Andare all'estero con la tua azienda e il tuo prodotto - FOCUS GROUP
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Il tuo prodotto non parla di te Il tessuto produttivo italiano è uno dei più orientati all’export; a rontare la s ida di presentarsi verso nuovi mercati richiede una preparazione complessa e dei passaggi speci ici. Attivare un intermediario o un distributore spesso rappresenta il primo passo. A idarsi al giusto rappresentante locale signi ica avviare una collaborazione con diversi elementi che possano garantire il successo della propria avventura imprenditoriale all’estero: Multiculturalità: una igura professionale locale può o rire la propria consulenza in un’ottica di grande e profonda conoscenza dei bisogni da soddisfare speci ici del mercato / Paese a cui vogliamo rivolgerci. 2 ff ff ff f f f f f
Fiducia: “trasferire” con iducia il proprio prodotto al rappresentante locale signi ica a idarsi ad un soggetto che potrà intuire e suggerire quali possano essere piccoli o grandi aggiustamenti, sia in termini di modi iche tecniche che in termini di comunicazione, per ottenere un posizionamento vincente nel mercato estero a “Il mio prodotto parla per me”: niente di più sbagliato per a rontare la s ida dell’export! Adattarsi alle regole del nuovo mercato di riferimento e farsi conoscere anche con un approccio che sia rispettoso della cultura e delle tradizioni che andiamo ad intercettare possono essere le strade vincenti per ottenere un risultato ottimale. 3 ff f ff f f f
Un esempio pratico? Pensiamo al ca è. L’Italia è indubbiamente la patria di questa bevanda ma, se decidessimo di esportare questo prodotto, ad esempio nell’area balcanica, ecco che le piccole modi iche tecniche e la conoscenza della cultura e del gusto locale possono risultare decisive per il successo commerciale: della cultura di quelle zone sono imprescindibili per avere qualche speranza di successo: lì, infatti, il ca è viene vissuto come il tè da noi - più leggero e lungo - come un momento di calma e socialità che deve prolungarsi per un certo tempo. Nulla a che vedere con la nostra tazzina veloce prima di andare al lavoro o per spezzare la giornata! Nel caso delle cialde, ad esempio, è consigliabile una miscela a grana grossa, per un ca è più lungo e maggiormente gradito al consumatore locale! Prima di decidere di entrare in un nuovo Paese, insomma, serve “mettere in gioco” il proprio prodotto eventualmente adattandolo al nuovo mercato di riferimento. 4 ff f ff ff
Se ampliamo un po’ la prospettiva e andiamo oltre all’idea di prodotto, scopriamo qualcosa d’altro che può essere esportato: i servizi e le consulenze tecniche ad esempio. Know-how e servizi tecnici specializzati possono diventare essi stessi di valore per i mercati stranieri. Anche in questo caso, come per i prodotti, serve aprirsi a scelte diverse per poter andare incontro ad abitudini diverse. Il rischio del lost in traslation La conoscenza della cultura del paese a cui ci vogliamo rivolgere diventa strategicamente fondamentale per ottenere un ingresso nel nuovo mercato che possa rivelarsi e icace e vincente. 5 ff
Migration, regole di mercato, tasse, iscalità e procedure burocratiche sono tutti Quando è sbarcata sul mercato elementi culturali che vanno conosciuti e cinese, Red Bull, ha deciso di “tradotti”: ma non basta. abbandonare i suoi colori bianco Per evitare ciò che possiamo de inire il e blu per un packaging color rischio del lost in traslation, ovvero la possibilità che i valori ed i messaggi che giallo dorato. vogliamo portare e trasmettere su mercati risultino lontani dai nostri, è assolutamente Un colore che simboleggia necessario a idarsi a professionisti del ricchezza e benessere, al settore che possano assicurarci che la nostra identità di brand sia trasmessa in contrario del bianco che nella modo corretto e coerente ovunque ci si cultura Cinese rappresenta il trovi. lutto. 6 ff f f
Comunicare all’estero in modo ef cace È l’azienda, anche in questo caso, che si deve adattare al mercato di riferimento: senza dubbio alcuni modelli digitali possono rivelarsi utili per iniziare a testare il mercato, ma qui diventano essenziali due elementi: Puntare su traduzioni accurate e personalizzate Questo non signi ica tradurre pedissequamente il nostro catalogo nella lingua del paese in cui andremo ad esportare ma, per renderlo uno strumento strategico, ancora una volta conoscere il mercato di riferimento è fondamentale. Dare le giuste sfumature ad ogni frase, usare il giusto tone of voice e conoscere idiomi o modi di dire propri di quel linguaggio ci daranno immediatamente un’immagine professionale ed integrata con il contesto. 7 fi f
A idarsi ad agenzie locali che possano raccontare e creare il nostro storytelling in modo coerente ed armonico con i valori del mercato di riferimento Indubbiamente chi porta italianità all’estero è molto apprezzato; il nostro Paese è da sempre identi icato come la patria del bello e della qualità, raccontarci in modo adeguato non può far altro che ra orzare questa percezione positiva. Ecco un esempio per avere ben chiara l’importanza del sapersi raccontare conoscendo il mercato del paese nel quale vogliamo proporci: il caso riguarda due e-commerce molto simili che trattano la scarpa artigianale italiana (Velasca e Scarosso). Entrambi i brand presentano la propria collezione con l’idea di portare al pubblico prodotti di alta gamma ma non del tutto luxury: Velasca è un marchio che ha fatto del mercato italiano il suo primo punto di riferimento; Scarosso invece ha puntato sulla Germania. 8 ff f ff
Velasca racconta di sé la storia dei propri artigiani, la qualità delle materie prime e costruisce una narrazione decisamente emozionale; Scarosso invece presenta schede tecniche iperdettagliate di ogni scarpa. Prodotto simile, azienda simile, approccio completamente diverso in base al mercato: al consumatore italiano piace sentire e scoprire la storia del brand per potercisi identi icare; al consumatore tedesco invece l’ipertecnicismo dà sensazione di professionalità ed esperienza, leva fondamentale per l’acquisto che invece non si innescherebbe in alcun modo puntando sull’emozionalità. 9 f
Coinvolgere tutti i reparti dell’azienda nell’avventura dell’export: Troppo spesso le realtà italiane vivono l’apertura su nuovi mercati come un qualcosa che nulla ha a che fare con le funzioni aziendali diverse da quella commerciale. Creare un team interno che segua la parte di export in tutti i suoi aspetti è invece un’arma vincente non solo per innescare un sentimento di partecipazione da parte di tutti in dal primo momento, ma anche per poter ricevere apporti e suggerimenti da tutti i reparti. Coinvolgere, come ancora oggi accade, soltanto il direttore commerciale non sarà mai utile e sinergico. Avere un team composto da commerciale, amministrazione, marketing, responsabile di produzione e logistica si rivelerà senza dubbio molto più e icace sia nel breve che nel medio-lungo termine. 10 f ff
Digitalizzazione: attrarre clienti e talenti all’estero grazie al web Il digitale sicuramente può aiutare il processo di internazionalizzazione, rivelandosi spesso necessario completamento o indispensabile evoluzione del modo tradizionale di approcciarsi ai mercati internazionali. L’aiuto di un consulente esperto si può rivelare fondamentale anche per il proprio export online: se è vero che i marketplace più noti e già a ermati sembrano a volte la scelta più immediata, è altrettanto vero che magari, con uno studio ed una valutazione di marketing strategico, la scelta più adatta alla nostra realtà potrebbe rivelarsi quella di proporsi su piattaforme meno famose ma più “verticali” rispetto al target o al prodotto. 11 ff
Forti di un prodotto di qualità come quello di moltissime PMI italiane, è di grande e icacia integrare, fra le leve di marketing, strumenti e tecniche di growth hacking (processo di sperimentazione rapida del prodotto per testarne le capacità sui canali web). A idandosi a professionisti del settore, si potranno ottenere funnel vincenti su mercati esteri, con tempi e costi ragionevoli. Ma la digitalizzazione è di supporto anche nella gestione delle risorse umane in contesti multinazionali: è oggi possibile andare a trovare le competenze di cui abbiamo bisogno, anche in luoghi geogra icamente lontani, completamente da remoto. Un bacino di utenza così ampio richiede strumenti adeguati e necessariamente digitali per attrarre e trattenere i talenti, in un contesto di concorrenza globale. 12 f ff ff
Si rivela infatti fondamentale attivare e di ondere - anche attraverso strumenti digitali - una cultura di comunicazione ben strutturata, per: • abilitare la collaborazione da remoto tra membri di team geogra icamente di usi; • nutrire in modo continuativo il rapporto tra i membri di organizzazioni sempre più estese; • garantire il senso e la consapevolezza di appartenenza all’azienda. 13 f ff ff
La ducia non è digitalizzabile Le strategie digitali rappresentano indubbiamente una supporto importante nei processi di internazionalizzazione ma il web non può tutto. Ci sono elementi imprescindibili nelle complesse fasi di trattativa e posizionamento su mercati esteri che non possono essere a idati a schermo e tastiera: primo tra tutti? La de inizione, formalizzazione e esecuzione degli accordi. In molti Paesi che sono strategici per molti settori (come ad esempio quello Oil Gas), il web o gli strumenti digitali hanno un basso livello di utilizzo e adozione: comprendere la burocrazia e conoscere prassi e procedure o line locali diventa fondamentale per approcciare zone del mondo dove, ad esempio, guerre e con litti sono all’ordine del giorno. 14 ff fi ff f f
Senza spingerci a situazioni così estreme, se pensiamo alla burocrazia di un paese come la Russia, non possiamo prescindere dalla piena ed approfondita conoscenza delle regole locali: se il contratto non è irmato rigorosamente con penna blu, ad esempio, ogni nostro sforzo potrebbe essere risultato vano! Ecco un altro esempio di impossibilità di demandare al web: se vi voleste a acciare al mercato di Hong Kong, assicuratevi di scegliere un rappresentante aziendale che sia fedele e stabilmente in loco. Gli imprenditori cinesi infatti non seguiranno l’azienda ma la persona e se colui che avete scelto per rappresentarvi dovesse smettere di farlo, sappiate che i vostri partner e clienti seguiranno molto probabilmente lui/lei e non più voi! 15 ff f
Ultimo ma non ultimo, ecco l’aspetto forse più importante che non si può assolutamente a idare alla rete: la negoziazione. Forse soltanto Europa e Stati Uniti hanno recepito un po’ di più la possibilità di negoziare via webcam ma, anche in queste aree geogra iche, quando si parla di chiudere un contratto, soprattutto se si parla di cifre importanti, il contatto diretto con l’interlocutore diventa imprescindibile. Le famose cene di lavoro servono ancora oggi come strumento essenziale per stringere accordi ed instaurare relazioni; tutto l’ambito della comunicazione non verbale si esprime in contesti come questi e la iducia che possiamo riporre in qualcuno verrà senza dubbio confermata de initivamente solo guardandosi negli occhi. 16 ff f f f
Il modo migliore per concludere questo breve excursus sull’internazionalizzazione è puntare di nuovo l’attenzione su ciò che muove ogni cosa, compreso il successo di qualunque s ida aziendale all’estero, le persone: non trattare le persone come tu vorresti essere trattato ma trattale come loro vorrebbero essere trattate. Da qui non si potrà fare altro che spiccare il volo verso un’avventura di successo! 17 f
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