Analisi del malessere sul lavoro in Toscana

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Analisi del malessere sul lavoro in Toscana
Il benessere sul lavoro come elemento di
                      sviluppo

“Analisi del malessere sul lavoro
           in Toscana ”
                      Firenze,31 gennaio 2020

Dr Rodolfo Buselli
U.O. Medicina Preventiva del Lavoro
Polo per lo studio dei disturbi da Disadattamento lavorativo
Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana
Analisi del malessere sul lavoro in Toscana
2008-2020 oltre10 anni dall’entrata
in vigore del D.Lgs 81

       STRESS LAVORO CORRELATO:
       che cosa è successo?
Analisi del malessere sul lavoro in Toscana
Progetto CCM
           Esito della valutazione preliminare
            Distribuzione per macrosettore                                                Considerazioni dopo
                                                                                          monitoraggio nazionale

                                             J-K-L= Informazione e comunicazione. Finanziarie
A= Agricoltura, silvicoltura e pesca         e assicurative. Immobiliari
B-D-E= Attività estrattive, altre attività   M – N= Professionali, scientifiche e tecniche.
C= Attività manifatturiere                   Amministrative e di supporto.
F= Costruzioni                               O-P= Pubblica amministrazione, difesa e
G-I= Commercio, alloggio, ristorazione       istruzione
H= Trasporto e magazzinaggio                 Q= Sanità e assistenza sociale
                                             R-S-T-U= Altre attività di servizi
Analisi del malessere sul lavoro in Toscana
IL MONOTORAGGIO: CAMPIONE DI AZIENDE REGIONE TOSCANA
Analisi del malessere sul lavoro in Toscana
Il 5% della popolazione mondiale soffre di una grave
                       depressione
E’ la causa principale di disabilità in persone con un’età
       compresa fra i 15 e i 45 anni (Kandel,2018)
Analisi del malessere sul lavoro in Toscana
PUNTI DI DEBOLEZZA NELLA GESTIONE
             DELLO STRESS LAVORO CORRELATO

VALUTAZIONE DEL RISCHIO: DIFFICILE DETERMINARE LA SOGLIA DI
AZIONE

SORVEGLIANZA SANITARIA NON OBBLIGATORIA

DIFFICILE LA DIAGNOSI DI MALATTIA PROFESSIONALE

MANCANZA DI INDICAZIONI OPERATIVE NELLA LETTERATURA
COMPATIBILI CON LA LEGGE
        Importanza dello studio
        e della gestione del caso
Analisi del malessere sul lavoro in Toscana
L’esperienza dell’Azienda
       Ospedaliero Universitaria Pisana
                 Dal 2002 supporto psichiatrico all’interno di un servizio di
                 medicina preventiva per la sorveglianza sanitaria
 Numero di pazienti anno circa 150-200 circa 3000 casi totali

 Nelle varie nostre casistiche pubblicate i casi con diagnosi clinica ed eziologica
 positiva da 8%-11% (Buselli et al. 2006, 2008, 2012, 2016, Raimondi et al. 2009)

-medico del lavoro: anamnesi lavorativa, rilevanza
degli eventi stressogeni lavorativi, indicazioni        Natura pubblica
preventive e giudizio di idoneità.
  \
 -medico  psichiatra: diagnosi psichiatrica,
vulnerabilità e prognosi del quadro patologico .        Multidisciplinarietà
 -psicologi : variazione rispetto alla norma relative
al funzionamento cognitivo ed emotivo-relazionale       Specificità
nella storia del paziente e della sua personalità.
                                                        Rapporti con il territorio
Analisi del malessere sul lavoro in Toscana
La rete della Regione Toscana
                       fra servizi Pisll e AOUPisana

   Occupational Stress Network of Tuscany

                                            -assistenza integrata a diversi livelli-
                                            -informazione e formazione-
                                            -monitoraggio e studio del fenomeno-

                                            Progetto DGRT n.247/2015

Sito internet: https://osnet.toscana.it/
Analisi del malessere sul lavoro in Toscana
Osnet come laboratorio culturale e assistenziale per il
          disagio psichico sui luoghi di lavoro

Formalizzazione di accordi tra UU. FF. e Centro per la valutazione
congiunta di casi e la definizione di percorsi dedicati
Costituzione di gruppi di lavoro interdisciplinari nelle Aziende USL/
UU. FF.
Attivazione nei punti di ingresso della rete di supporto
psicologico/psichiatrico territoriale e potenziamento del
coordinamento con il Centro
Studio di strumenti e metodologie per la comprensione dei
meccanismi causali e delle possibili misure preventive
Organizzazione presso il Centro di momenti formativi per la rete

Predisposizione di pagine web per l'attività della rete (area pubblica
e riservata)
Analisi del malessere sul lavoro in Toscana
LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA DELLA
SFERA PSICHICA NELL’AMBIENTE DI LAVORO

   Malattia professionale

        Accelerazione o
         aggravamento
    di patologie suscettibili
          agli effetti del
         rischi lavorativi
SITUAZIONE NAZIONALE E TOSCANA DELLE
  MALATTIE PROFESSIONALI DA STRESS
   2014 2015 2016 2017 2018                      Disturbi psichici e
                                                 comportamentali
   606   607   547   508   500               MP denunciate e accertate
   1,06% 1,03% 0,91% 0,91% 0,96%
   46     42         39     30      28        Situazione nazionale
   7,6%   6,9%       7,1%   5,9%    5,6%

                            2014    2015    2016     2017      2018
                            55      63      53       57        67
                            0,72%   0,84%   0,70%    0,73%     0,84%
Situazione toscana
                            7       8       8        10        11
                            12,7%   12,7%   15,09%   17,5%     16,4%
Malattia genetica complessa

         Gene 2
 Gene1
                             Malattia

                  Ambiente

         Gene 3
Depressione Maggiore
Hp KINDLING:

 Rischio di ricaduta nel Disturbo Depressivo a 5 anni:
           50% se 1 episodio depressivo
           70% se 2 episodi depressivi
           90% se 3 episodi depressivi

                      APA, 2000; Solomon et al., 2000; Monroe and Harkness, 2005
Incidenza dei disturbi psichiatrici nei
  gemelli identici e nei fratelli di persone
                   colpite
Disturbo            Gemelli identici     Fratelli   Popolazione
                                                    generale
Autismo             90%                  50%        1-3%
Disturbo bipolare   70%                  5-10%      1%
Depressione         40%
Utilità delle ricerche per la prevenzione della
      patologia pischica e stress da lavoro

• Il ruolo critico dello stress vale anche per la
  fase depressiva del disturbo bipolare
• In alcuni soggetti con il disturbo bipolare la
  privazione del sonno, che causa una
  maggiore attività dell’amigdala, può
  scatenare episodi maniacali
• Per i disturbi psichiatrici parliamo di
  «influenza» genetica, l’elemento ereditario è
  complesso
VULNERABILITA’ ALLO STRESS
          LAVORO CORRELATO

                        I pazienti con sintomi di spettro
                        maniacale (alti livelli di energia,
                        ottimismo, aumentata produttività,
                        elevata autostima) sviluppano patologie
                        più gravi (depressione maggiore verso
                        disturbo dell’adattamento)
                        Buselli et al. Med. Lav. 2016
Pazienti con epatite C trattati con interferone:
manifestano depressione maggiore quelli con
precedenti sintomi di spettro maniacale
Dell’Osso et. Al, 2007
La risposta neuroplastica
Il BDNF appartiene alla famiglia delle neurotrofine (NTs),

insieme a NGF (Nerve Growth Factor)
Regola la differenziazione, lo sviluppo, la riparazione e la
sopravvivenza neuronale e anche la connettività sinaptica
Ruolo    chiave nella fisiopatologia dei disturbi stress
correlati e un’elevazione dei suoi livelli periferici potrebbe
contribuire a proteggere le cellule nervose sotto
condizioni di stress (Buselli R. Veltri A. Baldanzi S.,
Cristaudo A. et al. Brain and Behavior,2019)
Correlazioni BDNF-Cortisolo
                         in tutto il campione (D. Umore e DDA)

              Cortisolo sierico (ng/ml)
                   Sesso maschile
                                                     Cortisolo sierico (ng/ml)
                                                         Sesso femminile
  p-value
Correlazioni BDNF-Cortisolo in DDA

                                               Cortisolo sierico (ng/ml)
                                                    Sesso maschile
                  Cortisolo sierico (ng/ml)
                      Sesso femminile         p=0.17, r=0.24

   P-value
SALUTE MENTALE                           STRESS LAVORO
E LAVORO                                 CORRELATO E
                                         PATOLOGIA PSICHICA

                                                Solo il 9% riguarda
                                                 il luogo di lavoro

Fonte Istat- report luglio 2017 ASVAPP
Politiche di inserimento
                          lavorativo del disabile psichico
                                                Progetti italiani :
                              Lavoro e Psiche (Lombardia) e TSUNAMI (Piemonte)

                       Paziente                          lavoro protetto

                       Lavoratore                    lavoro competitivo
                                                    Supported employment
                                                        (job coach)

Il percorso con il job coach può accrescere le possibilità di occupazione specialmente se è
                           accompagnato da un breve tirocinio
GLI SPECIFICI INCENTIVI PER IL DISABILE PSICHICO
-Incentivi durano di più (60 mesi)
-Incentivi valgono anche per il tempo determinato
-Tirocinio più lungo (24 mesi)
-Si può arrivare arriva al 70% di contributi a prescindere dal grado di invalidità, purche’ superiore al 45%
-Chiamata nominativa da parte del datore di lavoro
-Per la possibilità di includere nella quota di riserva i lavoratori già disabili prima del rapporto di lavoro, per
disabilità psichica e intellettiva con una invalidità superiore al 45%
Valutazione dei casi della rete
•   Anno 2015 : 27 casi
•   Anno 2016: 35 casi
•   Anno 2017: 46 casi
•   Anno 2018: 47 casi.
•   Anno 2019: 55 casi.
Esiti delle valutazioni: finalità della
               diagnosi
                                                                                                                                                                         2017
                                                                                                                                                                          2017

                           2015
                                    2015

              prepens ionamento per patologia
                           4%

                                                                 MP molto probabile
   idoneità                                                             19%                                                                                                      MP molto probabile
     23%                                                                                                                                                                              25%

                                                                                      MP probabile
                                                                                          16%
                                                                                                                                                                                                      MP probabile
  non MP
                                                                                                                                                              idoneità                                   12%
   15%                                                                                                                                                          63%
                                                MP pos s ibile
                                                    23%

                                                                                                                                                                                                      MP possibile
                                                                                                                                                                                                  non MP 0%
                                                                                                                                                                                                    0%

                                                                                                     20162016

                                                                                      prepensionamento per patologia
                                                                                                   3%

                                                                                                                                               MP probabile
                                                                                                                       MP molto probabile
                                                                                                                                                  6%
                                                                      idoneità                                              12%
                                                                        23%

                                                                                                                                MP possibile
                                                                                                                                   50%

                                    non MP
                                      6%
Esiti delle valutazioni

2015-2017 139 (F=83 M=56) casi inviati dai servizi PISL delle ASL toscane
Dopo la valutazione clinica
(2015-2017 inviati 57 lavoratori, F=30 Area Vasta Nord Ovest Toscana
                 – rete OSNET,dott.ssa Battaglia S. )

  17 lavoratori arrivano licenziati (7 donne e 10 uomini)
  36 lavoratori (23 donne e 13 uomini) seguiti per reinserimento lavorativo
  3 lavoratori (2 uomini e 1 donna) si sono licenziati per altro lavoro
  1 lavoratrice in prepensionamento
Indicazioni a supporto della tutela
                      del lavoratore
              Donne   Uomini   Totale

Interfaccia   10      6        16       p>0.05
casa-lavoro   6,8%    4,1%     10,9%

Cultura       8       2        10       p>0.05
organizzati   5,4%    1,4%     6,8%
va

Relazioni     41      21       62       p>0.05
              27,9%   14,3%    42,2%

Totale        84      63       147      pM p
Progetto di terapia cognitivo comportamentale
 in realtà virtuale immersiva per il reinserimento
                      lavorativo

Scenari lavorativi in realtà virtuale immersiva modulabili in cui un avatar parla per
voce del terapeuta riproducendo conversazioni riferite dal paziente lavoratore-
Protocollo di CBT
Monitoraggio parametri fisiologici e biochimici
Collaborazione Università di Pisa, Centro per il Disadattamento Lavorativo, Scuola
Superiore Sant’Anna, INAIL Regione Toscana
Considerazioni
Per affrontare la gestione del disagio psichico sui luoghi di lavoro è necessaria una reale sinergia per
potenziare iniziative che perdono valore senza confronto e collaborazione

Nell’ esperienza della regione Toscana la collaborazione ha consentito innanzitutto la condivisione in
tutto l'ambito regionale delle professionalità e delle esperienze già esistenti, valorizzando anche le
competenze tecnico-scientifiche già presenti presso il Centro.

Il progetto della rete OSNET combina le competenze professionali ed operative dei Servizi di
prevenzione e di strutture specialistiche ospedaliere

Gli operatori della prevenzione possono intercettare situazioni di ipersuscettibilità ma hanno bisogno
di un sistema di supporto

Il ruolo dei centri di secondo livello è importante per migliorare la diagnosi e la gestione dei casi, in
collaborazione con gli specialisti di riferimento con i quali è necessario avere un confronto diretto.

Ma per questo tema è altrettanto importante poter avere informazioni sugli ambienti di lavoro.
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