Piano per la ricerca e l'innovazione 2018-2021 - Comitato Tecnico-Scientifico - venerdì 7 dicembre 2018 - Polo PLSV
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Comitato Tecnico-Scientifico Piano per la ricerca e l’innovazione 2018-2021 venerdì 7 dicembre 2018 © Polo Ligure delle Scienze della Vita, 2018 Pag. 1 di 50
Indice analitico Indice analitico 2 Executive Summary 4 1. Struttura del documento 8 2. Il Polo Ligure delle Scienze della Vita 8 3. Scenari di riferimento 10 3.1. Europa 10 3.2. Italia 11 3.3. Liguria 14 4. Aree strategiche 16 5. Competenze 17 5.1. Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata 17 5.1.1. Enti di ricerca 17 5.1.2. Industria 19 5.2. Piattaforme diagnostiche 19 5.2.1. Enti di ricerca 20 5.2.2. Industria 21 5.3. Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’integrazione, l’educazione 22 5.3.1. Enti di ricerca e terzo settore 22 5.3.2. Industria 24 5.4. Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità 25 5.4.1. Enti di ricerca 25 5.4.2. Industria 26 5.5 Tecnologie e innovazione nella formazione in sanità 27 6. Linee di sviluppo 28 6.1. Sfide sociali 28 6.1.1. Una popolazione che invecchia ed è sempre più fragile 28 6.1.2. Verso una medicina predittiva, preventiva, personalizzata e partecipativa 29 6.2. La Liguria e la Silver Economy 29 6.3. Tecnologie emergenti 29 6.3.1. Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata 29 6.3.2. Piattaforme diagnostiche 32 6.3.3 Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’integrazione e l’educazione 33 6.3.4. Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità 36 Pag. 2 di 50
7. Promuovere l’innovazione nell’ambito della salute e delle scienze della vita 38 7.1. Un sistema integrato e sinergico per la ricerca e l’innovazione 38 7.2. Programmi di alta formazione comuni a industria, accademia e enti di ricerca 39 7.3. Promozione delle infrastrutture per la gestione di big-data sanitari e sostegno alle piattaforme biotecnologiche 39 7.4. Incentivare lo sviluppo di soluzioni tecnologiche in risposta ai bisogni degli utilizzatori in una logica di co-progettazione 40 7.5. Il sistema sanitario regionale come motore dell’innovazione tecnologica 40 Riferimenti bibliografici 41 Appendice: Elenco dei soci 42 Pag. 3 di 50
Executive Summary Il Polo Ligure delle Scienze della Vita (PLSV) è un’associazione di imprese, enti di ricerca, strutture ospedaliere e sanitarie e operatori del terzo settore, che condividono i comuni obiettivi di promuovere lo sviluppo della cultura, della ricerca e dell’innovazione scientifica, tecnologica e organizzativa negli ambiti della salute e delle scienze della vita, con particolare riferimento al territorio ligure, e di fornire consulenza e supporto alle politiche regionali su ricerca, innovazione, sviluppo economico, sanità e alta formazione. Il PLSV comprende attualmente un totale di 86 imprese, enti di ricerca, aziende ospedaliere, ONLUS e associazioni di pazienti. Il Piano per la Ricerca e Innovazione ‘individua e definisce i temi di interesse del PLSV tenendo conto delle strategie regionali, delle tecnologie emergenti, delle filiere tecnologiche e delle ‘core competencies’ sul territorio, e ne indica le priorità di azione’. Le strategie e le attività del PLSV fanno riferimento sulla programmazione europea, nazionale e regionale nel campo delle tecnologie per la salute e le scienze della vita. Aree tematiche e competenze Il PLSV ha individuato alcune aree tematiche che considera strategiche per la Liguria, in quanto caratterizzate da eccellenze scientifiche e attività industriali significative e con potenzialità di generare innovazione e sviluppo economico. Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata. La forte presenza di enti di ricerca con attività nei settori dell’immunologia, della medicina rigenerativa, della drug discovery, degli intermedi farmaceutici, dei kit diagnostici di biologia molecolare, dell’ingegneria dei tessuti ha generato un tessuto di spin-off e di imprese che producono materiali biologici, reagenti, integratori, prodotti per nutraceutica e tecnologie di supporto alla ricerca (strumentazione, strumenti modellistici). Il volume di queste attività è ancora limitato in termini di addetti e fatturato, ma il potenziale di crescita appare elevato. Piattaforme diagnostiche. Sono presenti due grandi imprese, di cui una manifatturiera, leader globali nel campo dei sistemi e delle piattaforme per la diagnostica per immagini. A queste due grandi imprese sono affiancate, nella catena di valore industriale, diverse PMI che collaborano con esse nell’ambito di progetti di innovazione e di sviluppo. Alla componente industriale è sinergico il contesto degli enti di ricerca tecnologica (Università, CNR, IIT) e clinici, quali gli IRCCS regionali e le strutture ospedaliere del territorio. Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’integrazione e l’educazione. Sono presenti piccole, medie e micro-imprese nonché start-up innovative, che si affiancano ad una importante presenza degli enti di ricerca. I principali ambiti di attività sono: tecnologie per la riabilitazione (robotica, elettroceutica) e per il monitoraggio delle attività (sistemi indossabili, telemedicina, ambient-assisted living); ausili e protesi per disabilità sensoriali (visive e uditive); applicazioni mobili (mobile health); piattaforme e soluzioni integrate; commercializzazione di dispositivi e sistemi; servizi riabilitativi e assistenziali. Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità. Sono presenti grandi imprese attive nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti e servizi per la sanità, progettazione e sviluppo di infrastrutture digitali per la sanità e nel campo della certificazione di qualità. Sono inoltre presenti start-up e piccole imprese con competenze nell’ambito dell’intelligenza artificiale (image processing, machine learning) e nello sviluppo di soluzioni software per l’analisi, l’interoperabilità e la sicurezza dei dati biomedici. A queste attività si affianca una presenza significativa degli enti di ricerca. Linee di sviluppo Sfide sociali. Con riferimento agli scenari internazionali, nazionali e alle specificità della Liguria sono state identificate alcune ‘sfide’ sociali a cui le attività del PLSV intendono rispondere. 1) Una popolazione che invecchia ed è sempre più fragile. L’aumento della popolazione anziana è una tendenza globale ma è particolarmente pronunciata in Italia e specificamente in Pag. 4 di 50
Liguria. La sfida è prolungare benessere e qualità della vita di quante più persone possibile, il più a lungo possibile. Aspetti cruciali di questa sfida sono la prevenzione mediante la promozione di stili di vita ‘sani’; lo screening e la diagnosi precoce di situazioni di fragilità e di patologie a rischio di cronicizzazione; una modalità di gestione delle patologie croniche e degenerative – incluse la riabilitazione e l’assistenza – fondata sulla centralità della persona, sull’accompagnamento e sulla continuità assistenziale. Le situazioni di fragilità non riguardano solo gli anziani: aumentano i bambini con disturbi dello sviluppo e con bisogni educativi speciali, per i quali si pone il problema della transizione all’età adulta. Nel caso delle persone disabili si pone il problema dell’accompagnamento verso percorsi di autonomia e il supporto all’indipendenza nella vita quotidiana. 2) Verso una medicina predittiva, preventiva, personalizzata e partecipativa (4P). I cambiamenti demografici e gli sviluppi della tecnologia stanno modificando lo stesso concetto di ‘cura’. Il nuovo paradigma si basa sulla predizione (dei rischi individuali di sviluppare alcune patologie sulla base di profili genetici e altre informazioni personali); la prevenzione (per prevenire, ridurre e monitorare il rischio di sviluppare alcune patologie); la personalizzazione (interventi basati sulle caratteristiche genetiche, mediche ed ambientali uniche di ogni singola persona); la partecipazione di ciascuna persona alla gestione della propria salute. I fenomeni sopra descritti si possono sintetizzare con il termine ‘medicina di precisione’, i cui presupposti sono una offerta diagnostico/terapeutica di avanguardia e una gestione dei sistemi sanitari basata sulla raccolta, l’elaborazione e l’utilizzo di dati organizzati e multi-livello sulla salute dei cittadini e sugli interventi diagnostici e terapeutici. La Liguria e la silver economy. Alcune peculiarità della Liguria (la composizione demografica; il sistema produttivo articolato; la presenza significativa di centri di ricerca di alto livello; la disponibilità di un capitale umano di potenziali ‘innovatori’) ne suggeriscono una naturale vocazione a ‘laboratorio’ per lo sviluppo e la sperimentazione di innovazioni tecnologiche, sociali, sanitarie e nella formazione legate all’invecchiamento della popolazione, con elevato potenziale di sviluppo economico e creazione di ricchezza (la ‘silver economy’). Tecnologie emergenti. Il PLSV ha identificato alcune tecnologie ‘emergenti’, in termini di prospettive generali e di presenza locale di competenze e potenziale di innovazione, che intende promuovere e favorire attraverso le sue attività di animazione. Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e generalizzata: Nuovi farmaci. Medicina rigenerativa e cell factories. Biotecnologie industriali. ICT e bioinformatica. Piattaforme diagnostiche: Sistemi di diagnostica per immagini. Metodi e dispositivi diagnostici non invasivi. Modelli di gestione del processo diagnostico basati sui dati. Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’educazione: Robotica, meccatronica, interazione con ambienti virtuali, neuromodulazione/elettroceutica per la riabilitazione fisica, neuromotoria e cognitiva. Ausili tecnologici per il supporto all’indipendenza di persone con disabilità sensoriali, motorie e cognitive (protesi, ambient-assisted living). Tecnologie e sistemi per l’integrazione sociale, educativa e lavorativa di persone con bisogni speciali. Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità: Tecnologie e infrastrutture per l’acquisizione e la gestione di grandi moli di dati sanitari multi-livello e multi-scala. Analisi e interpretazione dei dati biomedici (intelligenza artificiale, natural language processing, machine learning, modelli predittivi). Sicurezza informatica e confidenzialità delle informazioni sanitarie e cliniche. Promuovere l’innovazione nell’ambito della salute e delle scienze della vita. Sulla base delle analisi degli scenari e delle linee di sviluppo, il PLSV ha identificato alcuni obiettivi per una sistematica promozione dell’innovazione nelle aree sopra identificate. Un sistema integrato e sinergico per la ricerca e l’innovazione. Occorre sviluppare una cultura di sistema e un contesto collaborativo che metta a fattore comune le strategie, le finalità Pag. 5 di 50
e gli obiettivi tra le componenti industriali, gli enti di ricerca e il terzo settore (dove appropriato). Per migliorare la capacità del sistema di creare innovazione, gli incentivi regionali devono essere rivolti a valorizzare interdipendenza e cultura collaborativa. Allo scopo di favorire questo ciclo virtuoso, sembra in particolare necessario (i) Incentivare gli enti di ricerca allo svolgimento di attività di interesse industriale; (ii) Incentivare le imprese allo sfruttamento industriale dei risultati degli enti di ricerca; (iii) Incoraggiare nuove collaborazioni (strategiche) fra enti di ricerca, imprese e (dove appropriato) terzo settore. In un contesto del genere, è essenziale che gli incentivi regionali siano rivolti a progetti di ricerca e innovazione in cui imprese, enti di ricerca e (dove appropriato) terzo settore abbiano ruoli e modalità di partecipazione paritetici, inclusa la gestione della proprietà intellettuale e la condivisione dei rischi. Programmi di alta formazione comuni a industria, accademia e enti di ricerca. Per promuovere l’integrazione e la sinergia fra ricerca e industria è essenziale favorire la crescita di una nuova generazione di innovatori, con competenze sia scientifiche/tecnologiche che imprenditoriali. Il finanziamento da parte della Regione di borse di dottorato e assegni di ricerca su tematiche pertinenti alle attività dei poli è un passo in questa direzione, ma tali interventi sarebbero molto più efficaci se fossero meno episodici e frammentati e fossero invece centrati su progetti formativi avanzati, strutturati e con un orizzonte a medio-lungo termine. Strumenti quali le Innovative Training Networks (ITN) - Marie Sklodowska-Curie Actions sono un modello efficace e collaudato, che potrebbe essere adattato all’ambito regionale. Promozione delle infrastrutture per la gestione di big-data sanitari e sostegno alle piattaforme biotecnologiche. La Liguria potrebbe giocare un ruolo importante nello sviluppo di tecnologie e soluzioni per la ‘medicina di precisione’. A questo scopo servirebbero però investimenti specifici in infrastrutture. Da un lato, va promossa la costituzione di infrastrutture digitali per la raccolta, la qualificazione, l’integrazione e la valorizzazione del dato sanitario, clinico e amministrativo. Dall’altro vanno sostenute le banche di tessuti e cellule e di dati genetici già presenti e va favorita la loro integrazione che potrebbe avere importanti ricadute nella produzione di vaccini, prodotti per l’immunoterapia, per la lotta all’antibiotico-resistenza, bio-similari e nutraceutici. Tali infrastrutture costituirebbero una notevole opportunità sia dal punto di vista scientifico che diagnostico/terapeutico e un potente volano per lo sviluppo di applicazioni di interesse commerciale. Incentivare lo sviluppo di soluzioni tecnologiche in risposta ai bisogni degli utilizzatori in un’ottica di co-progettazione. Gli attuali strumenti di finanziamento regionali non prevedono vincoli ‘tematici’. Se da un lato ciò garantisce la massima libertà nella formulazione delle proposte progettuali, queste ultime tendono a essere centrate sulle competenze e sulle tecnologie disponibili piuttosto che sui reali bisogni degli utilizzatori. Si raccomanda di affiancare a tali strumenti di finanziamento altri meccanismi, complementari, che prevedano lo sviluppo di proposte progettuali in risposta a bisogni specifici, espressi dal sistema sanitario o dal sistema dei servizi sociali. Uno strumento di questo tipo è ad esempio il pre- commercial procurement, PCP). Il sistema sanitario regionale come motore dell’innovazione. L’innovazione è storicamente entrata e si è diffusa nel nostro sistema sanitario passando prima e soprattutto attraverso le strutture sanitarie pubbliche. Queste ultime possono risultare determinanti nello stimolare e attrarre gli investimenti in ricerca e sviluppo. Infatti, il sapere di poter contare su un contesto istituzionale e tecnico favorevole all’introduzione sul mercato dell’innovazione stimola la propensione dell’industria a investire in prodotti innovativi sin dalle fasi di sviluppo più precoci. Ciò si applica a molte delle ‘tecnologie emergenti’ sopra elencate, soprattutto le piattaforme diagnostiche, le tecnologie per la riabilitazione e le piattaforme gestionali. E’ quindi auspicabile che siano previsti meccanismi di incentivo e strumenti di finanziamento in cui il sistema sanitario regionale abbia un ruolo di primo piano nella progettazione, nella valutazione delle proposte e nella loro implementazione. Tali auspicate sinergie territoriali Pag. 6 di 50
richiedono necessariamente una interlocuzione continua e formalizzata del PLSV - nella sua funzione di ‘consulenza e supporto alle politiche regionali’ – sia con l’Assessorato allo Sviluppo Economico che con l’Assessorato alla Salute, e su misure a sostegno dell’innovazione su programmi e budget congiunti fra i due assessorati. Pag. 7 di 50
1. Struttura del documento Il Piano per la Ricerca e Innovazione individua e definisce i temi di interesse del Polo Ligure per le Scienze della Vita (PLSV) tenendo conto delle strategie regionali, delle tecnologie emergenti, delle filiere tecnologiche e delle ‘core competencies’ sul territorio, e ne indica le priorità di azione’. Il presente documento presenta (sezione 2) gli obiettivi e le finalità del PLSV e ne viene descritta e analizzata la attuale composizione. Nella sezione 3 vengono presentati gli scenari di riferimento a livello europeo, nazionale e regionale. La sezione 4 e 5 è dedicata all’analisi delle competenze presenti all’interno del PLSV, declinate in termini dei sotto-temi (con qualche aggiornamento) della strategia regionale di specializzazione intelligente (S3). La sezione 6 presenta le linee di sviluppo del PLSV. Vengono innanzitutto identificate le Sfide Sociali, con particolare riferimento alle specificità della Liguria. Per ciascuno dei sotto-temi S3, le linee di sviluppo sono quindi declinate in termini delle tecnologie considerate ‘emergenti’, in termini di prospettive generali e di presenza di eccellenze e potenziale di innovazione a livello locale. Sia per le sfide sociali che per le tecnologie emergenti vengono articolati i possibili obiettivi di sviluppo e le conseguenti azioni, sia a livello del PLSV che delle politiche regionali. Alla luce delle specificità del tema ‘Salute e Scienze della Vita’ della S3 regionale, la sezione 7 contiene infine una serie di raccomandazioni generali per favorire lo sviluppo di un ecosistema favorevole all’innovazione nel settore di riferimento del PLSV. 2. Il Polo Ligure delle Scienze della Vita Il Polo Ligure delle Scienze della Vita (PLSV) è un’associazione di imprese, enti di ricerca, strutture ospedaliere e sanitarie e operatori del terzo settore, che condividono i comuni obiettivi di ● promuovere lo sviluppo della cultura, della ricerca e dell’innovazione scientifica, tecnologica e organizzativa negli ambiti della salute e delle scienze della vita, con particolare riferimento al territorio ligure; ● fornire consulenza e supporto alle politiche regionali su ricerca, innovazione, sviluppo economico, sanità e alta formazione al fine di sviluppare pienamente le potenzialità del sistema pubblico-privato della ricerca, della produzione, dei servizi e di promuovere la qualità della vita dei cittadini. L’ambito di attività del PLSV comprende lo sviluppo e la realizzazione di prodotti biologici e farmaceutici; approcci diagnostici e terapeutici innovativi; tecnologie, apparati e sistemi a supporto della salute e della qualità della vita e a sostegno delle disabilità e delle fragilità; per la prevenzione, l’educazione, lo screening, la diagnosi, la terapia, l’assistenza, la riabilitazione e la gestione delle strutture e dei sistemi sanitari. Nel 2011, nell’ambito dell’asse 1 del Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale (FESR) in Liguria erano stati istituiti tre poli per la ricerca e l’innovazione, con attività nell’ambito della Salute-Scienze della Vita: (i) Si4life (tecnologie per migliorare la qualità della vita di disabili e anziani fragili); (ii) Tecnobionet (biotecnologie e tecnologie biomediche); (iii) Politecmed (tecnologie medicali). Il PLSV è nato nel 2017 dalla riorganizzazione del sistema ligure dei poli per la ricerca e innovazione e dalla convergenza dei tre poli esistenti. Il PLSV è un’associazione libera, di cui LIGURIA DIGITALE Spa svolge le funzioni di soggetto gestore. Il PLSV comprende attualmente (16 Novembre 2018) un totale di 87 soci fra imprese, enti di ricerca, aziende ospedaliere, ONLUS e associazioni di pazienti (erano 55 al momento della costituzione nel giugno 2017, +56%). Pag. 8 di 50
Fra i soci, 66 hanno sede legale nel territorio regionale. I rimanenti hanno sede legale in altre regioni, ma in Liguria hanno una sede operativa o hanno dichiarato l’intenzione di aprirla. Aderiscono al PLSV un totale di 74 imprese, di cui 7 grandi imprese (BUREAU VERITAS ITALIA Spa, ESAOTE Spa, GFT ITALIA Srl, GPI Spa, ICS MAUGERI SpA SB, KOS CARE Srl, LIGURIA DIGITALE Spa; 9%), 12 medie imprese (16%), 17 piccole imprese (23%), 38 micro-imprese (51%). Otto di queste sono registrate come PMI innovative (su un totale di 23 in Liguria) e 12 come Start-up innovative (su un totale di 175 in Liguria). I settori merceologici più rappresentati sono i servizi di informazione e comunicazione (31 imprese o enti, 36%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (18 imprese o enti, 21%), la sanità e l’assistenza sociale (13 imprese o enti, 15%) e le attività manifatturiere (12 imprese, 14%). DIMENSIONE IMPRESE Grande Impresa 10% Media Impresa 16% Micro- impresa 51% Piccola impresa 23% S: ALTRE P: ISTRUZIONE ATTIVITÀ DI C: ATTIVITÀ 1% SERVIZI… MANIFATTURIER E Q: SANITA' E 14% ASSISTENZA SOCIALE G: COMMERCIO 15% ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO 12% M: ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE 21% J: SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 36% Aderiscono al PLSV tutti gli enti di ricerca presenti nel territorio regionale (Università degli Studi di Genova, CNR Area della Ricerca di Genova, Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia) e tutti gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) con sede in Liguria (Policlinico San Martino IRCCS Oncologico e Neuroscienze, Istituto G Gaslini IRCCS Pediatrico). L’Istituto Giannina Gaslini IRCCS è uno dei maggiori policlinici pediatrici Italiani e coniuga l’attività assistenziale con la ricerca traslazionale per l’applicazione delle più innovative tecnologie e terapie alla diagnosi e cura delle patologie dell’età pediatrica. Il 50% dei bambini seguiti in istituto proviene da fuori Regione. I settori clinici che maggiormente caratterizzano l’Istituto sono i seguenti: Pediatria e Specialità Pediatriche, Ematologia, Chirurgia e Specialità Chirurgiche, Ostetricia e Nido, Patologia Neonatale, Studio del ritardo mentale, Epilessie, Pag. 9 di 50
Miopatie e Malattie Neuro Muscolari, Medicina d’urgenza. L’attività clinica è coniugata da competenze diagnostiche di alta specializzazione nel campo della diagnostica delle immagini, della genetica e della biochimica. L’Istituto è sede inoltre di numerose sperimentazioni farmacologiche, in virtù della caratterizzazione clinica delle casistiche. La ricerca sperimentale è organizzata in tre macro-aree principali: patologia immunitaria ed infiammatoria, (ii) oncologia, (iii) scienze ‘omiche’ (genomica, proteomica, metabolomica). L’Ospedale Policlinico San Martino di Genova è accreditato come IRCCS in due aree: oncologia e neuroscienze. Sono presenti numerosi laboratori di ricerca di base che sono principalmente dedicati allo sviluppo e allo studio di modelli preclinici di malattia, sia in vitro che in vivo, destinati alla definizione di strategie terapeutiche innovative sia geniche che farmacologiche. Una caratteristica distintiva del PLSV è poi la presenza di soggetti impegnati a vario titolo nella sanità e all’assistenza. Oltre agli IRCCS liguri è rappresentata nel polo una grande azienda ospedaliera (E.O. Ospedali Galliera), due altri IRCCS che in Liguria hanno unità operative (Fondazione Don Carlo Gnocchi, unità di La Spezia; Istituti Clinici Scientifici Maugeri Spa SB, unità di Genova-Nervi), fondazioni e ONLUS (Fondazione Istituto D. Chiossone, Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, Fondazione Cepim) e il Coordinamento Regionale Enti di Riabilitazione Handicap (CORERH). All’interno del PLSV è quindi presente una forte componente di utenti finali, che costituisce un substrato fondamentale per orientare efficacemente i suoi obiettivi e le sue strategie di sviluppo. Alcuni di questi enti inoltre svolgono in proprio significative attività di ricerca. 3. Scenari di riferimento Le strategie e le attività del PLSV sono fondate sulla programmazione europea, nazionale e regionale nel campo delle tecnologie per la salute e le scienze della vita. 3.1. Europa Nel campo delle tecnologie per la salute, il Programma Quadro Horizon 2020 (2014-2020) ha visto un chiaro cambio di paradigma, che ha spostato il baricentro dalla ricerca solo ispirata dall’applicazione, alla ricerca traslazionale e realmente applicata, fino all’innovazione, intesa come attività volta a fornire soluzioni e non tecnologie. Il concetto di soluzione è dato dalla tecnologia abilitante e dai protocolli clinici e organizzativi ad essa correlati. Il nuovo Programma Quadro, FP9, con inizio previsto nel 2020, è già nel pieno della fase preparatoria e sarà basato su obiettivi di alto livello (le ‘mission’), volte a risolvere problemi ad alto impatto sociale, tra i quali avranno certamente posto le sfide più attuali della salute. Diversi gruppi di stakeholders fanno riferimento in modo consistente all’enorme potenziale espresso dalla digitalizzazione oggi: la molteplicità di sensori per misurare dati a qualsiasi scala biologica, rappresentative sia dei fenomeni patologici che del contesto di vita quotidiana dei pazienti, e le aspettative create dal rinnovato interesse verso tecniche di intelligenza artificiale dipingono oggi uno scenario in cui l’assistenza sanitaria è vista come un processo continuo in cui prevenzione, diagnosi, cura, monitoraggio e assistenza si realizzano sfruttando software sofisticati, robotica e sensoristica come tecnologie abilitanti (COCIR2018, EULIFE2017). Rilevante anche l’iniziativa europea ESTHER (Emerging Smart Technologies for Healthcare), sollecitata dalla Commissione Europea e da MedTech Europe (la associazione delle aziende europee di medical devices) che ha come obiettivo il rafforzamento dell’ecosistema delle tecnologie per la salute a vantaggio della competitività dell’Europa rispetto agli USA e all’Asia. ESTHER è in via di definizione sotto forma di una Public-Private Partnership e, se approvata, prevederà ingenti investimenti da parte della Commissione Europea. Tra le sfide cruciali, attorno a cui si sta definendo il programma FP9, citiamo: ● la costruzione di un ecosistema di monitoraggio, cura, riabilitazione, assistenza che esca dai confini ospedalieri e specialistici, offrendo al paziente, ed eventuali assistenti, una migliore qualità di vita ed assistenza; Pag. 10 di 50
● lo sviluppo di nuovi approcci alla ricerca biomedica, fortemente indirizzati da metodi innovativi per l’analisi, gestione, accesso e comunicazione di grosse moli di dati, anche non convenzionali, la cui manipolazione e integrazione con conoscenza scientifica tradizionale permetta di migliorare le capacità predittive e diagnostiche; ● la definizione e adozione di normative e approcci che garantiscano la disponibilità, la corretta gestione e la qualità dei dati sanitari, intesa nella loro accezione più ampia; ● lo sviluppo di nuovi modelli di sostenibilità economica dell’assistenza sanitaria e modelli di business in grado di incentivare ricadute economiche con alto valore sociale; ● la pianificazione di nuovi percorsi formativi in grado di accompagnare e sostenere il trend di trasformazione dell’assistenza sanitaria e ricerca biomedica. 3.2. Italia Il contesto nazionale di riferimento per PLSV si basa sulle priorità identificate dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) per la Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) 2014-2020 e dal Programma Nazionale delle Ricerca 2015-2020 (PNR), definito dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) che recepisce tali tematiche. La SNSI, approvata dalla Commissione Europea ad aprile 2016, promuove quindi la costituzione di una filiera dell’innovazione e della competitività valorizzando le competenze tecnologiche e le eccellenze produttive dei territori italiani al fine di di trasformare i risultati della ricerca in vantaggi. Le indicazioni emergenti dalle specializzazioni territoriali, che rimettono gli esiti dei percorsi di “scoperta imprenditoriale” incorporati nelle Strategie di Specializzazione Intelligente regionali hanno portato alla definizione di 12 aree di specializzazione regionale di maggiore dettaglio che comprendono “Sanità”, le “Smart, Secure and Inclusive Communities” e le “Tecnologie per gli Ambienti di Vita” – che più direttamente afferiscono al PLSV. Queste aree sono poi accorpate in 5 aree tematiche nazionali tra cui “SALUTE, ALIMENTAZIONE, QUALITÀ DELLA VITA”. Per tale tema sono state definite le seguenti traiettorie di sviluppo a livello nazionale: ● Active & healthy ageing: tecnologie per l’invecchiamento attivo e l’assistenza domiciliare ● E-health, diagnostica avanzata, medical devices e mini invasività ● Medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata ● Biotecnologie, bioinformatica e sviluppo farmaceutico ● Sviluppo dell’agricoltura di precisione e l’agricoltura del futuro ● Sistemi e tecnologie per il packaging, la conservazione e la tracciabilità e sicurezza delle ● produzioni alimentari ● Nutraceutica, Nutrigenomica e Alimenti Funzionali Il Programma Nazionale delle Ricerca 2015-2020 (PNR), si allinea con il Programma Quadro europeo Horizon 2020. L’investimento finanziario del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca nel PNR, è di quasi 2,5 miliardi di euro di risorse nei primi tre anni, che si aggiungono al finanziamento che il Ministero dell’Università e della Ricerca destina a Università ed Enti Pubblici di Ricerca, pari a 8 miliardi ogni anno. Il piano intende intervenire per colmare le tradizionali debolezze del sistema della ricerca italiano, puntando sulla specializzazione della ricerca applicata e lasciando più ampia libertà alla ricerca di base investendo in modo convinto principalmente attraverso le azioni dedicate al capitale umano e alle infrastrutture di ricerca, senza indicare ambiti scientifici prioritari e guardando anche alle scienze umanistiche. Per la ricerca applicata il PNR 2015-2020 propone una tassonomia della ricerca applicata e traslazionale organizzata nelle dodici aree di specializzazione regionale della “Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente”. In particolare “Salute” è considerata un’area “Prioritaria” direttamente corrispondente alle priorità industriali individuate nella specializzazione nazionale intelligente, sulle quali è ipotizzabile una concentrazione di risorse ed un sostegno generalizzato alla costruzione di competenze, in forte sinergia con il settore Pag. 11 di 50
privato. Per questo segmento si prevede una particolare densità degli interventi di sostegno alla ricerca industriale ed alle imprese innovative. Le aree Smart Communities e Tecnologie per gli Ambienti di Vita sono invece Aree tecnologiche emergenti, nelle quali la domanda pubblica può svolgere un ruolo determinante per il consolidamento di nuove competenze e per la promozione di nuovi mercati per l’innovazione. Per questo segmento si prevede una particolare intensità di strumenti basati sulla leva della domanda pubblica, regolamentazione intelligente ed identificazione di regole di ingaggio e governance condivise, attraverso piani strategici fortemente condivisi con le amministrazioni locali. Gli ambiti tematici rilevanti identificati dal PNR includono diverse tematiche di ricerca. Per l’ambito Salute sono incluse: (i) nuove soluzioni farmacologiche e biotecnologiche per la cura delle malattie croniche (vedasi anche Piano Nazionale Cronicità), (ii) soluzioni, sperimentazioni e modelli innovativi per la prevenzione, diagnosi, intervento, terapia, deospedalizzazione, telemedicina e assistenza, (iii) soluzioni basate su dispositivi e materiali innovativi impiantabili e/o transcutanei per applicazioni biologiche, (iv) dispositivi non invasivi per la diagnosi, il monitoraggio, la terapia e l’assistenza personale, (v) soluzioni per migliorare la qualità della vita dei cittadini in ambienti residenziali e professionali e (vi) azioni di coordinamento a livello nazionale e internazionale e iniziative di sensibilizzazione dei cittadini. L’ambito “Smart Communities” comprende temi di interesse di PLSV - genericamente definiti “Smart Health” - che comprendono benessere, assistenza, domotica e supporto all’inclusione sociale. L’ambito “Tecnologie per gli Ambienti di Vita” fa pienamente riferimento a temi di inclusione, assistenza e cura tramite la ricerca di tecnologie che migliorino l’ambiente e l’interazione dell’utente con quanto lo circonda anche sfruttando tecnologie quali Internet Of Things e considerando diversi ambienti: domestico, lavorativo e comunità. Questi ambiti risultano quindi pienamente sinergici e coerenti con gli obiettivi di PLSV. Per potenziare la focalizzazione della ricerca su aree tematiche favorendo la collaborazione tra pubblico e privato, il PNR identifica i Cluster Tecnologici Nazionali (CTN) promossi e finanziati dal MIUR. I CTN sono reti di soggetti pubblici e privati che operano sul territorio nazionale in settori quali la ricerca industriale, la formazione e il trasferimento tecnologico. Funzionano da catalizzatori di risorse per rispondere alle esigenze del territorio e del mercato, coordinare e rafforzare il collegamento tra il mondo della ricerca e quello delle imprese. Ciascuna aggregazione fa riferimento a uno specifico ambito tecnologico e applicativo ritenuto strategico per il nostro Paese, di cui rappresenta l’interlocutore più autorevole per competenze, conoscenze, strutture, reti e potenzialità. Nel campo salute, si è formato il cluster ALISEI. Il nuovo Piano Strategico di ALISEI identifica quattro macro-traiettorie prioritarie: ● e-health, diagnostica avanzata, medical device e mini invasività. ● Biotecnologie, bioinformatica e sviluppo farmaceutico. ● Medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata. ● Nutraceutica, nutrigenomica e alimenti funzionali. Tutte le traiettorie sono pienamente coerenti con le aree tematiche individuate nell’ambito della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente e vedono al loro interno ricadere i progetti prioritari identificati nella SNSI stessa. Il cluster fornisce supporto e incentivazione del trasferimento tecnologico e della valorizzazione della ricerca e attua interventi sulla crescita e sulla sostenibilità delle Infrastrutture di ricerca. Tematiche afferenti all’ambito salute si trovano anche in altri due Cluster. Il Cluster Nazionale “SmartCommunitiesTech” - dedicato alle "Tecnologie per le Smart Communities", intende produrre soluzioni innovative in risposta alle sfide sociali tipiche di un sistema metropolitano, tra i quali Salute e benessere. Il “Cluster Nazionale Tecnologie per gli Ambienti di Vita” - SmartLivingTech – si concentra sulle problematiche del cambiamento demografico e in particolare il crescente invecchiamento della popolazione supportando la ricerca su Sistemi ICT per ambienti di vita, domotica, Pag. 12 di 50
Ambient Intelligence, Ambient Assisted Living con particolare riferimento alle tematiche del benessere e del comfort, dell’inclusione sociale, dell’assistenza domiciliare, della sicurezza e della salute. Coerentemente con il PNR, il Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 (PON) disciplina l’impiego di fondi europei FESR e FSE a vantaggio della ricerca applicata con principale beneficio delle regioni del Mezzogiorno e centro Italia, ma anche con possibilità di collaborazione per aziende e organizzazioni di ricerca delle altre regioni in un’ottica di sinergia nazionale. Il PON veicola una notevole quantità di fondi su diverse azioni che riguardano la ricerca finalizzata, il potenziamento delle infrastrutture di ricerca e la formazione. Le tematiche indirizzate sono coerenti con il PNR e comprendono quindi gli ambiti descritti precedentemente. Le tematiche dell’ambito salute sono supportate anche dall’Agenda Digitale Italiana (ADI) elaborata sulla base delle priorità definita in ambito europeo dall’Agenda Digitale Europea. La realizzazione è stata affidata all’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID). L’agenda ha lo scopo di introdurre tecnologie digitali in tutti i settori compresa la Pubblica Amministrazione e la Sanità. La Strategia per la crescita digitale e il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione hanno definito la azioni di intervento dedicate all’ecosistema della sanità digitale e le principali soluzioni finalizzate a migliorare i servizi sanitari, limitare sprechi e inefficienze, migliorare il rapporto costo-qualità dei servizi sanitari, ridurre le differenze tra i territori. All’interno del Piano Triennale, per l’Ecosistema Sanità, sono stati evidenziati tre progetti a titolo esemplificativo: (i) Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), come esempio di infrastruttura abilitante; (ii) Centro unico di prenotazione (CUP), come esempio di semplificazione dell’interazione tra la Pubblica Amministrazione e il cittadino e (iii) Telemedicina, come esempio del rapporto con il territorio. Il Piano Nazionale della Ricerca Sanitaria (2017-2019, in fase di approvazione) regola la ricerca sanitaria, intesa come parte integrante tra le attività del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il PNRS è rivolto a tutti i ricercatori afferenti al SSN, che costituiscono parte importante del sistema della ricerca in Liguria e sono rappresentati nel PLSV tramite diversi enti. L’obiettivo della ricerca sanitaria non è il progresso scientifico e tecnologico fine a se stesso, ma il miglioramento dell’assistenza, delle cure e dei servizi, con l’obiettivo finale di incrementare significativamente la salute dei cittadini e pertanto le loro aspettative e qualità di vita. Il PNRS individua gli elementi d’interesse del ministero della Salute, declinandoli nell’ambito Europeo con particolare riferimento alla strategia nazionale di specializzazione intelligente , processo che ha visto le Amministrazioni centrali – ministeri della Istruzione, Università e Ricerca(MIUR) e dello Sviluppo Economico (MISE) – le Amministrazioni regionali e il partenariato economico e sociale confrontarsi e condividere le scelte strategiche delle policy in tema di ricerca e innovazione. Obiettivi e aree prioritarie d’intervento della ricerca finanziata dal SSN sono: ● La ricerca traslazionale, in modo da stringere il collegamento bidirezionale tra la ricerca di base, specialmente a livello molecolare, e la ricerca clinica. ● La ricerca clinica, che è la via obbligata per un’assistenza al passo con i tempi, basata sull’evidenza, efficiente e capace di rispondere alle crescenti richieste della popolazione con indicazioni ben definite e delimitate e perciò a costi accettabili. ● La ricerca clinico-assistenziale/organizzativo-gestionale, che si prefigge l’obiettivo di progettare e sperimentare sul campo modelli assistenziali finalizzati allo sviluppo, al miglioramento continuo della qualità e della sicurezza dei servizi e delle prestazioni sanitarie, nonché all’efficienza, equità ed economicità dei servizi sanitari. ● Ricerca per lo sviluppo della sicurezza ambientale, del lavoro e del benessere animale che considera tutte quelle condizioni ambientali ed esposizioni in ambito lavorativo che possono avere un effetto sulla salute dell’uomo. Il Piano Nazionale della Cronicità (PNC) ha l’obiettivo di concorrere a consentire ai cittadini di condurre una vita sana, attiva e indipendente, migliorando la sostenibilità e l’efficienza dei Pag. 13 di 50
sistemi sociali e sanitari. Il progetto promuove la riorganizzazione dei processi di gestione della cronicità attraverso la definizione, il trasferimento e il supporto all’adozione, in ambito regionale, di strumenti metodologici e operativi volti a supportare la definizione di modelli locali innovativi di gestione della cronicità. 3.3. Liguria La propensione all’innovazione in Liguria è valutata dal “Regional Innovation Scoreboard 2017” con il grado “moderato” con tendenza alla crescita degli indicatori. Il posizionamento rispetto alla media italiana ed europea è rappresentato nella figura seguente tratta da Regional Innovation scoreboard 2017 – Italy profile. La Liguria ha indicatori nettamente superiori alla media europea particolarmente in due ambiti: ‘most cited scientific publications’ e ‘exports of medium-high/high tech (MHT) manufacturing’. Alcuni indicatori, quali le ‘design applications’, le ‘EPO patent applications’ e le ‘innovative SME collaborating’ sono invece nettamente inferiori. Ciò suggerisce che malgrado ci siano in Liguria importanti potenzialità (industria high-tech, produzione scientifica di qualità), esiste una difficoltà a tradurle in effettiva innovazione. Gli indicatori utilizzati nell’innovation scoreboard non distinguono fra ambiti di attività. La Regione Liguria ha però indicato “Salute e Scienze della Vita” fra i macro-settori della propria Smart Specialization Strategy (S3), che costituisce il suo principale documento programmatico nel contesto della ricerca e dell’innovazione. Il macro-settore è stato declinato in tre settori: (i) “Farmaci e approcci terapeutici innovativi”; (ii) Sistemi diagnostici; (iii) Tecnologie per la riabilitazione e l’assistenza. Rispetto a tale scelta, il documento “Report di analisi 12 Aree di specializzazione” (2016) dell’Agenzia per la Coesione territoriale riporta alcune valutazioni. In particolare si rileva la buona disponibilità di competenze scientifiche e la significativa presenza di aziende di fabbricazione di apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche - che si può collegare ai sottotemi II e III della macro-area “Salute e Scienze della Vita” citata in precedenza. Tuttavia viene rilevata qualche carenza nel settore farmaceutico. La specificità della strategia di specializzazione ligure in ambito Scienze della vita può essere valutata tramite un confronto con le altre regioni europee. Le specialisation strategies delle diverse regioni sono confrontabili mediante il servizio S3Platform di JRC. Pag. 14 di 50
La Liguria presenta la seguente definizione per la parte scienze della vita: “Health and life science. Technologies to support public health and assist disability and ageing. Innovative medicines and therapeutic approaches, diagnostic systems, rehabilitation and assistance technologies.” Alcune ricerche con i termini sottolineati permettono di identificare alcune specificità. Il termine “diagnostic systems” non fornisce risultati oltre la Liguria. Le figure mostrano i risultati relativi a ‘health’, ‘life science’, ‘ageing’ e ‘rehabilitation’. Health, 134 regioni (in verde) Life science – 44 regioni (in verde) Termine di ricerca: Ageing 27 regioni Rehabilitation, 11 regioni Pag. 15 di 50
4. Aree strategiche Le aree tematiche che il PLSV considera strategiche per la Liguria, in quanto caratterizzate da eccellenze scientifiche e attività industriali significative, sono le seguenti. Le aree riflettono i sotto-settori della Smart Specialization Strategy (S3) regionale, con alcuni riarrangiamenti e aggiunte: ● Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata ● Piattaforme diagnostiche ● Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’integrazione e l’educazione ● Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità Gli ambiti di attività del PLSV sono rilevanti per almeno tre Cluster Tecnologici Nazionali (CTN): ● Scienze della Vita (Advanced LIfe SciEnce in Italy, ALISEI) ● Smart, Secure and Inclusive Communities (SmartCommunitiesTech) ● Tecnologie per gli ambienti di vita (SmartLivingTech) Soltanto i primi due CTN hanno l’adesione formale della Regione Liguria, ma anche il terzo CTN ha chiaramente rilevanza per la S3 regionale e quindi per le attività del PLSV. La tabella seguente riassume le corrispondenze fra gli ambiti del PLSV e le macro-traiettorie identificate nei piani strategici dei tre CTN. S3 Liguria e Piano strategico PLSV Cluster Tecnologici Nazionali Ambiti Sotto-temi Scienze della Tecnologie per Tecnologie per Vita le Smart gli Ambienti di Communities Vita Tecnologie per Medicina rigenerativa Biotecnologie, la medicina bioinformatica e rigenerativa, sviluppo predittiva e Nuovi farmaci farmaceutico personalizzata Medicina rigenerativa, Biotecnologie industriali predittiva e personalizzata Nutraceutica, ICT e bioinformatica nutrigenomica e alimenti funzionali Piattaforme Sistemi di diagnostica per e-health, diagnostiche immagini diagnostica avanzata, Metodi e dispositivi diagnostici medical device e non invasivi mini invasività Modelli di gestione del processo diagnostico basati sui dati Pag. 16 di 50
Tecnologie per Robotica, meccatronica, e-health Salute e Domotica la interazione con ambienti virtuali benessere riabilitazione, e neuro-modulazione per la l’assistenza, riabilitazione fisica, Invecchiamento l’integrazione e neuromotoria e cognitiva Istruzione e della società l’educazione formazione Ausili tecnologici per il supporto all’indipendenza di persone con Tecnologie disabilità sensoriali, motorie e Turismo welfare e cognitive (accessibilità) inclusione Tecnologie e sistemi per l’integrazione sociale, educativa e lavorativa di persone con bisogni speciali Tecnologie e Tecnologie e infrastrutture per Medicina Salute e Tecnologie metodi per l’acquisizione e la gestione di rigenerativa, benessere welfare e l’utilizzo di big grandi moli di dati sanitari multi- predittiva e inclusione data in sanità livello e multi-scala personalizzata E-government Analisi e interpretazione dei dati biomedici (intelligenza e-health artificiale, natural language processing, machine learning, modelli predittivi). Sicurezza informatica e confidenzialità delle informazioni sanitarie e cliniche 5. Competenze Per ciascuna delle aree strategiche in questa sezione sono descritte le competenze attualmente presenti in Liguria e nel PLSV. Il settore ‘Salute e Scienze della Vita’ è interessato alla diagnosi, al trattamento, alla gestione delle malattie e alle condizioni di vita delle persone, includendo principalmente i farmaci, le tecnologie necessarie allo sviluppo e all’applicazione di sistemi per la diagnostica, il monitoraggio, la terapia, la riabilitazione, l’assistenza, l’educazione, anche in remoto. Nel territorio ligure esiste un ecosistema di innovazione pubblico-privato formato da aziende di diverse dimensioni e da enti di ricerca tecnologica e clinica attivi in diversi sub-settori delle scienze della vita, quali ad esempio quelli legati allo screening e alla pre-diagnostica, a metodi e dispositivi diagnostici non invasivi o mini-invasivi, alla diagnostica per immagini, alla identificazione e studio di biomarcatori e più in generale alla diagnostica avanzata e alla terapia. 5.1. Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata 5.1.1. Enti di ricerca UNIGE svolge attività di formazione e ricerca di base, pre-clinica ed applicata, nell’ambito della progettazione di farmaci ed approcci terapeutici innovativi. Le competenze presenti spaziano dalla modellistica molecolare, al disegno razionale per la progettazione e sintesi di nuove molecole d’interesse farmaceutico (DIFAR), all’estrazione, con processi eco- compatibili, di nuovi hit compounds da composti naturali (di origine vegetale, DIFAR, o di origine marina, DISTAV). Sono pure presenti competenze di eccellenza per lo sviluppo di sistemi innovativi di formulazione e rilascio controllato di farmaci (nanoconiugati, polimeri e vettori dendrimerici funzionalizzati per la veicolazione di terapie geniche, DIFAR), così come per la misura di drug delivery e biocompatibilità di nuovi biomateriali (DICCA). Tutte le expertise legate alla progettazione, sintesi/estrazione e sviluppo di farmaci innovativi sono integrate con un panel di competenze farmacologiche e tossicologiche che, mediante l’utilizzo di modelli sperimentali sia in-vitro che in-vivo di patologie (oncologiche, immuno-mediate, Pag. 17 di 50
cardiovascolari, endocrinologiche e neurodegenerative), rispondono pienamente a tutti gli standard richiesti dagli studi pre-clinici per lo sviluppo di nuovi farmaci (DIFAR, DIMI, DINOGMI e DIMES). Sono infine presenti competenze di eccellenza per quanto riguarda analisi strumentali ad elevata sensibilità/risoluzione (spettrometria di massa, citofluorimetria multicolor, Elispot) in ambito immunologico e neuro-immunologico (CEBR), così come la possibilità di gestire trial clinici spontanei e sponsorizzati (DIMI, DINOGMI), affiancati da sistemi di diagnostica clinica di ultima generazione (DISSAL). CNR svolge attività di ricerca di base e applicata, sia per quanto riguarda gli aspetti relativi alla progettazione in silico e validazione in vitro di farmaci e composti, sia in merito allo sviluppo di tecnologie abilitanti per la messa a punto di approcci terapeutici innovativi. In particolare, in ambito farmacologico il CNR di Genova ha competenze specifiche nello sviluppo di saggi di tossicità e funzionalità di molecole su sistemi cellulari primari e secondari (elettrofisiologia, screening in fluorescenza) e su sistemi tissutali ingegnerizzati in bioreattore, nonché nello sviluppo di tecniche di docking molecolare non tradizionale per il drug design. In contesto terapeutico il CNR ha una tradizione di attività nell’ambito dei sensori e dispositivi a matrice solida (microelettrodi, sensori di campo magnetico) sostenuta da competenze di micro- e nano- fabbricazione. In aggiunta, vengono sviluppati approcci teorici e numerici dedicati per il supporto alla diagnosi e alla decisione in ambiente medico, principalmente tumorale (dosaggio e composizione di chemioterapici). In collaborazione con IIT vengono anche studiate tecniche computazionali per la caratterizzazione di superfici molecolari e per l’analisi della loro similarità per lo sviluppo di approcci nuovi applicabili al docking molecolare. IIT svolge attività di ricerca nel campo della medicina di precisione con studi di base a applicati nel campo della genomica e dei big data di origine sanitaria. In particolare, IIT possiede l’infrastruttura (NovaSeq) e le competenze per condurre studi di genomica ad alta prestazione. E’ possibile sequenziare elevati numeri di pazienti, analizzare tali sequenze ed identificare varianti responsabili di particolari fenotipi patologici. In parallelo, IIT possiede l’infrastruttura (storage e HPC) per conservare dati genomici e clinici e condurre analisi bioinformatiche sulle sequenze ottenute sperimentalmente. Inoltre, in IIT sono presenti competenze di data analytics che permettono di costruire modelli matematici per il cosiddetto clinical machine learning, allo scopo di correlare dati genetici con quelli clinici e fenotipici. Queste competenze e infrastrutture, permettono a IIT di porsi come uno dei centri di riferimento a livello nazionale per la medicina di precisione. L'Ospedale G. Gaslini si avvale delle moderne tecnologie di genomica, proteomica e metabolomica e dei risultati della loro integrazione a livello bioinformatico. Dispone di una Cell Factory per la crescita in vitro di progenitori ematopoietici e manipolazioni cellulari semplici ad uso trapiantologico in ambito ematoncologico. E’ in corso il processo di accreditamento AIFA per l’autorizzazione a manipolazioni complesse. Le attività principali nell’ambito delle ‘omiche’ comprendono lo sviluppo di metodi analitici di genomica, proteomica e metabolomica, l’analisi computazionale e statistica, la stratificazione molecolare di popolazioni di pazienti, la caratterizzazione di modelli d’interazione genica e proteica in reti molecolari complesse. L’Unità di Drug discovery si occupa di sviluppo di saggi biologici e screening di farmaci per medicina personalizzata. Esistono inoltre aboratori specialistici in genomica medica (nefrologia, patologie autoinfiammatorie, epilessia, malattie muscolari, sindromi complesse rare), immunologia, oncologia sperimentale. Sono inoltre in corso trial farmacologici in collaborazione con aziende farmaceutiche in diverse aree pediatriche (oncologia, malattie metaboliche, endocrinologia, malattie muscolari, epilessia, immunodeficienze, nefrologia). L’Ospedale Policlinico San Martino partecipa a numerosi protocolli di ricerca su farmaci e metodologie innovative per diagnosi precoce e la terapia dei tumori, anche cerebrali, e delle patologie neuropsichiatriche. Questi studi coprono una vasta area che va dagli approcci di base, alla scienza traslazionale ed alla ricerca clinica. Coerentemente con la sua dimensione, l’IRCCS Pag. 18 di 50
si è dotato di un sistema di controllo e verifica attivo sia sui pazienti degenti sia nei pazienti ambulatoriali. E’ disponibile un sistema di biobanking e archivio tessuti e fluidi biologici, che è in fase di ridefinizione e riorganizzazione per renderlo uniforme ai parametri di qualità e gestione del dato europei. E’ in atto una riorganizzazione profonda delle diverse bio-banche disponibili presso il Policlinico per adeguarle alle normative europee. 5.1.2. Industria Il tessuto industriale chimico-farmaceutico-biotecnologico è assai articolato, ma comprende soprattutto micro- e piccole imprese. Nell’ambito della medicina rigenerativa, REACT4LIFE sviluppa dispositivi fluidici per applicazioni, biomediche e ha competenze in biologia cellulare, ingegneria dei materiali, testing di safety e di efficacia in vitro. Ha brevettato un bioreattore multicamera in grado di ospitare e coltivare tessuti epiteliali con funzione di membrane d’interfaccia per ricreare artificialmente fenomeni di migrazione cellulare (per lo studio dell’insorgenza delle metastasi tumorali e la validazione di nuove terapie anticancro), diffusione di molecole e composti (per lo studio dell’assorbimento di creme e prodotti cosmetici sul derma), diffusione di sostanze nutritive (per lo studio dell’assorbimento di nutrienti nella parete intestinale). ACTIVE CELLS srl si occupa di biotecnologie industriali, fermentazioni, microbiologia applicata, biocatalisi e bioconversione e ha competenze in tutte le tecnologie basate sull’impiego di cellule eucariotiche e procariotiche (batteri, lieviti, muffe, funghi, alghe) per le produzioni industriali. Ha pure speciali competenze nella produzione di batteri ricombinanti. ANALISI E CONTROLLI srl è un laboratorio qualificato ed accreditato per accertamenti e controlli chimico-fisici e microbiologici, operante in tutti settori merceologici. Il PLSV non comprende grandi industrie farmaceutiche, ma ha fra i suoi soci alcune imprese producono reagenti, intermedi farmaceutici, integratori alimentari e prodotti nutraceutici, nonché strumentazione e applicazioni software a supporto della scoperta di nuovi farmaci. FERRANIA CHEMICALS srl sviluppa prodotti e processi per la produzione di intermedi per principi attivi, integratori alimentari, prodotti per la produzione di cosmetici e fine chemicals per il settore imaging. ARROW DIAGNOSTICS srl produce e distribuisce reagenti, kit e strumenti ad elevata tecnologia che coprono diversi ambiti diagnostici: biologia molecolare microbiologia, sequenziamento NGS, virologia, farmacogenetica, oncologia. RELAB srl distribuisce e commercializza strumentazione e reagenti per la diagnostica in vitro in ambito molecolare. KOLFARMA srl produce integratori alimentari che agiscono sul microbiota intestinale. L- NUTRA srl sviluppa nutritecnologie che mimando il digiuno consentono all’organismo di attivare la sua naturale capacità di rigenerarsi, ottimizzandone così la longevità. BIKI Technologies srl produce software per la chimica computazionale a supporto della scoperta di nuovi farmaci. Altre aziende sviluppano soluzioni mirate per strumentazione da laboratorio (OMEGA srl, FAB CREA srl) e commercializzano strumentazione per applicazioni nel campo della nano-bioscienza (SCHAEFER SOUTH-EAST EUROPE srl) o forniscono servizi di trasferimento tecnologico in ambito farmaceutico (ADESTE srl). Occorre peraltro notare che la componente industriale all’interno del PLSV è attualmente sotto- rappresentata rispetto alla sua effettiva dimensione in ambito regionale. 5.2. Piattaforme diagnostiche Le competenze tecnologiche, scientifiche e cliniche espresse dalle realtà presenti riguardano nello specifico i sistemi di diagnostica per immagini, principalmente a Risonanza Magnetica (RM), ad Ultrasuoni (US), a Raggi-X (Digital Radiology); le soluzioni di interventistica guidata dall’imaging; le ICT per la sanità (SIO, Cartella Clinica, RIS, CIS, PACS); i metodi e i Pag. 19 di 50
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