NEON W RATORIO EWS - APRILE 2017 - Oratorio San Colombano al Lambro
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NEON W RATORIO EWS CICLOSTILATO IN PROPRIO Anno 6 - Numero 27 APRILE 2017
La redazione In questo numero… aprile 2017 Alessandro Granata Pag. 3 - “Pace a voi!” Alessia Pozzoli Pag. 7 - Resurrezioni varie Andrea Carenzi Camilla Bagatta Pag. 10 - Milano vista dall’alto Carlo Maestroni (Coach) Pag. 12 - Le bufale e l’era della Corinne Cipolla post-verità Cristian Di Cosimo Davide Bagatta Pag. 14 - Conoscerli per Don Paolo contrastarli Elena Malaraggia Pag. 16 - Liga live! Made in Italy Federica Arensi Tour Giada Mainardi Pag. 17 - Michele Bravi Giada Zanini Giovanni Pasquali Pag. 19 - Giochi in compagnia Jessica Maiocchi Pag. 21 - Scatta la dab! Laura Bosoni Luca Fontana Pag. 23 - Harry Potter e la neon Marco Catalano maledizione dell’erede … Mariavittoria Andena Pag. 25 - Tecnologia Matteo Carenzi Pag. 27 - Torta alla Coca-Cola Mattia Maniezzo Nicolò Coldani Oratorio è… Paola Fulghieri Sara Castellini www.oratoriosancolombano.com Sara Pasetti CELEBRAZIONI DEI SACRAMENTI 2017 Sara Tedeschi Stefano Poggi 1A COMUNIONE DOM. 7 MAGGIO ore 10.00 1A CONFESSIONE DOM. 14 MAGGIO ore 15.30 CRESIMA DOM. 28 MAGGIO 2 Ore 15.30
“Pace a voi!” aprile 2017 di Don Paolo Ci si prepara alla festa di Pasqua con negli occhi le immagini dei bambini vittime delle armi chimiche, la paura di chi ha vissuto l’incubo di un attentato, la disperazione di chi ha visto la propria chiesa distrutta da una bomba e ora piange i suoi fratelli. Ci si prepara ad accogliere l’amore di Dio con nel cuore il seme dell’odio, della paura, della vendetta, della guerra. Ma ci si può preparare così all’incontro con il Cristo Risorto che saluta sempre i suoi dicendo «Pace a voi»? Il mondo oggi sembra sconvolto, distorto, aver smarrito la sua vocazione, essersi arreso al comando del male. Il creato, voluto da un atto d’amore del Signore perché divenisse il luogo della pace e editoriale della comunione con Dio, con i fratelli, con la natura, ci sembra invece la casa dell’ingiustizia, della violenza, della guerra! Era così anche ai tempi di Gesù. In quel venerdì di duemila anni fa tutto il mondo sembrava capovolgersi: il diritto romano, ancora studiato per la sua giustizia, che condanna consapevolmente un innocente; il popolo che dovendo scegliere tra Gesù e Barabba (che letteralmente significa “il figlio del padre”) sta dalla parte del figlio “sbagliato” (o scegli di stare con il padre sbagliato); i capi Oratorio è… religiosi che conoscendo le scrittura avrebbero dovuto identificare Gesù come il Messia e invece lo accusano di essere un bestemmiatore e di conseguenza - ancora più assurdo - anche la sua Parola, la Parola di Dio, diventa bestemmia; il giusto muore come ingiusto e maledetto da Dio (la condanna alla crocifissione aveva anche questo significato allegorico); il Signore Gesù viene riconosciuto come un re ma gli viene messa una corona di spine; aiutare Gesù diventa una punizione, una costrizione; il Salmo 22 3
(«Dio mio perché mi hai abbandonato») che celebra l’aiuto di Dio al misero che lo invoca, viene frainteso diventano l’attestazione del aprile 2017 dubbio del Figlio sull’amore del Padre; l’unico che riconosce in Gesù Crocifisso il Figlio di Dio è un centurione che non conosce le Scrittura, la Promessa e l’Alleanza. L’amore di Dio, vero tesoro e verità della vita dell’uomo viene deriso, rifiutato, umiliato. Quel venerdì che visto così ci è tutto meno che santo, sembra il giorno della vittoria del male sull’amore, il momento in cui il male diviene il dominatore del mondo prendendone le redini. Il progetto di Dio di fare del mondo il giardino in cui far abitare la pace sembra svanito, perso per sempre, irrimediabilmente. editoriale Alla speranza non viene data facoltà di parola, anzi è zittita dalla delusione e rassegnazione. Il desiderio di bene sembra rapito dal più cinico bisogno di accontentarsi della vita come ci viene incontro o viene ucciso del pensare che il bene deve essere solo “il mio bene” (come se il male nella vita del fratello prima o poi non arrivi … anche a toccare, o perlomeno interpellare, la mia vita). Quel venerdì poteva essere l’icona di tutti i giorni del mondo dell’uomo ma non è stato così perché il mondo non è stato fatto dall’uomo e quindi non può possederlo fino in fondo. Il mondo è di Oratorio è… Dio e il Signore, proprio quel venerdì, con la sua croce se lo è ripreso … e quel venerdì e diventato Santo. Al male Dio ha risposto con la croce e la risurrezione, cioè con l’amore spezzando così la catena dell’odio, della guerra, della morte. Solo l’amore è la risposta al capace che lo distrugge perché gli toglie ciò che lo alimenta: il male stesso. Se all’odio rispondiamo con l’odio, l’odio aumenterà; alle bombe con le bombe, alla guerra con la guerra; come potrà mai nascere la pace? 4
Se davanti alla povertà per non vedere i fratelli costruiamo muri, essi inevitabilmente ci imprigionano e celano anche la bellezza di un aprile 2017 orizzonte cui tutti, stando accanto e dalla stessa parte, possono guardare. Se nelle guerre fratricide africane si interviene come venditori di armi ad entrambe le fazioni e non come veri pacificatori, se davanti alla povertà si continua l’opera di colonizzazione economica e non si interviene con pozzi e coltivazioni necessarie al sostentamento degli uomini, se la risposta ad un regime disumano sono i campi profughi altrettanto disumani e non scuole e ospedali, se all’odio non si risponde con l’amore, alla povertà con la carità, come potremo chiamarci fratelli? Discorsi già fatti ma sempre inascoltati, un esempio è quello Raoul Follereau che nel 1964 lanciava la campagna "il costo di un giorno di guerra per la pace". Si rivolge all’ONU ma non ottiene risposte da loro bensì dai giovani, speranza del mondo, coinvolgendone 4 editoriale milioni ! Follereau chiedeva di spendere l’equivalente di una giornata di guerra in Vietnam o di un bombardiere per iniziative di pace… come sarebbe cambiato il mondo! Pensate se oggi si utilizzassero risorse pari a quelle destinate alla guerra (ma forse ne basterebbero un quarto o addirittura meno) in iniziative contro l’analfabetizzazione, la povertà nelle periferie e la fame, il mondo sarebbe sconvolto in meno tempo di quello impiegato per le nostre guerre. Oratorio è… Certo il mondo ha bisogno della giustizia; quella degli uomini, come quel venerdì, fallisce se non è strumento di pace vera, ma asservita ad uno dei tanti poteri che vogliono continuare a dominare il “loro” mondo. Questa è la prima tentazione del male per fare di noi il suo mondo. Se la giustizia diventa desiderio di annullamento, annientamento e sottomissione, che giustizia è? 5
Oggi siamo chiamati a rendere il nostro “venerdì” santo come quel venerdì. Anche oggi abbiamo bisogno del Signore che ci mostra la aprile 2017 via dell’amore, via difficile ma l’unica possibile per la pace. Oggi, per i nostri venerdì, il saluto del Risorto «Pace a voi» ha ancora la stessa forza. Quelle parole hanno sconvolto il senso del mondo di chi le ha ascoltate, oggi ne abbiamo altrettanto bisogno, se non di più. Il saluto del Risorto la domenica di Pasqua deve risuonare nel nostro cuore come «la Pace è possibile, si può fare!». Anzi si deve fare e tocca a noi farla! Come discepoli del Cristo- Risorto, la Pasqua deve aiutarci a non cedere alla tentazione di credere di appartenere al mondo del male, noi siamo di Dio, la nostra vita è unita alla Sua. Noi abbiamo nel cuore il suo amore onnipotente, sorprendente, sconvolgente. Lasciamo che il Signore con il nostro aiuto renda Santo anche il nostro tempo, lo trasformi, editoriale lo scombini, gli faccia prendere un’altra direzione riscoprendo la sua vera natura: un mondo di pace e di comunione. Il Signore ne scelse dodici, uno tradì e quelli che rimasero si nascosero, proprio con loro iniziò a cambiare il mondo e lo fece veramente da allora … fino ad oggi, fino alla fine dei giorni quando la sua vittoria sarà definitiva. L’augurio di Pasqua diviene quindi un incoraggiamento a non cedere alla tentazione del pessimismo, della rassegnazione o peggio del Oratorio è… “dente per dente”, dell’invidia e dell’odio ma di scoprire la forza della Pace che dal cuore di Dio arriva a noi per sconvolgere il nostro mondo e dirigerlo verso una pace che non sia solo per sé ma per tutti, solo così può nascere la vera pace! 6
Resurrezioni varie aprile 2017 di Giovanni Pasquali La nostra Pasqua che ogni anno ci coglie in un momento diverso del- la primavera – tanto vero che si ripropone il tormentone “quand’è Pasqua quest’anno?” “uh! È alta/bassa!” e giù a guardare i giorni se- gnati di rosso sui calendari per risolvere il mistero – pone ai Cri- stiani uno dei problemi più antichi del mondo: la morte e tutto quanto c’è dopo. Il misticismo tende a essere liquidato con un semplice “muore e dopo tre giorni risorge”; tuttavia, a un esame un po’ più approfondi- to della questione, le domande non mancano. Innanzitutto conviene partire da questa parola molto particolare: Resurrezione. Senza troppo annoiare, è sufficiente dire che viene dal latino resurgo, composto da re-, che indica “di nuovo” e surgo, che significa news “alzarsi”. In greco, lingua in cui ci sono pervenuti i Vangeli, il con- cetto è simile, ma leggermente più calcato: è usata l’espressione anastasìs nekròn, letteralmente il “rialzarsi dei morti”; quest’e- spressione presa così com’è porterebbe a indesiderati pensieri di zombie in stile The Walking Dead, quindi ben venga il più sfumato concetto di “resurrezione”. Tutta questa (piuttosto pedante) dia- Oratorio è… triba linguistica potrebbe far pensare che il concetto di resurre- zione abbia radici molto profonde, e infatti così è. L’articolo iniziava ponendo l’attenzione su “uno dei problemi più an- tichi del mondo”, tanto che compare nel primo poema epico della storia dell’umanità: l’Epopea di Gilgamesh. Si tratta di un ciclo di storie risalente circa al 2600-2500 a.C. che ci arrivano dal Vicino Oriente antico. Siccome ne esistono diverse varianti, è complicato riassumere la trama in due righe; in ogni caso Gilgamesh è un eroe 7
che si trova a fronteggiare spesso temi come la morte dei suoi ca- ri, la ricerca della vita eterna e la divinizzazione. In alcune delle aprile 2017 tante versioni del mito Gilgameš muore ma è accettato nel numero degli dèi per le sue imprese, finale che si troverà in non pochi miti successivi. Avvicinandoci dalla Mesopotamia, passiamo per l’Antico Egitto. Il misticismo egizio e l’aura di mistero che questo popolo emana sono tra i più interessanti e studiati di sempre. Qui troviamo il mito di Osiride, tra i più caratteristici e diffusi del mondo di un tempo. Osiride era un re antico, inventore di agricoltura e religione, che sarebbe stato ucciso in un complotto dal fratello malvagio Seth (divinità del caos, delle tempeste e, in buona sostanza, delle cose brutte). Nonostante sia stato smembrato, Osiride torna in vita grazie a pratiche magiche della sorella Iside e questa “resurrezione” gli vale il titolo di dio della morte e giudice del re- gno dei morti. Anche questo racconto passerà nelle civiltà più gio- news vani rielaborato in un numero di miti e culti sorprendente. … Ultimo viaggio nell’antichità: destinazione Grecia. Qui il regno dei morti è l’Ade e di gente che ne torna è piena la Oratorio è… mitologia. Non che l’oltre- tomba sia un via vai di anime, però i casi non sono pochi, anche se di molte di queste storie si hanno pochissime tracce, evi- dentemente perché erano poco raccontate. Non è questo il caso di uno dei miti dell’antichità più drammatici, commoventi, poetici, splendidamente costruiti, moderni e folgoranti (nonché il mio pre- ferito, casomai non avessi reso l’idea): Orfeo ed Euridice. In bre- 8
ve: Orfeo è un cantore talmente talentuoso con la voce e con la ce- tra da riuscire a convincere le persone a fare qualsiasi cosa; siccome aprile 2017 ai Greci piace esagerare, Orfeo non convince solo le persone, ma rende mansueti gli animali, smuove gli oggetti e, in alcune versioni, riesce a spostare le montagne! In ogni caso, Orfeo si innamora della bellissima Euridice e lei, naturalmente persuasa dalla musica divina, ricambia. Tutto sarebbe bellissimo se non fosse che Euridice viene morsa da un serpente e muore. Orfeo allora, inconsolabile per la perdita dell’amata, decide di intraprendere un viaggio nell’Oltretom- ba per convincere Ade, re dei morti, a restituirgli Euridice. Riesce a superare Cerbero, il cane a tre teste che fa da guardia, ammansen- dolo con la musica e arriva al cospetto di Ade. Dopo molte suppliche e canti persuasivi, riesce a convincere la divinità a fare un’eccezione e a far tornare Euridice nel regno dei vivi, a una condizione però: Orfeo avrebbe dovuto pre- cedere Euridice per tutto il cammino fino alla porta news dell'Ade senza voltarsi mai all'indietro… il finale lascio a voi il piacere di scoprirlo. Questi racconti brevi sono solo un piccolo assaggio di quante storie si possono trovare sul tema: Oratorio è… da Gilgamesh a Goku (e molti amici di Dragon Ball) le storie di ritor- no dal regno dei morti accompagnano l’umanità per più di 5000 anni! Ovviamente la storia di Gesù che noi celebriamo con la Pasqua ha tutto un altro livello; non si intende certo dire che è un mito tra i tanti (meglio specificare). È interessante però vedere come il tema della morte e di cosa succede dopo sia una delle pulsioni più antiche dell’uomo e uno dei problemi fondamentali su cui nasce il racconto di storie e la cultura del mondo. 9
Milano vista dall’alto di Federica Arensi aprile 2017 Volete passare una bella giornata a Milano? Vi suggerisco il modo! Ho scoperto infatti che ci sono due possibilità di vedere la città da un’altra prospettiva… dall’alto. Il primo è andare a fare una piccola passeggiata sui tetti del centro, raggiungendo l’Highline Galleria Milano, il secondo modo è salire al trentanovesimo piano del Palazzo Lombardia nel nuovo quartiere iso- la. VIAGGI … Sui tetti della galleria ci sono 250 metri di passerelle e terrazze sospese da cui si possono vedere: la piazza del Duomo (con le palme Oratorio è… trapiantate poche settimane fa), la Madonnina, la torre Velasca, i tram e tanti palazzi del centro, oltre al nuovo skyline. Il percorso è molto interessante anche perché ci sono dei piccoli cartelli, che illu- strano le storie di alcuni simboli di Milano. Questa visita è a pagamento, al contrario dell’altra al Belvedere del Palazzo Lombardia. Si accede al Palazzo da piazza Città di Lombardia, la piazza coperta 10 più grande d’Europa, ci si avvia all’ingresso e dopo i consueti controlli
per la sicurezza si sale su un ascensore, che in pochi secondi per- corre i 123 m che conducono all’ultimo piano dell’edificio. Appena si aprile 2017 esce sembra di toccare il cielo… tutte le pareti sono in vetro e quin- di c’è una visione a 360° per diversi km. Si distinguono bene le nuove costruzioni del quartiere come il Bosco Verticale e la Torre Diaman- te, lo stadio di San Siro e il Duomo, che visto da lì sembra molto piccolo. Nelle giornate più limpide è possibile vedere anche le mon- tagne. Milano è proprio una bellissima città europea. VIAGGI Oratorio è… 11
Le bufale e l’era della post-verità di Andrea Carenzi aprile 2017 Un fenomeno che ha preso piede negli ultimi anni e, in particolar modo negli ultimi mesi, è quello delle cosiddette ”bufale”. Le bufale sono delle notizie o affermazioni false e non verificate. Alcuni esempi eclatanti di notizie false sono le teorie cospirazioniste sull’attentato dell’11 settembre 2001 o quelle riguardanti la nocività dell’olio di palma. In molti casi queste falsità hanno contribuito a generare credenze e inutili allarmismi su vasta scala, come nel caso dei vaccini, contro i quali sono state alimentate delle campagne diffamatorie, sostenendo la loro presunta pericolosità, addirittura additandoli come causa dell’autismo, sebbene la comunità scientifica sia stata concorde nel ribadire l’infondatezza di tali teorie. Il risultato di questa frode sui vaccini ha provocato un notevole e pericolosissimo scetticismo, in particolar modo in Francia e in Italia, WEB … con il conseguente calo delle vaccinazioni e il ritorno della preoccupazione per malattie come il morbillo. Naturalmente il problema delle notizie false esiste da sempre, da quando si è sviluppato il mondo dell’informazione, ma solo di recente è diventato preoccupante. La diffusione esponenziale di mezzi Oratorio è… digitali per l’accesso all’informazione e di Internet ha sicuramente favorito la pluralità di fonti ma, nel contempo, è diventato terreno di insidie per le fake news (sinonimo di bufale). I social network tra cui Facebook sono diventati ricettacolo di notizie false (spesso usate a scopo politico per diffamare alcune persone) e di cui non è indicata in alcun modo la fonte e non confermate dalle agenzie di stampa professionistiche. Questo fenomeno ha spinto i più importanti giornalisti ed esperti del settore dell’informazione a 12
lanciare l’allarme sulla cattiva informazione. Tra questi spicca Enrico Mentana, che insieme ad altri sta continuando una battaglia aprile 2017 informativa e legale contro le bufale sui social network e contro quella che ormai viene definita “post-verità”. La post-verità è infatti quella condizione in cui una notizia viene percepita e accettata come vera dal pubblico sulla base di emozioni e sensazioni, senza alcuna analisi effettiva sulla veridicità o meno dei fatti reali. In ogni caso è bene stare in guardia seguendo alcune semplici regole preventive come quelle di seguito elencate: Mai condividere notizie e informazioni della cui attendibilità non si è sicuri; Leggere sempre gli articoli e mai soffermarsi solo al titolo; WEB Fare attenzione alla data in cui un articolo è stato scritto e verificare che sia recente; Controllare che la stessa notizia sia riportata anche sui siti dei quotidiani più importanti come La Repubblica, il Corriere, Oratorio è… La Stampa, ecc…; Guardare bene che la grafica del sito da cui leggete le notizie sia professionale e non amatoriale. Questi semplici comportamenti, che tutti noi dobbiamo adottare, possono essere di aiuto a coloro che si occupano del cosiddetto “fact checking” (in italiano, verifica dei fatti), impedendo la proliferazione di informazioni sbagliate e che potrebbero danneggiare ingiustamente qualcuno o qualcosa. 13
Conoscerli per contrastarli aprile 2017 di Paola Fulghieri “Attenzione, questo prodotto può essere cancerogeno” Fortunatamente, nella vita di tutti i giorni, non capita spesso di leg- gere personalmente etichette di questo tipo, a meno di non essere accaniti fumatori. Ma che cosa significa cancerogeno? E in che cosa consiste il can- cro? Cancro e tumore sono sinonimi? Il cancro è contagioso? E' ere- ditabile? Si può prevenire? Queste sono solo alcune delle mille domande che nascono spontanee quando sentiamo parlare di cancro; proviamo a procedere con ordi- ne. Quello che comunemente si chiama cancro è una forma di tumore maligno, ovvero un rigonfiamento che si origina all'interno dei nostri tessuti a causa di una proliferazione cellulare incontrollata. A se- conda del luogo di origine abbiamo diversi tipi di tumore (ai polmoni, SCIENZA al cervello, alla mammella...), ma non tutti i tumori sono maligni e ar- recano danni, pensiamo ad esempio ai nei, che sono forme tumorali innocue. … Vediamo allora quali sono le caratteristiche del cancro: CARTA D'IDENTITÀ del TUMORE MALIGNO - da che cosa è causato: le cause possono essere molteplici e di va- ria natura: fisica (es. radiazioni solari), chimica (es. alcune sostanze tra cui il fumo), biologica (es. alcuni virus)... Oratorio è… - come si origina: nel DNA ci sono geni che svolgono importanti fun- zioni nella cellula e sono particolarmente sensibili agli agenti cance- rogeni sopra elencati; questi geni comprendono la famiglia dei proto -oncogeni e la famiglia degli oncosoppressori; entrambi possono fa- cilmente subire mutazioni che fanno assumere alla cellula un'identi- tà tumorale. - sviluppo del tumore: le mutazioni fanno sviluppare alla cellula di un tessuto caratteristiche diverse dalle cellule circostanti, tra cui la capacità di riprodursi velocemente senza controllo e la capacità 14 di migrare
- progressione del tumore: da un unico progenitore mutato nascono cellule sempre più aberranti e aggressive che si diffondono nel tes- aprile 2017 suto, inducono la formazione di nuovi vasi sanguigni intorno a loro (per ricevere i nutrienti) e tramite essi viaggiano nel circolo sangui- gno per colonizzare altri organi (processo di metastasi). Purtroppo dalla carta di identità del tumore emerge che abbiamo a che fare con una patologia grave e particolarmente invasiva, che se diagnosticata negli stadi iniziali, quando è ancora localizzata in una regione di tessuto, è curabile abbastanza efficacemente senza tera- pie troppo debilitanti. Il cancro non è contagioso né ereditabile, tutt'al più si può eredita- re un patrimonio genetico eventualmente più predisposto verso alcu- ne mutazioni; per questo è importante conoscere la propria storia familiare. Quello che ognuno può fare concretamente è la cosiddetta prevenzione del cancro: scegliere uno stile di vita sano e sottoporsi a test di screening. A conclusione di questo breve viaggio nel mondo dei tumori, dopo SCIENZA aver capito che cosa sta dietro a quello che spesso viene enigmatica- mente definito “il male silenzioso”, ecco qualche notizia flash: * Il termine “cancro” significa granchio, tale nome è stato scelto per il tumore maligno perchè la proliferazione dei gruppi cellulari mutati vista al microscopio ricorda le chele di questo crostaceo. * la giornata mondiale contro il cancro si celebra ogni anno il 4 feb- Oratorio è… braio. * le cellule tumorali sono immortali perchè possono replicarsi per un numero infinto di volte, a differenza delle cellule sane che compiono circa 50 divisioni mitotiche prima di essere degradate. Questo suc- cede grazie agli enzimi telomerasi, sempre presenti nelle cellule tu- morali, che impediscono l'accorciamento dei cromosomi dovuto all'invecchiamento cellulare (ovvero troppe divisioni mitotiche alle spalle). 15
Liga live! Made in Italy Tour di Marco Catalano aprile 2017 Il 14 Marzo sono andato a vedere il concer- to di Ligabue al Forum di Assago, a Milano. E’ stato in assoluto il primo concerto al qua- le ho assistito. Quando siamo arrivati e ci siamo seduti ai posti, ero felice ma non particolarmente emozionato: pensavo di andare al palazzetto e ascoltare “uno” che canta, niente di così strano. Ma quando le luci si sono spente, la gente ha cominciato a urlare, la band ha iniziato a suonare e il Liga ha comin- ciato a cantare non credevo di essere lì e ho cantato tutta sera a squarciagola. Ha cantato una ventina di canzoni: sia del nuovo album “Made in Italy”, sia canzoni più vecchie ma più conosciute come ad esempio “Certe LIVE Notti” e “Urlando contro il cielo”. Mi sono piaciute di più quelle del nuovo album perché le conosco meglio. … “Made in Italy” è il primo concept album di Ligabue, ovvero un album musicale i cui brani sviluppano un’unica storia: la storia di Riko, attra- verso le sue vicende familiari, lavorative e sociali. Ligabue ha dichiara- to: “è una dichiarazione d’amore frustrato verso il mio Paese raccon- Oratorio è… tata attraverso la storia di un personaggio”. Quello di Assago è stato l’ultimo concerto che Ligabue ha fatto (per ora) a causa di problemi alla gola. Già durante il concerto si scusava per la sua voce, di non essere al 100%, anche se io non ho sentito la differenza ed è stato comunque fantastico. I giorni seguenti ho sapu- to che il tour è stato sospeso perché il Liga dovrà subire un’operazio- ne, ma riprenderà a settembre/ottobre. 16 E’ stata una serata fantastica che non dimenticherò mai!
Michele Bravi aprile 2017 di Giada Zanini e Alessia Pozzoli Michele Bravi è un cantante italia- no, vincitore della settima edizione di XFactor. Appassionato di musica sin da piccolo, inizia cantando nel coro dei bambini della sua città e studiando chitarra e pianoforte. Dopo essersi diplomato presso il liceo classico della sua città decide di iscriversi ai provini di XFactor. Entra ufficialmente nel cast del talent come membro della catego- ria “under uomini” capitanata da Morgan. Durante il programma viene MUSICA notato da Tiziano Ferro che gli scrive La vita e la felicità, l'inedito che lo porterà poi alla vittoria del programma televisivo. Il singolo raggiunge la prima posizione nella classifica e il 24 gennaio 2014 vie- ne certificato Disco d’oro per aver superato le 15.000 copie vendu- te. Il 6 dicembre 2013 viene pubblicato l'EP Oratorio è… di debutto La vita e la felicità che contiene alcune delle cover in- terpretate durante la parentesi televisiva e il singolo omonimo. Il 6 febbraio 2014 viene ufficializzata la notizia che sarà Michele Bravi a cantare il brano 17
portante della colonna sonora del film di Carlo Verdone, Sotto una buona stella. La canzone viene pubblicata il 13 febbraio. Il 16 maggio aprile 2017 2014 viene pubblicato il Un giorno in più, che anticipa il suo primo album A passi piccoli, pubblicato poi il 10 giugno. L'album contiene undici inediti scritti per lui da autori come Giorgia, Luca Carboni, Tiziano Ferro, Da- niele Magro, Piero Romitelli, Emilio Munda e Federico Zampaglione. Avendo cam- biato etichetta discografica (Universal Music Group), Bravi all'inizio del 2015 apre un suo canale YouTube, nell'ambito del quale per tutto l'anno si racconta ai suoi fan tramite video settima- nali denominati Viaggio in costruzione. In contemporanea lavora su nuova musica e il 2 ottobre esce il suo secondo EP I hate music, MUSICA scritto interamente in inglese. Il 30 settembre 2015 viene distri- buito The days, singolo estratto da I hate music, accompagnato da … un video. Il 10 dicembre 2015 Bravi si esibisce alla finale della nona edizione di XFactor promuovendo un nuovo singolo da quest'ultimo EP ovvero Sweet suicide. A fine febbraio 2016 inizia il suo I hate music tour. Il 28 febbraio si esibisce al Nickelodeon Slime Fest, es- Oratorio è… sendo anche in nomination per i Nickelodeon Kids’ Choice Awards 2016. Nel febbraio 2017 ha partecipato al Festival di Sanremo 2017 nella categoria "Campioni" con il brano Il diario degli errori classifi- candosi quarto. Il 20 gennaio 2017, il cantante rivela copertina, tito- lo e data di rilascio del nuovo album, Anime di carta, uscito il 24 febbraio 2017. Il 30 gennaio 2017, il cantante annuncia che ci sarà un tour di supporto al nuovo album uscito: Anime di Carta Tour. [grazie ad Arianna che ci ha fornito alcune informazioni] 18
Giochi in compagnia aprile 2017 di Giada Mainardi e Luca Fontana Finalmente è arrivata la primavera con le sue bellissime giornate di sole. Ecco qualche simpatico gioco da proporre per animare le feste dei vostri bambini, da aggiungere ai grandi classici come moscacieca, bandiera, palla prigioniera... Buon divertimento! Trasporto abbinato Si gioca a coppie. I due bambini si mettono uno di fronte all’altro, molto vicini e con una palla premuta contro il petto dell’altro. Non ci si può prender per le braccia, e le mani devono stare dietro la schie- na. In questa posizione dovranno camminare lateralmente e raggiun- gere il traguardo senza far cadere la palla. Chi sbaglia ricomincia dal “via”; vince la coppia che termina per prima il percorso. Movimenti magici Tutti siedono in circolo. Si sceglie un bambino che faccia da indovino GIOCO e lo si invita ad allontanarsi dagli altri. Un altro bambino farà il capo. Il capo batte le mani e tutti lo imitano; allora l’indovino torna tra gli altri, si ferma in mezzo al cerchio e cerca d’indovinare chi è il capo. Il capo fa ogni genere di movimenti di e smorfie e tutti gli altri bambini devono imitarlo il più prontamente possibile. L’indovino può Oratorio è… tentare 3 volte di indovinare chi è il capo. Se indovina sarà lui a no- minare il prossimo capo e il prossimo indovino. Le mosse Un partecipante comincia a fare una mossa (per esempio girarsi i pollici). Il secondo fa girare i pollici e aggiunge un’altra mossa (batte le mani). Il terzo gira i pollici, batte le mani e aggiunge una terza mossa (muove le orecchie). Ognuno fa tutte le mosse già fatte e ne 19
aggiunge una nuova. Chi sbaglia verrà eliminato e vince l’ultimo gioca- tore rimasto. aprile 2017 Corsa con la patata Materiale: cucchiai, patate, eventualmente ostacoli come sgabelli, secchi e corde. Si formano due squadre: ogni squadra riceve un cucchiaio e una pata- ta. A staffetta, correndo, la squadra deve percorrere un tracciato definito, tenendo in mano il cucchiaio con sopra la patata. È possibile porre degli ostacoli sul percorso, come ad esempio uno sgabello su cui il bimbo deve salire, un secchio d'acqua o una corda tesa. Chi perde la patata deve ritornare al punto di partenza. Variante difficile: tenere in bocca il cucchiaio con sopra la patata. CONSIGLIO: un tavolo o un cesto con dei premi per i vincitori dei giochi renderà la festa ancora più bella! Sono particolarmente indica- ti dolci, nastri per capelli, fumetti, gomme, temperini, bei pennarelli, GIOCO figurine, calamite, bolle di sapone e tanto altro ancora. … NEON WANTS YOU! Oratorio è… SCRIVI A news@oratoriosancolombano.com 20
Scatta la Dab! di Davide Bagatta aprile 2017 La dab dance è una danza che si fa distendendo un braccio e ripiegando l’altro verso il petto e abbassando la testa. In Italia è diventata famosa da quando l'ex giocatore della Juventus, Pogba, e il c o m p a g n o d i squadra Dybala hanno iniziato a ballarla sui campi da calcio dopo aver segnato un gol, facendola conoscere a tutti. Questa danza arriva dagli Stati Uniti dove, finora, veniva esibita dai giocatori di basket come LeBron James e di football americano come Jeremy Hill, running back dei Cincinnati pop Bengals (sembra che il primo a cimentarsi in questo fenomeno sia stato proprio lui), per esultare dopo le vittorie In realtà le origini di questo ballo arrivano dalla cultura Hip Oratorio è… Hop americana, precisamente è nato ad Atlanta, in Georgia, ed è diventato virale quando i Migos, un trio di rapper, ha pubblicato il video del loro singolo Bitch Dab, nel 2015. Il ballo è diventato così virale che perfino figure come Hillary Clinton e il principe Harry si sono fatti ritrarre in questa posa. Hillary Clinton durante una trasmissione televisiva aveva ballato la Dab dance e il principe Harry durante il suo viaggio 21
ufficiale ai Caraibi, nella tappa ad Antigua, allo stadio si è esibito nella celebre danza. aprile 2017 Su YouTube il rapper Rich The Kid ha creato un tutorial dove spiega come compiere questo gesto. Il contenuto è stato visto più di due milioni di volte. Un successo! In Italia alcune star dei social, come Fedez e Rovazzi, si sono fatti immortalare in questa posa. Per rendere meno noiosa una lezione di matematica e geometria un'insegnante, in Francia, ha utilizzato la famosa mossa della Dab dance per spiegare il Teorema di Pitagora alla classe. L'idea è venuta a una professoressa delle medie della periferia di Parigi, che ai suoi studenti ha proposto un problema sull'esatta angolazione per esibire una Dab dance perfetta. E cosi abbiamo capito come mai la dab è diventata cosi famosa in tutto il mondo, diventando quasi come un gesto quotidiano. E ora… Scatta la Dab! pop … Oratorio è… 22
Harry Potter e la maledizione dell’erede aprile 2017 di Nicolò Coldani Harry Potter e la maledizione dell’erede è un’opera teatrale di Jack Thorne tratta da un’idea di J.K. Rowling, l’autrice di tutti i ro- manzi potteriani. Il libro è molto particolare e di- verso dagli altri classici romanzi di Harry Potter perché è scritto proprio come un copione di un’opera teatrale. Trama Il libro racconta la storia di Albus Severus Potter che inizia a fre- quentare la scuola di magia di Hogwarts. Albus è uno dei tre figli di Harry Potter e spera di essere smistato nella casata dei Grifondoro insieme ai fratelli. Con sua grande delusione, viene inserito nella casa LIBRI dei Serpeverde ed è molto triste. Qui stringe una profonda amicizia con Scorpius Malfoy, figlio di Draco Malfoy. Un giorno, nelle vacanze estive, Albus sente parlare Amos Diggory, padre di Cedric Diggory, con suo padre Harry. Secondo Amos, Harry Oratorio è… aveva causato la morte di Cedric e voleva che tornasse indietro nel tempo utilizzando una Giratempo confiscata dal Ministero della magia ad un ex mangiamorte. La conversazione viene ascoltata anche da una ragazza di nome Delphi, che poi si rivelerà essere la figlia di Volde- mort e di Bellatrix. Albus decide di tornare indietro nel tempo con Scorpius per salvare Cedric. Riescono nella loro impresa e tornano alla vita contemporanea 23
che però è stata modificata a causa del loro viaggio nel tempo: ora Albus è stato smistato in Grifondoro. Questo non gli va bene. Tor- aprile 2017 nano allora ancora indietro nel tempo e si intromettono nella storia una seconda volta. Quando ritornano nel presente, Scorpius scopre che Cedric, che era stato salvato, era diventato un mangiamorte, aveva ucciso Neville Paciok che avrebbe dovuto uccidere Nagini, il serpente di Volde- mort, distruggendolo. Voldemort si era quindi salvato e aveva ucciso Harry prendendo il controllo del mondo magico. Scorpius ritorna, sotto consiglio di Piton che era stato risparmiato, indietro nel tempo una terza volta, salva Albus e tornano nel pre- sente che era tornato normale e vengono sottoposti ad un interro- gatorio dalla preside Minerva McGrannit e Scorpius mente dicendo di aver perso la gira tempo. Poi rivela a Albus di non averla persa, ma decidono di non tornare più indietro nel tempo, però vengono presi in ostaggio da Delphi che LIBRI li obbliga a intromettersi ancora una volta nella storia, accompagna- … ti da lei stessa. Tornano nel passato nel 1994 nel labirinto del torneo Tremaghi, do- ve Delphi distrugge la giratempo e blocca i due amici nel passato. Harry e Draco, attraverso una giratempo conservata da Draco, rie- Oratorio è… scono a raggiungere e a salvare i propri figli dopo un violento scon- tro con Delphi che viene spedita ad Azkaban. COMMENTO E GIUDIZIO Questo libro è molto particolare e interessante. Non essendo scrit- to dall’autrice degli altri libri, manca di originalità: non ci sono ele- menti nuovi e quelli principali di questo libro sono stati riportati da- gli altri libri. La trama risulta comunque molto avvincente. 24
Tecnologia di Carlo Maestroni aprile 2017 La parola tecnologia deriva dal greco “tékhne-loghìa”, cioè letteral- mente “discorso sull’arte”, dove con arte si intendeva il saper fare, quello che oggi indichiamo con il termine tecnica. La tecnologia la tro- viamo negli oggetti che usiamo tutti i giorni, dai computer ai telefoni. Ora un po’ di cenni storici sull’informatica, da quando vari matematici iniziarono a studiare il funzionamento dei primi elaboratori. Il primo a voler capire qualcosa sui calcolatori fu il matematico francese Pa- scal, che nel 1642 iniziò a studiarne il funzionamento. Nel 1671 il suo collega e matematico tedesco Leibniz fece un altro passo verso la comprensione e il funzionamento del primo elaboratore. Dai primi elaboratori la tecnologia ha fatto grandi passi avanti grazie al mate- TECNOLOGIA matico tedesco Zuse, che tra il 1938 e il 1939 inventò due computer, lo Z1 e lo Z2, ma tutto si arenò a causa della guerra. Nel 1950 due matematici americani Eckert e Mauchly, dell’Università della Pennsylvania, misero a punto il primo elaboratore a valvole ter- moidrauliche chiamandolo EINAC: fu il primo Computer. Sul finire degli anni ‘50 il programmatore dell’IBM Backus mise a punto il linguaggio macchina Fortran, nel medesimo periodo del lin- guaggio macchina COBOL. Con questi due linguaggi macchina vennero Oratorio è… prodotti gli elaboratori di seconda generazione. Nel 1959 anche in Italia grazie alla Olivetti fu costruito un elabora- tore chiamato ELEA; la stressa Olivetti ebbe un grande successo con la “Programma 101” che fu presentata alla fiera dell’elettronica di New York del 1965. L’HP per costruire il suo primo computer che chiamò HP9100 dovette comprare il brevetto della “Programma 101” dalla Olivetti per la rag- 25
aprile 2017 guardevole cifra di 900.000$. Nel decennio successivo la Intel, multinazionale dell’informatica, pro- dusse la prima generazione di microprocessori: così vennero prodotti gli elaboratori di quarta generazione. Sul finire del secolo, attorno agli anni novanta del novecento, la Intel ha presentato la nuova gene- razione di microprocessori con le sue 4 versioni dandole il nome di Pentium. Parlando di sistemi di archiviazione, negli anni ’50 i primi computer funzionavano con schede magnetiche, ma le stesse erano scomode per i moderni computer, cosi nacquero i floppy disk, dove era possibile conservare i dati. I floppy vennero soppiantati a metà anni novanta dai CD-ROM, mentre dall’inizio del nuovo millennio per archiviare i dati vennero prodotte le chiavette USB. TECNOLOGIA Anche la telefonia ha fatto grandi passi avanti in fatto di tecnologia, da quel giorno di ottobre del 1973 quando Martin Cooper, ingegnere della Motorola, in mezzo ad una strada di New York, fece la prima telefonata con un cellulare. La telefonata fu indirizzata a Joel S. En- … gel dei Bell Labs. Sul finire del 20° secolo Philippe Kahn, inventore francese, brevettò la prima fotocamera digitale in occasione della nascita della sua pri- mogenita Sophie. Oratorio è… Tutti questi innovatori citati nell’articolo nel loro piccolo hanno dato il via ad una spirale di innovazioni che si è conclusa con elaboratori e telefoni cellulari sempre più potenti. Il fondatore di Apple Steve Jobs, in occasione del suo discorso tenu- to all’Università della California, ha elogiato l’ingegnere Adriano Oli- vetti per aver inventato la “Programma 101”. 26
Torta alla Coca-Cola aprile 2017 di Jessica Maiocchi Sono sicura che molti di voi, appena letto il titolo, hanno pensato di aver letto male: invece no, è proprio la Coca-Cola l’ingrediente principe di questa ricetta. Era molto tempo che mia mamma voleva provarla ma io, scettica, glielo impedivo sempre: un giorno, qualche settimana fa, mi ha preso alla sprovvista e me l’ha fatta trovare davanti, descrivendola come una semplice torta al cioccolato. Subito al primo morso ho sentito qualcosa di strano, non facendoci però particolarmente caso; soltanto dopo aver finito la seconda fetta infatti mi ha svelato l’“ingrediente segreto” e io, decisamente sorpresa, mi sono dovuta ricredere sulla mia idea iniziale (e scommetto che lo farete anche voi). Quindi, amanti della Nutella e amanti della Coca-Cola… provare per credere. CUCINA INGREDIENTI: – 250 gr di farina 00 – 1 pizzico di sale – 250 gr di zucchero – Nutella q.b. – 50 gr di cacao amaro Oratorio è… – 1 bustina di lievito per dolci – 150 gr di burro – 250 ml di Coca-Cola – 175 ml di latte – 50 ml di panna liquida – 2 uova 27
Sciogliete il burro in un pentolino a fuoco basso e successivamente unite la Coca-Cola e lasciate raffreddare. aprile 2017 In una ciotola rompete le due uova, unite lo zucchero ed il pizzico di sale. Lavorate con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Aggiungetevi il latte e la panna e mescolate. Unite infine anche il burro e la Coca-Cola, ormai freddi. A parte miscelate le polveri: farina, cacao amaro, lievito e aggiungetele al composto amalgamando bene. Foderate o imburrate e infarinate una teglia da dolci e versate al suo interno il composto ottenuto. CUCINA Cuocete la torta in forno caldo preriscaldato a 180°C per circa 40 – 45 minuti. … Quando la torta sarà fredda toglietela spalmate la superficie con abbondante Nutella (in alternativa alla Nutella, potete spolverare con dello zucchero a velo) La torta alla Coca-Cola è pronta per essere gustata! Oratorio è… 28
SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER aprile 2017 IL CAMPOSCUOLA!! Passo del tonale 2017 Moduli disponibili in oratorio o sul sito: camposcuola www.oratoriosancolombano.com 1° turno (dalla 5a elementare alla seconda media): Dal 17 al 23 luglio 2° turno (dalla 3a media in poi): Dal 23 al 29 luglio Oratorio è… (Iscrizioni entro fine Aprile) 29
aprile 2017 UN S/GUARD DA LA CRÜS ‘NA MATINA D’BÜNURA SALTE SÖ CUME UNA GÜRA, ‘L SUL L’È DRE SPUNTÀ E G’HO VÖIA D’RIVÀ. ‘N PÒ D’ARIETA D’RUSADA I FAN BEN A LA CURADA, RIVE SÖ CUL FIADÖN MA ‘M SENTE UN LEÔN LA CRÜS LA S/PRESENTA TÜTA NÖVA E LUCICHENTA ME SEGNE DA CRISTIAN… HO PENSÀ: “CUME S/FARÀ ‘N CIUDÀ CH’EL POR OM LA?“ GUARDE ‘N DUE NAS ‘L SUL poesia VEDE ‘L CASTEL…‘N TOC SUL TANTE QUADREI…POCA MOLTA, … I ERUN BRAVE CUSTRUE ‘NA VOLTA VENT, SUL, ACQUA, TAMPESTA, TARAMOT…MILA ANÊ!!! IEN NO POC, MA LÖ… SEMPOR ‘N PE CUME ‘N BLIGOT. Oratorio è… ME GIRE ‘N BRISIN… E TRA I RÜBIN… SPUNTA ‘L CAMPANIN… SARÀ N’ IMPRESIÔN? MA GH’È ANCA NATALÔN!!! D’FRUNT A ME L’È CUME ‘NA MESA DE TECE RUSE L’È ‘NA DISTESA L’ÖGG L VÀ LUNTAN… S/VEDUN I MUNTAGN!! 30 TE SE TROP BEL SAN CLUMBAN !!
M’EMUSIÜNE CUME ‘N FIULIN… PER FORSA SUN BANIN !! aprile 2017 ME STORSE ‘N BRISIN… VEDÊ ‘L CAMIN D‘LA FURNASA… CUN I SO PRED IAN FAI LA CUNTRADA GUARDÊ ‘N DUE POGIA ‘L SUL QUASÊ MÖRE D’UN CÜLP SUL S/ PRESENTA LA PIANTADA TÜTA SACRAMENTADA: ASFALT, CIMENT, IAN QUATÀ TÜT ‘N UN MUMENT SE FEVA BISOGN DE CA SE PUDEVA STÀ PUSÈ ‘N LÀ. ‘L PENSIER ‘L VA ‘N DRE… TÜTÊ I GH’EVUN ‘L SO BÜCÔN I LAUREVUN CUN PASSIÔN DAL MES TUSCAN CUL CUNCURS A PERASO CUN LA FRUTA LA CATEVA TÜTA TÜTA E GAVINA CUN I SIRES poesia ‘L QUATEVA ‘LE SPES ‘N CUNFINA GHÈR TURE ‘NDRENT A TUT LE ÜR PUSÈ AVANTE GALININ ‘L CIAMEVA TÜTÊ I VISIN… A BEV CUN LA SUCA… Oratorio è… LE S/CINCABRAGHIN!! ‘L PRUGET L’È DA FRESCÔN D’SENSANIMA E PASSIÔN SUN SICUR CHE IEN MAI STAI SÖ DA LA CRÜS A S/BERLÜGIÀ I SIRES ‘N FIÜR !! ‘L FIÖL D’CIANIN (GIANNI LACCHINI) (La poesia è posta vicino alla croce su Colle Montoldo) 31
La REDAZIONE DI aprile 2017 neon AUGURA A TUTTI I LETTORI UNA FELICE auguri PASQUA … Oratorio è… 32
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