ABOUT CITIES - Urban Flag
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LA CITTÀ E LE SUE DIMENSIONI SFIDA GLOBALE, SOLUZIONE LOCALE? GOVERNANCE PARTECIPATA E DIPLOMAZIA DELLE CITTÀ PER USCIRE DALLA CRISI DI LORENZO KIHLGREN GRANDI, DOCENTE DI CITY DIPLOMACY A SCIENCES PO E AL POLITECNICO DI PARIGI E PRESIDENTE DEL THINK TANK URBAN FLAG S ebbene sia ancora impossibile quantificare l’impatto - in primis nella definizione di drastiche misure di contenimento della crisi economica e sociale causata dalla pande- del contagio e di supporto alle fasce più colpite dalla popolazio- mia, appare chiaro che l’efficacia di qualsiasi strategia ne - è chiaro che le immani spese straordinarie da esso affrontate, di ripresa dipenderà dall’adesione piena e coordinata unite alle minori entrate fiscali, attribuiscono un carattere necessa- di attori pubblici e privati a tutti i livelli. Nessuno tra essi appare riamente transitorio di tali misure, del tutto insostenibili nel lungo infatti oggi in grado di affrontare risolutamente la crisi agendo da periodo. I governi non potranno uscire dalla crisi che profonda- solo. La storia ci insegna che benessere e sviluppo, nel loro senso mente indebitati, con una capacità d’azione economica diretta ine- più ampio, sono il risultato di una condivisione di intenti trasversale vitabilmente ridotta in maniera considerevole. alle forze politiche, socioeconomiche e culturali. Ciò appare ancor Con ogni probabilità, i governi dovranno pertanto rafforzare la più vero oggi, in un contesto di profondo indebolimento degli at- propria collaborazione con il settore privato. Se le organizzazioni tori in questione. associative e filantropiche grandi e piccole si sono già rivelate fon- damentali nella gestione della crisi sanitaria e delle sue conseguen- Mentre la crisi viene affrontata nella maggior parte dei Paesi del ze socioeconomiche, è plausibile aspettarsi che le imprese sociali, mondo tramite un rinnovato protagonismo del governo nazionale forti di una duplice finalità di sviluppo economico e progresso so- Foto a lato di Andrea Cherchi 48 49
ciale, godano di una rinnovata centralità nelle strategie di rilancio. la propria risposta emergenziale alla pandemia. Numerose buone A rafforzare la tendenza alla cooperazione tra città di ogni taglia Tuttavia, strategie di laissez-faire non porterebbero che risultati pratiche sono state inoltre raccolte in portali internazionali crea- e indicatori socioeconomici è infine intervenuta, nel corso dell’ul- parziali, in considerazione del fatto che tanto gli attori imprendito- ti per sopportare questo scambio, fra i quali si segnala Cities for timo decennio, la terza evoluzione della diplomazia delle città, vo- riali e associativi dovranno fare i conti con le conseguenze nefaste Global Health (Città per la Salute Globale)1, dove è possibile ap- tata a creare una coerenza tra il perseguimento di valori universali della pandemia, causa di forti riduzioni nelle cifre d'affari dei primi profondire 655 iniziative di 105 città situate in 34 Paesi differenti. e interessi particolari. In forte assonanza con le principali agende e nella raccolta fondi dei secondi. internazionali, in primis gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile Inoltre, diverse coalizioni di città si sono riunite virtualmente per delle Nazioni Unite, un numero crescente di città del mondo inte- Emerge pertanto l’urgente necessità di un ampio partenariato tra discutere delle strategie necessarie a rilanciare sviluppo e benessere ro si è impegnato nella definizione di partenariati reciprocamente pubblico e privato capace di tradursi in una strategia chiara e con- locali così profondamente colpiti dalla crisi. A fianco di iniziative vantaggiosi e volti ad affrontare congiuntamente le sfide comuni, divisa per affrontare le conseguenze della pandemia nel medio e settoriali, quali quelle delle Città Interculturali2 o delle Città Crea- con il coinvolgimento dei rispettivi attori locali. Tale fenomeno si lungo periodo. La definizione di un tale approccio partecipato alla tive dell’UNESCO3, reti come C404 e U205 hanno prodotto ampie basa principalmente sulla comprensione, da parte dei leader e de- governance post-crisi potrà avvantaggiarsi delle evoluzioni poli- e ambiziose strategie per affrontare l'impatto sociale ed economico gli attori locali, che la soluzione a un’ampia serie di sfide non può tico-amministrative sviluppate in ambito urbano nel corso degli della crisi in un'ottica di sostenibilità e lotta al cambiamento cli- prescindere dal coordinamento tanto locale quanto internazionale. ultimi decenni. Se alla dimensione nazionale del settore pubblico matico. Non a caso, queste strategie integrano l’approccio del par- Questa dinamica ha portato alla realizzazione di una nuova stagio- spettano senza dubbio decisioni strategiche quanto alle grandi li- tenariato pubblico-privato e pongono un accento particolare sulla C40 Mayoral Covid-19 webinar, march 2020 (screenshot) ne di rapporti tra città del nord e sud del mondo, ora più equili- nee di sviluppo e al finanziamento delle stesse, la prossimità dei co-creazione di iniziative di rapida realizzazione, costi contenuti e brati, moltiplicando al tempo stesso quelli tra città del sud. Come Comuni al proprio territorio si rivelerà essenziale nello sviluppare forte impatto. Si collega ad esempio a questa dinamica la diffusione illustrato in un recente studio su scala globale dell’Organizzazione progetti quanto più concreti e partecipati. La dimensione cittadina di pratiche di urbanistica tattica volte a modificare provvisoriamen- cittadini e istituzioni di nazioni ex nemiche e di sostenere lo svilup- per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE)10, è sempre appare infatti la più adatta a permettere quella condivisione di in- te l’utilizzo dello spazio pubblico, dando nuova centralità al pedone po dei territori più poveri, negli anni Novanta l’azione diplomatica più diffusa tra le amministrazioni locali di diversa taglia la consa- tenti, co-creazione di progetti, e corresponsabilità degli stessi che, e promuovendo la mobilità sostenibile. Tra i principali argomen- di molte città integra - e in alcuni casi sostituisce - tale approccio pevolezza della propria capacità di favorire processi innovativi a se prima rappresentava un auspicabile metodologia, oggi si presen- ti emersi da questo dialogo tra città figura inoltre l’urbanistica di con una forte propensione per l’attrazione di risorse economiche beneficio dell’intera comunità. Ciò permette di comprendere la dif- ta come indispensabile prossimità. Tale corren- di origine straniera e per il sostegno delle esportazioni di beni e fusione di collaborazioni internazionali votate a identificare nuove strumento di soluzione di te, che negli anni passa- servizi. Spesso in un contesto di tagli nei fondi statali ai Comuni, soluzioni per promuovere la prosperità locale nell’accezione olistica una crisi altrimenti diffi- ti era già stata adottata diverse città del mondo intero sviluppano un approccio impren- elaborata dal Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti cilmente sormontabile. La soluzione ad un'ampia serie con successo da diverse ditoriale al governo locale, il cosiddetto urban entrepreneurialism. umani (UN-Habitat) e presentata da Tobia Zevi nell’introduzione città quali Melbourne Oltre che “diplomatico”, il sindaco diviene al tempo stesso l’“im- del presente volume. La vocazione dei Co- di sfide non può prescindere dal (20-Minute Neighbourho- prenditore” incaricato di rafforzare e promuovere l'intero sistema muni a svolgere questo ods)6 o Barcellona (Supe- economico locale. Le relazioni internazionali diventano così un La diffusione di tale approccio presso le amministrazioni comu- lavoro di coordinamen- coordinamento tanto locale quanto rilles)7, è stata rielabora- importante elemento del dinamismo economico di queste città, in nali ha inoltre portato queste ultime a sviluppare rapporti sempre to appare d’altronde del ta dal professor Carlos grado di pianificare e realizzare campagne internazionali di mar- più stretti con organizzazioni intergovernative mondiali e regiona- tutto in linea con il prin- internazionale Moreno della Sorbona keting territoriale e missioni imprenditoriali all'estero. Al tempo li. Nazioni Unite, Unione Europea, Unione africana, Mercosur e cipio della sussidiarietà nel modello della Ville stesso, la competizione internazionale fra territori ha contribuito a ASEAN hanno varato programmi e finanziamenti specificamen- fatto proprio dall’Unione du quart d’heure (Città marginalizzare l'economia di quei centri urbani che, per mancanza te rivolti ai governi locali, riconoscendone il potenziale di attori Europea (articolo 5, comma 3 del Trattato sull’Unione Europea), del quarto d’ora)8, elemento chiave della campagna elettorale di di risorse o volontà politica, non hanno avuto modo di posizionarsi politici ed economici di rilevanza internazionale e di catalizzatori che privilegia l’intervento pubblico al livello più vicino possibile Anne Hidalgo, confermata Sindaco di Parigi nel giugno scorso. nell’economia globalizzata, generando situazioni di forte malessere di dinamiche locali virtuose e sostenibili, in particolare grazie alla ai cittadini. La capacità dei Comuni di coordinare ampi partena- sociale in alcuni casi sfociate in ampie proteste, come nel caso del propria capacità di coinvolgere cittadini e attori locali. riati con il settore imprenditoriale e le organizzazioni della società Sarebbe tuttavia un errore riassumere l'azione internazionale delle Movimento dei gilet gialli in Francia. Eppure, proprio in Francia Seppure il vigente sistema giuridico internazionale non attribuisca civile ha già permesso a molti di loro di assicurare un’efficace ri- città alla mera dimensione collaborativa. È innegabile che a livel- si trova un esempio virtuoso di come città grandi e piccole possa- alle città alcun potere decisionale in occasione di negoziati inter- sposta umanitaria all’emergenza nonostante l’ampiezza straordi- lo tanto nazionale quanto internazionale esista una competizione no collaborare nella propria internazionalizzazione: la Metropoli nazionali – la cosiddetta “seat at the global table” (sedia al tavolo naria di quest'ultima. Ne è un esempio Milano Aiuta, piattaforma tra città volta ad attrarre risorse per definizione scarse quali in- Nizza – Costa Azzurra, formata da 49 Comuni, ha infatti saputo globale) che esse reclamano con sempre maggiore insistenza - è in- attraverso la quale Palazzo Marino coordina i servizi di solidarietà vestimenti, società, professionisti altamente qualificati e turisti. creare una piattaforma territoriale in cui la condivisione di risorse discutibile che l'accento posto da un numero crescente di ammini- sul territorio urbano assieme a volontari, aziende e privato sociale. Non senza fondamento, il successo economico di una determi- e la progettualità congiunta hanno permesso un posizionamento strazioni comunali sullo sviluppo sostenibile dal punto di vista eco- nata città e del suo territorio è spesso inteso come contraltare di internazionale rafforzato dell’intero territorio capace di generare nomico, sociale e ambientale stia guadagnando rilievo internazionale. A fianco di questo approccio locale, una delle innovazioni che si un insuccesso vissuto altrove. Tale dinamica si palesa in effetti prosperità diffusa. Al tempo stesso, la dimensione collaborativa del- sono finora rivelate più utili nella reazione alla pandemia risiede all'interno della stessa disciplina della diplomazia delle città, ca- la diplomazia delle città fornisce utili strumenti per affrontare le A comprovare la determinazione di diverse città del mondo per nelle partnership internazionali tra Comuni. Si tratta della cosid- ratterizzata tanto da un approccio idealista e universalista, ispira- sfide di un’aspra competizione economica internazionale. A fianco un tale approccio si ritrovano infatti le numerose campagne in- detta diplomazia delle città, termine che indica l’azione volta a rap- to ai valori della solidarietà e della cooperazione internazionale, delle solide collaborazioni tra i grandi centri economici mondiali ternazionali lanciate dalle città allo scopo di influenzare i dibattiti presentare al di fuori dei confini nazionali i valori e gli interessi dei quanto dal perseguimento di interessi locali, votato in particolare quali Londra, New York e Tokyo – l’economia dei quali corrispon- globali sul futuro delle società urbane e del pianeta stesso. Sul pal- centri urbani e a convogliare su di essi risorse e strumenti esteri per al rafforzamento della crescita economica della città e alla scalata de, rispettivamente, al PIL di Paesi Bassi, Canada e Corea del Sud coscenico internazionale un numero crescente di sindaci di tutto il perseguirli. Tale pratica deve il proprio successo in buona parte alla di quest’ultima nelle classifiche internazionale di competitività e – oltre mille città europee, per la maggior parte medie e piccole, mondo sta assumendo il ruolo di portavoce di diverse battaglie glo- sua capacità di produrre strategie locali per fronteggiare alcune tra attrattività. Tali approcci, tra loro apparentemente inconciliabili, hanno saputo approfittare nel corso degli ultimi due decenni del bali, dalla lotta al cambiamento climatico (Giuseppe Sala a Milano, le più gravi sfide della nostra epoca, quali il cambiamento climatico, hanno ispirato rispettivamente la prima e la seconda tappa dell'evo- programma europeo URBACT per realizzare risposte concrete e Eric Garcetti a Los Angeles) alla coesione sociale (Ada Colau a l’estremismo violento, la transizione digitale e le migrazioni di massa. luzione della diplomazia delle città nel corso degli ultimi decenni. partecipate a sfide comuni, quali il sostegno a un settore turistico Barcellona, Valérie Plante à Montréal), all’accoglienza dei migranti Attraverso gemellaggi, accordi di cooperazione e reti di città, sin- in difficoltà, la rivitalizzazione del centro storico o la promozione (Leoluca Orlando a Palermo, Bill de Blasio a New York). Sebbene daci di tutto il mondo hanno così potuto condividere e affinare Sviluppatasi nel Secondo dopoguerra con l’obiettivo di riconciliare dell’imprenditoria locale9. motivi evidenti di peso politico ed economico abbiano reso i sin- 50 51
C40 CITIES NETWORK (www.c40.org) Le potenzialità della governance daci delle cosiddette città globali i principali volti di tali campagne, la determinazione dei rappresentanti di collettività di taglia e peso anche e soprattutto in periodo di crisi, un cammino di prosperità condivisa e ispirato al rispetto dell'ambiente a alla coesione sociale locale si presentano oggi come economico più modesti ha permesso anche a costoro, organizzati in coalizioni più o meno formali, di far sentire la propria voce nel dibattito internazionale sulle strategie di prosperità e sviluppo. Ne è si candida così a divenire la principale speranza per chi sogna un futuro migliore per il pianeta. una straordinaria opportunità di un esempio la rete globale Cittaslow (268 città in 30 Paesi)11, votata a diffondere i valori e le pratiche di piccole città che hanno saputo realizzare un percorso di sviluppo improntato alla promozione del- Riferimenti bibliografici rifondare il rapporto tra locale e la qualità della vita e al rispetto di biodiversità e tradizioni. La terza tappa della diplomazia delle città, con la propria capaci- 1 2 3 https://www.citiesforglobalhealth.org/ https://www.coe.int/en/web/interculturalcities https://en.unesco.org/creative-cities globale, in un,ottica di prosperità e tà di convogliare valori universali e interessi particolari favoren- do soluzioni locali a sfide globali, sembra infine fornire alle città gli argomeni necessari per resistere alle tendenze deleterie che il 4 5 https://www.c40.org/other/agenda-for-a-green-and-just-recovery https://www.urban20riyadh.org/sites/default/files/2020-09/Su- stainableConsumptionandProductions.pdf di benessere condiviso. processo di ricostruzione post-crisi potrebbe portare con sé. Come sottolinea il World Economic Forum12, uno dei principali rischi di tale processo risiede infatti nella tendenza, già molto diffusa inter- 6 https://www.planmelbourne.vic.gov.au/current-projects/20-mi- nute-neighbourhoods 7 https://ajuntament.barcelona.cat/superilles/es nazionalmente, di identificare la mera crescita economica - e non la 8 https://annehidalgo2020.com/thematique/ville-du-1-4h/ prosperità in senso lato - quale principale obiettivo per il post-pan- 9 https://urbact.eu/ demia. Ciò rischierebbe di portare molte società ad allontanarsi da 10 https://www.oecd.org/publications/enhancing-innovation-ca- un percorso di sviluppo sostenibile, percepito come un costo addi- pacity-in-city-government-f10c96e5-en.htm zionale e non prioritario. 11 https://www.cittaslow.org/ 12 https://www.weforum.org/reports/covid-19-risks-outlo- Ma è proprio nell’urgenza di soluzioni nella quale ci troviamo che ok-a-preliminary-mapping-and-its-implications appare opportuno effettuare uno sforzo addizionale quanto a di- rezione strategica per gli anni a venire, agendo in modo tale da anticipare le esternalità negative della ripresa economica, piuttosto che aspettare che quest’ultime, inesorabilmente, si verifichino. In questo, le potenzialità della governance locale in termini di dialogo con residenti e attori locali e di processi di intelligenza collettiva su scala planetaria si presentano oggi come una straordinaria op- portunità di rifondare il rapporto tra locale e globale in un’ottica di prosperità e di benessere condiviso. Nella sua terza e attuale evoluzione, la diplomazia delle città diviene lo strumento adatto a tal fine. La determinazione di sindaci e attori locali a perseguire, 52 53
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