2 PRIMA PARTE - Regione Marche
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periodico culturale della regione marche periodico culturale della regione marche indice 2 PRIMA PARTE Politica culturale, analisi e prospettive 16 SECONDA PARTE The best of Azioni e progetti per istituti e beni culturali periodico culturale della regione marche 32 TERZA PARTE The best of Azioni e progetti per le attività culturali Nel segno della n.5 cultura Lo spettacolo Azioni e progetti 2010/2013 nelle Marche
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive le, ettive In questo momento, contesto internazionale e crisi eco- nomica costringono a ripensare il modello di sviluppo economico e sociale e a riconsiderare, anche in materia di politiche culturali, forme e modi dell’intervento pubblico Siamo di fronte alla possibilità, o meglio alla certezza, che i finanziamenti disponibili per la gestione delle attivi- tà culturali nei prossimi anni subiranno una drastica dimi- nuzione, tale da non consentire una prosecuzione delle attività previste secondo le usuali modalità di sostegno di circuiti di attività, per gran parte sorti durante gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso. A partire in modo particolare dall’ultima legislatura la Regione Marche ha scelto di investire sulla cultura collo- candola tra le priorità del programma di governo regio- nale fino ad approvare il grande progetto del Distretto Culturale Evoluto Marche 3
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive Da dove siamo partiti: il Piano regionale triennale dei Beni e delle Attività culturali 2011-2013 Qualificazione, diversificazione e trasversalità dell’offerta culturale; un’idea di numero di centri studi e istituti cultu- cultura intesa come risorsa per lo sviluppo economico e sociale e veicolo per rali; una forte tradizione religiosa e un l’occupazione qualificata; la costruzione di reti istituzionali e di soggetti culturali; considerevole patrimonio di luoghi di la consapevolezza e il rafforzamento dell’identità regionale in dialogo con l’oriz- spiritualità; l’avvio di un processo di zonte globale. Sono questi gli obiettivi generali contenuti nel Piano regionale rete sul territorio. per i beni e le attività culturali nel triennio 2011- 2013, approvato dalla Giunta Tra i punti critici: la frammentazione regionale che hanno contraddistinto l’azione dell’Assessorato e della IF Cultura. dell’offerta culturale in piccole inizia- Il nuovo ciclo di programmazione triennale è stato emanato in un momento molto tive di livello locale; la difficoltà nella particolare, segnato da una crisi profonda e aggravato ulteriormente e dramma- gestione delle aperture e delle attività ticamente dai tagli della manovra finanziaria proposta dal Governo nazionale ordinarie degli istituti e luoghi della agli enti locali. Di fronte a ciò, la Regione Marche ha fatto una scelta forte e in cultura; la scarsa capacità del sistema controtendenza, aumentando già nel bilancio 2011 le risorse per la cultura, che di assorbire e impegnare forza lavoro complessivamente sono passati da 7 a 12 milioni di euro. Le Marche hanno deci- a fronte della grande offerta di ope- so di investire in un settore che altri hanno tagliato e di porsi come laboratorio ratori di settore qualificati; l’ecces- per una sfida di sviluppo reale. siva proliferazione dei centri di spe- Il Piano è la prima attuazione della nuova legge regionale, la L.R. 4/2010 relativa sa regionali in materia di cultura; la 4 al settore dei beni e attività culturali; le materie spettacolo e cinema sono regola- sovrapposizione degli eventi culturali. mentate da altre due normative specifiche, la L.R. n. 7/09 (Norme per il sostegno In particolare, gli interventi che ver- del cinema e dell’audiovisivo) e la . n. 11/09 (Disciplina degli interventi regionali ranno messi in campo riguarderanno / in materia di spettacolo dal vivo). attività e progetti per la valorizzazione La spesa per la cultura pur non venendo tagliata ma, anzi, aumentata, andava e di concorso per la tutela del patri- comunque razionata, razionalizzata e riorientata, favorendo la creazione di monio culturale, attività di promozio- 5 fattori e condizioni in grado di garantire un reale sviluppo sociale, identitario ed ne e attività trasversali e di sistema. economico. Investire nella cultura significa investire sulla qualità e sull’eccellen- Tra queste, precise misure a soste- za, considerandola come strumento che apre allo sviluppo, in connessione con gno del turismo culturale, nonché altri settori quali il turismo, la valorizzazione del territorio ma anche le politiche ai progetti culturali del territorio in sociali e la produzione industriale. In questo senso il governo della cultura vuole quanto attrattori di flussi turistici. In essere forte leva trasversale, con tutti i settori del governo regionale. particolare, di concerto con il Piano di Per la definizione degli obiettivi la Regione ha tenuto conto di una serie di punti promozione turistica, oltre alla valo- di forza e anche di alcune criticità. Tra i primi: una grande disponibilità di conte- rizzazione di Urbino, città Unesco, nel nitori culturali – musei, biblioteche, abbazie, chiese, palazzi storici - recuperati e 2011 è stata posta grande attenzione ripristinati grazie ai fondi europei e del sisma; un grande interesse da parte delle alla valorizzazione della figura e degli piccole e medie imprese del settore cultura che hanno poi aderito al Distretto itinerari di Lorenzo Lotto, in concomi- culturale; la vivacità e capillarità nella produzione culturale; un elevato livello di tanza con la grande mostra delle Scu- consumi culturali dei cittadini marchigiani superiore alle medie nazionali; un alto derie del Quirinale dedicata all’artista
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive veneto. attenzione all’itinerario su Lorenzo Lotto, con la grande mostra apertasi Esiste un sistema pubblico a supporto nelle Scuderie del Quirinale dedicata all’artista veneto. di tale ricchezza, che nei decenni ha Forti implicazioni a carattere culturale ha anche il turismo religioso: nel 2011 è creato una rete capillare di servizi, stato avviato il progetto interregionale relativo all’itinerario della via Lauretana garantendo livelli essenziali di servizi mentre ad Ancona si è tenuto grande evento del Congresso Eucaristico Nazio- culturali pubblici diffusi. nale. Per quel che riguarda gli eventi, mostre, rassegne, spettacoli, il piano del I soggetti pubblici che con diverse turismo ha previsto la realizzazione di un calendario unico degli eventi, promos- competenze e responsabilità si sono so anche al fine di destagionalizzare l’offerta turistica. affiancati nelle politiche di organizza- In tutti questi, in continuità con quanto fatto negli anni precedenti che ha avuto zione della cultura e dei servizi cul- il suo culmine nella mostra di Padre Matteo Ricci (2010), la cultura è stata uno turali sono naturalmente lo Stato, la degli asset primari su cui si è investito per qualificare l’offerta complessiva del Regione e il sistema degli Enti Locali, brand Marche in Italia e all’estero in quanto strumento di promozione comples- in particolare dei Comuni, enti su cui siva della regione e delle sue risorse anche produttive. Sono stati previsti, infine, ricade l’onere maggiore di gestione progetti speciali per il triennio 2011-2013 quali lo sviluppo del Distretto culturale diretta dei servizi culturali al cittadino. evoluto; l’apertura dei numerosi contenitori culturali grazie a borse lavoro e Sono i Comuni infatti che sono nor- opportunità lavorative per i giovani e grazie all’impiego di volontari qualificati malmente i proprietari ed i gestori over 60; il recupero dei beni monumentali per la fruizione allo scopo di rivitaliz- diretti di Istituti e luoghi della cultura zare i centri storici cittadini; iniziative a sostegno del patrimonio archeologico, la (secondo la definizione del Codice dei promozione unificata dei musei delle Marche. Beni Culturali): in carico ai Comuni per la maggior parte ‘pesano’ musei, Servizi culturali diffusi e ruolo del sistema pubblico di supporto. Le azioni della biblioteche, teatri, e sono i Comuni Regione che hanno la responsabilità prima dei La regione Marche è un territorio ricco di cultura, di patrimonio culturale diffuso, progetti territoriali locali e dei servizi di potenzialità e risultati concreti nella produzione di fatti, prodotti ed eventi locali, anche di valenza culturale, al culturali. cittadino. Lo Stato, con sempre maggiore chia- rezza successivamente alla riforma del titolo V della Costituzione, ha il compi- to di tutelare il patrimonio culturale, e nelle Marche opera attraverso l’azione delle Soprintendenze, che intervengo- no con progetti di restauro, di scavo, di tutela passiva (vincoli) e spesso allargano il loro ambito di competen- za, affiancando Regione e territorio nel promuovere progetti ed eventi di valorizzazione. In genere, dal punto di vista finanzia- rio, il maggior onere di spesa resta in capo al sistema degli Enti Locali, mentre Regione, da un lato e Sta- to dall’altro intervengono con inve- stimenti mirati o azioni di sistema che orientino verso valorizzazione e sostenibilità azioni progetti e servizi
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive di produzione e fruizione culturale. Tutto questo in un quadro di crescente Schematicamente possono essere criticità che sta mettendo a rischio la stessa conservazione del patrimonio e elencati i seguenti risultati: l’erogazione di servizi culturali essenziali. - tutta l’attività della stretta ero- Le politiche regionali hanno puntato fortemente alla razionalizzazione del gazione dei servizi culturali è stata sistema ‘storico’ di erogazione dei servizi avviando, dall’inizio della legisla- ripensata e rilanciata potenziando il tura, un processo riformatore complessivo di ambito culturale che ha portato nesso tra economia e cultura: i seguenti risultati: - è stato avviato il progetto di Distret- - i maggiori enti ed istituzioni dello spettacolo, su forte regia regionale, si to Culturale evoluto delle Marche, sono costituiti nel Consorzio Marche Spettacolo con l’obiettivo di favorire di seguito brevemente descritto nel processi di razionalizzazione e di sviluppo dell’attività del settore; è sorto suo livello di attuazione; inoltre in Ancona il Polo Teatrale regionale per la produzione della prosa, che - attraverso bandi specifici sono sta- unifica gli enti che precedentemente operavano separatamente. te per la prima volta sostenuti i - è nata la Fondazione Marche Cinema Multimedia, presieduta dall’attore Neri progetti di investimento delle impre- Marcoré, che ha aggregato la Marche Film Commission, la Mediateca delle se culturali e creative, dalle case Marche e le funzioni di catalogazione del patrimonio regionale, con l’obietti- editrici, alle ditte di servizi culturali vo di sviluppare la filiera del cinema, dell’audiovisivo e della fruizione digitale avanzati, alle sale cinematografiche. del patrimonio; L’integrazione diretta di risorse, - è stato predisposto un progetto integrato per le aperture e la promozione gestite in sostanziale coerenza, che dei musei e degli istituti culturali delle Marche che ha impiegato oltre 80 viene stimata nel biennio 2010-2011 giovani laureati (borse di studio e lavoro) e il volontariato degli anziani (pro- supera i 60 milioni di euro, quadru- getto Silver art). La Regione inoltre ha lavorato per il rilancio dell’immagine plicando di fatto la normale capacità complessiva del sistema (progetto Happy museum); di spesa del settore. - sono state sostenute le reti per la razionalizzazione dei servizi degli istituti La Regione nell’ultimo ciclo di pro- culturali: i poli bibliotecari da un lato e i sistemi museali dall’altro. grammazione ha destinato risorse significative al recupero di patrimo- Sostegno pubblico per lo sviluppo dei territori: trasversalità della cultura e pro- nio edilizio storico di valore cultura- 6 getti di sviluppo a base culturale le. Molti degli interventi sono in cor- Negli ultimi anni le politiche regionali di settore nelle Marche hanno adottato so di attuazione o di completamento in modo crescente una prospettiva della cultura come pervasiva e trasver- e oltre 19 ME di risorse debbono / sale, mettendo in campo una molteplicità di progetti nei quali la cultura si è ancora essere erogate. saldate di volta in volta con l’innovazione tecnologica, il sostegno all’impre- sa, l’internazionalizzazione, il turismo, le politiche giovanili e socio-sanitarie, Complessivamente nell’arco del 7 la formazione, l’agricoltura (ambiente, agroalimentare, sviluppo rurale) e triennio 2010/2013 la Regione Mar- la green economy con una fertilizzazione reciproca di settori e filiere ed un che ha attivato risorse per la cultura significativo effetto moltiplicatore delle risorse attivate. pari a 41 mln di euro di cui, 19 mln Il progetto di Distretto Culturale Evoluto nelle Marche cerca di rendere coe- di euro per investimenti plurien- rente questo quadro, inserendo le esperienze avviate in un sistema territo- nali sul patrimonio monumentale, riale di relazioni tra pubblico e provato volto a sviluppare le potenzialità del 7.850.000,00 euro invece sono le territorio regionale in ambito culturale, a garantire il governo integrato delle risorse intercettate per progetti “tra- dinamiche di settore e a sostenere programmi di sviluppo locali, Finalizzato sversali” (esempio: borse lavoro, a sostenere uno sviluppo locale trainato dalla cultura, il Distretto incentiva fondi del settore delle Politiche gio- il crearsi di nuove professionalità e aggregazioni tra beni e attività culturali vanili destinati ai progetti “Luoghi e produttive, la promozione della visibilità del comparto anche in ambito dell’animazione” e “Officine della internazionale, la costituzione di filiere orizzontali e verticali e l’integrazione creatività”) che hanno integrato il tra istituzioni e imprese. bilancio ordinario.
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive L’analisi/1 La cultura per ripartire. Gli intellettuali per le Marche (2012) Cultura e ricerca innescano innova- nostro Paese vive rischia di restrin- di governo”. “Siamo certi – ha pun- zione, e dunque creano occupazione, gere gli orizzonti, costringendoci a tualizzato l’assessore – che la Cultu- producono progresso e sviluppo”: limitare il lavoro solo sulle questioni ra è strumento strategico di questo è il principio che sta alla base della emergenziali, precludendoci di fatto lavoro e ha forte valenza economica, politica culturale della Regione su una efficacia reale”. per questo la Regione Marche ha cui si fonda il ‘Manifesto di Ancona’, Così come ha fatto ‘Il Sole 24 Ore’, scelto di investire sulla Cultura e ha approvato nel Forum Cultura come promotore per una ‘Costituente della iniziato a farlo in questa legislatura, Risorsa come Valore (Aprile 2011), e cultura’, attraverso la pubblicazione collocandola tra le priorità dell’azio- riaffermato nel corso dell’appunta- di un ‘Manifesto’ in cinque punti. ne regionale, aumentando sensibil- mento con l’intellettualità marchigia- L’organ house di Confindustria ha mente le risorse pur di fronte ai tagli na: “La cultura per ripartire. Gli intel- posto al centro il tema della cultu- del Governo centrale e alla crisi di lettuali per le Marche” due giorni di ra con adesioni illustri. Il manifesto tutto il comparto degli enti locali, e confronto e dibattito organizzati nel sostiene, tra l’altro, che “la cultura cercando di operare con rigore, qua- gennaio 2012 all’Abbadia di Fiastra, deve tornare al centro dell’azione di lificando gli interventi, valorizzando voluti dall’assessore alla Cultura, governo. Dell’intero Governo, e non la trasversalità della cultura rispetto Pietro Marcolini che ha così spiegato ai settori più diversi, razionalizzando di un solo ministero che di solito ne la spesa e impegnando i soggetti a il motivo di un nuovo incontro con è la Cenerentola. E’ una condizione collaborare in un ottica strategica. La l’intellettualità marchigiana: “Essen- per il futuro dei giovani. Chi pen- crisi d’altro canto è un acceleratore zialmente perché lo richiede il tempo sa alla crescita senza ricerca, senza della trasformazione e di fronte ai che stiamo vivendo. Sulla base della cultura, senza innovazione, ipotizza tanti che ricordano che ‘nulla resterà precedente esperienza di Ancona- per loro un futuro da consumatori come prima’ vogliamo misurarci con Monte Conero, ‘Cento intellettuali disoccupati, e inasprisce uno scontro la prospettiva del cambiamento e per le Marche’, nata da una felice generazionale senza vie d’uscita”. con le risposte e con le scelte che intuizione del Presidente Spacca e L’esigenza che ha suggerito l’appun- esso richiede. Per questo abbiamo della casa editrice Affinità Elettive, tamento di Fiastra è stata duplice, chiamato a raccolta chi coltiva insie- abbiamo riproposto un momento di spiega Marcolini: “da una parte ten- me il pensare generale e quello spe- confronto tra l’istituzione regionale tare di superare l’ipnosi della crisi, cialistico, lo sguardo sull’orizzonte e l’intellettualità che nelle Marche dando respiro al pensiero e forza e la cura del dettaglio, chiedendo è nata, vive o opera. E’ forse più all’immaginazione, dall’altra inter- un contributo puntuale, a docenti, corretto dire che l’istituzione non rogarci su come la cultura possa giornalisti, scrittori e poeti, artisti ed ha voluto solo e tanto confrontarsi, essere qualcosa di molto concreto, editori, economisti e ricercatori”. quanto essere contesto e strumen- che supporti questo sforzo e insie- to di una riflessione che pare tanto me costituisca una base di proposta Il dibattito urgente quanto più la crisi che il innovativa di politica e di strumenti Condotto sulla base di documenti
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive preliminari predisposti dai coordi- rale, cosicché dalla cultura derivi un della cultura coscienza sussidiaria, natori dei tavoli, il dibattito è sta- contributo con evidenza superiore al apertura alla trasversalità, da coniu- to aperto e proficuo, non c’è stata bisogno che chiede di essere rico- gare con una forte regia regionale, autorappresentazione drammatizza- nosciuto. perché senza regia tutto tende all’en- ta di operatori a caccia di risorse, La seconda è rendicontazione e tropia. Non tante piccole cose che si ma la disponibilità ad approfondire valutazione: è necessario che ogni sostituiscono al rischio della società, implicazioni e spunti posti dai temi euro speso per progetti e iniziative ma forti azioni di sistema che indiriz- proposti e la ricchezza dei contenuti in ambito culturale sia sottoposto a zino e inneschino dinamiche virtuose. emersi è stata la base su cui i coordi- un attenta logica di rendicontazione natori dei tavoli hanno predisposto del beneficio diretto e indiretto che Esigenza del contributo di intelligenza dei documenti di sintesi da presenta- l’intervento va a generare. Questo con ed esperienza degli intellettuali nelle re in plenaria. sente di non percepire come arbitrario politiche culturali della Regione L’intervento del Presidente Gian un investimento in cultura in momenti “Attraverso la vostra sensibilità e Mario Spacca è stato di particolare in cui la spesa pubblica è razionata, i le vostre idee stimolate riflessioni e valore e incoraggiamento, ha ribadi- servizi sono ridimensionati e concen- strategie utili per affrontare le proble- to ruolo e funzione trasversale e stra- trati sulle priorità. Questo è l’approc- matiche della contemporaneità – ha tegica della cultura, ha riproposto cio che va esteso trasversalmente detto il presidente, Gian Mario Spac- una riflessione attenta su identità e ai diversi ambiti: dall’intervento su ca, rilevando l’utilità del contributo potenzialità delle Marche, nonché teatri, biblioteche, musei, pinacote- di intelligenza ed esperienza degli sul ruolo e la funzione del governo che e archivi, a quello su spettacolo, intellettuali nelle politiche culturali regionale, in un ottica di programma- festival e mostre, cinema e tradizio- della Regione. “Questo appuntamen- zione di medio periodo che guarda ni popolari; dall’investimento per il to è ispirato proprio dall’esigenza alle Marche del 2020 e in un orizzon- restauro ambientale e architettonico di un vostro contributo in termini di te di dialogo sovraregionale a partire del paesaggio e dei centri storici al idee e riflessioni, fondamentali per dal contesto di regione Adriatico- ruolo di università, accademie, con- far crescere il sentimento di comu- Ionica. Ai risultati delle due giornate servatori, fondazioni, centri studi e nità e appartenenza”. Le Marche, di lavoro sarà dedicato un volume case editoriali; dal riordino e ristrut- ha aggiunto Spacca, sentono forte 8 apposito di atti per non perdere il turazione del circuito lirico - sinfonico la necessità di riflettere sulla pro- valore di quanto accaduto, affidan- teatrale fino al sostegno delle impre- pria identità e vocazione superando dolo a uno strumento di riflessione se creative, che puntano su design, i localismi: “Per affrontare le difficol- duratura. ricerca e innovazione tecnologica di tà congiunturali occorre il contributo processo e di prodotto. degli intellettuali che sono liberi da I principi base emersi dai tavoli di logiche di interesse o di appartenenza Ultimo concetto generalmente emer- lavoro e sanno guardare ad orizzonti lontani so dal lavoro dei tavoli e quello del Ad animare la riflessione, alcuni con- ripensamento del rapporto tra fun- per individuare soluzioni e accrescere cetti che, trasversalmente, hanno zione pubblica e ruolo privato anche la forza del territorio”. Il presidente attraversato tutti i tavoli: il primo è in materia di cultura. Occorre puntare ha quindi rilanciato il progetto del- cultura per lo sviluppo, cultura per sul rapporto strategico tra pubblico e la Macroregione adriatica “prezioso ripartire, accentuando la leva stru- privato, includendo nuovi soggetti ed per superare il concetto di frontiera, mentale che la cultura può avere per esperienze, portando economia nel ampliare gli orizzonti e guardare al ragionare in termini generali, senza mondo della cultura per come finora mare Adriatico come comunità che rinunciare allo specifico settoriale, l’abbiamo conosciuto e innestando cresce e si sviluppa”. Innovazio- ma ponendo sulle spalle della cultu- cultura nel mondo dell’economia per ne, creatività e conoscenza sono le ra un interrogativo di carattere gene- rilanciarlo. Questo chiede al governo migliori virtù delle Marche, punti di
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive forza che il governo regionale rilan- preparatori hanno lavorato Pierluigi ad alta vocazione imprenditoriale, e cia investendo, in controtendenza, Sacco, Francesco Adornato, Stefania la partecipazione culturale delle nuo- sulle politiche culturali, ha concluso Benatti, Carlo Pesaresi, Maria Luisa ve generazioni; welfare (illustrato da il presidente. Polichetti e Paola Mazzotti. Dal dibat- Giuseppe Roma) come intervento che adegui le politiche della Regione ai tito sono emerse strategie mirate e La cultura, e le sue declinazioni, quale nuovi bisogni dei cittadini marchigia- spunti di riflessione sulle politiche fattore strategico di crescita produtti- ni e alla situazione socio economica in va ed economica culturali del territorio: economia (il rapido cambiamento. Perché cultura I tavoli di confronto cui documento è stato illustrato da e welfare hanno lo stesso obiettivo: Francesco Adornato) come cultura La cultura per ripartire: è il titolo stes- far crescere le persone, il benessere alla base di uno sviluppo competitivo e il senso di appartenenza alla comu- so dell’appuntamento a sollecitare una riscrittura del ruolo delle attivi- fondato sulla sostenibilità, il rispet- nità; paesaggio (di cui ha relazionato tà culturali all’interno della società, to e la valorizzazione dell’ambien- Maria Luisa Polichetti) come ricono- riportandole nel mondo dell’econo- te e delle risorse umane, l’efficien- scimento della ricchezza e della com- mia. Quattro i temi focali del progetto tamento dei luoghi di cultura quali plessità del sistema ambientale, in su cui sono stati costituiti i tavoli di biblioteche e musei; creatività (di cui continua trasformazione, quale punto lavoro, veri e propri laboratori di idee: ha relazionato Pier Luigi Sacco) per di partenza di una nuova impostazio- economia, creatività, welfare e pae- rilanciare la produzione creativa, in ne delle dinamiche di gestione del saggio. Alla stesura dei documenti un territorio come quello marchigiano territorio. 9
L’analisi/2 L’indagine Symbola e Unioncamere Marche seconda regione italiana per ricchezza prodotta dalla Cultura (2013) Pesaro e Urbino si piazza al terzo La cultura infatti frutta al Paese il 5,4% tiene, guadagna terreno. posto nella classifica delle migliori della ricchezza prodotta, equivalente Si tratta del primo rapporto in Italia dieci province italiane per ricchezza a quasi 75,5 miliardi di euro, e dà lavo- a quantificare il peso della cultura prodotta dalla cultura. E Macerata ro a un quasi milione e quattrocento- nell’economia nazionale. Con risulta- conferma l’ottava posizione. Le Mar- mila persone, ovvero al 5,7% del totale ti, spiegano Symbola e Unioncamere, che quindi sono rappresentata più degli occupati del Paese. E allargando che parlano chiaro: la cultura non si che bene, con 2 province nelle prime lo sguardo dalle imprese che produ- tocca. Non per un aristocratico riflesso 10, nella graduatoria di Fondazione cono cultura in senso stretto – ovvero condizionato che guarda al passato. Symbola e Uniocamere della ricchezza industrie culturali, industrie creative, Ma perché è la cultura - con nuove e prodotta in Italia dalla cultura. Non patrimonio storico-artistico e architet- impreviste contaminazioni: designer a caso questa Regione è seconda in tonico, performing arts e arti visive e piccoli artigiani, creativi e industrie, Italia per valore aggiunto dovuto al – a tutta la ‘filiera della cultura’, ossia artisti e stilisti, smanettoni e contadi- sistema produttivo culturale. ai settori attivati dalla cultura, come ni - a sostenere e far girare la parte La classifica è contenuta nello studio il turismo legato alle città d’arte, il più innovativa, dinamica e reattiva del “Io sono cultura - L’Italia della qualità valore aggiunto prodotto dalla cultura nostro sistema produttivo. e della bellezza sfida la crisi” elabora- schizza dal 5,4 al 15,3% del totale “Nel mondo c’è una domanda di quali- to da Symbola e Unioncamere con la dell’economia nazionale. tà che l’Italia sa intercettare – ha com- collaborazione e il sostegno dell’As- Nonostante i sacrifici imposti dall’au- mentato Ermete Realacci, presidente sessorato alla cultura della Regione sterity e dalla miopia di parte della di Symbola - Fondazione per le qualità Marche presentato il 4 luglio all’Uni- classe dirigente del Paese, la cultura italiane. Non a caso quando l’Italia fa versità di Macerata nell’ambito degli dimostra ancora una volta di essere l’Italia e scommette su innovazione, appuntamenti del Festiva della Soft uno dei motori primari della nostra ricerca e green economy e le incrocia Economy. Uno studio che rappresenta crescita. Mentre la crisi imperversa e con bellezza, qualità, legame con i la migliore risposta possibile a chi un pezzo consistente dell’economia territori, con la forza del made in Italy, sostiene che la cultura non produce nazionale fatica e arretra, infatti, il è un Paese forte capace di compete- PIL. valore aggiunto prodotto dalla cultura re sui mercati internazionali. Proprio
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive l’intreccio tra cultura e bellezza è una utile per capire le innovazioni e le ten- mia. Tenuta e reattività superiore alla delle radici più profonde e feconde denze della nostra economia e come media sono ancora più evidenti per la della nostra identità e della competiti- si posizionano le Marche rispetto ai dinamica occupazionale delle imprese vità della nostra economia. Il rapporto trend emergenti. Anche quest’anno la culturali: rispetto al 2011 gli occupati presentato oggi sta qui a dimostrarlo: nostra si conferma una delle regioni dal sistema cultura sono cresciuti nel l’industria culturale rappresenta, già con la migliore performance culturale: 2012 dello 0,5% a fronte del -0,3% oggi, parte significativa della produ- dalle industrie di questo comparto del totale dell’economia. Idem dicasi zione di ricchezza e dell’occupazione arriva, infatti, oltre il 6% del valo- considerando la variazione del nume- in Italia. Per affrontare la crisi e guar- re aggiunto della nostra economia, ro di imprese: nel 2012, il sistema dare al futuro l’Italia deve fare l’Italia. incidenza per la quale siamo secondi produttivo culturale ha visto crescere La cultura è l’infrastruttura immateria- soltanto al Lazio. Si tratta di un dato del 3,3% le proprie unità, mentre il le fondamentale di questa sfida”. che corrobora l’investimento dell’isti- resto del tessuto produttivo del Paese “Con questo rapporto, abbiamo volu- tuzione regionale che punta a fare rimaneva sostanzialmente immobile. to mettere sotto i riflettori ciò che di della cultura un vettore trasversale Ancora: il saldo della bilancia com- nuovo e di positivo si sta muovendo, alle diverse politiche settoriali. Emble- merciale del sistema produttivo cul- pur nella crisi: le tante imprese che matico in questo senso è il progetto turale nel 2012 ha registrato un attivo rinnovano il nostro made in Italy attra- del Distretto culturale evoluto delle record di 22,7 miliardi di euro. Lo scor- verso una sintesi unica fra cultura, cre- Marche, il cui primo avviso pubblico, so anno l’export di cultura ha sfonda- atività e tecnologia dove, non a caso, chiusosi il 21 giugno 2013 ha registra- to i 39,4 miliardi di euro, equivalenti sono spesso protagonisti i giovani to la presentazione di ben 20 progetti al 10,1% del dell’export complessivo e le donne, anche nel Mezzogiorno” d’interesse regionale”. nazionale, mentre l’import del com- – ha sottolineato Claudio Gagliardi, “Le Marche - ha affermato Fabio Ren- parto si è attestato sui 16,7 miliardi di segretario generale di Unioncamere. zi, Segretario generale di Symbola - si euro e costituisce il 4,4% del totale. “Il sistema produttivo culturale rap- confermano un laboratorio di quella La quasi totalità delle esportazioni del presenta la vera ‘filiera territoriale’: manifattura culturale che ha saputo sistema produttivo culturale proven- quella che produce all’interno del ter- innovare settori produttivi tradizionali gono dalle industrie creative, settore ritorio nazionale e moltiplica benesse- puntando sulla creativit à, sulla soste- che veicola la ricchezza dei nostri con- re per i territori, secondo una logica di nibilità e sulla qualità. La sfida, però, tenuti culturali attraverso l’artigianato rete che coinvolge tanti piccoli e medi è anche quella di rendere più acces- e il made in Italy. Ad oggi, il solo imprenditori, anche del mondo del sibile e fruibile lo straordinario patri- settore incide per il 9,3% del totale 1 non-profit. La sua capacità anticiclica monio storico, artistico, ambientale e esportazioni nazionali. In termini di deve far capire dove occorre oggi con- naturalistico della Regione utilizzando dinamica, negli ultimi tre anni si è centrare gli sforzi di politica economi- codici e linguaggi contemporanei pro- assistito a una crescita esplosiva delle ca e dove - a livello nazionale e locale pri delle industrie creative e culturali” esportazioni culturali: +11,5% medio 0 - è necessario incentivare investimen- annuo nel triennio 2009-2011 e +3,4% ti che ottengano effetti moltiplicativi Cultura, un comparto dalla reattività nel 2012. Di segno opposto, invece, la certi sull’occupazione, sui consumi, anticiclica dinamica delle importazioni. / sul turismo e a vantaggio delle espor- Sacrificata spesso sull’altare della Interessante anche la capacità attrat- tazioni di beni e servizi“. riduzione del debito pubblico, la cul- tiva della cultura sul turismo: se nel “La collaborazione della Regione Mar- tura dimostra una capacità di reazione 2012 la spesa turistica ha toccato i 1 che con Symbola e Unioncamere alla anticiclica migliore rispetto a quel- 72,2 miliardi di euro, ben 26,4 di essi realizzazione di questo rapporto – ha la del totale della nostra economia: sono stati attivati dalle industrie cul- commentato l’Assessore alla Cultura confrontando la performance ottenu- turali. In pratica si deve alla cultura della Regione Marche Pietro Marcolini ta dal settore cultura nel 2012 con oltre un terzo della spesa turistica sti- 1 - fa parte di una strategia di sviluppo quella del 2011, infatti, la flessione di mata sul territorio italiano nell’anno di a base culturale. Il Rapporto è uno valore aggiunto è contenuta al -0,3% riferimento. strumento conoscitivo estremamente rispetto al -0,9% del resto dell’econo- Le Marche. Pesaro Urbino e Macerata,
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive come evidenziato in apertura, sono ca, fanalino di coda performing arts e che italiane, nei centri di ricerca delle rispettivamente in terza e in ottava intrattenimento e patrimonio storico grandi industrie come nelle botteghe posizione nella classifica delle provin- artistico, rispettivamente con circa il artigiane, o negli studi professiona- ce che più producono ricchezza con la 2,7% e l’1%. li. Attraverso la classificazione in 4 cultura. Un risultato raggiunto grazie Se Pesaro Urbino e Macerata sono macro settori: industrie culturali pro- all’intreccio tra bellezza, cultura, inno- le ‘eccellenze culturali’ delle Marche, priamente dette (film, video, mass- vazione, saperi artigiani e manifattura è tutta la regione ad aver puntato media, videogiochi e software, musi- che ha saputo rilanciare il made in con decisione sulle industrie cultu- ca, libri e stampa), industrie creative taly e restituire all’economia marchi- rali. Non a caso le Marche si sono (architettura, comunicazione e bran- giana in generale, e a quella di Pesaro classificate al secondo posto sia nel- ding, artigianato, design e produzione Urbino e Macerata in particolare, una la graduatoria delle regioni che più di stile), patrimonio storico-artistico prospettiva al di là della crisi. Nella producono ricchezza con la cultura, architettonico (musei, biblioteche, provincia di Pesaro e Urbino, infatti, il sia nella graduatoria che considera archivi, siti archeologici e monumenti valore aggiunto creato dalla cultura è l’incidenza dell’occupazione prodotta storici), e performing art e arti visive il secondo più alto d’Italia: l’8,1% del- dalla cultura sul totale degli impiegati (rappresentazioni artistiche, diverti- la ricchezza complessiva del sistema dell’economia regionale. Nelle Mar- mento, convegni e fiere). Al corpo cen- economico locale. In valore assoluto che, infatti, il valore aggiunto creato trale della ricerca, come anticipato, è si tratta di oltre 705 milioni di euro. dalla cultura è il secondo più alto stata inoltre affiancata anche un’inda- E sempre la cultura impiega quasi 16 d’Italia: il 6,4% della ricchezza com- gine su tutta la filiera delle industrie mila persone, il 9,6% del totale degli plessiva del sistema economico loca- culturali italiane, ovvero quei settori occupati dell’intera provincia. Il con- le. In valore assoluto si tratta di oltre che non svolgono attività culturali, ma tributo maggiore arriva della industrie 2,3 miliardi di euro. Una cifra alla che sono altresì attivati dalla cultura. creative (architettura, comunicazione quale contribuiscono in modo pre- Una filiera articolata e diversificata, e branding, design e produzione di sti- ponderante l’artigianato, il design e della quale fanno parte: attività forma- le, artigianato) con il 75,4% del valo- le produzioni di stile, libri e stampa e tive, produzioni agricole tipiche, attivit re aggiunto del settore. Le industrie l’architettura. Nell’insieme la cultura à del commercio al dettaglio collegate culturali propriamente dette, invece, impiega oltre 50 mila persone, il 7% alle produzioni dell’industria cultura- contribuiscono con il 21,5%, da per- del totale degli occupati dell’intera le, turismo, trasporti, attività edilizie, forming arts e intrattenimento arriva regione. Il contributo maggiore arriva attività quali la ricerca e lo sviluppo un altro 2,1% e infine dal patrimonio della industrie creative (architettura, sperimentale nel campo delle scienze storico-artistico viene lo 0,8%. comunicazione e branding, design e sociali e umanistiche. Macerata, invece, è l’ottava provincia produzione di stile, artigianato) con il Il rapporto è quindi un viaggio tra in classifica e produce il 7% della 62,3% del valore aggiunto del setto- cultura, creatività, tradizione, innova- propria ricchezza complessiva gra- re. Le industrie culturali propriamente zione, genio, ingegno e saper fare zie alle industrie culturali. In questo dette, invece, contribuiscono con circa che passa per un milione e mezzo di territorio la ricchezza prodotta dalla il 34%, da performing arts e intratte- realtà e va dall’ecodesign alle sartorie cultura supera i 506 milioni di euro nimento arriva un altro 2,6% e infine tradizionali di Ginosa di Puglia, dalla e il settore impiega 11.500 persone, dal patrimonio storico-artistico viene Brianza del mobile all’occhialeria di ossia il 7,9% di tutti gli occupati del circa l’1%. Belluno; dall’Emilia dei motori alle sistema economico locale. A trainare Una definizione ‘trasversale’ di cul- ceramiche di Deruta, dall’arredo casa il valore aggiunto delle industrie cul- tura. Cosa si intende per cultura? Il del Friuli Venezia Giulia al cashme- turali a Macerta, come nella provincia cuore della ricerca sta nel non limitare re dell’Umbria; dall’Abruzzo dell’alta di Pesaro e Urbino, sono le industrie il campo d’osservazione ai settori tra- sartoria e della pasta alle calzature creative con circa il 64,4% del fattura- dizionali della cultura e dei beni stori- marchigiane fino a Napoli, dove si con- to del settore. Alle industrie culturali co-artistici, ma nell’andare a guarda- centrano le migliori sartorie di capo- propriamente dette si deve invece un re quanto contano cultura e creatività spalla del mondo; dalla Toscana del sostanzioso contributo del 31,8% cir- nel complesso delle attività economi- vino e del marmo di Carrara, del tes-
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive sile di Prato e della nautica di Lucca, prodotto che di occupazione, contribuiscono soprattutto le industrie creative alla nascente filiera dell’animazione e le industrie culturali. Dalle industrie creative arriva infatti il 47,1% di valore fortemente votata all’export. aggiunto, un risultato raggiunto soprattutto grazie ai settori dell’architettura e Geografia della cultura. In una clas- dell’artigianato, e il 53,3% degli occupati grazie in particolare ad artigianato, sifica per macroaree geografiche, è il architettura e design. Dalle industrie culturali arriva un altro consistente 46,4% Centro a fare la parte del leone con di valore aggiunto e il 39% degli occupati (in questo caso i settori più pesanti il 6,1% del valore aggiunto. Seguono sono libri e stampa e videogiochi e software). Decisamente più bassa la quota da vicino il Nord-Ovest, che dall’in- delle performing arts e arti visive per entrambi i valori (5,1% v.a. e 6,0% occupa- dustria culturale crea il 5,9% della zione) e soprattutto per le attività private collegate al patrimonio storico-artistico propria ricchezza, e il Nord-Est, che (1,4% e 1,6%). sempre dal settore delle produzioni Prime dieci posizioni della graduatoria delle province italiane in base all’inciden- culturali vede arrivare il 5,5% del valo- za del valore aggiunto e dell’occupazione del sistema produttivo culturale sul re aggiunto. Decisamente staccato il totale dell’economia. Mezzogiorno con appena il 3,9%. La stessa dinamica che si riflette, con Anno 2012 (valori percentuali) lievi variazioni, anche per l’incidenza dell’occupazione creata dalla cultura sul totale dell’economia. Pos. Provincia Incidenza % Pos. Provincia Incidenza % Passando alla Regioni, In testa alla Valore aggiunto Valore aggiunto classifica per incidenza del valo- 1) Arezzo 8,4 1) Arezzo 9,9 re aggiunto della cultura sul totale 2) Pordenone 8,2 2) Pesaro e Urbino 9,6 dell’economia, ci sono quattro realtà 3) Pesaro e Urbino 8,1 3) Vicenza 9,0 in cui il valore del comparto supera 4) Milano 7,9 4) Pordenone 8,6 il 6%: Lazio (prima in classifica con 5) Vicenza 7,8 5) Treviso 8,5 il 6,8%), Marche (6,4%), Lombardia 6) Treviso 7,5 6) Macerata 7,9 e Veneto (entrambe a quota 6,3%). 7) Roma 7,4 7) Pisa 7,9 Seguono Piemonte e Friuli Venezia 8) Macerata 7,0 8) Milano 7,7 Giulia a quota 5,8%, quindi Toscana al 9) Pisa 6,8 9) Firenze 7,5 5,2%, il Trentino Alto Adige al 5%, l’A- 10) Verona 6,8 10) Como 7,4 bruzzo al 4,7% e l’Emilia Romagna al Italia 5,4 Italia 5,7 1 4,6%. Mentre per il Lazio e la Lombar- Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, 2013 dia sono le industrie culturali a preva- lere, nel caso di Marche e Veneto sono le attività più tipiche del made in Italy Prime cinque regioni italiane per incidenza del valore aggiunto e dell’occupazio- 2 (industrie creative e manifatturiere) ne del sistema produttivo culturale sul totale dell’economia. a fornire un contributo fondamenta- Anno 2012 (valori percentuali) le. Considerando, invece, l’incidenza / dell’occupazione delle industrie cultu- rali sul totale dell’economia la classi- Pos. Provincia Incidenza % Pos. Provincia Incidenza % fica regionale subisce quale variazio- Valore aggiunto Valore aggiunto 1 ne: il Veneto è in testa a quota 7,1%, 1) Lazio 6,8 1) Veneto 7,1 seguito da Marche (7%), Friuli Vene- 2) Marche 6,4 2) Marche 7,0 zia Giulia (6,4%), Lombardia, Lazio 3) Lombardia 6,3 3) Friuli Ven. Giulia 6,4 e Toscana (tutte a 6,3%), Piemonte 4) Veneto 6,3 4) Lombardia 6,3 3 (6%), Valle d’Aosta (5,8%). 5) Piemonte 5,8 5) Lazio 6,3 I settori, i trend. Alla performance del Italia 5,4 Italia 5,7 comparto cultura, sia in termini di Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, 2013
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive Il futuro. Distretto culturale evoluto delle Marche, la nuova mappa dello sviluppo economico e produttivo tracciata sulla cultura La forma è quella di un’impresa econo- in innovazione di prodotto, di processo do al possibile intreccio con le risorse mica, il contenuto è la cultura. Il distret- ed organizzativa nel settore delle impre- europee della nuova programmazione to culturale evoluto è il nuovo modello se culturali, creative e della ‘manifattura 2014-2020 che possono dare continuità di sviluppo economico e produttivo pen- culturale’. e irrobustire iniziative selezionate per sato per il territorio dalla Regione che Scommessa che ha ricevuto un suggel- la loro capacità di essere qualitative, ha disegnato così una nuova mappa lo internazionale grazie alla decisione sostenibili, cantierabili e finanziabili”. culturale delle Marche. Sono 10 i pro- UNESCO di insignire Fabriano, capofila Dopo la chiusura del bando lo scorso getti cofinanziati dalla Regione e 4 le di uno dei progetti finanziati, città cre- 21 giugno, delle venti proposte pro- macro aree di attività a regia regionale ativa nella categoria Artigianato, Arti gettuali pervenute diciotto sono state che rilanceranno nei prossimi anni le e Tradizioni popolari. Il finanziamento giudicate ammissibili. Di queste, dieci imprese culturali ad alto contenuto di delle attività previste nei diversi progetti sono state finanziate per un importo conoscenza come traino dello sviluppo e è in piena coerenza con le indicazioni complessivo a carico dell’ente regionale opportunità di riequilibrio economico, in riportate nel Libro verde della Commis- di 2,45 milioni. Dieci progetti a cui viene particolare nei contesti territoriali teatro sione Europea sul tema ‘Le industrie affidato il compito di rilanciare il distret- di crisi del manifatturiero tradizionale. culturali e creative, un potenziale da to culturale, snodandosi nelle grandi e E’ la risposta alla crisi nel segno di un sfruttare’ (2010) e può contare sul gran- piccole realtà della regione toccando nuovo sviluppo culturale: “Un percorso de giacimento di saper fare accumulato tutte le province: Adriatic Innovative virtuoso – ha commentato l’assessore nell’esperienza dei distretti industria- Factory, di cui è capofila la Camera di alla Cultura e al Bilancio Pietro Marco- li tradizionali. Le Marche, che sono in Commercio di Ancona, è incentrato sul- 1 lini - che traduce in realtà l’idea della testa alla classifica delle regioni italiane la attività formativa e di animazione cultura come nuovo sviluppo. Il Distretto sia per incidenza del valore aggiunto economica in dimensione internazionale culturale evoluto delle Marche, come del sistema produttivo culturale che per creare una ‘community’ adriatica di 4 sistema territoriale di relazioni tra il per occupazione, con un primo posto manager e imprenditori nel settore della pubblico e il privato volto a sviluppare per spesa turistica attivata dalla cultura impresa culturale e creativa, di attrarre le potenzialità del territorio in ambito (Fonte: Symbola/Unioncamere 2013), risorse e di capitalizzare il lavoro com- / culturale, può contare ora su un “parco diventano protagoniste di una nuova piuto nell’ambito di progetti e Program- progetti” regionale, frutto di un’ampia stagione “distrettuale”, per molti versi mi comunitari di area transfrontaliera mobilitazione di competenze, energie, diversa dalla precedente che ha fatto adriatica e balcanica. risorse materiali e immateriali. Sono grande il Made in Italy, ma ugualmente Il Progetto PLAYMARCHE: un distret- 1 oltre 400 i soggetti coinvolti che parte- attenta allo sviluppo locale, questa volta to regionale dei beni culturali 2.0, di cipano ai progetti, aggregati attorno a però nel segno della cultura. L’avvio cui è capofila l’Università di Macerata, capofila pubblici, con una composizione di questi primi 10 progetti, per i qua- prevede la strutturazione di una filiera 5 dei partenariati adeguata alle finalità e li si apre ora la fase di una sapiente di professionalità tecniche, scientifiche, una buona partecipazione di partner pri- attuazione e di un attento monitorag- della comunicazione, per la produzione vati, a riprova dell’interesse ad investire gio, ci consentirà di allungare lo sguar- di giochi elettronici e prodotti di intratte-
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive nimento altamente innovativi sulla base evoluto. Il Progetto Distretto Culturale Spettacolo, Innovazione, Creatività di contenuti culturali. Poi il Progetto Evoluto del Piceno, capofila Consorzio per la valorizzazione delle attività cul- Barco – Officina creativa, capofila la Universitario Piceno è finalizzato alla turali e artistiche e il progetto Filiera Comunità Montana Alto e Medio Metau- valorizzazione dei patrimoni culturali del del cinema con la Fondazione Marche ro, che individua il Barco Ducale di Urba- bello (patrimonio storico artistico), del Cinema Multimedia per lo sviluppo di nia come ‘habitat’ di attività e servizi di buono (patrimonio enogastronomico) una filiera regionale della produzio- carattere culturale, turistico, ed impren- e del ben fatto (patrimonio artigianale ne e postproduzione cinematografica ditoriale in genere. Si basa su azioni di e manifatturiero) presenti nel territo- attraverso misure integrate nei settori connessione di giovani talenti con una rio piceno rigenerandoli ed innovandoli della promozione, produzione/ post- equipe di esperti in materia di innova- attraverso azioni guidate dal design. Il produzione/formazione. zione per accogliere start up innovative Progetto Valle della creatività, di cui è ed attrarre partner finanziari. I Cammini capofila il Comune di Fabriano, prevede lauretani è il progetto con capofila il la realizzazione di un centro di documen- Comune di Loreto che sviluppa il siste- ma dei Cammini Lauretani, ‘cluster mar- tazione del catalogo d’arte su carta e dei servizi connessi al museo della carta e Fabriano città chigiano della meditazione e della spiri- tualità’, prevedendo la strutturazione di della filigrana. Il Comune di Fabriano è anche capofila di una ‘nuvola’ di azioni creativa un sistema di accoglienza e fruizione del tracciato in stretta correlazione con la collegate alla innovazione nella piccola impresa artigiana della Vallesina, con dell’Unesco attivazione di forme di mobilità dolce e un filo rosso che lega le azioni costituito dedicata per la fruizione dei beni cultu- dal tema della invenzione artigianale Per la sua grande tradizione cartaria, rali e del paesaggio. Il Progetto Distret- e dal collegamento di un insieme di per la sua creatività artigiana Fabria- to Culturale della Provincia di Fermo micro offerte per rendere la valle della no è Città creativa dell’Unesco individua tre filiere: culturale - turistica, creatività un luogo attrattivo per crea- (Organizzazione delle Nazioni Unite tecnologica e manifatturiera - creativa, tivi e professionisti. Infine, il Progetto per l’Educazione, la Scienza e la localizzando nel nuovo Terminal di Fer- Pesaro, distretto di eventi e festival che Cultura) nella categoria Artigianato e Arti e Tradizioni popolari. L’ufficia- mo il punto di accesso principale del prevede la localizzazione presso il polo lizzazione è arrivata da Parigi il 22 territorio a cui collegare altre postazioni museale civico del Comune di Pesaro di ottobre 2013. A lanciare il progetto, fisiche e concept store connessi sia ai una Factory specializzata in servizi alla tre anni fa, fu la direttrice artistica 23 musei del sistema museale fermano organizzazione, produzione e promo- del festival Poiesis Francesca Mer- che al sistema imprenditoriale dell’area zione di festival in ambito regionale ed loni promotrice e coordinatrice del calzaturiera. extraregionale. progetto Fabriano Città Creativa, Il Progetto CreATTIVITA’, capofila la Pro- All’appello anche quattro progetti di con la collaborazione del sindaco di vincia di Pesaro, prevede lo sviluppo di iniziativa regionale divise in quattro Fabriano Giancarlo Sagramola e del una piattaforma digitale per la produ- macro aree di intervento. Sono il Pro- presidente della Regione Gian Mario zione e innovazione nella fruizione di getto Adriatico - piattaforma culturale Spacca. Lanciato nel 2004 dall’Une- contenuti culturali al servizio sia delle permanente della macroregione adria- sco, il Network delle Città Creative imprese che del turismo. Il Progetto tica per lo sviluppo di un networking ha come obiettivo quello di creare Amami (Azionimolteplicità- arte-mani- permanente del sistema di beni, servizi, una sinergia e un legame tra città fattura- innovazione), capofila l’Univer- istituzioni culturali da aggregare attorno in grado di promuovere la creatività sità di Camerino, si articola in tre assi: alle istituzioni regionali che promuovo- culturale e di farne un elemento cru- sviluppo della cooperazione tra sistemi no la macroregione; la riqualificazione ciale per il proprio sviluppo econo- locali di accoglienza, sostegno allo svi- di Urbino, la città ideale in continuità mico, offrendo agli operatori del set- luppo di idee e progetti innovativi di con gli investimenti realizzati per can- tore una piattaforma internazionale impresa culturale, creativa e manifat- didarla a Capitale Europea della Cultu- su cui convogliare l’energia creativa turiera, sviluppo di un sistema di rete ra 2019; un’iniziativa con il Consorzio delle proprie Città. per la promozione del distretto culturale Marche Spettacolo denominata S.IN.C
SECONDA PARTE The best of. Azioni e progetti per beni
SECONDA PARTE. The best of. Azioni e progetti per istituti e beni culturali r istituti e Il lavoro avviato in tema di politiche culturali regionali si culturali fonda sull’idea che la cultura sia un settore specifico, ma soprattutto sia premessa e infrastruttura per caratterizzare altri ambiti d’intervento: la cultura è spettacolo, arte, musi- ca, ma è anche una sorta di maxi settore, più generale, che incorpora la capacità d’innovazione, d’adattamento, di cre- atività e che, pertanto, può utilmente supportare le altre politiche settoriali, dal sociale alle politiche giovanili e di genere, a quelle mirate per lo sviluppo dell’imprenditoria e dell’economia. In questo senso sono stati attivati progetti speciali che valorizzano l’approccio trasversale e le progettualità inte- grate, capaci di attivare risorse aggiuntive. Progetti speciali sono anche quelli che permettono di intervenire sul patrimonio architettonico e monumentale di valore storico-culturale, un settore dove, per l’entità degli interventi minimi possibili, non è pensabile di inter- venire con le risorse ordinarie 17
SECONDA PARTE. The best of. Azioni e progetti per istituti e beni culturali La Cultura trasversale Borse lavoro per giovani, i progetti Silver Art, Cultura Smart a servizio degli istituti culturali Forte è stato l’impegno regionale inoltre attribuite due borse lavoro, già partner del progetto, si è dato avvio verso la costruzione di un sistema attivate, al Consorzio Marche Spet- agli interventi operativi nei contenitori unitario di valorizzazione, capace di tacolo, una all’ICOM e una all’AMAT, culturali aderenti all’iniziativa. A fine incrementare gli orari di apertura del- Associazione Marchigiana Attività novembre 2013 sono state totalizzate le singole istituzioni e di sostenere Teatrali. Le borse lavoro, attribuite oltre milleseicento ore di attività nei la realizzazione di progetti destinati ai diversi ambiti di attività culturali, contenitori: un risultato eccellente, a aumentarne la fruibilità. Ecco i pro- hanno in generale l’obiettivo di soste- come testimonia la piena soddisfazio- 1 getti strategici della Regione Marche nere l’attività ordinaria e straordina- ne espressa dagli operatori coinvolti. messi in campo che si integrano a ria di Istituti ed organismi culturali, Al Consorzio è stato affidato il ruolo quelli più specifici per il patrimonio favorendo una maggiore fruibilità del- di coordinamento dell’intera iniziati- 8 museale Happy Museum e progetto le strutture ma anche contribuendo va e di gestione dei benefit culturali MAB: ad attività di carattere catalografico, destinati ai volontari, consistenti in Borse lavoro per i giovani laureati giuridico amministrativo, promozio- ingressi agli spettacoli programmati / finalizzate a incrementare le attività nale, didattico - formativo, secondo le dai Consorziati e abbonamenti alle all’interno dei musei e dei luoghi della diverse esigenze espresse dagli enti stagioni teatrali. Il progetto, voluto e cultura. Il progetto ha previsto l’atti- di riferimento e ad integrazione dei sostenuto dall’Assessorato alla Cultu- vazione di borse lavoro destinate al loro programmi. ra della Regione Marche, in linea con 1 sostegno dell’occupazione giovanile il quadro per la promozione dell’invec- qualificata nel settore dei beni cultu- Progetto Contenitori Culturali Aper- chiamento attivo promosso dall’Unio- rali nell’ambito dell’Accordo di Pro- ti/ SILVER ART. L’implementazione ne Europea nell’ambito dell’iniziativa 9 gramma Quadro della Regione Marche del progetto pilota SILVER Art, che “Anno Europeo 2012”, mira ad inno- con lo Stato “Giovani Ri-cercatori di prevede specifici interventi di valoriz- vare le modalità di fruizione del patri- senso”. La Provincia di Pesaro Urbino zazione del patrimonio culturale delle monio culturale, quale “strumento” è stata destinataria di 16 borse lavoro, Marche (teatri, biblioteche e musei) attivo di crescita culturale. Uno degli 3 delle quali per il settore archeolo- tramite la presenza al loro interno elementi di maggiore innovatività è gico, 5 nel settore bibliotecario, 4 nel di volontari over 60 opportunamen- quello relativo alle modalità di frui- settore museale, 2 per la valorizzazio- te formati, coordinati ed affiancati, è zione dei contenitori culturali, che da ne territoriale integrata; la Provincia di iniziata con la pubblicazione dell’av- meri “beni” divengono - in virtù delle Ancona di 9 borse lavoro, in gestione viso pubblico destinato a promuovere attività per essi pensate - strumenti al Sistema museale di Ancona; la Pro- e raccogliere le adesioni al progetto attivi, capaci di favorire un proficuo vincia di Macerata di 14 borse lavoro e da parte dei volontari interessati. incontro tra generazioni. la provincia di Fermo di 9 borse lavoro. Alla chiusura dei termini di presen- CulturaSmart! è un progetto di rilie- La Provincia di Macerata si avvale per tazione delle domande di adesione vo regionale altamente strategico ed la gestione delle borse del Sistema sono complessivamente pervenute innovativo per l’infrastrutturazione e Museale provinciale e dell’Associa- 44 candidature e, in collaborazione servizi avanzati nei musei e biblio- zione Arena Sferisterio. Sono state con le associazioni di volontariato teche pubbliche al fine di rendere i
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