Piano per la ricerca e l'innovazione 2018-2021 - Comitato Tecnico-Scientifico - venerdì 7 dicembre 2018 - Polo PLSV

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Piano per la ricerca e l'innovazione 2018-2021 - Comitato Tecnico-Scientifico - venerdì 7 dicembre 2018 - Polo PLSV
Comitato Tecnico-Scientifico

Piano per la ricerca e l’innovazione

                 2018-2021

                 venerdì 7 dicembre 2018

        © Polo Ligure delle Scienze della Vita, 2018

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Piano per la ricerca e l'innovazione 2018-2021 - Comitato Tecnico-Scientifico - venerdì 7 dicembre 2018 - Polo PLSV
Indice analitico
  Indice analitico                                                                 2
  Executive Summary                                                                4
  1. Struttura del documento                                                       8
  2. Il Polo Ligure delle Scienze della Vita                                       8
  3. Scenari di riferimento                                                       10
    3.1. Europa                                                                   10
    3.2. Italia                                                                   11
    3.3. Liguria                                                                  14
  4. Aree strategiche                                                             16
  5. Competenze                                                                   17
    5.1. Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata 17
       5.1.1. Enti di ricerca                                                     17
       5.1.2. Industria                                                           19
    5.2. Piattaforme diagnostiche                                                 19
       5.2.1. Enti di ricerca                                                     20
       5.2.2. Industria                                                           21
    5.3. Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’integrazione, l’educazione
                                                                                   22
       5.3.1. Enti di ricerca e terzo settore                                     22
       5.3.2. Industria                                                           24
    5.4. Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità                 25
       5.4.1. Enti di ricerca                                                     25
       5.4.2. Industria                                                           26
    5.5 Tecnologie e innovazione nella formazione in sanità                       27
  6. Linee di sviluppo                                                            28
    6.1. Sfide sociali                                                            28
       6.1.1. Una popolazione che invecchia ed è sempre più fragile               28
       6.1.2. Verso una medicina predittiva, preventiva, personalizzata e
       partecipativa                                                              29
    6.2. La Liguria e la Silver Economy                                           29
    6.3. Tecnologie emergenti                                                     29
       6.3.1. Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata
                                                                                29
       6.3.2. Piattaforme diagnostiche                                            32
       6.3.3 Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’integrazione e
       l’educazione                                                               33
       6.3.4.      Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità       36
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7. Promuovere l’innovazione nell’ambito della salute e delle scienze della vita
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  7.1. Un sistema integrato e sinergico per la ricerca e l’innovazione         38
  7.2. Programmi di alta formazione comuni a industria, accademia e enti di
  ricerca                                                                   39
  7.3. Promozione delle infrastrutture per la gestione di big-data sanitari e
  sostegno alle piattaforme biotecnologiche                                   39
  7.4. Incentivare lo sviluppo di soluzioni tecnologiche in risposta ai bisogni
  degli utilizzatori in una logica di co-progettazione                          40
  7.5. Il sistema sanitario regionale come motore dell’innovazione tecnologica
                                                                            40
Riferimenti bibliografici                                                      41
Appendice: Elenco dei soci                                                     42

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Executive Summary
Il Polo Ligure delle Scienze della Vita (PLSV) è un’associazione di imprese, enti di ricerca,
strutture ospedaliere e sanitarie e operatori del terzo settore, che condividono i comuni obiettivi
di promuovere lo sviluppo della cultura, della ricerca e dell’innovazione scientifica, tecnologica
e organizzativa negli ambiti della salute e delle scienze della vita, con particolare riferimento
al territorio ligure, e di fornire consulenza e supporto alle politiche regionali su ricerca,
innovazione, sviluppo economico, sanità e alta formazione.
Il PLSV comprende attualmente un totale di 86 imprese, enti di ricerca, aziende ospedaliere,
ONLUS e associazioni di pazienti. Il Piano per la Ricerca e Innovazione ‘individua e definisce
i temi di interesse del PLSV tenendo conto delle strategie regionali, delle tecnologie emergenti,
delle filiere tecnologiche e delle ‘core competencies’ sul territorio, e ne indica le priorità di
azione’. Le strategie e le attività del PLSV fanno riferimento sulla programmazione europea,
nazionale e regionale nel campo delle tecnologie per la salute e le scienze della vita.
Aree tematiche e competenze
Il PLSV ha individuato alcune aree tematiche che considera strategiche per la Liguria, in quanto
caratterizzate da eccellenze scientifiche e attività industriali significative e con potenzialità di
generare innovazione e sviluppo economico.
Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata. La forte presenza di
enti di ricerca con attività nei settori dell’immunologia, della medicina rigenerativa, della drug
discovery, degli intermedi farmaceutici, dei kit diagnostici di biologia molecolare,
dell’ingegneria dei tessuti ha generato un tessuto di spin-off e di imprese che producono
materiali biologici, reagenti, integratori, prodotti per nutraceutica e tecnologie di supporto alla
ricerca (strumentazione, strumenti modellistici). Il volume di queste attività è ancora limitato
in termini di addetti e fatturato, ma il potenziale di crescita appare elevato.
Piattaforme diagnostiche. Sono presenti due grandi imprese, di cui una manifatturiera, leader
globali nel campo dei sistemi e delle piattaforme per la diagnostica per immagini. A queste due
grandi imprese sono affiancate, nella catena di valore industriale, diverse PMI che collaborano
con esse nell’ambito di progetti di innovazione e di sviluppo. Alla componente industriale è
sinergico il contesto degli enti di ricerca tecnologica (Università, CNR, IIT) e clinici, quali gli
IRCCS regionali e le strutture ospedaliere del territorio.
Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’integrazione e l’educazione. Sono presenti
piccole, medie e micro-imprese nonché start-up innovative, che si affiancano ad una importante
presenza degli enti di ricerca. I principali ambiti di attività sono: tecnologie per la riabilitazione
(robotica, elettroceutica) e per il monitoraggio delle attività (sistemi indossabili, telemedicina,
ambient-assisted living); ausili e protesi per disabilità sensoriali (visive e uditive); applicazioni
mobili (mobile health); piattaforme e soluzioni integrate; commercializzazione di dispositivi e
sistemi; servizi riabilitativi e assistenziali.
Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità. Sono presenti grandi imprese attive
nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti e servizi per la sanità, progettazione e
sviluppo di infrastrutture digitali per la sanità e nel campo della certificazione di qualità. Sono
inoltre presenti start-up e piccole imprese con competenze nell’ambito dell’intelligenza
artificiale (image processing, machine learning) e nello sviluppo di soluzioni software per
l’analisi, l’interoperabilità e la sicurezza dei dati biomedici. A queste attività si affianca una
presenza significativa degli enti di ricerca.
Linee di sviluppo
Sfide sociali. Con riferimento agli scenari internazionali, nazionali e alle specificità della
Liguria sono state identificate alcune ‘sfide’ sociali a cui le attività del PLSV intendono
rispondere.
1) Una popolazione che invecchia ed è sempre più fragile. L’aumento della popolazione
anziana è una tendenza globale ma è particolarmente pronunciata in Italia e specificamente in

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Liguria. La sfida è prolungare benessere e qualità della vita di quante più persone possibile, il
più a lungo possibile. Aspetti cruciali di questa sfida sono la prevenzione mediante la
promozione di stili di vita ‘sani’; lo screening e la diagnosi precoce di situazioni di fragilità e
di patologie a rischio di cronicizzazione; una modalità di gestione delle patologie croniche e
degenerative – incluse la riabilitazione e l’assistenza – fondata sulla centralità della persona,
sull’accompagnamento e sulla continuità assistenziale. Le situazioni di fragilità non
riguardano solo gli anziani: aumentano i bambini con disturbi dello sviluppo e con bisogni
educativi speciali, per i quali si pone il problema della transizione all’età adulta. Nel caso delle
persone disabili si pone il problema dell’accompagnamento verso percorsi di autonomia e il
supporto all’indipendenza nella vita quotidiana.
2) Verso una medicina predittiva, preventiva, personalizzata e partecipativa (4P). I
cambiamenti demografici e gli sviluppi della tecnologia stanno modificando lo stesso concetto
di ‘cura’. Il nuovo paradigma si basa sulla predizione (dei rischi individuali di sviluppare
alcune patologie sulla base di profili genetici e altre informazioni personali); la prevenzione
(per prevenire, ridurre e monitorare il rischio di sviluppare alcune patologie); la
personalizzazione (interventi basati sulle caratteristiche genetiche, mediche ed ambientali
uniche di ogni singola persona); la partecipazione di ciascuna persona alla gestione della
propria salute. I fenomeni sopra descritti si possono sintetizzare con il termine ‘medicina di
precisione’, i cui presupposti sono una offerta diagnostico/terapeutica di avanguardia e una
gestione dei sistemi sanitari basata sulla raccolta, l’elaborazione e l’utilizzo di dati
organizzati e multi-livello sulla salute dei cittadini e sugli interventi diagnostici e terapeutici.
La Liguria e la silver economy. Alcune peculiarità della Liguria (la composizione
demografica; il sistema produttivo articolato; la presenza significativa di centri di ricerca di alto
livello; la disponibilità di un capitale umano di potenziali ‘innovatori’) ne suggeriscono una
naturale vocazione a ‘laboratorio’ per lo sviluppo e la sperimentazione di innovazioni
tecnologiche, sociali, sanitarie e nella formazione legate all’invecchiamento della
popolazione, con elevato potenziale di sviluppo economico e creazione di ricchezza (la ‘silver
economy’).
Tecnologie emergenti. Il PLSV ha identificato alcune tecnologie ‘emergenti’, in termini di
prospettive generali e di presenza locale di competenze e potenziale di innovazione, che intende
promuovere e favorire attraverso le sue attività di animazione.
Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e generalizzata: Nuovi farmaci.
Medicina rigenerativa e cell factories. Biotecnologie industriali. ICT e bioinformatica.
Piattaforme diagnostiche: Sistemi di diagnostica per immagini. Metodi e dispositivi
diagnostici non invasivi. Modelli di gestione del processo diagnostico basati sui dati.
Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’educazione: Robotica, meccatronica,
interazione con ambienti virtuali, neuromodulazione/elettroceutica per la riabilitazione fisica,
neuromotoria e cognitiva. Ausili tecnologici per il supporto all’indipendenza di persone con
disabilità sensoriali, motorie e cognitive (protesi, ambient-assisted living). Tecnologie e sistemi
per l’integrazione sociale, educativa e lavorativa di persone con bisogni speciali.
Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità: Tecnologie e infrastrutture per
l’acquisizione e la gestione di grandi moli di dati sanitari multi-livello e multi-scala. Analisi e
interpretazione dei dati biomedici (intelligenza artificiale, natural language processing,
machine learning, modelli predittivi). Sicurezza informatica e confidenzialità delle
informazioni sanitarie e cliniche.
Promuovere l’innovazione nell’ambito della salute e delle scienze della vita. Sulla
base delle analisi degli scenari e delle linee di sviluppo, il PLSV ha identificato alcuni obiettivi
per una sistematica promozione dell’innovazione nelle aree sopra identificate.
Un sistema integrato e sinergico per la ricerca e l’innovazione. Occorre sviluppare una
cultura di sistema e un contesto collaborativo che metta a fattore comune le strategie, le finalità

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e gli obiettivi tra le componenti industriali, gli enti di ricerca e il terzo settore (dove
appropriato). Per migliorare la capacità del sistema di creare innovazione, gli incentivi regionali
devono essere rivolti a valorizzare interdipendenza e cultura collaborativa. Allo scopo di
favorire questo ciclo virtuoso, sembra in particolare necessario (i) Incentivare gli enti di ricerca
allo svolgimento di attività di interesse industriale; (ii) Incentivare le imprese allo sfruttamento
industriale dei risultati degli enti di ricerca; (iii) Incoraggiare nuove collaborazioni (strategiche)
fra enti di ricerca, imprese e (dove appropriato) terzo settore. In un contesto del genere, è
essenziale che gli incentivi regionali siano rivolti a progetti di ricerca e innovazione in cui
imprese, enti di ricerca e (dove appropriato) terzo settore abbiano ruoli e modalità di
partecipazione paritetici, inclusa la gestione della proprietà intellettuale e la condivisione
dei rischi.

Programmi di alta formazione comuni a industria, accademia e enti di ricerca. Per
promuovere l’integrazione e la sinergia fra ricerca e industria è essenziale favorire la crescita
di una nuova generazione di innovatori, con competenze sia scientifiche/tecnologiche che
imprenditoriali. Il finanziamento da parte della Regione di borse di dottorato e assegni di ricerca
su tematiche pertinenti alle attività dei poli è un passo in questa direzione, ma tali interventi
sarebbero molto più efficaci se fossero meno episodici e frammentati e fossero invece centrati
su progetti formativi avanzati, strutturati e con un orizzonte a medio-lungo termine.
Strumenti quali le Innovative Training Networks (ITN) - Marie Sklodowska-Curie Actions sono
un modello efficace e collaudato, che potrebbe essere adattato all’ambito regionale.

Promozione delle infrastrutture per la gestione di big-data sanitari e sostegno alle
piattaforme biotecnologiche. La Liguria potrebbe giocare un ruolo importante nello sviluppo
di tecnologie e soluzioni per la ‘medicina di precisione’. A questo scopo servirebbero però
investimenti specifici in infrastrutture. Da un lato, va promossa la costituzione di
infrastrutture digitali per la raccolta, la qualificazione, l’integrazione e la valorizzazione del
dato sanitario, clinico e amministrativo. Dall’altro vanno sostenute le banche di tessuti e
cellule e di dati genetici già presenti e va favorita la loro integrazione che potrebbe avere
importanti ricadute nella produzione di vaccini, prodotti per l’immunoterapia, per la lotta
all’antibiotico-resistenza, bio-similari e nutraceutici. Tali infrastrutture costituirebbero una
notevole opportunità sia dal punto di vista scientifico che diagnostico/terapeutico e un potente
volano per lo sviluppo di applicazioni di interesse commerciale.

Incentivare lo sviluppo di soluzioni tecnologiche in risposta ai bisogni degli utilizzatori in
un’ottica di co-progettazione. Gli attuali strumenti di finanziamento regionali non prevedono
vincoli ‘tematici’. Se da un lato ciò garantisce la massima libertà nella formulazione delle
proposte progettuali, queste ultime tendono a essere centrate sulle competenze e sulle
tecnologie disponibili piuttosto che sui reali bisogni degli utilizzatori. Si raccomanda di
affiancare a tali strumenti di finanziamento altri meccanismi, complementari, che prevedano lo
sviluppo di proposte progettuali in risposta a bisogni specifici, espressi dal sistema
sanitario o dal sistema dei servizi sociali. Uno strumento di questo tipo è ad esempio il pre-
commercial procurement, PCP).

Il sistema sanitario regionale come motore dell’innovazione. L’innovazione è storicamente
entrata e si è diffusa nel nostro sistema sanitario passando prima e soprattutto attraverso le
strutture sanitarie pubbliche. Queste ultime possono risultare determinanti nello stimolare e
attrarre gli investimenti in ricerca e sviluppo. Infatti, il sapere di poter contare su un contesto
istituzionale e tecnico favorevole all’introduzione sul mercato dell’innovazione stimola la
propensione dell’industria a investire in prodotti innovativi sin dalle fasi di sviluppo più
precoci. Ciò si applica a molte delle ‘tecnologie emergenti’ sopra elencate, soprattutto le
piattaforme diagnostiche, le tecnologie per la riabilitazione e le piattaforme gestionali. E’
quindi auspicabile che siano previsti meccanismi di incentivo e strumenti di finanziamento in
cui il sistema sanitario regionale abbia un ruolo di primo piano nella progettazione, nella
valutazione delle proposte e nella loro implementazione. Tali auspicate sinergie territoriali

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richiedono necessariamente una interlocuzione continua e formalizzata del PLSV - nella sua
funzione di ‘consulenza e supporto alle politiche regionali’ – sia con l’Assessorato allo
Sviluppo Economico che con l’Assessorato alla Salute, e su misure a sostegno
dell’innovazione su programmi e budget congiunti fra i due assessorati.

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1. Struttura del documento
Il Piano per la Ricerca e Innovazione individua e definisce i temi di interesse del Polo Ligure
per le Scienze della Vita (PLSV) tenendo conto delle strategie regionali, delle tecnologie
emergenti, delle filiere tecnologiche e delle ‘core competencies’ sul territorio, e ne indica le
priorità di azione’.
Il presente documento presenta (sezione 2) gli obiettivi e le finalità del PLSV e ne viene
descritta e analizzata la attuale composizione. Nella sezione 3 vengono presentati gli scenari
di riferimento a livello europeo, nazionale e regionale.
La sezione 4 e 5 è dedicata all’analisi delle competenze presenti all’interno del PLSV, declinate
in termini dei sotto-temi (con qualche aggiornamento) della strategia regionale di
specializzazione intelligente (S3).
La sezione 6 presenta le linee di sviluppo del PLSV. Vengono innanzitutto identificate le Sfide
Sociali, con particolare riferimento alle specificità della Liguria. Per ciascuno dei sotto-temi
S3, le linee di sviluppo sono quindi declinate in termini delle tecnologie considerate
‘emergenti’, in termini di prospettive generali e di presenza di eccellenze e potenziale di
innovazione a livello locale. Sia per le sfide sociali che per le tecnologie emergenti vengono
articolati i possibili obiettivi di sviluppo e le conseguenti azioni, sia a livello del PLSV che
delle politiche regionali.
Alla luce delle specificità del tema ‘Salute e Scienze della Vita’ della S3 regionale, la sezione
7 contiene infine una serie di raccomandazioni generali per favorire lo sviluppo di un
ecosistema favorevole all’innovazione nel settore di riferimento del PLSV.

2. Il Polo Ligure delle Scienze della Vita
Il Polo Ligure delle Scienze della Vita (PLSV) è un’associazione di imprese, enti di ricerca,
strutture ospedaliere e sanitarie e operatori del terzo settore, che condividono i comuni obiettivi
di
●    promuovere lo sviluppo della cultura, della ricerca e dell’innovazione scientifica,
     tecnologica e organizzativa negli ambiti della salute e delle scienze della vita, con
     particolare riferimento al territorio ligure;
●    fornire consulenza e supporto alle politiche regionali su ricerca, innovazione, sviluppo
     economico, sanità e alta formazione
al fine di sviluppare pienamente le potenzialità del sistema pubblico-privato della ricerca, della
produzione, dei servizi e di promuovere la qualità della vita dei cittadini.
L’ambito di attività del PLSV comprende lo sviluppo e la realizzazione di prodotti biologici e
farmaceutici; approcci diagnostici e terapeutici innovativi; tecnologie, apparati e sistemi a
supporto della salute e della qualità della vita e a sostegno delle disabilità e delle fragilità; per
la prevenzione, l’educazione, lo screening, la diagnosi, la terapia, l’assistenza, la riabilitazione
e la gestione delle strutture e dei sistemi sanitari.

Nel 2011, nell’ambito dell’asse 1 del Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo
Europeo per lo Sviluppo regionale (FESR) in Liguria erano stati istituiti tre poli per la ricerca
e l’innovazione, con attività nell’ambito della Salute-Scienze della Vita: (i) Si4life (tecnologie
per migliorare la qualità della vita di disabili e anziani fragili); (ii) Tecnobionet (biotecnologie
e tecnologie biomediche); (iii) Politecmed (tecnologie medicali). Il PLSV è nato nel 2017 dalla
riorganizzazione del sistema ligure dei poli per la ricerca e innovazione e dalla convergenza dei
tre poli esistenti.
Il PLSV è un’associazione libera, di cui LIGURIA DIGITALE Spa svolge le funzioni di
soggetto gestore. Il PLSV comprende attualmente (16 Novembre 2018) un totale di 87 soci fra
imprese, enti di ricerca, aziende ospedaliere, ONLUS e associazioni di pazienti (erano 55 al
momento della costituzione nel giugno 2017, +56%).

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Fra i soci, 66 hanno sede legale nel territorio regionale. I rimanenti hanno sede legale in altre
regioni, ma in Liguria hanno una sede operativa o hanno dichiarato l’intenzione di aprirla.
Aderiscono al PLSV un totale di 74 imprese, di cui 7 grandi imprese (BUREAU VERITAS
ITALIA Spa, ESAOTE Spa, GFT ITALIA Srl, GPI Spa, ICS MAUGERI SpA SB, KOS CARE
Srl, LIGURIA DIGITALE Spa; 9%), 12 medie imprese (16%), 17 piccole imprese (23%), 38
micro-imprese (51%). Otto di queste sono registrate come PMI innovative (su un totale di 23
in Liguria) e 12 come Start-up innovative (su un totale di 175 in Liguria).
I settori merceologici più rappresentati sono i servizi di informazione e comunicazione (31
imprese o enti, 36%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (18 imprese o enti, 21%),
la sanità e l’assistenza sociale (13 imprese o enti, 15%) e le attività manifatturiere (12 imprese,
14%).

                                        DIMENSIONE IMPRESE

                                                       Grande Impresa
                                                            10%
                                                                     Media
                                                                    Impresa
                                                                      16%

                           Micro-
                          impresa
                            51%

                                                                   Piccola
                                                                  impresa
                                                                    23%

                                 S: ALTRE         P: ISTRUZIONE
                                ATTIVITÀ DI                           C: ATTIVITÀ
                                                        1%
                                 SERVIZI…                            MANIFATTURIER
                                                                           E
                     Q: SANITA' E                                         14%
                     ASSISTENZA
                       SOCIALE                                               G: COMMERCIO
                         15%                                                 ALL'INGROSSO E
                                                                              AL DETTAGLIO
                                                                                   12%

                M: ATTIVITÀ
               PROFESSIONALI,
               SCIENTIFICHE E
                  TECNICHE
                    21%

                                                                           J: SERVIZI DI
                                                                         INFORMAZIONE E
                                                                         COMUNICAZIONE
                                                                                36%

Aderiscono al PLSV tutti gli enti di ricerca presenti nel territorio regionale (Università degli
Studi di Genova, CNR Area della Ricerca di Genova, Fondazione Istituto Italiano di
Tecnologia) e tutti gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) con sede in
Liguria (Policlinico San Martino IRCCS Oncologico e Neuroscienze, Istituto G Gaslini IRCCS
Pediatrico).
L’Istituto Giannina Gaslini IRCCS è uno dei maggiori policlinici pediatrici Italiani e coniuga
l’attività assistenziale con la ricerca traslazionale per l’applicazione delle più innovative
tecnologie e terapie alla diagnosi e cura delle patologie dell’età pediatrica. Il 50% dei bambini
seguiti in istituto proviene da fuori Regione. I settori clinici che maggiormente caratterizzano
l’Istituto sono i seguenti: Pediatria e Specialità Pediatriche, Ematologia, Chirurgia e Specialità
Chirurgiche, Ostetricia e Nido, Patologia Neonatale, Studio del ritardo mentale, Epilessie,

                                              Pag. 9 di 50
Miopatie e Malattie Neuro Muscolari, Medicina d’urgenza. L’attività clinica è coniugata da
competenze diagnostiche di alta specializzazione nel campo della diagnostica delle immagini,
della genetica e della biochimica. L’Istituto è sede inoltre di numerose sperimentazioni
farmacologiche, in virtù della caratterizzazione clinica delle casistiche. La ricerca sperimentale
è organizzata in tre macro-aree principali: patologia immunitaria ed infiammatoria, (ii)
oncologia, (iii) scienze ‘omiche’ (genomica, proteomica, metabolomica).

L’Ospedale Policlinico San Martino di Genova è accreditato come IRCCS in due aree:
oncologia e neuroscienze. Sono presenti numerosi laboratori di ricerca di base che sono
principalmente dedicati allo sviluppo e allo studio di modelli preclinici di malattia, sia in vitro
che in vivo, destinati alla definizione di strategie terapeutiche innovative sia geniche che
farmacologiche.
Una caratteristica distintiva del PLSV è poi la presenza di soggetti impegnati a vario titolo nella
sanità e all’assistenza. Oltre agli IRCCS liguri è rappresentata nel polo una grande azienda
ospedaliera (E.O. Ospedali Galliera), due altri IRCCS che in Liguria hanno unità operative
(Fondazione Don Carlo Gnocchi, unità di La Spezia; Istituti Clinici Scientifici Maugeri Spa
SB, unità di Genova-Nervi), fondazioni e ONLUS (Fondazione Istituto D. Chiossone,
Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, Fondazione Cepim) e il Coordinamento Regionale Enti
di Riabilitazione Handicap (CORERH). All’interno del PLSV è quindi presente una forte
componente di utenti finali, che costituisce un substrato fondamentale per orientare
efficacemente i suoi obiettivi e le sue strategie di sviluppo. Alcuni di questi enti inoltre svolgono
in proprio significative attività di ricerca.

3. Scenari di riferimento
Le strategie e le attività del PLSV sono fondate sulla programmazione europea, nazionale e
regionale nel campo delle tecnologie per la salute e le scienze della vita.

3.1. Europa
Nel campo delle tecnologie per la salute, il Programma Quadro Horizon 2020 (2014-2020) ha
visto un chiaro cambio di paradigma, che ha spostato il baricentro dalla ricerca solo ispirata
dall’applicazione, alla ricerca traslazionale e realmente applicata, fino all’innovazione, intesa
come attività volta a fornire soluzioni e non tecnologie. Il concetto di soluzione è dato dalla
tecnologia abilitante e dai protocolli clinici e organizzativi ad essa correlati.
Il nuovo Programma Quadro, FP9, con inizio previsto nel 2020, è già nel pieno della fase
preparatoria e sarà basato su obiettivi di alto livello (le ‘mission’), volte a risolvere problemi
ad alto impatto sociale, tra i quali avranno certamente posto le sfide più attuali della salute.
Diversi gruppi di stakeholders fanno riferimento in modo consistente all’enorme potenziale
espresso dalla digitalizzazione oggi: la molteplicità di sensori per misurare dati a qualsiasi scala
biologica, rappresentative sia dei fenomeni patologici che del contesto di vita quotidiana dei
pazienti, e le aspettative create dal rinnovato interesse verso tecniche di intelligenza artificiale
dipingono oggi uno scenario in cui l’assistenza sanitaria è vista come un processo continuo in
cui prevenzione, diagnosi, cura, monitoraggio e assistenza si realizzano sfruttando software
sofisticati, robotica e sensoristica come tecnologie abilitanti (COCIR2018, EULIFE2017).
Rilevante anche l’iniziativa europea ESTHER (Emerging Smart Technologies for Healthcare),
sollecitata dalla Commissione Europea e da MedTech Europe (la associazione delle aziende
europee di medical devices) che ha come obiettivo il rafforzamento dell’ecosistema delle
tecnologie per la salute a vantaggio della competitività dell’Europa rispetto agli USA e all’Asia.
ESTHER è in via di definizione sotto forma di una Public-Private Partnership e, se approvata,
prevederà ingenti investimenti da parte della Commissione Europea. Tra le sfide cruciali,
attorno a cui si sta definendo il programma FP9, citiamo:
●    la costruzione di un ecosistema di monitoraggio, cura, riabilitazione, assistenza che esca
     dai confini ospedalieri e specialistici, offrendo al paziente, ed eventuali assistenti, una
     migliore qualità di vita ed assistenza;

                                          Pag. 10 di 50
●    lo sviluppo di nuovi approcci alla ricerca biomedica, fortemente indirizzati da metodi
     innovativi per l’analisi, gestione, accesso e comunicazione di grosse moli di dati, anche
     non convenzionali, la cui manipolazione e integrazione con conoscenza scientifica
     tradizionale permetta di migliorare le capacità predittive e diagnostiche;
●    la definizione e adozione di normative e approcci che garantiscano la disponibilità, la
     corretta gestione e la qualità dei dati sanitari, intesa nella loro accezione più ampia;
●    lo sviluppo di nuovi modelli di sostenibilità economica dell’assistenza sanitaria e modelli
     di business in grado di incentivare ricadute economiche con alto valore sociale;
●    la pianificazione di nuovi percorsi formativi in grado di accompagnare e sostenere il trend
     di trasformazione dell’assistenza sanitaria e ricerca biomedica.

3.2. Italia
Il contesto nazionale di riferimento per PLSV si basa sulle priorità identificate dal Ministero
dello Sviluppo Economico (MISE) per la Strategia Nazionale di Specializzazione
Intelligente (SNSI) 2014-2020 e dal Programma Nazionale delle Ricerca 2015-2020 (PNR),
definito dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) che recepisce tali
tematiche.
La SNSI, approvata dalla Commissione Europea ad aprile 2016, promuove quindi la
costituzione di una filiera dell’innovazione e della competitività valorizzando le competenze
tecnologiche e le eccellenze produttive dei territori italiani al fine di di trasformare i risultati
della ricerca in vantaggi. Le indicazioni emergenti dalle specializzazioni territoriali, che
rimettono gli esiti dei percorsi di “scoperta imprenditoriale” incorporati nelle Strategie di
Specializzazione Intelligente regionali hanno portato alla definizione di 12 aree di
specializzazione regionale di maggiore dettaglio che comprendono “Sanità”, le “Smart, Secure
and Inclusive Communities” e le “Tecnologie per gli Ambienti di Vita” – che più direttamente
afferiscono al PLSV.
Queste aree sono poi accorpate in 5 aree tematiche nazionali tra cui “SALUTE,
ALIMENTAZIONE, QUALITÀ DELLA VITA”. Per tale tema sono state definite le seguenti
traiettorie di sviluppo a livello nazionale:
     ● Active & healthy ageing: tecnologie per l’invecchiamento attivo e l’assistenza
         domiciliare
     ● E-health, diagnostica avanzata, medical devices e mini invasività
     ● Medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata
     ● Biotecnologie, bioinformatica e sviluppo farmaceutico
     ● Sviluppo dell’agricoltura di precisione e l’agricoltura del futuro
     ● Sistemi e tecnologie per il packaging, la conservazione e la tracciabilità e sicurezza
         delle
     ● produzioni alimentari
     ● Nutraceutica, Nutrigenomica e Alimenti Funzionali

Il Programma Nazionale delle Ricerca 2015-2020 (PNR), si allinea con il Programma
Quadro europeo Horizon 2020. L’investimento finanziario del Ministero dell’Istruzione,
Università e Ricerca nel PNR, è di quasi 2,5 miliardi di euro di risorse nei primi tre anni, che
si aggiungono al finanziamento che il Ministero dell’Università e della Ricerca destina a
Università ed Enti Pubblici di Ricerca, pari a 8 miliardi ogni anno. Il piano intende intervenire
per colmare le tradizionali debolezze del sistema della ricerca italiano, puntando sulla
specializzazione della ricerca applicata e lasciando più ampia libertà alla ricerca di base
investendo in modo convinto principalmente attraverso le azioni dedicate al capitale umano e
alle infrastrutture di ricerca, senza indicare ambiti scientifici prioritari e guardando anche alle
scienze umanistiche. Per la ricerca applicata il PNR 2015-2020 propone una tassonomia della
ricerca applicata e traslazionale organizzata nelle dodici aree di specializzazione regionale della
“Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente”. In particolare “Salute” è considerata
un’area “Prioritaria” direttamente corrispondente alle priorità industriali individuate nella
specializzazione nazionale intelligente, sulle quali è ipotizzabile una concentrazione di risorse
ed un sostegno generalizzato alla costruzione di competenze, in forte sinergia con il settore

                                          Pag. 11 di 50
privato. Per questo segmento si prevede una particolare densità degli interventi di sostegno alla
ricerca industriale ed alle imprese innovative. Le aree Smart Communities e Tecnologie per gli
Ambienti di Vita sono invece Aree tecnologiche emergenti, nelle quali la domanda pubblica
può svolgere un ruolo determinante per il consolidamento di nuove competenze e per la
promozione di nuovi mercati per l’innovazione. Per questo segmento si prevede una particolare
intensità di strumenti basati sulla leva della domanda pubblica, regolamentazione intelligente
ed identificazione di regole di ingaggio e governance condivise, attraverso piani strategici
fortemente condivisi con le amministrazioni locali.
Gli ambiti tematici rilevanti identificati dal PNR includono diverse tematiche di ricerca. Per
l’ambito Salute sono incluse: (i) nuove soluzioni farmacologiche e biotecnologiche per la cura
delle malattie croniche (vedasi anche Piano Nazionale Cronicità), (ii) soluzioni,
sperimentazioni e modelli innovativi per la prevenzione, diagnosi, intervento, terapia,
deospedalizzazione, telemedicina e assistenza, (iii) soluzioni basate su dispositivi e materiali
innovativi impiantabili e/o transcutanei per applicazioni biologiche, (iv) dispositivi non
invasivi per la diagnosi, il monitoraggio, la terapia e l’assistenza personale, (v) soluzioni per
migliorare la qualità della vita dei cittadini in ambienti residenziali e professionali e (vi) azioni
di coordinamento a livello nazionale e internazionale e iniziative di sensibilizzazione dei
cittadini. L’ambito “Smart Communities” comprende temi di interesse di PLSV -
genericamente definiti “Smart Health” - che comprendono benessere, assistenza, domotica e
supporto all’inclusione sociale. L’ambito “Tecnologie per gli Ambienti di Vita” fa pienamente
riferimento a temi di inclusione, assistenza e cura tramite la ricerca di tecnologie che migliorino
l’ambiente e l’interazione dell’utente con quanto lo circonda anche sfruttando tecnologie quali
Internet Of Things e considerando diversi ambienti: domestico, lavorativo e comunità. Questi
ambiti risultano quindi pienamente sinergici e coerenti con gli obiettivi di PLSV.
Per potenziare la focalizzazione della ricerca su aree tematiche favorendo la collaborazione tra
pubblico e privato, il PNR identifica i Cluster Tecnologici Nazionali (CTN) promossi e
finanziati dal MIUR. I CTN sono reti di soggetti pubblici e privati che operano sul territorio
nazionale in settori quali la ricerca industriale, la formazione e il trasferimento tecnologico.
Funzionano da catalizzatori di risorse per rispondere alle esigenze del territorio e del mercato,
coordinare e rafforzare il collegamento tra il mondo della ricerca e quello delle imprese.
Ciascuna aggregazione fa riferimento a uno specifico ambito tecnologico e applicativo ritenuto
strategico per il nostro Paese, di cui rappresenta l’interlocutore più autorevole per competenze,
conoscenze, strutture, reti e potenzialità.
Nel campo salute, si è formato il cluster ALISEI. Il nuovo Piano Strategico di ALISEI identifica
quattro macro-traiettorie prioritarie:
    ●    e-health, diagnostica avanzata, medical device e mini invasività.
    ●    Biotecnologie, bioinformatica e sviluppo farmaceutico.
    ●    Medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata.
    ●    Nutraceutica, nutrigenomica e alimenti funzionali.
Tutte le traiettorie sono pienamente coerenti con le aree tematiche individuate nell’ambito della
Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente e vedono al loro interno ricadere i progetti
prioritari identificati nella SNSI stessa. Il cluster fornisce supporto e incentivazione del
trasferimento tecnologico e della valorizzazione della ricerca e attua interventi sulla crescita e
sulla sostenibilità delle Infrastrutture di ricerca.
Tematiche afferenti all’ambito salute si trovano anche in altri due Cluster.
Il Cluster Nazionale “SmartCommunitiesTech” - dedicato alle "Tecnologie per le Smart
Communities", intende produrre soluzioni innovative in risposta alle sfide sociali tipiche di un
sistema metropolitano, tra i quali Salute e benessere.
Il “Cluster Nazionale Tecnologie per gli Ambienti di Vita” - SmartLivingTech – si concentra
sulle problematiche del cambiamento demografico e in particolare il crescente invecchiamento
della popolazione supportando la ricerca su Sistemi ICT per ambienti di vita, domotica,

                                          Pag. 12 di 50
Ambient Intelligence, Ambient Assisted Living con particolare riferimento alle tematiche del
benessere e del comfort, dell’inclusione sociale, dell’assistenza domiciliare, della sicurezza e
della salute.
Coerentemente con il PNR, il Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione”
2014-2020 (PON) disciplina l’impiego di fondi europei FESR e FSE a vantaggio della ricerca
applicata con principale beneficio delle regioni del Mezzogiorno e centro Italia, ma anche con
possibilità di collaborazione per aziende e organizzazioni di ricerca delle altre regioni in
un’ottica di sinergia nazionale. Il PON veicola una notevole quantità di fondi su diverse azioni
che riguardano la ricerca finalizzata, il potenziamento delle infrastrutture di ricerca e la
formazione. Le tematiche indirizzate sono coerenti con il PNR e comprendono quindi gli ambiti
descritti precedentemente.
 Le tematiche dell’ambito salute sono supportate anche dall’Agenda Digitale Italiana (ADI)
elaborata sulla base delle priorità definita in ambito europeo dall’Agenda Digitale Europea. La
realizzazione è stata affidata all’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID). L’agenda ha lo scopo di
introdurre tecnologie digitali in tutti i settori compresa la Pubblica Amministrazione e la Sanità.
La Strategia per la crescita digitale e il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica
Amministrazione hanno definito la azioni di intervento dedicate all’ecosistema della sanità
digitale e le principali soluzioni finalizzate a migliorare i servizi sanitari, limitare sprechi e
inefficienze, migliorare il rapporto costo-qualità dei servizi sanitari, ridurre le differenze tra i
territori. All’interno del Piano Triennale, per l’Ecosistema Sanità, sono stati evidenziati tre
progetti a titolo esemplificativo: (i) Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), come esempio di
infrastruttura abilitante; (ii) Centro unico di prenotazione (CUP), come esempio di
semplificazione dell’interazione tra la Pubblica Amministrazione e il cittadino e (iii)
Telemedicina, come esempio del rapporto con il territorio.
Il Piano Nazionale della Ricerca Sanitaria (2017-2019, in fase di approvazione) regola la
ricerca sanitaria, intesa come parte integrante tra le attività del Servizio Sanitario Nazionale
(SSN). Il PNRS è rivolto a tutti i ricercatori afferenti al SSN, che costituiscono parte importante
del sistema della ricerca in Liguria e sono rappresentati nel PLSV tramite diversi enti.
L’obiettivo della ricerca sanitaria non è il progresso scientifico e tecnologico fine a se stesso,
ma il miglioramento dell’assistenza, delle cure e dei servizi, con l’obiettivo finale di
incrementare significativamente la salute dei cittadini e pertanto le loro aspettative e qualità di
vita. Il PNRS individua gli elementi d’interesse del ministero della Salute, declinandoli
nell’ambito Europeo con particolare riferimento alla strategia nazionale di specializzazione
intelligente , processo che ha visto le Amministrazioni centrali – ministeri della Istruzione,
Università e Ricerca(MIUR) e dello Sviluppo Economico (MISE) – le Amministrazioni
regionali e il partenariato economico e sociale confrontarsi e condividere le scelte strategiche
delle policy in tema di ricerca e innovazione.
Obiettivi e aree prioritarie d’intervento della ricerca finanziata dal SSN sono:
    ●   La ricerca traslazionale, in modo da stringere il collegamento bidirezionale tra la
        ricerca di base, specialmente a livello molecolare, e la ricerca clinica.
     ● La ricerca clinica, che è la via obbligata per un’assistenza al passo con i tempi, basata
        sull’evidenza, efficiente e capace di rispondere alle crescenti richieste della
        popolazione con indicazioni ben definite e delimitate e perciò a costi accettabili.
     ● La ricerca clinico-assistenziale/organizzativo-gestionale, che si prefigge l’obiettivo di
        progettare e sperimentare sul campo modelli assistenziali finalizzati allo sviluppo, al
        miglioramento continuo della qualità e della sicurezza dei servizi e delle prestazioni
        sanitarie, nonché all’efficienza, equità ed economicità dei servizi sanitari.
     ● Ricerca per lo sviluppo della sicurezza ambientale, del lavoro e del benessere animale
        che considera tutte quelle condizioni ambientali ed esposizioni in ambito lavorativo
        che possono avere un effetto sulla salute dell’uomo.
Il Piano Nazionale della Cronicità (PNC) ha l’obiettivo di concorrere a consentire ai cittadini
di condurre una vita sana, attiva e indipendente, migliorando la sostenibilità e l’efficienza dei

                                          Pag. 13 di 50
sistemi sociali e sanitari. Il progetto promuove la riorganizzazione dei processi di gestione della
cronicità attraverso la definizione, il trasferimento e il supporto all’adozione, in ambito
regionale, di strumenti metodologici e operativi volti a supportare la definizione di modelli
locali innovativi di gestione della cronicità.

3.3. Liguria
La propensione all’innovazione in Liguria è valutata dal “Regional Innovation Scoreboard
2017” con il grado “moderato” con tendenza alla crescita degli indicatori. Il posizionamento
rispetto alla media italiana ed europea è rappresentato nella figura seguente tratta da Regional
Innovation scoreboard 2017 – Italy profile.

La Liguria ha indicatori nettamente superiori alla media europea particolarmente in due ambiti:
‘most cited scientific publications’ e ‘exports of medium-high/high tech (MHT)
manufacturing’. Alcuni indicatori, quali le ‘design applications’, le ‘EPO patent applications’
e le ‘innovative SME collaborating’ sono invece nettamente inferiori. Ciò suggerisce che
malgrado ci siano in Liguria importanti potenzialità (industria high-tech, produzione scientifica
di qualità), esiste una difficoltà a tradurle in effettiva innovazione.

Gli indicatori utilizzati nell’innovation scoreboard non distinguono fra ambiti di attività. La
Regione Liguria ha però indicato “Salute e Scienze della Vita” fra i macro-settori della propria
Smart Specialization Strategy (S3), che costituisce il suo principale documento programmatico
nel contesto della ricerca e dell’innovazione.
Il macro-settore è stato declinato in tre settori: (i) “Farmaci e approcci terapeutici innovativi”;
(ii) Sistemi diagnostici; (iii) Tecnologie per la riabilitazione e l’assistenza.
Rispetto a tale scelta, il documento “Report di analisi 12 Aree di specializzazione” (2016)
dell’Agenzia per la Coesione territoriale riporta alcune valutazioni. In particolare si rileva la
buona disponibilità di competenze scientifiche e la significativa presenza di aziende di
fabbricazione di apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche - che si può collegare ai
sottotemi II e III della macro-area “Salute e Scienze della Vita” citata in precedenza. Tuttavia
viene rilevata qualche carenza nel settore farmaceutico.

La specificità della strategia di specializzazione ligure in ambito Scienze della vita può essere
valutata tramite un confronto con le altre regioni europee. Le specialisation strategies delle
diverse regioni sono confrontabili mediante il servizio S3Platform di JRC.

                                         Pag. 14 di 50
La Liguria presenta la seguente definizione per la parte scienze della vita: “Health and life
science. Technologies to support public health and assist disability and ageing. Innovative
medicines and therapeutic approaches, diagnostic systems, rehabilitation and assistance
technologies.” Alcune ricerche con i termini sottolineati permettono di identificare alcune
specificità. Il termine “diagnostic systems” non fornisce risultati oltre la Liguria. Le figure
mostrano i risultati relativi a ‘health’, ‘life science’, ‘ageing’ e ‘rehabilitation’.

  Health, 134 regioni (in verde)                 Life science – 44 regioni (in verde)

  Termine di ricerca: Ageing 27 regioni          Rehabilitation, 11 regioni

                                        Pag. 15 di 50
4. Aree strategiche
Le aree tematiche che il PLSV considera strategiche per la Liguria, in quanto caratterizzate da
eccellenze scientifiche e attività industriali significative, sono le seguenti. Le aree riflettono i
sotto-settori della Smart Specialization Strategy (S3) regionale, con alcuni riarrangiamenti e
aggiunte:

    ●   Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata
    ●   Piattaforme diagnostiche
    ●   Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’integrazione e l’educazione
    ●   Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità

Gli ambiti di attività del PLSV sono rilevanti per almeno tre Cluster Tecnologici Nazionali
(CTN):
    ● Scienze della Vita (Advanced LIfe SciEnce in Italy, ALISEI)
    ● Smart, Secure and Inclusive Communities (SmartCommunitiesTech)
    ● Tecnologie per gli ambienti di vita (SmartLivingTech)

Soltanto i primi due CTN hanno l’adesione formale della Regione Liguria, ma anche il terzo
CTN ha chiaramente rilevanza per la S3 regionale e quindi per le attività del PLSV. La tabella
seguente riassume le corrispondenze fra gli ambiti del PLSV e le macro-traiettorie identificate
nei piani strategici dei tre CTN.

  S3 Liguria e Piano strategico PLSV                  Cluster Tecnologici Nazionali

  Ambiti           Sotto-temi                         Scienze della      Tecnologie per   Tecnologie per
                                                      Vita               le Smart         gli Ambienti di
                                                                         Communities      Vita

  Tecnologie per   Medicina rigenerativa              Biotecnologie,
  la medicina                                         bioinformatica e
  rigenerativa,                                       sviluppo
  predittiva e     Nuovi farmaci                      farmaceutico
  personalizzata
                                                      Medicina
                                                      rigenerativa,
                   Biotecnologie industriali          predittiva e
                                                      personalizzata
                                                      Nutraceutica,
                   ICT e bioinformatica
                                                      nutrigenomica e
                                                      alimenti
                                                      funzionali

  Piattaforme      Sistemi di diagnostica per         e-health,
  diagnostiche     immagini                           diagnostica
                                                      avanzata,
                   Metodi e dispositivi diagnostici   medical device e
                   non invasivi                       mini invasività

                   Modelli di gestione del
                   processo diagnostico basati sui
                   dati

                                               Pag. 16 di 50
Tecnologie per      Robotica,         meccatronica,       e-health         Salute e          Domotica
  la                  interazione con ambienti virtuali                      benessere
  riabilitazione,     e neuro-modulazione per la
  l’assistenza,       riabilitazione            fisica,                                        Invecchiamento
  l’integrazione e    neuromotoria e cognitiva                                Istruzione e     della società
  l’educazione                                                               formazione
                      Ausili tecnologici per il supporto
                      all’indipendenza di persone con                                          Tecnologie
                      disabilità sensoriali, motorie e                       Turismo           welfare e
                      cognitive                                              (accessibilità)   inclusione

                      Tecnologie e sistemi per
                      l’integrazione sociale, educativa
                      e lavorativa di persone con
                      bisogni speciali

  Tecnologie e        Tecnologie e infrastrutture per       Medicina         Salute e          Tecnologie
  metodi        per   l’acquisizione e la gestione di       rigenerativa,    benessere         welfare e
  l’utilizzo di big   grandi moli di dati sanitari multi-   predittiva e                       inclusione
  data in sanità      livello e multi-scala                 personalizzata
                                                                             E-government
                      Analisi e interpretazione dei dati
                      biomedici             (intelligenza   e-health
                      artificiale, natural language
                      processing, machine learning,
                      modelli predittivi).
                      Sicurezza informatica e
                      confidenzialità delle
                      informazioni sanitarie e cliniche

5. Competenze
Per ciascuna delle aree strategiche in questa sezione sono descritte le competenze attualmente
presenti in Liguria e nel PLSV. Il settore ‘Salute e Scienze della Vita’ è interessato alla
diagnosi, al trattamento, alla gestione delle malattie e alle condizioni di vita delle persone,
includendo principalmente i farmaci, le tecnologie necessarie allo sviluppo e all’applicazione
di sistemi per la diagnostica, il monitoraggio, la terapia, la riabilitazione, l’assistenza,
l’educazione, anche in remoto.
Nel territorio ligure esiste un ecosistema di innovazione pubblico-privato formato da aziende
di diverse dimensioni e da enti di ricerca tecnologica e clinica attivi in diversi sub-settori delle
scienze della vita, quali ad esempio quelli legati allo screening e alla pre-diagnostica, a metodi
e dispositivi diagnostici non invasivi o mini-invasivi, alla diagnostica per immagini, alla
identificazione e studio di biomarcatori e più in generale alla diagnostica avanzata e alla terapia.

5.1. Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata

5.1.1. Enti di ricerca
UNIGE svolge attività di formazione e ricerca di base, pre-clinica ed applicata, nell’ambito
della progettazione di farmaci ed approcci terapeutici innovativi. Le competenze presenti
spaziano dalla modellistica molecolare, al disegno razionale per la progettazione e sintesi di
nuove molecole d’interesse farmaceutico (DIFAR), all’estrazione, con processi eco-
compatibili, di nuovi hit compounds da composti naturali (di origine vegetale, DIFAR, o di
origine marina, DISTAV). Sono pure presenti competenze di eccellenza per lo sviluppo di
sistemi innovativi di formulazione e rilascio controllato di farmaci (nanoconiugati, polimeri e
vettori dendrimerici funzionalizzati per la veicolazione di terapie geniche, DIFAR), così come
per la misura di drug delivery e biocompatibilità di nuovi biomateriali (DICCA). Tutte le
expertise legate alla progettazione, sintesi/estrazione e sviluppo di farmaci innovativi sono
integrate con un panel di competenze farmacologiche e tossicologiche che, mediante l’utilizzo
di modelli sperimentali sia in-vitro che in-vivo di patologie (oncologiche, immuno-mediate,

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cardiovascolari, endocrinologiche e neurodegenerative), rispondono pienamente a tutti gli
standard richiesti dagli studi pre-clinici per lo sviluppo di nuovi farmaci (DIFAR, DIMI,
DINOGMI e DIMES). Sono infine presenti competenze di eccellenza per quanto riguarda
analisi strumentali ad elevata sensibilità/risoluzione (spettrometria di massa, citofluorimetria
multicolor, Elispot) in ambito immunologico e neuro-immunologico (CEBR), così come la
possibilità di gestire trial clinici spontanei e sponsorizzati (DIMI, DINOGMI), affiancati da
sistemi di diagnostica clinica di ultima generazione (DISSAL).
CNR svolge attività di ricerca di base e applicata, sia per quanto riguarda gli aspetti relativi alla
progettazione in silico e validazione in vitro di farmaci e composti, sia in merito allo sviluppo
di tecnologie abilitanti per la messa a punto di approcci terapeutici innovativi. In particolare, in
ambito farmacologico il CNR di Genova ha competenze specifiche nello sviluppo di saggi di
tossicità e funzionalità di molecole su sistemi cellulari primari e secondari (elettrofisiologia,
screening in fluorescenza) e su sistemi tissutali ingegnerizzati in bioreattore, nonché nello
sviluppo di tecniche di docking molecolare non tradizionale per il drug design. In contesto
terapeutico il CNR ha una tradizione di attività nell’ambito dei sensori e dispositivi a matrice
solida (microelettrodi, sensori di campo magnetico) sostenuta da competenze di micro- e nano-
fabbricazione. In aggiunta, vengono sviluppati approcci teorici e numerici dedicati per il
supporto alla diagnosi e alla decisione in ambiente medico, principalmente tumorale (dosaggio
e composizione di chemioterapici). In collaborazione con IIT vengono anche studiate tecniche
computazionali per la caratterizzazione di superfici molecolari e per l’analisi della loro
similarità per lo sviluppo di approcci nuovi applicabili al docking molecolare.
IIT svolge attività di ricerca nel campo della medicina di precisione con studi di base a applicati
nel campo della genomica e dei big data di origine sanitaria. In particolare, IIT possiede
l’infrastruttura (NovaSeq) e le competenze per condurre studi di genomica ad alta prestazione.
E’ possibile sequenziare elevati numeri di pazienti, analizzare tali sequenze ed identificare
varianti responsabili di particolari fenotipi patologici. In parallelo, IIT possiede l’infrastruttura
(storage e HPC) per conservare dati genomici e clinici e condurre analisi bioinformatiche sulle
sequenze ottenute sperimentalmente. Inoltre, in IIT sono presenti competenze di data analytics
che permettono di costruire modelli matematici per il cosiddetto clinical machine learning, allo
scopo di correlare dati genetici con quelli clinici e fenotipici. Queste competenze e
infrastrutture, permettono a IIT di porsi come uno dei centri di riferimento a livello nazionale
per la medicina di precisione.
L'Ospedale G. Gaslini si avvale delle moderne tecnologie di genomica, proteomica e
metabolomica e dei risultati della loro integrazione a livello bioinformatico. Dispone di
una Cell Factory per la crescita in vitro di progenitori ematopoietici e manipolazioni
cellulari semplici ad uso trapiantologico in ambito ematoncologico. E’ in corso il processo
di accreditamento AIFA per l’autorizzazione a manipolazioni complesse. Le attività
principali nell’ambito delle ‘omiche’ comprendono lo sviluppo di metodi analitici di
genomica, proteomica e metabolomica, l’analisi computazionale e statistica, la
stratificazione molecolare di popolazioni di pazienti, la caratterizzazione di modelli
d’interazione genica e proteica in reti molecolari complesse. L’Unità di Drug discovery si
occupa di sviluppo di saggi biologici e screening di farmaci per medicina personalizzata.
Esistono inoltre aboratori specialistici in genomica medica (nefrologia, patologie
autoinfiammatorie, epilessia, malattie muscolari, sindromi complesse rare),
immunologia, oncologia sperimentale. Sono inoltre in corso trial farmacologici in
collaborazione con aziende farmaceutiche in diverse aree pediatriche (oncologia, malattie
metaboliche, endocrinologia, malattie muscolari, epilessia, immunodeficienze,
nefrologia).
L’Ospedale Policlinico San Martino partecipa a numerosi protocolli di ricerca su farmaci e
metodologie innovative per diagnosi precoce e la terapia dei tumori, anche cerebrali, e delle
patologie neuropsichiatriche. Questi studi coprono una vasta area che va dagli approcci di base,
alla scienza traslazionale ed alla ricerca clinica. Coerentemente con la sua dimensione, l’IRCCS

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si è dotato di un sistema di controllo e verifica attivo sia sui pazienti degenti sia nei pazienti
ambulatoriali. E’ disponibile un sistema di biobanking e archivio tessuti e fluidi biologici, che
è in fase di ridefinizione e riorganizzazione per renderlo uniforme ai parametri di qualità e
gestione del dato europei. E’ in atto una riorganizzazione profonda delle diverse bio-banche
disponibili presso il Policlinico per adeguarle alle normative europee.

5.1.2. Industria
Il tessuto industriale chimico-farmaceutico-biotecnologico è assai articolato, ma comprende
soprattutto micro- e piccole imprese.
Nell’ambito della medicina rigenerativa, REACT4LIFE sviluppa dispositivi fluidici per
applicazioni, biomediche e ha competenze in biologia cellulare, ingegneria dei materiali, testing
di safety e di efficacia in vitro. Ha brevettato un bioreattore multicamera in grado di ospitare e
coltivare tessuti epiteliali con funzione di membrane d’interfaccia per ricreare artificialmente
fenomeni di migrazione cellulare (per lo studio dell’insorgenza delle metastasi tumorali e la
validazione di nuove terapie anticancro), diffusione di molecole e composti (per lo studio
dell’assorbimento di creme e prodotti cosmetici sul derma), diffusione di sostanze nutritive (per
lo studio dell’assorbimento di nutrienti nella parete intestinale).
ACTIVE CELLS srl si occupa di biotecnologie industriali, fermentazioni, microbiologia
applicata, biocatalisi e bioconversione e ha competenze in tutte le tecnologie basate
sull’impiego di cellule eucariotiche e procariotiche (batteri, lieviti, muffe, funghi, alghe) per le
produzioni industriali. Ha pure speciali competenze nella produzione di batteri ricombinanti.
ANALISI E CONTROLLI srl è un laboratorio qualificato ed accreditato per accertamenti e
controlli chimico-fisici e microbiologici, operante in tutti settori merceologici.
Il PLSV non comprende grandi industrie farmaceutiche, ma ha fra i suoi soci alcune imprese
producono reagenti, intermedi farmaceutici, integratori alimentari e prodotti nutraceutici,
nonché strumentazione e applicazioni software a supporto della scoperta di nuovi farmaci.
FERRANIA CHEMICALS srl sviluppa prodotti e processi per la produzione di intermedi
per principi attivi, integratori alimentari, prodotti per la produzione di cosmetici e fine
chemicals per il settore imaging. ARROW DIAGNOSTICS srl produce e distribuisce
reagenti, kit e strumenti ad elevata tecnologia che coprono diversi ambiti diagnostici:
biologia molecolare microbiologia, sequenziamento NGS, virologia, farmacogenetica,
oncologia. RELAB srl distribuisce e commercializza strumentazione e reagenti per la
diagnostica in vitro in ambito molecolare.
KOLFARMA srl produce integratori alimentari che agiscono sul microbiota intestinale. L-
NUTRA srl sviluppa nutritecnologie che mimando il digiuno consentono all’organismo di
attivare la sua naturale capacità di rigenerarsi, ottimizzandone così la longevità. BIKI
Technologies srl produce software per la chimica computazionale a supporto della
scoperta di nuovi farmaci.
Altre aziende sviluppano soluzioni mirate per strumentazione da laboratorio (OMEGA srl,
FAB CREA srl) e commercializzano strumentazione per applicazioni nel campo della
nano-bioscienza (SCHAEFER SOUTH-EAST EUROPE srl) o forniscono servizi di
trasferimento tecnologico in ambito farmaceutico (ADESTE srl).
Occorre peraltro notare che la componente industriale all’interno del PLSV è attualmente sotto-
rappresentata rispetto alla sua effettiva dimensione in ambito regionale.

5.2. Piattaforme diagnostiche
Le competenze tecnologiche, scientifiche e cliniche espresse dalle realtà presenti riguardano
nello specifico i sistemi di diagnostica per immagini, principalmente a Risonanza Magnetica
(RM), ad Ultrasuoni (US), a Raggi-X (Digital Radiology); le soluzioni di interventistica guidata
dall’imaging; le ICT per la sanità (SIO, Cartella Clinica, RIS, CIS, PACS); i metodi e i

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