10 anni di e-government - Il punto sull'amministrazione digitale Nicola Melideo
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10 anni di e-government Il punto sull’amministrazione digitale Nicola Melideo Consulente per le strategie di innovazione nel governo locale Pisa 25 ottobre 2010
Prima parte 1970-2000 Gli antefatti dell’e-government
Antefatti – Anni ‘60 e ‘70 • Metà anni ’60 si consolida la collaborazione tra alcune grandi PA centrali (INPS, RGS, Bankitalia) e aziende multinazionali (IBM in testa) americane • Come remoto e marginale effetto di una sentenza della Corte di Giustizia statunitense, nel 1969 nasce in Italia Italsiel e, con essa, l’industria italiana del sw • Mentre continua la penetrazione dei “calcolatori” nelle PA, soprattutto centrali, negli anni ‘70 vedono la luce nuove realtà quali SOGEI, INSIEL, CERVED (ora InfoCamere), CSI-Piemonte, Lombardia Informatica, etc.. • Viene avviato in modo significativo il processo di informatizzazione degli EELL e dei Comuni in particolare Negli anni ’70 vengono istituite le Regioni a statuto ordinario
• Fa la sua comparsa il “personal computer” • La UE lancia il programma ESPRIT, Antefatti – Anni ’80 che prevede anche R&S sulle IT • Entra nel linguaggio corrente, anche della PA, la locuzione “Banche Dati”. BD di riferimento sono, inizialmente, il Massimario della Cassazione, il Registro Ditte delle CCIAA, l’Anagrafe tributaria, il PRA, la Motorizzazione Civile.… • Nasce il mercato dell’informazione digitale di origine pubblica (Cerved, ACI PRA) • Continua l’informatizzazione degli EELL con soluzioni sw indipendenti promosse da e collegate a società costruttrici di HW (Olivetti, IBM, Nixdorf, etc..) • Si delineano le diverse modalità di impiego dell’IT da parte dei dei grandi Comuni rispetto ai medio-piccoli • L’INPS comincia ad interagire in modo significativo con i Comuni, soprattutto di grandi dimensioni, per accedere ai dati d’anagrafe • Continua l’apprestamento da parte delle Regioni di quelle che poi saranno definite società in house: Liguria, Umbria, PAT, PA BZ, e di centri di competenza regionale finanziati con il fondi della 64 nel Mezzogiorno (CSATA - Puglia, CRAI - Calabria, CRIAI - Campania, CRES - Sicilia, etc..) • Nasce Ancitel SpA (1987) Si comincia a parlare di cambiamenti di valori e di comportamento nella PA, possibili grazie all’impiego delle ICT: trasparenza e accesso agli atti (L. 241/89)
Nel 1993 viene istituita l’ICI e l’ICIAP, base dell’autonomia finanziaria dei Comuni. Viene introdotta l’elezione Antefatti – Anni ’90/1 diretta dei Sindaci • L’eccesso di offerta (tendenzialmente monopolistica) di IT pubblica crea fenomeni distorsivi sul mercato. C’è una “tangentopoli” anche nei rapporti IT e PA. Nasce l’AIPA, la cui competenza si limita alle PAC (anche se con iniziali e poi continui tentativi di invasione del mondo dei Comuni) • Nel suo piccolo, Ancitel vara l’iniziativa “SIC et Simpliciter”, in collaborazione con la Cassa Depositi e Prestiti, e “INTEGRA”, poi divenuto “INA-SAIA”, per l’integrazione delle Anagrafi della popolazione • Appare internet. E dilaga. Compaiono le prime “reti civiche” • I produttori di sw applicativo “a pacchetto” per i Comuni propongono tutti, ormai, soluzioni integrate facendo leva sul potenziale dei “sistemi informativi di governo” • Ha avvio la grande stagione delle riforme (le Bassanini): devoluzione, semplificazione, cooperazione tra le PA • Si comincia a parlare di Catasto ai Comuni (se ne parla ancora); si decide la CIE (ancora da avviare, praticamente); si lancia il SUAP (quali i risultati?)… Libro verde UE dal titolo "Vivere e lavorare nella società dell'informazione: priorità alla dimensione umana” (1996)
Sulla spinta della UE comincia la liberalizzazione delle TLC – In Italia Antefatti – Anni ’90/2 questo significa anche privatizzazione di Telecom • Le CCIAA subentrano ai Tribunali nella gestione del Registro delle Imprese • Alcune Regioni (Toscana, Piemonte, Friuli, TN e BZ) operano con l’obiettivo si realizzare sistemi informativi integrati a livello regionale • Si dissolve il sistema IRI/FINSIEL, già acquistata da Telecom • Nasce CONSIP (1997) • Il 1 gennaio 1999 l’Euro sostituisce le monete nazionali in 11 Paesi UE, tra i quali l’Italia • Esplode il fenomeno ForumPA: l’innovazione da celebrare • Si avverte il carattere incompleto delle riforme Bassanini e la mancanza di un “garante” che assicuri la trasformazione, anche tecnologica, della PA secondo un’ispirazione riformista • Si prepara ed esplode in tutto il mondo la “bolla speculativa” internet Comunicazione (8/12/99) dell’iniziativa della Commissione “e-Europe - Una società dell'informazione per tutti” in occasione del Consiglio europeo straordinario di Lisbona (marzo 2000)
Seconda parte 2000-2010 Il decennio dell’e-government
Sintesi del decennio – 1 • La UE approva il QSN presentato dall’Italia in cui si propongono investimenti per lo sviluppo della Società dell’Informazione (SI). Il Governo annuncia il piano nazionale di e-Government (seconda metà del 2000) • Elezioni politiche 2001 - Cambio di governo - La rivoluzione digitale è un obiettivo strategico nell’Agenda del nuovo governo. Viene nominato un Ministro per l’Innovazione tecnologica, già n° 1 in Italia e Europa di IBM • L’AIPA viene trasformata in CNIPA - Cambio di uomini e strategie: DIT e CNIPA guidano l’attuazione delle politiche governative • Il Ministro Stanca annuncia i 10 obiettivi di legislatura (febbraio 2002) • Varo del Piano nazionale di e-Government con la pubblicazione del 1°avviso per il cofinanziamento di progetti di Regioni ed Enti locali (Aprile 2002) • Presentazione in Parlamento delle “Linee guida del Governo per lo sviluppo della società dell’informazione nella legislatura” • La Commissione permanente per l’Innovazione e le Tecnologie, organo di cooperazione tra Governo e Regioni per lo sviluppo della SI, licenzia il documento politico programmatico: “L’e-Government per un federalismo efficiente: una visione condivisa, una realizzazione cooperativa”
Sintesi del decennio – 2 • Il Piano di e-government cofinanzia, con 120 milioni di Euro, 136 progetti di innovazione nel governo locale che coinvolgono la quasi totalità di Regioni e Province e più di 4500 Comuni. Il soggetto attuatore dell’intervento è il CNIPA, che svolge anche la prevista attività di monitoraggio • Le Regioni con bandi POR impiegano risorse europee (FESR) per propri progetti di sviluppo della SI. Per questo genere di progetti non vi è alcun obbligo di consultazione con il Governo • Una terza linea di intervento opera con gli APQ, attraverso i quali vengono in larga misura impiegati i fondi FAS. In questo caso è d’obbligo una sorta di concertazione permanente tra tutti i soggetti finanziatori e, quindi, tra Regioni e Governo. Il Governo è rappresentato da DPS (MISE), DIT e CNIPA • Il volume complessivo di spesa straordinaria mobilitata è pari a quasi 3 miliardi di Euro • La gestione dei piani rivela più di una difficoltà. Si arriva alle elezioni e al cambio di Governo (2006). • Il nuovo Governo vede 2 soggetti operare in aperta concorrenza. Nicolais avvia la liquidazione del CNIPA a favore del DIT • Il programma di legislatura del nuovo governo è inconsistente, debole, reticente. L’azione del Ministro inesistente • Si arriva al 2008. Di nuovo cambio del governo e approccio ai temi e-Gov gli antipodi rispetto al precedente governo B. Brunetta accelera il processo di liquidazione del CNIPA, anche se con motivazioni diverse • DECRETO LEGISLATIVO 27 ottobre 2009, n. 150 in attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni • Crisi di alcune politiche regionali per lo sviluppo della SI. Fine della stagione dei finanziamenti.
Terza parte Osservazioni puntuali
LE 10 promesse del Piano e-Gov
Il coordinamento (“governance”?) degli interventi E’ il risultato della radicale trasformazione dell’AIPA. Non più Autorità CNIPA indipendente ma un “Centro di competenza” e di responsabilità gestionali. Formalmente indipendente, di fatto opera alle dirette dipendenze del Ministro Dipartimento per l’attuazione delle politiche del Ministro. Condivide con il DIT CNIPA una serie di compiti di supervisione e guida degli interventi di innovazione (PAC, Sanità, etc..) Tavolo congiunto Luogo di incontro di rappresentanti di rappresentanti di Stato (CNIPA), Regioni permanente ed EELL per la definizione di politiche e interventi da sottoporre alla Conferenza Unificata Organismi vari preposti Comitati per le Intese Istituzionali di programma, Comitati per l’attuazione alla gestione degli APQ degli accordi, tavoli tematici, etc… CMSI / CIPE Comitato dei Ministri per la SI, che decide dell’impiego dei fondi UMTS _ Comitato interministeriale per l’impiego dei fondi FAS Organismi interni alle La concertazione con gli EELL si è espressa con modalità precipue all’interno singole Regioni di ciascun contesto regionale Una rete di “operatori” dell’e-government, cogestita da CNIPA e Regioni, CRC (fino al 2007) impiegata in attività di assistenza, animazione, comunicazione sui temi dell’e- gov
Tre programmazioni concorrenti Distribuzione delle risorse finanziarie (2,7 mld di €) impiegate da Stato e Regioni per lo sviluppo della SI nelle regioni e negli EELL nel periodo 2000-2006 – In percentuale per per tipologia di programmazione e area geografica 54,1% 41,4% 42,2% 26,6% 14,8% 12,0% 4,5% 3,4% 1,1% Totale Italia di cui al Centro Nord di cui al Sud -Isole Piano e-Gov (UMTS) POR APQ
Impiego dei fondi UMTS sui progetti e-gov (valore dei progetti: Centro Nord 292 M€; Sud Isole 121M€) Distribuzione per regioni dei progetti e-Gov per valore complessivo e cofinanziamento UMTS - in M Euro - Dati CNIPA 60 20 18 50 16 Totale importi per regione in M€ N° di progetti per regione 14 40 12 30 10 8 20 6 4 10 2 0 0 Costo totale in M€ Co-finanz.UMTS in M€ N. progetti
Destinazione delle risorse POR e APQ per la SI Destinazione per missioni delle risorse delle due programmazioni in percentuale sulle rispettive dotazioni per le regioni ob. 1 - Dati DPS 44% 37% 24% 20% 14% 12% 11% 11% 10% 8% 8% 2% e-Government (back Infrastrutture Sviluppo e Inclusione - Sanità elettronica Formazione in rete end e front end) competitività delle Accessibilità imprese Interventi POR Interventi APQ SI
Spesa complessiva ICT nella PA – Dati riferiti al 2008 (fonti: CNIPA, UPI, Ancitel)
L’andamento della spesa ICT nelle PAC -1 Variazione della spesa annua per ICT negli Enti e nelle Amministrazioni centrali - Base 100 Anno 1995 180 170 160 150 140 130 120 110 100 90 80 Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 AMM. NI ENTI TOTALE
L’andamento della spesa ICT nelle PAC - 2 Differenza tra spesa ICT programmata e consuntivata delle PAC negli anni - Dati in milioni di Euro 1.826 1.451 1.316 739 662 678 658 538 498 467 459 411 410 379 Anno 1995 Anno 1996 Anno 1997 Anno 1998 Anno 1999 Anno 2000 Anno 2001 Anno 2002 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008
Quarta parte Bilancio di un decennio di innovazione nelle PA e di sviluppo della società dell’informazione
Italia e UE Dati Eurostat 2007 Posizione in INDICATORE * classifica Banda larga - copertura su popolazione totale 16ª Accesso ad internet con ADSL- su popolazione totale 25ª Utilizzo di servizi internet - su popolazione totale 25ª Luoghi di accesso alla rete da casa - su popolazione totale 22ª Servizi di e-Government di base 13ª % della popolazione che usa i servizi e-Gov 20ª ICT nelle scuole - PC connessi ogni 100 studenti 21ª e-Commerce - % di imprese che ricevono ordini via web 24ª Competitività delle imprese - imprese con procedure integrate 6ª Lavoro/possesso di competenze ICT - % di addetti buoni utenti ICT 11ª Indice di crescita e innovazione nelle ICT - Quota ICT su PIL 15ª * Tali indicatori rappresentano una selezione dei 44 indicatori adottati da Eurostat
Internet nelle imprese Crescita dell'utilizzo di internet nelle aziende per area geografica - Dati ISTAT 2007 Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud-Isole 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 00% 2002 2007 2003 2007 2002 2007 2002 2007 ADSL Ordini via ICT Acquisto prod. Digitali Rapporti con le banche
INTERNET: comprare è più facile che vendere Percentuali delle imprese che acquistano e vendono prodotti via web - Dati ISTAT 2007 - 32,5% 30,9% 29,1% 26,7% 23,3% 8,8% 7,3% 7,1% 6,7% 4,7% 4,2% 3,9% 3,8% 3,7% 3,6% 4,0% 3,3% 3,5% 3,1% 3,2% 2002 2007 2002 2007 Acquisti Vendite Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud-Isole
Le PA e l’e-procurement Amministrazioni locali su 100 che hanno effettuato acquisti in modalità e-Procurement per ripartizione geografica e tipologia di amministrazione - Dati ISTAT 2006 - 100 100 85 74 73 67 60 52 50 42 19 13 14 14 11 Comuni Province Regioni e Pr. Autonome Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Italia
Offerta di servizi on-line di Regioni ed EELL Amministrazioni locali con sito Web istituzionale per livello di interattività dei servizi offerti e tipologia di amministrazione - (percentuale dei rispettivi totali di amministrazioni locali) - Istat - Anno 2007 99 99 100 100 95 86 82 73 55 46 30 17 16 11 3 Servizi di informazione Acquisizione di Acquisizione e inoltro di Accesso a banche dati e Servizi a piena modulistica modulistica informazioni interattività personalizzate Comuni Province Regioni e Pr. Autonome
Cosa non va nei servizi on-line dei Comuni Criticità dei servizi on-line nei Comuni
Cosa va nei servizi on-line delle banche? Crescita di utenti dei servizi di e-banking (famiglie e imprese) dal 2001 al 2009 - Indice 100 = 2001 366 341 334 287 290 266 267 228 214 193 164 164 154 143 127 125 100 01-01-01 01-01-02 01-01-03 01-01-04 01-01-05 01-01-06 01-01-07 01-01-08 01-01-09 FAMIGLIE IMPRESE
CAMERA DEI DEPUTATI Doc. XVII n. 6 DOCUMENTO APPROVATO DALLA I COMMISSIONE PERMANENTE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI) nella seduta del 16 dicembre 2009 A CONCLUSIONE DELL’INDAGINE CONOSCITIVA deliberata nella seduta del 31 luglio 2008 sulla INFORMATIZZAZIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI (Articolo 144, comma 3, del Regolamento della Camera dei deputati) ATTI PARLAMENTARI XVI LEGISLATU R A Indagine conoscitiva sulla informatizzazione delle pubbliche amministrazioni DOCUMENTO CONCLUSIVO APPROVATO DALLA COMMISSIONE
Altre evidenze di scenario – Contesto istituzionale 1. Il patrimonio informativo di base, il sistema delle grandi anagrafi nazionali, si caratterizza per l’assenza di una strategia di organizzazione, sviluppo, di cooperazione e di condivisione che, da sola, rappresenta un costo elevato per il sistema Paese e l’ostacolo più rilevante alla semplificazione amministrativa 2. Le ICT non vengono (ancora) impiegate per riprogettare le PA e i loro rapporti interni, né per rendere la PA più “efficiente” (meno costosa). Gli obiettivi connessi non sono mai state messi in rapporto con i bilanci delle PA e risparmi da conseguire. Le ICT sono state “subite” dalle PA, non adottate 3. Ne è riprova l’affermarsi di soggetti (SpA pubbliche e Agenzie) al servizio (o al posto) di PA che, a ragione delle funzioni strategiche loro assegnate, devono gestire imponenti sistemi informativi (contabilità, fiscalità, previdenza e, a livello regionale, sanità). Interessante, anche se poco studiato, è al riguardo il caso del sistema camerale (inspiegabilmente ignorato dalla Commissione) 4. La realizzazione di significative infrastrutture ICT determina rotture negli equilibri inter- istituzionali e delle modalità tradizionali di condivisione dei patrimoni informativi, ri- disegnano zone di influenza, ri-modellano competenze istituzionali: il principio della “leale collaborazione” tra le PA, soprattutto con riguardo alla cooperazione informativa e amministrativa, si va rivelando, all’epoca dell’e-government, una chimera. Non è azzardato parlare di “competizione inter-istituzionale”
Altre evidenze di scenario – I progetti di innovazione 1. Eccesso di risorse finanziarie, povertà di strumenti programmatici e di controllo, inadeguatezza della dirigenza amministrativa e scarsità di professionalità ICT nella gestione dei progetti di innovazione 2. Coinvolgimento “riluttante” o assente delle strutture amministrative competenti, come risultato, spesso, di interventi di innovazione “autoconsistenti”, basati sull’impiego di ICT non collegate ad una reale domanda 3. Alleanze istituzionali “effimere” 4. Subalternità delle logiche di risultato alle logiche di rendicontazione; delle esigenze reali della domanda a quelle del soggetto finanziatore. (Obiettivi di spesa e non di risultato) 5. L’impiego non di rado a fini assistenziali della spesa destinata all’innovazione (prevalentemente al Sud)
Quinta parte Le priorità prossime future
Le cose da fare Completamento, condivisione e valorizzazione dei patrimoni informativi di livello nazionale (a partire dalle anagrafi) PAC Sviluppo (ulteriore) dei servizi on-line ad opera di Enti e Agenzie Adeguamento degli apparati centrali in funzione del federalismo Sistemi di controllo della spesa sanitaria (condivisi) Lavoro e Sviluppo economico e coesione territoriale (territori marginali) REGIONI Servizi conseguenti al federalismo scolastico e osservatori connessi Sistemi informativi per la fiscalità regionale Infrastrutture e servizi per la cooperazione intercomunale PROVINCE Sistemi informativi per ambiente, viabilità e territorio Sistemi informativi per l’avviamento al lavoro Sistemi informativi per la fiscalità comunale COMUNI Gestioni associate Servizi on-line
Chi fa cosa? - 1 N° di dirigenti ogni 100 dipendenti per Area geografica - Confronto tra i dati di Regioni (senza VDA, Prov. aut. TN e BZ, Sicilia), Province, Comuni – Elaborazioni LGnet su dati RGS Conto annuale 2009 6,9 6,6 5,8 5,6 5,6 3,5 3,0 3,0 2,7 2,5 2,5 2,3 2,3 2,4 2,3 2,2 2,1 1,8 NO NE Centro Sud Isole Italia Regioni Province Comuni
Chi fa cosa? - 2 Distribuzione dei dirigenti apicali di Comuni, Province e Regioni per classi di età - Dati in percentuale per Area geografica 12,5 11,0 15,4 14,5 13,8 17,1 24,0 23,5 24,2 26,2 23,1 26,0 25,5 28,2 21,1 15,1 21,5 13,0 29,4 27,6 26,0 27,8 28,2 26,7 NORD-OVEST NORD-EST CENTRO SUD ISOLE Italia fino a 50 51-55 56-60 Oltre 60
Con quali supporti interni? Disponibilità media di posizioni dirigenziali per le ICT nelle varie tipologie di Enti - Valori assoluti - Analisi in corso ad opera di LGnet 1,7 1 0,55 Regioni Province Comuni
Posizione autonoma Associata a 65,6 Personale e Regioni 18,8 Organizzazione Associata ad altre funzioni 15,6 Posizione autonoma 73,7 Associata a Personale e 17,5 Organizzazione Province Associata ad altre funzioni percentuali 8,8 Posizione autonoma 51,6 Associata a Personale e 9,7 Organizzazione Comuni Associata ai servizi 19,4 Demografici Associata al altre funzioni 19,4 Distribuzione, per tipologia di Ente, delle modalità di ecercizio della funzione dirigenziale ICT - Dati Modalità di esercizio della funzione “sistemi informativi
Buon lavoro
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