Valutazione critica di LEVISSIMA + Zinco, Magnesio, Potassio - Documento tecnico-scientifico a cura di Nutrition Foundation of Italy
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Valutazione critica di LEVISSIMA + Zinco, Magnesio, Potassio Documento tecnico-scientifico a cura di Nutrition Foundation of Italy
Sommario 1. Levissima + zinco ........................................................................................................................................... 2 Descrizione sulla base della lista degli ingredienti, delle tabelle di composizione e della dimensione della porzione fornite dall’Azienda ........................................................................................................................ 2 Implicazioni nutrizionali di Levissima + zinco ................................................................................................ 4 Legame tra claim specifico e claim generico ................................................................................................. 5 Proposte d’uso ............................................................................................................................................... 9 2. Levissima + magnesio .................................................................................................................................. 10 Descrizione sulla base della lista degli ingredienti, delle tabelle di composizione e della dimensione della porzione fornite dall’Azienda ...................................................................................................................... 10 Implicazioni nutrizionali di Levissima + magnesio ....................................................................................... 11 Legame tra claim specifico e claim generico ............................................................................................... 12 Proposte d’uso ............................................................................................................................................. 14 3. Levissima + potassio .................................................................................................................................... 15 Descrizione sulla base della lista degli ingredienti, delle tabelle di composizione e della dimensione della porzione fornite dall’Azienda ...................................................................................................................... 15 Implicazioni nutrizionali di Levissima + potassio ......................................................................................... 16 Legame tra claim specifico e claim generico ............................................................................................... 17 Proposte d’uso............................................................................................................................................. 18 1
1. Levissima + zinco Descrizione sulla base della lista degli ingredienti, delle tabelle di composizione e della dimensione della porzione fornite dall’Azienda Levissima + zinco e aroma di ribes nero: fonte di zinco (1,62 mg per unità di vendita/consumo), senza calorie Levissima + zinco è una bevanda composta da acqua Levissima (oligominerale, quindi con un basso residuo fisso) aromatizzata con aromi naturali, addizionata di zinco. I risultati dell’analisi chimica e fisico-chimica di Levissima riportati sul sito aziendale sono elencati nella tabella 1.1. Tabella 1.1. Analisi chimica e fisico-chimica di Levissima – Università degli Studi di Pavia Temperature dell’acqua alla sorgente 4,9 °C pH alla temperatura dell’acqua alla sorgente 7,8 Conducibilità elettrica specifica a 20 °C 118 µs/cm Residuo fisso a 180°C 80,0 mg/L Durezza °f 5,7 Anidride carbonica libera alla sorgente 2,5 mg/L Elementi caratterizzanti mg/L Calcio Ca²⁺ 19,9 Sodio Na⁺ 2,1 Silice SiO₂ 5,7 Nitrati NO₃⁻ 1,3 Bicarbonati HCO₃⁻ 56,8 Magnesio Mg²⁺ 1,7 Potassio K⁺ 1,6 Solfati SO₄²⁻ 15,8 Nitriti NO₂⁻
Tabella 1.2. Risultati dell’analisi di Levissima + Zinco fornita il 16/04/2018. Per porzione DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE Per 100 ml 600 ml kJ 5 29 Energia kcal 1 7 Grassi g 0 0 di cui acidi grassi saturi g 0 0 Carboidrati g 0,0 0 di cui zuccheri g 0,0 0 Fibre g 0 0 Proteine g 0 0 Sale g 0 0 Zinco mg 0,27 1,62 (16% VNR*) Un’unità di consumo di Levissima + zinco apporta quindi il 16 % del VNR (10 mg) (tabella 1.3). Se si considera la bottiglia da 600 ml come “porzione”1, con 1,62 mg di zinco in 600 ml è possibile utilizzare un claim di tipo salutistico ex-art. 13 del Regolamento (UE) 1924/2006. Infatti, tale concentrazione è superiore a quella fissata dal Regolamento (UE) 1169/2011 (Allegato XIII) - e cioè il 15 % dei valori nutritivi di riferimento per porzione se l’imballaggio contiene una sola porzione. Tabella 1.3. Composizione nutrizionale dell’acqua Levissima + zinco (Fonti: analisi fornite il 16/04/2018 per Acqua Levissima e Levissima + zinco) Elementi caratterizzanti mg/L mg/porzione (600 ml) %VNR/porzione VNR (mg)* Zinco Zn²⁺ 2,7 1,62 16 10 Calcio Ca²⁺ 19,9 11,94 1,5 800 Sodio Na⁺ 2,1 1,3 Silice SiO₂ 5,7 3,4 Nitrati NO₃⁻ 1,3 0,8 Bicarbonati HCO₃⁻ 56,8 34,1 Magnesio Mg²⁺ 1,7 1,0 0,3 375 Potassio K⁺ 1,6 1,0 0,05 2.000 Solfati SO₄²⁻ 15,8 9,5 Nitriti NO₂⁻
Implicazioni nutrizionali di Levissima + zinco Una dieta varia ed equilibrata assicura un apporto adeguato di zinco Carni, cereali, legumi e prodotti lattiero caseari sono gli alimenti con il contenuto più elevato di zinco I consumi di carni e formaggi vanno mantenuti nell’ambito delle raccomandazioni delle linee guida nutrizionali, per evitare l’eccesso di proteine e grassi L’assorbimento dello zinco contenuto nei cereali, che contribuiscono per più del 20% alla quota giornaliera del minerale, è limitato dalla presenza di fitati In questo contesto Levissima + zinco si presenta come un prodotto interessante sul piano nutrizionale: 100% acqua (una unità di vendita/consumo equivale a 1/3 della razione giornaliera di un adulto), fonte di zinco, in assenza di calorie e nutrienti di cui buona parte della popolazione deve limitare l’apporto quotidiano Come mostrato in tabella 1.4, lo stesso quantitativo di zinco fornito da una bottiglia da 600 ml di Levissima + zinco può essere assunto attraverso la dieta, consumando gli alimenti che ne sono più ricchi, come alcune verdure, le carni sia fresche e sia trasformate, i prodotti ittici e i formaggi stagionati. Cereali, latte e uova contengono concentrazioni di zinco più modeste. Livelli rilevanti di zinco sono presenti nella frutta secca oleaginosa, mentre solo alcuni frutti freschi contribuiscono, peraltro in minima parte, all’apporto del minerale (pesche, prugne, uva, pere). Tabella 1.4. Contenuto di zinco in alcuni alimenti appartenenti a diverse categorie (mg/100g) e quantità degli stessi alimenti necessaria per assumere la stessa quota di zinco contenuta in una bottiglia da 600 ml di acqua Levissima + zinco, espressa sia in grammi che in numero di porzioni indicate dai LARN. Contenuto di Grammi di alimento Porzioni Porzione (g) zinco necessari per corrispondenti (LARN 2014) (mg/100 g) assumere 1,6 mg di zinco Riso brillato crudo 1,3 123 1,5 80 Fagioli secchi crudi 3,4 47 0,9 50 Carote crude 2,92 54,8 0,3 200 Cavolo broccolo verde ramoso 2,35 68 0,3 200 crudo Noci secche 2,7 59,3 1,9 30 Pesche senza buccia 0,35 457 3 150 Tacchino, fuso, senza pelle, 5,12 31,3 0,3 100 cotto Bovino adulto o vitellone - 4 40 0,4 100 lombata - [privato del grasso visibile] Salame Felino 4,3 37,2 0,7 50 Polpo 5,1 31.4 0,2 150 Latte di vacca pastorizzato, 0,59 271 2,2 125 scremato Grana 11 14,5 0,3 50 Fontina 4,25 37,6 0,8 50 Uovo di gallina intero 1,2 133 2,7 50 4
Per alcuni alimenti, come le carni e i formaggi, sono sufficienti quantità giornaliere al di sotto della porzione fissata dai LARN (2014) per ottenere la quantità di zinco (1,6 mg) contenuta in 600 ml di Levissima + zinco, mentre per i cereali, la frutta secca con guscio, il latte e le uova sono necessarie dosi decisamente superiori alla porzione standard, che in alcuni casi specifici (v. ad esempio frutta secca o uova) sono difficilmente compatibili con un’alimentazione equilibrata. Per quanto riguarda verdure e ortaggi, vale la pena ricordare che l’alto tenore di minerali, compreso lo zinco, si associa tuttavia alla presenza di fitati, composti che ne riducono l’assorbimento. Considerando che tutte le tipologie di acqua insieme alle bibite non alcoliche apportano soltanto il 2,3% dei livelli di assunzione di zinco determinati in Italia nello studio INRAN-SCAI 2005-06 (circa 12 mg/die in media), con Levissima + zinco il contributo di questa categoria di prodotti alla quota giornaliera del minerale salirebbe al 16 % circa; una quota di poco inferiore a quella fornita complessivamente dalla somma di verdure e ortaggi, legumi e frutta, in assenza di antinutrienti (fitati). Un prodotto come Levissima + zinco si caratterizza quindi per la capacità idratante (100% acqua Levissima) senza alcun apporto energetico (1 kcal/100 ml: valore trascurabile) e per il contributo nutrizionalmente significativo in termini di zinco (16% del VNR per unità di consumo). La composizione lo rende idoneo per il consumo anche da parte di chi desidera prestare attenzione all’apporto calorico contribuendo all’idratazione adeguata: la dose di consumo fissata da Sanpellegrino (600 ml) corrisponde mediamente al 30% della quota giornaliera di acqua indicata da EFSA per la popolazione adulta. Infine la presenza dello zinco ne fa un prodotto indicato per tutti i casi in cui si intende favorire il raggiungimento del fabbisogno di questo minerale. E’ opportuno precisare, come già si ricordava, che la quota giornaliera utile di zinco può essere ottenuta assumendo gli alimenti che ne sono fonti naturali. Ma, fatta eccezione per ortaggi e legumi, i cibi maggiormente ricchi di zinco (e cioè carni e formaggi) vanno consumati con moderazione nell’ambito di un’alimentazione varia ed equilibrata (2-3 porzioni alla settimana sia per i formaggi e sia per le carni), perché hanno spesso una densità energetica piuttosto elevata e apportano nutrienti (grassi totali, saturi e in parte proteine) il cui tenore complessivo nella dieta deve essere adeguatamente controllato. La disponibilità di una fonte di zinco priva di calorie e di altri nutrienti di cui buona parte della popolazione deve contenere l’apporto quotidiano può quindi avere un significato nutrizionale non trascurabile. Legame tra claim specifico e claim generico “AntiOxidant” si può configurare come claim generico sostanziato dal claim specifico autorizzato per lo zinco “contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo” Nella maggior parte dei prodotti in commercio portati ad esempio il termine “antiossidante” riportato sul pack fa riferimento al contenuto (almeno “fonte”) di vitamina C, per la quale pure è stato autorizzato il claim “contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo” Tutti i claim relativi ad “attività antiossidante” o “contenuto in antiossidanti” per i quali è stata presentata richiesta di approvazione hanno ricevuto parere negativo da EFSA che nel 2017 ha ribadito che i dati scientifici disponibili sono insufficienti per permettere di definire una correlazione tra aumento dei marker associati all’assunzione di antiossidanti e effetti di salute “AntiOxidant” è stata selezionata da Sanpellegrino come denominazione del prodotto Levissima + zinco Dal punto di vista lessicale antioxidant è la traduzione del termine “antiossidante”, che, come riportato nel Dizionario medico Treccani, descrive una “sostanza capace, anche se presente in piccola quantità, di ritardare o inibire i processi di ossidazione di materiali degradabili”. L’antiossidante, opponendosi all’azione 5
dell’ossigeno, previene o quanto meno ritarda l’ossidazione di un’altra sostanza ossidabile. Un antiossidante può svolgere questa funzione sia impedendo la formazione di agenti ossidanti o inibendone l’azione, sia reagendo direttamente con l’ossigeno”. Per questo motivo gli antiossidanti, infatti, rappresentano una categoria di ingredienti che, secondo il Regolamento (CE) N. 1333/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio, “prolungano la durata di conservazione degli alimenti proteggendoli dal deterioramento provocato dall’ossidazione, come l’irrancidimento dei grassi e le variazioni di colore”. L’effetto “antiossidante” è elencato tra gli effetti fisiologici applicabili per specifici estratti e preparati vegetali, secondo il Ministero della Salute, in attesa della definizione dei claim sui botanicals a livello comunitario. Tuttavia, “AntiOxidant” si può anche configurare come denominazione commerciale/di fantasia o come claim non specifico. Nel primo caso, in base al comma 3 dell’Articolo 1 del Regolamento (CE) 1924/2006 “un marchio, denominazione commerciale o denominazione di fantasia riportato sull'etichettatura, nella presentazione o nella pubblicità di un prodotto alimentare che può essere interpretato come indicazione nutrizionale o sulla salute può essere utilizzato senza essere soggetto alle procedure di autorizzazione previste dal presente regolamento a condizione che l'etichettatura, presentazione o pubblicità rechino anche una corrispondente indicazione nutrizionale o sulla salute conforme alle disposizioni del presente regolamento”. Nel secondo caso, come stabilisce la Commissione nella Decisione di esecuzione del 24 gennaio 2013 che adotta linee guida sull’attuazione delle condizioni specifiche per le indicazioni sulla salute di cui all’articolo 10 del regolamento (CE) n. 1924/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, la Commissione stabilisce che: “L’articolo 10, paragrafo 3, consente, senza previa autorizzazione e a specifiche condizioni, l’utilizzo di dichiarazioni facili, attraenti, che fanno riferimento a benefici generali e non specifici dell’alimento per la buona salute complessiva o per il benessere derivante dallo stato di salute… tale riferimento deve essere accompagnato da un’indicazione specifica sulla salute figurante nell’elenco delle indicazioni sulla salute consentite del registro dell’Unione. Ai fini del regolamento, l’indicazione specifica autorizzata sulla salute che accompagna la dicitura che fa riferimento a benefici sanitari generali e non specifici deve figurare «accanto a» o «dopo» tale dicitura. Le indicazioni specifiche degli elenchi delle indicazioni sulla salute consentite devono avere una certa attinenza con il riferimento generale… Per evitare di indurre in errore i consumatori, gli operatori del settore alimentare hanno quindi la responsabilità di dimostrare il legame tra il riferimento ai benefici generali e non specifici dell’alimento e l’indicazione sulla salute specifica consentita che l’accompagna. Alcune indicazioni per le quali è stata richiesta l’autorizzazione sono state giudicate, durante la valutazione scientifica, troppo generali o non specifiche ai fini della valutazione. Tali indicazioni non hanno quindi potuto essere autorizzate e si trovano perciò nell’elenco delle indicazioni non autorizzate del registro dell’Unione delle indicazioni nutrizionali e sulla salute. Ciò non esclude che queste indicazioni possano beneficiare delle disposizioni dell’articolo 10, paragrafo 3, e possano quindi essere utilizzate legalmente se sono accompagnate da un’indicazione specifica dell’elenco delle indicazioni sulla salute consentite conformemente a tale articolo.” Sia come denominazione commerciale e sia come claim generico, “antiossidante” (o AntiOxidant) può essere impiegato, purché sostanziato dal claim specifico. A questo proposito, l’EFSA ha riconosciuto (tra le altre) la capacità dello zinco di contribuire alla stabilizzazione della struttura di alcuni enzimi con funzione antiossidante, favorendo i meccanismi antiossidanti dell’organismo che sono essenziali per proteggere DNA, proteine e lipidi dall’attacco dei radicali 6
liberi, soprattutto delle specie reattive dell’ossigeno (ROS). Tali intermedi reattivi con potere ossidante, che si formano in seguito all’esposizione a fattori esterni, possono danneggiare le molecole di DNA, proteine e lipidi, se non vengono intercettati dall’insieme di composti ad attività antiossidante, compresi i nutrienti. Il gruppo di esperti dell’EFSA ha dunque stabilito l’esistenza di un rapporto di tipo causa-effetto tra l’apporto di zinco con gli alimenti e la protezione di DNA, proteine e lipidi dal danno ossidativo, considerando la protezione del DNA, delle proteine e dei lipidi dal danno ossidativo un fattore favorevole per la salute umana. Per riassumere le evidenze scientifiche, è stata quindi proposta l’adozione del claim salutistico “contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo” per un alimento solido o diverso dalle bevande che sia almeno una fonte di zinco, ovvero che apporti almeno il 15 % del VNR definito per lo zinco, in 100 g o in 100 kcal o per porzione, come discusso precedentemente, e per le bevande che apportino il 7,5% del VNR per 100 ml. Il termine “antiossidante” è presente nella lista consolidata di claim sottoposta a suo tempo a EFSA. Che tuttavia, ad oggi, non ha ritenuto di inserirlo tra i claim approvati. Infatti, a fronte di esplicite application, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha stabilito, esclusivamente per specifici nutrienti (oltre a zinco, rame, manganese, selenio, riboflavina, vitamina E, vitamina C), che il wording corretto è: “contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo”, come è stato ribadito nel parere del panel NDA pubblicato nel gennaio 2017, in risposta alla richiesta di approvazione di un claim ex articolo 14 del Regolamento 1924/2006 per la vitamina C. Alla formulazione proposta “protezione delle cellule, grazie alla sua azione antiossidante”, gli esperti EFSA hanno risposto riaffermando l’approvazione del claim “contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo”, estendendolo anche ai neonati e ai bambini fino a 3 anni. Ad oggi sono 149 le richieste di approvazione di claim relativi ad “attività antiossidante” o “contenuto in antiossidanti” che hanno ottenuto parere negativo. A nessuna è stato concesso parere positivo. Sebbene non sia ancora disponibile nella forma definitiva (la call si è chiusa nel mese di settembre), può essere seguita la prima revisione della linea guida per i requisiti scientifici per claim di salute associati a antiossidanti o al danno ossidativo (adottata il 13 dicembre 2017), che afferma: ”The protection of body cells and molecules such as proteins, lipids, and DNA from oxidative damage, including photo-oxidative (UV- induced) damage, is generally considered a beneficial physiological effect, assuming that any significant oxidative modification of the target molecule is potentially harmful. Claims made on the antioxidant content or properties of foods/constituents based on their capability of scavenging free radicals in vitro refer to a property of the foods/constituents measured in model systems, and it is not established that this capability exerts a beneficial physiological effect in humans as required by Regulation (EC) No 1924/2006. Claims referring to antioxidant status and antioxidant defence have been proposed. The references provided for the scientific substantiation of these claims included in vivo human studies which assessed changes in the overall antioxidant capacity of plasma using methods such as the total reactive antioxidant potential (TRAP), the trolox-equivalent antioxidant capacity (TEAC), the ferric reducing antioxidant potential (FRAP), the oxygen radical absorbance capacity (ORAC) or ferrous oxidation-xylenol orange (FOX) assays. It is not established that changes in the overall antioxidant capacity of plasma exert a beneficial physiological effect in humans as required by Regulation (EC) No 1924/2006”. Riassumendo, secondo EFSA, le evidenze a supporto di una correlazione tra aumento dei marker associati all’assunzione di antiossidanti e effetti di salute sono insufficienti per supportare un claim. E questo nonostante la numerosità degli studio osservazionali a testimonianza della relazione tra livelli di consumo di fonti di antiossidanti e mantenimento della salute nel tempo. 7
Il confronto tra la formulazione proposta e inclusa nella lista consolidata e il claim approvato da EFSA e autorizzato dalla Commissione Europea (tabella 1.5) permette di comprendere come gli esperti abbiano inteso valorizzare l’effetto coadiuvante protettivo rispetto all’effetto di contrasto dell’azione dei radicali liberi. Tabella 1.5. Zinco e protezione dallo stress ossidativo: formulazione proposta nella lista consolidata e claim approvato – EFSA 2009 Effetto salutistico Protezione delle cellule e dei tessuti dallo stress ossidativo Attività antiossidante Proprietà antiossidanti Formulazione proposta Lo zinco è necessario per la protezione delle cellule Lo zinco aiuta a contrastare i radicali liberi Claim approvato Contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo Il team di esperti EFSA sottolinea che il claim si riferisce ad un target di popolazione generale e che le evidenze scientifiche disponibili non permettono di stabilire che l’inadeguato apporto di zinco possa compromettere la protezione del DNA, delle proteine e dei lipidi dallo stress ossidativo nella popolazione europea. In conclusione, qualora si identifichi nella confezione/unità di consumo da 600 ml la porzione di acqua, per Levissima + zinco può essere utilizzato il seguente wording: fonte di zinco, che contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo. L’analisi del mercato ha permesso di individuare alcuni alimenti/bevande che già impiegano il termine “antiossidante” riportandolo sul pack. In tutti i casi il nutriente a cui si fa riferimento è la vitamina C (o acido ascorbico) (v. Allegato 1): Skipper Zuegg “Fonte di Vitamina C bevanda a base di arancia rossa - L'arancia rossa è un frutto ricco di vitamina C antiossidante che, unita ad una dieta equilibrata e ad uno stile di vita sano, contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo”; Tropicana Essentials è “Antiossidante* - fonte di vitamina C come antiossidante -*la vitamina C contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo; per Tisana Antiossidante Pompadour si legge “La tisana Antiossidante è un vero concentrato di benessere, grazie a ingredienti come le preziose bacche di goji e açaì, la rosa canina e l'ibisco e alla vitamina C contenuta nella miscela. Si consiglia il consumo regolare di 2-3 tazze al giorno, associato ad un'alimentazione equilibrata e ad uno stile di vita sano.” Nell’Allegato 1 sono riportate a titolo puramente esemplificativo immagini di prodotti commercializzati in Francia, Svizzera e Svezia che utilizzano il claim “antiossidante”. Si sottolinea in ogni caso come “antiossidante” venga associato alla vitamina C (che tra l’altro è elencata tra gli antiossidanti con la sigla E300). Vitamin Well Antioxidant attribuisce l’azione di protezione delle cellule dallo stress ossidativo al contenuto di vitamina C, vitamina E, selenio, manganese, rame e zinco. In conclusione, l’associazione tra il claim generico “AntiOxidant” scelto da Sanpellegrino per Levissima + zinco e il claim specifico “contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo”, va valutata con attenzione, dal momento che nessun claim è stato ad oggi autorizzato per il generico effetto antiossidante (o per proprietà antiossidanti). Anzi, l’EFSA ha ribadito l’assenza di compliance con il regolamento perché l’effetto oggetto del claim (antiossidante) non è stato sostanziato. Si può tuttavia considerare “AntiOxidant” come un claim generico sostanziato dal claim specifico autorizzato per lo zinco “contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo”. 8
Proposte d’uso I dati scientifici pubblicati non permettono di definire modalità ottimali di consumo di un prodotto che sia fonte di zinco come Levissima + zinco, né una o più categoria di persone che possano beneficiarne maggiormente Inoltre, a differenza di quanto avviene per gli integratori, per gli alimenti arricchiti non è prevista l’indicazione di condizioni di consumo Il consumo di un prodotto con le caratteristiche di Levissima + zinco può essere utile in tutti i casi di apporto inadeguato del minerale con la dieta (ad es. nelle diete povere di cibi di origine animale come le diete vegetariane) o di aumentato fabbisogno (ad es. nelle donne in età fertile e durante la gravidanza, secondo i LARN 2014) L’assorbimento dello zinco è maggiore se l’assunzione ha luogo unitamente a proteine animali; nel caso sia combinato invece con proteine vegetali lo zinco è meglio assorbito in presenza di acido citrico La letteratura scientifica disponibile non consente di individuare momenti precisi della giornata nei quali l’assunzione di zinco sia particolarmente favorevole. I risultati degli studi più solidi sono riassunti nel capitolo sullo zinco dei LARN 2014. In particolare, data la capacità di questo minerale di combinarsi con le proteine attraverso legami forti, l’assorbimento sembra essere maggiore se assunto in associazione con proteine animali piuttosto che con proteine vegetali. L’assorbimento con cibi che siano fonti di proteine vegetali aumenta però in presenza di acido citrico (di cui è particolarmente ricco il limone, per esempio) che indebolisce il legame zinco-fitati. Il tentativo di alcuni Autori di identificare categorie di soggetti che possano trarre particolare giovamento dalla supplementazione con zinco non ha fornito, a oggi, risultati soddisfacenti. E’ opportuno inoltre sottolineare come per gli alimenti arricchiti (a differenza dei corrispondenti integratori) non siano generalmente previste condizioni di consumo analoghe alla posologia. Al contrario, la commercializzazione degli integratori prevede la definizione delle indicazioni mirate a ottimizzarne l’uso. La maggior parte degli integratori in commercio che apportano zinco sono perlopiù indicati al sostegno del sistema immunitario, vantando il claim “lo zinco contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario”. 9
2. Levissima + magnesio Descrizione sulla base della lista degli ingredienti, delle tabelle di composizione e della dimensione della porzione fornite dall’Azienda Levissima + magnesio e aroma di mela verde: fonte di magnesio (60 mg per unità di vendita/consumo), senza calorie Dal punto di vista nutrizionale, anche Levissima + magnesio non apporta energia (1 kcal/100ml). Oltre ai minerali naturalmente contenuti in acqua Levissima, il magnesio è presente ad una concentrazione pari a 100 mg/l (Tabella 2.1). Tabella 2.1. Risultati dell’analisi di Levissima + magnesio, fornita il 16/04/2018. Per porzione DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE Per 100 ml 600 ml kJ 5 27 Energia kcal 1 6 Grassi g 0 0 di cui acidi grassi saturi g 0 0 Carboidrati g 0,0 0 di cui zuccheri g 0,0 0 Fibre g 0 0 Proteine g 0 0 Sale g 0 0 Magnesio mg 10,0 60,0 mg (16% VNR*) In base alla lista degli ingredienti (acqua naturale Levissima, aroma naturale, acidificante: acido citrico, magnesio solfato), si può affermare che l’arricchimento in magnesio (oltre all’aggiunta di aromi per conferire il gusto mela verde) rappresenta la principale differenza tra acqua Levissima e Levissima + magnesio. Il tenore di magnesio, che è già naturalmente presente in acqua Levissima, è quindi aumentato in Levissima + magnesio di più di 58 volte. 1L di Levissima + magnesio fornisce quindi 100 mg di magnesio (tabella 2.2). Tabella 2.2. Composizione nutrizionale dell’acqua Levissima + magnesio (Fonti: analisi fornite il 16/04/2018 per Acqua Levissima e per Levissima + magnesio) Elementi caratterizzanti mg/L mg/porzione (600 ml) %VNR/porzione VNR (mg)* Magnesio Mg²⁺ 100 60 16 375 Calcio Ca²⁺ 19,9 11,94 1,5 800 Sodio Na⁺ 2,1 1,3 Silice SiO₂ 5,7 3,4 Nitrati NO₃⁻ 1,3 0,8 Bicarbonati HCO₃⁻ 56,8 34,1 Potassio K⁺ 1,6 1,0 0,05 2.000 Solfati SO₄²⁻ 15,8 9,5 Nitriti NO₂⁻
Un’unità di consumo di Levissima + magnesio apporta quindi 60 mg di magnesio e cioè il 16 % del VNR (375 mg). Se si considera la bottiglia da 600 ml come “porzione”, con 60 mg di magnesio in 600 ml è possibile adottare un claim di tipo salutistico ex-art. 13 del Regolamento (UE) 1924/2006. Infatti, tale concentrazione è superiore a quella fissata dal Regolamento (UE) 1169/2011 (Allegato XIII) - e cioè il 15 % dei valori nutritivi di riferimento per porzione se l’imballaggio contiene una sola porzione. Implicazioni nutrizionali di Levissima + magnesio Una dieta varia ed equilibrata assicura un apporto adeguato di magnesio Legumi, frutta secca a guscio, cereali integrali e verdura a foglia sono gli alimenti con il contenuto più elevato di magnesio L’assorbimento del magnesio contenuto nei vegetali che contribuiscono in larga parte alla quota giornaliera del minerale, è limitato dalla presenza di fitati In questo contesto Levissima + magnesio si presenta come un prodotto interessante sul piano nutrizionale: 100% acqua (una unità di vendita/consumo equivale a 1/3 della razione giornaliera di un adulto), fonte di magnesio, in assenza di calorie e nutrienti di cui buona parte della popolazione deve limitare l’apporto quotidiano Lo stesso quantitativo di magnesio presente in 600 ml di Levissima + magnesio può essere assunto con gli alimenti che contengono naturalmente magnesio, come i legumi, la frutta oleosa e gli ortaggi (tabella 2.3). Anche i cereali, la frutta fresca, il latte e i derivati, le carni e le uova contribuiscono, seppure in misura più contenuta, a coprire il fabbisogno di magnesio. Sono necessarie tuttavia più porzioni di singoli alimenti per ottenere la stessa concentrazione di magnesio di 600 ml di Levissima + magnesio: da una porzione e mezza di pasta fino a 9 uova. Anche nel caso del magnesio, come per lo zinco, bisogna considerare che l’assorbimento a livello dell’organismo può essere limitato dalla presenza dei fitati nei vegetali. D‘altra parte, l’impiego prevalente, negli ultimi decenni, di alimenti a base di cereali raffinati, ha contribuito a impoverire l’apporto di magnesio, che è presente in concentrazioni rilevanti nella parte esterna del cereale, che viene rimossa con la raffinazione. In generale in Italia, secondo i dati dello studio INRAN-SCAI 2005-06, l’acqua, insieme alle altre bevande non alcoliche, contribuisce al 10% dell’apporto giornaliero di magnesio con la dieta. Nell’alimentazione di tutti i giorni, grazie ai volumi di consumo, cereali e derivati, ortaggi e latte e prodotti lattiero caseari sono le fonti principali di magnesio. Anche Levissima + magnesio si caratterizza quindi per la capacità idratante (100% acqua Levissima) con un apporto energetico trascurabile (1kcal/100 ml) e per il contributo nutrizionalmente significativo in termini di magnesio (16% del VNR per unità di consumo). La composizione rende il prodotto idoneo per il consumo anche da parte di chi desidera un’idratazione adeguata ma intende prestare attenzione all’apporto calorico: la dose di consumo fissata da Sanpellegrino (600 ml) corrisponde mediamente al 30% della quota giornaliera di acqua indicata da EFSA per la popolazione adulta. Infine la presenza del magnesio ne fa un prodotto indicato per tutti i casi in cui si intende favorire il raggiungimento del fabbisogno di questo minerale. E’ opportuno precisare che la quota giornaliera utile di magnesio può essere facilmente ottenuta assumendo gli alimenti che sono fonti naturali del minerale. Poiché si tratta di cibi di origine vegetale, l’effetto dei fitati sull’assorbimento di minerali, compreso il magnesio, va attentamente considerato soprattutto nelle diete vegetariane e vegane. Infatti, è stato osservato come la biodisponibilità del magnesio sia condizionata dalla cottura e dalla presenza di specifici componenti della dieta, come i fitati, il calcio, il fosforo e gli acidi grassi a 11
lunga catena che ne diminuiscono l’assorbimento; mentre le proteine, il fruttosio, l’inulina e galatto- e oligosaccaridi lo aumentano. Tabella 2.3. Contenuto di magnesio in alcuni alimenti appartenenti a diverse categorie (mg/100g) e quantità degli stessi alimenti necessaria per assumere la stessa quota di magnesio contenuta in una bottiglia da 600 ml di acqua Levissima + zinco, espressa sia in grammi che in numero di porzioni indicate dai LARN. Contenuto di Grammi di alimento Porzioni Porzione (g) magnesio necessari per corrispondenti (LARN 2014) (mg/100 g) assumere 60 mg di magnesio Pasta di semola cruda 51 118 1,5 80 Fagioli secchi crudi 170 35 0,7 50 Spinaci crudi 60 100 0,5 200 Carciofi crudi 45 133 0,7 200 Mandorle dolci secche 264 23 0,8 30 Kiwi 12 500 3,3 150 Pollo, petto, cotto [saltato in 40 150 1,5 100 padella senza aggiunta di grassi e di sale] Vitello, filetto crudo 25 240 2,4 100 Bresaola 34 176 3,5 50 Sardine fresche 70 86 0,6 150 Latte di vacca pastorizzato, 12 500 4 125 intero Grana 63 95 1,9 50 Crescenza 20 300 3 100 Uovo di gallina intero 13 462 9,2 50 Legame tra claim specifico e claim generico La denominazione “ProActive”, scelta da Sanpellegrino per Levissima + magnesio non corrisponde a un claim “Proactive” si può tradurre in italiano con “proattivo” o “propositivo”: in entrambi i casi il termine si presta a definire un atteggiamento di tipo mentale/intellettuale che viene in genere considerato positivo L’assunzione di magnesio con la dieta è stata messa in correlazione con la riduzione della stanchezza e dell’affaticamento e con il normale funzionamento del sistema nervoso e della funzione psicologica dal gruppo di esperti scientifici dell’EFSA: in pratica, un adeguato apporto di magnesio può contribuire al mantenimento di uno stato di migliore benessere psico-fisico Il termine “ProActive” può quindi essere legato alla maggiore attività/positività/propensione ad intraprendere nuove iniziative associata al mantenimento delle funzioni fisiologiche riconosciute dall’EFSA per il magnesio ProActive è stata selezionata da Sanpellegrino come denominazione del prodotto Levissima + magnesio. Si tratta di un termine di fantasia, già utilizzato nel mondo degli integratori e in passato (senza la “e” finale) anche per una linea di alimenti funzionali (Maya Proactiv, margarina spalmabile con fitosteroli tutt’ora in commercio in altri Paesi europei come Flora Proactiv-Unilever), senza alcuna relazione tra marchio e claim. Dal punto di vista lessicale il termine “proactive” può corrispondere all’italiano “proattivo”, composto dal 12
prefisso “pro” e da (re)attivo, utilizzato per definire “chi opera con il supporto di metodologie e strumenti utili a percepire anticipatamente i problemi, le tendenze o i cambiamenti futuri, al fine di pianificare le azioni opportune in tempo” (Vocabolario Treccani). “Proactive” può essere anche tradotto con l’aggettivo “propositivo”. In entrambi i casi il termine si presta a definire un atteggiamento di tipo mentale/intellettuale che viene in genere considerato positivo. L’assunzione di magnesio con la dieta è stata messa in correlazione con la riduzione della stanchezza e dell’affaticamento e con il normale funzionamento del sistema nervoso e della funzione psicologica dal gruppo di esperti scientifici dell’EFSA; questi effetti fisiologici sono considerati favorevoli per la salute. Infatti, un basso apporto di magnesio con la dieta è associato alla manifestazione di vari sintomi correlati alla stanchezza e fatica, come la nausea e la debolezza muscolare. Il magnesio è anche essenziale per la corretta trasmissione dell’impulso nervoso, per la funzionalità dei nervi e per la contrazione dei muscoli, incluso il cuore. Inoltre, ridotti livelli di magnesio sono associati a un peggioramento delle funzioni psicologiche che comprendono sia la sfera cognitiva che affettiva, con possibile manifestazione di sintomi come la depressione, l’irritabilità o lo stato di confusione. In virtù di queste osservazioni gli esperti hanno considerato questi effetti fisiologici esercitati dal magnesio positivi per la salute. Sulla base delle evidenze fornite da documenti di consenso e rapporti di Autorità competenti e autorevoli (come WHO, FAO, IOM) e le revisioni della letteratura disponibili, che sono state considerate sufficientemente solide (tanto da non ritenere necessario prendere in considerazione i risultati di studi clinici specifici) gli esperti EFSA hanno stabilito l’esistenza di relazioni di tipo causa effetto tra l’apporto di magnesio con la dieta e il funzionamento del sistema nervoso, la riduzione di stanchezza e affaticamento e la funzione psicologica. Per il magnesio sono stati quindi approvati i seguenti claim salutistici relativi alle funzioni cognitive: “contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso” (2009), “contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento” e “contribuisce alla normale funzione psicologica” (2010). Il gruppo di esperti EFSA sottolinea che questi claim devono far riferimento ad un target di popolazione generale. Nell’Allegato 2 sono riportati alcuni esempi di prodotti alimentari fonti (naturali) di magnesio che riportano l’indicazione per la riduzione dell’affaticamento, come il Misto Bio Fitness di Noberasco e i Bio Bastoncini all’avena di Fiorentini. Sul pack dai frollini Vitagì Galbusera, che sono fonte anche di magnesio (oltre che di zinco e potassio), sono riportati due claim per il magnesio: “il magnesio aiuta a ridurre la stanchezza e contribuisce all'equilibrio elettrolitico”. Il sito aziendale specifica: “Frollini integrali con gocce di cioccolato e sali minerali: zinco, potassio e magnesio. Perfetti per tutti coloro che amano lo sport!”. Per Bio Misto Brain, che pure è fonte di magnesio, Noberasco ha invece scelto il claim “contribuisce alla normale funzione psicologica” Nello stesso parere nel quale sono stati approvati i claim relativi alla riduzione di stanchezza/affaticamento e al mantenimento della normale funzione psicologica, è stata stabilita l’impossibilità di poter stabilire alcuna relazione di tipo causa-effetto tra l’assunzione di magnesio con la dieta e la resistenza allo stress mentale, sostanzialmente per l’assenza di dati da studi clinici nell’uomo. Sulla base di questo complesso di evidenze, accertate o riconosciute da EFSA, appare quindi legittimo concludere che un adeguato apporto di magnesio, che può essere più facilmente raggiunto con il consumo di Levissima + magnesio, può contribuire al mantenimento di uno stato di migliore benessere psico-fisico che si tradurrà, ragionevolmente, in maggiore attività, maggiore positività nei riguardi del futuro, maggiore propensione ad intraprendere nuove iniziative, in tutti gli ambiti della vita di ogni giorno. Un collegamento tra il termine ProActive e questa condizione non appare quindi privo di supporto, e ne legittima probabilmente l’impiego. 13
Proposte d’uso I dati scientifici pubblicati non permettono di definire modalità ottimali di consumo di un prodotto che sia fonte di magnesio come Levissima + magnesio, né una o più categoria di persone che possano beneficiarne maggiormente Il consumo di un prodotto con le caratteristiche di Levissima + magnesio può essere utile in tutti i casi di apporto inadeguato del minerale con la dieta (ad es. nelle diete povere di cibi di origine vegetale) e di aumentato fabbisogno Il reintegro di magnesio (e di acqua) appare particolarmente interessante anche nei casi di perdita eccessiva di liquidi e minerali, come nella sudorazione dovuta al caldo o all’attività fisica Secondo alcuni studi scientifici, l’apporto di magnesio sotto forma di integratori potrebbe esercitare effetti benefici per la popolazione femminile, soprattutto sulla sintomatologia premestruale e sul tono dell’umore in menopausa Anche per il magnesio non vi sono evidenze scientifiche sufficienti a supportare l’assunzione del minerale in momenti specifici della giornata. Nella maggior parte degli studi di supplementazione (condotti cioè con integratori che apportano concentrazioni elevate di magnesio), la somministrazione è programmata ai pasti. A questo proposito, visto l’impatto positivo delle proteine sull’assorbimento e quindi sulla biodisponibilità del magnesio, è possibile supporre che l’assunzione di Levissima + magnesio con un pasto proteico possa contribuire maggiormente agli effetti fisiologici del magnesio. E’ invece sconsigliabile raggiungere livelli di assunzione eccessivamente elevati di magnesio (potenzialmente anche consumando Levissima + magnesio in associazione con integratori del minerale), sia per evitare gli effetti indesiderati dell’ipermagnesemia (diarrea) e sia perché l’assorbimento del magnesio stesso può essere inibito dalle sue alte dosi. Per quanto riguarda il consumo di magnesio da parte di fasce selezionate della popolazione, è possibile fare riferimento a ricerche pubblicate. In particolare, buona parte di quelle che hanno dimostrato i benefici dell’apporto di alti livelli di magnesio sulla sfera psicologica/emotiva, e specificamente sul tono dell’umore, sono state condotte in donne in menopausa o in soggetti anziani. Alcuni studi hanno valutato l’effetto della supplementazione con magnesio nel controllo della sintomatologia della sindrome premestruale. Pertanto un prodotto che sia fonte di magnesio, come Levissima + magnesio, che quindi contribuisce all’apporto giornaliero di magnesio con la dieta, potrebbe essere indicato per la popolazione femminile. Tuttavia, reintegrare le perdite di magnesio può essere utili per uomini e donne di tutte le età in caso di sudorazione elevata, nella stagione calda o durante e dopo l’attività fisica. 14
3. Levissima + potassio Descrizione sulla base della lista degli ingredienti, delle tabelle di composizione e della dimensione della porzione fornite dall’Azienda Levissima + potassio e aroma di mora: fonte di potassio (320 mg per unità di vendita/consumo), senza calorie Dal punto di vista nutrizionale, anche Levissima + potassio apporta una quota trascurabile di energia (1 kcal/100ml). Oltre ai minerali naturalmente contenuti in acqua Levissima, il potassio è presente ad una concentrazione pari a 533 mg/l (Tabella 3.1). Tabella 3.1. Risultati dell’analisi inviata il 16/04/2018. Per porzione DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE Per 100 ml 600 ml kJ 4 23 Energia kcal 1 5 Grassi g 0 0 di cui acidi grassi saturi g 0 0 Carboidrati g 0,0 0,0 di cui zuccheri g 0,0 0,0 Fibre g 0 0 Proteine g 0 0 Sale g 0 0 Potassio mg 53,3 320 (16% VNR*) L’ arricchimento in potassio rappresenta la differenza principale tra acqua Levissima e Levissima + potassio, come dimostra la lista degli ingredienti: acqua minerale naturale Levissima, potassio gluconato, aroma naturale, acidificante: acido citrico. Il tenore di potassio, minerale già naturalmente presente in acqua Levissima, è quindi aumentato in Levissima + potassio di più di 333 volte. 1L di Levissima + potassio fornisce quindi 533 mg di potassio (tabella 3.2). Tabella 3.2. Composizione nutrizionale dell’acqua Levissima + potassio (Fonti: analisi del 16/04/2017 per Acqua Levissima e Levissima + potassio) Elementi caratterizzanti mg/L mg/porzione (600 ml) %VNR/porzione VNR (mg)* Potassio K⁺ 533 320 16% 2000 Calcio Ca²⁺ 19,9 11,94 1,5 800 Sodio Na⁺ 2,1 1,3 Silice SiO₂ 5,7 3,4 Nitrati NO₃⁻ 1,3 0,8 Bicarbonati HCO₃⁻ 56,8 34,1 Magnesio²⁺ 1,7 1,0 0,3 375 Solfati SO₄²⁻ 15,8 9,5 Nitriti NO₂⁻
adottare un claim di tipo salutistico ex-art. 13 del Regolamento (UE) 1924/2006. Infatti, tale concentrazione è superiore a quella fissata dal Regolamento (UE) 1169/2011 (Allegato XIII) - e cioè il 15 % dei valori nutritivi di riferimento per porzione se l’imballaggio contiene una sola porzione. Implicazioni nutrizionali di Levissima + potassio Una dieta varia ed equilibrata assicura un apporto adeguato di potassio Il potassio è contenuto in concentrazioni nutrizionalmente rilevanti in molti alimenti Il potassio viene efficacemente assorbito a livello intestinale (per l’85-90%) Levissima + potassio si distingue per l’elevata capacità idratante (100% acqua: 1/3 della razione giornaliera di un adulto in una unità di vendita/consumo) ed essere fonte di potassio, in assenza di calorie e nutrienti di cui buona parte della popolazione deve limitare l’apporto quotidiano Lo stesso quantitativo di potassio presente in 600 ml di Levissima + potassio può essere assunto con gli alimenti che contengono naturalmente potassio, come quasi tutti i cibi freschi (frutta, verdura e carni, oltre a legumi secchi, frutta oleosa, cereali e derivati (tabella 3.3). Anche il latte e i prodotti lattiero caseari contribuiscono, seppure in misura più contenuta, a coprire il fabbisogno di potassio. Tabella 3.3 Contenuto di potassio in alcuni alimenti appartenenti a diverse categorie (mg/100g) e quantità degli stessi alimenti necessaria per assumere la stessa quota di potassio contenuta in una bottiglia da 600 ml di acqua Levissima + potassio, espressa sia in grammi che in numero di porzioni indicate dai LARN. Contenuto di Grammi di alimento Porzioni Porzione (g) potassio necessari per corrispondenti (LARN 2014) (mg/100 g) assumere 320 mg di potassio Fagioli secchi borlotti crudi 1478 22 0,4 50 Albicocche disidratate 1260 25 0,8 30 Carciofi crudi 45 711 8,6 200 Mandorle dolci secche 264 121 4 30 Pistacchi 972 33 1,1 30 Acciuga, o alice sott’olio 700 46 0,9 50 Pagello 690 46 0,3 150 Patate arrosto 570 56 0,3 200 Bresaola 505 63 1,3 50 Sovracoscio di pollo cotto 488 66 0,7 100 Muesli 440 73 2,4 30 Banane 350 91 0,6 150 Yogurt intero 170 188 1,5 125 * Regolamento (UE) 1169/2011 L’assorbimento del potassio a livello dell’organismo è molto efficiente: l’85-90% circa del potassio alimentare viene assorbito a livello dell’intestino tenue. L’organismo umano è in grado di bilanciare variazioni anche importanti dell’apporto di potassio con la dieta attraverso complessi meccanismi di regolazione che favoriscono il mantenimento di livelli plasmatici adeguati. Entrambi questi aspetti (ampia presenza nella dieta ed efficiente assorbimento a livello dell’organismo) che differenziano il potassio da zinco e magnesio, vanno valutati nella scelta del minerale da integrare. 16
In Italia, secondo i dati dello studio INRAN-SCAI 2005-06, frutta, verdura e ortaggi rappresentano le fonti principali di potassio e forniscono il 34% della quota giornaliera. Sono seguiti da cereali e derivati e dalle carni. L’acqua, insieme alle altre bevande non alcoliche, contribuisce al 9% circa dell’apporto giornaliero di potassio con la dieta. Anche Levissima + potassio si caratterizza quindi per la capacità idratante (100% acqua Levissima) con un apporto energetico trascurabile (5 kcal/600 ml) e per il contributo nutrizionalmente significativo in termini di potassio (16% del VNR per unità di consumo). La composizione lo rende idoneo per il consumo anche da parte di chi desidera un’idratazione adeguata ma intende prestare attenzione all’apporto calorico: la dose di consumo fissata da Sanpellegrino (600 ml) corrisponde mediamente al 30% della quota giornaliera di acqua indicata da EFSA per la popolazione adulta. Infine la presenza del potassio ne fa un prodotto indicato per tutti i casi in cui si intende favorire il raggiungimento del fabbisogno di questo minerale. E’ opportuno precisare che la quota giornaliera utile di potassio può essere facilmente ottenuta assumendo i molti alimenti che sono ottime fonti naturali del minerale. Legame tra claim specifico e claim generico La denominazione “ProPower”, scelta da Sanpellegrino per Levissima + potassio non corrisponde a un claim “Power” si può tradurre in italiano con “potenza”, “forza”, “energia L’assunzione di potassio con la dieta è stata messa in correlazione con il funzionamento del sistema nervoso, del sistema muscolare e del mantenimento di una normale pressione sanguigna Il termine “ProPower” può essere legato al mantenimento del benessere fisico derivante dalle funzioni fisiologiche riconosciute al minerale, e alla conseguente maggiore attività ed energia negli ambiti della vita quotidiana ProPower è stata selezionata da Sanpellegrino come denominazione del prodotto Levissima + potassio. Si tratta di un termine di fantasia senza alcuna attinenza con la normativa claim. Il sostantivo “power”, soprattutto come “muscle power” si ritrova solo in alcune richieste di approvazione di claim relativi ad esempio a amminoacidi ramificati, carnitina e carnosina, che sono stati respinti da EFSA. Dal punto di vista lessicale il termine “power” può essere tradotto in italiano con “potenza”, “forza”, “energia”; pertanto, la denominazione ProPower può lasciare intendere che il prodotto contribuisca a “potenza”, “forza”, “energia”. Il ruolo fisiologico del potassio è stato attentamente valutato dagli esperti dell’EFSA che, hanno riconosciuto la correlazione tra l’apporto adeguato e la corretta trasmissione dell’impulso nervoso, la funzionalità del sistema nervoso e la contrazione dei muscoli, incluso il cuore. Tali effetti fisiologici sono stati riconosciuti positivi per la salute. Sulla base delle evidenze fornite da documenti di consenso e rapporti di Autorità competenti e autorevoli (come WHO, FAO, IOM) e le revisioni della letteratura disponibili, che sono state considerate sufficientemente solide, gli esperti EFSA hanno stabilito l’esistenza di relazioni di tipo causa effetto tra l’apporto di potassio con la dieta e il funzionamento del sistema nervoso, del sistema muscolare e del mantenimento di una normale pressione sanguigna. Per il potassio sono stati quindi approvati i seguenti claim salutistici relativi alle funzioni corporee: “contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso”, “contribuisce alla normale funzione muscolare” e “contribuisce al mantenimento di una normale pressione sanguigna”. 17
Gli esperti dell’EFSA hanno riconosciuto sintomi e segni anche gravi della carenza o il deficit di potassio, detta “ipokaliemia”, che corrisponde a bassi livelli plasmatici del minerale: debolezza muscolare, aritmia, fino al possibile arresto cardiaco e blocco intestinale. Il comitato scientifico per gli alimenti (SCF) nel 1992 aveva già incluso tra i segni di ipokaliemia anche depressione e confusione mentale. Gli stessi esperti hanno precisato che l’ipokaliemia raramente è conseguenza dell’apporto inadeguato di potassio con la dieta ed è invece più spesso associata a condizioni patologiche che ne aumentano la perdita (ad es. diarrea, vomito, ustioni) o situazioni metaboliche specifiche (acidosi diabetica), o all’impiego di farmaci (diuretici dell’ansa) oltre che a diete eccessivamente drastiche e a sudorazione prolungata e intensa. Alcune recenti revisioni sistematiche della letteratura hanno evidenziato l’esistenza di un’associazione tra livelli elevati di assunzione di potassio con la dieta e la riduzione della pressione sanguigna, in assenza di effetti indesiderati, e della riduzione del rischio di ictus, suggerendo che l’aumento del consumo di potassio possa comportare potenziali benefici per larga parte della popolazione in assenza di disturbi della funzione renale. Le evidenze scientifiche permettono quindi di concludere che un adeguato apporto di potassio, che può essere facilmente raggiunto anche con il consumo di prodotti arricchiti in potassio come Levissima + potassio, contribuendo al mantenimento della funzione muscolare e del sistema nervoso e della pressione sanguigna, può favorire uno stato di migliore benessere fisico che sarà accompagnato da una maggiore attività ed energia negli ambiti della vita quotidiana. Proposte d’uso I dati scientifici pubblicati non permettono di definire modalità ottimali di consumo di un prodotto che sia fonte di potassio come Levissima + potassio, né una o più categoria di persone che possano beneficiarne maggiormente Il consumo di un prodotto con le caratteristiche di Levissima + potassio può essere utile in tutti i casi di apporto inadeguato del minerale con la dieta (ad es. nelle diete povere di cibi di origine vegetale) e di aumentato fabbisogno Il reintegro di potassio (e di acqua) appare particolarmente interessante anche nei casi di perdita eccessiva di liquidi e minerali, come nella sudorazione dovuta al caldo o all’attività fisica Un prodotto fonte di potassio come Levissima + potassio è potenzialmente utile per le persone fisicamente attive (interessate al mantenimento della funzionalità muscolare) e per gli anziani, per i quali tutti e tre gli effetti riconosciuti da EFSA al minerale sono di indubbia rilevanza Studi scientifici recenti confermano gli effetti positivi dell’aumento dell’apporto di potassio con la dieta specie se in associazione con la riduzione del sodio Data l’ampia distribuzione tra le diverse categorie di alimenti, la carenza di potassio è altamente improbabile. Tuttavia, i dati disponibili suggeriscono che anche in Italia larga parte della popolazione adulta abbia un apporto di questo minerale inferiore ai livelli raccomandati dalle linee guida: addirittura il 96% degli uomini e il 99% delle donne. Inoltre, in caso di perdite elevate di liquidi (ad es. eccessiva sudorazione dovuta al caldo oppure associata all’attività fisica intensa, diarrea) può essere utile prevenire il deficit del minerale, che si presenta innanzitutto con debolezza muscolare; qualora la carenza si aggravi possono aggiungersi nausea e sonnolenza. Gli effetti positivi del potassio, e particolarmente della sostituzione del sodio (presente in eccesso nella nostra alimentazione) con potassio sulla pressione sanguigna trovano conferme negli studi più recenti. 18
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