2 PRIMA PARTE - Regione Marche

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2 PRIMA PARTE - Regione Marche
periodico culturale della regione marche

         periodico culturale della regione marche

                                                                indice

2 PRIMA PARTE
  Politica culturale, analisi e prospettive

16 SECONDA PARTE
   The best of
   Azioni e progetti per istituti e beni culturali

                                         periodico culturale della regione marche
32 TERZA PARTE
  The best of
  Azioni e progetti per le attività culturali

                                                               Nel segno della
                                                    n.5        cultura
                                                                Lo spettacolo
                                                               Azioni e progetti 2010/2013
                                                                nelle Marche
2 PRIMA PARTE - Regione Marche
PRIMA PARTE
Politica cultural
analisi e prospe
2 PRIMA PARTE - Regione Marche
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive

le,
ettive   In questo momento, contesto internazionale e crisi eco-

         nomica costringono a ripensare il modello di sviluppo

         economico e sociale e a riconsiderare, anche in materia di

         politiche culturali, forme e modi dell’intervento pubblico

         Siamo di fronte alla possibilità, o meglio alla certezza,

         che i finanziamenti disponibili per la gestione delle attivi-

         tà culturali nei prossimi anni subiranno una drastica dimi-

         nuzione, tale da non consentire una prosecuzione delle

         attività previste secondo le usuali modalità di sostegno

         di circuiti di attività, per gran parte sorti durante gli anni

         ’80 e ’90 del secolo scorso.

         A partire in modo particolare dall’ultima legislatura la

         Regione Marche ha scelto di investire sulla cultura collo-

         candola tra le priorità del programma di governo regio-

         nale fino ad approvare il grande progetto del Distretto

         Culturale Evoluto Marche

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PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive

Da dove siamo partiti: il Piano regionale
triennale dei Beni e delle Attività
culturali 2011-2013
Qualificazione, diversificazione e trasversalità dell’offerta culturale; un’idea di        numero di centri studi e istituti cultu-
cultura intesa come risorsa per lo sviluppo economico e sociale e veicolo per              rali; una forte tradizione religiosa e un
l’occupazione qualificata; la costruzione di reti istituzionali e di soggetti culturali;   considerevole patrimonio di luoghi di
la consapevolezza e il rafforzamento dell’identità regionale in dialogo con l’oriz-        spiritualità; l’avvio di un processo di
zonte globale. Sono questi gli obiettivi generali contenuti nel Piano regionale            rete sul territorio.
per i beni e le attività culturali nel triennio 2011- 2013, approvato dalla Giunta         Tra i punti critici: la frammentazione
regionale che hanno contraddistinto l’azione dell’Assessorato e della IF Cultura.          dell’offerta culturale in piccole inizia-
Il nuovo ciclo di programmazione triennale è stato emanato in un momento molto             tive di livello locale; la difficoltà nella
particolare, segnato da una crisi profonda e aggravato ulteriormente e dramma-             gestione delle aperture e delle attività
ticamente dai tagli della manovra finanziaria proposta dal Governo nazionale               ordinarie degli istituti e luoghi della
agli enti locali. Di fronte a ciò, la Regione Marche ha fatto una scelta forte e in        cultura; la scarsa capacità del sistema
controtendenza, aumentando già nel bilancio 2011 le risorse per la cultura, che            di assorbire e impegnare forza lavoro
complessivamente sono passati da 7 a 12 milioni di euro. Le Marche hanno deci-             a fronte della grande offerta di ope-
so di investire in un settore che altri hanno tagliato e di porsi come laboratorio         ratori di settore qualificati; l’ecces-
per una sfida di sviluppo reale.                                                           siva proliferazione dei centri di spe-
Il Piano è la prima attuazione della nuova legge regionale, la L.R. 4/2010 relativa        sa regionali in materia di cultura; la

                                                                                                                                         4
al settore dei beni e attività culturali; le materie spettacolo e cinema sono regola-      sovrapposizione degli eventi culturali.
mentate da altre due normative specifiche, la L.R. n. 7/09 (Norme per il sostegno          In particolare, gli interventi che ver-
del cinema e dell’audiovisivo) e la . n. 11/09 (Disciplina degli interventi regionali      ranno messi in campo riguarderanno

                                                                                                                                         /
in materia di spettacolo dal vivo).                                                        attività e progetti per la valorizzazione
La spesa per la cultura pur non venendo tagliata ma, anzi, aumentata, andava               e di concorso per la tutela del patri-
comunque razionata, razionalizzata e riorientata, favorendo la creazione di                monio culturale, attività di promozio-

                                                                                                                                         5
fattori e condizioni in grado di garantire un reale sviluppo sociale, identitario ed       ne e attività trasversali e di sistema.
economico. Investire nella cultura significa investire sulla qualità e sull’eccellen-      Tra queste, precise misure a soste-
za, considerandola come strumento che apre allo sviluppo, in connessione con               gno del turismo culturale, nonché
altri settori quali il turismo, la valorizzazione del territorio ma anche le politiche     ai progetti culturali del territorio in
sociali e la produzione industriale. In questo senso il governo della cultura vuole        quanto attrattori di flussi turistici. In
essere forte leva trasversale, con tutti i settori del governo regionale.                  particolare, di concerto con il Piano di
Per la definizione degli obiettivi la Regione ha tenuto conto di una serie di punti        promozione turistica, oltre alla valo-
di forza e anche di alcune criticità. Tra i primi: una grande disponibilità di conte-      rizzazione di Urbino, città Unesco, nel
nitori culturali – musei, biblioteche, abbazie, chiese, palazzi storici - recuperati e     2011 è stata posta grande attenzione
ripristinati grazie ai fondi europei e del sisma; un grande interesse da parte delle       alla valorizzazione della figura e degli
piccole e medie imprese del settore cultura che hanno poi aderito al Distretto             itinerari di Lorenzo Lotto, in concomi-
culturale; la vivacità e capillarità nella produzione culturale; un elevato livello di     tanza con la grande mostra delle Scu-
consumi culturali dei cittadini marchigiani superiore alle medie nazionali; un alto        derie del Quirinale dedicata all’artista
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PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive

veneto. attenzione all’itinerario su Lorenzo Lotto, con la grande mostra apertasi                   Esiste un sistema pubblico a supporto
nelle Scuderie del Quirinale dedicata all’artista veneto.                                           di tale ricchezza, che nei decenni ha
Forti implicazioni a carattere culturale ha anche il turismo religioso: nel 2011 è                  creato una rete capillare di servizi,
stato avviato il progetto interregionale relativo all’itinerario della via Lauretana                garantendo livelli essenziali di servizi
mentre ad Ancona si è tenuto grande evento del Congresso Eucaristico Nazio-                         culturali pubblici diffusi.
nale. Per quel che riguarda gli eventi, mostre, rassegne, spettacoli, il piano del                  I soggetti pubblici che con diverse
turismo ha previsto la realizzazione di un calendario unico degli eventi, promos-                   competenze e responsabilità si sono
so anche al fine di destagionalizzare l’offerta turistica.                                          affiancati nelle politiche di organizza-
In tutti questi, in continuità con quanto fatto negli anni precedenti che ha avuto                  zione della cultura e dei servizi cul-
il suo culmine nella mostra di Padre Matteo Ricci (2010), la cultura è stata uno                    turali sono naturalmente lo Stato, la
degli asset primari su cui si è investito per qualificare l’offerta complessiva del                 Regione e il sistema degli Enti Locali,
brand Marche in Italia e all’estero in quanto strumento di promozione comples-                      in particolare dei Comuni, enti su cui
siva della regione e delle sue risorse anche produttive. Sono stati previsti, infine,               ricade l’onere maggiore di gestione
progetti speciali per il triennio 2011-2013 quali lo sviluppo del Distretto culturale               diretta dei servizi culturali al cittadino.
evoluto; l’apertura dei numerosi contenitori culturali grazie a borse lavoro e                      Sono i Comuni infatti che sono nor-
opportunità lavorative per i giovani e grazie all’impiego di volontari qualificati                  malmente i proprietari ed i gestori
over 60; il recupero dei beni monumentali per la fruizione allo scopo di rivitaliz-                 diretti di Istituti e luoghi della cultura
zare i centri storici cittadini; iniziative a sostegno del patrimonio archeologico, la              (secondo la definizione del Codice dei
promozione unificata dei musei delle Marche.                                                        Beni Culturali): in carico ai Comuni
                                                                                                    per la maggior parte ‘pesano’ musei,
Servizi culturali diffusi e ruolo del sistema pubblico di supporto. Le azioni della                 biblioteche, teatri, e sono i Comuni
Regione                                                                                             che hanno la responsabilità prima dei
La regione Marche è un territorio ricco di cultura, di patrimonio culturale diffuso,                progetti territoriali locali e dei servizi
di potenzialità e risultati concreti nella produzione di fatti, prodotti ed eventi                  locali, anche di valenza culturale, al
culturali.                                                                                          cittadino.
                                                                                                    Lo Stato, con sempre maggiore chia-
                                                                                                    rezza successivamente alla riforma del
                                                                                                    titolo V della Costituzione, ha il compi-
                                                                                                    to di tutelare il patrimonio culturale, e
                                                                                                    nelle Marche opera attraverso l’azione
                                                                                                    delle Soprintendenze, che intervengo-
                                                                                                    no con progetti di restauro, di scavo,
                                                                                                    di tutela passiva (vincoli) e spesso
                                                                                                    allargano il loro ambito di competen-
                                                                                                    za, affiancando Regione e territorio
                                                                                                    nel promuovere progetti ed eventi di
                                                                                                    valorizzazione.
                                                                                                    In genere, dal punto di vista finanzia-
                                                                                                    rio, il maggior onere di spesa resta
                                                                                                    in capo al sistema degli Enti Locali,
                                                                                                    mentre Regione, da un lato e Sta-
                                                                                                    to dall’altro intervengono con inve-
                                                                                                    stimenti mirati o azioni di sistema
                                                                                                    che orientino verso valorizzazione e
                                                                                                    sostenibilità azioni progetti e servizi
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PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive

di produzione e fruizione culturale. Tutto questo in un quadro di crescente           Schematicamente possono essere
criticità che sta mettendo a rischio la stessa conservazione del patrimonio e         elencati i seguenti risultati:
l’erogazione di servizi culturali essenziali.                                         - tutta l’attività della stretta ero-
Le politiche regionali hanno puntato fortemente alla razionalizzazione del            gazione dei servizi culturali è stata
sistema ‘storico’ di erogazione dei servizi avviando, dall’inizio della legisla-      ripensata e rilanciata potenziando il
tura, un processo riformatore complessivo di ambito culturale che ha portato          nesso tra economia e cultura:
i seguenti risultati:                                                                 - è stato avviato il progetto di Distret-
- i maggiori enti ed istituzioni dello spettacolo, su forte regia regionale, si       to Culturale evoluto delle Marche,
sono costituiti nel Consorzio Marche Spettacolo con l’obiettivo di favorire           di seguito brevemente descritto nel
processi di razionalizzazione e di sviluppo dell’attività del settore; è sorto        suo livello di attuazione;
inoltre in Ancona il Polo Teatrale regionale per la produzione della prosa, che       - attraverso bandi specifici sono sta-
unifica gli enti che precedentemente operavano separatamente.                         te per la prima volta sostenuti i
- è nata la Fondazione Marche Cinema Multimedia, presieduta dall’attore Neri          progetti di investimento delle impre-
Marcoré, che ha aggregato la Marche Film Commission, la Mediateca delle               se culturali e creative, dalle case
Marche e le funzioni di catalogazione del patrimonio regionale, con l’obietti-        editrici, alle ditte di servizi culturali
vo di sviluppare la filiera del cinema, dell’audiovisivo e della fruizione digitale   avanzati, alle sale cinematografiche.
del patrimonio;                                                                       L’integrazione diretta di risorse,
- è stato predisposto un progetto integrato per le aperture e la promozione           gestite in sostanziale coerenza, che
dei musei e degli istituti culturali delle Marche che ha impiegato oltre 80           viene stimata nel biennio 2010-2011
giovani laureati (borse di studio e lavoro) e il volontariato degli anziani (pro-     supera i 60 milioni di euro, quadru-
getto Silver art). La Regione inoltre ha lavorato per il rilancio dell’immagine       plicando di fatto la normale capacità
complessiva del sistema (progetto Happy museum);                                      di spesa del settore.
- sono state sostenute le reti per la razionalizzazione dei servizi degli istituti    La Regione nell’ultimo ciclo di pro-
culturali: i poli bibliotecari da un lato e i sistemi museali dall’altro.             grammazione ha destinato risorse
                                                                                      significative al recupero di patrimo-
Sostegno pubblico per lo sviluppo dei territori: trasversalità della cultura e pro-   nio edilizio storico di valore cultura-

                                                                                                                                  6
getti di sviluppo a base culturale                                                    le. Molti degli interventi sono in cor-
Negli ultimi anni le politiche regionali di settore nelle Marche hanno adottato       so di attuazione o di completamento
in modo crescente una prospettiva della cultura come pervasiva e trasver-             e oltre 19 ME di risorse debbono

                                                                                                                                  /
sale, mettendo in campo una molteplicità di progetti nei quali la cultura si è        ancora essere erogate.
saldate di volta in volta con l’innovazione tecnologica, il sostegno all’impre-
sa, l’internazionalizzazione, il turismo, le politiche giovanili e socio-sanitarie,   Complessivamente nell’arco del

                                                                                                                                  7
la formazione, l’agricoltura (ambiente, agroalimentare, sviluppo rurale) e            triennio 2010/2013 la Regione Mar-
la green economy con una fertilizzazione reciproca di settori e filiere ed un         che ha attivato risorse per la cultura
significativo effetto moltiplicatore delle risorse attivate.                          pari a 41 mln di euro di cui, 19 mln
Il progetto di Distretto Culturale Evoluto nelle Marche cerca di rendere coe-         di euro per investimenti plurien-
rente questo quadro, inserendo le esperienze avviate in un sistema territo-           nali sul patrimonio monumentale,
riale di relazioni tra pubblico e provato volto a sviluppare le potenzialità del      7.850.000,00 euro invece sono le
territorio regionale in ambito culturale, a garantire il governo integrato delle      risorse intercettate per progetti “tra-
dinamiche di settore e a sostenere programmi di sviluppo locali, Finalizzato          sversali” (esempio: borse lavoro,
a sostenere uno sviluppo locale trainato dalla cultura, il Distretto incentiva        fondi del settore delle Politiche gio-
il crearsi di nuove professionalità e aggregazioni tra beni e attività culturali      vanili destinati ai progetti “Luoghi
e produttive, la promozione della visibilità del comparto anche in ambito             dell’animazione” e “Officine della
internazionale, la costituzione di filiere orizzontali e verticali e l’integrazione   creatività”) che hanno integrato il
tra istituzioni e imprese.                                                            bilancio ordinario.
2 PRIMA PARTE - Regione Marche
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive

L’analisi/1
La cultura per ripartire.
Gli intellettuali per le Marche (2012)
Cultura e ricerca innescano innova-         nostro Paese vive rischia di restrin-                  di governo”. “Siamo certi – ha pun-
zione, e dunque creano occupazione,         gere gli orizzonti, costringendoci a                   tualizzato l’assessore – che la Cultu-
producono progresso e sviluppo”:            limitare il lavoro solo sulle questioni                ra è strumento strategico di questo
è il principio che sta alla base della      emergenziali, precludendoci di fatto                   lavoro e ha forte valenza economica,
politica culturale della Regione su         una efficacia reale”.                                  per questo la Regione Marche ha
cui si fonda il ‘Manifesto di Ancona’,      Così come ha fatto ‘Il Sole 24 Ore’,                   scelto di investire sulla Cultura e ha
approvato nel Forum Cultura come            promotore per una ‘Costituente della                   iniziato a farlo in questa legislatura,
Risorsa come Valore (Aprile 2011), e        cultura’, attraverso la pubblicazione                  collocandola tra le priorità dell’azio-
riaffermato nel corso dell’appunta-         di un ‘Manifesto’ in cinque punti.                     ne regionale, aumentando sensibil-
mento con l’intellettualità marchigia-      L’organ house di Confindustria ha                      mente le risorse pur di fronte ai tagli
na: “La cultura per ripartire. Gli intel-   posto al centro il tema della cultu-                   del Governo centrale e alla crisi di
lettuali per le Marche” due giorni di       ra con adesioni illustri. Il manifesto                 tutto il comparto degli enti locali, e
confronto e dibattito organizzati nel       sostiene, tra l’altro, che “la cultura                 cercando di operare con rigore, qua-
gennaio 2012 all’Abbadia di Fiastra,        deve tornare al centro dell’azione di                  lificando gli interventi, valorizzando
voluti dall’assessore alla Cultura,         governo. Dell’intero Governo, e non                    la trasversalità della cultura rispetto
Pietro Marcolini che ha così spiegato                                                              ai settori più diversi, razionalizzando
                                            di un solo ministero che di solito ne
                                                                                                   la spesa e impegnando i soggetti a
il motivo di un nuovo incontro con          è la Cenerentola. E’ una condizione
                                                                                                   collaborare in un ottica strategica. La
l’intellettualità marchigiana: “Essen-      per il futuro dei giovani. Chi pen-
                                                                                                   crisi d’altro canto è un acceleratore
zialmente perché lo richiede il tempo       sa alla crescita senza ricerca, senza
                                                                                                   della trasformazione e di fronte ai
che stiamo vivendo. Sulla base della        cultura, senza innovazione, ipotizza
                                                                                                   tanti che ricordano che ‘nulla resterà
precedente esperienza di Ancona-            per loro un futuro da consumatori
                                                                                                   come prima’ vogliamo misurarci con
Monte Conero, ‘Cento intellettuali          disoccupati, e inasprisce uno scontro
                                                                                                   la prospettiva del cambiamento e
per le Marche’, nata da una felice          generazionale senza vie d’uscita”.
                                                                                                   con le risposte e con le scelte che
intuizione del Presidente Spacca e          L’esigenza che ha suggerito l’appun-
                                                                                                   esso richiede. Per questo abbiamo
della casa editrice Affinità Elettive,      tamento di Fiastra è stata duplice,
                                                                                                   chiamato a raccolta chi coltiva insie-
abbiamo riproposto un momento di            spiega Marcolini: “da una parte ten-
                                                                                                   me il pensare generale e quello spe-
confronto tra l’istituzione regionale       tare di superare l’ipnosi della crisi,
                                                                                                   cialistico, lo sguardo sull’orizzonte
e l’intellettualità che nelle Marche        dando respiro al pensiero e forza
                                                                                                   e la cura del dettaglio, chiedendo
è nata, vive o opera. E’ forse più          all’immaginazione, dall’altra inter-
                                                                                                   un contributo puntuale, a docenti,
corretto dire che l’istituzione non         rogarci su come la cultura possa
                                                                                                   giornalisti, scrittori e poeti, artisti ed
ha voluto solo e tanto confrontarsi,        essere qualcosa di molto concreto,                     editori, economisti e ricercatori”.
quanto essere contesto e strumen-           che supporti questo sforzo e insie-
to di una riflessione che pare tanto        me costituisca una base di proposta                    Il dibattito
urgente quanto più la crisi che il          innovativa di politica e di strumenti                  Condotto sulla base di documenti
2 PRIMA PARTE - Regione Marche
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive

    preliminari predisposti dai coordi-                    rale, cosicché dalla cultura derivi un      della cultura coscienza sussidiaria,
    natori dei tavoli, il dibattito è sta-                 contributo con evidenza superiore al        apertura alla trasversalità, da coniu-
    to aperto e proficuo, non c’è stata                    bisogno che chiede di essere rico-          gare con una forte regia regionale,
    autorappresentazione drammatizza-                      nosciuto.                                   perché senza regia tutto tende all’en-
    ta di operatori a caccia di risorse,                   La seconda è rendicontazione e              tropia. Non tante piccole cose che si
    ma la disponibilità ad approfondire                    valutazione: è necessario che ogni          sostituiscono al rischio della società,
    implicazioni e spunti posti dai temi                   euro speso per progetti e iniziative        ma forti azioni di sistema che indiriz-
    proposti e la ricchezza dei contenuti                  in ambito culturale sia sottoposto a        zino e inneschino dinamiche virtuose.
    emersi è stata la base su cui i coordi-                un attenta logica di rendicontazione
    natori dei tavoli hanno predisposto                    del beneficio diretto e indiretto che       Esigenza del contributo di intelligenza
    dei documenti di sintesi da presenta-                  l’intervento va a generare. Questo con      ed esperienza degli intellettuali nelle
    re in plenaria.                                        sente di non percepire come arbitrario      politiche culturali della Regione
    L’intervento del Presidente Gian                       un investimento in cultura in momenti       “Attraverso la vostra sensibilità e
    Mario Spacca è stato di particolare                    in cui la spesa pubblica è razionata, i     le vostre idee stimolate riflessioni e
    valore e incoraggiamento, ha ribadi-                   servizi sono ridimensionati e concen-       strategie utili per affrontare le proble-
    to ruolo e funzione trasversale e stra-                trati sulle priorità. Questo è l’approc-    matiche della contemporaneità – ha
    tegica della cultura, ha riproposto                    cio che va esteso trasversalmente           detto il presidente, Gian Mario Spac-
    una riflessione attenta su identità e                  ai diversi ambiti: dall’intervento su       ca, rilevando l’utilità del contributo
    potenzialità delle Marche, nonché                      teatri, biblioteche, musei, pinacote-       di intelligenza ed esperienza degli
    sul ruolo e la funzione del governo                    che e archivi, a quello su spettacolo,      intellettuali nelle politiche culturali
    regionale, in un ottica di programma-                  festival e mostre, cinema e tradizio-       della Regione. “Questo appuntamen-
    zione di medio periodo che guarda                      ni popolari; dall’investimento per il       to è ispirato proprio dall’esigenza
    alle Marche del 2020 e in un orizzon-                  restauro ambientale e architettonico        di un vostro contributo in termini di
    te di dialogo sovraregionale a partire                 del paesaggio e dei centri storici al       idee e riflessioni, fondamentali per
    dal contesto di regione Adriatico-                     ruolo di università, accademie, con-        far crescere il sentimento di comu-
    Ionica. Ai risultati delle due giornate                servatori, fondazioni, centri studi e       nità e appartenenza”. Le Marche,
    di lavoro sarà dedicato un volume                      case editoriali; dal riordino e ristrut-    ha aggiunto Spacca, sentono forte

8
    apposito di atti per non perdere il                    turazione del circuito lirico - sinfonico   la necessità di riflettere sulla pro-
    valore di quanto accaduto, affidan-                    teatrale fino al sostegno delle impre-      pria identità e vocazione superando
    dolo a uno strumento di riflessione                    se creative, che puntano su design,         i localismi: “Per affrontare le difficol-
    duratura.                                              ricerca e innovazione tecnologica di        tà congiunturali occorre il contributo
                                                           processo e di prodotto.                     degli intellettuali che sono liberi da
    I principi base emersi dai tavoli di                                                               logiche di interesse o di appartenenza
                                                           Ultimo concetto generalmente emer-
    lavoro                                                                                             e sanno guardare ad orizzonti lontani
                                                           so dal lavoro dei tavoli e quello del
    Ad animare la riflessione, alcuni con-                 ripensamento del rapporto tra fun-          per individuare soluzioni e accrescere
    cetti che, trasversalmente, hanno                      zione pubblica e ruolo privato anche        la forza del territorio”. Il presidente
    attraversato tutti i tavoli: il primo è                in materia di cultura. Occorre puntare      ha quindi rilanciato il progetto del-
    cultura per lo sviluppo, cultura per                   sul rapporto strategico tra pubblico e      la Macroregione adriatica “prezioso
    ripartire, accentuando la leva stru-                   privato, includendo nuovi soggetti ed       per superare il concetto di frontiera,
    mentale che la cultura può avere per                   esperienze, portando economia nel           ampliare gli orizzonti e guardare al
    ragionare in termini generali, senza                   mondo della cultura per come finora         mare Adriatico come comunità che
    rinunciare allo specifico settoriale,                  l’abbiamo conosciuto e innestando           cresce e si sviluppa”. Innovazio-
    ma ponendo sulle spalle della cultu-                   cultura nel mondo dell’economia per         ne, creatività e conoscenza sono le
    ra un interrogativo di carattere gene-                 rilanciarlo. Questo chiede al governo       migliori virtù delle Marche, punti di
2 PRIMA PARTE - Regione Marche
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive

forza che il governo regionale rilan-         preparatori hanno lavorato Pierluigi                   ad alta vocazione imprenditoriale, e
cia investendo, in controtendenza,            Sacco, Francesco Adornato, Stefania                    la partecipazione culturale delle nuo-
sulle politiche culturali, ha concluso        Benatti, Carlo Pesaresi, Maria Luisa                   ve generazioni; welfare (illustrato da
il presidente.                                Polichetti e Paola Mazzotti. Dal dibat-                Giuseppe Roma) come intervento che
                                                                                                     adegui le politiche della Regione ai
                                              tito sono emerse strategie mirate e
La cultura, e le sue declinazioni, quale                                                             nuovi bisogni dei cittadini marchigia-
                                              spunti di riflessione sulle politiche
fattore strategico di crescita produtti-                                                             ni e alla situazione socio economica in
va ed economica                               culturali del territorio: economia (il
                                                                                                     rapido cambiamento. Perché cultura
I tavoli di confronto                         cui documento è stato illustrato da
                                                                                                     e welfare hanno lo stesso obiettivo:
                                              Francesco Adornato) come cultura
La cultura per ripartire: è il titolo stes-                                                          far crescere le persone, il benessere
                                              alla base di uno sviluppo competitivo                  e il senso di appartenenza alla comu-
so dell’appuntamento a sollecitare
una riscrittura del ruolo delle attivi-       fondato sulla sostenibilità, il rispet-                nità; paesaggio (di cui ha relazionato
tà culturali all’interno della società,       to e la valorizzazione dell’ambien-                    Maria Luisa Polichetti) come ricono-
riportandole nel mondo dell’econo-            te e delle risorse umane, l’efficien-                  scimento della ricchezza e della com-
mia. Quattro i temi focali del progetto       tamento dei luoghi di cultura quali                    plessità del sistema ambientale, in
su cui sono stati costituiti i tavoli di      biblioteche e musei; creatività (di cui                continua trasformazione, quale punto
lavoro, veri e propri laboratori di idee:     ha relazionato Pier Luigi Sacco) per                   di partenza di una nuova impostazio-
economia, creatività, welfare e pae-          rilanciare la produzione creativa, in                  ne delle dinamiche di gestione del
saggio. Alla stesura dei documenti            un territorio come quello marchigiano                  territorio.

                                                                                                                                               9
2 PRIMA PARTE - Regione Marche
L’analisi/2
L’indagine Symbola e Unioncamere
Marche seconda regione italiana per ricchezza prodotta
dalla Cultura (2013)
Pesaro e Urbino si piazza al terzo          La cultura infatti frutta al Paese il 5,4%    tiene, guadagna terreno.
posto nella classifica delle migliori       della ricchezza prodotta, equivalente         Si tratta del primo rapporto in Italia
dieci province italiane per ricchezza       a quasi 75,5 miliardi di euro, e dà lavo-     a quantificare il peso della cultura
prodotta dalla cultura. E Macerata          ro a un quasi milione e quattrocento-         nell’economia nazionale. Con risulta-
conferma l’ottava posizione. Le Mar-        mila persone, ovvero al 5,7% del totale       ti, spiegano Symbola e Unioncamere,
che quindi sono rappresentata più           degli occupati del Paese. E allargando        che parlano chiaro: la cultura non si
che bene, con 2 province nelle prime        lo sguardo dalle imprese che produ-           tocca. Non per un aristocratico riflesso
10, nella graduatoria di Fondazione         cono cultura in senso stretto – ovvero        condizionato che guarda al passato.
Symbola e Uniocamere della ricchezza        industrie culturali, industrie creative,      Ma perché è la cultura - con nuove e
prodotta in Italia dalla cultura. Non       patrimonio storico-artistico e architet-      impreviste contaminazioni: designer
a caso questa Regione è seconda in          tonico, performing arts e arti visive         e piccoli artigiani, creativi e industrie,
Italia per valore aggiunto dovuto al        – a tutta la ‘filiera della cultura’, ossia   artisti e stilisti, smanettoni e contadi-
sistema produttivo culturale.               ai settori attivati dalla cultura, come       ni - a sostenere e far girare la parte
La classifica è contenuta nello studio      il turismo legato alle città d’arte, il       più innovativa, dinamica e reattiva del
“Io sono cultura - L’Italia della qualità   valore aggiunto prodotto dalla cultura        nostro sistema produttivo.
e della bellezza sfida la crisi” elabora-   schizza dal 5,4 al 15,3% del totale           “Nel mondo c’è una domanda di quali-
to da Symbola e Unioncamere con la          dell’economia nazionale.                      tà che l’Italia sa intercettare – ha com-
collaborazione e il sostegno dell’As-       Nonostante i sacrifici imposti dall’au-       mentato Ermete Realacci, presidente
sessorato alla cultura della Regione        sterity e dalla miopia di parte della         di Symbola - Fondazione per le qualità
Marche presentato il 4 luglio all’Uni-      classe dirigente del Paese, la cultura        italiane. Non a caso quando l’Italia fa
versità di Macerata nell’ambito degli       dimostra ancora una volta di essere           l’Italia e scommette su innovazione,
appuntamenti del Festiva della Soft         uno dei motori primari della nostra           ricerca e green economy e le incrocia
Economy. Uno studio che rappresenta         crescita. Mentre la crisi imperversa e        con bellezza, qualità, legame con i
la migliore risposta possibile a chi        un pezzo consistente dell’economia            territori, con la forza del made in Italy,
sostiene che la cultura non produce         nazionale fatica e arretra, infatti, il       è un Paese forte capace di compete-
PIL.                                        valore aggiunto prodotto dalla cultura        re sui mercati internazionali. Proprio
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive

    l’intreccio tra cultura e bellezza è una      utile per capire le innovazioni e le ten-              mia. Tenuta e reattività superiore alla
    delle radici più profonde e feconde           denze della nostra economia e come                     media sono ancora più evidenti per la
    della nostra identità e della competiti-      si posizionano le Marche rispetto ai                   dinamica occupazionale delle imprese
    vità della nostra economia. Il rapporto       trend emergenti. Anche quest’anno la                   culturali: rispetto al 2011 gli occupati
    presentato oggi sta qui a dimostrarlo:        nostra si conferma una delle regioni                   dal sistema cultura sono cresciuti nel
    l’industria culturale rappresenta, già        con la migliore performance culturale:                 2012 dello 0,5% a fronte del -0,3%
    oggi, parte significativa della produ-        dalle industrie di questo comparto                     del totale dell’economia. Idem dicasi
    zione di ricchezza e dell’occupazione         arriva, infatti, oltre il 6% del valo-                 considerando la variazione del nume-
    in Italia. Per affrontare la crisi e guar-    re aggiunto della nostra economia,                     ro di imprese: nel 2012, il sistema
    dare al futuro l’Italia deve fare l’Italia.   incidenza per la quale siamo secondi                   produttivo culturale ha visto crescere
    La cultura è l’infrastruttura immateria-      soltanto al Lazio. Si tratta di un dato                del 3,3% le proprie unità, mentre il
    le fondamentale di questa sfida”.             che corrobora l’investimento dell’isti-                resto del tessuto produttivo del Paese
    “Con questo rapporto, abbiamo volu-           tuzione regionale che punta a fare                     rimaneva sostanzialmente immobile.
    to mettere sotto i riflettori ciò che di      della cultura un vettore trasversale                   Ancora: il saldo della bilancia com-
    nuovo e di positivo si sta muovendo,          alle diverse politiche settoriali. Emble-              merciale del sistema produttivo cul-
    pur nella crisi: le tante imprese che         matico in questo senso è il progetto                   turale nel 2012 ha registrato un attivo
    rinnovano il nostro made in Italy attra-      del Distretto culturale evoluto delle                  record di 22,7 miliardi di euro. Lo scor-
    verso una sintesi unica fra cultura, cre-     Marche, il cui primo avviso pubblico,                  so anno l’export di cultura ha sfonda-
    atività e tecnologia dove, non a caso,        chiusosi il 21 giugno 2013 ha registra-                to i 39,4 miliardi di euro, equivalenti
    sono spesso protagonisti i giovani            to la presentazione di ben 20 progetti                 al 10,1% del dell’export complessivo
    e le donne, anche nel Mezzogiorno”            d’interesse regionale”.                                nazionale, mentre l’import del com-
    – ha sottolineato Claudio Gagliardi,          “Le Marche - ha affermato Fabio Ren-                   parto si è attestato sui 16,7 miliardi di
    segretario generale di Unioncamere.           zi, Segretario generale di Symbola - si                euro e costituisce il 4,4% del totale.
    “Il sistema produttivo culturale rap-         confermano un laboratorio di quella                    La quasi totalità delle esportazioni del
    presenta la vera ‘filiera territoriale’:      manifattura culturale che ha saputo                    sistema produttivo culturale proven-
    quella che produce all’interno del ter-       innovare settori produttivi tradizionali               gono dalle industrie creative, settore
    ritorio nazionale e moltiplica benesse-       puntando sulla creativit à, sulla soste-               che veicola la ricchezza dei nostri con-
    re per i territori, secondo una logica di     nibilità e sulla qualità. La sfida, però,              tenuti culturali attraverso l’artigianato
    rete che coinvolge tanti piccoli e medi       è anche quella di rendere più acces-                   e il made in Italy. Ad oggi, il solo
    imprenditori, anche del mondo del             sibile e fruibile lo straordinario patri-              settore incide per il 9,3% del totale

1
    non-profit. La sua capacità anticiclica       monio storico, artistico, ambientale e                 esportazioni nazionali. In termini di
    deve far capire dove occorre oggi con-        naturalistico della Regione utilizzando                dinamica, negli ultimi tre anni si è
    centrare gli sforzi di politica economi-      codici e linguaggi contemporanei pro-                  assistito a una crescita esplosiva delle
    ca e dove - a livello nazionale e locale      pri delle industrie creative e culturali”              esportazioni culturali: +11,5% medio

0
    - è necessario incentivare investimen-                                                               annuo nel triennio 2009-2011 e +3,4%
    ti che ottengano effetti moltiplicativi       Cultura, un comparto dalla reattività                  nel 2012. Di segno opposto, invece, la
    certi sull’occupazione, sui consumi,          anticiclica                                            dinamica delle importazioni.

/
    sul turismo e a vantaggio delle espor-        Sacrificata spesso sull’altare della                   Interessante anche la capacità attrat-
    tazioni di beni e servizi“.                   riduzione del debito pubblico, la cul-                 tiva della cultura sul turismo: se nel
    “La collaborazione della Regione Mar-         tura dimostra una capacità di reazione                 2012 la spesa turistica ha toccato i

1
    che con Symbola e Unioncamere alla            anticiclica migliore rispetto a quel-                  72,2 miliardi di euro, ben 26,4 di essi
    realizzazione di questo rapporto – ha         la del totale della nostra economia:                   sono stati attivati dalle industrie cul-
    commentato l’Assessore alla Cultura           confrontando la performance ottenu-                    turali. In pratica si deve alla cultura
    della Regione Marche Pietro Marcolini         ta dal settore cultura nel 2012 con                    oltre un terzo della spesa turistica sti-

1
    - fa parte di una strategia di sviluppo       quella del 2011, infatti, la flessione di              mata sul territorio italiano nell’anno di
    a base culturale. Il Rapporto è uno           valore aggiunto è contenuta al -0,3%                   riferimento.  
    strumento conoscitivo estremamente            rispetto al -0,9% del resto dell’econo-                Le Marche. Pesaro Urbino e Macerata,
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive

come evidenziato in apertura, sono                     ca, fanalino di coda performing arts e      che italiane, nei centri di ricerca delle
rispettivamente in terza e in ottava                   intrattenimento e patrimonio storico        grandi industrie come nelle botteghe
posizione nella classifica delle provin-               artistico, rispettivamente con circa il     artigiane, o negli studi professiona-
ce che più producono ricchezza con la                  2,7% e l’1%.                                li. Attraverso la classificazione in 4
cultura. Un risultato raggiunto grazie                 Se Pesaro Urbino e Macerata sono            macro settori: industrie culturali pro-
all’intreccio tra bellezza, cultura, inno-             le ‘eccellenze culturali’ delle Marche,     priamente dette (film, video, mass-
vazione, saperi artigiani e manifattura                è tutta la regione ad aver puntato          media, videogiochi e software, musi-
che ha saputo rilanciare il made in                    con decisione sulle industrie cultu-        ca, libri e stampa), industrie creative
taly e restituire all’economia marchi-                 rali. Non a caso le Marche si sono          (architettura, comunicazione e bran-
giana in generale, e a quella di Pesaro                classificate al secondo posto sia nel-      ding, artigianato, design e produzione
Urbino e Macerata in particolare, una                  la graduatoria delle regioni che più        di stile), patrimonio storico-artistico
prospettiva al di là della crisi. Nella                producono ricchezza con la cultura,         architettonico (musei, biblioteche,
provincia di Pesaro e Urbino, infatti, il              sia nella graduatoria che considera         archivi, siti archeologici e monumenti
valore aggiunto creato dalla cultura è                 l’incidenza dell’occupazione prodotta       storici), e performing art e arti visive
il secondo più alto d’Italia: l’8,1% del-              dalla cultura sul totale degli impiegati    (rappresentazioni artistiche, diverti-
la ricchezza complessiva del sistema                   dell’economia regionale. Nelle Mar-         mento, convegni e fiere). Al corpo cen-
economico locale. In valore assoluto                   che, infatti, il valore aggiunto creato     trale della ricerca, come anticipato, è
si tratta di oltre 705 milioni di euro.                dalla cultura è il secondo più alto         stata inoltre affiancata anche un’inda-
E sempre la cultura impiega quasi 16                   d’Italia: il 6,4% della ricchezza com-      gine su tutta la filiera delle industrie
mila persone, il 9,6% del totale degli                 plessiva del sistema economico loca-        culturali italiane, ovvero quei settori
occupati dell’intera provincia. Il con-                le. In valore assoluto si tratta di oltre   che non svolgono attività culturali, ma
tributo maggiore arriva della industrie                2,3 miliardi di euro. Una cifra alla        che sono altresì attivati dalla cultura.
creative (architettura, comunicazione                  quale contribuiscono in modo pre-           Una filiera articolata e diversificata,
e branding, design e produzione di sti-                ponderante l’artigianato, il design e       della quale fanno parte: attività forma-
le, artigianato) con il 75,4% del valo-                le produzioni di stile, libri e stampa e    tive, produzioni agricole tipiche, attivit
re aggiunto del settore. Le industrie                  l’architettura. Nell’insieme la cultura     à del commercio al dettaglio collegate
culturali propriamente dette, invece,                  impiega oltre 50 mila persone, il 7%        alle produzioni dell’industria cultura-
contribuiscono con il 21,5%, da per-                   del totale degli occupati dell’intera       le, turismo, trasporti, attività edilizie,
forming arts e intrattenimento arriva                  regione. Il contributo maggiore arriva      attività quali la ricerca e lo sviluppo
un altro 2,1% e infine dal patrimonio                  della industrie creative (architettura,     sperimentale nel campo delle scienze
storico-artistico viene lo 0,8%.                       comunicazione e branding, design e          sociali e umanistiche.
Macerata, invece, è l’ottava provincia                 produzione di stile, artigianato) con il    Il rapporto è quindi un viaggio tra
in classifica e produce il 7% della                    62,3% del valore aggiunto del setto-        cultura, creatività, tradizione, innova-
propria ricchezza complessiva gra-                     re. Le industrie culturali propriamente     zione, genio, ingegno e saper fare
zie alle industrie culturali. In questo                dette, invece, contribuiscono con circa     che passa per un milione e mezzo di
territorio la ricchezza prodotta dalla                 il 34%, da performing arts e intratte-      realtà e va dall’ecodesign alle sartorie
cultura supera i 506 milioni di euro                   nimento arriva un altro 2,6% e infine       tradizionali di Ginosa di Puglia, dalla
e il settore impiega 11.500 persone,                   dal patrimonio storico-artistico viene      Brianza del mobile all’occhialeria di
ossia il 7,9% di tutti gli occupati del                circa l’1%.                                 Belluno; dall’Emilia dei motori alle
sistema economico locale. A trainare                   Una definizione ‘trasversale’ di cul-       ceramiche di Deruta, dall’arredo casa
il valore aggiunto delle industrie cul-                tura. Cosa si intende per cultura? Il       del Friuli Venezia Giulia al cashme-
turali a Macerta, come nella provincia                 cuore della ricerca sta nel non limitare    re dell’Umbria; dall’Abruzzo dell’alta
di Pesaro e Urbino, sono le industrie                  il campo d’osservazione ai settori tra-     sartoria e della pasta alle calzature
creative con circa il 64,4% del fattura-               dizionali della cultura e dei beni stori-   marchigiane fino a Napoli, dove si con-
to del settore. Alle industrie culturali               co-artistici, ma nell’andare a guarda-      centrano le migliori sartorie di capo-
propriamente dette si deve invece un                   re quanto contano cultura e creatività      spalla del mondo; dalla Toscana del
sostanzioso contributo del 31,8% cir-                  nel complesso delle attività economi-       vino e del marmo di Carrara, del tes-
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive

    sile di Prato e della nautica di Lucca,     prodotto che di occupazione, contribuiscono soprattutto le industrie creative
    alla nascente filiera dell’animazione       e le industrie culturali. Dalle industrie creative arriva infatti il 47,1% di valore
    fortemente votata all’export.               aggiunto, un risultato raggiunto soprattutto grazie ai settori dell’architettura e
    Geografia della cultura. In una clas-       dell’artigianato, e il 53,3% degli occupati grazie in particolare ad artigianato,
    sifica per macroaree geografiche, è il      architettura e design. Dalle industrie culturali arriva un altro consistente 46,4%
    Centro a fare la parte del leone con        di valore aggiunto e il 39% degli occupati (in questo caso i settori più pesanti
    il 6,1% del valore aggiunto. Seguono        sono libri e stampa e videogiochi e software). Decisamente più bassa la quota
    da vicino il Nord-Ovest, che dall’in-       delle performing arts e arti visive per entrambi i valori (5,1% v.a. e 6,0% occupa-
    dustria culturale crea il 5,9% della        zione) e soprattutto per le attività private collegate al patrimonio storico-artistico
    propria ricchezza, e il Nord-Est, che       (1,4% e 1,6%).
    sempre dal settore delle produzioni         Prime dieci posizioni della graduatoria delle province italiane in base all’inciden-
    culturali vede arrivare il 5,5% del valo-   za del valore aggiunto e dell’occupazione del sistema produttivo culturale sul
    re aggiunto. Decisamente staccato il        totale dell’economia.
    Mezzogiorno con appena il 3,9%. La
    stessa dinamica che si riflette, con        Anno 2012 (valori percentuali)
    lievi variazioni, anche per l’incidenza
    dell’occupazione creata dalla cultura
    sul totale dell’economia.                     Pos. Provincia  Incidenza %                            Pos. Provincia  Incidenza %
    Passando alla Regioni, In testa alla        			               Valore aggiunto                      			               Valore aggiunto
    classifica per incidenza del valo-           1)   Arezzo		         8,4                              1)   Arezzo		         9,9
    re aggiunto della cultura sul totale         2) Pordenone		        8,2                              2) Pesaro e Urbino 9,6
    dell’economia, ci sono quattro realtà        3) Pesaro e Urbino 8,1                                 3) Vicenza		          9,0
    in cui il valore del comparto supera         4) Milano		           7,9                              4) Pordenone		        8,6
    il 6%: Lazio (prima in classifica con        5) Vicenza		          7,8                              5) Treviso		          8,5
    il 6,8%), Marche (6,4%), Lombardia          6) Treviso		           7,5                             6) Macerata		          7,9
    e Veneto (entrambe a quota 6,3%).            7) Roma		             7,4                              7) Pisa		             7,9
    Seguono Piemonte e Friuli Venezia           8) Macerata		          7,0                             8) Milano		            7,7
    Giulia a quota 5,8%, quindi Toscana al      9) Pisa		              6,8                             9) Firenze		           7,5
    5,2%, il Trentino Alto Adige al 5%, l’A-    10) Verona		           6,8                             10) Como		             7,4
    bruzzo al 4,7% e l’Emilia Romagna al        Italia			              5,4                             Italia			              5,7

1
    4,6%. Mentre per il Lazio e la Lombar-      Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, 2013
    dia sono le industrie culturali a preva-
    lere, nel caso di Marche e Veneto sono
    le attività più tipiche del made in Italy   Prime cinque regioni italiane per incidenza del valore aggiunto e dell’occupazio-

2
    (industrie creative e manifatturiere)       ne del sistema produttivo culturale sul totale dell’economia.
    a fornire un contributo fondamenta-         Anno 2012 (valori percentuali)
    le. Considerando, invece, l’incidenza

/
    dell’occupazione delle industrie cultu-
    rali sul totale dell’economia la classi-     Pos. Provincia Incidenza %                              Pos. Provincia   Incidenza %
    fica regionale subisce quale variazio-      			             Valore aggiunto                        			                Valore aggiunto

1
    ne: il Veneto è in testa a quota 7,1%,      1)    Lazio		        6,8                                1)   Veneto		          7,1
    seguito da Marche (7%), Friuli Vene-        2) Marche		          6,4                               2) Marche		             7,0
    zia Giulia (6,4%), Lombardia, Lazio         3) Lombardia		       6,3                               3) Friuli Ven. Giulia 6,4
    e Toscana (tutte a 6,3%), Piemonte          4) Veneto		          6,3                               4) Lombardia		          6,3

3
    (6%), Valle d’Aosta (5,8%).                 5) Piemonte		        5,8                               5) Lazio		              6,3
    I settori, i trend. Alla performance del    Italia			            5,4                               Italia			               5,7
    comparto cultura, sia in termini di         Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, 2013
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive

Il futuro. Distretto culturale evoluto
delle Marche, la nuova mappa dello sviluppo
economico e produttivo tracciata sulla cultura
La forma è quella di un’impresa econo-                 in innovazione di prodotto, di processo        do al possibile intreccio con le risorse
mica, il contenuto è la cultura. Il distret-           ed organizzativa nel settore delle impre-      europee della nuova programmazione
to culturale evoluto è il nuovo modello                se culturali, creative e della ‘manifattura    2014-2020 che possono dare continuità
di sviluppo economico e produttivo pen-                culturale’.                                    e irrobustire iniziative selezionate per
sato per il territorio dalla Regione che               Scommessa che ha ricevuto un suggel-           la loro capacità di essere qualitative,
ha disegnato così una nuova mappa                      lo internazionale grazie alla decisione        sostenibili, cantierabili e finanziabili”.
culturale delle Marche. Sono 10 i pro-                 UNESCO di insignire Fabriano, capofila         Dopo la chiusura del bando lo scorso
getti cofinanziati dalla Regione e 4 le                di uno dei progetti finanziati, città cre-     21 giugno, delle venti proposte pro-
macro aree di attività a regia regionale               ativa nella categoria Artigianato, Arti        gettuali pervenute diciotto sono state
che rilanceranno nei prossimi anni le                  e Tradizioni popolari. Il finanziamento        giudicate ammissibili. Di queste, dieci
imprese culturali ad alto contenuto di                 delle attività previste nei diversi progetti   sono state finanziate per un importo
conoscenza come traino dello sviluppo e                è in piena coerenza con le indicazioni         complessivo a carico dell’ente regionale
opportunità di riequilibrio economico, in              riportate nel Libro verde della Commis-        di 2,45 milioni. Dieci progetti a cui viene
particolare nei contesti territoriali teatro           sione Europea sul tema ‘Le industrie           affidato il compito di rilanciare il distret-
di crisi del manifatturiero tradizionale.              culturali e creative, un potenziale da         to culturale, snodandosi nelle grandi e
E’ la risposta alla crisi nel segno di un              sfruttare’ (2010) e può contare sul gran-      piccole realtà della regione toccando
nuovo sviluppo culturale: “Un percorso                 de giacimento di saper fare accumulato         tutte le province: Adriatic Innovative
virtuoso – ha commentato l’assessore                   nell’esperienza dei distretti industria-       Factory, di cui è capofila la Camera di
alla Cultura e al Bilancio Pietro Marco-               li tradizionali. Le Marche, che sono in        Commercio di Ancona, è incentrato sul-

                                                                                                                                                      1
lini - che traduce in realtà l’idea della              testa alla classifica delle regioni italiane   la attività formativa e di animazione
cultura come nuovo sviluppo. Il Distretto              sia per incidenza del valore aggiunto          economica in dimensione internazionale
culturale evoluto delle Marche, come                   del sistema produttivo culturale che           per creare una ‘community’ adriatica di

                                                                                                                                                      4
sistema territoriale di relazioni tra il               per occupazione, con un primo posto            manager e imprenditori nel settore della
pubblico e il privato volto a sviluppare               per spesa turistica attivata dalla cultura     impresa culturale e creativa, di attrarre
le potenzialità del territorio in ambito               (Fonte: Symbola/Unioncamere 2013),             risorse e di capitalizzare il lavoro com-

                                                                                                                                                      /
culturale, può contare ora su un “parco                diventano protagoniste di una nuova            piuto nell’ambito di progetti e Program-
progetti” regionale, frutto di un’ampia                stagione “distrettuale”, per molti versi       mi comunitari di area transfrontaliera
mobilitazione di competenze, energie,                  diversa dalla precedente che ha fatto          adriatica e balcanica.
risorse materiali e immateriali. Sono                  grande il Made in Italy, ma ugualmente         Il Progetto PLAYMARCHE: un distret-

                                                                                                                                                      1
oltre 400 i soggetti coinvolti che parte-              attenta allo sviluppo locale, questa volta     to regionale dei beni culturali 2.0, di
cipano ai progetti, aggregati attorno a                però nel segno della cultura. L’avvio          cui è capofila l’Università di Macerata,
capofila pubblici, con una composizione                di questi primi 10 progetti, per i qua-        prevede la strutturazione di una filiera

                                                                                                                                                      5
dei partenariati adeguata alle finalità e              li si apre ora la fase di una sapiente         di professionalità tecniche, scientifiche,
una buona partecipazione di partner pri-               attuazione e di un attento monitorag-          della comunicazione, per la produzione
vati, a riprova dell’interesse ad investire            gio, ci consentirà di allungare lo sguar-      di giochi elettronici e prodotti di intratte-
PRIMA PARTE. Politica cultura, analisi e prospettive

nimento altamente innovativi sulla base         evoluto. Il Progetto Distretto Culturale               Spettacolo, Innovazione, Creatività
di contenuti culturali. Poi il Progetto         Evoluto del Piceno, capofila Consorzio                 per la valorizzazione delle attività cul-
Barco – Officina creativa, capofila la          Universitario Piceno è finalizzato alla                turali e artistiche e il progetto Filiera
Comunità Montana Alto e Medio Metau-            valorizzazione dei patrimoni culturali del             del cinema con la Fondazione Marche
ro, che individua il Barco Ducale di Urba-      bello (patrimonio storico artistico), del              Cinema Multimedia per lo sviluppo di
nia come ‘habitat’ di attività e servizi di     buono (patrimonio enogastronomico)                     una filiera regionale della produzio-
carattere culturale, turistico, ed impren-      e del ben fatto (patrimonio artigianale                ne e postproduzione cinematografica
ditoriale in genere. Si basa su azioni di       e manifatturiero) presenti nel territo-                attraverso misure integrate nei settori
connessione di giovani talenti con una          rio piceno rigenerandoli ed innovandoli                della promozione, produzione/ post-
equipe di esperti in materia di innova-         attraverso azioni guidate dal design. Il               produzione/formazione.
zione per accogliere start up innovative        Progetto Valle della creatività, di cui è
ed attrarre partner finanziari. I Cammini       capofila il Comune di Fabriano, prevede
lauretani è il progetto con capofila il         la realizzazione di un centro di documen-
Comune di Loreto che sviluppa il siste-
ma dei Cammini Lauretani, ‘cluster mar-
                                                tazione del catalogo d’arte su carta e dei
                                                servizi connessi al museo della carta e                 Fabriano città
chigiano della meditazione e della spiri-
tualità’, prevedendo la strutturazione di
                                                della filigrana. Il Comune di Fabriano è
                                                anche capofila di una ‘nuvola’ di azioni                  creativa
un sistema di accoglienza e fruizione del
tracciato in stretta correlazione con la
                                                collegate alla innovazione nella piccola
                                                impresa artigiana della Vallesina, con
                                                                                                         dell’Unesco
attivazione di forme di mobilità dolce e        un filo rosso che lega le azioni costituito
dedicata per la fruizione dei beni cultu-       dal tema della invenzione artigianale                   Per la sua grande tradizione cartaria,
rali e del paesaggio. Il Progetto Distret-      e dal collegamento di un insieme di                     per la sua creatività artigiana Fabria-
to Culturale della Provincia di Fermo           micro offerte per rendere la valle della                no è Città creativa dell’Unesco
individua tre filiere: culturale - turistica,   creatività un luogo attrattivo per crea-                (Organizzazione delle Nazioni Unite
tecnologica e manifatturiera - creativa,        tivi e professionisti. Infine, il Progetto              per l’Educazione, la Scienza e la
localizzando nel nuovo Terminal di Fer-         Pesaro, distretto di eventi e festival che              Cultura) nella categoria Artigianato
                                                                                                        e Arti e Tradizioni popolari. L’ufficia-
mo il punto di accesso principale del           prevede la localizzazione presso il polo
                                                                                                        lizzazione è arrivata da Parigi il 22
territorio a cui collegare altre postazioni     museale civico del Comune di Pesaro di
                                                                                                        ottobre 2013. A lanciare il progetto,
fisiche e concept store connessi sia ai         una Factory specializzata in servizi alla
                                                                                                        tre anni fa, fu la direttrice artistica
23 musei del sistema museale fermano            organizzazione, produzione e promo-
                                                                                                        del festival Poiesis Francesca Mer-
che al sistema imprenditoriale dell’area        zione di festival in ambito regionale ed
                                                                                                        loni promotrice e coordinatrice del
calzaturiera.                                   extraregionale.
                                                                                                        progetto Fabriano Città Creativa,
Il Progetto CreATTIVITA’, capofila la Pro-      All’appello anche quattro progetti di
                                                                                                        con la collaborazione del sindaco di
vincia di Pesaro, prevede lo sviluppo di        iniziativa regionale divise in quattro
                                                                                                        Fabriano Giancarlo Sagramola e del
una piattaforma digitale per la produ-          macro aree di intervento. Sono il Pro-                  presidente della Regione Gian Mario
zione e innovazione nella fruizione di          getto Adriatico - piattaforma culturale                 Spacca. Lanciato nel 2004 dall’Une-
contenuti culturali al servizio sia delle       permanente della macroregione adria-                    sco, il Network delle Città Creative
imprese che del turismo. Il Progetto            tica per lo sviluppo di un networking                   ha come obiettivo quello di creare
Amami (Azionimolteplicità- arte-mani-           permanente del sistema di beni, servizi,                una sinergia e un legame tra città
fattura- innovazione), capofila l’Univer-       istituzioni culturali da aggregare attorno              in grado di promuovere la creatività
sità di Camerino, si articola in tre assi:      alle istituzioni regionali che promuovo-                culturale e di farne un elemento cru-
sviluppo della cooperazione tra sistemi         no la macroregione; la riqualificazione                 ciale per il proprio sviluppo econo-
locali di accoglienza, sostegno allo svi-       di Urbino, la città ideale in continuità                mico, offrendo agli operatori del set-
luppo di idee e progetti innovativi di          con gli investimenti realizzati per can-                tore una piattaforma internazionale
impresa culturale, creativa e manifat-          didarla a Capitale Europea della Cultu-                 su cui convogliare l’energia creativa
turiera, sviluppo di un sistema di rete         ra 2019; un’iniziativa con il Consorzio                 delle proprie Città.
per la promozione del distretto culturale       Marche Spettacolo denominata S.IN.C
SECONDA PARTE
The best of.
Azioni e progetti per
				 beni
SECONDA PARTE. The best of. Azioni e progetti per istituti e beni culturali

r istituti e   Il lavoro avviato in tema di politiche culturali regionali si

  culturali    fonda sull’idea che la cultura sia un settore specifico, ma
               soprattutto sia premessa e infrastruttura per caratterizzare
               altri ambiti d’intervento: la cultura è spettacolo, arte, musi-
               ca, ma è anche una sorta di maxi settore, più generale, che
               incorpora la capacità d’innovazione, d’adattamento, di cre-
               atività e che, pertanto, può utilmente supportare le altre
               politiche settoriali, dal sociale alle politiche giovanili e di
               genere, a quelle mirate per lo sviluppo dell’imprenditoria
               e dell’economia.
               In questo senso sono stati attivati progetti speciali che
               valorizzano l’approccio trasversale e le progettualità inte-
               grate, capaci di attivare risorse aggiuntive.
               Progetti speciali sono anche quelli che permettono di
               intervenire sul patrimonio architettonico e monumentale
               di valore storico-culturale, un settore dove, per l’entità
               degli interventi minimi possibili, non è pensabile di inter-
               venire con le risorse ordinarie

               17
SECONDA PARTE. The best of. Azioni e progetti per istituti e beni culturali

La Cultura trasversale
Borse lavoro per giovani, i progetti Silver Art, Cultura
Smart a servizio degli istituti culturali
Forte è stato l’impegno regionale                      inoltre attribuite due borse lavoro, già   partner del progetto, si è dato avvio
verso la costruzione di un sistema                     attivate, al Consorzio Marche Spet-        agli interventi operativi nei contenitori
unitario di valorizzazione, capace di                  tacolo, una all’ICOM e una all’AMAT,       culturali aderenti all’iniziativa. A fine
incrementare gli orari di apertura del-                Associazione Marchigiana Attività          novembre 2013 sono state totalizzate
le singole istituzioni e di sostenere                  Teatrali. Le borse lavoro, attribuite      oltre milleseicento ore di attività nei
la realizzazione di progetti destinati                 ai diversi ambiti di attività culturali,   contenitori: un risultato eccellente,
a aumentarne la fruibilità. Ecco i pro-                hanno in generale l’obiettivo di soste-    come testimonia la piena soddisfazio-

                                                                                                                                              1
getti strategici della Regione Marche                  nere l’attività ordinaria e straordina-    ne espressa dagli operatori coinvolti.
messi in campo che si integrano a                      ria di Istituti ed organismi culturali,    Al Consorzio è stato affidato il ruolo
quelli più specifici per il patrimonio                 favorendo una maggiore fruibilità del-     di coordinamento dell’intera iniziati-

                                                                                                                                              8
museale Happy Museum e progetto                        le strutture ma anche contribuendo         va e di gestione dei benefit culturali
MAB:                                                   ad attività di carattere catalografico,    destinati ai volontari, consistenti in
Borse lavoro per i giovani laureati                    giuridico amministrativo, promozio-        ingressi agli spettacoli programmati

                                                                                                                                              /
finalizzate a incrementare le attività                 nale, didattico - formativo, secondo le    dai Consorziati e abbonamenti alle
all’interno dei musei e dei luoghi della               diverse esigenze espresse dagli enti       stagioni teatrali. Il progetto, voluto e
cultura. Il progetto ha previsto l’atti-               di riferimento e ad integrazione dei       sostenuto dall’Assessorato alla Cultu-
vazione di borse lavoro destinate al                   loro programmi.                            ra della Regione Marche, in linea con

                                                                                                                                              1
sostegno dell’occupazione giovanile                                                               il quadro per la promozione dell’invec-
qualificata nel settore dei beni cultu-                Progetto Contenitori Culturali Aper-       chiamento attivo promosso dall’Unio-
rali nell’ambito dell’Accordo di Pro-                  ti/ SILVER ART. L’implementazione          ne Europea nell’ambito dell’iniziativa

                                                                                                                                              9
gramma Quadro della Regione Marche                     del progetto pilota SILVER Art, che        “Anno Europeo 2012”, mira ad inno-
con lo Stato “Giovani Ri-cercatori di                  prevede specifici interventi di valoriz-   vare le modalità di fruizione del patri-
senso”. La Provincia di Pesaro Urbino                  zazione del patrimonio culturale delle     monio culturale, quale “strumento”
è stata destinataria di 16 borse lavoro,               Marche (teatri, biblioteche e musei)       attivo di crescita culturale. Uno degli
3 delle quali per il settore archeolo-                 tramite la presenza al loro interno        elementi di maggiore innovatività è
gico, 5 nel settore bibliotecario, 4 nel               di volontari over 60 opportunamen-         quello relativo alle modalità di frui-
settore museale, 2 per la valorizzazio-                te formati, coordinati ed affiancati, è    zione dei contenitori culturali, che da
ne territoriale integrata; la Provincia di             iniziata con la pubblicazione dell’av-     meri “beni” divengono - in virtù delle
Ancona di 9 borse lavoro, in gestione                  viso pubblico destinato a promuovere       attività per essi pensate - strumenti
al Sistema museale di Ancona; la Pro-                  e raccogliere le adesioni al progetto      attivi, capaci di favorire un proficuo
vincia di Macerata di 14 borse lavoro e                da parte dei volontari interessati.        incontro tra generazioni.
la provincia di Fermo di 9 borse lavoro.               Alla chiusura dei termini di presen-       CulturaSmart! è un progetto di rilie-
La Provincia di Macerata si avvale per                 tazione delle domande di adesione          vo regionale altamente strategico ed
la gestione delle borse del Sistema                    sono complessivamente pervenute            innovativo per l’infrastrutturazione e
Museale provinciale e dell’Associa-                    44 candidature e, in collaborazione        servizi avanzati nei musei e biblio-
zione Arena Sferisterio. Sono state                    con le associazioni di volontariato        teche pubbliche al fine di rendere i
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