Vvaldo Monaci sull'acqua - Stiftsbezirk St. Gallen
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vvaldo Prima edizione 2021 Curatori della mostra: Peter Erhart, Jakob Kuratli Hüeblin, Kathrin Moeschlin; Stiftsarchiv St. Gallen Kunstverlag Josef Fink Concetto grafico: Atelier Andrea Gassner, Marcel Bachmann Traduzione: Eleonora Rothenberger Barbaro Scenografia: arge gillmann schnegg, Basel www.stiftsarchiv.sg.ch www.stiftsbezirk.ch www.e-chartae.ch
Editoriale di Peter Erhart Se qualcuno sa cosa un monastero può fare a meno di avere, ebbene quello è San Benedetto. Tra le tre cose più necessarie di un complesso monastico cita prima l’acqua, poi il mulino e infine il giardino. Quindi il suo primo ritiro, Subiaco, nella valle dell’Aniene, era caratterizzato da una forte sorgente di acqua fresca e chiara. Fin dagli inizi del Monachesimo nel deserto egiziano i suoi seguaci hanno mantenuto sempre un dialogo incessante con l’acqua. Questo dialogo abbia- mo potuto riviverlo quasi «nascostamente» quest’anno per la prima volta. Il meraviglioso fondo dell’Archivio abbaziale rivela infatti molto dell’amore dei monaci per questo elemento, che prima di tutto doveva essere addomesticato per poi renderlo utilizzabile per il funzionamento di un mulino, di una pe- schiera o dei pozzi, dei bagni e delle latrine. Fiumi e laghi mettevano in comu- nicazione i monaci con il loro ambiente circostante e servivano da «autostra- de» medievali, quasi arterie vitali per gli abitanti intorno al lago di Costanza. Waldo, * ca. 740, † 29./30.3.813/814 nel Monastero di Saint-Denis vicino a Parigi, proveniva probabilmente dalla nobiltà franco-mosellana nella stretta cerchia dei Carolingi. Lavorò come agente di Carlo Magno in Alemannia, poi come abate nel Monastero di San Gallo, di Reichenau e di Saint-Denis, precettore di corte, vescovo di Pavia e Basilea. Conosciamo la sua scrittura da 14 documenti originali di San Gallo del periodo dal 773 al 782. È il primo archivista del Monastero di San Gallo conosciu- to per nome. Ecco perché questa serie porta il suo nome.
Sala espositiva dell'Archivio abbaziale D A III I Il più antico archivio monastico p. 7 – 10 E C IV– V II La memoria del monastero p. 11 – 20 F III Opere d’arte al servizio dell’amministrazione p. 21 – 23 G IV Monaci sull’acqua p. 25 – 32 H V Prime menzioni I p. 33 – 35 II I J B A 4 5
Mostra annuale 2021 Aqua Monaci sull’acqua Tema della Mostra annuale Nelle storie dell’Alto Medioevo relative alla fondazione del monastero non c’è evento miracoloso o quasi che non abbia avuto luogo sull’acqua o vicino ad essa. Per i monaci l’acqua ha soprattutto un significato spirituale. L’uso di questa risorsa è quindi strettamente collegato alla cultura religiosa di un monastero. Consapevoli della necessità dell’acqua per la sopravvivenza, i monaci costruiscono i loro complessi monastici su cor- si d’acqua o laghi. Spesso il nome del corso d’acqua supera quello dello stesso santo fondatore. A Scrigno / i di fuga B Film «Il miracolo della trasmissione» C Tavolo da carte girevole D Stazione di ricerca «e-chartae» E La vita quotidiana nell'Alto Medioevo F Lista delle prime menzioni G Pianta di San Gallo H Hands-on I Stazione di ricerca «Le vie dell'archivio abbaziale» J I custodi dell'archivio abbaziale
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I Il più antico archivio monastico L’Archivio abbaziale di San Gallo è considerato la Pompei della tradizione documentaria altomedievale. Nonostante le grandi perdite conserva ancora circa 900 documenti del periodo merovingio e carolingio, cosa che nessun altro archivio monastico è riuscito a fare. Questi do- cumenti rivelano i nomi, gli uffici e i compiti dei monaci. Grazie ai loro ampi e stretti rap- porti con il mondo esterno rendono possibile l’ascesa culturale del Monastero di San Gallo.
I 0 Scrigno di fuga I 1 La Chiesa di San Gallo presso lo Steinach 2° quarto del 18° secolo Kembs, 15 dicembre 756? I monaci danno grande importanza alla sicurezza dei loro archivi. Una Il fiume Steinach è l’arteria vitale del perdita causata da un incendio o una monastero. Fornisce la struttura di guerra potrebbe distruggere la memo- acqua potabile e permette il funziona- ria del monastero. mento di un mulino. Nel 1730 ca. il Principe-abate Joseph Per la sua salvezza Podal dona alla Chie- von Rudolphi fa fare nuovi «scrigni di sa di San Gallo i tre villaggi di Habs- fuga» dotati di maniglie per il trasporto. heim, Kembs e Rueschwiller in Alsazia, Questi non permettono solo l’archivia- insieme a foreste, campi, acque e vigneti, zione ordinata di importanti documenti nonché due dei suoi abitanti. In questa giuridici, ma possono anche essere tra- occasione Podal riunisce un gruppo di sportati rapidamente in un luogo sicuro sei uomini a Kembs, sulla riva sinistra in caso di pericolo. del Reno. Nonostante la grande distan- za lo scriba Arnulf, che vive in questo Cassa in legno con cassetti territorio, localizza per la prima volta la e accessori in ferro Chiesa di Gallus come «quella sopra il Archivio abbaziale di San Gallo piccolo fiume Steinach». Anche il Reno è nominato per la prima volta in questo documento originale. Pergamena, originale Archivio abbaziale di San Gallo, I 13 8 9
I 2 La Chiesa di I 3 Libri della vita San Magno sull’Ira Monastero di San Gallo, 815 e 850 ca. Regensburg, 13 ottobre 898 Chiunque venga registrato in questo L’abate Salomo fonda una chiesa libro con il suo nome può sperare di nel suo primo luogo di residenza entrare nel regno dei cieli. dall’altra parte dell’Ira e le fornisce Molti monasteri nell’Alto Medioevo in dote ampie proprietà. tenevano libri commemorativi. In essi Prima che Salomo diventasse monaco e registravano i nomi di persone, vive e abate del Monastero di San Gallo viveva in defunte, a cui era dedicata la memoria una casa su una collina sopra l’Ira. Questo nelle funzioni religiose. ruscello, che oggi non è più visibile, I due libri commemorativi che sono svolgeva la funzione a Nord di confine stati conservati e giunti fino a noi dal naturale del perimetro del monastero. Monastero di San Gallo contengono i Fondando una chiesa, l’abate Salomo nomi di 15.000 persone. Tra loro ci sono crea un nuovo importantissimo punto di i membri di molti monasteri femminili e riferimento per i monaci e i pellegrini. maschili di tutta Europa, delle famiglie L’imperatore Arnolfo conferma questa di provenienza allora dominanti e dei donazione e obbliga l’amministratore del- benefattori del territorio del Lago di la cella a provvedere con i proventi della Costanza. proprietà a tre monaci e a tre chierici con i Nonostante la loro importanza per le loro servitori. comunità stesse solo sette libri comme- ll nome dell’Ira come «Schwarzwasser» morativi sono giunti fino a noi. (acqua nera/sporca) indica la sua fun- Pergamena, 15 e 19 fogli zione di drenare il terreno paludoso. Il Archivio abbaziale di San Gallo, C3 B55 nome è quindi da interpretare come una mutilazione di «aqua nigra» e non come Irenbach, cioè «ruscello degli Irlandesi». Pergamena, originale Archivio abbaziale di San Gallo, FF3 L37
I 4 Un libro come reliquia San Gallo, 803 ca. – 11° secolo Quando entrano nel Monastero di San Gallo i monaci scrivono i loro nomi nel libro dei professi – se sanno scrivere. Dopo un certo periodo di prova come novizi i monaci fanno una professione solenne. Promettono di non lasciare mai più il monastero, di voltare le spalle al mondo e di obbedire al loro abate. Il Libro delle Professioni contiene i voti dei monaci di San Gallo a partire dalla fondazione del monastero da parte di Otmar. È l’unico libro dell’Alto Medio- evo di questo genere sopravvissuto fino a oggi. La voce dell’epoca sul martirio di San Wiborada del 1° maggio 926 fa del libro una vera reliquia. Pergamena, 12 fogli Archivio abbaziale di San Gallo, C3 B56 10 11
II La memoria del monastero La scrittura permette la conservazione della memoria. Nell’Archivio abbaziale il monastero conserva quei documenti che salvaguardano il suo status giuridico e la sua esistenza economica. Gli atti amministrativi documentano i diversi compiti secolari e spirituali del monastero. Queste fonti sono state tramandate in varie forme: libro, rotolo o foglio singolo con o senza sigillo.
II 1 Libro delle ricorrenze Il libro delle ricorrenze della Chiesa (anniversari) Parrocchiale di Nostra Signora di Bern- eck è il più antico annuario della Valle del Berneck, 1424 Reno. Contiene più di 700 voci comme- Indici strutturati come calendari morative e di dotazione, oltre a varie in- facilitano l’organizzazione delle infor- formazioni sulla storia della costruzione mazioni che devono essere richiamate della chiesa e sulla vita parrocchiale. regolarmente alla memoria. Alla data del primo novembre (in alto a destra) viene registrata una donazione Gli annuari o libri delle ricorrenze caritatevole del nobile Ulrich von Höchst. esistono fin dal Medioevo. In forma di La proprietà in donazione, una casa calendario registrano i nomi delle perso- vicino al cimitero di St. Margrethen, ne decedute che hanno fatto donazioni a tuttavia, viene spazzata via dal Reno un monastero o a una chiesa. In cambio durante un’inondazione, come si può si prega per la loro salvezza ogni anno in evincere da una nota aggiunta sopra la chiesa. voce della dote. Nelle parrocchie medievali il libro delle ricorrenze non è solo il più importante Pergamena, 26 fogli manoscritto in uso, ma anche l’unico. Archivio abbaziale di San Gallo, Per questo vengono spesso inserite altre Volume 2045 informazioni degne di memoria oltre alle normali menzioni commemorative. 12 13
II 2 Abate e convento A causa di una persistente carenza di sigillano insieme acqua potabile, il monastero e la città decidono nel 1471 di raccogliere acqua San Gallo, 15 gennaio 1471 da alcune sorgenti dei dintorni. L’acqua A partire dal 13° secolo contratti par- viene convogliata in un pozzo e con- ticolarmente significativi per il monas- divisa equamente tra il monastero e la tero vengono impressi con sigillo due città. Le spese per il prelievo dell’acqua volte, sia dall’abate che dalla comunità sono sostenute da entrambe le parti. monastica. Per accedere alla stanza del pozzo sono necessarie due chiavi, una appartenente Secondo un decreto papale del 1235 i al monastero e una alla città. documenti originali importanti devono Il Principe-abate Ulrich Rösch, il mo- essere sigillati sia dall’abate che dal nastero e la città di San Gallo sigillano convento. l’accordo reciproco con un atto scritto. Il Nel Monastero di San Gallo l’utilizzo monastero e la città ricevono entrambi di un sigillo del convento oltre a quello copia dell’atto. dell’abate risale fino all’anno 1222. Il primo sigillo del monastero è rotondo, è Pergamena, originale, tre sigilli in cera usato a partire dal 1260 e mostra dappri- Archivio abbaziale di San Gallo, HH4 K1 ma il busto di San Gallo e poco più tardi il motivo del santo con l’orso. Per l’abate è in uso un sigillo ovale a punta che lo mostra sul trono.
II 3 Timbro sigillo dei monaci II 4 Sigillo dell’abate Coelestin Gugger 13° – 18° secolo 18° secolo Il sigillo del monastero è in uso per 500 anni. I sigilli sono il mezzo di autenticazione più importante del Medioevo e della La comunità monastica ha il proprio si- prima parte dell’Era Moderna. gillo come entità legale-giuridica. È do- cumentato per la prima volta in un atto Nell’Alto Medioevo l’uso dei sigilli era an- del 1293 e la sua effigie rimane invariata cora limitato ai soli documenti dei gover- fino allo scioglimento del monastero. nanti e dei papi. I sigilli monastici sono Mostra il patrono del monastero, Gallo, documentati a partire dall’XI secolo. Gli seduto su una panca con un bastone, abati di San Gallo hanno usato un sigillo mentre, secondo la leggenda, consegna personale dall’inizio del XIII secolo. all’orso una pagnotta di pane. Questo Il Principe-abate Coelestin Gugger von motivo fu adottato anche nel sigillo Staudach (1740 – 1767) usò lo stesso sigillo della città di San Gallo, attestato per la ogivale del suo predecessore Joseph von prima volta nel 1294. Rudolphi (1717 – 1740). Per non doverne L’immagine colpisce per la tridimensio- fare uno nuovo, fece cambiare l’iscrizio- nalità. Orso e santo sono entrambi in ri- ne del sigillo e aggiunse il suo stemma lievo e dominano la scena, per così dire. personale. L’originale del sigillo si trova nel Museo Sigillo a timbro, argento Storico ed Etnologico di San Gallo. Archivio abbaziale di San Gallo, Sig.16 Sigillo a timbro, bronzo, copia Archivio abbaziale di San Gallo, Sig.1 14 15
II 5 Libello Nel 1726 viene firmato il quinto contrat- to relativo all’acqua tra il monastero e la San Gallo, 8 giugno 1726 città di San Gallo. Una disposizione con- I documenti originali importanti erano tenuta in esso indica il monastero come ancora scritti su pergamena nel XVIII fornitore di acqua potabile alla città per secolo. una quota di tre pozzi e riceve in cambio 30 fiorini l’anno. Nel Basso Medioevo la carta sostituì la Per regolare la quantità d’acqua scaricata pergamena come più importante sup- dai pozzi, con precisione viene specifi- porto di scrittura. Nella produzione di cato il diametro dei tubi del condotto. documenti, tuttavia, la pergamena più L’atto originale è accompagnato da costosa continuò a essere utilizzata per due sagome di ottone che registrano il la sua eccellente durata, soprattutto per diametro concordato. Queste permetto- i documenti rappresentativi con conte- no anche di produrre tubi conformi al nuti importanti. contratto ogni volta che si rinnovano le Ampi trattati a volte riempiono interi tubature dell’acqua. quaderni. Per legare i cosiddetti libelli di documenti originali si usano corde Libello di pergamena, originale, di sigillatura. Questo rende impossibi- tre sigilli in cera le alterare il contenuto dei documenti Archivio abbaziale di San Gallo, V4 A105 sostituendo, per es. le pagine.
II 6 Raccolta di documenti Questo volume contiene copie di con- originali tratti che registrano i rapporti legali- giuridici tra il monastero e la città di San San Gallo, 1725 Gallo e l’Appenzello. Tra questi ci sono Molte copie assicurano le tutti i documenti che regolano l’uso informazioni. congiunto dell’acqua tra il monastero e la città. Già dal Medioevo il monastero ha La collezione di documenti è organiz- prodotto copie dei suoi più importanti zata tematicamente e indicizzata in documenti legali. Nel XVII e nel XVIII dettaglio. Questo permette al monas- secolo viene creata una documentazione tero di avere rapidamente una visione sistematica e completa dei documenti d’insieme dei suoi diritti. Numerose monastici. Questo riempie 85 volumi pagine bianche forniscono spazio per per un totale di circa 80.000 pagine. continue aggiunte e aggiornamenti della La collezione parzialmente stampata è collezione. conservata nell’Archivio abbaziale in duplice copia. Sicuro è sicuro. Carta, 986 pagine Nonostante le copie di riserva in forma Archivio abbaziale di San Gallo, di libro il monastero continua a custod- Volume 3a ire con cura la sua collezione di docu- menti originali. Gli originali sigillati offrono la massima sicurezza giuridica, poiché gli specialisti possono verificarne l’autenticità. 16 17
II 7 Gallo, la pesca e l’orso Lago di Costanza e catturava pesci per i monaci. Il pesce svolgeva un ruolo cen- Alla cascata dello Steinach, 612 trale nell’alimentazione dei monaci in Nella leggenda sulla fondazione del generale, perché ai monaci era in linea Monastero di San Gallo, la prima cena di principio proibito mangiare carne a di Gallo svolge un ruolo centrale. Gallo sangue caldo. mangiava il pesce, ma di che tipo? La Steinach è tornato ad essere la secon- da area più importante di riproduzione Quando Colombano si sposta da Bregenz della trota di lago, che era quasi estinta con i suoi monaci verso l’Italia, Gallo nel Lago di Costanza a metà degli rimane come noto al Lago di Costanza anni ’80. Che Gallo e Hiltibod abbiano perché vuole fondare un eremo in una mangiato una trota di lago o di fiume zona selvatica. Con l’aiuto di Hiltibod, è irrilevante, poiché biologicamente che conosce bene la zona, trova un posto sono la stessa specie. Gli animali hanno adatto dove il fiume Steinach si riversa semplicemente una diversa tendenza a cascata in un bacino con molti pesci. migratoria – come i monaci irlandesi, Hiltibod e Gallo catturano dei pesci e si potrebbe dire – e una diversa colora- li friggono per la cena. Che l’odore di zione a seconda del luogo in cui vivono. pesce arrosto attiri un orso non è poi così Le trote di lago tendono ad avere una sorprendente. colorazione argentea con macchie nere, Secondo le informazioni dell’Ufficio perché questo ben le mimetizza nel della pesca il primo pasto di San Gallo è Lago di Costanza. Le squame della trota un pasto di trota. Le trote erano e sono cambiano da brunastre a dorate con il più importante pesce alimentare nei macchie rossastre. Uno stagno pieno di piccoli fiumi. In latino si chiamano trote a macchie rosse deve essere stato Salmo trutta, il che significa che appar- uno spettacolo piacevole. Che Gallo sia tengono alla famiglia dei salmoni. Ed rimasto sul posto per la trota? è noto che gli orsi mangino il salmone. Eva Dietrich Ne è quindi conseguenza naturale l’in- contro con l’orso. Trota di fiume, Tassidermia Anche se Gallo viveva molto asceti- San Gallo, Museo di Storia Naturale camente e mangiava solo una volta al giorno, il pesce faceva parte del suo regime alimentare. La leggenda dice che Gallo gettava spesso la sua rete nel
II 8 Schizzo di piano II 9 Libro contabile Monastero di San Gallo, 1733 San Gallo, 1740 – 1767 I piani aiutano a illustrare fatti e progetti. I Principi-abati di San Gallo registrano Completano con la loro visualizzazione meticolosamente le entrate e le uscite le registrazioni scritte. finanziarie. Lo stagno di Haggen, che è gestito dal A partire dalla fine del XVI secolo si monastero, è molto invaso dalla vege- sono conservati quasi senza lacune i tazione e ha bisogno di essere pulito. libri contabili dei principi-abati di San Carl Joseph Bodenmann viene incari- Gallo. In questi libri si registrano in cato dall’Ufficio amministrativo del modo ordinato il tipo e l’ammontare monastero di prosciugare lo stagno e delle entrate e delle uscite della tesore- liberarlo dalle radici. Gli viene permesso ria del principe-abate. di coltivare grano per l’estate sul terreno I libri contabili in particolare, insieme dello stagno appena bonificato. ai diari, danno un’idea approfondita Per determinare il salario pro area lo dell’Ufficio dei principi-abati di San stagno viene misurato con precisione. Gallo. Documentano l’ampio spettro dei Questo disegno in pianta serve proba- loro compiti e delle loro responsabilità. bilmente come aiuto per la misurazione. Nel 1762 e nel 1764 avvengono inon- Bodenmann viene compensato con una dazioni devastanti. Torrenti e fiumi somma considerevole di denaro e una rompono gli argini lungo tutto il botte di vino. Oltre allo stagno colorato versante nord delle Alpi. Il Principe- di blu con il suo afflusso e deflusso, sono abate Coelestin Gugger von Staudach segnate anche le fattorie vicine, le strade contribuisce molto alla ricostruzione e il territorio di Haggen delle comunità danneggiate. I paesi di Widnau, Haslach, Montlin- Carta gen, Kriessern, Diepoldsau, Lustenau, Archivio abbaziale di San Gallo, Höchst e St. Margrethen nella Valle del Rubrica 23, fascicolo 7 Reno ottengono contributi generosi. Si sostengono anche Glarus, il Monastero di Engelberg e i villaggi di Vilters, Ra- gaz e Mels nel territorio di Sargans. Carta, 521 pagine Archivio abbaziale di San Gallo, 891a 18 19
II 10 Diario Nell’ottobre 1696 l’abate Leodegar Bürgisser riceve cattive notizie dal pos- 1767 – 1773 sedimento di Neuravensburg a sud di I diari illustrano la vita quotidiana e Wangen nell’Algovia. I due sacerdoti re- lavorativa del monastero. sponsabili della pesca riportano la cattu- ra di 240 pesci soltanto dallo stagno del I principi-abati di San Gallo hanno tenu- castello. Tra loro ci sono molte tinche. to dei diari dall’inizio del XVII secolo. In Queste ultime sono usate come pesci di essi si registrano gli eventi correnti così contorno nella pesca da allevamento dei come gli incontri personali e le impres- laghetti perché meno pregiate dei tipici sioni. pesci da pasto come la carpa o il luccio. Questi diari non sono destinati al La ragione di questa bassa resa va fatta pubblico. Tuttavia, sono archiviati risalire secondo i due padri ai soldati dei come resoconti del comportamento quartieri invernali, che avrebbero preso degli abati. Le registrazioni contengono la maggior parte dei pesci dallo stagno molti dettagli altrimenti sconosciuti e del castello. In questo periodo infuriava rendono i diari fonti insostituibili per la ancora la Grande Guerra contro i Turchi. storia del monastero agli inizi dell’Età Moderna. Carta, 1464 pagine Archivio abbaziale di San Gallo, Volume 1933
II 11 Nomina I pesci sono molto richiesti sulla tavola del monastero. Questo spiega la ragione San Gallo, metà del 16° secolo di un contratto che stabilisce i doveri Tutti i dipendenti secolari del Monastero del pescatore. Hans Suter, il pescatore di San Gallo ricevono una nomina – un impiegato per la regione di Wil, ha un contratto di lavoro. campo di responsabilità notevole. Oltre alla pesca nei fiumi come la Thur o il Il monastero dipende da funzionari Necker è anche responsabile di dodici secolari nell’amministrazione dei beni stagni di allevamento pesci nella zona e nell’esercizio del suo dominio. Per circostante Wil. garantire che agiscano sempre nell’in- Il contratto stabilisce che il pescatore teresse del monastero deve svolgersi possa pescare in qualsiasi momento un giuramento all’accettazione della dell’anno, sia nelle acque correnti che nomina. Se da una parte questo giura- negli stagni creati dal monastero per la mento descrive i doveri del funzionario, piscicoltura. I pesci e i gamberi catturati dall’altro ne stabilisce anche i diritti e le dovevano essere consegnati alla Hof rivendicazioni salariali. Wil, una delle residenze amministrative Nell’Archivio abbaziale è stato conser- dell’abate. vato un grande numero di nomine – dal primo ministro all’aiuto cuoco, dal Carta Consiglio Palatino agli alpigiani – che Archivio abbaziale di San Gallo, documentano la sofisticata organizza- Rubrica 23, fascicolo 7 zione del governo secolare dei principi- abati di San Gallo. 20 21
III Opere d’arte al servizio dell’amministrazione Nel corso del Basso Medioevo il monastero riuscì a trasformare le sue sparse proprietà in un territorio delimitato. Come ausilio per l’amministrazione ci si servi- va sempre più di mappe e di planimetrie. Queste avevano e hanno il vantaggio di poter rappresentare chiaramente i territori e di fis- sare i confini in modo definitivo. An- che se la maggior parte delle mappe sono destinate solo ad un uso amministrativo inter- no, la loro elaborazione risulta comunque spesso molto elaborata e dettagliata.
III 1 Acqua stagnante III 2 Uno stato monastico assolutista 1764 Norinberga, 1769 Nel corso di migliaia di anni tra gli attuali comuni di Zihlschlacht, Amriswil Nel periodo barocco i principi-abati e Muolen si è formata una palude alta. di San Gallo governavano un territorio Per molto tempo la torba è stata estrat- con una popolazione di circa 80.000 ta come combustibile. abitanti. Già nel periodo barocco l’attenzione L’Abbazia è il quarto stato più grande dei residenti locali si concentrava sul della Vecchia Confederazione. Tuttavia, possente Muschio Nero, chiamato anche l’abate può governare in modo assolutis- «Forenmoos» o «Hudelmoos». tico solo nella «vecchia campagna» tra il Il monastero ha tollerato il taglio della Lago di Costanza e Wil (giallo). torba almeno per alcuni decenni. Poi Nella contea di Toggenburg (rosa/ver- però a partire dal 1760 per proteggere de chiaro), che fu acquisita nel 1468, la foresta si era soggetti a un obbligo di un consiglio di contea emana le leggi. permesso e l’uso del prezioso materiale Nella valle del Reno (verde scuro), l’abate doveva limitarsi alle proprie esigenze. deve condividere la signoria con balivi Nel 1764, Johannes Feurer, capitano e confederati. La città imperiale di San agrimensore di Bernhardzell, ha diseg- Gallo è indipendente dal monastero fin nato una pianta dell’Hudelmoos con il dal Medioevo. confine tra il Principato-Abbazia di San Il disegnatore di questa mappa è il Gallo e il Turgovia. pastore luterano di Berneck, Gabriel Walser (1695 – 1776). La sua tecnica di Carta, unità di misura su rilevamento non è affatto all’altezza di scala 1 : 2.700 ca. quella dell’epoca. Le mappe illustrative Archivio abbaziale di San Gallo, che Walser fece stampare e diffondere in carte e planimetrie Nr. 7 tutta la Svizzera ottennero comunque grandi tirature. Incisione colorata su rame, carta, unità di misura su scala 1 : 130.00 ca. Archivio abbaziale di San Gallo, carte e planimetrie Nr. 200 22 23
III 3 Scena artistica nel Golfo luce gioca letteralmente con la superficie di Napoli dell’acqua, a volte in modo lieve, a volte abbagliante diventando, per così dire, Napoli, 1740 ca. protagonista stessa della tela. Mare e luce, veicoli del buon umore in Tra i pittori costieri della metà del XVIII Adrien Manglard (bottega). secolo la voce più autorevole fu quella di Joseph Vernet (1714 – 1789). Il suo valente Il dipinto, allegro e pieno di luce, mostra maestro, Adrien Manglard (1695 – 1760), una baia rocciosa nel Golfo di Napoli con che lavorò a Napoli e che potrebbe essere vista sul Vesuvio. I pescatori hanno tira- l’esecutore del dipinto, è oggi meno to le loro barche sulla spiaggia e stanno conosciuto. I pezzi costieri di Manglard riposando all’ombra delle rocce. traducono gli eroici paesaggi marini di La colorazione e lo stile del dipinto Lorrain alla luce della leggerezza del fanno supporre che l’artista sia Adrien XVIII secolo. Lo sfondo evanescente del Manglard (bottega), ma l’attribuzione è quadro fa pensare ad un artista francese. difficile perché la produzione di dipinti Non è documentato come sia arrivato costieri a Napoli era molto vasta. Le a San Gallo. È possibile che i monaci figure e le composizioni seguono uno abbiano portato a casa la tela arrotolata schema diffuso all’epoca. nei loro bagagli. Lo scenario da sogno del Golfo di Napoli Ulrike Ganz era la meta preferita dei turisti del Gran Tour, tra i quali si potevano contare Olio su tela, 87 x 138 cm. anche alcuni monaci di San Gallo. Di- Pinacoteca del Canton San Gallo, Q 3/04 rettamente dal luogo della nostalgia del Sud tutta una serie di artisti soddisfa- ceva il desiderio della clientela alpina del Nord di immagini atmosferiche del paesaggio costiero allora percepito come ideale. Ma l’arte non era importante solo come souvenir. I grandi turisti colti infatti arrivavano già con l’aspettati- va di un’esperienza della natura e del mare prefigurata dall’arte e volevano trovare confermati nella realtà i quadri di Claude Lorrain (1600 – 1682), in cui la
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IV Monaci sull’acqua Nessuna fonte altomedievale conosce l’acqua così bene come un documento originale. In entrambe la forma – scorrevole e fissa o forte e tranquilla – è parte integrante di una formu- la con la quale si descrive in dettaglio tutto ciò che appartiene a una proprietà. Numerosi corpi d’acqua devono la loro prima menzione scritta ai documenti dell’Archivio abbaziale. I fiumi servivano come frontiere allora come oggi, ma fornivano anche cibo o legname. Il diritto di pescare nei grandi laghi era un bene particolarmente prezioso.
IV 1 Pesce fresco IV 2 Foresta e Acqua Zurigo, 2 dicembre 874? Turbenthal, 1°/10 luglio 868/869 Il Monastero di San Gallo ottiene il ll Monastero di San Gallo entra in diritto di pesca nel Lago di Zurigo e si possesso della foresta e dell’acces- assicura così il pesce fresco del lago so al fiume Töss. Mentre la foresta per la cucina monastica. permette una importante fornitura di legno, il fiume svolge un ruolo Alla Corte del Re di Zurigo ha luogo importante per l’approvvigionamento un baratto tra un vassallo reale e il idrico e la pesca. Monastero di San Gallo. Witpert, con il permesso del suo signore, il Re Luigi Hartpert dona al Monastero di San il Tedesco, dà all’abate Hartmut una Gallo un grande pezzo di foresta tra i parte del suo prestito reale a Feldbach territori di Blitterswil e Akau nell’at- nel Zürichgau in cambio di proprietà tuale comune di Bauma. Questa fores- monastiche a Rickenbach e Fägswil. ta si trova in una valle dove scorre il L’area di terreno coltivabile, comprese Töss. La proprietà è concessa di nuovo le case e le fattorie, che Witpert riceve a lui e al suo erede maschio in cambio dal monastero è considerevolmente più di un interesse annuale immutabile. grande dell’area che scambia. In cambio, Questa transazione legale è conferma- l’abate riceve i diritti di pesca nell’adia- ta da un considerevole folto gruppo di cente Lago di Zurigo insieme alla foresta nove testimoni spirituali e 20 testimo- vicino a Hombrechtikon. A causa di ni secolari. Questi si riuniscono la do- lunghi periodi di digiuno e astinenza menica, il giorno più importante della il pesce era di grande importanza per il settimana, a Turbenthal, forse anche regime alimentare del monastero. nel piazzale della chiesa direttamente. Pergamena, originale Pergamena, originale Archivio abbaziale di San Gallo, III 328 Archivio abbaziale di San Gallo, III 305 28 gennaio – 29 aprile 2021 28 gennaio – 29 aprile 2021 26 27
IV 3 Protezione imperiale IV 4 Fiumi da confine Francoforte sul Meno, 19 ottobre 833 Settembre 853 – settembre 854 ll Re Luigi il Tedesco conferma tutti i Dopo lunghe dispute il confine tra il diritti e tutte le libertà al Monastero di Vescovado di Costanza e il Monastero San Gallo con questo documento ori- di San Gallo viene fissato da un diretto ginale. In esso il notaio reale descrive sopralluogo. il monastero come situato sul fiume Alla presenza del re ha luogo una ricon- "Petrosa". Dietro questa forma latina si ciliazione tra il Vescovo Salomo e l’abate trova lo Steinach, che scorre a Sud del Grimald nel Palazzo Reale di Ulm il 22 monastero. luglio 854. Oggetto della disputa sono I monasteri hanno bisogno della pro- tra l’altro i confini tra il Vescovado e il tezione reale per potersi difendere da monastero. Questi devono essere ride- nemici esterni. Ogni cambio di sovrano finiti, ed è per questo che le due parti si ha sempre messo in allarme i monasteri, incontrano di nuovo vicino al monastero poiché i diritti tradizionali potrebbero dopo il loro rientro. essere messi in pericolo. Poco dopo la Dopo una cerimonia di giuramento sulle deposizione del Re Luigi il Pio nell’ot- sacre reliquie, ha luogo un sopralluogo tobre 833 da parte dei suoi tre figli, diretto a partire dal cortile del monaste- l’abate Gozbert si reca alla corte reale di ro di Berg. Il confine va da Watt via Löm- Francoforte sul Meno. Luigi il Tedesco, menschwil, poi a monte lungo il fiume ormai Re dell’Impero Franco d’Orien- a Balgen fino al guado, da lì alla grande te, gli conferma i doveri e i diritti del quercia e infine al ruscello di Rötistobel monastero dopo avergli presentato dei nella foresta di Bernhardzell e alla sua documenti che risalgono al tempo di suo foce nel Sitter. nonno l’imperatore Carlo Magno. Pergamena, originale Pergamena, originale Archivio abbaziale di San Gallo, Archivio abbaziale di San Gallo, A1 A1 Reparto Zurigo Nr. 4 28 gennaio – 29 aprile 2021 30 aprile – 29 luglio 2021
IV 5 Lo stagno dei pesci IV 6 Uno stagno a Bettenau di Selbo Oberwinterthur, 11 gennaio 889 Billikon, 29 agosto 858 Con il cambio di proprietà di una fat- Raramente sono nominati nell’Alto Me- toria nella frazione di Bettenau viene dioevo case e abitanti. Uno stagno di menzionato per scritto per la prima pesci viene nominato una volta sola. volta anche lo stagno connesso. Perevrid ha una vasta proprietà a Billi- Solo nel 2007 è stato scoperto questo kon nel Zürichgau, che ha trasferito al documento originale nella rilegatura di Monastero di San Gallo. Sorprenden- un libro della Biblioteca Parrocchiale di temente viene escluso un campo vicino San Michele a Zugo. Secondo la nota sul alla casa di Selbo, su cui c’è anche uno retro si tratta di una donazione di una stagno per i pesci. fattoria a Bettenau da parte del Conte Il servo Selbo, non affrancato, è appa- Adalberto l’Illustre al suo fedele Othere. rentemente al servizio di Perevrid e per Othere entra così in possesso dell’ex questo anche i pesci appartengono al proprietà reale, che comprende anche padrone di casa. Questi sono una carat- uno stagno (Uuiuuare). Il documento fu teristica speciale e rimangono proprietà scritto dal fratello di Othere, il famoso privata. Ma anche il resto della proprietà poeta e monaco Notker Balbulus. può essere ricomprato da Perevrid e dai Nel 1464, questo stagno idilliaco entra suoi discendenti entro sei anni. in possesso del Monastero di San Gallo e viene trasformato in una peschiera. Dal Pergamena, originale 2018 appartiene al comune di Ober- Archivio abbaziale di San Gallo, uzwil. Brema 31 Pergamena, originale 30 aprile – 29 luglio 2021 Zugo, Biblioteca Parrocchiale di San Michele 30 aprile – 29 luglio 2021 28 29
IV 7 Un maniero imperiale IV 8 Il primo avamposto sul Murg sangallese sul Danubio Francoforte sul Meno, 23 gennaio 837/839 Cella, 17 novembre 790 L’imperatore Luigi il Pio dona al suo Il Monastero di San Gallo riceve una fedele Odilberto un maniero a Hunzikon chiesa a Rammesauwa e trasforma il situato sul fiume Murg. luogo sulle rive del fiume Danubio in un centro amministrativo regionale. L’imperatore Luigi il Pio, verso la fine della sua vita, dona al suo fedele Odil- Il ricco Conte Perahtolt e sua moglie berto un maniero e i terreni associati a Gersinda sono i donatori di questo luo- Hunzikon in Turgovia come ringazia- go. Oltre alla chiesa di Rammesauwa, il mento per i suoi servizi monastero riceve anche una proprietà a Questo luogo, situato a est di Wängi sul Reutlingendorf, un terreno coltivato e la fiume Murg (Murgha) viene nominato metà di un mulino a Möhringen. per la prima volta in forma scritta in Rammesauwa (Ramsau) è un toponimo questo documento imperiale. relativamente comune. Per identificare chiaramente la chiesa, che Perahtolt e Pergamena, originale? Gersinda donarono al Monastero di San Archivio abbaziale di San Gallo, Gallo, il testo del documento fa men- EE5 E136 zione del Danubio, che scorre su tre lati 30 aprile – 29 luglio 2021 intorno alla chiesa. I nomi dei corsi d’acqua servono spesso come aiuto per la geolocalizzazione nei documenti altomedievali. Nel fondo dell’Archivio abbaziale di San Gallo il Danubio è nominato su questo docu- mento per la prima volta. Nel corso dell’Alto Medioevo il toponi- mo Rammesauwa cambia in Cella (Zell). Questo fatto indica chiaramente la fonda- zione di un insediamento (cella) occupato dai monaci del Monastero di San Gallo. Pergamena, originale Archivio abbaziale di San Gallo I 110 30 luglio – 21 ottobre 2021
IV 9 Un mulino sulla Dreisam IV 10 Scambio con il re Mundenhof, 12 settembre 864? Trebur, 6 agosto 902 La forza dell’acqua viene già utilizzata Il Monastero di San Gallo cede la tenuta nell’Alto Medioevo. di Pappenheim al re Ludovico il Fanci- ullo e riceve in cambio beni sul fiume Il prete Rumolt trasferisce la sua pro- Baar e sul Lago di Costanza. prietà a Mundenhof sul fiume Dreisam al Monastero di San Gallo. Questo posse- Lo scambio di tenute permette una più dimento include un mulino insieme a un facile gestione da parte del monastero canale di approvvigionamento dell’ac- delle proprietà più vicine che non la lon- qua e una piccola foresta su entrambi tana Pappenheim. I nuovi possedimenti i lati del fiume. In cambio, Rumolt si si trovano nella zona di Rottweil e sul riserva il diritto di prendere la residenza Lago di Costanza. nel Monastero di San Gallo. Una fattoria che il monastero riceve dal L’«acquedotto» descritto nel documento re non si trova indicata con il nome del come un canale di approvvigionamen- luogo, ma con i nomi di due corsi d’ac- to del mulino non è probabilmente qua. Si trova vicino al Lago di Costanza, da intendersi come una struttura in dove lo Stockacher e l’Aach sfociano nel pietra come quella dell’epoca romana. lago. È piuttosto probabile che sia stata una Pergamena, originale costruzione in legno. Archivio abbaziale di San Gallo, La piccola foresta, che Rumolt dona al FF3 L45 monastero insieme al mulino, fornisce il legname necessario per la manutenzione 30 luglio – 21 ottobre 2021 dell’acquedotto. Mundenhof, oggi un distretto di Fri- burgo in Brisgovia, e il fiume Dreisam sono documentati i per la prima volta su questo documento originale. Pergament, Original Stiftsarchiv St. Gallen, III 253 30 luglio – 21 ottobre 2021 30 31
IV 11 Il centro del fiume IV 12 Un baratto nella camera come confine da letto del re Willisdorf, 14 marzo 882 Kirchen, 2 aprile 866? Il Monastero di San Gallo entra in pos- Un certo Toto scambia dei beni nei sesso di una foresta situata sul Reno. pressi della Foresta Nera sul fiume Möhlin con il Monastero di San Gallo. Racholf sfrutta i rapporti della sua famiglia con il Monastero di San Gallo La camera da letto del re a Kirchen im per un accordo di baratto. Per entrare in Breisgau serve come luogo di incontro possesso di un appezzamento di terra per questo baratto. A causa dello stretto coltivabile a Willisdorf, trasferisce al rapporto dell’abate Grimald di San monastero una foresta che proviene dai Gallo con il re, questo fatto non è affatto suoi antenati ed è stata ereditata da suo insolito. Toto rinuncia a un pezzo di padre. Questa foresta confina sul lato terra a Wittnau e ad un vigneto ad Au, Nord con il Reno, al cui centro si situa il dove il Monastero di San Gallo già da confine. Questa regola è ancora valida diverso tempo ha dei possedimenti. oggi. In cambio, riceve dal monastero un ter- Per l’uso di questa proprietà a Willis- reno sgombro e coltivato nella Foresta dorf, che proviene anche da un antenato, Nera, situato sul fiume Möhlin. Toto Racholf paga un interesse annuale di riceve anche su sua richiesta esplicita un quattro moggi di grano. I suoi discen- prato situato sullo stesso fiume Möhlin. denti legali possono anche utilizzare la Pergamena, originale terra pagando lo stesso interesse, ma non Archivio abbaziale di San Gallo, hanno il diritto di riscattarla. Bremen 34 Pergamena, originale 22 ottobre 2021 – 25 gennaio 2022 Archivio abbaziale di San Gallo, IV 364 22 ottobre 2021 – 25 gennaio 2022
IV 13 Baratto con il re Bodman, 21 gennaio 905 ll Monastero di San Gallo cede la tenuta di Pappenheim al re Ludovico il Fanci- ullo e riceve in cambio alcuni beni sul fiume Baar e sul Lago di Costanza. Lo scambio delle tenute per il monastero rende più agevole la gestione delle stesse rispetto al lontano possedimento di Pappenheim. I beni si trovano nella zona di Rottweil e sul Lago di Costanza. Il monastero riceve tra l’altro dal re una fattoria che si trova a Est del Palatinato di Bodman alla foce del Tiefenbach (oggi Katharinenbach) sul Lago di Costan- za. Gli abitanti della fattoria hanno il privilegio di poter tagliare dieci macine l’anno. Pergamena, originale Archivio abbaziale di San Gallo, FF3 L59 22 ottobre 2021 – 25 gennaio 2022 32 33
V Prime menzioni Più di 1000 luoghi, montagne, acque e paesaggi sono stati menzionati per la prima volta per scritto nei documenti originali dell’Archivio abbaziale La maggior parte di questi sono trasferimenti di proprietà al monastero e ai suoi santi fon- datori Gallo e Otmar. Dalla transazione legale con il monastero la gente sperava nella sal- vezza, nella sicurezza legale e nella conserva- zione della proprietà. Questi documenti offrono una panoramica della vita quotidiana dell’Alto Medioevo. Oggi l’esatta datazione è basilare per celebrazioni commemorative.
V 1 1200 anni del mulino V 2 1150 anni Willerazhofen di Bachtal Willerazhofen, 22/29 giugno 871 Lausheim, 10/11 marzo 820/821 Un gruppo di eredi dell’Algovia ap- Albhar ha il permesso di utilizzare per profitta di un accordo di baratto con il tutta la vita la proprietà trasferita da Monastero di San Gallo. suo padre al Monastero di San Gallo. I fratelli Cundpret e Mouuo e i figli dei Insieme ai suoi confratelli l’abate loro fratelli possiedono – probabilmente Gozbert Albhar dà in concessione delle grazie a eredità – delle proprietà a Lan- proprietà nella valle di Bachtal vicino a genargen. Tuttavia, non vivono sul Lago Ewattingen. Queste ultime grazie ad un di Costanza, ma più a Nord, nella zona di trasferimento di suo padre Onheri sono Kißlegg e Leutkirch nell’Algovia. Perciò di proprietà del monastero, che sta lenta- grazie all’ abate Grimald di San Gallo si mente prendendo piede in questa zona. procede ad uno scambio della loro pro- Albhar ha il permesso, comunque, di prietà a Langenargen con le proprietà del usare questa proprietà per tutta la vita, monastero a Willerazhofen (Leutkirch) e ma deve pagare un interesse annuale di Herrot (Kißlegg). un «solido». Dopo la sua morte gli eredi A partire dalla seconda metà del IX secolo, legittimi e discendenti possono anche il Monastero di San Gallo entrò sempre detenere in concessione la proprietà e più spesso in transazioni di baratto per pagare annualmente lo stesso interesse. completare i propri possedimenti. Anche le controparti del baratto ne hanno ap- Pergamena, originale profittato, come si dice esplicitamente in Archivio abbaziale di San Gallo, II 34 questo documento originale. 28 gennaio – 29 aprile 2021 Pergamena, originale Archivio abbaziale di San Gallo, III 312 30 aprile – 29 luglio 2021 34 35
V 3 1200 anni Schwänberg V 4 1100 anni Hundwil Monastero di San Gallo, Gossau, 23 ottobre 921 30/29 settembre 820/821 Un incendio distrugge il primo docu- La donazione di un possedimento a mento originale sul commercio di bar- Schwänberg diventa proprietà in pres- atto dei fratelli Lando ed Engilbert con tito vincolata a tasse e servizi di servitù. il Monastero di San Gallo. La negozia- zione legale è nuovamente autenticata Rihhoh e Roadhoh consegnano dei beni nel da un nuovo atto giuridico. territorio di Schwänberg al Monastero di San Gallo e ricevono a loro volta la proprietà I fratelli Lando ed Engilbert cedono come feudo. Questo fatto è legato a varie al Monastero di San Gallo un grande condizioni. I due uomini devono pagare appezzamento di terreno a Hundwil. In dieci moggi di grano d’interesse ogni anno, cambio ricevono una proprietà altrettan- arare un grande pezzo di terra e fare due to grande a Hohfirst nell’attuale comune giorni di lavoro ciascuno al momento del di Waldkirch. In cambio di un interesse raccolto e al momento del taglio del fieno. annuale i fratelli ricevono il diritto di Le disposizioni si applicano anche a tutta la continuare ad usare la terra. Lo stesso prole nata legalmente. La donazione garan- vale per i loro discendenti. tisce sia agli uomini che alle loro famiglie la L’accordo di scambio viene concluso protezione monastica e la salvezza. a Gossau, il cui Kehlhof è il centro Il documento originale presenta in calce amministrativo monastico di una area le firme a mano dell’abate Gozbert e di piuttosto estesa. Da una nota margina- sette monaci di alto rango. Infine segue le apprendiamo che l’atto notarile del un numero considerevole di testimoni del predecessore, ora di proprietà privata dei territorio di Schwänberg, in tutto 16, e il due proprietari terrieri, era andato dis- nome dello scriba Wolfcoz. trutto in un incendio della casa insieme alle masserizie. Pergamena, originale Archivio abbaziale di San Gallo, II 47 Pergamena, originale Archivio abbaziale di San Gallo, IV 481 30 luglio – 21 ottobre 2021 22 ottobre 2021 – 25 gennaio 2022
Traduzione italiana con il gentile supporto di
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