ABBASTANZA - RobertoPaura.it
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Quando un solo mondo ABBASTANZA non è di ROBERTO PAURA Tra world-building e sub-creazione: come nasce un universo fantastico di successo. S EBBENE L’UMANITÀ non abbia mai lasciato la Terra – fatta salva qualche puntatina sulla Luna – molti di noi imma- scienza potesse confermarci l’esistenza di pianeti in sistemi stellari binari). Con la stessa facilità riusciamo a figurarci l’a- ginano facilmente come potrebbe esse- spetto di un elfo, anche se si tratta di un re vivere su un altro pianeta. Il cinema essere irreale; l’immaginario collettivo lo di fantascienza ci ha permesso infatti di descriveva con le orecchie a punta, ma- familiarizzare sin da bambini con rappre- gro ed etereo, molto prima che la trilogia sentazioni di mondi alieni, come il tra- cinematografica de Il Signore degli Anelli monto dei soli gemelli su Tatooine nella ne fornisse una rappresentazione ‘reali- saga di Star Wars (prima ancora che la stica’. 54
FABBRICANTI di Universi JABBA’S PALACE di ©CYLONKA cylonka.deviantart.com dall’universo di Guerre Stellari un panorama del pianeta Tatooine: in primo piano il palazzo di Jabba l’Hutt, sullo sfondo i due soli gemelli Una parte enorme del nostro bagaglio Tolkien), allora il mondo secondario nel immaginativo proviene da universi inesi- quale si ambienta una storia immaginaria stenti, realtà fantastiche che fungono da è il prodotto di una subcreazione, stret- scenario di romanzi, film, serie televisive, tamente collegata al mondo primario: fumetti o videogame. La creazione di sto- “Ogni scrittore che crei un Mondo Secon- rie ambientate in mondi inventati risale dario probabilmente desidera almeno in agli albori dell’umanità. J.R.R. Tolkien la parte essere un creatore effettivo, o al- concettualizzò per la prima volta in ma- meno spera di attingere alla realtà: spera niera ‘scientifica’ attraverso l’idea di sub- che l’essenza propria di questo Mondo Se- creazione. condario (se non ogni suo particolare) de- L’invenzione di un contesto fantastico, rivi dalla realtà oppure vi confluisca” [da secondo Tolkien, si rifà direttamente J.R.R. Tolkien - La biografia, di Humphrey all’ambientazione del mondo reale in cui Carpenter, Fanucci Editore, 2002], spiega viviamo; se quest’ultimo è il prodotto di il celebre scrittore in una conferenza del una creazione (nella visione cristiana di 1939 all’Università di St. Andrews. 8 55
UNIVERSO TOLKIEN esempio, un videogame come Sim City è Poster della trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli. una simulazione che permette di ricrea- L’ambientazione creata da J.R.R. TOLKIEN per re un’intera città sul proprio computer; le proprie opere rappresenta uno degli esempi il giocatore costruisce e gestisce contesti più complessi e minuziosi di world-building. urbani virtuali molto simili a quelli reali, che si basano cioè sugli stessi schemi, poggiano sulle stesse fondamenta: hanno bisogno di strade, di centrali elettriche, di edifici residenziali e commerciali, di fo- gnature e acquedotti… Allo stesso modo, Il concetto di subcreazione ha dato origi- nella fisica e nella cosmologia spesso si ne ad almeno due generi letterari: il Fan- usano simulazioni estremamente sofisti- tasy e la Fantascienza. cate di porzioni dello spazio cosmico, con Diversamente dalla narrativa realistica, cui gli scienziati possono verificare le loro la narrativa fantastica non intende se- teorie sulla formazione stellare, la ma- guire gli stessi schemi che scandiscono teria oscura o l’origine dell’universo. La la nostra esistenza nel mondo primario, simulazione, insomma, imita quanto più ma punta piuttosto a rompere tali sche- fedelmente possibile il mondo primario, mi attraverso l’irruzione di elementi im- cercando di non discostarsi da esso. Ma maginari. In parecchi casi rifugge dal- le costruzioni simulate non sono subcre- lo stesso mondo primario e costruisce azioni: sono surrogati della creazione pri- un’ambientazione alternativa, un mondo maria. secondario nel quale si struttura la vicen- La subcreazione oggi è più nota con il da da raccontare. La differenza principale termine world-building. C’è tuttavia una tra la subcreazione fantastica e la mera precisa distinzione tra i due concetti. Il simulazione sta proprio in questo. Per world-building è attualmente oggetto di 56
una robusta opera di siste- gnore degli Anelli fornisce matizzazione teorica. So- una ricca serie di particolari prattutto negli Stati Uniti, un sull’ambientazione, ma non po’ meno in Italia, circolano è fine a se stessa: il lettore manuali per la creazione di vi può ricorrere per seguire mondi fantastici nei quali le vicende narrate, ed essa ambientare le proprie storie. gradualmente svelerà i suoi A volte si tratta di solidi sup- segreti. Toponimi che in un porti per sviluppare vicende primo momento sembrano all’interno dei role-playing non dire nulla, successiva- game, i giochi di ruolo; al- mente acquisiranno un si- tre volte sono consigli per gnificato, prenderanno for- gli aspiranti scrittori fantasy. ma come luoghi reali all’in- Nella stragrande maggioran- terno di quell’ambientazio- za dei casi, il prodotto finale ne, anche se alcune località è un’ambientazione proget- 8 tata a tavolino incapace di fornire una vera profondità. La subcreazione rifugge in- vece da questa costruzione scientifica: l’universo fan- tastico a cui dà vita deve apparire simile al mondo primario non tanto negli elementi costitutivi quanto nell’esperienza di fruizione del lettore, dello spettato- re o dell’utente. Facciamo un esempio. La mappa del- la Terra di Mezzo ne Il Si- JLA/AVENGERS La Justice League of America contro i Vendicatori, uno dei tanti cross-over tra gli universi fumettistici di ©DC Comics e ©Marvel Comics 57
DUNE TRIBUTE di ©GARY JAMROZ-PALMA artofgray.com panorama del pianeta Dune, con i vermi giganti sullo sfondo, dall’universo immaginato da Frank Herbert (come nel caso dei nomi dei villaggi della Tolkien. Non ha importanza conoscerne Contea o delle contrade più a sud) non fin dall’inizio tutti i dettagli, ciò che in- saranno toccate nel corso della storia. vece serve al game master di un gioco di La mappa assume quindi uno spessore, ruolo. Come nel mondo primario, anche costituisce la superficie al di sotto della nel mondo secondario la scoperta avvie- quale si sviluppa il romanzo. Ogni nome ne dunque progressivamente, al fine di e ogni posto hanno un preciso significato favorire l’immersione totale del suo fru- sia linguistico che storico. itore e agevolare la sospensione dell’in- Sicuramente la subcreazione di Tolkien credulità, necessaria per dare robustezza rasenta un perfezionismo che non è pos- all’universo fantastico. sibile riscontrare in altre opere. Frank Le strategie a tal fine sono molteplici, ma Herbert, autore della saga di Fantascien- in comune hanno almeno un elemento, za Dune, si richiama esplicitamente al che Tolkien aveva sottolineato: proprio il modello tolkieniano nel costruire il suo legame con il mondo primario. Non può mondo. Anch’egli fornisce una mappa e esistere un universo fantastico che non persino un dizionario che permette di ap- abbia alcun appiglio nella realtà, perché profondire una serie di elementi accen- la sua produzione richiederebbe l’utiliz- nati nei suoi romanzi. Il lettore prende zo di categorie mentali non appartenenti confidenza un po’ alla volta con l’univer- all’esperienza umana. Possono semmai so di Herbert, come accade con quello di esserci universi fantastici estremi, dove 58
il grado di speculazione è davvero ele- autore, alla lettura del Declino e caduta vato (un esempio lo si trova in Universo dell’Impero romano di Edward Gibbon; incostante di Vernon Vinge, dove l’autore l’universo di Dune fonde tradizioni arabe immagina alcune razze aliene quasi im- e musulmane con altri particolari tratti possibili da concepire), ma il legame con dalla storia dell’Impero Ottomano (i Sar- la creazione primaria rimane imprescin- daukar), da quella dell’ordine dei gesuiti dibile. (le Bene-Gesserit), fino alla più attuale Quanto più il subcreatore è in grado di geopolitica del petrolio (la spezia ‘me- mescolare elementi fantastici a elementi lange’, alla base dell’economia galattica, tratti dalla creazione primaria, tanto più è un prodotto di origine organica raro e agevola l’esperienza di fruizione e forni- prezioso esattamente come il petrolio). sce solidità all’ambientazione. La Terra Lo studio del mondo primario per la crea- di Mezzo di Tolkien attinge dall’immagi- zione del mondo secondario è, da un lato, nario medievale – quello delle leggende uno strumento utile per il subcreatore, del ciclo arturiano o dell’Edda scandi- che così non dovrà inventare un universo nava – e dalla sua rielaborazione in età da zero – come invece spesso si sugge- romantica; l’Impero galattico in cui Isa- risce nei manuali di world-building – ma ac Asimov ambientò il fantascientifico e potrà piuttosto attingere dalle vicende fortunato Ciclo della Fondazione doveva storiche e culturali che più si avvicinano parecchio, per ammissione dello stesso a ciò che intende raccontare; dall’altro un 8 59
A lato: STAR TREK POSTER In basso: STAR TREK ORIGINS Due illustrazioni di ©PAUL SHIPPER paulshipperstudio.com e a k b r iu t y n t i n c o 60
modo per conferire spessore e solidità al compromettere spesso irrimediabilmen- lavoro. te l’intero prodotto finale. Nel romanzo Un elemento fondamentale per la solidità Reamde (tradotto in Italia in due volu- della subcreazione è la continuity. Quan- mi, Gioco mortale e Guerra assoluta), lo do si gestisce un’ambientazione che fa da scrittore Neal Stephenson – già autore di sfondo a opere ‘a puntate’ (cicli letterari, solide ambientazioni alternative come saghe cinematografiche, serie televisive nel romanzo Anathem – immagina l’e- o a fumetti…) bisogna prestare ogni volta sistenza di un diffusissimo videogame la massima attenzione a non sconfessare del tipo MMORPG (Massive Multiplayer quanto creato o dichiarato nelle occasio- Online Role Playing Game, ossia un gioco ni precedenti. Una minima scossa e viene di ruolo online in multiplayer) di ambien- meno il meccanismo della sospensione tazione fantasy, il cui successo mondiale dell’incredulità. È facile che ciò accada deriva proprio dall’attenzione che il team quando la gestione non è esclusiva del di autori presta al realismo del mondo se- creatore originale, ossia quando passa condario e al rispetto delle leggi di base e per troppe mani. È il caso di Star Wars, della continuity. il cui ‘expanded universe’ al di fuori del- Il romanzo di Stephenson introduce di- le pellicole cinematografiche ha tentato versi temi interessanti, soprattutto ri- spesso molto grossolanamente di gesti- guardo l’ultima frontiera della creazione re una molteplicità di storie ambientate di universi fantastici. Oggi la transmedia- nello stesso universo ma inventate da lità permette di poter vivere esperienze autori diversi. Succede pure in Star Trek: immersive totali. L’universo di Star Wars la scelta di affidare i nuovi episodi cine- è l’esempio più evidente: esso è stato de- matografici al regista J.J. Abrams, che ha clinato attraverso una pluralità di media, voluto realizzare un reboot (una riscrit- dal cinema alla televisione, dalla narrativa tura da capo) dell’universo trek invece di ai fumetti fino ai MMORPG e ai videoga- proseguire con la linea narrativa, ha orri- me. Lo sviluppo tumultuoso della tecno- pilato gli appassionati a causa dell’inevi- logia videoludica può rivelarsi oggi l’anti- tabile rottura della continuity, già molto camera di una nuova era per il processo complicata da mantenere dopo le cinque di subcreazione, volta al concepimento serie televisive passate per una pluralità di un universo vero e proprio all’inter- di produttori e sceneggiatori. no del quale l’utente possa vivere le sue Anche quando la subcreazione ha come avventure in modo realistico. Il successo finalità primaria l’intrattenimento lu- di questi prodotti sarà tuttavia garantito crativo, attraverso la vendita di romanzi solo se i nuovi ‘fabbricanti di universi’ im- e videogiochi o la ricerca dell’audience pareranno la lezione della subcreazione più ampia nel caso dei film e delle serie di Tolkien e saranno in grado di creare un televisive, il tradimento delle leggi alla mondo secondario che non appaia ineso- base del mondo secondario non può rabilmente finto, ma che anzi si avvicini essere sottovalutato: distruggere la co- quanto più possibile alla realtà. erenza interna dell’ambientazione può < 61
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