Viaggio nelle mappe delle mie emozioni - I luoghi dell'invisibile - Camelozampa
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L’APPROFONDIMENTO Viaggio nelle mappe delle mie emozioni I luoghi dell’invisibile Bimba Landmann Ciò che si scopre, dunque, è sem- Artista, autrice, illustratrice, pre un viaggio singolare e unico, formatrice come singolari e uniche sono le persone. Il sogno di questo libro è quello di far accendere il desi- derio di tracciare le proprie per- sonali mappe. Immagini tratte dal libro Il libro Disegnarle, dipingerle, percorrer- Mappe delle mie emozioni (2019), per Mappe delle mie emozioni, edito gentile concessione di Camelozampa le, inventando luoghi e toponimi. da Camelozampa, nasce da un Camminarci dentro, saltarci, vo- potente desiderio: far viaggiare i larci sopra, nuotarci, percorrerle bambini all’interno di loro stessi, di corsa, sostarci, riposarci e, an- perlustrando i loro paesaggi, sco- che, dormirci sopra. prendo, aprendo e spalancando spazi. Il libro non vuole insegnare Le mappe nulla, ma tenta di essere di “ispi- L’idea di abbinare le mappe alle razione” durante il più grande emozioni è frutto di una balenan- viaggio da intraprendere, quello te intuizione. Le idee spesso arri- nella propria interiorità. vano così, di getto, chissà poi da bimba.landmann@gmail.com www.bimbalandmann.com
ORIENTARSI TRA LE MAPPE dove! Alcune sono deboli, e ci ab- unico senso? Mille sono le sue bandonano. Altre sono potenti e sfumature, le sue caleidoscopiche tenaci. E non ci mollano più. manifestazioni. A ognuno il suo Ho seguito questa traccia racco- “cercare” di dirla. Il suo viaggiare gliendo tantissime mappe anti- verso di lei. Il suo ascoltare la sua che, le ho guardate e riguardate, voce e il suo messaggio. di alcune mi sono perdutamente innamorata, mi sono immersa Le forme del corpo per giorni e giorni. Mi sono persa Le emozioni si manifestano nel dentro a quei luoghi immaginati nostro corpo, fanno teatro nel no- e reali, e ho sentito con certezza stro corpo e, dunque, anche qui il che era la strada giusta per rap- mio desiderio era quello di evo- presentare quello che desidera- carne i luoghi senza descriverli vo, i moti dell’animo umano. con troppa precisione. In realtà La mappa mi permetteva di com- ogni emozione accende il nostro piere dei viaggi. Di far vedere corpo in più punti, lo raffredda o qualcosa e qualcosa nascondere. lo riscalda, lo accelera, lo rallenta, Mi permetteva di inventare dei lo paralizza. luoghi invisibili; di tracciare delle “L’aspetto delle cose varia secon- rotte misteriose; di essere in cam- do le emozioni, e così noi vedia- È un’arte che richiede passione mino e di osservarle dall’alto. mo magia e bellezza in loro, ma, e creatività di cui i bambini sono Come non rimanere affascinati in realtà, magia e bellezza sono maestri, per questo chiedono a dalla bellezza delle mappe an- in noi” (Khalil Gibran). Così recita noi la stessa serietà e profondità. tiche?! Ho cercato di sfiorare l’incipit del libro, che ci stimola a Nei laboratori, dopo avere letto questa bellezza, ricreandone le non ingannarci nel credere che ci insieme ai bambini il libro, li invi- sfumature, i colori, le suggestio- siano emozioni “buone” ed emo- to a inventare la loro personale ni, certo non arrivandoci mai, ma zioni “cattive”: ogni cosa che ci mappa. Studiamo prima qua- con questa tensione, come un fio- arriva ci porta conoscenza. Ogni li potrebbero essere i toponimi: re si tende verso il sole. emozione è maestra. E la nostra montagne, laghi, fiumi, città, e Il libro è quasi un silent book: vita può sbocciare solo in questa quali potrebbero essere le qualità le uniche parole sono i toponi- orchestrante complessità. o i nomi evocativi da affiancare. mi. Eppure è ricco di suoni: ogni Facciamo insieme una specie di emozione ha il suo suono, suono I laboratori “raccolta di idee”. Poi ogni bam- che ci accomuna come essere I libri sono pezzi di carta. Renderli bino davanti al proprio grande umani, ma anche suono perso- vivi è altra cosa. Fare laboratori, foglio (una mappa è sempre nale che con una propria sfuma- far “vivere” il libro è arte dei ge- grande!) parte per la sua avven- tura rende unica ogni emozione nitori, degli educatori, degli inse- tura. Sono viaggi sempre potenti, ed esperienza. gnanti, che affiancano i bambini. e i bambini li disegnano con gran- Speranza, paura, disgusto, gio- ia, rabbia, vergogna, meraviglia, gelosia, tristezza e amore (che emozione non è, ma luogo dove far confluire la storia del prota- gonista, che dopo un lungo viag- gio nelle mappe delle emozioni, NOVEMBRE 2020 torna a casa più ricco di prima: ha con sé le sue esperienze, la sua vita, i suoi ricordi e soprattut- to l’amore per essersi conosciuto e incontrato). I toponimi sono sempre evocativi, mai descrittivi. E come sarebbe possibile descrive l’ineffabilità di un’emozione? Come dirla? Come parlarne racchiudendola in un 51
L’APPROFONDIMENTO dissima giocosa serietà. Alla fine, seduti in cerchio, condividiamo le nostre esperienze, visitando con grande rispetto i luoghi degli al- tri. Ci tengo sempre a dire loro che comprendo che alcuni luoghi siano misteriosi e tali debbano rimanere. Dunque, se qualche bambino preferisce non mostra- re la propria mappa, è libero di scegliere. Durante un laboratorio filosofico tenuto da Giancarlo Chirico nella Biblioteca Elsa Morante a Ostia (Roma), una bambina ha deciso che il suo animale protettore, co- lui che l’avrebbe accompagnata nel suo viaggio nella mappa della Paura, sarebbe stato il “Guardiano Azzurro”. Lei aveva visto questo guardiano sul libro, un minuscolo disegno, piccolissimo, di un centi- metro. Ma lo aveva disegnato in grande, con ogni dettaglio, facen- dolo diventare ancora più bello. E soprattutto più potente. Mi sono commossa nel vedere quel disegno perché il guardiano azzurro era entrato così forte- mente nel suo immaginario da diventare “suo”. Sua creatura. E dunque, amico e protettore inte- riore, forse non solo in quel viag- gio, ma ormai per sempre. Questo dovrebbe farci riflettere su quanto le immagini siano po- tenti. E su che grande responsa- bilità abbiamo noi adulti. Testimonianze Che scoperta con le mappe delle emozioni! Meravigliosa e sorpren- dente. Onestamente lo credevo complesso per i bambini, pensa- vo fosse troppo astratto, ma mi NOVEMBRE 2020 sono ricreduta perché i miei figli di quasi 5 anni se ne sono innamo- rati e lo abbiamo fatto diventare un vero e proprio gioco! Ogni vol- ta partiamo per un nuovo viaggio e una nuova scoperta. Giada e Luca prendono dal loro casset- to dei personaggi, una bamboli- na, un animaletto, costruiscono una piccola zattera e seguono 52
ORIENTARSI TRA LE MAPPE le mappe, attraversano i laghi e i fiumi, incontrano i loro compagni di viaggio, proprio come il perso- naggio del libro, esplorano le ter- re delle emozioni, si divertono ad ascoltare i nomi inusuali o cono- sciuti, sorprendenti e spaventosi dei monti, delle isole e dei fiumi, e a indovinare che forma hanno le terre che stanno attraversando. Le mappe diventano una sceno- grafia ricca e piena di interessanti spunti per il loro gioco. Sono sicu- ra che questo libro ci accompa- gnerà in tante altre avventure! (Patrizia Fiori, mamma e psico- terapeuta founder e responsabile presso “Il Nido e il Volo”). Sembra esserci nei bambini qual- cosa di arcaico, di istintivo, se li si Covid-19, il libro delle mappe si be, la rabbia le mani, la meravi- osserva quando compare in loro rivelerà un valido strumento per glia il petto, la gelosia l’orecchio, l’interesse per le mappe. Lo scor- “prendere per mano” i bambini e l’amore il cuore…): in questa inedi- so inverno (2019), per esempio, il condividere le terre delle emozio- ta cartografia, il nostro corpo si è gruppo dei bambini di 4 e 5 anni, ni che ci stanno “abitando”, pro- fatto mappa e ci ha permesso di ha iniziato spontaneamente a di- vando ad “attraversarle” insieme, conoscerci a fondo e di “abitarci” segnare mappe sulla tovaglietta dando voce al tumulto emotivo con una nuova consapevolezza di carta monouso utilizzata per che ognuno sta affrontando. Si- (Giancarlo Chirico, filosofo e can- l’apparecchiatura del pranzo. curamente un materiale di gran- tafiabe). Tutto comincia da un punto, una de valore educativo in grado di linea che scorre sul foglio facen- fornire spunti per orientare ogni Ho proposto l’utilizzo del libro a do voli pindarici che tracciano comunità educante verso la dire- un bambino che seguo in terapia. itinerari e luoghi, a volte reali e a zione dell’attenzione e dell’ascol- È stato bello perché pur veden- loro noti, a volte immaginari. to di ognuno, sostenendo lo stu- doci a distanza durante il lock- Mi sono spesso domandata quale pore, la scoperta e la meraviglia down entrambi avevamo il libro sia l’impulso che spinge i bambi- (Isabella Bonariva, educatrice tra le mani, il libro come ponte e ni a disegnare spontaneamente presso la scuola infanzia dell’Isti- oggetto relazionale. delle mappe. Forse un’evasione tuto comprensivo “Copernico” di Siamo entrati nelle terre del- dai propri doveri per approdare a Corsico, Mi). la rabbia e qui è stato possibile un mondo necessario e salutare compiere insieme una esplora- fatto di emozioni, sogni, ricordi e Ho scelto l’albo come ispirazione zione che, attraverso le immagini aspirazioni? Un mezzo per poter per un percorso filosofico che, a e i nomi dei luoghi, permettesse riuscire a passare dalla dimensio- partire dalla mappa “emozionale” di trovare una strada per arrivare ne del “dove siamo” a uno spazio della propria città, permettesse ai dalle acque bollenti ad acque più ulteriore, interiore? bambini di scoprire nuovi modi tiepide e meno pericolose (Cinzia NOVEMBRE 2020 Custodivo da novembre il libro per abitare le proprie emozio- Chiesa, psicoterapeuta, Centro di che ritengo un capolavoro artisti- ni. “Leggere la mappa” significa psicologia e analisi transazionale, co della letteratura per l’infanzia. scovare percorsi più sicuri e con- Milano). Guardavo e riguardavo quelle sapevoli e prestare attenzione tavole raffinate e curate in ogni ai piccoli dettagli: richiede cura, Ho riconosciuto in questo libro piccolo dettaglio, scoprendone memoria, profondità. L’occhio uno strumento potente che ha di volta in volta nuovi e di grande attento dei bambini ha scorto in permesso di farmi carico delle valore comunicativo. tantissime di queste mappe delle forti emozioni di un bambino per Sono certa che con il nuovo anno rappresentazioni del nostro cor- affrontare un viaggio all’interno ancora in emergenza sanitaria po (la gioia abita le nostre gam- della sua rabbia. Un viaggio a 53
L’APPROFONDIMENTO tappe, dove, aiutata da ciò che ché il libro ha stanato in me una gioia. Vuole che io sfogli le pagi- di volta in volta incontravamo, mi feconda modalità di relazione: ne per lui, lo lascio fluttuare den- è venuto naturale prenderlo per l’accogliere il bambino intera- tro la geografia dell’anima: il mio mano e sostenerlo. mente, facendogli spazio. G. ha caro alunno guarda le illustrazio- Lui, G., è seduto per terra e pian- sentito e riconosciuto alcuni ele- ni. Non serve aggiungere nulla: F. ge. Mi siedo davanti: “Andiamo menti della rabbia, ne ha parlato viaggia, seguendo finalmente le insieme in un posto”, gli dico. Mi diffusamente e successivamente sue mappe interiori, senza righe, alzo, prendo il libro delle Mappe ha voluto disegnare una mappa. senza direzioni precise. Desidera e lui: “Questo non è un posto!”. Io La sua mappa (Marianna Vaccal- accarezzare monti, segue il per- rispondo che in realtà il libro è un luzzo, insegnante scuola infanzia corso dei fiumi, fa immersioni lun- posto magico e gli indico le mon- di Torino). ghissime nei mari, scopre laghi, tagne urlanti dicendogli “Le senti vulcani, giostre, entra nelle caver- urlare?”. Da lì inizia il nostro dialo- Nel misterioso mondo del silen- ne, è sovrano dei castelli, toglie NOVEMBRE 2020 go, alla pagina Terre della rabbia. zio si cala il mio intervento con dalla sua strada alberi magici e Poi continua, di disegno in dise- F., 6 anni, appena arrivato in pri- accoglie animalini sconosciuti. gno, lento. Poco per volta. Durante ma e affetto da spettro autistico. Lo osservo mentre viaggia fra le il percorso, G. fa tante domande Quando il suo cuore si stanca di Terre, inutile dire che quella della (sul mare incandescente, sull’albe- seguire il filo delle letterine e dei Speranza è una delle sue preferi- ro delle esplosioni, su Iò…); io lo os- numeri, i suoi occhi si accendono te. Sono grata a questo libro che servo e lo lascio fare. Ora è calmo. e le sue mani indicano il libro. Lo mi permette di scoprire quali luo- Questo viaggio condiviso ha fatto apro assieme a lui e mi metto se- ghi struggenti e pieni di bellezza bene a entrambi. Mi ha arricchito duta al suo fianco. Il suo corpo si abitano il cuore di F. (Sara Co- sotto il profilo professionale, per- calma, i suoi occhi sono colmi di stanzo, pedagogista). 54
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