Anguillara Sabazia, una nuova Polizia
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Anguillara Sabazia, una nuova auto per la Polizia Municipale ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Un auto nuova fiammante per la Polizia Municipale di Anguillara Sabazia, diretta dalla Dott.ssa Claudia Gugliotti, quella consegnata ieri al Corpo grazie ad un finanziamento della Prefettura di Roma. Il parco veicoli della Polizia Locale si amplia, consentendo così un efficientamento dei servizi richiesti e garantendo il massimo della operatività. Il Sindaco, Avv. Angelo Pizzigallo, ha espresso soddisfazione per la nuova dotazione strumentale entrata nella disponibilità del Comando che garantirà maggiore sicurezza sia agli operatori che ai cittadini. “Ringraziamo la Sig.ra Simona Di Filippo per la competenza e la costante disponibilità”. Ha
detto il primo cittadino. “Cosa nostra”, confiscati beni per 500mila euro a Salvatore Mulé Nella giornata di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Monreale hanno dato esecuzione a un decreto di confisca di beni riconducibili al pregiudicato Salvatore Mulé, 44enne di San Cipirello, arrestato nell’aprile del 2013 nell’ambito dell’Operazione “Nuovo Mandamento” e condannato in via definitiva, nel maggio 2018, alla pena della reclusione di 17 anni per associazione mafiosa e delitti inerenti agli stupefacenti. Le indagini condotte dai militari dell’Arma avevano acclarato che l’uomo, già emerso in passato quale sodale di “Cosa nostra”, in qualità di reggente del mandamento mafioso di San
Giuseppe Jato aveva partecipato al progetto di costituzione di un “super-mandamento” che avrebbe dovuto accorpare le cosche di Monreale, Altofonte, San Giuseppe Jato, Camporeale, Partinico, Borgetto, Montelepre e Giardinello. I successivi accertamenti patrimoniali, quindi, avevano consentito d’individuare un villino, alcuni complessi aziendali e un terreno di San Cipirello, nonché alcune autovetture e dei rapporti finanziari riconducibili al Mulé, che denotavano un tenore di vita sproporzionato e incompatibile con i redditi di provenienza lecita. Il valore dei beni oggetto del decreto di confisca, emesso dalla 1 a Sezione “Misure di prevenzione” del Tribunale di Palermo, è stimato in circa 500mila euro. Usa, Donald Trump verso l’impeachment: Camera approva misura procedurale
La maggioranza della Camera Usa ha approvato col sostegno dem una misura procedurale che spiana la strada al voto per l’impeachment di Donald Trump, atteso in serata (nella notte in Italia). Donald Trump è “un pericolo evidente ed immediato, deve essere processato, condannato e destituito“: lo ha detto la speaker della Camera Usa Nancy Pelosi. “Alla luce delle informazioni di ulteriori manifestazione chiedo che non ci sia violenza e non ci siano vandalismi”. Lo afferma Donald Trump in una nota a Fox. Il presidente chiede quindi l’aiuto di “tutti gli americani” a “stemperare le tensioni” e ribadisce di essere contrario alla violenza “di ogni tipo”. Intanto proseguono i preparativi per la cerimonia di insediamento di Biden. I 15.000 agenti della Guardia Nazionale a Washington saranno in parte armati, e il Secret Service sta allestendo una maxi-operazione di sicurezza per blindare la città. Il timore è di nuove proteste violente: almeno 16
gruppi, di cui alcuni armati, si sono fatti avanti per manifestare. Google sospende spot politici per insediamento Biden – Google sospende tutti gli spot politici fra il 14 e il 21 gennaio in vista della cerimonia di insediamento di Joe Biden. Accusato per assalto al Congresso si è suicidato – Chris Stanton, uno degli uomini accusati per le proteste al Campidoglio, si è suicidato. Lo riportano i media americani, sottolineando che Stanton si è tolto la vita nella sua abitazione a Alpharetta, in Georgia. La polizia ha rinvenuto nella sua casa due fucili semiautomatici. Nemi, punto biblioteca: quando “l’interesse pubblico” aiuta il privato. Convenzione rinnovata, veranda assicurata?
NEMI (RM) – Non è stata rinnovata la convenzione di tre anni per la biblioteca diffusa stipulata tra il Consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani, il Comune di Nemi e la locanda Lo Specchio di Diana. La Convenzione prevedeva la realizzazione di una biblioteca diffusa presso la sede della locanda Lo Specchio di Diana ed è stata promossa anche perché a Nemi non esiste una biblioteca comunale. Nella convenzione era previsto che venisse messo a disposizione dal ristorante e albergo diffuso Specchio di Diana uno spazio adeguato per lo scambio del materiale e la conservazione dello stesso ed erano previsti degli incontri periodici da parte del Comune e della biblioteca per controllare l’attività. L’ultimo rinnovo della convenzione risale al 23 novembre del 2017 mediante un verbale di Consiglio comunale. Hanno votato
in “sei favorevoli” (la maggioranza), due contrari (i consiglieri Cortuso e Corrieri) e un astenuto (Tersigni). Sempre il 23 novembre del 2017, passa una delibera di Consiglio che ha un oggetto interessante In pratica viene rilasciato un permesso a costruire in deroga alle destinazioni d’uso a Idilio Leopardi, legale rappresentante della società Lo Specchio di Diana, per la “chiusura permanente delle due terrazze di pertinenza del ristorante da destinarsi a sala lettura per mezzo di finestroni mobili, rimovibili…”. Questa richiesta di permesso a costruire in deroga alle norme urbanistiche vigenti, è stata inoltrata proprio perché quegli spazi, dove a tutti gli effetti c’è un ristorante, fossero destinati alla sala lettura della biblioteca e quindi, in soldoni, il Comune ha dato il permesso di chiudere con delle vetrate due terrazze del ristorante perché c’è di mezzo “l’interesse pubblico”. Dunque il mutamento della destinazione d’uso è stato concesso perché c’era un interesse pubblico a realizzare uno spazio destinato alla biblioteca e non locali dove poter proseguire l’attività di ristorazione
In occasione di quel Consiglio comunale di novembre 2017, il Consigliere Carlo Cortuso chiese il ritiro della deliberazione in quanto mancava “il collegamento funzionale tra la deroga edilizia e lo spazio destinato alla sala lettura che non c’è”. In quella sede, il sindaco Alberto Bertucci liquidò la dichiarazione di Cortuso, come “strumentale e contraddittoria”, perché, parole di Bertucci “la deroga è funzionale alla fruizione di una sala lettura”. L’architetto Rosanna Galanti all’epoca dei fatti Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, ha concesso che venissero montate delle vetrate scorrevoli per la chiusura di una veranda posta al primo piano del ristorante per lo svolgimento dell’attività di biblioteca diffusa, dichiarando testualmente: “Il presente permesso di costruire ha validità limitata al solo svolgimento dell’attività di biblioteca diffusa e gli effetti decadranno allo scadere dell’accordo con il Consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani e il Comune di Nemi. Allo scadere del predetto accordo, l’intestatario dovrà procedere al ripristino dell’originario stato dei luoghi con la rimozione delle vetrate scorrevoli, così come riportato nello stato ante-operam del progetto autorizzato con il presente atto”.
Adesso, premesso che a quanto pare non è stato d’interesse del Comune affrettarsi a rinnovare la convenzione con il Consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani che è di fatto scaduta a fine dello scorso novembre, ci chiediamo come mai l’attività bibliotecaria a Nemi si sia fermata da un anno a questa parte, eccetto l’attività di ristorazione che, salvo i vari giorni di lockdown e zona rossa, è proseguita senza problemi. Insomma si può prenotare un tavolo ma non si può prendere un libro e leggerlo in veranda? La biblioteca diffusa però non si è fermata negli altri Comuni vicini a Nemi: “La biblioteca di Genzano e quella di Rocca di Papa sono a disposizione degli utenti di Nemi – ha dichiarato il direttore del Consorzio Giacomo Tortorici – nonché i servizi online del circuito più facilmente accessibili in questo momento”. Nessun cartello, nessuna indicazione che spieghi che fine ha fatto la biblioteca ne quando riaprirà, ne se riaprirà A Nemi il servizio al momento non c’è da diversi mesi e la spiegazione del direttore Tortorici è che in questo momento di pandemia è stata sospesa “per ovvi motivi” e poi devono formare il personale ma “a breve sarà riattivato il servizio”. Perché solo a Nemi il servizio è sospeso mentre si può tranquillamente andare negli altri Comuni? Strano vero? E’ molto probabile che adesso che l’attenzione si è focalizzata sull’assenza di un servizio di pubblica utilità il Comune si affretti a rinnovare la convenzione. Convenzione rinnovata, veranda assicurata. Non c’è molto da ragionarci sopra, finché la convenzione non è rinnovata la veranda è di fatto
abusiva perché viene meno la deroga concessa dal Comune per “pubblico interesse” Se la veranda c’è significa che lo spazio biblioteca verrà di nuovo attivato e sarà destinato a pubblico interesse. Ma per ora la convenzione non risulta rinnovata. E’ facile superare un problema di cambio di destinazione d’uso facendo ricorso alla “pubblica utilità” e questa è l’ennesima vicenda che non piace a tanti cittadini perché, anche se involontariamente, si fanno “figli e figliastri”. Alcuni cittadini di Nemi sono stati costretti a chiudere la loro attività per delle presunte irregolarità riscontrate, altri hanno dovuto subire sopralluoghi e ordinanze a casa propria per le destinazioni d’uso delle loro stanze e per altri invece, addirittura si è trovata la deroga “salvavita”. Un “sistema” che nella vicina Artena è stato oggetto di una indagine della Procura di Velletri Nessuno mette in dubbio il grande valore che ha un punto biblioteca che l’amministrazione avrebbe potuto creare in un locale comunale senza alcun problema. Nessuno vuole puntare il dito su un ristorante che cerca di lavorare, ma la legge è uguale per tutti e non c’è nessun libro dei buoni e dei cattivi. Tutti dovrebbero essere sostenuti dall’amministrazione comunale anche chi esprime idee diverse dall’inquilino del palazzo.
Lago di Bracciano, via libera della Regione alla realizzazione della pista ciclabile circumlacuale Un anello ciclabile di oltre 33 chilometri BRACCIANO (RM) – Via libera del Consiglio Regionale del Lazio al progetto di pista ciclabile circumlacuale attorno al lago di Bracciano. che prevede un finanziamento di circa 300mila per l’anno in corso. Il tracciato della pista si snoderà tra Polline Martignano, nel Comune di Roma, Anguillara Sabazia, Trevignano e Bracciano formando un anello ciclabile di oltre 33 chilometri che si inserirebbe idealmente nel progetto di una nuova rete dei sentieri, portato avanti dall’Ente Parco Regionale Bracciano- Martignano, che oltre ad attraversare tutti i 10 comuni ricompresi nel territorio dell’Ente Parco si interfaccerebbe
con la via Francigena permettendo di creare un collegamento con le vicine aree protette di Veio, Marturanum, Monterano, dell’antichissima Città di Sutri e Valle del Treja oltre alla Faggeta di Monte Raschio, sito Unesco. “Un progetto bellissimo, presentato dall’Ente Parco Regionale Bracciano-Martignano, che ho immediatamente sposato per la sua importantissima valenza naturale, culturale e di promozione territoriale all’insegna del turismo sostenibile” ha detto la Consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano che ha presentato in Consiglio la proposta di finanziamento. “Si tratta di un intervento di assoluto rilievo, – ha dichiarato ancora Califano – primo nel suo genere per estensione e tipologia rivolto non solo ai residenti, ma capace di arricchire e rilanciare l’offerta turistica della Regione Lazio nel suo complesso, attirando e favorendo un turismo sostenibile e di qualità in un periodo storico difficilissimo come quello che stiamo vivendo. Un ringraziamento va al Consiglio Regionale per aver accolto favorevolmente la mia proposta, alla Giunta Regionale per aver dato parere positivo, e all’Ente Parco per il grande lavoro che sta svolgendo”. Covid-19, nuova possibile terapia con i nanoanticorpi contro il virus e le sue mutazioni
Speranze per una nuova possibile terapia anti-Covid: si tratta di nuovi nanoanticorpi, sviluppati lavorando su lama e alpaca, che impediscono l’ingresso del virus nelle cellule e sembrano funzionare anche se subisce delle mutazioni. A metterli a punto, i ricercatori svedesi dell’Istituto Karolinska, insieme a quelli dell’università di Bonn e dello Scripps Research Institute della California, come spiegano sulla rivista Science. A breve un’azienda spin-off dell’università di Bonn testerà i nanoanticorpi in una sperimentazione clinica sull’uomo. Bracciano, il centro storico si rifà il look: partiti i lavori di sostituzione e manutenzione dei selciati
BRACCIANO (RM) – Sono iniziati i lavori di sostituzione e manutenzione dei selciati nel centro storico di Bracciano. I sampietrini chiamati anche “selci”, usurati da anni di mancata manutenzione verranno sostituiti. L’importo dei lavori è pari a 761.897,44 euro. Oggi le strade del centro presentano diversi avvallamenti, cubetti di porfido spaccati o addirittura assenti, dovuti a un manto stradale pieno di rattoppi, interventi disomogenei e atti di vandalismo. Le strade su cui si andrà ad intervenire presentano uno stato di degrado dovuto all’usura
Si interverrà su via G. Volpi, via Principe di Napoli, via Fausti, via Traversini, via del Ponte Medievale, piazza della Praterina, piazza I° Maggio. Non verranno realizzati nuovi tracciati stradali: “L’intervento – ha dichiarato il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli – tende a mantenere inalterata la bellezza del nostro centro storico per cui abbiamo riservato questo grande intervento di manutenzione perché riteniamo che sia fondamentale occuparci del miglioramento della qualità delle strade a servizio del centro, aumentando così il livello di sicurezza dei cittadini e riqualificando, dal punto di vista ambientale e funzionale, il complesso del sistema viario con il rifacimento di
pavimentazioni stradali degradate”. Per la parte di Piazza della Praterina verrà smontato e recuperato il selciato esistente e integrato con nuovo lastricato per un terzo della piazza, pari a 330 mq. Quindi, verrà rimosso il selciato esistente e riposizionamento su allettamento di sabbia e cemento, rifatti parzialmente alcuni tratti di marciapiedi deteriorati, interventi necessari per l’abbattimento di barriere architettoniche quali passaggi pedonali, scivoli e accessi ai parcheggi. Verrà rifatta la segnaletica stradale orizzontale e verticale Non verranno spostati i cigli e le aiuole esistenti ad eccezione dei passaggi pedonali tra le aiuole spartitraffico e ad eccezione delle parti che presentino la necessità di ripristino. Tutti i chiusini saranno riposizionati a seguito della realizzazione del nuovo selciato. USA, eseguita la condanna a morte di Lisa Montgomery
E’ stata uccisa con iniezione letale in un’esecuzione federale Lisa Montgomery, la prima donna a essere messa a morte in 70 anni. Lo comunica il Dipartimento di Giustizia Usa. La sua esecuzione era stata sospesa ieri per consentire una perizia psichiatrica sulla donna: una sospensione che aveva suscitato speranze in quanti nel mondo si oppongono alla pena di morte. Lisa Montgomery, l’unica donna nel braccio della morte federale, ha ricevuto l’iniezione letale nel carcere di Terre Haute, in Indiana. La donna, 52 anni, era stata riconosciuta colpevole di un delitto efferato: l’uccisione a nel 2004 nello stato del Missouri di una donna incinta,la 23/enne Bobbie Jo Stinnett, alla quale ha estratto con un coltello il feto, portato via come se fosse suo figlio, lasciandola morire dissanguata. Oggetto di gravissimi abusi in famiglia da bambina, Montgomery
era ritenuta gravemente malata di mente. E dopo la fine, imposta da Donald Trump, della moratoria sulla pena di morte federale, proprio su questo aspetto si è incentrato il ricorso dei suoi avvocati, accolto ieri da un giudice dell’Indiana, per una nuova perizia psichiatrica. Poi il via libera all’esecuzione, in ottemperanza a quanto già deciso dalla Corte Suprema. “Dopo un’allucinante serie di decisioni, le une contro le altre, di vari tribunali, ore di incertezza e una vana richiesta finale di sospensione, Lisa Montgomery è stata messa a morte alle 7.31 ora italiana. L’11ma esecuzione federale sotto Trump, la prima di una donna da 67 anni”. Lo scrive in un tweet il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury. Mafia a Bari: clan arrestato per estorsione, rapina e lesioni
Putignano: operazione “Enigma” dei Carabinieri di Gioia del Colle. Arrestati 8 soggetti per estorsione aggravata dal metodo mafioso, rapina e lesioni. A Putignano – quartiere San Pietro Piturno e Bari, oltre 50 Carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, dal Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno e da un elicottero del 6° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri di Bari, alle prime luci dell’alba, hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse a carico di 11 soggetti, ritenuti, a vario titolo, responsabili di “estorsione e tentate estorsione aggravate dal metodo mafioso”, nonché di “rapina” e “lesioni personali aggravate”. Il primo provvedimento cautelare, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Bari, dott. Giovanni Abbattista, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha colpito G.G. 21enne, ritenuto il capo del gruppo criminale, L.G. 33enne, G.M. 22enne, P.F.E. 19enne e S.D. 20enne, tutti già noti alle Forze dell’Ordine, che, riuniti tra di loro, avvalendosi della forza di intimidazione, derivante dalla fama criminale del gruppo di appartenenza nota nel contesto sociale
di Putignano, avevano messo in atto reiterate condotte violente nei confronti di un imprenditore del luogo, di suo figlio, collaboratore in azienda, e degli altri componenti della sua famiglia, al fine di farsi corrispondere la somma di 3.000 euro mensili. Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gioia del Colle e coordinate dalla DDA di Bari, hanno permesso di documentare le diversi azioni compiute, da maggio a ottobre dello scorso anno, dagli arrestati ai danni delle vittime, consistite in pedinamenti, minacce verbali, aggressioni fisiche e danneggiamenti. Come quando l’autovettura condotta dal titolare dell’azienda, all’interno della quale vi era anche il figlio, è stata bloccata dal gruppo per le vie di Putignano e fatta oggetto di calci e pugni, con la rottura dello specchietto retrovisore e danni alla carrozzeria. A ottobre scorso, poi, si è consumata l’ennesima, efferata azione da parte del gruppo criminale, oggetto del secondo provvedimento cautelare. Oltre ai citati G.G. 21enne, P.F.E. 19enne e S.D. 20enne, a finire in manette per “rapina” e “lesioni personali aggravate” sono C.L. 23enne, C.M. 21enne e M.V. 23enne. Nel corso di una festa danzante organizzata in un locale di Turi, il commando ha raggiunto il figlio dell’imprenditore e, dopo averlo accerchiato, lo ha colpito ripetutamente con pugni, calci, tavoli e parti di sedie precedentemente distrutte. Prima di lasciare il locale, uno degli indagati ha strappato dal collo del giovane una collanina in oro con crocifisso e tre ciondoli, quale trofeo dell’aggressione commessa. A nulla è valso, nella circostanza, l’intervento di un amico del giovane che, nel tentativo di difenderlo, è stato fatto oggetto di violente percosse. Le indagini hanno accertato come i fatti si inseriscano in un più ampio contesto criminale e possano essere letti come il tentativo di finanziare la compagine criminale di appartenenza, attiva nel comune di Putignano e facente capo a
GENCHI Francesco, affiliato al clan Capriati, il cui decesso, avvenuto per cause naturali nel gennaio del 2020, ha determinato uno stravolgimento negli equilibri e una maggiore difficoltà, del gruppo stesso, di reperire le risorse economiche destinate ai traffici illeciti. Durante le perquisizioni effettuate dai Carabinieri nel corso dell’esecuzione delle misure, sono stati rinvenuti, nelle parti ad uso comune delle palazzine dove abitano gli arrestati, 60 grammi di eroina e 50 grammi di hashish, oltre a bilancini di precisione e a telefoni cellulari, verosimilmente utilizzati per le attività di spaccio. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso le case circondariali di Bari, Trani e Matera a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Roma, Riserva dell’Acquafredda: via libera al Piano d’assetto
Roma, 13 gennaio – “Un grande risultato ieri in Commissione Agricoltura e Ambiente con l’approvazione del Piano d’Assetto della Riserva Naturale di Acquafredda, grazie alla responsabilità del Movimento 5 Stelle e dell’opposizione che rimangono in Commissione non facendo mancare il numero legale ed evitando il commissariamento del piano stesso. Non è accettabile rispetto ad atti così importanti che riguardano la collettività un totale disinteresse da parte di una maggioranza dalla condotta irresponsabile, che, presente con un solo consigliere, ha rischiato di far mancare il numero legale per lo svolgimento della Commissione e di far saltare quindi l’approvazione del provvedimento di un’area protetta attualmente sotto commissariamento”- lo dichiara il consigliere regionale M5S del Lazio, Valerio Novelli, presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio.
“Entrando nel merito è stato approvato un atto che da un lato mette un freno alle speculazioni edilizie e dall’altro guarda allo sviluppo sostenibile dell’area – prosegue Novelli – abbiamo messo le basi per consentire agli imprenditori agricoli di diversificare la propria attività nel rispetto della tutela dell’area verde e, con l’abrogazione del progetto scheda 9, si pone uno stop deciso al rischio di una speculazione edilizia di oltre 180mila metri cubi sui terreni Apsa (Amministrazione Patrimonio Sede Apostolica)”. “Con l’ok al provvedimento di ieri arriviamo al quinto piano d’assetto approvato dalla Commissione presieduta dal M5S e al quinto monumento naturale che viene istituito in questa legislatura. Sempre nella Commissione di ieri, infatti, abbiamo votato anche l’istituzione del Monumento Naturale di Valle S.Angelo a Morolo. Sono risultati mai raggiunti prima, da quando sono state istituite le aree naturali protette, segno della forte impronta ambientalista della Commissione. Ora il prossimo passaggio sarà l’approvazione del Piano d’Assetto in Consiglio Regionale così da mettere definitivamente sotto tutela un’area naturale importantissima della nostra Regione”- conclude Novelli. Rocca Priora, l’arte al centro: Magritte è protagonista
“Leggiamo l’Arte”, il 22 gennaio letture e laboratorio creativo dedicato a Magritte. Evento gratuito online dedicato a tutte le età A Rocca Priora tornano gli appuntamenti con “Leggiamo l’Arte”, il format con cui il Museo Benedetto Robazza e Biblioteca Comunale di Rocca Priora ci accompagnano alla scoperta di grandi personalità artistiche attraverso la lettura di libri illustrati e laboratori. Venerdì 22 gennaio, alle ore 17:30, conosceremo Magritte e il suo surrealismo leggendo insieme “La mela di Magritte” di Klaas Verplancke (MoMa, Fatatrac) e sperimentando la tecnica del collage con un laboratorio creativo dedicato ai bambini e alle bambine. L’evento sarà gratuito e si terrà online su Google MEET. Per
partecipare basterà collegarsi il 22 gennaio alle 17,30 su https://meet.google.com/tfv-mdfi-upq , e procurarsi riviste, giornali o volantini da ritagliare, forbici, colla, fogli e colori. Per tutte le info: https://www.facebook.com/events/214929110272471
Puoi anche leggere