VISIONE DEL SACRO - PRESENTAZIONE DELLA PIATTAFORMA - Crossinmedia
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La parola di fede elemento di connessione cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg Presentato alla mostra del Cinema di Venezia il videocatechismo all’interno della piattaforma digitale «LearninGod» 12 settembre 2020 «La parola è divenuta elemento di connessione»; a maggior ragione, «la parola di fede» risulta capace di «connettere persone e luoghi per una produzione che intende presentare il contenuto della fede». È uno dei passaggi dell’intervento che il gesuita Antonio Spadaro, direttore de «La Civiltà Cattolica», ha tenuto durante la presentazione della piattaforma digitale «LearninGod», al cui interno si trova il videocatechismo della Chiesa cattolica. L’incontro è avvenuto giovedì 10 settembre, nella prestigiosa cornice della 77ª mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, nello spazio della fondazione Ente dello spettacolo. Analizzando attraverso cinque “ambizioni” e cinque “sfide” la piattaforma — che offre contenuti religiosi e artistici ispirati al messaggio del sacro, come appunto il film di Gjon Kolndrekaj sul Catechismo (ben 25 ore suddivise in 46 episodi) — padre Spadaro ha sottolineato come “la parola” sia un «elemento di connessione tra persone, lingue e sensibilità differenti». In pratica, la parola «diventa opera. E questa a sua volta connette le persone che la vedranno». Ciò è fondamentale, ha aggiunto, perché in un mondo di parole «la Parola della fede cattolica, cioè universale, è capace di connettere persone, lingue, culture e competenze. Questa è stata la sfida di chi l’ha realizzata». L’opera presentata, ha spiegato il gesuita, ha la grande ambizione di «tradurre le parole in immagini». Non si tratta di un’operazione scontata né ovvia. «La Parola nel cristianesimo — ha sottolineato — si è fatta carne, cioè si è fatta visibile». Uno dei gravi problemi della fede, secondo Papa Francesco, consiste proprio «nel fatto che non possiamo “immaginare” le verità che crediamo: ci mancano immagini potenti». Questo, ha fatto notare Spadaro, è uno dei motivi per cui Bergoglio ama la pietà popolare: «È una riserva aurifera di figure forti e ben innestate nell’immaginario collettivo di un popolo. È questa capacità immaginifica che, a volte, rischia di essere mortificata dall’austerità o dalla eccessiva verbosità del concetto astratto». In effetti, «la riprova del legame che Francesco avverte tra opera d’arte e visione della vita» si trova nella sua intervista del 2013 a «La Civiltà Cattolica», che il gesuita ha citato durante la
presentazione. In essa il Pontefice sottolinea «con forza che le forme di espressione della verità possono essere varie e difformi, e che anzi l’uomo col tempo cambia il modo di percepire se stesso». Per esprimere il concetto egli ha preferito «non ricorrere a riflessioni sofisticate sul cambio antropologico, ma dire, più semplicemente e direttamente, che una cosa è l’immagine ellenistica di uomo che ha prodotto la Nike di Samotracia, altra è quella che trova la sua forma nelle tele del Caravaggio, e altra ancora è quella del surrealismo di Dalí». Un’altra ambizione del videocatechismo, ha evidenziato padre Spadaro, è quella «di narrare storie». In pratica, l’opera «traduce la parola in immagini visibili che sono pezzi di vita e di storie». Ciò significa, ha spiegato il religioso, che «la fede non è una ideologia, non è una astrazione. Il vedere ci aiuta a capire che si tratta di vita, non di una teoria perfetta quanto astratta». Ancora, il videocatechismo ha tra gli obiettivi quello di «dare valore alla parola. La parola resta valida se rimane densa. Altrimenti si sfibra, si logora». A questo proposito padre Spadaro ha ricordato la preoccupazione di Jorge Mario Bergoglio, allora arcivescovo di Buenos Aires, che nel 1999, rivolgendosi all’associazione cristiana degli imprenditori, parlò di un «processo di svilimento delle parole: parole senza peso proprio, che non si fanno carne. Parole che si svuotano dei propri contenuti; a quel punto Cristo non si manifesta più come persona, bensì come idea. Si produce un’inflazione di parole. La nostra è una cultura nominalista. La parola ha perso il proprio peso, è vacua. Le manca sostegno, è priva della “scintilla” che la rende viva e che consiste proprio nel silenzio». L’ultima ambizione del videocatechismo, per Spadaro, è quella di «garantire il passaggio forte dalla parola scritta al digitale». E qui il gesuita si è richiamato a quanto scritto da Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni del 2019. Il Pontefice sottolineava come non esistano più i «mezzi di comunicazione» intesi come strumenti, ma ci sia un «ambiente» reale (e non virtuale) creato dalla rete. «Si tratta — ha aggiunto il religioso — di un ambiente non separato ma integrato con la nostra vita quotidiana». Per questo, l’obiettivo del videocatechismo è proprio quello di «inserire il discorso della fede all’interno dell’ambiente digitale in streaming, tramite app e anche in una versione portatile attraverso un dispositivo digitale simile a un tablet». Questa, ha fatto notare, «non è una sfida da poco. Per molti ancora la parola condivisa in rete è una parola superficiale e sfibrata. L’apparizione del sacro in rete appare come non-permanente». Infatti, il sacro «appare sullo stesso dispositivo nel quale si leggono le email o ci si intrattiene con un videogame». Eppure, è proprio «l’interattività della rete che appare la sfida principale per una interiorità da vivere in questo tempo». All’incontro è intervenuto anche il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, il quale ha sottolineato che «il Catechismo ci aiuta a indicare nella fede, nella preghiera, nella celebrazione qualcosa che va al di là dell’uomo, ma rispetta profondamente la coscienza di ogni uomo. E credo — ha aggiunto — che questo, veicolato nelle immagini, nei suoni, nelle musiche, nelle bellissime inquadrature del videocatechismo sia qualcosa di importante che diventa un annuncio di fede». Nel video i testi del Catechismo sono stati letti in 37 lingue da oltre 3.000 lettori di ogni estrazione sociale. Milleduecento attori in costume hanno ricostruito in fiction scene del Vecchio e del Nuovo Testamento. Nella piattaforma sono state inserite tutte le opere del regista Kolndrekaj, di origini kossovare. parente di madre Teresa di Calcutta. Tra le sue realizzazioni: Matteo Ricci. Un gesuita nel regno del drago, Madre Teresa. Una bambina di nome Gonxhe e Viaggio nei luoghi del sacro, serie ideata in occasione del Giubileo del 2000. Il videocatechismo è stato realizzato da CrossInMedia, con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, su testi della Libreria Editrice vaticana. Un’opera unica, che ha richiesto 5 anni di lavorazione e la partecipazione di 60 mila persone in 70 Paesi del mondo.
LearninGod: il Videocatechismo sul web, sfida per l’immaginazione Lanciata alla Mostra del Cinema di Venezia la piattaforma digitale che offre contenuti religiosi e artistici ispirati al messaggio del sacro, come il film in 25 ore del regista Kolndrekaj. Il patriarca Moraglia: aiuta l'uomo a recuperare il rapporto con sè stesso. Padre Spadaro: con la potenza delle immagini si da’ nuova forza alla Parola Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano “Uno dei gravi problemi della fede, per Papa Francesco, sta nel fatto che non possiamo ‘immaginare’ le verità che crediamo: ci mancano immagini potenti. Ed è anche per questo che ama la ‘pietà popolare’: una riserva aurifera di figure forti e ben innestate nell’immaginario collettivo di un popolo”. Il gesuita padre Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà Cattolica”, che per primo intervistò il Pontefice nell’estate 2013, è convinto che la capacità immaginifica della Parola, a volte, “rischia di essere mortificata dall’austerità o dalla eccessiva verbosità del concetto astratto”. Ecco che per padre Spadaro un’opera come il Videocatechismo della Chiesa Cattolica di Gjon Kolndrekaj, che traduce in un film di 25 ore e 46 episodi le oltre mille pagine del Catechismo approvato da san Giovanni Paolo II nel 1997, è coraggiosa perché accetta la sfida di “utilizzare la potenza delle immagini per accendere l’immaginazione collettiva” e salvare così la Parola dalle troppe parole nelle quali siamo immersi, e infine dal rischio della noia. LEGGI ANCHE 26/10/2018 Videocatechismo: la dottrina cristiana dalla carta al film e al digitale Un'opera unica: coinvolte 60 mila persone in 70 Paesi
L’intervento del direttore de “La Civiltà Cattolica” ha arricchito la presentazione, alla 77.ma Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, della Piattaforma digitale “LearninGod”, che offrirà al grande pubblico, on demand sul web, contenuti religiosi, artistici e culturali ispirati al messaggio del sacro universale. Punta di diamante sarà proprio il Videocatechismo, realizzato dalla Società CrossInMedia, con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, sui testi della Libreria Editrice Vaticana. Un’opera artistica unica, che ha richiesto 5 anni di lavorazione, la partecipazione di 60 mila persone in 70 Paesi del mondo, che aiuta a scoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata, rivolta a tutti gli uomini del nostro tempo. Dalla bambina che sarà Madre Teresa a Matteo Ricci I testi del Catechismo sono stati letti in 37 lingue diverse da più di 3000 lettori di tutte le categorie sociali, mentre 1200 attori in costume hanno ricostruito in fiction scene del Vecchio e del Nuovo Testamento. Nela piattaforma si potranno trovare tutte le opere del 64enne regista kosovaro, parente di Santa Teresa di Calcutta, come “Matteo Ricci. Un gesuita nel regno del drago”, “Madre Teresa. Una bambina di nome Gonxhe”, e “Viaggio nei luoghi del sacro”, serie realizzata per il Giubileo del 2000. L' intervento del patriarca di Venezia Francesco Moraglia Il patriarca: un annuncio di fede in immagini e musiche Dopo la presentazione di monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, nel cui spazio si è svolto l’incontro, il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, ha sottolineato che “il Catechismo ci aiuta a indicare nella fede, nella preghiera, nella celebrazione qualcosa che va al di là dell’uomo, ma rispetta profondamente la coscienza di ogni uomo. E credo che questo, veicolato nelle immagini, nei suoni, nelle musiche, nelle bellissime inquadrature del Videocatechismo sia qualcosa di importante che diventa un annuncio di fede”.
Mogol: gli uomini e la luce delle parole di Gesù Nel prestigioso spazio FEdS all'Hotel Excelsior del Lido di Venezia, è intervenuto anche, presentato da Luca Caruso, responsabile comunicazione della Fondazione vaticana "Joseph Ratzinger-Benedetto XVI", Giulio Rapetti, in arte Mogol, poeta e autore, nonché consulente musicale dell’opera, che ha sottolineato come “il Videocatechismo è un’opera colossale, grandiosa, che rimarrà nella storia e per la quale dobbiamo ringraziare Gjon Kolndrekaj”. “Gli uomini – ha aggiunto il celebre autore – quando ripetono le parole di Gesù si illuminano”. I protagonisti della presentazione all'arrivo al Lido di Venezia Padre Spadaro: con le immagini la fruizione è più umana Nel suo articolato intervento, padre Antonio Spadaro ha presentato le cinque sfide e ambizioni del Videocatechismo, nel quale la parola “è divenuta elemento di connessione”, ha l’ambizione di “tradurre le parole in immagini.”, ma anche “di narrare storie”, di dare “valore alla parola” e infine “di garantire il passaggio forte dalla parola scritta al digitale”. Ecco il direttore de “La Civiltà Cattolica” al microfono di Vatican News: Ascolta l'intervista a padre Antonio Spadaro R.- La Parola declinata sul digitale rappresenta una grande sfida. Perché noi siamo abituati a leggere la parola su un testo che è permanente, cioè su un pezzo di carta, mentre quando leggiamo la Parola su un tablet, per esempio, o su uno schermo, questo rende un po' più complicata l'operazione, perché il testo può “sparire”. Allora l'operazione di tradurre in immagine il catechismo, quindi trasformarlo anche in storie, se vogliamo, e dal forte valore simbolico, rappresenta una sfida importante, ma adeguata ai nostri tempi.
In tempi di pandemia, possiamo suggerire una visione sul web singola o in famiglia dei videocatechismo e una successiva condivisione dell’esperienza in gruppo, magari all'aperto? R.- Quando si pone un contenuto all'interno di piattaforme digitali, non sappiamo più chi di fatto lo fruirà. E certamente la fruizione condivisa è un elemento molto importante perché si può realizzare dovunque, in qualunque momento, senza legami di spazio e di tempo e quindi può essere anche condivisa. Sarebbe molto bello se questo venisse condiviso in famiglia, per esempio, tra gruppi di amici o anche in gruppi di riflessione o di catechesi. La fruizione è completamente aperta. L'intervento di padre Antonio Spadaro alla Mostra del Cinema di Venezia E’ significativo che nel pontificato di un Papa come Francesco, che ama tanto il cinema, opera come il Catechismo abbia acquisito la potenza e la bellezza delle immagini? R. - La bellezza delle immagini, dice Francesco, è fondamentale. Rischiamo di perdere l'immaginario, per questo le parole si sfibrano e perdono di senso. Per questo Francesco, per esempio, è affascinato dalla religiosità popolare, perché produce immagini. Far sì che le parole del catechismo, che in fondo è la dottrina della Chiesa, diventino immagini, questo rende possibile una fruizione più umana. E’ questo che mi colpisce e secondo me è questo il pregio dell'opera. I mesi del lock down hanno segnato un boom delle piattaforme on demand come Netflix, Amazon Prime, Disney Plus. Nell'onda lunga di questo boom, forse questo è proprio il momento giusto per portare le opere di contenuti spirituali di Kolndrekaj su questi nuovi media? R. - Certamente è il momento giusto, perché sappiamo bene che l'ambiente digitale fa parte ormai della vita quotidiana e i grandi messaggi, anche di senso, passano attraverso le piattaforme digitali. Quindi il Videocatechismo all'interno di queste piattaforme rappresenta un modo per comunicare la Fede, per condividerla per creare connessione con le persone e per dare anche la possibilità di condividere il
messaggio evangelico con un largo numero di persone. Quindi è un’iniziativa importante, che arriva in un momento in cui c'è forte bisogno di un messaggio di speranze e di apertura al futuro. Il patriarca di Venezia Moraglia introduce la visione dell'episodio sulla Creazione del Videocatechismo L'episodio della Creazione in visione alla Villa degli Autori In serata, presso la Villa degli Autori, è stato proiettato uno degli episodi del Videocatechismo, la “Creazione del cielo e della terra”, e il patriarca Francesco Moraglia ha parlato della forte esperienza di pastore di una città colpita prima dall’alluvione di e poi, come tutta Italia e il Mondo, dalla pandemia, nei mesi “sospesi” del lockdown. Con Vatican News ha ricordato quel periodo e parlato del Videocatechismo e di Venezia come laboratorio per la tutela del Creato. Ascolta l'intervista al patriarca Francesco Moraglia R. - Questo periodo di lockdown ha costretto tutti a prendere in mano la propria vita e confrontarla con le grandi domande. Penso che allora contenuti spirituali ma non parlo solo dei libri, penso anche ai prodotti digitali, credo che siano veramente qualcosa di utile che possa aiutare l'uomo a recuperare il rapporto con sè stesso. Ci sono temi fondamentali, come la vita, la morte, la sofferenza che ci hanno visitato in modo drammatico in questi mesi. Nello stesso tempo c'è anche il grande tema della creazione, del Creato, perché noi uomini abitiamo una casa comune. Siamo molto diversi tra noi, siamo popoli, e continenti differenti, abbiamo culture e anche credo religiosi differenti. Però siamo tutti parte della creazione. Un prodotto come il Videocatechismo che porta a riflettere l'uomo oggi sul Creato, e quindi sui limiti dell'uomo, la sua fragilità, visto che il Covid-19 ci ha detto che siamo profondamente fragili che nessuno di noi è garantito, è fondamentale. Da questa sciagura dobbiamo cercare di trarre un bene, uscire più uomini. E questo forse vuol dire rivedere profondamente il nostro rapporto con la creazione. Penso che questa proiezione sulla creazione,
sul Creato aiuti l'uomo ad essere attento al momento presente, a riscoprire cose che probabilmente davamo un po' troppo per scontate. Abbiamo perso il rapporto coi ritmi naturali e questo porta anche ad una mancanza di rispetto della creazione che invece è fondamentale. Il Papa parla, e il catechismo va in questa linea, di una visione ecologica integrale. Noi non siamo al di fuori della creazione, siamo parti possiamo dire anche e della creazione, ma nello stesso tempo siamo con gli altri, con le altre creature. Il patriarca Moraglia: riscoprirci parte del Creato Possiamo dire che la forza delle immagini di quest'opera ci restituisce davvero un'ecologia integrale e valorizza la natura, ma anche in attività il lavoro e l'arte dell'uomo, pensate in armonia con il creato? R. – Certamente. Nel momento in cui l'uomo si coglie come parte di un tutto, parte della creazione, un momento della ecologia integrale, allora in questo momento incomincia a rispettarsi di più, a rispettare di più gli altri uomini e a rispettare quella casa comune che è appunto la creazione. E che molte volte noi abbiamo strumentalizzato a dei criteri che hanno governato il mondo dal punto di vista delle grandi scelte culturali, che non mettevano la persona umana al primo posto.
Il piattaforma di contenuti religiosi e artistici "LearninGod" Il fatto che questi messaggi partano da Venezia, che è una città che vive in simbiosi con un elemento naturale come l’acqua e che cerca di convivere e a volte di sopravvivere all'acqua che la invade, è importante… R. - Credo che sia molto bello che venga proiettato il documento riguardante il Catechismo della Chiesa Cattolica sulla creazione qui a Venezia, perché Venezia è un po' un’osservatorio privilegiato. Venezia è una città bellissima e unica, ma è anche molto fragile. Una città che nasce dall'acqua, che vive nell' equilibrio tra l’acqua e la terra e quindi credo che sia un valore aggiunto importante, quello di poter dare alla Mostra del cinema di Venezia di quest'anno anche questa piccola perla preziosa che è la proiezione su un tema così fondamentale. Venezia dovrebbe diventare un laboratorio per pensare la sostenibilità di quella che è la vita di una società che ha delle esigenze, che ha dei diritti, ma anche doveri. E’ significativo che nel pontificato di un Papa che ama tanto il cinema, un’opera come il catechismo abbia acquisito la potenza e la bellezza delle immagini attraverso questo film? R. - Credo che sia fondamentale, perché siamo nella società della comunicazione, dell'immagine, della digitalizzazione. Credo che se fosse rimasta questa carenza, dal punto di vista della proposta cristiana, credo che qualcosa di incompiuto rischiava di depauperare una ricchezza culturale che credo si respiri guardando le immagini, sentendo le musiche, i testi che accompagnano questa visione della creazione. Photogallery
Una scena del Videocatechismo, 800 ore di filmati girati in 70 Paesi per un film di 25 ore 2019.11.11 Videocatechismo – Il Creato 2019.11.11 Videocatechismo – Il Creato 2020.09.11 serata Videocatechismo Mostra Cinema Venezia 2020 2020.09.11 serata Videocatechismo Mostra Cinema Venezia 2020
SABATO 12 SETTEMBRE 2020 Italia LearninGod: il Videocatechismo sul web, sfida per l’immaginazione (Aessandro Di Bussolo - Vatican News) Lanciata alla Mostra del Cinema di Venezia la piattaforma digitale che offre contenuti religiosi e artistici ispirati al messaggio del sacro, come il film in 25 ore del regista Kolndrekaj. Il patriarca Moraglia: aiuta l'uomo a recuperare il rapporto con sè stesso. Padre Spadaro: con la potenza delle immagini si da’ nuova forza alla Parola. “Uno dei gravi problemi della fede, per Papa Francesco, sta nel fatto che non possiamo ‘immaginare’ le verità che crediamo: ci mancano immagini potenti. Ed è anche per questo che ama la ‘pietà popolare’: una riserva aurifera di figure forti e ben innestate nell’immaginario collettivo di un popolo”. Il gesuita padre Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà Cattolica”, che per primo intervistò (...) POSTED BY IL SISMOGRAFO ORE 10:30 LABELS: (NEWS IN ITALIANO), [EUROPA], ITALIA Post più recentePost più vecchioHome page TRANSLATE
LEARNINGOD: IL VIDEOCATECHISMO SUL WEB, SFIDA PER L’IMMAGINAZIONE by Redazione10 Settembre 2020098 (AGENPARL) – VATICAN CITY, gio 10 settembre 2020 Lanciata alla Mostra del Cinema di Venezia la piattaforma digitale che offrirà contenuti religiosi e artistici ispirati al messaggio del sacro, come il kolossal in 25 ore del regista Kolndrekaj. Padre Spadaro: con la potenza delle immagini si da’ nuova forza alla Parola Fonte/Source: https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2020-09/videocatechismo-mostra-cinema-digitale- learningod-spadaro-moragl.html LISTEN TO THIS
Venezia, l'Arbor Pacis a padre Antonio Spadaro 14/09/2020 - 15:51di Giacomo Palermo Consegnato a Venezia, in previsione della visita di Papa Francesco ad Assisi il 3 ottobre, il riconoscimento a Padre Antonio Spadaro, l'Arbor Pacis di Pax Assisi - di Giovanni Paolo II. La consegna è avvenuta durante l'evento del lancio della Piattaforma digitale "LearninGod" all'ambito degli eventi della 77ma Mostra internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Attraverso questa Piattaforma si può vedere in streaming il kolossal Videocatechismo della Chiesa Cattolica, opera multimediale e multilingue della durata di 25 ore suddivise in 46 episodi, prodotto da Tania Cammarota e GjonKolndrekaj, realizzato dalla Società CrossInMedia, con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, sui testi della Libreria Editrice Vaticana.
Un'opera artistica unica, che aiuta a scoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata, rivolta a tutti gli uomini del nostro tempo. La piattaforma "LearninGod" nasce adesso per arricchire, tramite il Web e le nuove tecnologie, l'esigenza di approfondimento su Dio e sul Sacro avvertita dalle nuove generazioni. L'alto livello delle opere e dei contenuti, difficilmente reperibili sia sui canali tradizionali che all'interno di piattaforme online, la pone ai primi posti tra le piattaforme che presentano prodotti di qualità. Il lancio della Piattaforma è avvenuto nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso lo spazio dell'Ente dello Spettacolo all'Hotel Excelsior, e che ha visto la partecipazione del patriarca di Venezia monsignor Francesco Moraglia, di padre Antonio Spadaro, direttore de "La Civiltà Cattolica", di Mogol, poeta e autore, di GjonKolndrekaj, regista del Videocatechismo. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA antonio spadaro, venezia 77, arbor pacis
Gjon Kolndrekaj, regjisori shqiptar i filmit të shenjtë në Vatikan NgaGazetar 17:30 | 12/05/2020 Në epokën në të cilën ne jetojmë komunikimi vizual është në qendër të jetës së përditshme të individëve, gjithashtu edhe fetë janë përshtatur në mediat e reja. Për këtë arsye puna e regjisorëve, sidomos ajo e realizuar nga Gjon Kolndrekaj shqiptari nga Peja, ka një rëndësi thelbësore për transmetimin e vlerave themelore të besimit tek brezat e rinj. Sot
Gjoni vlerësohet nga kritikët më të rëndësishëm ndërkombëtarë si regjisori më i mirë në botë në sektorin e filmit të shenjtë me një pasuri prej mbi 80 filma dhe dokumentarë në lidhje me tre fetë monoteiste. Ai u diplomua në Qendrën Eksperimentale të Kinematografisë në Romë dhe është i vetmi regjisor që njeh nga afër katër Papët e fundit. Me vullnetin e Giovanni Palo II, ai krijoi për Jubileun e vitit 2000 serinë: Udhëtimi në vendet e shenjta, prezantuar nga njerëz të famshëm nga bota e kulturës, shkencës, politikës dhe sportit. Ai u takua me Patriarkun e Madh të Rusisë Aleksius II dhe me miratimin e botës ortodokse, bëri filmin dokumentar: Santa Caterina del Sinai. Më 1987 ai prezantoi në Kajro një punë të rëndësishme për Kuranin e Shenjtë, të sponsorizuar nga Al Halazar dhe me miratimin e qendrave më të rëndësishme islamike në botë. Në bashkëpunim me qeverinë kineze, ai prodhoi filmin dokumentar, premierë botërore për “Matteo Ricci-n, një jezuit në mbretërinë e dragoit”, i paraqitur në Selinë e Shenjtë më 28 qershor 2009 në prani të Ambasadorit të Republikës Popullore të Kinës (një datë historike sepse për herë të parë një përfaqësues i Republikës Popullore të Kinës ka kaluar në kuf ij
Puna e tij e fundit, është “Videocatechismo della Chiesa Cattolica”, (Videokatekizmi i Kishës Katolike), një film 25-orësh, i ndarë në 46 episode, i xhiruar në 70 vende të botës me pjesëmarrjen e 60,000 njerëzve përfshirë ekstrakte dhe karaktere. Ky film u sponsorizua nga Këshilli Papnor për Ungjillizimin e Ri në bashkëpunim me Kishën Universale. Në vitin 1983 ai realizoi për Caritas videon “Football Star” ku mbi 40 kampionë të futbollit botëror kënduan për solidaritet: Platini, Cabrini, Rossi, Gullit, Rivera, etj. Videoklipi i suksesshëm “Little Song” atëherë fliste për AIDS një bashkëpunim i shumë artistëve, Giuliano Gemma, Domenico Modugno, Amendola, Oreste Lionello, Gasman, Marisa Laurito, Fabrizio Frizzi, Tognazzi etj. Gjon Kolndreaj ka mbi dyzet vite karrierë në Rai me programe të suksesshme, të tilla si Green Line me Federico Fazzuoli, Cirku i Lumtur kënga e të cilit u këndua nga Paul Mcarteny. Edhe pse shumë revista në të gjithë botën kanë shkruar për të, ai nuk jep intervista. Historiani shqiptar Ylli Polovina i kushton 5 kapituj atij në librin RAI-ALBANIA. Burimi origjinal, këtu:
Venezia 77, lanciata la piattaforma “LearninGod” Uno spazio digitale che renderà fruibili contenuti religiosi, artistici e culturali ispirati al messaggi del sacro universale. A cominciare dal Videocatechismo Di Redazione Online pubblicato il 11 Settembre 2020 Condividi Arricchire, tramite il web e le nuove tecnologie, l’esigenza di approfondimento su Dio e sul sacro avvertita dalle nuove generazioni. Questo l’obiettivo con cui nasce la piattaforma digitale “LearninGod”, presentata ieri, 10 settembre, alla 77ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia: offrire al grande pubblico contenuti religiosi, artistici e culturali ispirati al messaggio del sacro universale. A cominciare dal kolossal “Videocatechisimo della Chiesa cattolica, opera multimediale e multilingue della durata di 25 ore suddivise in 46 episodi, prodotto da Tania Cammarota e Gjon Kolndrekaj, realizzato dalla Società CrossInMedia, con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, sui testi della Libreria Editrice Vaticana. Girato con la tecnologia del 4K in 70 Paesi nel mondo, il Videocatechismo ha visto la partecipazione di 60mila persone, in 16mila differenti location. I testi del Catechismo sono stati letti in 37 lingue diverse, mentre 1.200 attori in costume hanno ricostruito in fiction scene del Vecchio e del Nuovo Testamento. Il tutto, in quasi 6 anni di lavoro. A presentare la nuova piattaforma, il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, padre Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà Cattolica”, Mogol, poeta e autore, e il regista del Videocatechismo Gjon Kolndrekaj. «In un mondo di parole, la Parola della fede cattolica,
cioè universale, è capace di connettere persone, lingue, culture e competenze – ha detto padre Spadaro -. Questa è la sfida di chi ha realizzato il Videocatechismo, tra le cui ambizioni vi è quella di garantire il passaggio forte dalla parola scritta al digitale, inserendo il discorso della fede all’interno dell’ambiente digitale in streaming e tramite app. Questa – ha evidenziato – non è una sfida da poco». Di un lavoro «immenso» ha parlato anche Mogol: il Videocatechismo, ha sottolineato, «è un’opera colossale, grandiosa, che rimarrà nella storia e per la quale dobbiamo ringraziare Gjon Kolndrekaj. Gli uomini – ha aggiunto – quando ripetono le parole di Gesù si illuminano». Nelle parole del regista Kolndrekaj, la sua esperienza con le tre religioni abramitiche e la considerazione che «tutti i popoli della terra trovano un equilibrio e la pace attraverso un Dio che assicura una convivenza pacifica e dignitosa, tema su cui insiste spesso Papa Francesco. E l’unico modo per esprimere questi concetti di pace, solidarietà, giustizia, bene comune e dignità dell’uomo – osserva – si trova nel Catechismo, adesso tradotto in immagini. Attraverso il cuore e i sentimenti che suscita la visione cinematografica, si potrà trovare risposta alle tante domande della nostra mente». Ancora, intervenendo nel «tempio dell’arte cinematografica», dal Festival di Venezia, «non posso che ricordare come il primo regista della storia sia stato Gesù, che mediante le parabole ha dato spazio all’immaginario, realizzando copioni straordinari e intramontabili». Indicare «nella fede, nella preghiera, nella celebrazione» qualcosa che «va al di là dell’uomo ma ne rispetta profondamente la coscienza». Questo, per il patriarca Moraglia, lo scopo del catechismo, che «ci aiuta a comprendere quanto noi siamo funzionali a una realtà più grande di noi. E credo che l’uomo abbia bisogno di capire di non essere il centro ma colui che in qualche modo indica qualcosa agli altri – ha continuato -. Penso che questo, veicolato nelle immagini, nei suoni, nelle musiche, nelle bellissime inquadrature di quest’opera sia qualcosa di importante che diventa un annuncio di fede». Molti gli argomenti proposti su “LearninGod”, articolati in diverse sezioni: un ricco elenco di libri riguardanti il settore del sacro, attraverso interviste agli autori, presentazioni e approfondimenti; reportage realizzati in varie parti del mondo, in offerta multilingue; interviste inedite ed esclusive in più lingue con capi religiosi, membri del corpo diplomatico della Santa Sede ed esperti in diverse materie. E ancora, forum digitali per il dibattito con esperti di vari settori, con i quali lo spettatore potrà interagire; eventi di solidarietà realizzati con l’apporto della Fondazione del gruppo, o da organizzazioni religiose e laiche nel mondo; Sezione Giovani, dedicata ai giovani filmaker; news dal mondo. 11 settembre 2020
VIDEOCATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA E LEARNINGOD 24/09/2020 In occasione della 77ª Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, sono stati presentati due importanti progetti, il “Videocatechismo della Chiesa cattolica”, opera multimediale e multilingue in 46 episodi e “LearninGod”, piattaforma digitale che offrirà contenuti religiosi, artistici e culturali ispirati al messaggio del sacro universale. Il Videocatechismo della Chiesa Cattolica, realizzato dalla Società CrossInMedia, con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, sui testi della Libreria Editrice Vaticana, aiuta a scoprire i contenuti della fede traducendoli in immagini: 1.200 attori hanno ricostruito in fiction scene del Vecchio e del Nuovo Testamento. Un film lungo 25 ore, girato in 70 paesi del mondo, che ha richiesto sei anni di lavoro e che si rivelerà sicuramente un’ottima risorsa a supporto di molte comunità. La Piattaforma “LearninGod” – spiegano i promotori – nasce adesso per arricchire, tramite il web e le nuove tecnologie, l’esigenza di approfondimento su Dio e sul Sacro avvertita dalle nuove generazioni. Conterrà il Videocatechismo della Chiesa Cattolico, completando l’offerta multimediale dell’opera, affiancandosi ai formati già presenti: editoriale, libri illustrati con dispositivo digitale, serie televisiva, audiobook.
Cultura & Societàstampa A Venezia lanciata la piattaforma digitale “LearninGod” È stata lanciata questa mattina alla 77ª Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia la piattaforma digitale “LearninGod”, che offrirà al grande pubblico contenuti religiosi, artistici e culturali ispirati al messaggio del sacro universale. Fonte: Sir 10/09/2020 di Simone Pitossi Sulla nuova piattaforma sarà possibile vedere in esclusiva il kolossal “Videocatechismo della Chiesa cattolica”, opera multimediale e multilingue della durata di 25 ore suddivise in 46 episodi, prodotto da Tania Cammarota e Gjon Kolndrekaj, realizzato dalla Società CrossInMedia, con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, sui testi della Libreria Editrice Vaticana. Girato con la tecnologia del 4K in 70 Paesi nel mondo, il Videocatechismo ha visto la partecipazione di 60mila persone, in 16mila differenti location. I testi del Catechismo sono stati letti in 37 lingue diverse, mentre 1.200 attori in costume hanno ricostruito in fiction scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.
La Piattaforma “LearninGod” – spiegano i promotori – nasce adesso per arricchire, tramite il web e le nuove tecnologie, l’esigenza di approfondimento su Dio e sul Sacro avvertita dalle nuove generazioni. Si va così a completare l’offerta multimediale dell’opera, affiancandosi ai formati già presenti: editoriale, libri illustrati con dispositivo digitale, serie televisiva, audiobook. Il lancio della piattaforma è avvenuto questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso lo spazio dell’Ente dello Spettacolo all’Hotel Excelsior, e che ha visto la partecipazione del patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia, di padre Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà Cattolica”, di Mogol, poeta e autore, di Gjon Kolndrekaj, regista del Videocatechismo. “In un mondo di parole, la Parola della fede cattolica, cioè universale, è capace di connettere persone, lingue, culture e competenze”, ha rilevato Spadaro. Secondo Mogol, “si tratta di un lavoro immenso: il Videocatechismo è un’opera colossale, grandiosa, che rimarrà nella storia e per la quale dobbiamo ringraziare Gjon Kolndrekaj”. “La mia esperienza con le tre religioni abramitiche – ha spiegato Kolndrekaj – mi ha portato alla considerazione finale che tutti i popoli della terra trovano un equilibrio e la pace attraverso un Dio che assicura una convivenza pacifica e dignitosa, tema su cui insiste spesso Papa Francesco. E l’unico modo per esprimere questi concetti di pace, solidarietà, giustizia, bene comune e dignità dell’uomo si trova nel Catechismo, adesso tradotto in immagini. Attraverso il cuore e i sentimenti che suscita la visione cinematografica, si potrà trovare risposta alle tante domande della nostra mente”. “Il Catechismo ci aiuta a comprendere quanto noi siamo funzionali a una realtà più grande di noi”, ha osservato Moraglia: “E credo che l’uomo abbia bisogno di capire di non essere il centro, ma colui che in qualche modo indica qualcosa agli altri. Il Catechismo ci aiuta a indicare nella fede, nella preghiera, nella celebrazione qualcosa che va al di là dell’uomo, ma rispetta profondamente la coscienza di ogni uomo”. Questa sera, presso la Villa degli Autori, si svolgerà una serata di gala nel corso della quale sarà proiettato uno degli episodi del Videocatechismo (“Creazione del cielo e della terra”), e saranno consegnati alcuni prestigiosi riconoscimenti al patriarca Moraglia, a padre Spadaro e al maestro Mogol.
LEARNINGOD: CATECHISMO ONLINE Ott 5, 2020 | Blog notizie, Catechisti, In evidenza | 0 | Segnaliamo che è da poco in funzione la piattaforma web LEARNINGOD che propone il kolossal “Videocatechisimo della Chiesa cattolica”, opera multimediale e multilingue della durata di 25 ore suddivise in 46 episodi, prodotto con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, sui testi della Libreria Editrice Vaticana. vai al sito: https://learningod.com Il servizio è a pagamento, ma può essere una risorsa in più anche in tempo di pandemia per raggiungere famiglie e ragazzi.
Presentato al festival di Venezia Il patriarca Moraglia, padre Spadaro e Mogol presentano al Lido la nuova piattaforma LearninGod su cui è disponibile la grande opera multimediale Parole chiave: video catechismo (1) 11/09/2020 di Angela Calvini La Parola di Dio diventa immagine e corre sul web. E’ stata lanciata questa mattina alla 77ma Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia la piattaforma digitale LearninGod, che offrirà al grande pubblico contenuti religiosi, artistici e culturali ispirati al messaggio del sacro universale. Sulla nuova piattaforma sarà possibile vedere in esclusiva l’imponente “Videocatechismo della Chiesa Cattolica”, opera multimediale e multilingue della durata di 25 ore suddivise in 46 episodi, prodotto da Tania Cammarota e Gjon Kolndrekaj, realizzato dalla Società CrossInMedia, con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, sui testi della Libreria Editrice Vaticana. Girato con la tecnologia del 4K in 70 Paesi nel mondo, con la partecipazione di 60mila persone, in 16mila differenti location, e in 37 lingue, il “Videocatechismo” ha avuto ieri mattina una nuova presentazione nell’ambito del lancio della piattaforma presso lo spazio dell’Ente dello Spettacolo all’Hotel Excelsior. Hanno partecipato all’incontro “Evangelizzare attraverso il cinema”, introdotti dal presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo monsignor Davide Milani, il patriarca di Venezia monsignor Francesco Moraglia, padre Antonio Spadaro, direttore de "La Civiltà Cattolica", Mogol, poeta e autore, Fabio Massimo Castaldo, Vicepresidente del Parlamento Europeo con delega ai diritti umani, e il regista dell’opera Gjon Kolndrekaj. Fonte: Avvenire
Come una serie tv: ecco il Videocatechismo in 46 episodi Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 12/09/20 Opera multimediale e multilingue della durata di 25 ore, presentata alla mostra del Cinema di Venezia Arricchire, tramite il web e le nuove tecnologie, l’esigenza di approfondimento su Dio e sul sacro avvertita dalle nuove generazioni. Questo l’obiettivo con cui nasce la piattaforma digitale “LearninGod”, presentata il 10 settembre, alla 77ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia: offrire al grande pubblico contenuti religiosi, artistici e culturali ispirati al messaggio del sacro universale. A cominciare dal kolossal “Videocatechisimo della Chiesa cattolica”, opera multimediale e multilingue della durata di 25 ore suddivise in 46 episodi, prodotto da Tania Cammarota e Gjon Kolndrekaj, realizzato dalla Società CrossInMedia, con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, sui testi della Libreria Editrice Vaticana. 16mila location, 37 lingue Girato con la tecnologia del 4K in 70 Paesi nel mondo, il Videocatechismo ha visto la partecipazione di 60mila persone, in 16mila differenti location. I testi del Catechismo sono stati letti in 37 lingue diverse, mentre 1.200 attori in costume hanno ricostruito in fiction
scene del Vecchio e del Nuovo Testamento. Il tutto, in quasi 6 anni di lavoro (Romasette, 10 settembre). Padre Spadaro: immagini che non annoiano Per padre Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà Cattolica“, un’opera come il Videocatechismo della Chiesa Cattolica, che traduce in un film di 25 ore e 46 episodi le oltre mille pagine del Catechismo approvato da san Giovanni Paolo II nel 1997, è coraggiosa perché accetta la sfida di «utilizzare la potenza delle immagini per accendere l’immaginazione collettiva» e salvare così la Parola dalle troppe parole nelle quali siamo immersi, e infine dal rischio della noia. Mogol: le parole di Gesù illuminano gli uomini Giulio Rapetti, in arte Mogol, poeta e autore, nonché consulente musicale dell’opera, ha sottolineato come «il Videocatechismo è un’opera colossale, grandiosa, che rimarrà nella storia e per la quale dobbiamo ringraziareil regista Gjon Kolndrekaj». «Gli uomini – ha aggiunto il celebre autore – quando ripetono le parole di Gesù si illuminano» (Vatican News, 9 settembre).
Rassegna stampa formazione e catechesi Catholic Redirect News: LearninGod: il Videocatechismo sul web, sfida per l’immaginazione Creato: 12 Settembre 2020 Hits: 197 Lanciata alla Mostra del Cinema di Venezia la piattaforma digitale che offre contenuti religiosi e artistici ispirati al messaggio del sacro, come il film in 25 ore del regista Kolndrekaj. Il patriarca Moraglia: aiuta l'uomo a recuperare il rapporto con sè stesso. Padre Spadaro: con la potenza delle immagini si da’ nuova forza alla Parola. Leggi su Vaticannews.va
Videocatechismo: Lanciata a Venezia la Piattaforma “LearninGod” Renderà fruibili al grande pubblico contenuti religiosi, artistici e culturali di altissimo livello, a iniziare dal Videocatechismo della Chiesa Cattolica – Comunicato Stampa Venezia, 10 settembre 2020 – È stata lanciata questa mattina [10 settembre 2020] alla 77ma Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia la Piattaforma digitale “LearninGod”, che offrirà al grande pubblico contenuti religiosi, artistici e culturali ispirati al messaggio del sacro universale. Sulla nuova Piattaforma sarà possibile vedere in esclusiva il kolossal Videocatechismo della Chiesa Cattolica, opera multimediale e multilingue della durata di 25 ore suddivise in 46 episodi, prodotto da Tania Cammarota e Gjon Kolndrekaj, realizzato dalla Società CrossInMedia, con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, sui testi della Libreria Editrice Vaticana. Un’opera artistica unica, che aiuta a scoprire i
contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata, rivolta a tutti gli uomini del nostro tempo. Girato con la tecnologia del 4K in 70 Paesi nel mondo, il Videocatechismo ha visto la partecipazione di 60mila persone, in 16mila differenti location. I testi del Catechismo sono stati letti in 37 lingue diverse, mentre 1200 attori in costume hanno ricostruito in fiction scene del Vecchio e del Nuovo Testamento La Piattaforma “LearninGod” nasce adesso per arricchire, tramite il Web e le nuove tecnologie, l’esigenza di approfondimento su Dio e sul Sacro avvertita dalle nuove generazioni. L’alto livello delle opere e dei contenuti, difficilmente reperibili sia sui canali tradizionali che all’interno di piattaforme online, la pone ai primi posti tra le piattaforme che presentano prodotti di qualità. Si va così a completare l’offerta multimediale dell’opera, affiancandosi ai formati già presenti: editoriale, libri illustrati con dispositivo digitale, serie televisiva, audiobook Il lancio della Piattaforma è avvenuto questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso lo spazio dell’Ente dello Spettacolo all’Hotel Excelsior, e che ha visto la partecipazione del patriarca di Venezia monsignor Francesco Moraglia, di padre Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà Cattolica”, di Mogol, poeta e autore, di Gjon Kolndrekaj, regista del Videocatechismo.
ITALIA – “Learning God” 15 Settembre 2020 VENEZIA – Il Videocatechismo della Chiesa Cattolica della Cross in Media La Cross in Media con il patrocinio del Pontificio Consiglio ha presentato durante la 77 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia la piattaforma digitale LearninGod relativa all’ importante ed unico Videocatechismo della Chiesa Cattolica . Alla conferenza stampa erano presenti il Patriarca di Venezia Monsignor Francesco Moraglia, Padre Antonio Spadaro direttore di “Civiltà Cattolica”, Mogol poeta e autore, Gjon Kolndrekaj regista dell’opera e presidente della Cross in Media e Tania Cammarota produttrice e amministratore delegato. La piattaforma viene realizzata perché attraverso il web porta ad un approfondimento ed ad un messaggio più diretto ai giovani dell’ importanza della religione. Il film è il più conosciuto nel mondo per essere stato girato in 70 Paesi con 60 mila persone, 1200 attori in 16 differenti luoghi ricostruendo le scene e con i costumi del Vecchio e Nuovo Testamento. Girato in 4k , i testi della libreria Editrice Vaticana sono stati letti in 37 lingue. Il Videocatechismo della Chiesa Cattolica multimediale , multilingue , con una durata di 25 ore è suddiviso in 46 episodi. Un ‘opera unica professionalmente molto interessante che porta il suo regista Gjon Kolndrekaj ad essere candidato ad un Oscar.Il forte messaggio, mastodontico e l’importanza cinematografica lo rende unico nel mondo. Navigazione articoli
RIFLESSIONI BLOG di FRANCESCO MACRI IL VIDEOCATECHISMO ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA ALESSANDRO DI BUSSOLO Lanciata alla Mostra del Cinema di Venezia la piattaforma digitale che offre contenuti religiosi e artistici ispirati al messaggio del sacro, come il film in 25 ore del regista Kolndrekaj. “Uno dei gravi problemi della fede, per Papa Francesco, sta nel fatto che non possiamo ‘immaginare’ le verità che crediamo: ci mancano immagini potenti. Ed è anche per questo che ama la ‘pietà popolare’: una riserva aurifera di figure forti e ben innestate nell’immaginario collettivo di un popolo”. Il gesuita padre Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà Cattolica”, che per primo intervistò il Pontefice nell’estate 2013, è convinto che la capacità immaginifica della Parola, a volte, “rischia di essere mortificata dall’austerità o dalla eccessiva verbosità del concetto astratto”. Ecco che per padre Spadaro un’opera come il Videocatechismo della Chiesa Cattolica di Gjon Kolndrekaj, che traduce in un film di 25 ore e 46 episodi le oltre mille pagine del Catechismo approvato da san Giovanni Paolo II nel 1997, è coraggiosa perché accetta la sfida di “utilizzare la potenza delle immagini per accendere l’immaginazione collettiva” e salvare così la Parola dalle troppe parole nelle quali siamo immersi, e infine dal rischio della noia. Un’opera unica: coinvolte 60 mila persone in 70 Paesi L’intervento del direttore de “La Civiltà Cattolica” ha arricchito la presentazione, alla 77.ma Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, della Piattaforma digitale “LearninGod”, che offrirà al grande pubblico, on demand sul web, contenuti religiosi, artistici e culturali ispirati al messaggio del sacro universale. Punta di diamante sarà proprio il Videocatechismo, realizzato dalla Società CrossInMedia, con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, sui testi della Libreria Editrice Vaticana. Un’opera artistica unica, che ha richiesto 5 anni di lavorazione, la partecipazione di 60 mila persone in 70 Paesi del mondo, che aiuta a scoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata, rivolta a tutti gli uomini del nostro tempo. Per saperne di più vedi Vatican News del 10 settembre 2020
Facebook Vatican News Vatican News @vaticannews.it · Agenzia media/stampa 1Soth1Sdp losenstlortfsemehdbnroleee · Il direttore de "La Civiltà Cattolica" ha presentato alla Mostra del Cinema di Venezia il Videocatechismo della Chiesa Cattolica e la piattaforma digitale "LearninGod", che porta sul web il film in 25 ore di Gjon Kolndrekaj. "Un' opera - spiega in questo video - che con la potenza delle immagini da’ nuova forza alla Parola". Guarda qui ⬇️
VideoCatechismo alla Mostra del Cinema. Il Patriarca: la digitalizzazione è sintesi felice e importante E’ arrivato a compimento il progetto del video catechismo della Chiesa Cattolica. E non ci poteva essere occasione migliore per la sua presentazione della 77 edizione della Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia in corso al Lido. Evangelizzare attraverso il cinema: questo il senso del progetto realizzato da Gjon Kolndrekaj con la più alta tecnologia del 4K e registrato in 25 Paesi nel mondo, coinvolgendo 60mila persone. Un’opera multimediale e multilingue, prodotta da CrossInMedia, in 46 episodi, della durata media di 30 minuti ciascuno, per un totale di circa 30 ore. Oggi, giovedì 10 settembre 2020, la presentazione nello spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo, alla presenza anche del Patriarca monsignor Francesco Moraglia. “La digitalizzazione dei contenuti – ha sottolineato monsignor Moraglia – rappresenta una sintesi felice e importante. In un discorso del 28 febbraio alla Pontifica Accademia della Vita, Papa Francesco parlava di galassia digitale e intelligenza artificiale. Su questa linea di
messa a fuoco il progetto del Video Catechismo lega credenti e non credenti, accomunati dal tema di cui l’umanità non può far finta di nulla: il creato. Il Papa parla di ecologia integrale: l’uomo è parte di un tutto. Noi siamo miliardi, apparteniamo a cinque continenti, facciamo parte di popoli ed etnie differenti, ma ci troviamo tutti di fronte a grandi domande alle quali dobbiamo dare delle risposte vere”. All’incontro, dopo il saluto del presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, don Davide Milani, sono intervenuti anche padre Antonio Spadaro (direttore de La civiltà cattolica),
Igreja apresenta plataforma digital com conteúdos religiosos no Festival de Veneza Segundo padre Spadaro, 'com o poder das imagens se dá nova força à Palavrà A Igreja Católica apresentou no Festival Internacional de Cinema de Veneza uma nova plataforma digital, LearninGod, que vai oferecer conteúdos religiosos, artísticos e culturais inspirados na mensagem do sagrado, informa o Vaticano. Entre as propostas disponíveis conta-se o Catecismo em vídeo, de Gjon Kolndrekaj, realizado pela Sociedade CrossInMedia, com o patrocínio do Conselho Pontifício para a Nova Evangelização. "Esta obra artística única, dirigida a todos os homens do nosso tempo, exigiu cinco anos de trabalho e contou com a participação de 60 mil pessoas, em 70 países do mundo, para ajudar a descobrir os conteúdos da fé professada, celebrada, vivida e rezada", aponta o site Vatican News.
Os textos do Catecismo foram lidos em 37 línguas diferentes por mais de 3000 leitores; 1200 atores em trajes tradicionais, reconstruíram cenas de ficção do Antigo e Novo Testamentos. A apresentação em Veneza esteve a cargo do padre Antonio Spadaro, diretor da revista jesuíta La Civiltà Cattolica, para quem é necessário aceitar o desafio de "utilizar o poder das imagens para despertar a imaginação coletiva". "A palavra declinada no digital representa um grande desafio, porque estamos acostumados a ler a palavra num texto que é permanente, ou seja, num pedaço de papel. Porém, quando lemos a palavra num tablet, por exemplo, ou num ecrã, a operação fica um pouco mais complicada, pois o texto pode desaparecer. Portanto, a tarefa de traduzir o catecismo em imagem, transformando-o também em histórias, de grande valor simbólico, representa um desafio importante, mas apropriado para o nosso tempo", aponta. Em entrevista, Spadaro fala sobre o vídeo-Catecismo: Durante a pandemia, podemos sugerir uma visão individual ou familiar na web do vídeo- Catecismo, com uma sucessiva partilha da experiência em grupo? "Quando se coloca um conteúdo em plataformas digitais, não sabemos quem realmente irá utilizá-lo. Certamente, seu uso compartilhado é um elemento muito importante, porque pode ser realizado em qualquer lugar, em qualquer momento, sem vínculos de espaço ou tempo. Por isso, também pode ser compartilhado. Seria muito bonito se isto fosse compartilhado em família, por exemplo, entre grupos de amigos ou mesmo em grupos de reflexão e catequese. Sua utilização é completamente livre". É significativo que no pontificado de um papa como Francisco, que tanto ama o cinema, uma obra como o Catecismo tenha adquirido a força e a beleza das imagens? "A beleza das imagens, diz Francisco, é fundamental! Corremos o risco de perder o poder da imaginação. É por isso que as palavras se desgastam e perdem seu sentido. Por isso Francisco, por exemplo, é fascinado pela religiosidade popular, porque produz imagens. Faz com que as palavras do Catecismo, que no fundo é a Doutrina da Igreja, se tornem imagens, isso torna possível um usufruto mais humano. É isso que me impressiona e, em minha opinião, este é o verdadeiro valor da obra". Os meses do lockdown marcaram um boom de utilizo de plataformas on demand, como Netflix, Amazon Prime, Disney Plus. Poderia ser este, talvez, o momento justo para apresentar as obras de Kolndrekaj, de conteúdo espiritual, mediante estes novos meios de comunicação?
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