2 Tecniche e concetti avanzati per lʼaccompagnamento - Prefazione di Ares Tavolazzi - ISUKU Verlag

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Prefazione di Ares Tavolazzi

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                     Tecniche e concetti avanzati
                     per lʼaccompagnamento
Prima edizione

© copyright 2021 Isuku Verlag
Munich, Germany
www.isuku.it
info@isuku.it

Cod. Articolo: MBJ2-IT21
ISBN: 978-3-944605-30-2

Grafica copertina: Lara Ferrari

Musicisti:
Alex Carreri – basso elettrico
Pino Di Pietro – piano e tastiere
Eugenio Mori – batteria
Renato Podestà – chitarra elettrica
Andrea Ferrario – sassofono
Gianni Satta – tromba

Tracce audio incise tra marzo e dicembre 2020 in modalità home studio recording.
Missaggio: Pino Di Pietro

Le tracce di basso delle trascrizioni contenute nei capitoli 6, 7, 8 e 9, sono state incise da alcuni tra i più autorevoli
bassisti italiani come indicato nelle Considerazioni sulla realizzazione di una trascrizione a p. 89 e 90.

Stampato in Polonia, 2021

È vietata la riproduzione anche di parte del libro/spartito, la traduzione e l’utilizzo in qualsiasi forma dello stesso,
senza la licenza dell’editore.
PREFAZIONE
Ho conosciuto Alex recentemente e sono rimasto felicemente sorpreso quando ho vi-
sionato il materiale che mi ha inviato riguardante il secondo volume del suo metodo per
il basso elettrico.

Quello che mi ha colpito di questo lavoro è l’accuratezza e la continuità dei vari esercizi
che prendono in considerazione gli aspetti più importanti dell’insegnamento di questo
strumento sempre più usato nel jazz in questi ultimi anni.

Durante la mia carriera di insegnante, ho sempre dovuto fare i conti con la difficoltà di
reperire materiale ed esercizi che avessero un filo logico ed utile per i miei allievi e spesso
questa stessa difficoltà portava ad una dispersione di intenti e di risultati.

In questo lavoro sono raccolte pratiche informazioni sui temi più importanti che ri-
guardano l’accompagnamento e l’improvvisazione, con esempi scritti e la possibilità di
verificarli attraverso l’ascolto dei file audio allegati al libro; cosa molto importante per
gli allievi.

Consiglio quindi vivamente questo metodo non solo agli insegnanti, ma anche a tutti
coloro che vogliono avvicinarsi al mondo del basso elettrico.

                                                                             Ares Tavolazzi
                                                                       Pontedera 16/10/2020

                                                                                                  5
“La creatività è contagiosa. Trasmettila.”
                                         Albert Einstein

A Gary Peacock, che con la sua grande libertà espressiva
e interpretativa ci ha lasciato un’eccellente testimonian-
za sull’arte e la filosofia della musica jazz.
INDICE

                                                            Pagina

PREFAZIONE									 5
INTRODUZIONE									 9
RINGRAZIAMENTI									 11

     PARTE I
CAPITOLO 1 – ARPEGGI DI QUADRIADE					                        15
  1.1 ARPEGGI DI QUADRIADE IN STATO FONDAMENTALE		            15
  1.2 RIVOLTI DELLE QUADRIADI						                           16
  1.3 COLLEGARE GLI ARPEGGI DI QUADRIADE				                  20

CAPITOLO 2 – ESTENSIONE DI UNA LINEA DI BASSO				             27
  2.1 ESTENSIONE MELODICA DI UNA LINEA DI BASSO
  2.2 ESTENSIONE DI UNA LINEA DI BASSO IN FUNZIONE DELLA
      STRUTTURA DEGLI ACCORDI						 31
  2.3 LINEE SU ACCORDI CON TENSIONI: USO DELLE NOTE SUPERIORI 38

CAPITOLO 3 – IL MODO MINORE						                             45
  3.1 LA SCALA MINORE NATURALE						                          46
  3.2 LA SCALA PENTATONICA MINORE					                        47
  3.3 LA SCALA MINORE ARMONICA						                          48
  3.4 LA SCALA MINORE MELODICA						                          49
  3.5 LA SCALA FRIGIA								                                 51
  3.6 LA SCALA DORICA								                                 52
  3.7 LINEE UTILIZZANDO DIFFERENTI SCALE MINORI
      (APPROCCIO MODALE/PARALLELO)					                       53

CAPITOLO 4 – SCALE E ACCORDI (II)						                       59
  4.1 SCALE E ACCORDI MAGGIORI						                          59
  4.2 SCALE E ACCORDI DI DOMINANTE					                       63
  4.3 SCALE E ACCORDI SEMIDIMINUITI					                      69
INDICE

                                                    Pagina

    PARTE II
CAPITOLO 5 – ABBELLIMENTI RITMICI E DI ESPRESSIONE			 75
  5.1 SKIPS										 75
  5.2 GHOST SKIPS								                             78
  5.3 TRIPLETS (TERZINE)							                       79
  5.4 PULL-OFF SKIPS								                          81
  5.5 SLURRED SKIPS 								                          82
  5.6 FIGURAZIONI RITMICHE							                     83
  5.7 COMBINAZIONI 								                           85

CAPITOLO 6 – BLUES (II)								 89
  6.1 ESEMPI CON TRASCRIZIONI 						    91
  6.2 BLUES CON ALTRE SOSTITUZIONI					 99

CAPITOLO 7 – RHYTHM CHANGES (II)						                103
  7.1 PROGRESSIONI IN “TWO FEEL” 						               103
  7.2 ESEMPI CON TRASCRIZIONI						                   108

CAPITOLO 8 – IL BLUES MINORE E ALTRE PROGRESSIONI IN
		 TONALITÀ MINORE						 113
  8.1 ALTRE PROGRESSIONI IN TONALITÀ MINORE				      113
  8.2 IL BLUES MINORE 								                       117

CAPITOLO 9 – METRI TERNARI							 127
  9.1 L’ACCOMPAGNAMENTO SUL TEMPO 3/4			    127
  9.2 TRASCRIZIONI DI BRANI IN 3/4						    130
  9.3 ACCOMPAGNAMENTO SU METRI COMPOSTI				 137
  9.4 ESEMPI SU BRANI STANDARD						        140

BIBLIOGRAFIA									 144
BIOGRAFIA										 147
INTRODUZIONE
Leggere è come entrare in un mondo astratto rappresentato da molteplici e reali espe-
rienze umane e conoscere una persona “ma non di persona”. Un libro è la cornice di un
quadro nel quale possiamo osservare e cogliere diversi elementi significativi.

Spesso troviamo sul web contenuti musicali come videolezioni, esercizi di tecnica, assoli
e frammenti di brani che colpiscono repentinamente la nostra attenzione, in quanto
vengono da noi stessi recepiti come immediati e facilmente “spendibili”. Questa moda-
lità nell’acquisire nozioni e quant’altro, ha un valore, ma può rappresentare un limite ad
una crescita musicale graduale ed integrale di uno studente, poiché può produrre una
perdita del proprio focus.
Il valore che un metodo può offrire è di attenuare o compensare questa forma di di-
spersione, attraverso la raccolta di contenuti messi in ordine seguendo criteri logici e
progressivi in base ad un preciso obiettivo prefissato.
Un libro rappresenta sempre un modo per valutare un progetto di studi personale e
la sua validità sul campo, attraverso l’analisi e la discussione degli elementi riscontrati
nella realtà e in un determinato momento. Esso può costituire un punto centrale per
affrontare un’autovalutazione e far emergere punti fondamentali da riprendere e appro-
fondire, oppure argomenti più avanzati e nuove competenze o skills da acquisire.
Basso Elettrico Jazz – volume 2 intende perseguire queste finalità e vuole essere la natu-
rale prosecuzione del percorso didattico iniziato con il primo volume.

                                                                                Alex Carreri
                                                                         Piacenza 29/11/2020

Struttura e contenuti del testo
Il testo è suddiviso in due parti. La prima parte, dal capitolo 1 al 4, affronta gli aspetti te-
orici e armonici come l’uso degli arpeggi di quadriade, l’estensione degli accordi e altre
nozioni sull’uso delle scale in relazione a differenti famiglie di accordi. La seconda parte,
dal capitolo 5 al 9, prevede l’applicazione pratica dei concetti studiati attraverso l’intro-
duzione di elementi espressivi ed interpretativi, fondamentali per la tecnica bassistica,
come l’uso delle ghost notes e di varie figurazioni ritmiche, e a partire dal capitolo 6 lo
studio di 22 trascrizioni di linee di basso di brani standard in varie forme e stili d’accom-
pagnamento, eseguite nelle tracce audio, allegate al libro, da alcuni tra i più autorevoli
bassisti italiani. Oltre a quelle relative alle trascrizioni, sono contenute 56 tracce audio
con esempi ed esercizi.

Obiettivi e destinatari
Questo libro è stato ideato e realizzato per raggiungere i seguenti obiettivi:
   •    Fornire un testo di base per gli allievi di Basso Elettrico dei Conservatori e delle
        Scuole o Accademie Musicali.
   •    Offrire un supporto didattico di riferimento per tutti i docenti di Basso Elettrico.
   •    Creare un’opera didattica modellata attraverso una metodologia che tenesse
        conto delle caratteristiche timbriche, stilistiche e storiche del basso elettrico nel
        contesto jazzistico.

                                                                                                   9
•   Realizzare una sintesi tra la letteratura tradizionale dedicata al contrabbasso jazz
            e quella più moderna legata alle esigenze tecnico-espressive tipiche del basso
            elettrico.

     Essendo il secondo volume del progetto didattico Basso Elettrico Jazz, questo testo ri-
     prende gran parte degli argomenti trattati nel volume 1 e offre esempi, descrizioni sui
     concetti di teoria, armonia e di prassi esecutive, per sviluppare e applicare ad un livello
     superiore e avanzato l’accompagnamento in ambito jazzistico.

     Approfondimenti e materiali didattici online
     A supporto e integrazione dei contenuti presenti nel libro, visitando la pagina online
     tramite il link: www.isukuverlag.com/basso-elettrico-jazz.html potrai trovare appro-
     fondimenti su esercizi, esempi, argomenti di teoria e armonia e video tutorial.

     File audio
     Gli esercizi e gli esempi che comprendono le tracce audio sono indicati con i simboli:

                              [ 1 ], [ 2 ], [ 3 ], etc.

     Link per scaricare le tracce audio in formato mp3:
     www.isukuverlag.com/--/----.zip

10
Ringrazio:
La Milestone School of Music – Piacenza, i Conservatori di Piacenza e Ferrara, il CPM
Music Institute – Milano, la Libreria Birdland, la Bassline Academy presso Bassline
Music Shop – Milano, la NAM Bovisa – Milano, e tutto il loro staff organizzativo che in
questi ultimi due anni mi ha supportato e ospitato offrendomi diverse occasioni per una
crescita professionale.
I musicisti e gli artisti con cui ho collaborato fino ad ora.
Tutti i colleghi musicisti e amici bassisti che hanno partecipato alla registrazione delle
tracce audio contenute nel libro.
Dario Deidda, Lorenzo Poli, Jody Borea e Renato Podestà per il pregevole apporto dona-
to durante le varie fasi di realizzazione di questa opera.
I miei allievi che offrono sempre nuovi spunti e domande che stimolano la mia curiosità,
dandomi la possibilità di trovare strategie e nuove soluzioni didattiche che ho potuto
inserire anche in questo metodo.
I miei cari che sono sempre al mio fianco con amore e dedizione.

                                                                                             11
PARTE I
CAPITOLO 1 – ARPEGGI DI QUADRIADE
                                                  Obiettivo: Conoscere e applicare gli arpeggi di quadriade

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                   DI QUADRIADE IN STATO FONDAMENTALE
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      Dopo aver affrontato gli arpeggi di triade e i loro rivolti, possiamo ora occuparci delle quadriadi,
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      MODO MAGGIORE – Scala di FA Maggiore= ]][

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                                       F #7
                                              œ     œ    œ    œ   œ      œ    œ # œœ œ œ œ
               œMINORE      œ– Scala
                                                             B m7                  E7

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      MODO
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                                     di FA   Minore Armonica
                                                                                      œ w
                                                                                             œ œ
      In questo  Capitolo prediligeremo l’uso della scala minore armonica. Nel Capitolo 3 affronteremo
              F maj7
      l’uso di altre scale minori da applicare su accordi e cadenze di modo œminore.
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      1   b
         b b Con   il termine armonizzazione si intende la costruzione degli accordi su ogniw singolo grado di
             una scala. L’armonizzazione si può realizzare a tre voci (accordi di triade), a 4 voci (quadriadi), o a più voci.

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                                                                                                                                 15
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CAPITOLO 2 – ESTENSIONE DI UNA LINEA DI BASSO
                   Obiettivo: Costruire linee con una estensione ampia e su differenti registri

  PREMESSA

  Dopo lo studio dei rivolti degli accordi, con il quale abbiamo “esplorato” il registro grave del
  nostro strumento, in questo capitolo vedremo quali sistemi utilizzare per sviluppare delle linee
  con una estensione ampia, in modo da conoscere anche il registro medio-alto del basso elettrico.
  Questo ci consentirà di acquisire una visione globale dal punto di vista geometrico e di integrare
  il fraseggio melodico con ulteriori sfumature timbriche.

2–1    1 ESTENSIONE MELODICA DI UNA LINEA DI BASSO

  Analizzando la seguente linea di basso, possiamo osservare due note nel riquadro che costituisco-
  no rispettivamente la nota più bassa e più alta utilizzate in questo frammento.

  Esempio 1 – “Take the A Train” (sezione A)

  Escludendo le alterazioni, possiamo costruire una scala che rappresenta l’insieme delle note che
  possono essere contenute all’interno di questi due poli e identificare così l’estensione della linea
  di basso.

  Tenendo conto di questa prospettiva, potremo realizzare altre linee spostando le due note estreme,
  adattandole su differenti registri in base anche al contesto musicale in cui ci troveremo.

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PARTE II
CAPITOLO 5 – ABBELLIMENTI RITMICI E DI ESPRESSIONE

                           Obiettivo: Utilizzare gli elementi tecnico-espressivi dello strumento

5–1    1 SKIPS

  La Skip Note (“nota saltellante”) è una nota che si usa per arricchire ritmicamente l’andamento
  di una linea di walkin’ bass. Essa viene inserita all’interno di una cellula ritmica, composta da un
  ottavo puntato, che corrisponde al quarto della misura ridotto del valore della skip note, più un
  sedicesimo (skip note), ed eseguita con un leggero accento3.

  Esempio A

  La skip note imita il disegno ritmico eseguito dal piatto ride della batteria. La cellula contenente
  la skip note può essere inserita su ogni quarto della misura.

  APPLICAZIONE DELLE SKIP NOTES

  PATTERN BASE

  Applica le seguenti varianti ritmiche sul pattern base. Per scegliere la skip usa una nota ribattuta
  (vedi esempio 1).

                corda a vuoto

  3      L’accento generalmente non viene scritto sulla nota, ma è fondamentale per rendere efficace
         l’effetto ritmico interpretativo. Occorre dedicare del tempo durante lo studio di questa abilità
         tecnica, specialmente per articolare in modo netto il passaggio tra la nota accentata e quella debole.
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CAPITOLO 7 – RHYTHM CHANGES (II)

                 Obiettivo: Conoscere forme e progressioni standard del repertorio jazz (II)

Proseguiamo lo studio iniziato nel volume 1 affrontando alcune sostituzioni armoniche che spes-
so si utilizzano nei Rhythm Changes, e che diventeranno delle formule da applicare dopo che
avremo imparato a riconoscerle attraverso l’analisi armonica e l’ascolto dei dischi.

7–1     1 PROGRESSIONI IN “TWO FEEL”

Esempio 1 – Progressione base

 A1

 A2

 B

 A3

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BIBLIOGRAFIA
      BIBLIOGRAFIA

      Jaco Pastorius Modern Electric Bass
      Musical transcriptions and analysis of an interview of Jaco Pastorius by Jerry Jemmott
      [Jaco Pastorius]
      DCI Music Video Productions Inc., 1985

      Trattato di armonia
      [Arnold Schönberg]
      Universal Edition, Vienna 1922 – Il Saggiatore, Milano 2014

      How to Improvise
      [Hal Crook]
      Advance Music, 1991

      Berklee Jazz Bass
      [Rich Appleman, Whit Browne, Bruce Gertz]
      Berklee Press, 2016

      Inside the Standards
      [Attilio Zanchi]
      Volontè & Co., 2018

      The Complete Electric Bass Player
      [Chuck Rainey]
      Amsco Publications, 1985

      The Jazz Theory Book
      [Mark Levine]
      Sher Music Company, 1995

      Walkin’ Bass
      [Attilio Zanchi]
      Carisch, 1995

      The Improviser’s Bass Method
      [Chuck Sher]
      Sher Music, 1979

      The Jazz Bass Book – Technique and Tradition
      [John Goldsby]
      Backbeat Books, 2002

      Teoria Musicale
      [Luigi Rossi]
      Casa Musicale Edizioni Carrara, 1977

      Standing in the Shadows of Motown
      The life and music of legendary bassist James Jamerson
      [Dr. Licks]
      Dr. Licks Publication, 1988

144                                         © 2021 MBJ2-IT21, Isuku Verlag
BIBLIOGRAFIA
Modern Walkin’ Bass Technique
[Mike Richmond]
Ped Xing Music, 1983

John Patitucci
60 Melodic Etudes for Acoustic and Electric Bass
[John Patitucci]
Carl Fischer, 2005

The Monk Montgomery Electric Bass Method
[Monk Montgomery]
 Studio 224, 1978

Jaco Pastorius
Bass Signature Licks
[Dan Towey]
Hal Leonard, 2002

Ray Brown’s Bass Method
[Ray Brown]
Ray Brown Music, 1999 (ed. originale, 1963)

Armonia
[Walter Piston]
EDT, 1989

Metodologia dell’Insegnamento Strumentale
Aspetti generali e modalità operative
[Anna Maria Freschi, Roberto Neulichedl]
Edizioni ETS, 2012

Building Jazz Bass Lines
[Ron Carter]
Hal Leonard, 1998

Laboratorio ritmico di basso
[Massimo Moriconi]
Nuova Carisch, 2001

14 Jazz & Funk Etudes
(for Bass Clef Instruments)
[Bob Mintzer]
Warner Bros Publications Inc., 1995

Teoria, armonia e nozioni di arrangiamento jazz
[Susanna Gramaglia]
Ricordi, 1992

Bass Lessons with the Greats
Lincoln Goines, Jimmy Haslip, Alphonso Johnson, Francis “Rocco” Prestia, Gary Willis, Victor
Wooten
[Glenn Letsch]
Manhattan Music Inc., 1994
                                      © 2021 MBJ2-IT21, Isuku Verlag                           145
BIOGRAFIA

                                        Alex Carreri
                                        Diplomato in Contrabbasso, Musica Jazz e Didattica Musi-
                                        cale. Ha collaborato con: Eric Marienthal, Fabrizio Bosso,
                                        Javier Girotto, Rob Sudduth, Scott Hamilton, Giovanni
                                        Falzone, Bebo Ferra, Laura Fedele, Tony Arco, Alessio
                                        Menconi. Ha suonato in diverse rassegne e jazz club: Blue
                                        Note – Milano, Yorckschlosschen Jazz Club – Berlino [DE],
                                        Free Blues Club – Stettino [PL], Crown Towers – Mel-
                                        bourne [AU], Alexander Platz – Roma, Pinocchio Jazz
                                        Club – Firenze, Muziek Cafè – Amsterdam [NL], Eddie
                                        Lang Jazz Fest – Monteroduni (IS), Jazz Ascona Festival
                                        [CH], March Manouche Festival [UK], La Brasserie di
                                        Monaco [MC], Festival del Cinema di Locarno [CH]. Ha
                                        all’attivo diverse collaborazioni in ambito pop con: Enri-
co Ruggeri, Andrea Mirò, Simona Bencini (Dirotta su Cuba), Silvia Mezzanotte, Iva Zanicchi,
Gianni Togni. Ha realizzato in qualità di solista gli album Chemical Blend, Videoradio/Rai Trade,
2006 e Don’t You Worry ‘Bout A Thing, Ultrasound Records, 2012. Ha preso parte a numerose
produzioni discografiche, tra le quali: 2nd Street di Groovin’Action, Music Center, 2009; Bologna
Skyline di Andrea Ferrario & Michele Francesconi, Alfamusic, 2015; Stand By Me di Larry Ray,
Azzurra Music, 2004; Andrea (2005), A fior di pelle (2007), La Fenice (2009) e Elettra e Calliope
(2012) di Andrea Mirò, Anyway; Swing & Roll di Sugarpie & The Candymen, Irma Records, 2011.
Dal 2007 insegna Basso Elettrico, Contrabbasso e Musica d’insieme presso la Milestone School of
Music di Piacenza. Ha svolto diverse Master class e Demo clinic presso varie associazioni cultu-
rali e manifestazioni musicali, tra cui: DISMA Music Italy Show – Bologna, L’Accademia Centro
Musicale – Parma, Second Hand Guitar – Milano. È coautore con Luca Dell’Anna e Maxx Furian
del metodo play-along Jammin’ on Contemporary Jazz Tunes, volumi 1, 2, 3 per Basso Elettrico,
Piano e Tastiere, e Batteria, Edizioni Cobert 2018.

                                                                               www.alexcarreri.com

Alex Carreri usa bassi elettrici Ibanez, corde Gallistrings, amplificatori per basso GR Bass, cavi Lab
Audio Technology e rampe per basso Finger Ramp.

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