importante della transizione industriale verso un'economia verde che questo Paese ha intrapreso
 prima degli altri Paesi europei. Abbiamo delle performance sulle rinnovabili che sono le migliori in Europa e
 forse nel mondo». Decreto rinnovabili, la mappa dei fondi Risorse annue e potenza installata per fonte. In
 milioni di euro e MW Milioni di euro Megawatt EOLICO ON-SHORE 85 860 Un settore a basso costo
 incentivo, che ha dimostrato di poter sviluppare un'ampia concorrenza sulle procedure di accesso. Gli
 investimenti promossi hanno elevate ricadute sulla supply chain nazionale di impianti e componentistica
 IDRO 61 80 Come per l'eolico, si tratta di una tecnologia a costo di incentivazione relativamente basso, con
 un buon potenziale di crescita soprattutto di piccoli impianti, e buone ricadute sulla filiera nazionale
 BIOMASSE 105 90 La valorizzazione energetica di scarti e residui rappresenta un'importante modalità di
 integrazione tra agricoltura ed energia e di promozione dell'economia circolare, con positive ricadute
 sull'economia territoriale SOLARE TERMODINAMICO 98 120 Si introduce la possibilità di dimostrare
 tecnologie innovative, su cui il nostro Paese ha sviluppato importanti brevetti, con forti potenziali di sviluppo
 su mercati esteri 435 milioni di euro EOLICO OFF-SHORE 10 30 La previsione consente di recuperare
 investimenti già avviati nel settore e sperimentare il regime di aiuto su una tecnologia non diffusa in Italia
 GEO 37 50 È un settore in cui l'Italia vanta una indubbia leadership internazionale. Oltre alla geotermia
 tradizionale, il decreto indirizza il sostegno in modo prioritario verso tecnologie innovative a basso impatto
 ambientale 9miliardi di euro RIFIUTI 10 50 Si offre uno strumento per la chiusura del ciclo rifiuti, nel rispetto
 della gerarchia europea di priorità di trattamento RIFACIMENTI 29 90 L'obiettivo è il mantenimento in
 efficienza della potenza (eolica e idrica, soprattutto) esistente, a costi contenuti e con un miglioramento
 dell'efficienza impiantistica e senza nuovi impatti ambientali TOTALE 1.370 megawatt TOTALE IN 20 ANNI
 Foto: ANSA
 Foto: Ieri a Palazzo Chi gi. Il premier Matteo Renzi alll'incontro sulle rinnovabili
 Foto: A pagina 51 Gli aiuti della Ue per il risparmio energetico

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 RICONOSCIMENTI / ALL'INTERNO / Industria
 Via ai Premi Cresco Award
 Paolo Bricco

 pagina 19 Via ai Premi Cresco Award MILANO «Anche in Italia vale la pena di lanciare questa scommessa.
 Le imprese possono diventare micro-motori di una nuova idea di sviluppo lavorando in partnership con le
 pubbliche amministrazioni, che devono rifondare il loro modo di pensare e di agire. "Cresco Award Città
 Sostenibili", in questo senso, si propone come una nuova best practice». Gabriele Pasqui, docente di
 politiche urbane al Politecnico di Milano, è membro della giuria della nuova iniziativa, presentata ieri a
 Milano dalla Fondazione Sodalitas e dall'Anci, l'Associazione nazionale comuni italiani. «Cresco Award -
 aggiunge Alessandro Beda, consigliere di indirizzo della Fondazione Sodalitas - promuove una sostenibilità
 praticata, e non solo predicata, attraverso una alleanza fra comuni, imprese e università. Vogliamo
 contribuirea fare conoscerei progetti eccellenti sviluppati nei territori, per innescare una emulazione virtuosa
 nel Paese». I Comuni (o gruppi di Comuni) possono candidare al "Cresco Award città sostenibili" progetti
 sviluppati in tre categorie: sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica. Il Cresco
 Award sarà assegnato in ognuna di queste categorie a Comuni (o gruppi di Comuni) con oltre 50mila
 abitanti e a Comuni (o gruppi di Comuni) con meno di 50mila abitanti. Il premio rappresenta una nuova fase
 di una iniziativa che ha già avuto un primo tempo, focalizzato in Lombardia: negli ultimi quattro anni sono
 state attivate in questa regione le cosiddette "Isole Cresco" in cui Sodalitas, Fondazione Eni Enrico Mattei e
 una serie di imprese hanno lavorato su specifici progetti nei territori dei comuni di Gorgonzola,
 Abbiategrasso, Calusco d'Adda, Saronno, Carugate e Cesano Maderno. Adesso l'obiettivo è quello di
 ampliare l'iniziativa estendendola in due modi a tutti i comuni italiani. Il primo è il censimento e la
 valorizzazione dei progetti sulla sostenibilità che già esistono. Il secondo è - appunto - il coinvolgimento di
 imprese, portatrici di specializzazioni e tecnicalità che possono diventare uno strumento di governance
 delle policy pubbliche e della costruzione dell'offerta dei servizi alle comunità locali. In questo senso i
 comuni interessati possono partecipare a una sorta di call in cui, in ultima istanza, le imprese mettono a
 disposizione competenze che possono aiutare ciascuna amministrazione a sviluppare particolari iniziative e
 a migliorare così la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Le imprese coinvolte, che appunto presentano
 propri premi, sono Abb (premio per il comune più smart), Bracco (premio salute sostenibile), Dnv Gl
 Business Assurance (economia circolare e condivisa), Enel (l'innovazione sostenibile dei servizi energetici
 in ambito urbano), Mapei (tec- nologia e materiali a salvaguardia dell'ambiente e della sostenibilità sociale),
 Pirelli (mobilità sostenibile), Siemens (sostenibilità energetica degli edifici), Sodexo (alimentazione
 sostenibile e riduzione dello spreco), StMicroelectronics (smart kids for smart cities), UniCredit
 (imprenditorialità e occupabilità giovanile). L'iniziativa della Fondazione Sodalitas e dell'Anci avviene in un
 contesto in cui non poco è già stato fatto per le smart city e per il discorso pubblico sulla sostenibilità dei
 territori. «I comuni italiani investono già oggi 3,7 miliardi di euro per realizzare 1.300 progetti che
 coinvolgono 15 milioni di cittadini. Una base, questa, da cui partire per fare ancora di più», dice Elisa Filippi,
 project officer di Anci. «L'aspetto interessante di questa iniziativa - nota Edoardo Croci, membro della giuria
 e coordinatore dell'Osservatorio Green Economy Iefe Università Bocconi - è il pieno coinvolgimento delle
 imprese nello sviluppo urbano. Nel prossimo futuro, due terzi degli investimenti in infrastrutture saranno
 nelle città. Dunque, sono le città il luogo deputato alla sfida dello sviluppo sostenibile e della green
 economy. Naturalmente, nei Paesi avanzati, e in Italia in particolare, le risorse pubbliche sono poche e
 sono in diminuzione. Per questa ragione la partecipazione attiva delle imprese e la loro collaborazione con i
 comuni è fondamentale». Il modello di riferimento è quello anglosassone. Basti pensare a quanto è riuscita
 fare negli Stati Uniti la Rockefeller Foundation sul tema della "resilienza urbana", attivando gruppi di lavoro
 nelle pubbliche ammin i s t r a z i o n i c h e h a n n o costruito le condizioni per vere e proprie rigenerazioni

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 dei tessuti urbani che erano stati lacerati in maniera significativa da crisi economiche e occupazionali,
 ambientali e culturali. Le dimensioni sono diverse. Ma l'ispirazione è, anche ma non solo, quella. «E se c'è
 un luogo da cui può partire un progetto così complesso - conclude Pasqui - quello è senza dubbio Milano,
 dove le imprese hanno la forza e la sensibilità per diventare i motori dello sviluppo sostenibile in tutto il
 Paese».
 COME PARTECIPARE L'iter del premio Le candidature al Cresco award saranno valutate da una giuria
 indipendente e multistakeholder, presieduta dal rettore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone.
 Fondazione italiana Accenture, nell'ambito della propria mission di trasferire competenze e tecnologie , ha
 messo a disposizione dell'iniziativa la propria piattaforma digitale ideaTRE60: tutti i Comuni e le
 Unioni/Raggruppamenti tra Comuni possono candidare i propri progetti di sviluppo sostenibile al Cresco
 award Città sostenibili» sulla piattaforma internet http://crescoaward.ideatre60.it Il bando rimarrà aperto fino
 alle ore 13 di giovedì 15 settembre 2016.
 I premi
 ABB
 Il Comune più smart ABB intende riconoscere l'impegno del Comune che abbia avviato la creazione di un
 modello di sviluppo urbano. In particolare, verranno valutate le iniziative che abbiano offerto nuove
 opportunità- peri cittadinie le impreseattraverso l'integrazione e la connessione di tecnologie ad alto
 contenuto innovativo.
 BRACCO Salute sostenibile Bracco intende premiare il Comune che abbia sviluppato il miglior progetto di
 prevenzione per la qualità della vita dei propri cittadini. In particolare, saranno valutati positivamente i
 programmi dedicati al benessere delle categorie più deboli: donne, emarginati e anziani.
 DNV-GL Economia circolare condivisa DNV GL Business Assurance intende riconoscere l'impegno del
 Comune che abbia creato le condizioni (attraverso piattaforme tecnologiche innovative, progettazione
 condivisa con la cittadinanza) per promuovere l'incontro tra domanda (cittadini)e offerta (impresa, Terzo
 settore, ecc.).
 ENEL L'innovazione sostenibile dei servizi energetici in ambito urbano Enel isi propone dipremiare gli enti
 che abbiano intrapreso programmi e iniziative innovative e sostenibili per integrare usi intelligenti di energia
 che promuovano servizi per migliorare la qualità della vita dei cittadini in ambito urbano.
 MAPEI Tecnologiae materialia salvaguardia dell'ambientee della sostenibilità sociale Mapei intende
 premiare il Comune che si proponga di realizzare progetti di prevenzionee riduzione dei dannia cose e/o
 persone derivanti da fenomeni sismici di rilevante intensità tramite impiego di protocollie presidi adeguati.
 PIRELLI Mobilità sostenibile Pirelli intende premiare il Comune che presenti il progetto più virtuoso in
 termini di mobilità sostenibile. Saranno preferiti i progetti che integrino la dimensione sociale e quella
 ambientale, in grado di dimostrare impatti positivi sulla popolazione e sul territorio.
 SIEMENS Sostenibilità energetica degli edifici Siemens ha deciso di premiare il Comune che abbia
 realizzato un progetto di riqualificazione energetica nel territorio tenendo conto di consumi e riduzione di
 emissioni inquinanti.
 SODEXO Alimentazione sostenibile e riduzione dello spreco Sodexo intende premiare il Comune o le
 Unioni o Raggruppamenti di Comuni che presentino il "miglior progetto per la riduzione dello spreco di
 cibo".
 ST MICROELECTRONICS Buone paratiche di sostenibilità a scuola ST Microelectronics intende premiare
 il Comune che presenti il miglior progetto per la diffusione, all'interno delle scuole, di buone pratiche di
 sostenibilità; particolare attenzione ai progetti con partecipazione attiva degli studenti
 UNICREDIT Imprenditorialità e occupazione giovanile UniCredit vuole premiare il progetto che meglio
 rappresenti la spinta del Comunea sviluppare iniziative, tanto più se nel settore agroalimentare, di sviluppo
 del pensiero imprenditoriale di sostegno alla occupazione giovanile

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                        Foto: paolo.bricco@ilsole24ore.com
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 Comuni. Per il piano Città 2012 sono stati spesi solo 17 milioni
 Riqualificazioni, la nuova chance
 Saverio Fossati

 pIl bando per la riqualificazione urbana parte bene. O almeno meglio del piano Città del 2012, per i quale
 dei 20 miliardi di progetti e 200 milioni di fondi, solo 17 milioni sono stati spesi. Meno di un millesimo in
 quattro anni. Ma con questo, meno ambizioso (500 milioni), i Comuni sono intenzionati a dare il meglio,
 anche perché il bandoè anche il risultato degli interventi dell' Anci per renderlo più fruibile. Ieri siè svoltoa
 Roma il seminario organizzato dall'Anci proprio sul bando, dove sono stati illustrati termini e procedure.
 Stefania Dota, vice segretario generale dell'Associazione, ha evidenziato che, grazie ai suggerimenti
 dell'Anci, ora i Comuni sono liberi di scegliere le aree degli interventi da proporre e hanno la possibilità di
 richiedere i finanziamenti anche peri progetti già presentatia seguito di altre norme, per poi poter scegliere
 quando arriveranno le risposte. L'esperienza da evitare è proprio quella del Piano città: co- me illustrato da
 Paolo Testa, responsabile dell'Area studi, ricerche e banche dati delle autonomie locali, che ha realizzato la
 ricerca, attualmente sono in corso ben cinque piani di intervento: contratti di quartiere, piano nazionale di
 edilizia abitativa, 6.000 campanili, impianti sportivi e piano Città (rigenerazione urbana), cui si aggiunge
 quest'ultimo bando per la riqualificazione delle periferie. In particolare, il piano Città (Dl 83/2012) ha visto la
 partecipazione di 457 Comuni per 20 miliardi di progetti, ma solo 28 sono risultati assegnatari e 16 hanno
 risposto al questionario Anci. I risultati sono poco consolanti: del costo complessivo di 1,7 miliardi, 666
 milioni erano l'ammontare dei finanziamenti richiesti, ma solo 172 milioni sono stati assegnati (su 200
 disponibili) e solo un decimo di questi sono stati spesi (del resto l'84% degli interventi è ancora da
 completare). E tutti gli importi sono stati comunque spesi attraverso appalti, senza uso di strumenti
 alternativi. Il tut- to dopo quattro anni. Proprio sulla necessità di una progettualità di riqualificazione
 condivisa, con un coinvolgimento dei privati che superi gli appalti, siè invece espresso l'Anci, sottolineando
 (come ha fatto il segretario generale, Veronica Nicotra) il valore sociale e umano del recupero delle
 periferie, che dovrebbe essere oggetto di un passaggio da misure di carattere straordinario a politiche
 stabili di intervento. Per questo l'Anci ha fatto un grosso lavoro con altri organismi come Ance, Acri,
 Assoimmobiliare, anche per una comunità di pratiche tra assessori e funzionari che si occupano di
 rigenerazione urbana, aperta anche agli organismi associativi con l'obiettivo di raccogliere e organizzare un
 "portafoglio progetti" immediatamente disponibile. Che possa essere rapidamente valutato e selezionato da
 soggetti neutrali per l'accesso ai finanziamenti. Del resto da associazioni, casse e ordini (Eppi, Cipag e
 architetti) presenti al convegno è venuta la richiesta di un intervento più ampio e con tempi di accesso più
 lunghi.
 Il piano Città
 1.716.129.120
 665.968.948
 172.822.000 Milioni di euro Fonte: Anci Costo complessivo Nel 2012, 457 Comuni hanno partecipato al
 programma di finanziamento di progetti per la r igenerazione urbana ex decreto legge 83/2012 (art.12) -
 Misure urgenti per la crescita del Paese convertito con legge 134/2012, meglio conosciuto come il piano
 città. Valore complessivo dei progetti intorno a 20 miliardi di euro Importo finanziamento r ichiesto Importo
 finanziamento accordato (di cui realizzato meno del 10%) Assegnatari delle risorse disponibili sono stati 28
 Comuni. L'analisi: questionar io e interviste 16 r ispondenti

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 Programmi «verdi». Al via le call di Horizon 2020 e Empir 2016 per i progetti di efficienza dei consumi
 Energia, la Ue premia i risparmi
 In tutto quasi 100 milioni di finanziamenti per Pmi e istituti di ricerca
 Francesco Petrucci

 pEfficienza energetica premiata dall'Europa con nuovi incentivi per progetti di ricerca: in pista le nuove call
 di Horizon 2020 e quelle di Empir, il programma per la ricerca europea sulla metrologia, cofondato e
 sostenuto dalla Commissione europea e dagli Stati membri partecipanti per finanziare progetti di sviluppo di
 tecniche metrologiche, metodi di misurazione e standard per le applicazioni industriali con l'obiettivo di
 favorire l'innovazionee la competitività nella produzione industriale. Sul piatto per impresee istituti di ricerca
 quasi 100 milioni di euro voltia premiare progetti innovativi in vari settori, tra cui spicca l'efficienza
 energetica. Horizon 2020 Sono in partenza dal 26 luglio 2016 per chiudersi il 19 gennaio 2017 le nuove 6
 call del programma Horizon 2020 "Secure, Clean and Efficient Energy" (sottoprogramma "Efficienza
 energetica 2016-2017"). Sul piatto ci sono subito 48 milioni di euro del budget totale di 194 milioni per gli
 anni 2016 e 2017. I progetti possono essere presentati da piccolee medie imprese, università, aziende
 attive nel settore tecnologico, istituti di ricerca, ricercatori singoli o affiliati a soggetti pubblici o privati. In
 generale i 6 inviti della Commissione europea "chiamano" i partecipanti a presentare progetti di ricerca
 relativi al: recupero del calore di scarto da impianti urbani e suo riutilizzo per aumentare l'efficienza
 energetica dei sistemi di riscaldamento individuale e raffreddamento; valorizzazione del calore di scarto
 negli impianti industriali; nuove soluzioni di riscaldamento e raffreddamento che utilizzano fonti di energia
 termica a bassa temperatura. Sono incentivati anche progetti diretti a facilitare l'ingresso nel mercato di
 centri elaborazione dati più energeticamente efficienti e integrati. Tra le call, di particolare interesse quella
 diretta a "usare" l'Ict (Information & Communication Technology) per cambiare il comportamento degli utenti
 verso l'efficienza energetica. I progetti dovranno dimostrare che le soluzioni basate sulle tecnologie della
 comunicazione possono contribuire al risparmio energetico motivando un cambiamento comportamentale
 degli utenti finali. In particolare si premierà lo sviluppo di strumenti innovativi digitali "user friendly" e
 applicazioni o servizi come contatori intelligenti, strumenti di misurazione del calore che trasmettano
 informazioni, prese elettriche intelligenti, elettrodomestici "smart" e così via. La diffusione di tali strumenti
 ha lo scopo di monitorarei consumi energetici degli utenti rendendoli più consapevoli sul risparmio
 energetico. Poiché Horizon è un programma di ricerca che spinge verso la collaborazione, le proposte
 devono essere presentate da almeno tre soggetti giuridici, ognuno dei quali deve essere stabilito in uno
 Stato membro o in un cosiddetto Paese associato diverso e tutti i soggetti devono essere indipendenti l'uno
 dall'altro. Le Pmi possono partecipare anche singolarmente essendo previsto uno strumento particolare per
 loro. Tutte le informazioni utili per le imprese che vogliono accedere ai finanziamenti si possono trovare sul
 "Portale dei partecipanti" (http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/) dove i gli interessati
 possono capire quali siano le proposte più adatte per la loro realtà aziendale. Empir 2016-2020 Il
 programma Empir (European Metrology Programme for Innovation and Research) analogamente a Horizon
 2020 finanzia progetti di ricerca transnazionali "multipartner" per lo sviluppo di tecniche metrologiche,
 metodi di misurazione e standard per le applicazioni industriali ed è sostenuto congiuntamente dalla
 Commissione europeae dai Pae- si partecipanti nell'ambito di Euramet, l'associazione europea di Istituti
 nazionali di metrologia (per l'Italia l'Istituto nazionale di ricerca metrologica). È Euramet a organizzare gli
 inviti a presentare proposte, la selezione e il monitoraggio dei progetti nonché l'assegnazione dei contributi
 (essenzialmente contributi alla spesa o cofinanziamenti). I progetti sono presentati principalmente da istituti
 di ricerca e imprese. Il budget dei 5 inviti a presentare proposte aperti dal 16 giugno 2016 è di quasi 50
 milioni di euro spalmato sui seguenti settori: energia, ambiente, ricerca potenziale (sviluppo della capacità
 di ricerca metrologica), normativa (sviluppo di metodi e tecniche metrologiche necessarie per la

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016                                                                          17
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 standardizzazione) e supporto agli impatti post ricerca (questa "call" partirà il 26 luglio 2016). In particolare
 per il settore energia il Comitato Empir ha selezionato 18 temi di ricerca sui quali gli interessati sono
 chiamati a proporre progetti. Tra i temi proposti ci sono, ad esempio: lo sviluppo di metodi di misurazione
 per il biometano (per ottenere solidi e tracciabili metodi di misurazione prima che esso venga immesso in
 rete o usato come carburante); metodi di misura per rendere affidabili le reti energetiche intelligenti specie
 con lo sviluppo delle energie rinnovabili che richiedono reti elettriche in grado di bilanciare in modo efficace
 domandae offerta di energia. E ancora metodi di misura per migliorare l'efficienza energetica delle
 illuminazioni allo stato solido (come quella a Led). Infine una ricerca metrologica trasversale legata ai
 materiali a film sottile (come il fotovoltaico di ultima generazione) che possa minimizzare i rischi di
 investimenti in tali ricerche. Per informazioni dettagliate su tuttii temi oggetto delle calle su come
 partecipare gli interessati possono consultare il sito di Euramet (http://msu.euramet.org/).
 L'identikit
 HORIZON 2020 CALL ENERGIA EFFICIENTE 2016-2017 8 L'obiettivo Risparmio di energie e consumo
 energetico consapevole 8 Temi principali dei progetti Valorizzazione del calore di scarto negli impianti
 industriali e negli edifici urbani; sviluppo di prodotti e servizi innovativi che 8 6 call su efficienza energetica
 Partenza il 26 luglio 2016 fino al 19 gennaio 2017 misurando l'energia rendano consapevoli i consumatori
 sul risparmio energetico; sviluppo di data center energeticamente efficienti Budget: 48 milioni di euro
 Beneficiari: piccole e medie imprese, università, aziende attive nel settore tecnologico, istituti di ricerca,
 ricercatori singoli o affiliati a soggetti pubblici o privati
 EMPIR 2016 PROGRAMMA UE DI METROLOGIA 8 5 call Energia, ambiente, ricerca potenziale ,
 normativa e supporto agli impatti post ricerca 8 Domande Dal 26 luglio 2016 (call per il supporto agli impatti
 post ricerca); le altre call sono aperte Chiusura 30 settembre 2016 8 Temi dei progetti Metodi di misura per
 il biometano prima dell'immissione in rete, sviluppo delle tecnologie di illuminazione a Led, affidabilità delle
 reti energetiche 8 La parola Metrologia: la scienza che si occupa della misurazione e delle sue applicazioni
 Budget: 50 milioni di euro circa Beneficiari: istituti di ricerca e imprese

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016                                                                        18
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 IL CASO
 Il premier sentito come testimone per l'indagine sulle Popolari
 FABIO TONACCI

 Il premier sentito come testimone per l'indagine sulle Popolari A PAGINA 15 ROMA. Quel che resta di uno
 dei più sciagurati investimenti di Banca Etruria arrugginisce in un cantiere dismesso del porto di
 Civitavecchia. Il guscio ferroso dello "yacht più grande del mondo" giace dentro un'impalcatura di tubi
 innocenti e tendoni laceri.
  La Privilege Yard, società che doveva costruirlo, è fallita dopo aver avuto dalle banche un finanziamento di
 cento milioni di euro. Finirlo ora costerebbe più che smantellarlo. I giorni in cui l'ex segretario di Stato
 vaticano Tarcisio Bertone benediva la chiglia lunga 127 metri, con grande cerimonia, sono lontani. I bonifici
 che l'alto prelato ha ottenuto dalla Privilege, circa 700.000 euro dal 2008 al 2012 sotto forma di donazioni a
 enti terzi, invece, ci sono ancora. E due procure della Repubblica, Arezzo e Civitavecchia, ci stanno
 lavorando su.
  I magistrati vogliono ricostruire la rete di amicizie di alto livello dell'imprenditore della Privilege Mario La
 Via, 72enne romano, indagato per bancarotta a Civitavecchia. Tra i suoi contatti, generali dei Carabinieri e
 della Finanza (tra cui Michele Adinolfi), governatori, sottosegretari. E Tarcisio Bertone. Quale servigio
 garantì il segretario di Stato Vaticano? La benedizione della chiglia nel settembre del 2008 pare un po'
 poco, a fronte delle consistenti donazioni successive. Ha avuto un qualche ruolo nel convincere le banche
 della bontà del progetto del mega yacht? Questa storia si afferra partendo dalla fine, cioè dalle tre
 perquisizioni che il procuratore capo di Arezzo, Roberto Rossi, ha disposto ieri per l'ex presidente Etruria
 Giuseppe Fornasari, l'ex consigliere Giorgio Guerrini e il funzionario Paolo Fumi. Sono indagati per
 bancarotta fraudolenta per il dissesto della Popolare: gli investigatori non si spiegano come abbiano potuto
 concedere alla Privilege Yard nel 2010 un fido da 57 milioni di euro, con un'istruttoria (condotta da Fumi)
 aperta e chiusa in appena otto giorni. Il progetto non stava in piedi: la società era nata nel 2006 e non si era
 mai occupata di yacht, non si sapeva chi fosse il compratore (si favoleggiò di un interessamento di Brad Pitt
 e Angelina Jolie), il cantiere sorgeva su un terreno che non aveva sbocco diretto al mare ed era circondato
 da un binario ferroviario. Soprattutto, non c'erano garanzie. Barclays Bank era disposta sì a dare una
 copertura, ma soltanto dopo il varo. Etruria si è presa il ruolo di capofila di un consorzio di banche
 (Unicredit, Bpm, Mps service, Intesa e Banca Marche) che ha concesso alla Privilege Yard crediti per 100
 milioni. Ottanta milioni sono stati effettivamente erogati, e ottanta milioni non sono rientrati nelle casse dei
 sei istituti. Solo Etruria ci ha rimesso 29 milioni: l'ennesima corposa distrazione patrimoniale da attribuire
 agli ex manager. La Privilege è fallita il 22 giugno del 2015, e la procura di Civitavecchia ha avviato
 l'inchiesta per bancarotta fraudolenta. È così che quattro anni di corrispondenza tra La Via e Bertone sono
 finiti agli atti. Pure ad Arezzo stanno studiando quei documenti.
  L'ex segretario di Stato vaticano usava La Via come un bancomat. Pretendeva donazioni per enti e diocesi
 sparse in tutto il pianeta, e l'imprenditore eseguiva.
  Nel carteggio se ne contano una trentina, per circa 700mila euro.
  «Egregio dottor La Via, come d'accordi telefonici le invio l'elenco delle richieste che sottopongo alla sua
 cortese attenzione. Il totale ammonta a 67.600 euro e 20.000 dollari. La ringrazio per la somma che crederà
 opportuno mettere a disposizione», si legge in una delle lettere firmata da Bertone su carta intestata, datata
 16 novembre 2009.
  La Via faceva beneficenza con denaro che non era suo, attingendo dai fondi della Privilege Yard.
  Scorrendo la lista: 35.247 euro al Movimiento de Los Focolares (da sempre vicini a Bertone), 69.738 euro
 al Collegio Madre del Divino Pastore, 20.000 euro alla Diocesi di Civitavecchia, 21.000 euro alla
 Fondazione Don Bosco in India e altri 25.000 per la associazione Don Bosco University, 50.000 euro

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016                                                                      19
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 all'arcivescvo boliviano di Cochabamba, 80.000 euro per il completamento della casa vescovile della Curia
 di Leopoli, 30.000 per la costruzione di una chiesetta a Sagar in India. Quando si attardava a sborsare,
 veniva richiamato all'ordine. «Il cardinal Bertone - scrive in una mail la segretaria dell'alto prelato, Rosi
 Bortolussi, il 10 febbraio 2011 - ha ricevuto una lettera da parte del vescovo di Gyor il quale comunica che
 a tutt'oggi non ha ricevuto il bonifico di 9.000 euro che gli era stato annunciato per una borsa di studio a un
 seminarista ungherese. Vorrebbe cortesemente far verificare?». Il quotidiano Libero a dicembre aveva
 svelato il contenuto della corrispondenza, dando conto di un misterioso bonifico da 46,3 milioni diretto alla
 società Privilege Yard Inc. con sede alle Isole Vergini. Se i soldi di Etruria e delle altre banche siano finiti ai
 Caraibi, è materia di indagine.
  Ma ai magistrati interessa anche approfondire il ruolo avuto da Bertone. Non sfugge, infatti, che almeno
 con Unicredit l'ex segretario di Stato avesse rapporti eccellenti. Non foss'altro perché il colosso bancario ha
 inglobato nel 2007 Capitalia, istituto storicamente vicino al Vaticano.
 LE TAPPE
 12
 3 4 IL PROGETTO La Privilege Yard è stata costituita nel dicembre 2006, per la costruzione di un mega
 yacht di 127 metri in un cantiere a Civitavecchia LE DONAZIONI L'ex segretario di Stato vaticano Bertone
 ha ottenuto dal 2008 al 2012 circa 700mila euro di donazioni dalla Privilege Yard LA BANCAROTTA Nel
 giugno 2015 la Privilege è fallita e lo yacht è incompiuto.
  Le procure di Arezzo e Civitavecchia stanno indagando per bancarotta IL FINANZIAMENTO Un consorzio
 di sei banche, con Etruria capofila, decide di concedere alla Privilege finanziamenti per un centinaio di
 milioni
 Foto: AGLI ATTI A sinistra, una delle lettere di Bertone (sotto) a La Via. Sopra, lo yacht mai ultimato nel
 cantiere di Civitavecchia

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016                                                                        20
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 Il bando. Assegnate le prime 9 torri messe sul mercato dal Demanio in affitto per i prossimi 50 anni: a
 vincere aziende locali, giovani imprenditori e una ditta tedesca
 Centri yoga, resort e musei la nuova vita dei fari italiani
 Presto la gara per altri 20 Tra i paletti: nessuna speculazione edilizia e rispetto del territorio Lo Stato
 incasserà canoni annui per 340mila euro, 6 milioni la cifra investita dai privati
 MASSIMO MINELLA

 UN faro per casa. Anche per una sola notte, facendo rivivere una struttura che ha perso la sua funzione
 naturale di torre d'avvistamento, ma può trasformarsi in un luogo pronto a rinascere con abiti nuovi e ad
 aprirsi a iniziative turistiche, ambientali e museali.
  Trasformandosi in un centro in cui dedicarsi allo yoga, agli sport acquatici, ma anche al controllo e alla
 tutela delle coste e del mare.
  È andato così bene il bando lanciato dall'Agenzia del Demanio (che a ottobre aveva messo sul mercato
 undici fari dismessi e ha trovato progetti pronti al decollo per nove) che presto ne partirà un secondo, per
 altri venti. I paletti saranno gli stessi della prima gara, nessuna speculazione edilizia o immobiliare, ma
 progetti che siano rispettosi del territorio e puntino alla valorizzazione degli spazi offerti, declinandoli
 ovviamente come meglio si ritiene.
  Quello che fino a oggi era quindi un costo, ora diventerà un ricavo, tenuto conto che l'Agenzia non dovrà
 più farsi carico delle spese di manutenzione e incasserà un affitto per i cinquant'anni di durata del contratto.
 I privati investiranno 6 milioni di euro per riqualificare le strutture, con una ricaduta economica di 20 e
 garantirà occupazione per oltre cento addetti. Lo Stato incasserà oltre 340mila di euro di canoni annui che,
 vista la differente durata delle concessioni, supererà i 7 milioni. Per ridare nuova vita alle vecchie sentinelle
 del mare, l'Agenzia del Demanio ha scelto imprese locali e giovani imprenditori, società dell'industria
 turistico-ricettiva, associazioni esperte in tutela ambientale e in attività sociali, ma anche investitori stranieri.
 Non enti benefici, certo, ma soggetti che dall'operazione, comprensibilmente, vogliono avere anche un
 ritorno economico dall'investimento fatto. Sull'isola del Giglio, ad esempio, per il Faro di Punta Fenaio la
 Snp ha presentato un progetto di riqualificazione della struttura che promuoverà una forma di ricettività
 turistica legata ai caratteri distintivi del territorio. Mentre per quello di Punta Capel Rosso "Raggio-Le
 Esperidi" partirà dal recupero della memoria storica del faro per farne un museo dinamico.
  Per il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica, la Sabir Immobiliare ha proposto un progetto di accoglienza sul
 modello foresteria in cui sviluppare momenti dedicati alla formazione, allo studio e all'intrattenimento. Il
 progetto di Lorenzo Malafarina a cui va il Faro Capo Grosso nell'isola di Levanzo a Favignana prevede un
 resort in cui ospitare workshop di cucina, fotografia, eventi, escursioni e attività legate alla vela, alla pesca e
 allo yoga.
  Il Faro di Brucoli ad Augusta sarà gestito da Azzurra Capital come accoglienza turistica con prodotti eno-
 gastronomici locali. L'ultimo faro siciliano, quello di Murro di Porco, a Siracusa, è stato assegnato a
 Sebastian Cortese, imprenditore under 30 che ha proposto un modello di business articolato: ristorazione,
 marketing, congressi, eventi e 14 posti letto tra suite e boutique apartment. La tedesca Floatel,
 specializzata nel recupero di fari in Scozia, Spagna e Germania, valorizzerà i Fari di Punta Imperatore a
 Forio D'Ischia e San Domino alle isole Tremiti secondo un modello di "rifugio nel faro", uno spazio di
 riflessione e raccolta con un approccio minimal.
  Il Faro di Capo D'Orso a Maiori, infine, sarà gestito dal Wwf Oasi Soc. Unipersonale che accanto agli spazi
 per l'ospitalità realizzerà un osservatorio marino-costiero, con un centro visite, percorsi natura e una
 bottega dei sapori.
   MURRO DI PORCO Ristorazione, marketing, posti letto e congressi al faro di Siracusa PUNTA
 IMPERATORE Un resort di lusso per il faro di Forio d'Ischia SAN DOMINO Per il faro alle Isole Tremiti
 pronto un resort turistico esclusivo PUNTA CAVAZZI A Ustica previsto un centro di formazione e
SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016                                                                          21
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 intrattenimento CAPO GROSSO Il faro dell'isola di Levanzo sarà un resort: attività come vela e yoga
 BRUCOLI Il faro ad Augusta allestito come punto di accoglienza turistica CAPO D'ORSO Un osservatorio
 marino-costiero per il faro di Maiori (Salerno) PUNTA DEL FENAIO Per il faro dell'Isola del Giglio si punta
 sul turismo CAPEL ROSSO Operazione di recupero per l'altro faro del Giglio: sarà un museo
 www.agenziademanio.it www.fondoambiente.it PER SAPERNE DI PIÙ

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Pag. 1 Ed. Napoli                                                                                         tiratura:339543

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  LA MANIFESTAZIONE IN VILLA COMUNALE
  Sit-in contro l'ascensore del metrò Podrecca: protesta sproporzionata
  (tiziana cozzi)

  Protesta in Villa comunale contro l'ascensore. Arrivano poco alla volta, si radunano all'ombra di un albero,
  proprio davanti alla Cassa armonica. A pochi metri, coperto dalle transenne del cantiere, c'è l'ascensore per
  disabili della metro Linea 6. È questo l'oggetto dello scandalo, lo "scempio infinito" che ha sollevato tante
  proteste. Sono sei tra associazioni ambientaliste e comitati civici scese in piazza per dire no al vano in
  cemento armato, spuntato dentro la Villa. Protestano e intanto preparano ricorso al ministero dei beni
  culturali. A PAGINA II ARRIVANO poco alla volta, si radunano all'ombra di un albero, proprio davanti alla
  Cassa armonica. A pochi metri, coperto dalle transenne del cantiere, c'è l'ascensore per disabili della metro
  Linea 6. È questo l'oggetto dello scandalo, lo "scempio infinito" che ha sollevato tante proteste. Sono sei tra
  associazioni ambientaliste e comitati civici (Progetto Napoli, Cittadinanza attiva in difesa di Napoli,
  Cambiamò, Assoutenti, Comitato Civico Portosalvo, Prima i bambini ed Italia Nostra) scese in piazza per
  dire no a quel vano in cemento armato, spuntato dentro la Villa. Protestano e intanto preparano ricorso al
  ministero dei Beni culturali.
    «La Soprintendenza mette il bavaglio alle associazioni» protestano i comitati, puntando il dito contro il
  soprintendente Luciano Garella. Intanto c'è chi si sporge dalle mura di recinzione del cantiere ora fermo
  (sospeso temporaneamente dal Comune) per guardare quel "bunker". C'è qualcuno che chiede una scala
  per osservarlo da vicino. «Vogliamo che questo scempio sia abbattuto» urlano a turno con il megafono,
  improvvisando un'assemblea pubblica sotto il sole rovente in una Villa comunale infuocata. «È scandaloso -
  dice l'architetto Isabella Guarini del comitato civico Posillipo - La villa è ormai cementificata, è questa è
  l'ennesima prova. Non ci hanno mai fatto vedere nulla del progetto, a suo tempo avremmo fatto la guerra».
  «In questa vicenda non è mai intervenuto il sindaco Luigi de Magistris - osserva il professor Francesco
  Bruno, nipote di Gaetano Bruno, progettista di via Caracciolo - è responsabile perché presiede la
  commissione edilizia integrata che ha dato i pareri favorevoli all'edificazione del vano ascensore. Il
  problema è il luogo scelto, sbagliato completamente. È sbagliata anche la posizione che non consente ai
  cancelli di aprirsi». «Perché non si pensato ad un ascensore che non emerge in superficie, come succede a
  via Cesario Console?» si chiede Raffaele Aragona del comitato Quiete pubblica di Chiaia.
   «Si tratta di un intervento errato - aggiunge l'architetto Giulio Pane - i nostri progetti vengono bocciati dalla
  Soprintendenza.
    L'ente pubblico ha una strada privilegiata, ottiene tutti i permessi, il privato invece sta lì ad attendere
  autorizzazioni che non arrivano mai». «Noi denunciamo quello che non va - attacca Antonella Pane di
  Progetto Napoli-. Se la Soprintendenza assolvesse la funzione di controllo del patrimonio monumentale, le
  associazioni civiche non avrebbero motivo di intervenire. Lo scopo delle associazioni non è combattere
  battaglie contro le istituzioni ma salvaguardare la propria città e scendere in campo quando le stesse
  istituzioni latitano».
   Chiede il trasferimento del soprintendente Garella invece Guido Donatone di Italia Nostra. «Garella spera
  di liquidare la denuncia delle associazioni declassandola a polemica spicciola e tenta di ovviare
  all'imbarazzo di dover dare conto del suo mancato controllo. Se proprio l'incarico pesa può sempre
  dimettersi», taglia corto Edvige Nastri di Cittadinanza attiva. (tiziana cozzi)
  IN CAMPO
  ARCHITETTO Giulio Pane, docente di Storia dell'Architettura alla Federico II attacca la Soprintendenza alle
  Belle arti guidata da Luciano Garella SOPRINTENDENTE Luciano Garella soprintendente alle Belle Arti.
  Replica alle proteste delle associazioni annunciando nuove soluzioni L'ASSOCIAZIONE Edvige Nasti di
  Cittadinanza attiva chiede le dimissioni del soprintendente per il mancato controllo sull'ascensore

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 24/06/2016                                                                        23
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