VOLONTARIATO LIBERO PERIODICO ANIMALISTA NUMERO 26 - "La compassione per gli animali è la più preziosa qualità - UNA ZAMPA PER LA VITA
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VOLONTARIATO LIBERO PERIODICO ANIMALISTA NUMERO 26 “La compassione per gli animali è la più preziosa qualità dell’uomo e io (come uomo) sono tanto più felice quanto più la sviluppo in me.” Lev Tolstoj
Sommario Volontariato Libero è prodotto da Una Zampa per la Vita Odv - Ciao Stefy pag.1 - Elefantessa e cucciolo uccisi pag.2 - Ciao Bob pag.5 - Destina il tuo 5 x 1000 pag.6 - Chef Anselmò pag.7 - Conosciamo il grillo pag.9 Contatti Siamo su Facebook – Una Zampa per la Vita - Macchiolina e bimbi pag.12 https://www.facebook.com/unazampa.perlavita.7 - Relazione di missione 2019 pag.13 Sito Internet www.unazampaperlavita.com - No alla caccia pag.21 Per ricevere il giornalino via mail - Toxoplasmosi e gatti pag.25 unazampaperlavita@live.it - Lo sapevi che… pag.26 Donazioni Bonifico bancario intestato a: UNA ZAMPA PER LA VITA ODV Banco Azzoaglio IBAN: IT 88 L 03425 46480 CC0340101169 Paypal unazampaperlavita@gmail.com (opzione familiari/amici) 5 X 1000 5 X 1000 a Una Zampa per la Vita Odv 1° riquadro (mod. 730 – unico - cud) “sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…” metti la tua firma e il nostro codice fiscale 93053010042 nelle apposite caselle Rispettiamo tutti gli animali e l’ambiente nel quale vivono Settembre 2020 – Numero 26
CIAO STEFY Se ne è andata il 28 maggio.... Dire addio a Stefania è impossibile, non riusciamo a crederci, non troviamo le parole, eppure dobbiamo arrenderci alla triste realtà. Stefania l'abbiamo conosciuta anni fa, all'inizio della nostra avventura come associazione: l'amore per i gatti, e per gli animali in genere, ci accomunava e ci ha avvicinati fin da subito. Ed è proprio dalla volontà di Stefania che è iniziata l'opera di sterilizzazione dei gatti che vivono all'interno della Michelin di Cuneo da parte di Una Zampa per la Vita, gatti che ora sono al sicuro nel gattile interno creato apposta per loro dall'azienda. Ed è proprio nel gattile che Stefania, per volontariato, accudiva e si occupava dei mici ospiti, insieme agli altri volontari operativi in struttura, occupandosi anche dei turni, che non mancasse nulla ai mici, e tutto cos'altro occorreva, facendo sempre da “collante” tra tutti. Oltre che al gattile Michelin era operativa su Cuneo e comuni limitrofi per sterilizzazioni, adozioni di mici, cani, ed era disponibile per aiutare chiunque si trovasse in difficoltà, anche se più lontano. Ha fatto tanto, per tantissimi animali e tantissime persone che hanno trovato in lei un appoggio sicuro. Stefania era una grande donna, una volontaria, un'amica. Ha lasciato un grande vuoto in noi tutti, e anche al di fuori di Una Zampa per la Vita. Il dolore è forte e vivo, ma una cosa è certa: Stefania vivrà per sempre nei nostri cuori, e in quelli dei tanti mici, cani e animali che ha aiutato, amato, accudito nella sua troppo breve vita. Ciao Stefy, ti vogliamo bene. 1
ELEFANTESSA E CUCCIOLO UCCISI: PERCHE'?! Mentre il Paese a giugno raggiungeva temperature record e continuava la sua lotta contro il coronavirus, dai villaggi dell’India arrivarono notizie tristi e sconvolgenti. L’ultima riguardava un’elefantessa uccisa da un ananas riempito di petardi. Dalle prime ricostruzioni, sembra che qualcuno abbia offerto il frutto all’animale, mentre vagava in cerca di cibo. Un gesto incivile e atroce, brutale e vergognoso. Per quella povera elefantessa, che nel suo grembo custodiva un cucciolo pronto a venire alla luce, non c’è stata alcuna pietà. Un’uccisione inconcepibile e sconcertante. Si è sempre fidata dell’uomo e non ha mai fatto del male alle persone. Si fidava di chi amorevolmente le offriva del cibo e forse persino gioiva della compagnia dell’uomo, mentre si aggirava in alcune zone del villaggio alla ricerca di un pasto. Eppure è stata tradita e per l’elefantessa incinta non c’è stato niente da fare. All’animale pare sia stato offerto dell’ananas contenente dei petardi. Subito dopo averlo mangiato è avvenuta l’esplosione. È morta in seguito a dolori atroci e a un’agonia interminabile. Niente da fare neppure per il cucciolo che portava in grembo. 2
La vicenda è avvenuta nella Silent Valley Forest, nel Kerala. Mohan Krishnan è la guardia forestale che ha tentato di salvare l’elefantessa. L’uomo ha raccontato: “La sua bocca era distrutta, la sua mascella era rotta e non era più in grado di mangiare dopo aver masticato l’ananas che le è esploso in bocca”. L’elefantessa è morta nel fiume Velliyar, dove aveva cercato riparo e sollievo per le gravissime ferite. Quando i soccorritori l’hanno individuata, era in piedi nel fiume, “con la testa immersa nell’acqua”. Su Facebook Krishnan ha commentato: “Sapeva che stava per morire e non ha fatto avvicinare nessuno”. “Quando l’ananas che ha mangiato è esploso, deve essere rimasta scioccata non pensando a se stessa, ma al cucciolo che avrebbe partorito tra 18 o 20 mesi”, ha aggiunto l’uomo. Le guardie forestali hanno deciso di riportarla nella foresta per cremarla. Quindi ha tenuto a sottolineare: “Non ha fatto del male a un singolo essere umano, anche quando correva in preda a un dolore lancinante nelle strade del villaggio. Non ha distrutto una sola casa. Era piena di bontà, ecco perché abbiamo deciso di darle l’addio che meritava”. *************** Aggiornamento del 6 giugno scorso. Il dipartimento forestale indiano, ha interrogato tre persone in relazione alla morte dell’elefantessa incinta deceduta in un fiume nella foresta di Mannarkkad, nel Kerala. Il ministro della Foresta K Raju ha annunciato che l’arresto è stato eseguito da una squadra investigativa della polizia dipartimentale. Si tratterebbe di P. Wilson, un agricoltore che coltiva spezie in un ampio appezzamento di terra. Ma le indagini sono serrate e il ministro ha detto che entro sera ci saranno altri arresti. Secondo quanto riferito, da Hindustantimes, dagli interrogatori è emerso che l’uomo aveva preparato una trappola di frutta 3
piena di petardi per colpire i cinghiali che avrebbero potuto danneggiare il raccolto. Gli altri due sospetti sono stati interrogati dagli ufficiali e sembrerebbe che ci siano più persone coinvolte. “Il dipartimento forestale ha nominato tre squadre per le indagini. Anche la polizia sta indagando sulla questione. Saranno prese misure rigorose affinché un incidente simile non si ripeta” – hanno detto i forestali. Indignazione in tutto il mondo L’arresto è avvenuto il giorno dopo che il capo ministro del Kerala, Pinarayi Vijayan, ha dichiarato che tre sospetti erano stati identificati. La morte dell’elefantessa che ha mangiato un ananas pieno di esplosivi, ha portato ad una indignazione diffusa e ha scatenato una controversia politica che ha coinvolto i ministri federali. Un rapporto preliminare post mortem indicava che l’elefantessa aveva riportato lesioni alla bocca e per questo motivo non ha mangiato ne bevuto per più di due settimane. Surendrakumar, capo guardiano della fauna selvatica del Kerala, ha detto – “Non ci sono ancora prove del fatto che qualcuno abbia dato deliberatamente un ananas carico di petardi all’elefante, ma stiamo indagando”. La grave debolezza e le profonde ferite, hanno provocato il crollo finale dell’elefantessa che è entrata in acqua per lasciarsi morire. 4
CIAO BOB «Sento che la luce si è spenta nella mia vita. Non lo dimenticherò mai». Così James Bowen commenta la morte di Bob, il gatto di 14 anni che ha cambiato il suo destino: la loro storia è stata raccontata nel libro “A spasso con Bob” (titolo originale “A Street Cat Named Bob”) – da cui è stato tratto l’omonimo film – e altri tre venduti in tutto il mondo. Il giovane Bowen, un tossicodipendente in via di guarigione, incontrò Bob per la prima volta nel 2007 quando lo trovò abbandonato e ferito per strada. Prendersi cura di quel micio è diventata la migliore ragione di vita per Bowen, la miglior ragione per alzarsi ogni mattina. Da quel giorno i due hanno vissuto sempre insieme. Una vita di strada condivisa per le vie di Londra. La svolta arriva nel 2012 quando Hodder & Stoughton pubblica il primo libro di Bowen, “A Street Cat Named Bob”, che diventa un bestseller. A quello sono seguiti altri tre libri – “Il mondo secondo Bob”, “Un regalo di Bob”e “Il piccolo libro di Bob” che in totale vendono otto milioni di copie in oltre 40 lingue diverse. Secondo Hodder solo nel Regno Unito le copie vendute sono state 1,29 milioni per un incasso di 8,18 milioni di sterline. Nel 2016 è andato nelle sale cinematografiche il film “A Street Cat Named Bob” tratto dal primo libro. «Bob mi ha salvato la vita. Mi ha dato molto più della compagnia. Con lui al mio fianco, ho trovato una direzione e uno scopo che mi mancavano. Il successo che abbiamo raggiunto insieme attraverso i nostri libri e il film sono stati miracolosi, ha incontrato migliaia di persone, ha toccato milioni di vite, non c'è mai stato un gatto come lui e credo non ci sarà mai più». Bob è volato sul ponte dell'arcobaleno il 15 giugno 2020. In foto: Bob e James, uniti fino alla fine, fin da quando le loro vite si sono incontrate 5
5 x 1000 A UNA ZAMPA PER LA VITA ODV Perché destinare il 5x1000 ad Una Zampa per la Vita Odv?! Perché NON COSTA NULLA, ma aiuta tanto! Perché aiuta molti animali, soprattutto per quanto riguarda i gatti per i quali non essendoci leggi efficaci non vengono dati aiuti nè dai comuni nè dalle istituzioni, se non in rari casi. Perché in questi anni grazie anche al vostro 5x1000 sono stati sterilizzati e aiutati moltissimi animali (una media di 300 sterilizzazioni e circa 250 adozioni l’anno!). Perché Una Zampa per la Vita Odv non ritira solo gattini, ma sterilizza le mamme e garantisce a tutti visite veterinarie e cure. Perché nutre e segue molti mici di colonia. Perché garantisce cibo specifico e quanto necessario ai cani ospiti del canile di Chiusa Pesio. Perché se non destini il tuo 5x1000, semplicemente perdi un’occasione (che non costa nulla) per aiutare i meno fortunati ♥️ Come destinare il 5x1000 ad Una Zampa per la Vita Odv Inserisci nel 1° riquadro (scheda/cud scelta per la destinazione del 5 x 1000, vedi esempio sopra) la tua firma (da riportare anche a fondo modello) e il nostro codice fiscale 93053010042. Puoi donarlo sia con modello 730, che UNICO. Se sei dispensato dalla denuncia puoi destinarlo tramite la scheda allegata al tuo CUD, compili gli spazi appositi come sopra indicato, lo imbusti (annotando sulla busta “Scheda per le scelte della destinazione dell'otto, del cinque e del due per mille dell'Irpef” e i tuoi dati-nome cognome e codice fiscale) e lo porti in posta (ti rilasceranno ricevuta). AIUTARE NON E' MAI STATO COSI' FACILE! 6
CHEF ANSELMO' Buongiorno carissimi, ecco il consueto appuntamento con il Vostro Chef preferito, ovvero IO! Modestia a parte, siete pronti per una nuova ricetta tutta da provare?! Eccola, pensata tutta per voi! Facile e veloce! Con affetto, Vostro Chef Anselmò Insalata di grano saraceno, quinoa e edamame Ingredienti: 110 gr grano saraceno 100 gr quinoa 450 ml acqua 90 gr edamame (fagioli di soia) 200 gr carote 150 gr patate americane 40 gr pistacchi 70 gr olive taggiasche prezzemolo sale olio evo Procedimento: Per prima cosa cuocete i cereali: mettere in una pentola la quinoa, il grano saraceno e l’acqua e cuocere a fiamma bassa coperto per circa 30 minuti. 7
Mentre i cereali cuociono, tagliate a pezzetti piccoli e regolari le carote quindi cuocetele in una padella antiaderente insieme all’edamame, olio e sale. Dopo 20-30 minuti aggiungete anche le patate dolci americane tagliate a pezzetti e finite di cuocere per altri 10 minuti circa. Infine unite tutti gli ingredienti in una ciotola con il prezzemolo tritato, le olive e i pistacchi, mescolate bene e servite l’insalata sia tiepida che calda. Mangiare sano, goloso, senza sofferenza, si può! 8
CONOSCIAMO IL GRILLO Il grillo è un nome comune usato per indicare gli insetti appartenenti alla famiglia delle Gryllidae, caratterizzati da un corpo tozzo e di piccole dimensioni, antenne filiformi e zampe robuste. Alcune specie di grilli hanno delle elitre, delle lunghe ali, ma sclerificate, cioè rigide e non più adatte a volare. Le femmine possono essere facilmente riconoscibili per la presenza di un organo atto alla deposizione delle uova di forma allungata e di notevoli dimensioni, per permettere di conficcare le uova nel terreno o nella vegetazione. La vita di questi animali è piuttosto breve, infatti la sua durata è di circa un anno. Le femmine depongono le uova nel mese di giugno, dopo 2 o 3 settimane nascono dei piccoli che vivono insieme alla madre fino al termine dell’estate, quando si separano per scavarsi una propria tana dove trascorrere l’inverno. I grilli sono, quindi, insetti solitari che non vivono in comunità regolate da norme e gerarchie come, ad esempio, avviene per le formiche o per le api. Nella stagione fredda compiono varie mute, l’ultima avviene tra aprile e maggio e sancisce l’ingresso nell’età adulta e la possibilità di riprodursi. Una volta avvenuta la riproduzione, nei mesi di maggio e giugno, i grilli muoiono chiudendo così il loro breve ciclo vitale. I grilli sono onnivori, si cibano di insetti vivi o morti, di verdura, frutta e cereali. La famiglia delle Gryllidae include centinaia di specie, tutte molto comuni nel continente europeo, in Asia e in Nord Africa. Le specie più diffuse in Italia sono i grilli campestri e i grilli domestici. Il grillo campestre o grillo canterino (Gryllus Campestris) presenta un corpo di colore molto scuro tendente al nero e dalla forma tozza. La lunghezza dei maschi può raggiungere i 18-27 mm mentre le femmine sono più piccole e non superano i 23 mm. Le ali di questo insetto hanno una base gialla che sfuma verso il marrone scuro e il nero e non possono essere utilizzate per volare. Il maschio le sfrega per ottenere il famoso cri-cri che anima i campi nelle belle serate estive. Le femmine sono, invece, facilmente riconoscibili grazie alla presenza di un ovopositore lungo e sottile grazie al quale depongono centinaia di uova. 9
L’habitat è costituito dai campi posti a un’altitudine non superiore ai 1.500 metri in zone caratterizzate da un clima temperato e preferibilmente umido. Il grillo domestico o grillo del focolare (Gryllus domesticus) presenta dei tratti comuni con il campestre, ma allo stesso tempo se ne differenzia. Questo insetto ha, infatti, un corpo di colore giallo tendente al marrone, maggiormente slanciato rispetto al campestre e vive nelle crepe dei muri delle case di campagna o delle cascine. Qui, si può cibare di provviste alimentari, stoffe o lana causando piccoli fastidi. Il suo canto è una delle melodie più belle che si possano ascoltare nelle serate d’estate trascorse all’aria aperta. Solo il maschio frinisce emettendo il classico cri-cri che può essere udito fino a 100 metri di distanza allo scopo di segnalare la sua presenza alle femmine e attrarle. Il suo strumento non sono le corde vocali, ma le elitre, che sfrega tra loro così da emettere il tipico frinio. Se alla femmina piace la melodia, si avvicina e, allora, il maschio la modula per ottenere dei suoni più sommessi che favoriscano il vero e proprio accoppiamento. Fin dall’antichità e nelle più diverse culture da Oriente a Occidente, questo insetto è ben visto dall’uomo e il suo frinio è considerato presagio di buona fortuna. Nel corso dei secoli si sono anche moltiplicate le credenze relative a questo insetto, tra le più diffuse ricordiamo: • secondo i Cinesi, chi trova un grillo potrà esaudire i propri desideri • in Brasile, trovare un grillo verde è presagio di buona fortuna, mentre vedere un grillo nero è considerato un segno nefasto che anticipa una lunga malattia • alle Barbados, uccidere un grillo causa una grave perdita economica 10
Ma che differenza c'è tra un grillo ed una cavalletta? A prima vista sono insetti che possono sembrare molto simili, ma grazie ad un’attenta osservazione di possono distinguere per: • antenne, nei grilli sono più lunghe che nelle cavallette • colore, i grilli si caratterizzano per una colorazione nera e bruno-verdastro, mentre le cavallette sono più chiare. • corpo, i grilli sono piccoli e tozzi, mentre le cavallette sono più grandi e allungate I comportamenti di questi due insetti sono, inoltre, differenti: • il grillo salta e la cavalletta vola. Infatti nonostante il grillo abbia delle elitre, ovvero delle ali, queste sono sclerificate e non più utili al volo. I grilli si spostano, quindi, saltando e correndo molto velocemente. • il grillo vive in solitudine e le cavallette sperimentano una vita sociale con altri simili. Un’altra importante differenza tra questi insetti è che le cavallette possono danneggiare i raccolti mentre i grilli sono totalmente innocui, tant'è che in diverse culture sono simbolo di buona fortuna. 11
MACCHIOLINA E BIMBI Macchiolina ed i suoi piccoli sono arrivati da noi a marzo, in pieno lockdown. Questa mamma ce l'ha segnalata una carinissima Signora, ed in strada proprio non si poteva lasciare! 5 piccole vite in mezzo a tutto il caos che le nostre zone, e l'Italia intera, hanno vissuto nel primo “stop” per Covid-19. Ci siamo confrontati con le autorità, con ogni precauzione del caso li abbiamo recuperati e portati al sicuro in stallo da due nostre volontarie. Li, Macchiolina ha potuto crescere in serenità e tranquillità i suoi 5 tesori, senza che le mancasse mai nulla! I piccoli sono cresciuti in salute e sereni! Le settimane volano, mamma Macchiolina allatta sempre meno perchè i piccoli sono sempre più autonomi: lei viene sterilizzata, loro sverminati e spulciati, e continuano a vivere sereni tutti insieme fino a quando i piccoli non sono completamente autonomi e tutti vengono vaccinati. E qui viene la parte più difficile per i volontari: lasciarli andare! Delle splendide famiglie hanno seguito, seppur da lontano, la loro crescita e li hanno aspettati per due mesi! E le emozioni in questi momenti sono un misto di felicità per la nuova vita che li aspetta, e di tristezza perchè non saranno più lì a farsi coccolare, giocare, prendere in braccio... Ma è così il compito di un volontario: amarli fino a quando non raggiungono le nuove case! Ora Macchiolina e bimbi vivono sereni nelle loro famiglie, e noi conserviamo un ricordo speciale di questo recupero avvenuto in un momento così particolare delle vite di tutti noi! 12
RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2019 La nostra Associazione è nata il 17/01/2014 grazie all’amore e al rispetto di alcuni volontari verso ogni creatura vivente che, con tutte le forze possibili, cercano di aiutare ogni giorno. L’Organizzazione è operativa principalmente nella zona del Monregalese e comuni limitrofi, a Cuneo e comuni limitrofi, ma non preclude aiuti anche in altre zone e, quando possibile, su territorio nazionale. Si occupa principalmente del mantenimento e delle sterilizzazioni delle colonie feline presenti sul territorio, promuovendo l’adozione per i gatti domestici e quelli ritrovati abbandonati, soprattutto in caso di cuccioli, nonché della cura e dell'adozione dei cani presenti in canile a Chiusa Pesio dove alcuni volontari operano regolarmente. E' responsabile inoltre dei gatti ospiti del gattile interno alla Michelin di Cuneo. Aiuta gli animali in difficoltà, che soffrono, in stato di abbandono o maltrattati, collabora con Servizi ed Enti Pubblici e Privati, nonché con singoli volontari o altre Odv, e si prefigge di divulgare le varie tematiche animaliste con lo scopo di sensibilizzare l’uomo a vivere rispettando gli animali. Dal 18 giugno 2019, con la Riforma del Terzo Settore, è registrata presso l'Agenzia delle Entrate con denominazione Una Zampa per la Vita Odv. Nel nostro 6° anno di attività: • abbiamo sterilizzato n. 225 gatte e n. 116 gatti per un totale di n. 341 gatti così suddivisi: - Bernezzo: 3 femmine – 3 maschi - Bersezio: 1 femmina - Borgo San Dalmazzo: 3 femmine – 1 maschio - Boves: 1 femmina – 3 maschi - Castelletto Stura: 2 femmine - Cervasca: 3 femmine – 3 maschi - Ceva: 2 femmine – 1 maschio - Chiusa di Pesio: 10 femmine – 8 maschi - Cuneo: 14 femmine – 5 maschi - Dogliani: 1 femmina – 1 maschio - Dronero: 5 femmine – 2 maschi - Frabosa Soprana: 2 femmine – 1 maschio - Frabosa Sottana: 13 femmine – 2 maschi - Lesegno: 2 femmine - Magliano Alpi: 6 femmine – 4 maschi - Margarita: 2 femmine – 2 maschi - Marsaglia: 4 femmine – 1 maschio - Massimino (sv): 1 femmina 13
- Monastero di Vasco: 2 femmine - Monasterolo Casotto: 7 femmine – 3 maschi - Mombasiglio: 1 femmina - Mondovì: 26 femmine – 11 maschi - Monesiglio: 1 femmina - Montaldo Mondovì: 6 femmine – 1 maschio - Morozzo: 2 femmine - Niella Tanaro: 6 femmine – 3 maschi - Paesana: 2 femmine - Pianfei: 4 femmine - Piozzo: 1 femmina - Pradleves: 9 femmine – 1 maschio - Priero: 4 femmine – 1 maschio - Priola: 11 femmine – 14 maschi - Roascio: 2 femmine - Robilante: 4 femmine – 1 maschio - Roburent: 3 femmine – 3 maschi - Roccacigliè: 4 femmine - Rocca de Baldi: 9 femmine – 4 maschi - Roccaforte Mondovì: 7 femmine – 8 maschi - San Michele Mondovì: 4 femmine – 1 maschio - Scagnello: 9 femmine – 9 maschi - Vicoforte: 13 femmine – 7 maschi - Villanova Mondovì: 13 femmine – 12 maschi Le sterilizzazioni sono state possibili grazie prevalentemente alle nostre risorse, all'aiuto delle gattare o di privati cittadini e solo in minima parte dai Comuni di appartenenza. • Abbiamo recuperato e fatto curare a nostre spese n. 5 gatti che purtroppo a causa di sopraggiunte complicazioni sono poi deceduti. Nello specifico: − abbiamo recuperato un gattino di circa 30 giorni ritrovato in discarica a Magliano Alpi. Fin da subito presentava problemi di deambulazione, disidratazione, malnutrizione. E' stata fatta terapia presso lo studio veterinario con il quale collaboriamo e una lastra per escludere fratture, successivamente è arrivato in stallo dalle nostre volontarie in quanto così piccino le terapie possibili sono molto limitate. Dopo due giorni il piccolo si è aggravato ed è mancato; − abbiamo fatto ricoverare un gattino di circa 50 giorni ritrovato in un bosco a Vicoforte in quanto molto raffreddato. Dopo due giorni il gattino sembrava stare meglio, è poi peggiorato improvvisamente ed è deceduto; 14
− abbiamo fatto ricoverare un gattino di circa 2 mesi ritrovato inerme a Torre Mondovì: nonostante le cure non ce l'ha fatta ed è deceduto; − abbiamo recuperato e ricoverato una gatta nel comune di Rocca de Baldi con evidente tumore alle orecchie. E' successivamente stata diagnosticata anche un'ernia. E' stata sterilizzata, operata alle orecchie e per l'ernia. I costi sono stati sostenuti dalla nostra Odv. Purtroppo il quadro clinico era molto compromesso, non ce l'ha fatta ed è deceduta; − abbiamo recuperato e ricoverato un gatto randagio nel comune di Vicoforte con un tumore ad entrambe le orecchie, in stato avanzato. Si è resa necessaria l'amputazione di entrambe le orecchie e nel contempo è stato sterilizzato. Le spese per entrambi gli interventi sono state sostenute dalla nostra Odv. A causa dello stadio avanzato del tumore, purtroppo è deceduto. • Abbiamo recuperato e fatto curare a nostre spese n. 4 gatti randagi in condizioni precarie che poi sono stati liberati sul territorio perchè selvatici e quindi non adottabili. Nello specifico: - abbiamo recuperato e ricoverato una gatta di colonia nel comune di Vicoforte con un tumore all'orecchio in stato avanzato. Si è resa necessaria l'amputazione dell'orecchio e nel contempo è stata sterilizzata. Le spese per entrambi gli interventi sono state sostenute dalla nostra Odv. E' stata rimessa sul territorio a fine post operatorio; - abbiamo catturato e ricoverato un gatto di colonia nel comune di Mondovì con grave dermatite. E' stato curato e castrato a nostre spese e successivamente liberato; - abbiamo recuperato e ricoverato una gatta randagia nel comune di Mondovì con problemi di masticazione e quindi di alimentazione. E' stato necessario togliere alcuni denti. Il costo dell'intervento è stato sostenuto dalla nostra Odv. E' stata seguita nel post operatorio da una nostra volontaria che l'ha accolta in stallo. A fine degenza è stata rimessa sul territorio; - abbiamo recuperato e ricoverato un gatto randagio nel comune di Mondovì con grave prolasso all'ano. E' stato operato 2 volte ed anche castrato. I costi degli interventi sono stati sostenuti dalla nostra Odv. Non essendo domestico, a fine degenza post operatoria presso una nostra volontaria, è stato rimesso sul territorio. • Abbiamo trovato casa, dopo averli svermati, spulciati, e vaccinati a n. 247 gatti (18 adulti e 229 cuccioli dei quali 4 allevati a biberon da una nostra volontaria), trovati abbandonati o in pericolo, o in stallo da privati che li hanno soccorsi, e in alcuni casi necessari di cure e sostegno. In particolare di questi 247 gatti: 15
− abbiamo recuperato n. 2 gattini di pochi giorni di vita abbandonati in un canale a Magliano Alpi: i piccoli sono stati allevati a biberon da una nostra volontaria e successivamente dati in adozione dopo essere stati sverminati, spulciati e vaccinati a nostre spese; − abbiamo recuperato n. 2 gattini di circa 20 giorni vicino ad un vivaio nel comune di Mondovì dei quali non si è trovata la mamma: sono stati allevati a biberon da una nostra volontaria e successivamente dati in adozione dopo essere stati sverminati, spulciati e vaccinati a nostre spese; − abbiamo recuperato una gattina di circa 6 mesi abbandonata nel comune di Frabosa Sottana. Da subito le si sono riscontrati problemi ad una zampa: dopo visite specialistiche ed esami opportuni è stata diagnosticata la rottura di un ginocchio. E' stata operata e sterilizzata a nostre spese e seguita nella degenza da una nostra volontaria. A fine degenza è stata data in adozione; − abbiamo recuperato una gatta abbandonata incinta nel comune di Villanova Mondovì. La gatta è stata portata in stallo dalle nostre volontarie, dove ha potuto partorire in tranquillità i suoi 3 cuccioli. Le piccoline sono state poi svermate, spulciate vaccinate e date in adozione a famiglie idonee. La mamma è stata sterilizzata, testata, vaccinata e data in adozione. Le spese sono state sostenute dalla nostra Odv. − abbiamo recuperato una gatta incinta che vagava presso la rifiuteria di Villanova Mondovì, costantemente in pericolo di investimento. La gatta è stata portata in stallo dalla nostra volontaria, che l'ha accudita fino al parto. I 5 cuccioli sono stati accuditi fino all'adozione e sono stati affidati svermati, spulciati e vaccinati. La mamma è stata sterilizzata, testata e data in adozione. Le spese sono state sostenute dalla nostra Odv. − abbiamo recuperato una gatta segnalata nel Comune di Villanova Mondovì per procedere con la sterilizzazione, ma al momento del ricovero è stata diagnosticata un'avanzata gravidanza. E' stata accolta in stallo da una volontaria dove ha partorito in tranquillità i suoi 6 micini. I piccolini sono stati poi svermati, spulciati e vaccinati e dati in adozione a famiglie idonee. La mamma è stata sterilizzata, testata, vaccinata e data in adozione. Le spese sono state sostenute dalla nostra Odv. − abbiamo recuperato una mamma gatta con 3 gattini di un mese nel comune di Magliano Alpi. E' stata accolta in stallo dalle nostre volontarie, e tutti e 4 sono stati svermati e spulciati. La mamma a fine allattamento è stata sterilizzata, e testata. I gattini sono stati vaccinati. Le spese sono state interamente sostenute dalla nostra Odv. Tutti e 4 sono stati felicemente adottati. 16
− abbiamo recuperato e ricoverato un gatto nel comune di Mondovì in evidente stato di difficoltà. E' risultato essere fiv positivo, anziano, domestico, con grave infezione in corso. I costi sono stati interamente sostenuti dalla nostra Odv. A fine cura, è stato felicemente adottato. − abbiamo trovato casa a 8 gatti di Torino, per i quali ci hanno chiesto aiuto privati cittadini per trovare loro idonee famiglie. • Abbiamo trovato casa a n. 24 cani, 19 di privati e 5 ospiti del canile di Chiusa Pesio. Li abbiamo affidati svermati, spulciati, microchippati e in caso di adulti li abbiamo fatti sterilizzare prima di darli in adozione. Per i privati aiutati a trovar casa a cuccioli ci siamo assicurati che venissero sterilizzate le mamme, per evitare altre cucciolate. • Abbiamo sterilizzato a nostre spese tre cagnoline in carico a Comuni della zona, ospiti presso il canile di San Michele Mondovì. • Grazie ai nostri appelli, sui social e cartacei, hanno ritrovato le loro famiglie n. 3 cani e n. 4 gatti che si erano persi. Nello specifico: - a febbraio sono arrivati in canile a Chiusa Pesio 2 cani senza microchip. Sono stati microchippati. Le loro famiglie sono state ritrovate grazie a nostri appelli sui social; - a febbraio abbiamo ritrovato la famiglia di un gatto perso nel comune di Frabosa Sottana grazie agli appelli sui social; - ad aprile è stato ritrovato un cane perso a San Michele Mondovì grazie ai nostri appelli sui social; - a maggio è stata ritrovata la famiglia di una gatta che girava nel cortile di una volontaria a Sant'Anna di Mondovì; - a luglio è stata ritrovata la famiglia di una gatta che si era allontanata troppo da casa a Sant'Anna di Mondovì grazie agli appelli sui social; - a settembre è stata ritrovata la famiglia di un gatto che si era allontanato troppo da casa in via Tiro a Segno a Mondovì, grazie agli appelli sui social. • Abbiamo mantenuto regolarmente oltre 150 gatti delle colonie da noi seguite in diversi comuni di zona, in particolare a Mondovì, Villanova Mondovì, Frabosa Sottana, Ceva, Niella Tanaro, Perlo, Boves, Vicoforte, Cuneo e dato aiuti a chi ce lo ha richiesto e ai volontari/gattare in difficoltà, sia nelle nostre zone che anche in altre zone d'Italia. Questo è stato possibile grazie alle raccolte cibo presenti nei negozi e nei supermercati che ci supportano, ai privati che ci fanno donazioni, e grazie alle risorse della nostra Odv. 17
• Abbiamo dato aiuto in cibo a famiglie in momentanea difficoltà ad accudire i propri animali. • Abbiamo rendicontato la situazione-presenze dei gatti ospiti al gattile interno della Michelin di Cuneo, tutti microchippati, in concerto con l'Asl veterinaria locale e abbiamo aiutato concretamente nello spostamento, sempre all’interno dell’Azienda, dei gatti da una struttura “gattile” ad un’altra, risultata più idonea. • Abbiamo operato attivamente nel canile di Chiusa Pesio sia per le adozioni dei cani, sia per portarli a passeggio, che garantendo cibo specifico agli ospiti che ne necessitano, che per la raccolta coperte durante il periodo invernale e la pulizia del canile. Siamo stati di supporto e abbiamo contribuito finanziariamente ai lavori di miglioramento della struttura, in concerto con Comune e Ditte specializzate presenti. Il tutto per migliorare la qualità di vita dei cani ospiti della struttura. Abbiamo anche organizzato un evento presso la Struttura, nel mese di settembre, per presentare le migliorie apportate. • Abbiamo donato a canili e rifugi di zona coperte, guinzagli, e cibo per gli ospiti. • Abbiamo ricevuto richiesta di aiuto dall'associazione Diamoci la Zampa di Marcellinara (cz) in difficoltà per mancanza di cibo. Abbiamo inviato cibo per i loro ospiti: 55 kg secco per cani, 20 kg umido per cani, 20 kg secco per gatti, 9,5 kg umido per gatti. Abbiamo inviato aiuti in cibo anche a gattare e volontarie in difficoltà non solo in provincia di Cuneo, ma anche in altre zone d’Italia. • Abbiamo dato servizio di cat sitter a domicilio in caso di momentaneo impedimento/allontanamento dei proprietari. • Abbiamo eseguito controlli pre e post affido per cani provenienti dal Sud Italia e per cani affidati da altre associazioni della nostra zona. • Abbiamo distribuito in diversi comuni di zona, negli studi veterinari, e in esercizi commerciali, volantini e depliant per sensibilizzare le persone a non cibarsi di animali, in particolare nel periodo pasquale, che vede l'uccisione di moltissimi agnelli, capretti e altri cuccioli. Abbiamo anche diffuso sui social, via mail e sui nostri gruppi, l'iniziativa proposta da Agire Ora e da noi condivisa “Vegan starter kit” per chi vuole avvicinarsi ad un alimentazione vegan, nel modo più corretto possibile. 18
• Abbiamo distribuito in esercizi commerciali e studi veterinari di zona il nostro giornalino “Volontariato Libero”, ricco di tematiche animali, curiosità e finalizzato alla sensibilizzazione verso ogni creatura vivente. • Abbiamo distribuito volantini di sensibilizzazione durante le fiere prettamente agricole con esposizioni di animali, da reddito e non. • Abbiamo organizzato con l'Arcaplanet di Mondovicino, la Fortesan/Arcaplanet di Borgo San Dalmazzo, la Fortesan/Arcaplanet di Cuneo, l'Ipercoop di Mondovicino e Animali che Passione Mercatò di Cuneo (in collaborazione con Balzoo) delle raccolte cibo per gli animali bisognosi dei quali ci occupiamo: il cibo raccolto, sia umido che secco, è stato utilizzato per sfamare i gatti di colonia, quelli in stallo, e per i cani del canile di Chiusa Pesio, nonché quale aiuto per privati in momentanea difficoltà nell'alimentare i propri animali. Complessivamente sono stati raccolti più di 2.000 kg di cibo. Abbiamo inoltre ricevuto n. 12 bancali di prodotti/cibo in dono da Zooplus per un totale di circa 2400 kg. • Abbiamo organizzato in concerto con esercizi e associazioni locali serate a tema con lo scopo di sensibilizzare le persone ad un maggiore rispetto verso gli animali e aiutare l'Odv nelle sue varie attività. • Abbiamo attuato e ultimato, in concerto con il Csv di Mondovì e Cuneo, tutte le procedure e i disbrighi burocratici necessari per essere iscritti nel nuovo Registro Unico del Volontariato per gli Enti del Terzo Settore non appena sarà operativo. A questo scopo il 18/6/19 abbiamo depositato il nuovo Statuto conforme a quanto previsto per Legge: da tale data la denominazione della nostra Organizzazione di Volontariato è Una Zampa per la Vita Odv. • Abbiamo partecipato al 1° convegno “Tutela a 4 zampe, fare rete per gli animali” che si è tenuto al Consiglio Regionale del Piemonte a Torino. Siamo intervenuti anche successivamente ad un incontro organizzato dal CSV di Cuneo in concerto con il Garante per i diritti degli animali della Regione Piemonte. Questo per avere un confronto con le altre realtà del territorio che si occupano di animali in difficoltà, e trovare insieme una strada per migliorare le condizioni e le leggi soprattutto riguardanti le colonie feline, ovvero per i gatti randagi. • Abbiamo partecipato a corsi informativi organizzati dal Csv di Mondovì e Cuneo inerenti al bilancio sociale e di carattere operativo. 19
Tutto ciò è stato possibile grazie innanzitutto ai nostri volontari, ai nostri soci, a chi ci ha destinato il 5 x 1000, ai sostenitori, ai Veterinari con i quali collaboriamo, ai giornali locali che ci aiutano con appelli e comunicazioni varie, alle donazioni ricevute in cibo e offerte, agli esercizi commerciali che ci supportano, alle gattare e ai gattari, al Centro Servizi per il Volontariato, agli Enti Pubblici e Privati con i quali collaboriamo (Comuni, Carabinieri, Carabinieri Forestali, Asl, Pro Loco, ecc.), alle associazioni Odv e non con le quali collaboriamo e ci interfacciamo, alle amiche e agli amici che partecipano ai nostri eventi, a tutte le belle e speciali persone che continuano a sostenerci e a credere in noi, e ai nuovi amici che abbiamo avuto modo di conoscere. Una Zampa per la Vita Odv 20
NO ALLA CACCIA In Italia la cruenta, e purtroppo ancora molta diffusa, attività venatoria causa ogni anno ingenti danni agli animali, alla natura e all’uomo. La caccia è una pericolosa minaccia agli animali e all’ambiente In molti vedono ancora la caccia come un modo di tenere sotto controllo la natura e, in qualche modo, addirittura proteggerla. In realtà in Italia oggi è possibile cacciare anche specie in stato di conservazione precario come l’allodola, la pernice bianca, la tortora selvatica, la coturnice. Molte altre sono cacciate in periodi particolarmente delicati come quello della migrazione prenuziale, quando molte specie si spostano verso i luoghi di riproduzione. In più molte specie cacciabili sono simili a quelle protette perché estremamente a rischio (le cosiddette look-a-like species). Questa situazione si aggrava con le preaperture, deroghe speciali che in alcune Regioni anticipano l’inizio della stagione venatoria, permettendo di abbattere animali giovanissimi (quando questi sono ancora alle dipendenze dei genitori), estendendo i periodi di caccia prefissati. 21
La caccia causa gravi incidenti alle persone Ogni stagione di caccia porta con sé un triste bollettino di feriti e morti causati dai fucili. Le vittime oltre ai cacciatori sono molto più spesso persone che abitano (o sono semplicemente di passaggio) nelle zone venatorie. Nella stagione 2018/2019, sono state 80 le persone vittime di incidenti di caccia, di cui 21 morti e 59 feriti (Fonte Associazione Vittime della Caccia). Alle vittime umane si vanno a sommare i tanti animali domestici, gatti, cani e animali da cortile, feriti o uccisi accidentalmente. Ad aggravare la situazione c’è la possibilità per i cacciatori di cacciare nei terreni privati, anche contro la volontà dei proprietari o conduttori, arrecando loro disturbo e provocando danni e pericoli. Il piombo è un pericolo per gli uomini e l’ambiente Potrebbe sembrare un danno collaterale di poco conto, in realtà secondo l’ISPRA i pallini di piombo, ancora largamente utilizzati dai cacciatori Italiani, hanno conseguenze mortali per molti uccelli, inquinano le acque e il terreno e possono comportare danni anche agli esseri umani. 22
Perché qualcuno dovrebbe avere il diritto di uccidere qualcosa che è patrimonio di tutti? In passato la caccia ha rappresentato una fonte di sostentamento, ma oggi non è più così. La caccia oggi non ha più niente a che vedere con la sopravvivenza, è un “divertimento” violento e pericoloso che fa molto male alla natura e alle persone. La fauna selvatica secondo la legge italiana è “patrimonio indisponibile dello Stato” e appartiene alla collettività. Perché qualcuno dovrebbe avere il diritto di uccidere qualcosa che è patrimonio di tutti? Consigliamo di abbandonare i fucili e imbracciare i binocoli e le macchine fotografiche per osservare ed amare invece che uccidere. La natura non è nostra nemica Ci sono molto modi per educare i nostri ragazzi al contatto con la natura perché allora educare i nostri figli a divertirsi uccidendo, coinvolgendoli in una tradizione - quella della caccia - che si riferisce ad altre epoche, ad un’altra cultura, ad altre visioni del mondo? Un tempo la natura era per noi solamente una fonte di sostentamento, spesso vista come una nemica da cui difendersi. 23
Oggi sappiamo che la natura è amica, è un universo di risorse e bellezza, è una gigantesca rete di vita, conoscenza, sorprese. Sappiamo che la natura non è qualcosa di lontano da noi, è la nostra casa comune. Sappiamo che non possiamo farne a meno. Per questo non dobbiamo farle violenza ma amarla e rispettarla. Dobbiamo cambiare cultura, per il bene nostro e del comune futuro. 24
TOXOPLASMOSI E GATTI: ALLARMISMO INFONDATO Il Toxoplasma gondii vive in genere nel tratto intestinale del gatto, che si infetta cibandosi, in natura, di carne di piccoli roditori. Il gatto di casa che si ciba di crocchette e scatolette è praticamente impossibile che contragga il toxoplasma. Le ovocisti vengono eliminate dal gatto solo per 1-2 settimane in seguito all’infezione, e non sono ancora infettanti poiché sporulano nel terreno in 1-5 giorni: per farla breve, una pulizia regolare della lettiera annulla il rischio. Per una sicurezza maggiore, fate togliere i bisogni del vostro a-micio dal vostro compagno, od utilizzate i guanti (anche se non sono necessari in quanto nessuno si sognerebbe mai di togliere i bisogni con le mani!!!) Molto pericoloso è cibarsi di carni crude o poco cotte, di insaccati, di verdure lavate male o di latticini non pastorizzati. IL TUO GATTO FA PARTE DELLA TUA VITA: FALLO CRESCERE INSIEME AL TUO BIMBO E AMALI PER SEMPRE! 25
LO SAPEVI CHE... ✓ Gli struzzi possono correre più velocemente dei cavalli e i maschi possono ruggire come leoni. ✓ Il pipistrello è l'unico mammifero che può volare. ✓ Per ogni essere umano nel mondo ci sono un milione di formiche. ✓ Se si solleva la coda da terra ad un canguro non potrà saltare, usano la coda per stare in equilibrio. ✓ Gli alligatori possono vivere anche fino a 100 anni. ✓ Il fenicottero può mangiare solo con la testa capovolta. 26
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