ECONOMIA DELL'UNIONE EUROPEA - Prof. Elisabetta CROCI ANGELINI A.A. 2020-2021
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Prof. Elisabetta CROCI ANGELINI croci@unimc.it A.A. 2020-2021 Capitolo 4 ECONOMIA DELL’UNIONE EUROPEA
La domanda: in generale pensi che avere adottato l’euro sia una buona o una cattiva cosa per il tuo paese? questa domanda, posta a 17589 cittadini, raccoglie le risposte nella Tabella a lato. Nell’insieme ritiene sia buona il 64% mentre cattiva il 25% le differenze tra paesi sono cospicue a.a. 2020/21 e. croci angelini 2
Una buona cosa Una cattiva cosa UE 64% UE 25% • Irlanda 85% • Cipro 40% • Lussemburgo 80% • Lituania 40% • Austria 76% • Belgio 33% • … • … • Italia 57% • Finlandia 15% • Cipro 47% • Estonia 10% • Lituania 42% • Irlanda 8% a.a. 2020/21 e. croci angelini 3
Ma come era prima? quante lire occorrevano per 1 marco tedesco? tra il 1954-1971 148 lire dopo il 15/8/1971 200 lire poi cresceva nel 1985 600 lire e nel 1992 a.a. 2020/21 e. croci angelini 1220 lire 4
Il ruolo del tasso di cambio nell’integrazione economica • Il tasso di cambio (quante lire occorrono per acquistare un marco) abbastanza stabile durante il periodo in cui vigevano gli accordi di Bretton Woods, dopo il 1971 si svaluta a più riprese • https://www.cambioeuro.it/cambio-lira- marco-storico/ a.a. 2020/21 e. croci angelini 5
Fino al 15/8/1971 • La conferenza di Bretton Woods istituisce – il Fondo Monetario Internazionale – la Banca Mondiale • La parità con il dollaro a sua volta in parità con l’oro (35$ per oncia) garantiva che l’integrazione economica non avrebbe subito scosse a causa dell’instabilità monetaria a.a. 2020/21 e. croci angelini 6
Dopo il “Nixon Shock” • Si abolisce la convertibilità del dollaro con l’oro a 35$ l’oncia, ma la convertibilità passa ad operazioni di mercato aperto • In dicembre gli accordi Smithsoniani stabiliscono una nuova parità a 38$ l’oncia ma con un margine di oscillazione del 2,25% in più o in meno (4,5% in totale) • La politica del tasso di cambio (e più in generale la politica monetaria) gioca un ruolo a.a. 2020/21 e. croci angelini 7
Integrazione monetaria? • Tra il 1971 ed il 1979 sono molti i tentativi di ritornare alla stabilità monetaria perduta • Nel 1972 Serpente monetario tra i 6 paesi della CEE viene istituito per limitare l’ampiezza delle fluttuazioni delle loro valute a 2,25% • Tunnel mentre resta il 4,5 per ciascuna valuta col dollaro • entrano anche i 4 paesi di prossima adesione: Danimarca, Irlanda, Norvegia e Regno Unito a.a. 2020/21 e. croci angelini 8
1999 – unione monetaria europea • Con il Trattato sull’Unione Europea si assume un impegno inderogabile a lanciare la moneta unica nel 1997 o al più tardi nel gennaio 1999 • una lista di cinque criteri per l’ammissione all’unione monetaria: – nel 1997 la valutazione della performance – nel 1998 la decisione di ammissione • una specificazione precisa delle istituzioni bancarie centrali è – Sistema europeo delle banche centrali (SEBC)=BCE+28BCN; – Eurosistema=BCE+19BCN (ad oggi 19 paesi hanno adottato l’euro) • vengono introdotte condizioni aggiuntive (ad esempio la procedura del deficit eccessivo) a.a. 2020/21 e. croci angelini 9
I criteri di Maastricht • Riguardano 5 variabili macroeconomiche di cui si richiede la convergenza: 1. tasso di inflazione 2. tasso di interesse di lungo termine 3. debito pubblico 4. deficit di bilancio pubblico 5. meccanismo dei tassi di cambio a.a. 2020/21 e. croci angelini 10
Criterio 1: Tasso di inflazione – non deve superare di più di 10.00 1,5 punti percentuali la media Portogallo Grecia dei tre paesi dell’UE il cui tasso di inflazione è minore Spagna 5.00 Italia – Obiettivo è evitare che i paesi che hanno una tradizione maggiormente Germania inflazionistica si comportino 0.00 in maniera poco virtuosa 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 France Italy – Grecia, Portogallo, Italia e Spain Belgium Germany Portugal Greece average of three lowest + 1.5% Spagna alzano la media a.a. 2020/21 e. croci angelini 11
Tasso di inflazione • Il tasso di inflazione dell’economia (π) è dato dall’incremento del livello dei prezzi tra il tempo t ed il tempo t-1 rapportato al livello dei prezzi esistente al tempo iniziale t-1: • Lega i valori nominali (monetari) ai valori reali a.a. 2020/21 e. croci angelini 12
Criterio 2: Tasso di interesse di lungo termine – non deve superare di più di 2 punti percentuali la media dei tre tassi di interesse a lungo termine 25 paesi dello SME il cui tasso di interesse è minore 20 • Obiettivo è assicurare che il tasso di inflazione è stato ridotto 15 in modo permanente: i tassi a lungo termine incorporano le 10 aspettative sull’inflazione a lungo 5 termine. • Problema: è una profezia che si auto avvera è 0 Se i mercati ci credono essi stessi aiutano a centrare l’obiettivo Germania Francia Italia Regno Unito a.a. 2020/21 e. croci angelini 13
Struttura dei tassi di interesse • La banca centrale determina variazioni verso l’alto o verso il basso del tasso di interesse • Il mercato attraverso l’arbitraggio dei risparmiatori e degli operatori finanziari eguaglia il valore di tutti i titoli a meno di diversità di: 1) durata è titoli a lungo e a breve termine 2) liquidità è liquidabili sul mercato secondario 3) rischio è tipo di esposizione a.a. 2020/21 e. croci angelini 14
Criterio 3: Debito pubblico – Il debito pubblico non deve debito pubblico / PIL superare il 60% del PIL (o 140 BE avvicinarglisi rapidamente) 120 IT – Perchè il 60%? era la media dei 100 GR IE paesi dell’UE nel 1991 80 – Obiettivo è il debito pubblico 60 RU viene emesso dai singoli stati per 40 finanziare i deficit accumulati 20 LU negli anni; in un’unione monetaria 0 1995 1996 1997 1998 1999 deve essere preferibilmente simile Belgio Irlanda Danimarca Grecia Germania Spagna per evitare posizioni strategiche Francia Paesi Bassi Italia Austria Lussemburgo Portogallo Finlandia Svezia Regno Unito a.a. 2020/21 e. croci angelini 15
Debito pubblico • È uno stock accumulato nel corso degli anni da un insiene di deficit che non sono stati neutralizzati da surplus equivalenti • Si valuta il rischio di bancarotta dello stato che lo ha emesso • Chi lo detiene? – Residenti è potrebbe essere una forma di risparmio, una partita di giro ridistributiva; – Altri soggetti è probabili effetti speculativi a.a. 2020/21 e. croci angelini 16
Criterio 4: Deficit di bilancio pubblico – il deficit del bilancio pubblico 6 deficit/PIL non deve superare il 3% in 4 rapporto al PIL 2 LU IE • Deficit=spesa>gettito 0 • Surplus=spesa
Deficit di bilancio pubblico • È la differenza tra gettito fiscale e spesa pubblica • e si riduce: – aumentando il gettito fiscale – riducendo la spesa pubblica • Si copre emettendo titoli, il cui prezzo è inversamente proporzionale al rendimento – i=(prezzo+cedola-prezzo)/prezzo – ia=(100+5-100)/100 è ia=5% – ib=(100+10-100)/100 è ib=10% – Quale titolo preferireste acquistare? a oppure b? – quanto sareste disposti a spendere per l’uno o per l’altro? – ic=(80+10-80)/80 è ic=12,5% a.a. 2020/21 e. croci angelini 18
Criterio 5: Meccanismo dei tassi di cambio – Il paese deve essere in grado di 1,5 GR restare almeno 2 anni nello SME 1,4 senza essere forzato a svalutare ES • come con il criterio 2 (relativo ai 1,3 IT tassi di interesse) è l’obiettivo 1,2 FI SE ed il problema sono analoghi PT 1,1 • La figura mostra i numeri indice dell’andamento dei tassi 1 di cambio delle valute nazionali 0,9 rispetto all’Ecu 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 – Il valore aumenta quando occorre una maggiore quantità di valuta at be de dk es fi fr gr nazionale per acquistare 1 Ecu ie it lu nl pt se uk a.a. 2020/21 e. croci angelini 19
European Currency Unit • Le funzioni della moneta sono: – Mezzo di scambio – Unità di conto – Riserva di valore • una valuta comune con la sola funzione di unità di conto fu introdotta con l’istituzione del Bilancio e della Politica Agricola Comune • il Sistema Monetario Europeo, istituito nel 1979, si fondava sull’Ecu a.a. 2020/21 e. croci angelini 20
ECU • L’ECU (unità di conto europea) era costituito da un paniere composto dalle 12 valute, ciascuna pesata con l’importanza economica del paese corrispondente • Ciascun paese aveva un tasso di cambio – rispetto all’Ecu, alla determinazione del cui valore concorreva direttamente – rispetto alle altre 11 valute dei paesi partner, il cui valore era “indipendente” a.a. 2020/21 e. croci angelini 21
I criteri riferiti alla finanza pubblica alla data di ammissione all’UME • Tre paesi (Belgio, Italia e Grecia) Maastricht fiscal criteria 1997 avevano un debito pubblico quasi 120 doppio del limite concordato 100 • Cinque paesi (Austria, Francia, Germania, Spagna e Portogallo) 80 Public Debt (%GDP) rispettavano i limiti abbastanza, 60 ma solo due completamente 40 • Quattro (Irlanda, Finlandia, Danimarca e Regno Unito) in 20 surplus e con un rapporto 0 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 debito/PIL
I criteri riferiti alla finanza pubblica in seguito • Deficit è Sei paesi oltre il 3% 2013 200 Irlanda (5,7), Spagna (6,8), Francia (4,1), Portogallo (4,9), Regno Unito (5,8), 180 Grecia Grecia (12,2) 160 • Debito è Cinque paesi oltre 140 Portogallo Italia 120 Irlanda il 100% nella tradizione: Belgio, Grecia debito/PIL Belgio 100 Spagna e Italia poi raggiunti sia dall’Irlanda 80 Francia UK (123,3) che dal Portogallo (128) 60 • Quattro paesi virtuosi stanno 40 sotto il 60% ed entro il 3% 20 0 Danimarca, Finlandia, Lussemburgo e -3 0 3 6 9 12 15 deficit/PIL Svezia a.a. 2020/21 e. croci angelini 23
deficit/PIL e debito/PIL 2002-2013 9 140 6 120 100 3 80 60 0 2002 2013 40 -3 20 0 -6 2002 2013 Belgio Danimarca Germania Irlanda Belgio Danimarca Germania Irlanda Spagna Francia Italia Lussemburgo Spagna Francia Italia Lussemburgo Paesi Bassi Austria Portogallo Finlandia Paesi Bassi Austria Portogallo Finlandia Svezia Regno Unito Grecia Svezia Regno Unito Grecia a.a. 2020/21 e. croci angelini 24
Rapporto debito pubblico/PIL 200 180 GR 160 140 IT PT 120 IE 100 FR 80 DE FI 60 40 20 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Belgium Germany Estonia Ireland Greece Spain France Italy Cyprus Latvia Lithuania Luxembourg Malta Netherlands Austria Portugal Slovenia Slovakia Finland a.a. 2020/21 e. croci angelini 25
rapporto deficit/PIL 10 5 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 -5 GR -10 -15 -20 -25 -30 IE -35 Belgium Germany Ireland Greece Spain Estonia France Italy Cyprus Latvia Lithuania Luxembourg Malta Netherlands Austria Portugal Slovenia Slovakia Finland a.a. 2020/21 e. croci angelini 26
La finanza pubblica: deficit/PIL e debito/PIL 2002 2006 120 120 100 100 80 80 debito/PIL debito/PIL 60 60 40 40 20 20 0 0 -6 -4 -2 0 2 4 6 -8 -6 -4 -2 0 2 4 6 deficit/PIL deficit/PIL a.a. 2020/21 e. croci angelini 27
Inizia la crisi: aumentano i deficit/PIL 2007 2008 120 120 100 100 80 80 debito/PIL debito/PIL 60 60 40 40 20 20 0 0 -8 -6 -4 -2 0 2 4 6 -12 -10 -8 -6 -4 -2 0 2 4 6 deficit/PIL deficit/PIL a.a. 2020/21 e. croci angelini 28
Continua la crisi: aumentano i debito/PIL 2009 2013 140 200 180 120 160 100 140 120 80 debito/PIL debito/PIL 100 60 80 40 60 40 20 20 0 0 -16 -14 -12 -10 -8 -6 -4 -2 0 -14 -12 -10 -8 -6 -4 -2 0 2 deficit/PIL deficit/PIL a.a. 2020/21 e. croci angelini 29
UE-27 a.a. 2020/21 Estonia Bulgaria Lussemburgo Romania % del PIL (ai prezzi correnti) Repubblica ceca Lituania Debito pubblico, per paese Slovenia Fonte: Eurostat (codice dei dati online: tsdde410) Svezia Slovacchia 2000 UE-27 Danimarca Lettonia Finlandia Polonia Spagna Cipro e. croci angelini Paesi Bassi Malta Austria Regno Unito Ungheria 2010 UE-27 Francia Germania Irlanda Portogallo Belgio Italia Grecia Norvegia 30 Islanda
debito/PIL e deficit/PIL Debito/PIL 2002 2013 Deficit/PIL 2002 2013 Belgio 104,9 104,5 Belgio -0,1 2,9 Danimarca 49,1 45,1 Danimarca 0 0,7 Germania 59,2 76,9 Germania 3,9 -0,1 Irlanda 30,7 123,3 Irlanda 0,3 5,7 Spagna 51,3 92,1 Spagna 0,4 6,8 Francia 59,8 92,2 Francia 3,1 4,1 Italia 101,9 128,6 Italia 3,1 2,8 Lussemburgo 6,5 23,6 Lussemburgo -2,3 -0,6 Paesi Bassi 48,3 68,6 Paesi Bassi 2,1 2,3 Austria 66,3 81,2 Austria 1,3 1,5 Portogallo 56,2 128 Portogallo 3,3 4,9 Finlandia 40,2 55,8 Finlandia -4,1 2,4 Svezia 49,9 38,6 Svezia 1,5 1,3 Regno Unito 35,9 87,2 Regno Unito 2 5,8 Grecia 174,9 Grecia ? 12,2 a.a. 2020/21 e. croci angelini 31
Mal comune mezzo gaudio? • Troppo semplice … • I paesi hanno seguito traiettorie diverse – il confronto tra 2002 e 2013 è arbitrario – politiche diverse anche in relazione a fattori istituzionali ed eterogeneità economica – concezioni diverse (debito=colpa?) • ottenuto risultati diversi è durata e gravità della crisi a.a. 2020/21 e. croci angelini 32
Politica di austerità - UE Ridurre le spese è Aumentare il gettito è spending review pressione fiscale a.a. 2020/21 e. croci angelini 33
Politica di austerità - EZ Ridurre le spese è Aumentare il gettito è spending review pressione fiscale a.a. 2020/21 e. croci angelini 34
Aumento delle diseguaglianze? • Riduzione della spesa • Aumento del gettito pubblica: fiscale: – Pensioni – Lotta all’evasione – Sanità – Contrasto all’elusione – Istruzione – Aumento aliquote IVA – Sicurezza – Aumento aliquote – Difesa accise – Welfare state • Imposte indirette • Imposte dirette a.a. 2020/21 e. croci angelini 35
Altri importanti aspetti • Credibilità delle misure annunciate è effetti sui tassi di interesse è spesa per interessi • Finanziare il debito collocando i titoli sui mercati? • Possibile insolvenza? • Chi è il prestatore di ultima istanza? a.a. 2020/21 e. croci angelini 36
-5 0 5 10 15 20 25 30 Q3 1997 Q1 1998 Q3 1998 Q1 1999 Q3 1999 a.a. 2020/21 Q1 2000 Ireland Q3 2000 Q1 2001 Q3 2001 Q1 2002 Q3 2002 Greece Q1 2003 Q3 2003 Q1 2004 Q3 2004 Q1 2005 Spain Q3 2005 Q1 2006 Q3 2006 Q1 2007 Q3 2007 Italy Q1 2008 Q3 2008 Q1 2009 Q3 2009 Q1 2010 Q3 2010 Portugal Q1 2011 Q3 2011 Q1 2012 -0,5 0,5 2,5 1,5 0 1 3 2 e. croci angelini Q3 1997 Q1 1998 Q3 1998 Q1 1999 Belgium Q3 1999 Q1 2000 Q3 2000 Q1 2001 Q3 2001 Q1 2002 France Q3 2002 Q1 2003 Q3 2003 Q1 2004 Q3 2004 Q1 2005 Q3 2005 Netherlands Q1 2006 Q3 2006 Q1 2007 L’andamento dello spread (differenza con il tasso di interesse tedesco) Q3 2007 Q1 2008 Q3 2008 Austria Q1 2009 Q3 2009 Q1 2010 37 Q3 2010 Q1 2011 Finland Q3 2011 Q1 2012
quanti US$ vale un euro? https://www.ecb.europa.eu/stats/policy_and_exchange_rates/ euro_reference_exchange_rates/html/eurofxref-graph-usd.en.html a.a. 2020/21 e. croci angelini 38
Aree Valutarie Ottimali • I confini politici coincidono con i confini economici? • È necessaria un’entità statuale a fronte di una valuta? • Un paese rappresenta necessariamente un’AVO? • Quali caratteristiche deve avere un’AVO? • L’analisi economica ha stabilito sei criteri per le AVO: 1. mobilità del lavoro (Mundell) 2. diversificazione produttiva e a/simmetria degli shock (Kenen) 3. apertura dell’economia e sua flessibilità (McKinnon) 4. trasferimenti fiscali previsti 5. preferenze omogenee 6. destino comune a.a. 2020/21 e. croci angelini 39
Perché non esiste una sola valuta mondiale? • Quando le monete erano d’oro ... (con la moneta metallica) il mondo intero era un’unione monetaria è il contenuto (il peso) in oro garantiva il valore della moneta • Il capitale va dove viene meglio remunerato è il tasso di interesse interno (i) ed estero (i*) tendono ad eguagliarsi • Gli accordi di Bretton Woods (1944) è gold exchange standard è il dollaro USA convertibile in oro, le altre valute convertibili in dollari è tutte riferite all’oro • Finiscono nell’agosto 1971è gli USA sospendono la convertibilità del dollaro in oro a.a. 2020/21 e. croci angelini 40
Perché non esiste una sola valuta mondiale? • dopo il collasso di Bretton Woods (1971) in Europa: – serpente monetario è breve e fragile tentativo nel 1973 – Sistema Monetario Europeo (SME) è quasi bene:1979-1999 – Unione Monetaria Europea (UME) è dal 1999 • Precedenti tentativi di unione monetaria nel XIX secolo – Unione monetaria latina è 1865 doppia circolazione di oro e argento tra Belgio, Francia, Italia e Svizzera – Unione monetaria scandinava è 1872 doppia circolazione nazionale e comune tra Danimarca, Norvegia e Svezia a.a. 2020/21 e. croci angelini 41
I costi e i benefici di un’area valutaria • i benefici • i costi – La moneta ha – La perdita degli strumenti: rendimenti di scala • politica monetaria crescenti • politica del tasso di (esternalità di cambio network) – è importante se: – Questi benefici si massimizzano se • prezzi e salari sono nel mondo esiste vischiosi una sola valuta • gli shock asimmetrici a.a. 2020/21 e. croci angelini 42
Criterio 1 (Mundell): mobilità internazionale del lavoro • In un’AVO il lavoro si muove facilmente attraverso i confini nazionali • La mobilità del lavoro, molto meno agevole della mobilità del capitale, è comunque molto più facile all’interno dei confini nazionali (cultura, linguaggio, legislazione, welfare, etc…) che tra paesi diversi • La mobilità dei capitali: esiste un’importante differenza tra capitale fisico e finanziario • In presenza di specializzazione nazionale, anche la specificità di skill conta, ma come si acquisisce? a.a. 2020/21 e. croci angelini 43
mobilità del lavoro • La migrazione deve tener conto di molti costi: – Costi di trasloco – Rischio di disoccupazione – Opportunità di carriera nel lungo periodo – Prospettive per la famiglia – Accesso al welfare – Tassazione – Differenze culturali/linguistiche • la mobilità del lavoro in Europa è relativamente bassa – fra i paesi – anche all’interno dei paesi • Una bassa mobilità del lavoro implica che la disoccupazione sostiene in gran parte il peso dell’aggiustamento dopo gli shock a.a. 2020/21 e. croci angelini 44
Criterio 2 (Kenen): diversificazione produttiva • I paesi le cui produzioni ed esportazioni sono ampiamente diversificate ed hanno una struttura simile formano un’AVO • In tal caso, se i paesi sono abbastanza simili, ci saranno pochi shock asimmetrici ciascuno dei quali probabilmente avrà poca importanza • Ma perché paesi poco specializzati desiderano impegnarsi in un’AVO? a.a. 2020/21 e. croci angelini 45
La diversificazione produttiva • La maggior parte delle economie dei paesi dell’UE ha una struttura produttiva diversificata (domina il commercio intra- industriale) • Il criterio Kenen è abbastanza soddisfatto e spiega bene perché i paesi hanno aderito all’area dell’euro a.a. 2020/21 e. croci angelini 46
Criterio 3 (McKinnon): grado di apertura dell’economia • I paesi molto aperti al commercio e con stretti rapporti commerciali reciproci formano un’AVO • Occorre distinguere tra beni oggetto di commercio internazionale (tradable) e non – I prezzi dei primi sono stabiliti dal mercato mondiale – Una piccola economia è price-taker, il suo tasso di cambio non incide sulla competitività • se tutti i beni fossero commercializzati sul mercato internazionale, i prezzi interni sarebbero flessibili e il tasso di cambio non importerebbe tanto per la competitività a.a. 2020/21 e. croci angelini 47
• Il grado di apertura commerciale è il rapporto fra la somma di esportazioni ed importazioni di merci e servizi e il PIL [(X+M)/Y] paesi 2010 2011 Germania 87,9% 93,9% Francia 54,6% 56,7% Italia 55,2% 56,6% media UE 80,4% 83,2% per confronto Cina 55,2% 54,6% Giappone 28,9% 29,9% (fonte: ISTAT) Sta\ Uni\ 28,6% 29,8% • Il criterio McKinnon è abbastanza soddisfatto a.a. 2020/21 e. croci angelini 48
Criterio 4: trasferimenti fiscali • I paesi che si accordano per istituire compensi reciproci in caso di shock negativi formano un’AVO • I trasferimenti possono servire da assicurazione per mitigare i costi di uno shock asimmetrico • I trasferimenti esistono all’interno dei confini nazionali – Implicitamente attraverso il welfare state – Esplicitamente negli stati federali a.a. 2020/21 e. croci angelini 49
Trasferimenti internazionali • L’UE non soddisfa questo criterio • Il bilancio complessivo dell’UE – è molto ridotto, il gettito finora ha raggiunto al massimo l’1,27% del PIL dell’UE ed è destinato ad altro – impiegato per amministrazione, politica agricola comune, fondi regionali e strutturali, azioni interne ed esterne non a scopo di trasferimento a.a. 2020/21 e. croci angelini 50
Criterio 5: preferenze omogenee • I paesi che condividono un ampio consenso circa il modo di affrontare gli shock formano più facilmente un’AVO • sopratutto importante per gli shock simmetrici – prevalente se il criterio di Kenen (diversificazione produttiva) è soddisfatto • possono aiutare anche per shock asimmetrici a causa della migliore comprensione circa le azioni dei partner – incoraggia i trasferimenti a.a. 2020/21 e. croci angelini 51
Criterio 6: Comunanza di destino • I paesi che ritengono di avere un destino comune accettano più volentieri i costi connessi ad un’AVO • Una valuta comune incontrerà sempre qualche shock asimmetrico che dà luogo a temporanei conflitti di interessi – È perciò necessario poter accettare questi costi economici in nome di un interesse più alto – … anche durante la crisi … a.a. 2020/21 e. croci angelini 52
endogeneità dei criteri delle AVO • AVO si nasce o si diventa? 1990 2010 Mobilità del lavoro poco di più – … immaginate gli USA Diversificazione produttiva +o- +o- senza dollaro … Apertura dell’economia molto di più – … l’euro ci aiuterà a Trasferimenti fiscali poco poco diventare un’AVO? Preferenze omogenee +o- +o- – dinamica dei criteri Destino comune Sì? Ma la valutazione dei criteri è univoca? La mobilità nel mercato del lavoro e la flessibilità sono la stessa cosa? La specializzazione e la diversificazione: chi prevale? L’apertura riguarda solo il commercio internazionale? I trasferimenti fiscali, lo stato minimo e il welfare state Quali preferenze omogenee? Il destino comune … a.a. 2020/21 e. croci angelini 53
Endogeneità dell’AVO Figure 1 Simmetria è Symmetry probabilità che OCA-zone uno shock asimmetrico Core colpisca Flessibilità è Periphery efficienza del meccanismo dei prezzi su Flexibility tutti i mercati a.a. 2020/21 e. croci angelini 54
Concludendo … • L’unione monetaria va al di là degli aspetti puramente economici • I criteri AVO non producono un segnale chiaro: – l’UE non è una AVO perfetta – l’unione monetaria può funzionare, ma a un costo • I criteri AVO ci dicono da dove verranno i costi: – Mercato del lavoro e disoccupazione – Tensioni politiche in presenza di profondi shock asimmetrici a.a. 2020/21 e. croci angelini 55
La Banca Centrale Europea • Istituita nel 1998, erede dell’Istituto Monetario Europeo (IME) preposto a gestire la fase di transizione dalle valute nazionali all’euro. • ha un Consiglio direttivo ed un Comitato esecutivo e forma – l’Eurosistema con le banche centrali nazionali dei paesi che hanno adottato l’euro – il Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC) con le banche centrali nazionali di tutti i paesi dell’UE a.a. 2020/21 e. croci angelini 56
La Banca Centrale Europea • ha sede a Francoforte sul Meno • è l’organismo al quale il Trattato di Maastricht conferisce il diritto di emissione di banconote con corso legale nell’UE • Il Comitato esecutivo è composto da – presidente è Mario Draghi – vicepresidente è Vitor Constancio – quattro membri • tutti di nomina governativa, approvata dalle istituzioni comunitarie, con un mandato della durata di otto anni a.a. 2020/21 e. croci angelini 57
la Banca Centrale Europea • Il Consiglio direttivo – è responsabile della politica monetaria ed – è composto dal comitato esecutivo e dai governatori delle banche centrali nazionali dei paesi che partecipano all’unione monetaria • ogni membro dispone di un voto e si delibera votando a maggioranza semplice; in caso di parità il voto del presidente è decisivo. a.a. 2020/21 e. croci angelini 58
la Banca Centrale Europea • Non tutti i paesi membri dell’UE hanno adottato l’euro e non tutti sono rappresentati negli organi deliberanti della BCE • Le caratteristiche devono essere: a) L’indipendenza b) La trasparenza c) La credibilità a.a. 2020/21 e. croci angelini 59
la Banca Centrale Europea • i criteri di convergenza: https://www.ecb.europa.eu/ecb/orga/escb/html/convergence-criteria.en.html – andamento dei prezzi: non più di 1,5 punti dei tre migliori – disavanzo del bilancio pubblico: non superare il 3% del PIL – debito pubblico: non deve essere superiore al 60% del PIL – del tasso di interesse di lungo termine: nell’anno precedente non oltre 2 punti percentuali dei tre stati migliori – tasso di cambio: restare per almeno due anni nello SME senza svalutare nei confronti dell’euro a.a. 2020/21 e. croci angelini 60
La governance ai tempi nostri • Il Trattato di Lisbona (firmato il 13/12/2007 ed entrato in vigore il 1/12/2009) ha istituzionalizzato i due approcci: sovranazionale e intergovernativo • pur non essendo la Costituzione europea – la cui formulazione aveva impegnato per anni i legislatori e la società che avevano partecipato alla Convenzione – e pur avendo sollevato critiche sulle sue inadeguatezze, aveva fatto pensare che la serie di trattati costituzionali fosse conclusa a.a. 2020/21 e. croci angelini 61
I nuovi Trattati • Dopo il TUE (firmato il 7/2/1992 ed entrato in vigore il 1/11/1993) l’integrazione economica e monetaria ha investito anche altri ambiti: la finanza, l’occupazione, lo stato sociale, la politica estera e quella di sicurezza interna. • La crisi ha prodotto tra l’altro: – 2010 l’EFSF (European Financial Sstability Facility) per Irlanda, Portogallo, Grecia; – 2012 ESM (European Stability Mechanism) per Spagna e Cipro – 2012-13 Trattato sulla Stabilità, Coordinamento e Governance nell’unione economica e monetaria (Fiscal Compact) a.a. 2020/21 e. croci angelini 62
26 luglio 2012 • https://www.youtube.com/watch? v=tB2CM2ngpQg • “But there is another message I want to tell you. • Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. • And believe me, it will be enough.” a.a. 2020/21 e. croci angelini 63
Whatever it takes (Draghi day) • Dopo il “whatever it takes” la BCE lanciò un programma di acquisto di titoli dei paesi più indebitati che avrebbero potuto avere problemi di liquidità • L’annuncio delle Outright Monetary Transactions (OMT) insieme al Quantitative Easing (QE) dal marzo 2015 ha ridotto la volatilità degli spread nei paesi periferici – Spagna dal 7,165 al 1,11 – Italia dal 6,3 all’1,2 • Finanziato con un limite di 60 miliardi di euro al mese di possibili acquisti di titoli pubblici, il QE è arrivato ad 80 miliardi e con 1300 miliardi nel 2017 ha raggiunto in dimensione la FED a.a. 2020/21 e. croci angelini 64
La governance e la crisi • La crisi - subprime negli USA (2007) fallimento della Lehman brothers (2008) - che ha investito la Grecia, l’Irlanda, il Portogallo, fino alla Spagna e all’Italia (GIPSI – PIIGS) ne ha messo a nudo i limiti ed ha richiesto un adeguamento della governance attraverso nuovi trattati. • Tutti privilegiano il regime intergovernativo. • Ci si è chiesti se l’UE stava per disintegrarsi, oppure dividersi tra chi riusciva a tenere il passo e chi non ci riusciva? Grexit e Brexit. a.a. 2020/21 e. croci angelini 65
La scelta di un regime di tassi di cambio Meglio tassi di cambio Meglio tassi di cambio flessibili fissi • Con prezzi vischiosi, è • I mercati finanziari sono necessaria la flessibilità dei spesso capricciosi tassi di cambio per • La volatilità del tasso di contrastare gli shock cambio è spesso una • il tasso di cambio esce dalla grande fonte di incertezza sfera politica e viene • Un modo per disciplinare determinato dal mercato la politica monetaria • La politica monetaria è • In presenza di shock, un troppo importante per riallineamento è sempre essere abbandonata possibile a.a. 2020/21 e. croci angelini 66
I primi anni dell’UME • Eterogeneità dei – caratteri istituzionali – meccanismi di trasmissione monetaria • Interdipendenze – Commercio internazionale (intra-extra-area) – Tasso di interesse comune – Shock (a)simmetrici • Spill-over a.a. 2020/21 e. croci angelini 67
competitività • Dipende dalla produttività, ma non solo • CLUP è costo del lavoro per unità di prodotto • Vantaggi comparati per chi ha CLUP più ridotto • Confronto – Internazionale – Settoriale a.a. 2020/21 e. croci angelini 68
Il tasso di cambio reale calcolato sul costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP) Nel decennio 130 precedente GR 120 PT l’UME la competitività 110 DE si gestiva con 100 periodici IE riallineamenti 90 SP valutari (nel settembre 80 IT 1992 l’Italia 70 FI svaluta del 7% ed esce dallo 60 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 SME) BE DE IE GR SP FR IT NL AT PT FI a.a. 2020/21 e. croci angelini 69
Il tasso di cambio reale calcolato sul costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP) Abbandonando la 140 possibilità di 130 usare il tasso di cambio come 120 strumento di politica 110 economica gli squilibri e shock 100 macroeconomici 90 si scaricano tutti sull’attività reale 80 compromettendo 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 la competitività BE DE IE GR ES FR IT NL AT PT FI a.a. 2020/21 e. croci angelini 70
1,6 0,7 0,8 0,9 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1 1979 a.a. 2020/21 1980 1981 BE 1982 1983 GE 1984 1985 1986 IE 1987 1988 1989 GR 1990 1991 1992 SP 1993 1994 FR e. croci angelini 1995 1996 IT 1997 1998 1999 2000 NL 2001 2002 AT 2003 2004 2005 PT 2006 2007 2008 FI 2009 71 2010 gli 11 paesi dell’UME dal 1979 al 2010
Il tasso di cambio reale calcolato sul costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP) Dal 2010 ad oggi la variabilità si è molto ridotta (90-105 circa) i movimenti sono relativamente sincroni e dal 2015 in poi i tracciati mostrano un trend positivo a.a. 2020/21 e. croci angelini 72
Il tasso di cambio reale calcolato sul costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP) Variabilità molto più UK EE alta sul periodo IT precedente il 2010 (più IE che mai tra i paesi non- euro) variabilità ridotta dopo il 2010 a.a. 2020/21 e. croci angelini 73
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Il debito greco in euro a.a. 2020/21 e. croci angelini 75
Lo spread in Spagna e Italia a.a. 2020/21 e. croci angelini 76
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