ECONOMIA DELL'UNIONE EUROPEA - Prof. Elisabetta CROCI ANGELINI A.A. 2020-2021

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ECONOMIA DELL'UNIONE EUROPEA - Prof. Elisabetta CROCI ANGELINI A.A. 2020-2021
Prof. Elisabetta CROCI ANGELINI
croci@unimc.it
A.A. 2020-2021
Capitolo 4

ECONOMIA DELL’UNIONE
EUROPEA
ECONOMIA DELL'UNIONE EUROPEA - Prof. Elisabetta CROCI ANGELINI A.A. 2020-2021
La domanda:
                                    in generale pensi che
                                   avere adottato l’euro sia
                                   una buona o una cattiva
                                    cosa per il tuo paese?
                                   questa domanda, posta
                                       a 17589 cittadini,
                                     raccoglie le risposte
                                      nella Tabella a lato.
                                    Nell’insieme ritiene sia
                                     buona il 64% mentre
                                          cattiva il 25%

                                    le differenze tra paesi
                                        sono cospicue
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Una buona cosa                       Una cattiva cosa
UE 64%                               UE 25%
•      Irlanda 85%                   •       Cipro 40%
•      Lussemburgo 80%               •       Lituania 40%
•      Austria 76%                   •       Belgio 33%
•      …                             •       …
•      Italia 57%                    •       Finlandia 15%
•      Cipro 47%                     •       Estonia 10%
•      Lituania 42%                  •       Irlanda 8%

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Ma come
                                    era prima?
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                                   occorrevano
                                   per 1 marco
                                     tedesco?
                                       tra il
                                    1954-1971
                                      148 lire
                                      dopo il
                                    15/8/1971
                                      200 lire
                                   poi cresceva
                                     nel 1985
                                      600 lire
                                         e
                                     nel 1992
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                                     1220 lire
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Il ruolo del tasso di cambio
      nell’integrazione economica
• Il tasso di cambio (quante lire occorrono
  per acquistare un marco) abbastanza
  stabile durante il periodo in cui vigevano
  gli accordi di Bretton Woods, dopo il 1971
  si svaluta a più riprese
• https://www.cambioeuro.it/cambio-lira-
  marco-storico/
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Fino al 15/8/1971
• La conferenza di Bretton Woods istituisce
         – il Fondo Monetario Internazionale
         – la Banca Mondiale
• La parità con il dollaro a sua volta in parità
  con l’oro (35$ per oncia) garantiva che
  l’integrazione economica non avrebbe
  subito scosse a causa dell’instabilità
  monetaria

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Dopo il “Nixon Shock”
• Si abolisce la convertibilità del dollaro con l’oro
  a 35$ l’oncia, ma la convertibilità passa ad
  operazioni di mercato aperto
• In dicembre gli accordi Smithsoniani
  stabiliscono una nuova parità a 38$ l’oncia ma
  con un margine di oscillazione del 2,25% in più
  o in meno (4,5% in totale)
• La politica del tasso di cambio (e più in
  generale la politica monetaria) gioca un ruolo
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Integrazione monetaria?
• Tra il 1971 ed il 1979 sono molti i tentativi di
  ritornare alla stabilità monetaria perduta
• Nel 1972 Serpente monetario tra i 6 paesi
  della CEE viene istituito per limitare l’ampiezza
  delle fluttuazioni delle loro valute a 2,25%
• Tunnel mentre resta il 4,5 per ciascuna valuta
  col dollaro
• entrano anche i 4 paesi di prossima adesione:
  Danimarca, Irlanda, Norvegia e Regno Unito
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1999 – unione monetaria europea
• Con il Trattato sull’Unione Europea si assume un impegno inderogabile
  a lanciare la moneta unica nel 1997 o al più tardi nel gennaio 1999
• una lista di cinque criteri per l’ammissione all’unione monetaria:
     – nel 1997 la valutazione della performance
     – nel 1998 la decisione di ammissione
• una specificazione precisa delle istituzioni bancarie centrali è
         – Sistema europeo delle banche centrali (SEBC)=BCE+28BCN;
         – Eurosistema=BCE+19BCN (ad oggi 19 paesi hanno adottato l’euro)
• vengono introdotte condizioni aggiuntive (ad esempio la procedura del
  deficit eccessivo)
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I criteri di Maastricht
• Riguardano 5 variabili macroeconomiche
  di cui si richiede la convergenza:
1. tasso di inflazione
2. tasso di interesse di lungo termine
3. debito pubblico
4. deficit di bilancio pubblico
5. meccanismo dei tassi di cambio

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Criterio 1: Tasso di inflazione
– non deve superare di più di             10.00

  1,5 punti percentuali la media                                   Portogallo               Grecia

  dei tre paesi dell’UE il cui
  tasso di inflazione è minore                              Spagna
                                           5.00                                      Italia
– Obiettivo è evitare che i
  paesi che hanno una
  tradizione maggiormente
                                                   Germania
  inflazionistica si comportino            0.00

  in maniera poco virtuosa                         1991     1992    1993   1994   1995    1996     1997     1998

                                                  France                          Italy

– Grecia, Portogallo, Italia e                    Spain
                                                  Belgium
                                                                                  Germany
                                                                                  Portugal
                                                  Greece                          average of three lowest + 1.5%
  Spagna alzano la media
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Tasso di inflazione
• Il tasso di inflazione dell’economia (π) è dato
  dall’incremento del livello dei prezzi tra il
  tempo t ed il tempo t-1 rapportato al livello
  dei prezzi esistente al tempo iniziale t-1:

• Lega i valori nominali (monetari) ai valori reali
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Criterio 2: Tasso di interesse di lungo termine
– non deve superare di più di 2
  punti percentuali la media dei tre                                     tassi di interesse a lungo termine
                                                               25
  paesi dello SME il cui tasso di
  interesse è minore                                           20

• Obiettivo è assicurare che il
   tasso di inflazione è stato ridotto                         15

   in modo permanente: i tassi a
   lungo termine incorporano le                                10

   aspettative sull’inflazione a lungo
                                                               5
   termine.
•   Problema: è una profezia che si auto avvera è
                                                               0
    Se i mercati ci credono essi stessi aiutano a
    centrare l’obiettivo
                                                                    Germania   Francia   Italia   Regno Unito
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Struttura dei tassi di interesse
• La banca centrale determina variazioni verso
  l’alto o verso il basso del tasso di interesse
• Il mercato attraverso l’arbitraggio dei
  risparmiatori e degli operatori finanziari
  eguaglia il valore di tutti i titoli a meno di
  diversità di:
    1) durata è titoli a lungo e a breve termine
    2) liquidità è liquidabili sul mercato secondario
    3) rischio è tipo di esposizione
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Criterio 3: Debito pubblico
– Il debito pubblico non deve                                   debito pubblico / PIL
  superare il 60% del PIL (o                  140
                                                       BE
  avvicinarglisi rapidamente)                 120     IT

– Perchè il 60%? era la media dei             100
                                                       GR
                                                        IE
  paesi dell’UE nel 1991                       80

– Obiettivo è il debito pubblico               60
                                                        RU
  viene emesso dai singoli stati per           40

  finanziare i deficit accumulati              20
                                                       LU
  negli anni; in un’unione monetaria            0
                                                          1995      1996         1997   1998         1999
  deve essere preferibilmente simile                  Belgio
                                                      Irlanda
                                                                           Danimarca
                                                                           Grecia
                                                                                               Germania
                                                                                               Spagna

  per evitare posizioni strategiche                   Francia
                                                      Paesi Bassi
                                                                           Italia
                                                                           Austria
                                                                                               Lussemburgo
                                                                                               Portogallo
                                                      Finlandia            Svezia              Regno Unito

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Debito pubblico
• È uno stock accumulato nel corso degli
  anni da un insiene di deficit che non sono
  stati neutralizzati da surplus equivalenti
• Si valuta il rischio di bancarotta dello stato
  che lo ha emesso
• Chi lo detiene?
         – Residenti è potrebbe essere una forma di
           risparmio, una partita di giro ridistributiva;
         – Altri soggetti è probabili effetti speculativi
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Criterio 4: Deficit di bilancio pubblico
– il deficit del bilancio pubblico               6
                                                                           deficit/PIL
  non deve superare il 3% in                     4

  rapporto al PIL                                2
                                                           LU                                              IE

         • Deficit=spesa>gettito
                                                 0
         • Surplus=spesa
Deficit di bilancio pubblico
• È la differenza tra gettito fiscale e spesa pubblica
• e si riduce:
         – aumentando il gettito fiscale
         – riducendo la spesa pubblica
• Si copre emettendo titoli, il cui prezzo è inversamente
  proporzionale al rendimento
         –     i=(prezzo+cedola-prezzo)/prezzo
         –     ia=(100+5-100)/100 è ia=5%
         –     ib=(100+10-100)/100 è ib=10%
         –     Quale titolo preferireste acquistare? a oppure b?
         –     quanto sareste disposti a spendere per l’uno o per l’altro?
         –     ic=(80+10-80)/80 è ic=12,5%
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Criterio 5: Meccanismo dei tassi di cambio
– Il paese deve essere in grado di              1,5
                                                                                                                                          GR
  restare almeno 2 anni nello SME               1,4
  senza essere forzato a svalutare
                                                                                                                                          ES
• come con il criterio 2 (relativo ai           1,3
                                                                                                                                          IT
   tassi di interesse) è l’obiettivo            1,2                                                                                       FI
                                                                                                                                          SE
   ed il problema sono analoghi
                                                                                                                                          PT
                                                1,1
• La figura mostra i numeri
   indice dell’andamento dei tassi                1
   di cambio delle valute nazionali
                                                0,9
   rispetto all’Ecu
                                                             1993        1994        1995        1996        1997        1998        1999
    – Il valore aumenta quando occorre
      una maggiore quantità di valuta                   at          be          de          dk          es          fi          fr             gr
      nazionale per acquistare 1 Ecu                    ie          it          lu          nl          pt          se          uk

    a.a. 2020/21                         e. croci angelini                                                                           19
European Currency Unit
• Le funzioni della moneta sono:
  – Mezzo di scambio
  – Unità di conto
  – Riserva di valore
• una valuta comune con la sola funzione di unità
  di conto fu introdotta con l’istituzione del
  Bilancio e della Politica Agricola Comune
• il Sistema Monetario Europeo, istituito nel 1979,
  si fondava sull’Ecu
  a.a. 2020/21            e. croci angelini     20
ECU
• L’ECU (unità di conto europea) era
  costituito da un paniere composto dalle 12
  valute, ciascuna pesata con l’importanza
  economica del paese corrispondente
• Ciascun paese aveva un tasso di cambio
         – rispetto all’Ecu, alla determinazione del cui
           valore concorreva direttamente
         – rispetto alle altre 11 valute dei paesi partner, il
           cui valore era “indipendente”
a.a. 2020/21                   e. croci angelini                 21
I criteri riferiti alla finanza pubblica alla data di ammissione all’UME
• Tre paesi (Belgio, Italia e Grecia)                                          Maastricht fiscal criteria 1997
  avevano un debito pubblico quasi                                  120

  doppio del limite concordato
                                                                    100

• Cinque paesi (Austria, Francia,
  Germania, Spagna e Portogallo)                                    80

                                               Public Debt (%GDP)
  rispettavano i limiti abbastanza,                                 60

  ma solo due completamente
                                                                    40

• Quattro (Irlanda, Finlandia,
  Danimarca e Regno Unito) in                                       20

  surplus e con un rapporto                                          0
                                                                          -3   -2   -1       0      1      2   3   4        5

  debito/PIL
I criteri riferiti alla finanza pubblica in seguito
• Deficit è Sei paesi oltre il 3%                                                               2013
                                                                        200
   Irlanda (5,7), Spagna (6,8), Francia (4,1),
   Portogallo (4,9), Regno Unito (5,8),                                 180
                                                                                                                            Grecia

   Grecia (12,2)                                                        160

• Debito è Cinque paesi oltre
                                                                        140                    Portogallo
                                                                                  Italia
                                                                        120                              Irlanda

  il 100% nella tradizione: Belgio, Grecia

                                                           debito/PIL
                                                                                  Belgio
                                                                        100
                                                                                                             Spagna
   e Italia poi raggiunti sia dall’Irlanda                              80                 Francia
                                                                                                   UK
   (123,3) che dal Portogallo (128)                                     60

• Quattro paesi virtuosi stanno                                         40

  sotto il 60% ed entro il 3%                                           20

                                                                         0
   Danimarca, Finlandia, Lussemburgo e                            -3          0            3         6             9   12            15
                                                                                                deficit/PIL
   Svezia

    a.a. 2020/21                             e. croci angelini                                                                            23
deficit/PIL e debito/PIL 2002-2013
9
                                                                                  140

6                                                                                 120

                                                                                  100

3
                                                                                   80

                                                                                   60
0
                     2002                            2013
                                                                                   40

-3
                                                                                   20

                                                                                    0
-6                                                                                                      2002                              2013
       Belgio               Danimarca     Germania          Irlanda
                                                                                          Belgio               Danimarca     Germania            Irlanda
       Spagna               Francia       Italia            Lussemburgo
                                                                                          Spagna               Francia       Italia              Lussemburgo
       Paesi Bassi          Austria       Portogallo        Finlandia
                                                                                          Paesi Bassi          Austria       Portogallo          Finlandia
       Svezia               Regno Unito   Grecia                                          Svezia               Regno Unito   Grecia

a.a. 2020/21                                                          e. croci angelini                                                                      24
Rapporto debito pubblico/PIL
200

180
                                                                                                              GR
160

140                                                                                                          IT
                                                                                                              PT
120                                                                                                    IE

100
                                                                                                              FR
 80
                                                                                                             DE
                                                                                                             FI
 60

 40

 20

  0
       1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

               Belgium      Germany       Estonia        Ireland         Greece       Spain   France

               Italy        Cyprus        Latvia         Lithuania       Luxembourg   Malta   Netherlands

               Austria      Portugal      Slovenia       Slovakia        Finland

a.a. 2020/21                                         e. croci angelini                                            25
rapporto deficit/PIL
10

  5

  0
          2004     2005     2006        2007     2008     2009           2010          2011       2012        2013      2014       2015
 -5
                                                                                                                                      GR
-10

-15

-20

-25

-30
                                                                                IE
-35

                 Belgium       Germany         Ireland        Greece                 Spain          Estonia          France

                 Italy         Cyprus          Latvia         Lithuania              Luxembourg     Malta            Netherlands

                 Austria       Portugal        Slovenia       Slovakia               Finland

a.a. 2020/21                                              e. croci angelini                                                                26
La finanza pubblica: deficit/PIL e debito/PIL
                           2002                                                      2006
                           120                                                            120

                           100                                                            100

                           80                                                             80
  debito/PIL

                                                              debito/PIL
                           60                                                             60

                           40                                                             40

                           20                                                             20

                            0                                                              0
         -6      -4   -2         0      2   4    6                   -8    -6   -4   -2         0   2   4   6
                           deficit/PIL                                                deficit/PIL

a.a. 2020/21                                    e. croci angelini                                               27
Inizia la crisi: aumentano i deficit/PIL
                         2007                                                              2008
                              120                                                                       120

                              100                                                                       100

                              80                                                                        80
  debito/PIL

                                                              debito/PIL
                              60                                                                        60

                              40                                                                        40

                              20                                                                        20

                               0                                                                         0
         -8    -6   -4   -2         0   2   4    6                 -12     -10   -8   -6   -4     -2          0   2   4   6
                         deficit/PIL                                                        deficit/PIL

a.a. 2020/21                                    e. croci angelini                                                             28
Continua la crisi: aumentano i debito/PIL
                                 2009                                                                          2013
                                                             140                                                                      200

                                                                                                                                      180
                                                             120
                                                                                                                                      160

                                                             100                                                                      140

                                                                                                                                      120
                                                             80
  debito/PIL

                                                                                 debito/PIL
                                                                                                                                      100
                                                             60
                                                                                                                                      80

                                                             40                                                                       60

                                                                                                                                      40
                                                             20
                                                                                                                                      20

                                                              0                                                                        0
       -16     -14   -12   -10       -8       -6   -4   -2          0                 -14     -12   -10   -8       -6       -4   -2         0   2
                                 deficit/PIL                                                                    deficit/PIL

a.a. 2020/21                                                       e. croci angelini                                                                29
UE-27

a.a. 2020/21
                                                                                 Estonia
                                                                                Bulgaria

                                                                           Lussemburgo
                                                                               Romania
                                                                                                           % del PIL (ai prezzi correnti)

                                                                         Repubblica ceca

                                                                                Lituania
                                                                                                                                            Debito pubblico, per paese

                                                                                Slovenia

                    Fonte: Eurostat (codice dei dati online: tsdde410)
                                                                                 Svezia
                                                                              Slovacchia
                                                                                            2000
                                                                                            UE-27

                                                                              Danimarca
                                                                                Lettonia

                                                                               Finlandia
                                                                                 Polonia

                                                                                 Spagna
                                                                                   Cipro

e. croci angelini
                                                                             Paesi Bassi
                                                                                   Malta
                                                                                 Austria

                                                                            Regno Unito
                                                                               Ungheria
                                                                                            2010
                                                                                                   UE-27

                                                                                 Francia
                                                                               Germania

                                                                                 Irlanda

                                                                              Portogallo
                                                                                  Belgio
                                                                                   Italia
                                                                                  Grecia

                                                                               Norvegia
30

                                                                                 Islanda
debito/PIL e deficit/PIL
    Debito/PIL    2002   2013              Deficit/PIL   2002   2013
Belgio           104,9   104,5             Belgio        -0,1   2,9
Danimarca         49,1   45,1              Danimarca      0     0,7
Germania          59,2   76,9              Germania      3,9    -0,1
Irlanda           30,7   123,3             Irlanda       0,3    5,7
Spagna            51,3   92,1              Spagna        0,4    6,8
Francia           59,8   92,2              Francia       3,1    4,1
Italia           101,9   128,6             Italia        3,1    2,8
Lussemburgo       6,5    23,6              Lussemburgo   -2,3   -0,6
Paesi Bassi       48,3   68,6              Paesi Bassi   2,1    2,3
Austria           66,3   81,2              Austria       1,3    1,5
Portogallo        56,2   128               Portogallo    3,3    4,9
Finlandia         40,2   55,8              Finlandia     -4,1   2,4
Svezia            49,9   38,6              Svezia        1,5    1,3
Regno Unito       35,9   87,2              Regno Unito    2     5,8
Grecia                   174,9             Grecia         ?     12,2

 a.a. 2020/21                    e. croci angelini                     31
Mal comune mezzo gaudio?
• Troppo semplice …
• I paesi hanno seguito traiettorie diverse
         – il confronto tra 2002 e 2013 è arbitrario
         – politiche diverse anche in relazione a fattori
           istituzionali ed eterogeneità economica
         – concezioni diverse (debito=colpa?)
• ottenuto risultati diversi è durata e gravità
  della crisi

a.a. 2020/21                  e. croci angelini             32
Politica di austerità - UE
Ridurre le spese è                    Aumentare il gettito è
spending review                       pressione fiscale

a.a. 2020/21              e. croci angelini                    33
Politica di austerità - EZ
Ridurre le spese è                    Aumentare il gettito è
spending review                       pressione fiscale

a.a. 2020/21              e. croci angelini                    34
Aumento delle diseguaglianze?
• Riduzione della spesa                    • Aumento del gettito
  pubblica:                                  fiscale:
         –     Pensioni                            –   Lotta all’evasione
         –     Sanità                              –   Contrasto all’elusione
         –     Istruzione                          –   Aumento aliquote IVA
         –     Sicurezza                           –   Aumento aliquote
         –     Difesa                                  accise
         –     Welfare state               • Imposte indirette
                                           • Imposte dirette

a.a. 2020/21                   e. croci angelini                                35
Altri importanti aspetti
• Credibilità delle misure annunciate è
  effetti sui tassi di interesse è spesa per
  interessi
• Finanziare il debito collocando i titoli sui
  mercati?
• Possibile insolvenza?
• Chi è il prestatore di ultima istanza?

a.a. 2020/21             e. croci angelini       36
-5
                                          0
                                              5
                                                    10
                                                         15
                                                               20
                                                                    25
                                                                          30
                                  Q3   1997
                                  Q1   1998
                                  Q3   1998
                                  Q1   1999
                                  Q3   1999

a.a. 2020/21
                                  Q1   2000

                    Ireland
                                  Q3   2000
                                  Q1   2001
                                  Q3   2001
                                  Q1   2002
                                  Q3   2002

                    Greece
                                  Q1   2003
                                  Q3   2003
                                  Q1   2004
                                  Q3   2004
                                  Q1   2005

                    Spain
                                  Q3   2005
                                  Q1   2006
                                  Q3   2006
                                  Q1   2007
                                  Q3   2007

                    Italy
                                  Q1   2008
                                  Q3   2008
                                  Q1   2009
                                  Q3   2009
                                  Q1   2010
                                  Q3   2010

                    Portugal
                                  Q1   2011
                                  Q3   2011
                                  Q1   2012

                                  -0,5
                                              0,5
                                                                    2,5

                                                         1,5

                                          0
                                                    1
                                                                          3

                                                               2

e. croci angelini
                                  Q3   1997
                                  Q1   1998
                                  Q3   1998
                                  Q1   1999

                    Belgium
                                  Q3   1999
                                  Q1   2000
                                  Q3   2000
                                  Q1   2001
                                  Q3   2001
                                  Q1   2002
                    France

                                  Q3   2002
                                  Q1   2003
                                  Q3   2003
                                  Q1   2004
                                  Q3   2004
                                  Q1   2005
                                  Q3   2005
                    Netherlands

                                  Q1   2006
                                  Q3   2006
                                  Q1   2007
                                                                                                                  L’andamento dello spread
                                                                               (differenza con il tasso di interesse tedesco)

                                  Q3   2007
                                  Q1   2008
                                  Q3   2008
                    Austria

                                  Q1   2009
                                  Q3   2009
                                  Q1   2010
37

                                  Q3   2010
                                  Q1   2011
                    Finland

                                  Q3   2011
                                  Q1   2012
quanti US$ vale un euro?
                 https://www.ecb.europa.eu/stats/policy_and_exchange_rates/
               euro_reference_exchange_rates/html/eurofxref-graph-usd.en.html

a.a. 2020/21                              e. croci angelini                     38
Aree Valutarie Ottimali
•   I confini politici coincidono con i confini economici?
•   È necessaria un’entità statuale a fronte di una valuta?
•   Un paese rappresenta necessariamente un’AVO?
•   Quali caratteristiche deve avere un’AVO?
•   L’analisi economica ha stabilito sei criteri per le AVO:
    1. mobilità del lavoro (Mundell)
    2. diversificazione produttiva e a/simmetria degli shock (Kenen)
    3. apertura dell’economia e sua flessibilità (McKinnon)
    4. trasferimenti fiscali previsti
    5. preferenze omogenee
    6. destino comune

    a.a. 2020/21                     e. croci angelini                 39
Perché non esiste una sola valuta mondiale?
•   Quando le monete erano d’oro ... (con la moneta
    metallica) il mondo intero era un’unione monetaria è il
    contenuto (il peso) in oro garantiva il valore della moneta
•   Il capitale va dove viene meglio remunerato è il tasso di
    interesse interno (i) ed estero (i*) tendono ad eguagliarsi
•   Gli accordi di Bretton Woods (1944) è gold exchange
    standard è il dollaro USA convertibile in oro, le altre
    valute convertibili in dollari è tutte riferite all’oro
•   Finiscono nell’agosto 1971è gli USA sospendono la
    convertibilità del dollaro in oro
    a.a. 2020/21              e. croci angelini              40
Perché non esiste una sola valuta mondiale?
• dopo il collasso di Bretton Woods (1971) in Europa:
   – serpente monetario è breve e fragile tentativo nel 1973
   – Sistema Monetario Europeo (SME) è quasi bene:1979-1999
   – Unione Monetaria Europea (UME) è dal 1999
• Precedenti tentativi di unione monetaria nel XIX secolo
   – Unione monetaria latina è 1865 doppia circolazione di oro e
     argento tra Belgio, Francia, Italia e Svizzera
   – Unione monetaria scandinava è 1872 doppia circolazione
     nazionale e comune tra Danimarca, Norvegia e Svezia

   a.a. 2020/21               e. croci angelini               41
I costi e i benefici di un’area valutaria
• i benefici         • i costi
      – La moneta ha              – La perdita degli strumenti:
        rendimenti di scala          • politica monetaria
        crescenti                    • politica del tasso di
        (esternalità di                cambio
        network)
                                  – è importante se:
      – Questi benefici si
        massimizzano se              • prezzi e salari sono
        nel mondo esiste               vischiosi
        una sola valuta              • gli shock asimmetrici
 a.a. 2020/21                 e. croci angelini               42
Criterio 1 (Mundell):
               mobilità internazionale del lavoro
         • In un’AVO il lavoro si muove facilmente
           attraverso i confini nazionali
         • La mobilità del lavoro, molto meno agevole della
           mobilità del capitale, è comunque molto più facile
           all’interno dei confini nazionali (cultura, linguaggio,
           legislazione, welfare, etc…) che tra paesi diversi
         • La mobilità dei capitali: esiste un’importante
           differenza tra capitale fisico e finanziario
         • In presenza di specializzazione nazionale, anche la
           specificità di skill conta, ma come si acquisisce?
a.a. 2020/21                     e. croci angelini                   43
mobilità del lavoro
• La migrazione deve tener conto di molti costi:
    –     Costi di trasloco
    –     Rischio di disoccupazione
    –     Opportunità di carriera nel lungo periodo
    –     Prospettive per la famiglia
    –     Accesso al welfare
    –     Tassazione
    –     Differenze culturali/linguistiche
• la mobilità del lavoro in Europa è relativamente bassa
    – fra i paesi
    – anche all’interno dei paesi
• Una bassa mobilità del lavoro implica che la disoccupazione
  sostiene in gran parte il peso dell’aggiustamento dopo gli shock
  a.a. 2020/21                    e. croci angelini                    44
Criterio 2 (Kenen):
               diversificazione produttiva
• I paesi le cui produzioni ed esportazioni
  sono ampiamente diversificate ed hanno
  una struttura simile formano un’AVO
• In tal caso, se i paesi sono abbastanza simili, ci
  saranno pochi shock asimmetrici ciascuno dei
  quali probabilmente avrà poca importanza
• Ma perché paesi poco specializzati desiderano
  impegnarsi in un’AVO?
a.a. 2020/21              e. croci angelini            45
La diversificazione produttiva
    • La maggior parte delle economie dei paesi
      dell’UE ha una struttura produttiva
      diversificata (domina il commercio intra-
      industriale)
    • Il criterio Kenen è abbastanza soddisfatto e
      spiega bene perché i paesi hanno aderito
      all’area dell’euro

a.a. 2020/21                e. croci angelini        46
Criterio 3 (McKinnon):
                 grado di apertura dell’economia
• I paesi molto aperti al commercio e con stretti
  rapporti commerciali reciproci formano un’AVO
• Occorre distinguere tra beni oggetto di commercio
  internazionale (tradable) e non
   – I prezzi dei primi sono stabiliti dal mercato mondiale
   – Una piccola economia è price-taker, il suo tasso di cambio non
      incide sulla competitività
• se tutti i beni fossero commercializzati sul mercato
  internazionale, i prezzi interni sarebbero flessibili e il tasso di
  cambio non importerebbe tanto per la competitività
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• Il grado di apertura commerciale è il rapporto fra la
  somma di esportazioni ed importazioni di merci e servizi e
  il PIL [(X+M)/Y] paesi             2010         2011
                    Germania                   87,9%   93,9%
                    Francia                    54,6%   56,7%
                    Italia                     55,2%   56,6%
                    media UE                   80,4%   83,2%
per confronto       Cina                       55,2%   54,6%
                    Giappone                   28,9%   29,9%
(fonte: ISTAT)
                    Sta\ Uni\                  28,6%   29,8%
• Il criterio McKinnon è abbastanza soddisfatto
   a.a. 2020/21            e. croci angelini                   48
Criterio 4: trasferimenti fiscali
• I paesi che si accordano per istituire
  compensi reciproci in caso di shock negativi
  formano un’AVO
• I trasferimenti possono servire da assicurazione per
  mitigare i costi di uno shock asimmetrico
• I trasferimenti esistono all’interno dei confini
  nazionali
      – Implicitamente attraverso il welfare state
      – Esplicitamente negli stati federali

 a.a. 2020/21                   e. croci angelini    49
Trasferimenti internazionali
    • L’UE non soddisfa questo criterio
    • Il bilancio complessivo dell’UE
       – è molto ridotto, il gettito finora ha raggiunto
          al massimo l’1,27% del PIL dell’UE ed è
          destinato ad altro
       – impiegato per amministrazione, politica
          agricola comune, fondi regionali e strutturali,
          azioni interne ed esterne non a scopo di
          trasferimento
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Criterio 5: preferenze omogenee
         • I paesi che condividono un ampio
           consenso circa il modo di affrontare gli
           shock formano più facilmente un’AVO
         • sopratutto importante per gli shock simmetrici
            – prevalente se il criterio di Kenen (diversificazione
              produttiva) è soddisfatto
         • possono aiutare anche per shock asimmetrici a causa della
           migliore comprensione circa le azioni dei partner
            – incoraggia i trasferimenti
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Criterio 6: Comunanza di destino
• I paesi che ritengono di avere un destino
  comune accettano più volentieri i costi
  connessi ad un’AVO
• Una valuta comune incontrerà sempre qualche shock
  asimmetrico che dà luogo a temporanei conflitti di
  interessi
  – È perciò necessario poter accettare questi costi economici
    in nome di un interesse più alto
  – … anche durante la crisi …
  a.a. 2020/21              e. croci angelini               52
endogeneità dei criteri delle AVO
• AVO si nasce o si diventa?                                            1990    2010
                                          Mobilità del lavoro           poco    di più
         – … immaginate gli USA
                                          Diversificazione produttiva   +o-     +o-
           senza dollaro …
                                          Apertura dell’economia        molto   di più
         – … l’euro ci aiuterà a          Trasferimenti fiscali         poco    poco
           diventare un’AVO?              Preferenze omogenee           +o-     +o-
         – dinamica dei criteri           Destino comune                Sì?

 Ma la valutazione dei criteri è univoca?
 La mobilità nel mercato del lavoro e la flessibilità sono la stessa cosa?
 La specializzazione e la diversificazione: chi prevale?
 L’apertura riguarda solo il commercio internazionale?
 I trasferimenti fiscali, lo stato minimo e il welfare state
 Quali preferenze omogenee?
 Il destino comune …

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Endogeneità dell’AVO
Figure 1                                                           Simmetria è
   Symmetry                                                        probabilità che
                             OCA-zone                              uno shock
                                                                   asimmetrico
                                       Core                        colpisca
                                                                   Flessibilità è
                 Periphery                                         efficienza del
                                                                   meccanismo
                                                                   dei prezzi su
                                                     Flexibility   tutti i mercati
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Concludendo …
• L’unione monetaria va al di là degli aspetti puramente
  economici
• I criteri AVO non producono un segnale chiaro:
   – l’UE non è una AVO perfetta
   – l’unione monetaria può funzionare, ma a un costo
• I criteri AVO ci dicono da dove verranno i costi:
   – Mercato del lavoro e disoccupazione
   – Tensioni politiche in presenza di profondi shock
     asimmetrici
 a.a. 2020/21             e. croci angelini                55
La Banca Centrale Europea
• Istituita nel 1998, erede dell’Istituto Monetario
  Europeo (IME) preposto a gestire la fase di
  transizione dalle valute nazionali all’euro.
• ha un Consiglio direttivo ed un Comitato
  esecutivo e forma
         – l’Eurosistema con le banche centrali nazionali dei paesi
           che hanno adottato l’euro
         – il Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC)
           con le banche centrali nazionali di tutti i paesi dell’UE

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La Banca Centrale Europea
• ha sede a Francoforte sul Meno
• è l’organismo al quale il Trattato di Maastricht conferisce il
  diritto di emissione di banconote con corso legale nell’UE
• Il Comitato esecutivo è composto da
   – presidente è Mario Draghi
   – vicepresidente è Vitor Constancio
   – quattro membri
• tutti di nomina governativa, approvata dalle istituzioni
  comunitarie, con un mandato della durata di otto anni
a.a. 2020/21                 e. croci angelini                     57
la Banca Centrale Europea
         • Il Consiglio direttivo
               – è responsabile della politica monetaria ed
               – è composto dal comitato esecutivo e dai governatori
                 delle banche centrali nazionali dei paesi che
                 partecipano all’unione monetaria
         • ogni membro dispone di un voto e si delibera
           votando a maggioranza semplice; in caso di parità
           il voto del presidente è decisivo.

a.a. 2020/21                       e. croci angelini                   58
la Banca Centrale Europea
• Non tutti i paesi membri dell’UE hanno adottato
   l’euro e non tutti sono rappresentati negli organi
   deliberanti della BCE
• Le caratteristiche devono essere:
a) L’indipendenza
b) La trasparenza
c) La credibilità

  a.a. 2020/21              e. croci angelini           59
la Banca Centrale Europea
• i criteri di convergenza:
  https://www.ecb.europa.eu/ecb/orga/escb/html/convergence-criteria.en.html

    – andamento dei prezzi: non più di 1,5 punti dei tre migliori
    – disavanzo del bilancio pubblico: non superare il 3% del PIL
    – debito pubblico: non deve essere superiore al 60% del PIL
    – del tasso di interesse di lungo termine: nell’anno precedente
      non oltre 2 punti percentuali dei tre stati migliori
    – tasso di cambio: restare per almeno due anni nello SME senza
      svalutare nei confronti dell’euro
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La governance ai tempi nostri
• Il Trattato di Lisbona (firmato il 13/12/2007 ed
  entrato in vigore il 1/12/2009) ha istituzionalizzato
  i due approcci: sovranazionale e intergovernativo
• pur non essendo la Costituzione europea – la cui
  formulazione aveva impegnato per anni i legislatori e
  la società che avevano partecipato alla Convenzione
  – e pur avendo sollevato critiche sulle sue
  inadeguatezze, aveva fatto pensare che la serie di
  trattati costituzionali fosse conclusa
a.a. 2020/21            e. croci angelini             61
I nuovi Trattati
• Dopo il TUE (firmato il 7/2/1992 ed entrato in vigore il
  1/11/1993) l’integrazione economica e monetaria ha
  investito anche altri ambiti: la finanza, l’occupazione, lo
  stato sociale, la politica estera e quella di sicurezza interna.
• La crisi ha prodotto tra l’altro:
   – 2010 l’EFSF (European Financial Sstability Facility) per Irlanda,
     Portogallo, Grecia;
   – 2012 ESM (European Stability Mechanism) per Spagna e Cipro
   – 2012-13 Trattato sulla Stabilità, Coordinamento e Governance
     nell’unione economica e monetaria (Fiscal Compact)
   a.a. 2020/21                e. croci angelini                  62
26 luglio 2012
• https://www.youtube.com/watch?
  v=tB2CM2ngpQg
• “But there is another message I want to
  tell you.
• Within our mandate, the ECB is ready to
  do whatever it takes to preserve the euro.
• And believe me, it will be enough.”

a.a. 2020/21        e. croci angelini          63
Whatever it takes (Draghi day)
• Dopo il “whatever it takes” la BCE lanciò un programma
  di acquisto di titoli dei paesi più indebitati che avrebbero
  potuto avere problemi di liquidità
• L’annuncio delle Outright Monetary Transactions (OMT)
  insieme al Quantitative Easing (QE) dal marzo 2015 ha
  ridotto la volatilità degli spread nei paesi periferici
         – Spagna dal 7,165 al 1,11
         – Italia dal 6,3 all’1,2
• Finanziato con un limite di 60 miliardi di euro al mese di
  possibili acquisti di titoli pubblici, il QE è arrivato ad 80
  miliardi e con 1300 miliardi nel 2017 ha raggiunto in
  dimensione la FED
a.a. 2020/21                          e. croci angelini           64
La governance e la crisi
• La crisi - subprime negli USA (2007) fallimento della
  Lehman brothers (2008) - che ha investito la Grecia,
  l’Irlanda, il Portogallo, fino alla Spagna e all’Italia (GIPSI –
  PIIGS) ne ha messo a nudo i limiti ed ha richiesto un
  adeguamento della governance attraverso nuovi trattati.
• Tutti privilegiano il regime intergovernativo.
• Ci si è chiesti se l’UE stava per disintegrarsi, oppure
  dividersi tra chi riusciva a tenere il passo e chi non ci
  riusciva? Grexit e Brexit.
   a.a. 2020/21               e. croci angelini               65
La scelta di un regime di tassi di cambio
 Meglio tassi di cambio                           Meglio tassi di cambio
        flessibili                                         fissi
• Con prezzi vischiosi, è                • I mercati finanziari sono
  necessaria la flessibilità dei           spesso capricciosi
  tassi di cambio per                    • La volatilità del tasso di
  contrastare gli shock                    cambio è spesso una
• il tasso di cambio esce dalla            grande fonte di incertezza
  sfera politica e viene                 • Un modo per disciplinare
  determinato dal mercato                  la politica monetaria
• La politica monetaria è                • In presenza di shock, un
  troppo importante per                    riallineamento è sempre
  essere abbandonata                       possibile
 a.a. 2020/21                 e. croci angelini                            66
I primi anni dell’UME
• Eterogeneità dei
         – caratteri istituzionali
         – meccanismi di trasmissione monetaria
• Interdipendenze
         – Commercio internazionale (intra-extra-area)
         – Tasso di interesse comune
         – Shock (a)simmetrici
• Spill-over
a.a. 2020/21                e. croci angelini            67
competitività
• Dipende dalla produttività, ma non solo
• CLUP è costo del lavoro per unità di
  prodotto
• Vantaggi comparati per chi ha CLUP più
  ridotto
• Confronto
         – Internazionale
         – Settoriale

a.a. 2020/21                e. croci angelini   68
Il tasso di cambio reale calcolato sul costo
     del lavoro per unità di prodotto (CLUP)
Nel decennio      130
precedente                                                                                                  GR
                  120                                                                                       PT
l’UME la
competitività     110                                                                                        DE
si gestiva con
                  100
periodici                                                                                                   IE
riallineamenti     90
                                                                                                                 SP
valutari (nel
settembre          80                                                                                            IT
1992 l’Italia      70                                                                                       FI
svaluta del 7%
ed esce dallo      60
                        1991   1992        1993          1994        1995   1996    1997        1998        1999
SME)                    BE     DE     IE          GR            SP    FR    IT     NL      AT          PT        FI

   a.a. 2020/21                             e. croci angelini                                                    69
Il tasso di cambio reale calcolato sul costo
   del lavoro per unità di prodotto (CLUP)
Abbandonando la       140

possibilità di        130
usare il tasso di
cambio come           120
strumento di
politica              110

economica gli
squilibri e shock     100

macroeconomici
                       90
si scaricano tutti
sull’attività reale    80
compromettendo              2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

la competitività              BE         DE               IE   GR    ES        FR
                              IT         NL               AT   PT    FI

 a.a. 2020/21                         e. croci angelini                              70
1,6

                            0,7
                                  0,8
                                        0,9
                                                  1,1
                                                        1,2
                                                              1,3
                                                                    1,4
                                                                          1,5

                                              1
                         1979

a.a. 2020/21
                         1980

                         1981

                    BE
                         1982

                         1983

                    GE
                         1984

                         1985

                         1986

                    IE
                         1987

                         1988

                         1989

                    GR
                         1990

                         1991

                         1992

                    SP
                         1993

                         1994

                    FR

e. croci angelini
                         1995

                         1996

                    IT
                         1997

                         1998

                         1999

                         2000
                    NL

                         2001

                         2002
                    AT

                         2003

                         2004

                         2005
                    PT

                         2006

                         2007

                         2008
                    FI

                         2009
71

                         2010
                                                                                gli 11 paesi dell’UME dal 1979 al 2010
Il tasso di cambio reale calcolato sul costo
     del lavoro per unità di prodotto (CLUP)
Dal 2010 ad oggi
la variabilità si è
molto ridotta
(90-105 circa) i
movimenti sono
relativamente
sincroni e dal
2015 in poi i
tracciati
mostrano un
trend positivo
   a.a. 2020/21       e. croci angelini          72
Il tasso di cambio reale calcolato sul costo
      del lavoro per unità di prodotto (CLUP)
Variabilità
molto più                                  UK     EE
alta sul
periodo                                                IT
precedente
il 2010 (più                                           IE
che mai tra
i paesi non-
euro)
variabilità
ridotta
dopo il 2010

   a.a. 2020/21        e. croci angelini          73
a.a. 2020/21   e. croci angelini   74
Il debito greco in euro

a.a. 2020/21            e. croci angelini   75
Lo spread in Spagna e Italia

a.a. 2020/21       e. croci angelini   76
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