ANIEM Rassegna Stampa del 06/02/2014
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ANIEM Rassegna Stampa del 06/02/2014 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio.
INDICE ANIEM 05/02/2014 Il Mattino - Salerno 7 «Residenze di qualità immerse nel verde» 05/02/2014 Il Mattino - Salerno 8 Acciaio e vetro la Torre-hotel del «benvenuto» 05/02/2014 Il Mattino - Salerno 9 Sulla stazione la torre di benvenuto 05/02/2014 Prima Pagina - Modena 10 Finanziamenti per la sicurezza, un seminario per le imprese associate al sistema Confimi ANIEM WEB 04/02/2014 www.reggio2000.it 16:23 12 Finanziamenti per la sicurezza. Un seminario per le imprese associate al sistema Confimi 05/02/2014 www.salernonotizie.it 06:49 13 Rassegna stampa: ecco cosa dicono i giornali salernitani in edicola mercoledì 5 febbraio SCENARIO EDILIZIA 06/02/2014 Corriere della Sera - Nazionale 17 Impregilo, Panama alza la posta sul Canale 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 18 Panama blocca l'accordo sul nuovo Canale con il consorzio Sacyr-Salini 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 20 Italia lenta verso l'edificio a impatto zero 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 21 Hanno accesso alle detrazioni persone fisiche e soggetti Ires 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 22 Con l'ecobonus «extralarge» l'efficienza taglia la bolletta
06/02/2014 Il Sole 24 Ore 24 Focus sulle novità della delega fiscale 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 25 Mobilità, istanze oltre i 2 milioni 06/02/2014 La Repubblica - Genova 26 Genova, la frenata dei fallimenti "Ma è presto per parlare di ripresa" 06/02/2014 La Repubblica - Palermo 27 La storia infinita dei lavori in corso cantieri per 148 milioni di fondi pubblici 06/02/2014 La Repubblica - Nazionale 29 Canale Panama, rottura Autorità-costruttori 06/02/2014 La Stampa - Savona 30 Aurelia bis, il Comune taglia i decibel nel mega cantiere 06/02/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ascoli 31 Loira: «Alloggi Erp, così non va» 06/02/2014 QN - Il Resto del Carlino - Reggio Emilia 32 Antimafia, stop della prefettura 'Bloccata' l'azienda edile Sincre 06/02/2014 Avvenire - Nazionale 33 Israele: sì ad altre 500 case Nervi tesi con Washington 06/02/2014 Il Manifesto - Nazionale 34 C'è un nuovo modello Roma 06/02/2014 Il Tempo - Abruzzo 35 Permessi in un giorno ma controlli a sorteggio in un cantiere su tre 06/02/2014 Il Tempo - Roma 36 Cantieri senza fine negli ospedali Le sfide del dg 06/02/2014 ItaliaOggi 37 Ristrutturazione da ridefinire 06/02/2014 QN - La Nazione - Arezzo 38 Furia Cgil, «giù le mani dalla cassa edile» 06/02/2014 QN - La Nazione - Umbria 39 «Expo Casa», il design si fa in sei (padiglioni) 06/02/2014 Il Fatto Quotidiano 40 LA MANCIA DA LUPI PER IL CEMENTO SCENARIO ECONOMIA
06/02/2014 Corriere della Sera - Nazionale 43 Malpensa, battaglia finale Nella nuova Alitalia Etihad fa rotta su Linate 06/02/2014 Corriere della Sera - Nazionale 45 che Fine farà Expo 2015? 06/02/2014 Corriere della Sera - Nazionale 46 Telecom prende tempo sulla nuova governance Faro Consob sui conflitti 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 47 Yahoo! lascia l'Italia: meglio Dublino 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 48 Concorrenza: verso accordo Google-Ue 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 49 Perché solo l'euro resta il nostro futuro 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 50 Squinzi a Letta: bisogna agire sull'economia in tempi rapidi 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 52 Crescita (e rigore): la strada è possibile 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 54 La Bce può e deve agire contro la deflazione 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 56 «Porterà l'italianità nel mondo» 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 58 Gli investimenti italiani tornano a crescere in Cina 06/02/2014 La Repubblica - Nazionale 60 Caos sulla Rc-auto salta la legge su sconti e scatola nera 06/02/2014 La Repubblica - Nazionale 61 Camusso ricorre ai garanti contro la Fiom 06/02/2014 La Repubblica - Nazionale 63 L'intervista Landini: "Iniziativa senza precedenti è una grave regressione democratica" 06/02/2014 La Repubblica - Nazionale 65 Rischio Paesi emergenti per le banche Ue esposizione totale a 3,4 miliardi di dollari 06/02/2014 La Repubblica - Nazionale 67 *IL PREZZO DEL COLOSSEO
06/02/2014 La Stampa - Nazionale 69 Imprese, il grande gelo 06/02/2014 La Stampa - Nazionale 71 "Poltrona Frau e Haworth un polo mondiale del design" 06/02/2014 MF - Nazionale 72 Rebus deflazione oggi al board Bce Draghi taglierà o basterà il solito discorso da colomba? 06/02/2014 MF - Nazionale 74 Lo squilibrio dell'Inps? La colpa è soprattutto del rigore 06/02/2014 MF - Nazionale 75 L'Autorità del Canale stoppa Sacyr e Impregilo SCENARIO PMI 06/02/2014 Corriere della Sera - Brescia 78 Le Pmi oggi a scuola di mercati e competenze 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 79 Indennizzi alle imprese Tav Da rifare le regole su scavi tlc 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 80 Certificazione d'origine per il manifatturiero 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 82 Made in Italy esposto al gigantismo dei competitor 06/02/2014 Il Sole 24 Ore 83 Alimentare salvato dall'export 06/02/2014 ItaliaOggi 85 Il 14 all'Aim Expert system 06/02/2014 MF - Nazionale 86 Moda alla riscossa Moda alla riscossa partendo da partendo da New York 06/02/2014 MF - Sicilia 88 Da Ragusa alcune idee per fare ripartire l'Italia
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05/02/2014 Il Mattino - Salerno Pag. 36 (diffusione:79573, tiratura:108314) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il piano casa «Residenze di qualità immerse nel verde» Abbattereericostruireunintero isolato di Modena Ovest con l'obiettivo di costruire in altezza250nuoviappartamenti, liberando spazi verdi per 9 mila metri quadrati e creando strutture per la socialità come residenze protette con servizi per anziani, nido di quartiere e sale comunitarie. È questo l'obiettivo di un progetto pilota di edilizia low cost che promette di fare da apripista per il settore e che l'Aniem promette di portare anche a Salerno. "«Sostituire per vivere» è la cultura del nuovo abitare per Aniem, che intanto propone, nel progetto esecutivo appena presentato al Comune di Salerno, appartamenti ad un costo di 2mila, massimo 3mila euro a metro quadrato. E la qualità. Che messi insieme fanno il segreto per vendere a Salerno. Dove da anni ormai, soprattutto nelle zone collinari,sonodecinei fabbricatinuovi, pronti da tempo e ancora vuoti, centinaia gli appartamenti invenduti. Nonostante i prezzi siano calati di quasi il 4%, oscillando tra i 2mila euro a metro quadro ad Ogliara, Matierno, ma anche zona industriale, ai poco più di 3mila nella zona centro-porto, addirittura 3.250 a corso Vittorio Emanuele, via di Porta Elina, corso Garibaldi. Il concetto è quello della "sostituzione" dei fabbricati vecchi, del resto sostenuto da tempoanchedaingegneriearchitetti, e quello del "social housing" di qualità, in questo caso intorno a un grattacielo sullacuicima èprevistounhotel a cinque stelle. pi.car. ANIEM - Rassegna Stampa 06/02/2014 7
05/02/2014 Il Mattino - Salerno Pag. 31 (diffusione:79573, tiratura:108314) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Acciaio e vetro la Torre-hotel del «benvenuto» «Progettare gli edifici sociali significa valorizzare quello che gli individui hanno in comune e non le diversità». L'architetto Dante Oscar Benini, che ha disegnato la torre che a piazza della Concordia sostituirà le vele di Bofill, di housing sociale se ne intende. A Milano Bicocca ha realizzato, per questo fine, un edificio in legno di 50 metri e 15 piani. A Salerno ne propone uno alto più del doppio, si chiama Torre del Benvenuto, trenta piani, il cui materiale più evidente è il vetro. "Petali" li chiamano i costruttori che hanno presentato il project financing al Comune, triangolari pannelli solari che creano un effetto ottico veramente speciale. Visioni aeree da Salerno futura, c'è da incassare la manifestazione d'interesse, superare una gara e raccogliere fondi. Questa volta a proporsi sono i privati costruttori, trenta aziende unite sotto il cappello dell'Aniem. >Carlomagno a pag. 36 ANIEM - Rassegna Stampa 06/02/2014 8
05/02/2014 Il Mattino - Salerno Pag. 36 (diffusione:79573, tiratura:108314) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'urbanistica Presentato il progetto: 30 costruttori insieme sotto il cappello Aniem e già i primi investitori Sulla stazione la torre di benvenuto Un edificio di trenta piani parcheggi e parco urbano con la firma di Benini Piera Carlomagno «Progettare gli edifici sociali significa valorizzare quello che gli individui hanno in comune e non le diversità». L'architetto Dante Oscar Benini, che ha disegnato la torre che a piazza della Concordia sostituirà le vele di Bofill, di housing sociale se ne intende. A Milano Bicocca ha realizzato, per questo fine, un edificio in legno di 50 metri e 15 piani. A Salerno ne propone uno alto più del doppio, si chiama Torre del Benvenuto, trenta piani, ilcui materialepiùevidente è ilvetro. "Petali"li chiamanoi costruttorichehanno presentatoilproject financingalComune, triangolari pannelli solari che creano un effetto ottico veramente speciale. Visioni aeree da Salerno futura, c'è da incassare la manifestazione d'interesse, superare una gara e raccogliere fondi. Questa volta a proporsi sono i privati costruttori, 30 per la precisione, aziende del Salernitano che si sono unite sotto il cappello dell'Aniem, l'associazione nazionale delle imprese edili e hanno interpellato la Dante O. Benini & Partners Architects, con studi a Milano, Londra, Istanbul e uno staff di 60 persone, che ha progettato, per esempio le quattro avveniristiche Pavshino Living Art Towers di Mosca. E hanno chiamato anchelaSystematica,constudiaMilano, Mumbai, Beirut, Cagliari, che si è occupata soprattutto degli studi della mobilità urbana edextraurbana. E ancora la AG&P, architettura dei giardini e del paesaggio, che di recente ha progettato lo Zaydar Alyiev Center Park a Baku in Azerbaijan. L'area interessata è vastissima, comprende piazza della Concordia, piazza Mazzini, piazza Vittorio Veneto, tutta l'area ex Ferrovie dello Stato, dietro la cittadella giudiziaria e fino a via Dalmazia. Il concetto è riqualificazione e mobilità, parcheggi, il grosso sarà un parco urbano che permetterà diarrivare da quello che sarà il tribunale alla stazione in due o tre minuti, tra il verde e costeggiando un lago, insomma unirà le due parti di città divise, in quel punto in maniera particolarmente lacerante, dalla ferrovia. Il resto sono "opere calde", quelle che portano soldi:residenze,uffici, negozi, diecipalazzi alti quasi quanto quelli di Chipperfield, ma, assicura l'ingegnere Pietro Andreozzi, presidente provinciale Aniem:«Tutto secondopiano regolatore». Che vuol dire tra i 36 e i 60 metri di altezza, laddove la torre è 126, la cittadella 76 e i palazzi preesistenti massimo 33 metri. Insomma uno sky-line completamente nuovo. Le cifre sono significative: 126mila metriquadrati complessivi, di cui quasi 52mila sono le residenze, il resto sono spazi pedonali, verde pubblico, strade. I nuovi parcheggi previsti sono tre,tutti interrati: piazza Mazzini-Concordia, piazza Vittorio Veneto e area antistante la cittadella giudiziaria. In tutto2.700 posti auto. 350milionidieuro il costo, soldi che già si cercano. La FondazioneCarisal ha messo il progetto nelsuo Invest Salerno elo ha presentato all'Eire di Milano, dove si sono fatti avanti in tanti, anche investitori indiani. L'altra strada, importante, sono i fondi europei. I costruttori sono ottimisti, nonostante siano partiti col progettodue anni fa,quando leoperepubbliche erano in marcia e la crisi non era ancora così pesante. Tuttavia c'è entusiasmo. Ieri, presenti il consigliere nazionale Aniem Biagio Chiappetta e la responsabile della comunicazione, hanno presentato il progetto, con il presidenteprovinciale Andreozzi, ilvice presidente regionale Geppi Nicotra, i vice presidenti provinciali Paolo Cardito e Giampiero Coraggio e il consigliere provinciale Fabrizio Forte. Foto: L'archistar Foto: Riqualificazione Tre rendering l'Aniem progetta la Salerno futura Foto: Le visioni aeree di Benini Foto: Dante Benini, architetto e scrittore, classe 1947, è l'archistar che firma il restyling dell'area della stazione tra piazza della Concordia e la cittadella giudiziaria. ANIEM - Rassegna Stampa 06/02/2014 9
05/02/2014 Prima Pagina - Modena Pag. 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Finanziamenti per la sicurezza, un seminario per le imprese associate al sistema Confimi MODENA Apmi Confimi Impresa Modena e Aniem Collegio imprenditori edili promuovono per oggi un seminario di approfondimento gratuito e riservato agli associati, in cui verrà analizzata nel dettaglio l'i n i z i at iva dell'Inail denominata "ISI 2013", la quale prevede finanziamenti alle imprese che vogliono investire sostituendo o acquistando macchine, impianti o attrezzature che migliorino il livello di sicurezza dei lavoratori o che vogliono realizzare Sistemi di Gestione sulla sicurezza o Modelli Org anizzativi. Nell'incontro, la cui presenza da diritto al credito formativo per R.S.P.P. e Preposti, si analizzeranno i parametri previsti dal bando per poter accedere all'i n i z i ativa, le limitazioni,le esclusioni, le modalità di presentazione delle domande, le relative rendicontazioni successive a l l'ottenimento del contributo, e le tempistich e. Il bando prevede il finanziamento a fondo perduto fino al 65% de ll 'importo speso per l'intervento, fino a un tetto massimo dell'i mporto finanziabile di 130mila euro quindi su un importo massimo di spesa di 200mila euro. L'incontro si terrà all 'Auditorium di Apmi Confimi Impresa Modena, via P.P. Pasolini 15 a partire dalle 16. ANIEM - Rassegna Stampa 06/02/2014 10
ANIEM WEB 2 articoli
04/02/2014 www.reggio2000.it Sito Web 16:23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Finanziamenti per la sicurezza. Un seminario per le imprese associate al sistema Confimi pagerank: 4 Apmi Confimi Impresa Modena e Aniem Collegio imprenditori edili promuovono per domani, 5 febbraio, un seminario di approfondimento gratuito e riservato agli associati, in cui verrà analizzata nel dettaglio l'iniziativa dell'Inail denominata "ISI 2013", la quale prevede finanziamenti alle imprese che vogliono investire sostituendo o acquistando macchine, impianti o attrezzature che migliorino il livello di sicurezza dei lavoratori o che vogliono realizzare Sistemi di Gestione sulla sicurezza o Modelli Organizzativi. Nell'incontro, la cui presenza da diritto al credito formativo per R.S.P.P. e Preposti, si analizzeranno i parametri previsti dal bando per poter accedere all'iniziativa, le limitazioni,le esclusioni, le modalità di presentazione delle domande, le relative rendicontazioni successive all'ottenimento del contributo, e le tempistiche. Il bando prevede il finanziamento a fondo perduto fino al 65% dell'importo speso per l'intervento, fino a un tetto massimo dell'importo finanziabile di € 130.000,00 quindi su un importo massimo di spesa di € 200.000,00. L'incontro si terrà presso l'Auditorium di Apmi Confimi Impresa Modena, via P.P. Pasolini 15. Mercoledì 5 febbraio 2014 dalle ore 16.00. ANIEM WEB - Rassegna Stampa 06/02/2014 12
05/02/2014 www.salernonotizie.it Sito Web 06:49 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Rassegna stampa: ecco cosa dicono i giornali salernitani in edicola mercoledì 5 febbraio Ecco i titoli delle prime pagine sui giornali La Città, Metropolis, Mattino e Corriere del Mezzogiorno. Rassegna stampa a cura di Salernonotizie Sul quotidiano LA CITTA' il titolo di apertura è: Nel porto la base del contrabbando. Gli operai dello scalo commerciale gestivano il traffico di sigarette. Scoperto anche un giro di droga. L'operazione della guardia di finanza ha smantellato le attività illecite: 12 arresti. La foto notizia: La marcia dei sindaci: "Le aree interne richiano l'isolamento Di spalla: Assunzioni. Caos alle prove di Salerno Pulita. Arriva la polizia. Ed ancora: Concordia. Una mega torre e dieci palazzi. Ecco i progetti. Sempre di spalla: Centrale del Latte. Tre colossi rinunciano all'acquisto. A centro pagina: Sita, circola la metà dei bus. Molti mezzi sono rimasti in deposito. Autisti pronti alla mobilitazione. E poi: Qualità dell'aria. E mistero sui livelli di biossido di azoto. Ed ancora: Appello al Cstp. Tariffe agevolate. Studenti in pressing. Di lato: A Strasburgo. Napolitano all'Europa: "Basta politiche di austerity". Taglio basso: Salernitana: voglia di bomber. Gregucci conta sul riscatto di Ginestra a secco da 5 mesi. Ed ancora in basso: La squadra. Il peruviano Ampuero è in rampa di lancio. E poi: Coppa Italia. Il Napoli va in cerca del riscatto con la Roma Sul quotidiano METROPOLIS la notizia di apertura è: Stop alla tratta delle 'bionde'. Sigarette di contrabbando e droga sull'asse Salerno-Torre Annunziata. Dodici arresti della Finanza. Nei guai alcuni operai del gruppo Gallozzi. Contrabbando di sigarette al Porto e droga per gli assuntori della città, in particolare per il Centro Storico di Salerno: 12 arresti, di cui 2 in carcere e 10 ai domiciliari; due obblighi di dimora e 12 indagati a vario titolo. Per tutti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno (pm Rocco Alfano, Gip Donatella Mancini) ipotizza il reato di associazione per delinquere finalizzat al contrabbando di Tabacchi lavorati esteri e droga. Ed ancora: Crac Amato, gli imputati aspettano Peppino jr. Dopo le accuse è arrivata l'ora del contro-esame. Sempre in apertura: Il fatto. Mazzette per addomesticare i controlli: finisce ai domiciliari un funzionario dell'Agenzia delle Entrate di Pagani. Di spalla: Capaccio. Verbali e firme fasulle, chiesto un altro processo per Marta Santoro. Controlli sul territorio addomesticati e verbali contraffatti con firme di agenti della Forestale in realtà mai apposte: il pubblico ministero Maurizio Cardea ha chiesto un nuovo rinvio a giudizio a carico di Marta Santoro all'epoca dei fatti comandante della stazione a Foce Sele e finita al centro dell'inchiesta. Sempre di spalla: Cava de' Tirreni. Rimborso Tarsu, prende corpo la class action. E poi: Giffoni Valle Piana. Insegue, tampona e minaccia la ex: arrestato 63enne. Sempre di spalla: Battipaglia. Crisi industriale, Petrone: «Colpa di scelte passate». A centro pagina: Aniello Aliberti scomunica Lotito e Fabiani. L'ex patron a margine dell'udienza sul crac Salernitana elogia il 'suo' Gregucci e si scatena. Ricordi e fantasmi del passato. Aniello Aliberti è uno che non ha dimenticato. Anche se - per un pò - fa finta di non ricordare. Nel corridoio del Tribunale di Salerno le luci stanno per spegnersi, alle sei della sera, quando il presidente della fu Salernitana Sport esce dall'aula in cui s'è celebrata l'ennesima udienza del processo per bancarotta che lo vede imputato per il crac della sua società granata. ANIEM WEB - Rassegna Stampa 06/02/2014 13
05/02/2014 www.salernonotizie.it Sito Web 06:49 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ed ancora: Sanità nella Valle del Sele: stamattina Squillante svela il futuro degli ospedali. E poi: Strade interrotte, Cilento e Diano isolate. La sfilata dei sindaci contro l'indifferenza. La protesta ieri a Salerno. Taglio basso: Scuole fantasma. Notificati 132 avvisi. Agropoli. Chiuse le indagini per diplomi facili. Nel mirino prof e alunni. Ed ancora: Banda di ladri finisce in manette. Sala Consilina. Sgominata gang di rumeni che razziavano le case. Sempre in basso: Baronissi, lascia l'assessore Malan. E poi: Bellizzi, Volpe: «Giù le tasse» Sul quotidiano IL MATTINO in prima pagina troviamo: Il Cstp salvo coni tagli via settanta dipendenti. Ecco il piano di risanamento dell'azienda di trasporto. Più di due milioni di euro. È il risparmio annuo che il Cstp conta di registrare con il rinnovo della cassa integrazione per i propri dipendenti. Conducenti compresi. È dettagliato il capitolo della gestione del costo del lavoro, contenuto nel piano industriale firmato dall'amministratore straordinario del Cstp, Raimondo Pasquino, e già inviato al ministero per lo Sviluppo Economico, che dovrà dare l'ok di massima alla prosecuzione del risanamento dei conti. Un documento di 63 pagine, in cui si analizza la gestione del personale, il servizio di trasporto e il rapporto con i creditori. Ed ancora: Il commento. l ferro e la gomma separati in Campania. Sono mesi che in Campania assistiamo parallelamente a una crisi dell'organizzazione generale del trasporto pubblico locale e di numerose aziende che gestiscono il trasporto su gomma. Sono ampiamente documentati i disagi subiti da cittadini e utenti nelle zone metropolitane congestionate e nelle zone più interne della Campania. Di spalla: L'urbanistica. Acciaio e vetro la Torre-hotel del «benvenuto. Ed ancora: Pontecagnano. Non paga le miss il sindaco Sica accusato di truffa. Truffa e insolvenza fraudolenta. Queste le accuse mosse nei confronti del sindaco di Pontecagnano Faiano, Ernesto Sica, denunciato dalla Are Communication al termine di una querelle lunga quasi due anni relativa a «Miss Reginetta d'Italia», concorso di bellezza ospitato dal centro picentino nell'estate del 2012. Punto focale della querela la mancata erogazione, da parte dell'amministrazione, del contributo previsto per l'organizzazione dell'evento, pari a 20 mila euro. A centro pagina: Droga al porto, i container del clan. Blitz della finanza: nella rete anche dipendenti di società per lo scarico merci e imprese di pulizie. Dodici arresti, quattordici indagati. Sulle navi eroina e sigarette di contrabbando. La foto notizia: Il Cilento porta le frane in piazza. Di lato: L'economia/1. Ressa e tensione al concorso di Salerno Pulita. Al via tra le proteste le selezioni organizzate dalla Praxi e promosse da Salerno Pulita finalizzate alla formazione di una graduatoria da cui attingere per l'assunzione di operatori. Ed ancora: L'economia/2. Filtrona diserta «Licenziamenti irrevocabili». «Licenziamenti irrevocabili». I dirigenti del gruppo Filtrona disertano il faccia a faccia in prefettura e inviano una comunicazione con cui chiudono al porta a ogni ipotesi di confronto. Taglio basso: La curiosità. Yogurt e fichi, Agropoli in vetrina a Sanremo. I box in alto: La gita. FESTA SULLA NEVE TREKKING SUL CERVATI. Ed ancora: Lo spettacolo. MOSCATO & RUCCELLO COMPLEANNO A TEATRO. E poi: Il cinema. TUTTI PAZZI PER BIEBER BACKSTAGE ALL'APOLLO. In prima pagina sul Corriere del Mezzogiorno troviamo: Amianto, controlli su 239 bimbi. Ambiente e salute A Napoli chiude la media Cavour: verifiche sul pavimento in linoleum. Via ai test nel rione di Avellino dove operava l'Isochimica. Duecentotrentanove bambini dell'istituto comprensivo «Francesco Tedesco» di Avellino della zona Borgo Ferrovia, dove per anni l'Isochimica è stata in piena attività, saranno sottoposti a «testing» sanitario per verificare la presenza di ANIEM WEB - Rassegna Stampa 06/02/2014 14
05/02/2014 www.salernonotizie.it Sito Web 06:49 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato eventuali patologie provocate dall'esposizione all'amianto. I controlli sui bambini (67 dell'asilo, 114 delle elementari e 58 della scuola media) si svilupperanno in tre fasi. A Napoli, poi, l'Asl ha decretato la chiusura in via precauzionale, per possibile dispersione di amianto dai pannelli di linoleum (in passato usati per la pavimentazione), la scuola media «Cavour» di via Nicolardi ai Colli Aminei. Di spalla: I grandi Comuni/1. Viaggio a Torre del Greco, dove la politica ha sconfitto la (debole) società civile. In venti mesi tre crisi politiche. L'ultima senza possibilità di ricucire gli strappi all'interno della maggioranza. Dopo le dimissioni dell'avvocato Gennaro Malinconico a Torre del Greco si torna al voto già in maggio. La vicenda torrese è emblematica: è il fallimento del matrimonio tra la cosiddetta società civile e la politica di mestiere. Da una parte Malinconico: «Sono stato lasciato solo». Dall'altro i partiti: «Troppo èlitario, ora basta con la società civile» La foto notizia: Il progetto di un lussuoso hotel griffato Benini. Salerno, la torre di 30 piani piace agli investitori indiani. Vengono dall'India gli investitori che hanno manifestato interesse al progetto di riqualificazione urbana della vastissima area a nord e a sud della stazione ferroviaria di Salerno. Un progetto definito da Andreozzi (Aniem) «ambizioso» e che ha nella torre-hotel di 30 piani disegnata da Dante Benini la cifra stilistica e punto di forza. A centro pagina: Brandi non sfugge alla crisi: dimezzati orari e dipendenti. Lo storico locale Si apre di sera, 11 in cassa integrazione. Dimezzati orario e dipendenti. La pizzeria Brandi prova a contrastare così una crisi che morde. Tasse che s'impennano e guadagni che s'afflosciano si sono intrufolati anche in Salita sant'Anna di Palazzo: così da ieri 11 camerieri sono finiti in cassa integrazione e apertura solo serale (dalle 18.30 a mezzanotte. «Di licenziare non se ne parla nemmeno », commenta Paolo Pagnani che, con il fratello Edoardo e la sorella Sara, gestisce la pizzeria che solo pizzeria non è; è un pezzo di storia di Napoli. «Cerchiamo così di arginare una fase di calo degli affari che è anche calo della città. Perché noi siamo pure il barometro di una Napoli che ha smarrito se stessa». Ed ancora: De Blasio: «La pizza? Da sindaco di Napoli...». Il primo cittadino di New York in tv. Taglio basso: C'è la Coppa, tornano i titolarissimi. Stasera all'Olimpico Benitez: voglio il trofeo ma la priorità è arrivare in Champions. Il Napoli di Rafa Benitez stasera (ore 20.45) è impegnato contro la Roma per la semifinale di andata di coppa Italia. In campo i titolarissimi e tra i convocati c'è anche Behrami, rientrato dopo un mese e mezzo. Rafa Benitez analizza il momento delicato della squadra e assicura: «Abbiamo fatto qualche errore, ma sia sulla strada giusta per continuare a crescere»: Ribadisce il motivo dell'esclusione di Jorginho dalla lista Uefa: «Potevo inserirne tre e Henrique mi dava copertura in difesa ». E sugli obiettivi: «Ci piacerebbe alzare un trofeo, ma la nostra priorità è la qualificazione in Champions». E poi: Festa per Maya a «Verdetto Finale». Veronica, mille puntate e dieci anni di Rai. In alto: Così la camorra si prende Roma. Clan Zaza, sigilli a beni per 400 milioni. Preso superlatitante della faida di Scampia. ANIEM WEB - Rassegna Stampa 06/02/2014 15
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06/02/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 27 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Grandi opere Rigettata l'offerta delle imprese sulla ripartizione dei maggiori costi di realizzazione. Salini: 10 mila posti a rischio Impregilo, Panama alza la posta sul Canale L'Autorità interrompe il negoziato. Ma il consorzio: «Proseguiamo i lavori» I costruttori Il consorzio Gupc offre di coprire a metà gli 1,6 miliardi di spese aggiuntive Fabrizio Massaro MILANO - La serata di martedì prometteva bene in vista di un accordo tra Panama e il consorzio di costruttori del nuovo Canale (tra cui l'italiana Salini-Impregilo) sulla copertura degli 1,6 miliardi di dollari di costi aggiuntivi emersi: una telefonata tra il presidente dello Stato centramericano, Ricardo Martinelli, e il premier Enrico Letta sembrava aver posto le basi perché i due contraenti - l'Autorità del Canale (Acp) e il consorzio Gupc (Grupo unidos por el canal) guidato da Sacyr e composto da Salini-Impregilo, dalla belga Jan de Nul e dalla panamense Cusa - risolvessero la questione degli «extra-costi» legati a problemi nel calcestruzzo per la costruzione del Canale. Entro il 2015 dovrebbe (o avrebbe dovuto, ormai) raddoppiare la via d'acqua inaugurata esattamente cento anni fa, consentendo così il passaggio delle colossali navi «Post-Panamax», più grandi della portata dell'attuale scavo. Invece nella notte le trattative - nonostante la mediazione dei governi e anche del vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani - si sono improvvisamente interrotte, con «sconcerto e rammarico» di Gupc «per una decisione illogica» di Apc. I panamensi non hanno accettato la proposta del consorzio: Gupc è pronta a sostenere metà dello sforzo finanziario in più, in attesa che un arbitrato internazionale decida a chi competa l'onere degli «extra-costi». Secondo Panama invece, Gupc dovrebbe farsi carico totalmente degli 1,6 miliardi di dollari di extra-costi. I costruttori accusano l'Acp di «rigidità» e della volontà di provocare una «asfissia finanziaria» alle imprese così da costringerle ad abbandonare l'appalto, aggiudicato nel 2009 in una gara internazionale battendo colossi come l'americana Bechtel, che ora si dice potrebbe rientrare in partita con l'incarico di terminare i lavori. Sembra che Panama sospetti che i ribassi d'asta fossero stati eccessivi apposta per vincere l'appalto, confidando poi nei costi sopraggiunti. Secondo fonti vicine al consorzio, quella di Apc è una strategia «che non tarderà - se attuata fino in fondo - a rivelarsi come fallimentare»: l'effetto del ritardo nella conclusione dei lavori (manca ormai solo il 30% del progetto) è stimato in un mancato introito di 2 miliardi di dollari l'anno per il Canale. Inoltre potrebbero perdere il lavoro circa 10 mila persone sulle 40-50 mila impegnate nell'opera. I ritardi sono invece stimati in 3-5 anni dal gruppo assicurativo Zurich. «I lavori continueranno con o senza il consorzio», ha detto ieri il presidente di Acp, Jorge Luis Quijano. Ora si passerà con ogni probabilità alle carte bollate. Non è chiaro se i cantieri siano materialmente fermi: Quijano ieri pomeriggio ha dichiarato lo stop, ma è stato subito smentito da Sacyr. Chi ha reagito male sono state le borse: a Madrid Sacyr è crollata ieri di oltre il 6%%, a Milano Impregilo ha perso l'1%. fmassaro@corriere.it © RIPRODUZIONE RISERVATA La vicenda Ad aggiudicarsi i lavori per il raddoppio del Canale di Panama è stato nel 2009 il consorzio Gupc (capofila Impregilo, guidata da Pietro Salini, nella foto, e Sacyr) per oltre 3 miliardi di dollari. Nel corso dei lavori sono emersi 1,6 miliardi di dollari di extra-costi legati al calcestruzzo da usare per lo scavo. La contesa tra Autorità del Canale e Gupc è su chi debba coprirli Foto: Cantiere I lavori per l'ampliamento del Canale di Panama SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 06/02/2014 17
06/02/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 1 (diffusione:334076, tiratura:405061) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INFRASTRUTTURE Panama blocca l'accordo sul nuovo Canale con il consorzio Sacyr-Salini Simone Filippetti u pagina 25 Simone Filippetti MILANO Colpo di scena. Salta l'atteso accordo sul Canale di Panama tra il consorzio Sacyr-Salini e il governo locale. E ora la maxi-opera, 82 chilometri di "raddoppio" per un costo di 5 miliardi, è davvero a rischio. Lo stato centramericano ribalta il tavolo: ha abbandonato i negoziati. Il nodo sono 1,6 miliardi di extra-costi, che hanno fatto lievitare a dismisura il costo dell'opera. Sacyr e Impregilo pretendono che sia Panama, ossia il committente, a pagarli. Il governo locale risponde picche. Il caso internazionale, sempre più intricato, è esploso a Capodanno quando il consorzio Gupc (che riunisce Sacyr, al 48%, Salini-Impregilo, al 38%, più la belga Jan de Nul e la panamense Cusa con quote minori) ha minacciato il blocco dei lavori. Dopo un mese di braccio di ferro e di continui dietrofront, e a un passo dall'accordo, che fino a 48 ore fa sembrava cosa fatta, l'inaspettata reazione di Panama che manda tutto all'aria. Uno smacco anche politico perché l'Unione Europea, e i Governi di Spagna e Italia, sono scesi in campo in prima persona per favorire una soluzione. Invece si vedono sbattere la porta in faccia dal piccolo stato centramericano. All'orizzonte, adesso, se il Canale rimarrà non ultimato, si materializza lo spettro di una lunga e costosissima causa giudiziaria internazionale. La conseguenza immediata della mossa è il blocco dei lavori. Il cantiere si è già fermato: ci sono 10mila operai senza lavoro. E altri 40-50mila dell'indotto che ora sono in bilico. Panama scarica la colpa tutta sul consorzio. La posizione del Gupc sarebbe così inamovibile che Panama si sarebbero vista costretta a far saltare le trattative. Eppure la bozza di accordo era molto di buon senso: garantire la fine dei lavori in attesa che un arbitrato internazionale stabilisca a chi spettino i rimborsi. L'offerta del consorzio, spalleggiata dalla Ue con il sostegno finanziario della Bei (la Banca Europea per gli Investimenti) prevede che Gupc metta 100 milioni di dollari in nuovi fondi, 300 milioni dollari già messi a disposizione, come mossa di buona volontà aggiuntiva rispetto agli obblighi contrattuali; e 400 milioni da un nuovo finanziamento. Dal canto suo, Acp avrebbe messo sul piatto 100 milioni e per il resto avrebbe previsto una moratoria per il rimborso di 785 milioni già versati al consorzio come anticipi previsti dal contratto. Di fatto, una sorta di co-finanziamento, con una ripartizione paritetica degli extra costi. Fino a lunedì sera sembrava che l'accordo fosse ormai imminente (e la proroga sul blocco dei lavori era letta come un segnale in tal senso). Un diffuso ottimismo circolava, tanto che anche la Borsa aveva fiutato un esito positivo, scommettendo al rialzo sui titoli Salini-Impregilo e Sacyr. Tutto da rifare. Più che un dietrofront del paese, sono le interpretazioni che circolavano ieri sera, sembra più una posizione personale del solo Jorge Quijano, il numero di Acp, che cavalca la bandiera del nazionalismo (in primavera ci saranno le elezioni nel paese). Anche perché Ricardo Martinelli, il presidente di Panama, viene descritto come favorevole all'accordo. Tanto che sia il vice-presidente della Ue Antonio Tajani e il primo ministro Enrico Letta avevano telefonato allo stesso Martinelli per esprimere soddisfazione. Che succede ora? Torna in campo l'ipotesi, già minacciata da Panama, di affidare i lavori a qualcun altro. E quel qualcun altro potrebbe essere il gigante Usa Bechtel (si veda altro articolo in pagina). Più facile a dirsi che a farsi. Perché significherebbe allungare di 2 o forse 3 anni la fine dei lavori. Un lusso che Panama non si può permettere: il nuovo canale garantirà 2 miliardi di pedaggi all'anno, che saliranno a 6, quando l'opera sarà a pieno regime. Molto più del costo del rimborso. Il Governo è disposto a rinunciare a un introito del genere? A ieri sera si direbbe di sì. Ma la partita non è ancora del tutto chiusa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gli ordini di costruzioni. Dati2013in percentuale Asia Totale di cui costruzioni 12,4 Nord America 2,3 Europa 41,2 Sud America 14,5 Africa 29,6 Ferrovie 14,5 Dighe 26,8 Metropolitane 30,6 Altre opere 13,8 Strade 14,3 PER AREA GEOGRAFICA PER SETTORE Ordini In mld di SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 06/02/2014 18
06/02/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 1 (diffusione:334076, tiratura:405061) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato € 21,7 32,0 Fonte: dati societari 5 miliardi IL VALORE DEI LAVORI PER AMPLIARE IL CANALE DI PANAMAI numeri di Salini Impregilo Gli ordini di costruzioni. Dati 2013 in percentuale - Fonte: dati societari SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 06/02/2014 19
06/02/2014 Il Sole 24 Ore - Casa 24 plus Pag. 11 (diffusione:334076, tiratura:405061) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato rinnovabili Italia lenta verso l'edificio a impatto zero a L'edificio del futuro sarà intelligente, ma soprattutto a impatto (quasi) zero dal punto di vista energetico. E l'Italia, sul fronte dell'edilizia green, si sta muovendo lentamente rispetto alle normative internazionali. È notizia di una settimana fa lo slittamento al 2015, deciso per decreto (Milleproroghe, Dl 150/2013), dell'obbligo di provvedere attraverso fonti rinnovabili al 35% del fabbisogno termico degli edifici di nuova costruzione, oppure oggetto di profonda ristrutturazione. In realtà l'obbligo delle rinnovabili, per il 20% del fabbisogno termico, è già in vigore da giugno 2012, come previsto dal decreto 28/2011, in attuazione della direttiva 2009/28/CE. Ma il Governo ha preferito posticipare l'introduzione di criteri più stringenti, previsti secondo step progressivi dal decreto originario: dal 2017 (per i titoli edilizi rilasciati da gennaio in poi) diventerà obbligatorio coprire con fonti alternative fino alla metà dei consumi termici e almeno 1 kilowatt ogni 50 metri quadri della potenza elettrica installata degli impianti. «Questo provvedimento - ha affermato il presidente di assoRinnovabili, Re Rebaudengo - rappresenta l'ennesimo cambio in corsa delle regole a tutto svantaggio della generazione distribuita. Appare inconcepibile la scelta di rallentare un settore che ha dimostrato di essere una leva propulsiva per il comparto edilizio e più in generale per l'economia nel suo complesso». Alla levata di scudi del settore si affiancano poi le voci di chi, consapevole dell'assenza in Italia di una visione d'insieme sul tema dell'efficienza energetica nell'edilizia, invita a non fermarsi solo sulle rinnovabili: «I nostri edifici sono delle voragini - afferma Mario Zoccatelli, presidente di Green Building Council Italia - e restano tali anche con il fotovoltaico sopra». Al centro del dibattito c'è la direttiva 2012/27/UE che impone a tutti i Paesi membri di incidere sul fabbisogno energetico, dotandosi entro aprile 2014 di un Piano nazionale per ridurre i consumi sull'esistente e promuovendo nuove costruzioni a impatto vicino allo zero entro il 2020. «L'Europa ci offre diverse possibiltà - aggiunge Zoccatelli - ma dobbiamo muoverci a decidere quali politiche adottare. Tutti i finanziamenti europei per il settore sono vincolati all'adozione di un Piano nazionale. Gli edifici vanno consierati nella loro unità e le misure da adottare devono puntare alla riduzione dei fabbisogni energetici». - Mi. F. © RIPRODUZIONE RISERVATA prossimi obblighi green per nuovo e ristrutturato aGiugno 2012: da fonti rinnovabili 20% fabbisogno termico e 1 kw ogni 80 mq della potenza elettrica degli impianti aAprile 2014: piano d'azione triennale per recupero patrimonio immobiliare esistente aGennaio 2015: da fonti rinnovabili il 35% del fabbisogno termico e 1 kw ogni 65 mq di potenza elettrica impianti aGennaio 2017: quota 50% usi termici da fonti rinnovabili e 1 kw ogni 50 mq di potenza elettrica impianti aGennaio 2018: i nuovi edifici pubblici dovranno essere a «energia quasi zero» aGennaio 2020: tutti i nuovi edifici dovranno essere a «energia quasi zero» SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 06/02/2014 20
06/02/2014 Il Sole 24 Ore - Casa 24 plus Pag. 14 (diffusione:334076, tiratura:405061) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato I BENEFICIARI E L'ITER DA SEGUIRE Hanno accesso alle detrazioni persone fisiche e soggetti Ires Gianni Marchetti e Alberto Bonino Per l'acceso alle detrazioni fiscali collegate alla realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica, in tema di pratiche amministrative e documentazione da conservare, occorre, in linea generale, seguire le medesime regole previste per gli interventi di ristrutturazione edilizia. È infatti lo stesso comma 348 della legge 296/2006 a richiamare espressamente le modalità operative di cui all'articolo 1 della 449/1997 concernenti appunto gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, regolati dall'articolo 16-bis del Tuir (si veda «Il Sole 24 Ore» del 23 gennaio). Una prima, rilevante, differenza è rappresentata dal fatto che gli interventi agevolati possono interessare qualsiasi tipologia d'immobile, a prescindere dalla categoria catastale, ivi compresi quindi gli immobili strumentali e rurali. Da ciò consegue un'altra peculiarità: possono infatti usufruire di tale agevolazione non solo le persone fisiche ma anche le persone giuridiche (soggetti Ires). Di conseguenza, cambiano le modalità di pagamento, che variano a seconda che il soggetto sia titolare o meno di reddito d'impresa. Mentre per le persone fisiche resta obbligatorio il pagamento mediante bonifico bancario "parlante", per i titolari di reddito d'impresa non vi è questo obbligo, potendo gli stessi provare il pagamento con altra idonea documentazione. Per ottenere la detrazione prevista dagli ecobonus il contribuente deve però acquisire, oltre agli eventuali titoli abilitativi, diverse certificazioni. È infatti necessaria l'asseverazione di un tecnico abilitato o la dichiarazione resa dal direttore dei lavori atta a certificare che l'intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti per l'agevolazione richiesta. Nel caso di interventi minori, quali la sostituzione di finestre e infissi o per le caldaie a condensazione con potenza inferiore a 100 kW, questo documento può essere sostituito da una certificazione del produttore attestante le caratteristiche dei prodotti installati. Per la riqualificazione di edifici esistenti o per interventi sulle superfici opache, oltre all'asseverazione, è necessario, quando richiesto, acquisire la certificazione energetica dell'immobile che comprende i dati relativi all'efficienza energetica propria dell'edificio, qualora introdotta dalla Regione o dall'ente locale, o, negli altri casi, un attestato di qualificazione energetica, predisposto da un professionista abilitato. Si deve poi trasmettere all'Enea, entro 90 giorni dal termine dei lavori e con modalità telematiche, la scheda informativa degli interventi realizzati e la copia dell'attestato di qualificazione energetica. Non vanno inviate all'Enea asseverazione, relazioni tecniche, fatture, copia di bonifici, piantine e documentazione varia. Nel caso in cui i lavori necessari a realizzare gli interventi proseguano in più periodi d'imposta, è necessario comunicare all'agenzia delle Entrate le spese effettuate nei periodi precedenti, in via telematica, entro 90 giorni dal termine del periodo d'imposta. © RIPRODUZIONE RISERVATA SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 06/02/2014 21
06/02/2014 Il Sole 24 Ore - Casa 24 plus Pag. 14 (diffusione:334076, tiratura:405061) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Con l'ecobonus «extralarge» l'efficienza taglia la bolletta Proroga del bonus del 65% a tutto il 2014, nel 2015 si scende al 50% CONSUMI FUORI CONTROLLO Il 70% degli edifici è stato realizzato prima del 1976 e il 25% non è mai stato ristrutturato: così gli sprechi energetici aumentano Dario Aquaro Circa il 40% dei consumi energetici italiani è legato agli immobili e attribuibile per la maggior parte a impianti di riscaldamento inefficienti e scarso isolamento. D'altra parte il 70% degli edifici è stato realizzato prima del 1976, anno della prima normativa (legge 373) sull'efficienza energetica, e un quarto del patrimonio immobiliare non è mai stato sottoposto a interventi di riqualificazione. Sui temi di risparmio energetico, in una cornice normativa che ha mostrato negli ultimi anni chiari progressi, è aumentata anche la sensibilità dei proprietari di immobili. La proroga della detrazione in versione extralarge punta a coltivare proprio questa sensibilità e a trasformarla in opere concrete, offrendo un sostegno a chi vuol ridurre le emissioni inquinanti e i consumi energetici. C'è ancora altro tempo dunque per affrontare interventi di riqualificazione energetica, dare un taglio alla bolletta, e garantirsi un rimborso pari a quasi i due terzi della spesa: l'ecobonus sarà infatti al 65% fino al 31 dicembre 2014, per poi ridursi nel 2015 al 50 per cento. Dal 2016, a meno di ulteriori proroghe, questi interventi potranno godere solo del bonus al 36%, confluendo nell'agevolazione per il recupero del patrimonio edilizio (si veda «Il Sole 24 Ore» del 23 gennaio). Le scadenze prorogate sono più lunghe di sei mesi per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali o che interessano «tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio» (65% fino al 30 giugno 2015, poi 50% fino al 30 giugno 2016). Anche per la riqualificazione energetica lo sconto sarà dunque a scalare, e per individuare la misura della detrazione conta la data in cui la spesa viene "sostenuta": pagata per le persone fisiche o di competenza per le imprese. A differenza del bonus sulle ristrutturazioni, infatti, quello sul risparmio energetico può riguardare qualsiasi tipo di immobile, di qualsiasi categoria catastale, e può essere sfruttato da tutti i contribuenti, a prescindere dalla tipologia di reddito di cui siano titolari (soggetti Irpef e Ires). La platea è ampia e riunisce persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, imprese commerciali (ditte individuali, società di persone o di capitali), associazioni tra professionisti, enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale. Beneficiario del maxisconto è chi sostiene la spesa, sia proprietario o meno (inquilino, comodatario, usufruttuario) dell'immobile oggetto dei lavori. Ma di quali lavori parliamo? L'agevolazione riguarda le riqualificazioni energetiche globali degli edifici; gli interventi su strutture opache orizzontali o verticali (inclusi i cappotti termici, i solai, tutte le coperture di un fabbricato) e la sostituzione degli infissi; l'installazione di pannelli solari termici, per la produzione di acqua calda; la sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione, con pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia. A queste quattro categorie di lavori corrispondono diversi valori massimi di detrazione (da 100mila a 30mila euro), come viene spiegato in questa guida che riassume le novità e tutti i passaggi per destreggiarsi e sfruttare l'ecobonus. Perché oltre agli importi massimi detraibili a seconda del tipo di intervento cambiano anche le procedure da seguire: i documenti da acquisire e quelli da trasmettere in via telematica all'Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Mentre i titolari di reddito d'impresa sono esonerati dall'obbligo di bonifico, perché non è rilevante la data di pagamento ma la competenza del costo imputato in bilancio, per i privati il bonifico "parlante" rimane invece un requisito fondamentale per accedere al bonus e deve essere eseguito dalla stessa persona alla quale sono intestate le fatture. La detrazione, sia per il privato sia per l'impresa, viene comunque ripartita in dieci quote annuali di pari importo e riduce l'Irpef o l'Ires lorda dovuta per l'anno d'imposta. Ma non è prevista alcuna possibilità di rimborso o rinvio: se l'imposta dovuta per un determinato esercizio è inferiore alla quota SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 06/02/2014 22
06/02/2014 Il Sole 24 Ore - Casa 24 plus Pag. 14 (diffusione:334076, tiratura:405061) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato di detrazione, la parte in eccesso va persa. © RIPRODUZIONE RISERVATA SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 06/02/2014 23
06/02/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 19 (diffusione:334076, tiratura:405061) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato QUOTIDIANO DELLA CASA Focus sulle novità della delega fiscale Sul quotidiano della Casa e del Territorio (www.casaeterritorio. ilsole24ore.com) focus su: - Infrastrutture e città: «Project financing dimezzato in due anni, ma il rilancio può arrivare dall'edilizia sostenibile». Oggi si sblocca l'accordo per l'attivazione dell'anagrafe dell'edilizia scolastica, cambia il modo di assegnare le risorse» - « Venezia, si sblocca il piano particolareggiato delle aree dell'aeroporto Marco Polo»; - Edilizia privata: «Le novità della delega fiscale approvata dal Senato»; - Bandi di lavori: «In appalto il potenziamento di un depuratore a Genova». SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 06/02/2014 24
06/02/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 39 (diffusione:334076, tiratura:405061) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Dati Inps. A livello tendenziale i dati di gennaio sono in crescita del 33,8% Mobilità, istanze oltre i 2 milioni AMMORTIZZATORI Le ore di cassa integrazione nel primo mese dell'anno scendono del 13,5%, ma l'edilizia aumenta del 28% Claudio Tucci Viaggia intorno agli 81 milioni di ore la richiesta delle imprese di cassa integrazione a gennaio. Rispetto a 12 mesi fa il calo è del 10,4% (interamente imputabile alla riduzione della cassa ordinaria e di quella in deroga, in questo caso per problemi di ritardo nei finanziamenti). Continua a crescere invece la Cigs (+0,84% su gennaio 2013), e quindi aumentano le imprese in crisi strutturale. Ed è un vero boom delle domande di disoccupazione e di mobilità: nel 2013 sono state presentate 2.134.975 istanze, il 33,8% in più rispetto agli 1,595 milioni di domande depositate nel 2012. A livello tendenziale (gennaio 2014 su gennaio 2013) le ore totali autorizzate di cassa integrazione mostrano una contrazione del 13,4% nell'industria e nel commercio, e del 24% nell'artigianato. In controtendenza invece l'edilizia dove le ore richieste aumentano del 28% a testimonianza della difficile situazione che sta passando l'intero comparto a causa della crisi. Bisognerà attendere i dati sul tiraggio (cioè sull'utilizzo effettivo della cig da parte delle aziende) ma la fotografia scattata dall'Inps parla di un mercato del lavoro in difficoltà (confermando i dati Istat di qualche giorno fa che hanno evidenziato una crescita tendenziale del 10% dei disoccupati e un calo dell'1,9% della base occupazionale). Nel solo dicembre, certifica l'Inps, sono state presentate 98.394 domande di Aspi, 33.500 di miniAspi, 492 di disoccupazione e 10.131 di mobilità per un totale di oltre 142mila istanze, il 15,6% in più rispetto alle 123.262 di dicembre 2012. Un dato allarmante e, per Guglielmo Loy (Uil), strettamente legato a ritardi e incertezze nel finanziamento della cassa in deroga che «ha avuto il suo sbocco naturale nell'apertura delle procedure di licenziamento». Sull'anno le ore di cassa ordinaria sono diminuite del 23% (nell'industria il calo è del 31%). Di segno opposto l'andamento tendenziale della Cigs. Nell'industria l'aumento è dell'1,73%. Nell'edilizia si schizza a più 18,55%. Le ore autorizzate di cassa in deroga (sempre nel confronto tendenziale) calano del 16,13% (ma anche qui l'edilizia marcia in senso opposto e regista un +153,35%, nonostante le difficoltà di finanziamento dello strumento vissute per tutto il 2013). Per questo, secondo Luigi Sbarra (Cisl), «è fondamentale garantire ulteriori risorse per la cassa in deroga, e rivedere i criteri restrittivi previsti dal governo. Ma serve pure potenziare le politiche attive per spingere il ricollocamento e la riqualificazione dei sussidiati». © RIPRODUZIONE RISERVATA SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 06/02/2014 25
06/02/2014 La Repubblica - Genova Pag. 3 (diffusione:556325, tiratura:710716) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Dalle 159 sentenze del 2012 alle 148 del 2013. Odone: "I livelli di sofferenza restano alti" Genova, la frenata dei fallimenti "Ma è presto per parlare di ripresa" "I provvedimenti di semplificazione che dovrebbero farci ripartire tardano ad arrivare" RAFFAELE NIRI SONO piccoli segnali, certo, ma sarebbe stupido non leggerli con la dovuta attenzione. La corsa dei fallimenti - che negli anni scorsi sembrava una vera e propria cavalcata - per la prima volta da tre anni subisce un'inversione di tendenza: nell'ultimo anno è fallito, a Genova, un dieci per cento di imprese in meno e il dato si ferma - seppure di pochissimo - leggermente sotto anche a quello del 2011. Quando, nei giorni scorsi, il Tribunale di Genova ha trasmesso alla Camera di Commercio i numeri relativi ai fallimenti accertati al 31 dicembre 2013 gli esperti di via Garibaldi hanno riletto più volte quei numeri. Naturalmente, in casi come questo, valgono le cifre assolute e non le percentuali, che spiegano poco: dai dati appena forniti alla Camera di Commercio dal tribunale risultano infatti in totale 148 sentenze di fallimento, contro le 159 del 2012 e le 149 del 2011. Si può, finalmente, parlare di "crisi alle spalle"? «Siamo sempre a livelli molto alti di sofferenza - spiega il presidente della Camera di Commercio Paolo Odone - soprattutto per quanto riguarda il commercio. La situazione a Genova sembra essere leggermente migliore rispetto al resto del paese, ma resta il fatto che il 2013 è stato un anno nerissimo per le nostre aziende e che i provvedimenti di semplificazione e sburocratizzazione che dovrebbero farci ripartire tardano ad arrivare». Insomma, una bottiglia che può essere mezza vuota o mezza piena, a seconda dei punti di vista: è vero che il dato dei fallimenti è finalmente in controtendenza dopo due anni di crescita vorticosa ed è altrettanto vero che il dato genovese spicca nel resto d'Italia (dove i fallimenti continuano ad aumentare anno dopo anno). Ma d'altra parte fino a quando non diventeranno realtà i provvedimenti di sburocratizzazione promessi a più riprese non ci si potrà stupire che le aziende muoiano come mosche. Del resto, rimane fortissima la sofferenza per il commercio (il 37,8% dei fallimenti, di cui il 78,6% commercio all'ingrosso e dettaglio) e per industria/costruzioni (32,4% dei fallimenti di cui 60,4% nella sola edilizia). Si tratta di una classifica che fotografa, meglio di mille discorsi, la situazione economica locale: i due settori dove è più facile fallire sono il commercio e l'edilizia, cioèi due classici pilastri dell'economia locale. In particolare l'edilizia paga il lunghissimo periodo in cui le imprese non venivano pagate dalla Pubblica amministrazione: questo ha portato moltissime aziende - in un periodo in cui il ricorso al credito bancario si è complicato a dismisura - a chiudere i battenti, anche in presenza di un bilancio sostanzialmente sano. Infine la tipologia dei fallimenti: nettamente in testa sono le società a responsabilità limitata (sono 103, cioè il 70 per cento). Seguono le ditte individuali (12%), le società in accomandita semplice, quelle in nome collettivo, le società per azioni. In fondo alla classifica le cooperative e i consorzi. Foto: LA DISCESA dei fallimenti nel 2013 è un segnale importante, ma resta l'allarme SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 06/02/2014 26
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