USO RAZIONALE DELL'ENERGIA ED ENERGIE RINNOVABILI IN EDILIZIA - Ing. Mauro Moroni
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
USO RAZIONALE DELL’ENERGIA ED ENERGIE RINNOVABILI IN EDILIZIA Ing. Mauro Moroni Dipartimento di Energetica Facoltà di Ingegneria Ancona, 1 dicembre 2005
Cosa significa USO RAZIONALE DELL’ENERGIA ? SIGNIFICA CONSUMARE MENO ENERGIA A PARITA’ DI CONDIZIONI FINALI
UTENZE DI TIPO TERMICO INVOLUCRO EDILIZIO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIA
IPOTESI: FAMIGLIA DI 4 PERSONE ABITANTE IN CASA DI 100 mq NELLA MARCHE RIPARTIZIONE DI BOLLETTE, CONSUMI E INQUINAMENTO ELETTRICITA’ METANO
BOLLETTA MEDIA ELETTRICITA’: 500 €/ANNO ENERGIA UTILIZZATA =3300 kWhe CONSUMO MEDIO ENERGIA PRIMARIA 3300 kWhe x 2,55 kWhe/kWht EMISSIONI DI CO2 NELL’AMBIENTE = 8415 kWht 3300 kWhe x 0,54 kg /kWhe = 1782 kg = 1,78 T CO2
BOLLETTA MEDIA RISCALDAMENTO E ACQUA CALDA: 1200 €/ANNO VOLUME UTILIZZATO =2000 Nmc CONSUMO MEDIO ENERGIA PRIMARIA 2000 mc x 9,57 kWht/mc EMISSIONI DI CO2 NELL’AMBIENTE = 19140 kWht 19140 kWht x 0,23 kg /kWht = 4402,2 kg = 4,40 T CO2
METANO METANO RICAPITOLANDO ELETTRICITA’ ELETTRICITA’ IPOTESI: FAMIGLIA DI 4 PERSONE ABITANTE IN CASA DI 100 mq NELLA MARCHE Consumo energia Emissioni di Bolletta CONSUMI Quantità primaria CO2 % CO2 [€] [kWht] [t] Energia 500 3300 [kWh] 8415 1,78 28,8 elettrica Riscaldamento 3 1200 2000 [Nm ] 19140 4,4 71,2 ed acqua calda
INTERVENTI DI NATURA ELETTRICA Utilizzare lampade Utilizzare elettrodomestici ad ad elevata efficienza elevata efficienza (almeno categoria energetica B) INTERVENTI DI USO RAZIONALE DELL’ENERGIA ELETTRICA IN CASA Cucinare con il forno a microonde. Ricordarsi di spegnere Rispetto ad un elettrodomestici (no forno elettrico stand-by) e luci quando convenzionale i con li utilizziamo consumi si riducono di 4/5
UTILIZZARE LAMPADE AD ELEVATA EFFICIENZA Esempio di utilizzo: 2000 ore/anno per un periodo di 5 anni (*) Tipo e numero di lampade Costo lampade Costo energia Costo totale Risparmio totale (**) (***) € elettrica in € € (****) € Incandescenza 30,00 540,00 570,00 _ 3x100W Alogene 50,00 360,00 410,00 160,00 2x100 W Fluorescenti compatte tradizionali 30,00 135,00 165,00 405,00 3x25 W Fluorescenti compatte elettroniche 54,00 108,00 162,00 408,00 3x20 W (*) Illuminazione ambiente pari a 150 lux (**) Duarata lampade ad incandescenza: 1000 ore; alogene: 2000 ore; fluorescenti compatte: 10000 ore (***) Costo lampade ad incandescenza: 1,00 €; alogene: 5,00 €; fluorescenti compatte tradizionali: 10,00 €; fluorescenti compatte elettroniche: 18,00 €. FONTE ENEA (****) Risparmio diretto alla soluzione con lampade ad incandescenza
INTERVENTI DI NATURA TERMICA DOPPI VETRI ISOLANTE INTERVENTI DI ISOLAMENTO TERMICO SU PARETI, INFISSI, COPERTURA, E MIGLIORAMANTO DELLA GENERAZIONE DI ENERGIA TERMICA CONDENSAZIONE O BIOMASSE ISOLANTE
LA TENDENZA DEL FUTURO PROSSIMO ? CASE A BASSO CONSUMO E CASE PASSIVE CARATTERISTICHE » il super-isolamento, » la ventilazione meccanica controllata con recupero di calore e altri guadagni interni, » i guadagni solari, » l'efficienza elettrica degli elettrodomestici, » la capacità di rispondere alla restante esigenza di energia con energia rinnovabile. Edificio convenzionale Italiano (dati ENEA) 200 m² di superficie abitabile Consumo energetico complessivo 157 kWh/m²a Edificio a basso consumo energetico con 185 m² di superficie abitabile Consumo energetico complessivo 86,5 kWh/m²a Edificio Passivo con 185 m² di superficie abitabile Consumo energetico complessivo 42 kWh/m²a
INTERVENTI Tempo di ritorno dell'investimento Convenienza Meno di 2 anni SUGLI Meno di 4 anni INFISSI Meno di 6 anni e mezzo Zona climatica Costi indicativi energetico % Risparmio d'interesse €/m2 Interventi sugli infissi Convenienza Guarnizioni Controllo infiltrazioni 6,20 10-15 supplementari FONTE ENEA Controllo dipsersioni dal Isolamento 9,00 5-10 cassonetto Controllo dipsersioni doppio vetro 41,00 5-10 attraverso vetro TEMPO DI RITORNO COSTO DELL’INTERVENTO DELL’INVESTIMENTO RISPARMIO ECONOMICO CONSEGUENTE ALL’INTERVENTO DI RISPARMIO ENERGETICO
LA NOSTRA CALDAIA E’ VECCHIA O VOGLIAMO COIBENTARE CASA? Possiamo pensare a ragione di sostituirla con: UNA CALDAIA A CONDENSAZIONE (riduzione media dei costi di gestione dell’ordine del 20-35% su base annuale) CALDAIA A CONDANSAZIONE DA 24kW; 1500-2500€
INTERVENTI SUI TERMINALI DELL’ACQUA CALDA SANITARIA RISPARMIO CON EROGATORI PER DOCCIA A BASSO FLUSSO • SE HO RISCALDAMENTO A GAS: 118 kWh/anno – 7,3 €/anno GAS* • SE HO RISCALDAMENTO ELETTRICO: 237 kWh/anno – 14,8 €/anno GAS* RISPARMIO CON ROMPIGETTO AREATI PER RUBINETTI • SE HO RISCALDAMENTO A GAS: 13 kWh/anno – 0,8 €/anno GAS* • SE HO RISCALDAMENTO ELETTRICO: 26 kWh/anno – 1,6 €/anno GAS * AL RISPARMIO ENERGETICO SI SOMMA QUELLO PER LA RIDUZIONE DEL CONSUMO D’ACQUA CHE RISULTA DELL’ORDINE DEL 15-20% ANNO
COME POSSONO LE ENERGIE RINNOVABILI DIMINUIRE, L’INQUINAMENTO E LE NOSTRE ODIATE BOLLETTE ?
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE
IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE FONTE FV FOTOVOLTAICI
IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE FONTE FV FOTOVOLTAICI
IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE FONTE FV FOTOVOLTAICI
IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE FONTE FV FOTOVOLTAICI
IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE FONTE FV FOTOVOLTAICI
IMPIANTI FOTOVOLTAICI GRID-CONNECTED FONTE ENEA
CONTO ENERGIA A quasi un anno dalla scadenza prevista dal Dlgs. 387, lo scorso 14 luglio il decreto che incentiva il kWh fotovoltaico ha avuto il parere favorevole della Conferenza Unificata. Il 29 luglio è stato presentato alla stampa dai Ministri Scajola e Matteoli e ora sta per essere pubblicato sullaGazzetta Ufficiale. Questo decreto, definisce il cosiddetto “conto energia” per il fotovoltaico, secondo quanto indicato dall'art.7 del Dlgs. 387 del 2003. Questi i contenuti significativi del decreto: • Il Conto Energia è previsto per impianti con taglie comprese tra 1 kW e 1.000 kW di potenza. • L’incentivazione per la produzione elettrica da fotovoltaico sarà erogata per 20 anni per impianti la cui domanda sia stata inoltrata da persone fisiche e giuridiche, compresi i soggetti pubblici e i condomini di edifici. • Le tariffe per kWh sono definite in base alla taglia dell’impianto (vedi tabella); Tariffe incentivanti del FV per 20 anni (domande 2005-2006) Impianti di potenza da 1 a 20 kWp 0,445 €/kWh Impianti di potenza da 20 a 50 kWp 0,460 €/kWh 0,490 €/kWh Impianti di potenza da 50 a 1000 kWp (valore massimo della tariffa soggetta a gara)
CONTO ENERGIA • Per gli impianti la cui domanda perverrà dal 2007 la tariffa decrescerà del 2%. Il decreto non considera nessun incentivo specifico per l'integrazione dell'impianto FV nell'edificio: • Gli impianti possono essere installati anche a terra. • Gli impianti che avranno diritto all’incentivazione saranno solo quelli entrati in esercizio dopo il 30 settembre 2005 e la cui domanda sarà presentata a un Soggetto Attuatore (indicato dall’Autorità, forse la Cassa Conguagli Energia) entro le date stabilite (la prima probabile scadenza potrebbe essere 31 dicembre 2005). • Il decreto prevede anche specifiche condizioni per la cumulabilità del conto energia con altri incentivi (art.10); in particolare, le tariffe incentivanti sono ridotte del 30% se il soggetto che realizza l’impianto beneficia della detrazione fiscale (36% - in vigore sicuramente fino al 31/12/2005, ma che non sappiamo se verrà reiterata dalla prossima finanziaria); • Tali tariffe non verranno erogate se gli impianti hanno ricevuto incentivi pubblici in conto capitale superiori al 20% del costo di investimento o se usufruiscono dei certificati verdi.
CONTO ENERGIA RICAPITOLANDO • Caso di impianti sotto i 20 kW di potenza: alla tariffa incentivante sarà possibile sommare il risparmio dell’elettricità FV utilizzata dall’utenza e/o ceduta alla rete elettrica locale, che sarà scontata dalle bollette successive. Vale quindi il net metering, cioè quanto stabilisce la delibera 224 del 2000 dell’Autorità che disciplina le condizioni di scambio sul posto dell’energia prodotta da impianti FV con potenza non superiore a 20 kW (il prezzo di scambio è in base al contratto di fornitura dell’elettricità, in media intorno a 0,15 €/kWh). • Caso di impianti al di sopra dei 20 kW di potenza: si potrà sommare alla tariffa incentivante il risparmio consentito dall’autoconsumo dell’elettricità FV e il ricavato derivante dalla vendita delle eccedenze alla rete locale; quest’ultimo è definito dall’Autorità con la delibera n.34 del 2005, in cui vengono definiti i prezzi dell’energia ceduta alla rete: 0,095 (fino a 500 mila kWh/anno), 0,080 (da 500 mila a 1 milione di kWh/anno) e 0,070 (da 1 milione a 2 milioni di kWh/anno). FONTE ILSOLE360GRADI
TABELLA SIMULAZIONE CONTO ENERGIA COSTO TEMPO DI GUADAGNO GUADAGNO CONSUMO POTENZA IMPIANTO GUADAGNO RITORNO CUMULATIVO AL ANNUO DOPO UBICAZIONE STIMATO IMPIANTO (IVA 10% ANNUO (P.B.P.) 20° ANNO IL 20° ANNO [kWh] [kWp] compresa) [€] [anni] [€] [€] [€] AOSTA 3400 3,1 21080 2066 10,20 20236,8 442,7 TREIA 3400 2,7 18360 1984 9,25 21320,6 425,1 AGRIGENTO 3400 2,1 14700 2037 7,22 26033,7 436,4 Tabella valido per impianti con P
CONTO ENERGIA COSA FARE PER ACCEDERE ALL’INCENTIVO ? • Progetto preliminare inclusivo di scheda tecnica firmato da un tecnico abilitato dagli albi professionali • Autorizzazione sottoscritta dal proprietario dell’immobile destinato all’installazione dell’impianto qualora detto proprietario sia diverso dal soggetto responsabile • Preventivo di spesa relativo ai costi da sostenere, ripartito tra le principali voci di costo, tra cui: progettazione, direzione lavori, collaudo e certificazione dell’impianto, installazione e posa in opera dell’impianto, eventuali opere edili necessarie e connesse all’installazione,… • Elenco delle autorizzazioni necessarie alla costruzione e all’esercizio già conseguite o da conseguire
IMPIANTI FOTOVOLTAICI GRID-CONNECTED TEGOLE FOTOVOLATICHE TETTI FOTOVOLATICI CENTRALE FOTOVOLATICA
IMPIANTI FOTOVOLTAICI GRID-CONNECTED INTEGRAZIONE ARCHITETTONICA IN COPERTURA INTEGRAZIONE ARCHITETTONICA IN FACCIATA
IMPIANTI FOTOVOLTAICI GRID-CONNECTED FRANGISOLE FOTOVOLATICI
IMPIANTI FOTOVOLTAICI GRID-CONNECTED DISTRIBUTORE DI CARBURANTE A ROMA DISTRIBUTORE DI CARBURANTE A MILANO
IMPIANTI FOTOVOLTAICI GRID-CONNECTED H E L I O T R O P, GERMANIA ‘93
IMPIANTI SOLARI TERMICI
IMPIANTI SOLARI TERMICI A CIRCOLAZIONE NATURALE
IMPIANTI SOLARI TERMICI A CIRCOLAZIONE FORZATA
IMPIANTI SOLARI TERMICI AD INTEGRAZIONE DEL RISCALDAMENTO
IMPIANTI SOLARI TERMICI PER IL RISCALDAMENTO DI PISCINE IMPIANTO SOLARE TERMICO DELLA PISCINA DI S.BENEDETTO DEL TRONTO
IMPIANTO SOLARE TERMICO DEL PALASPORT DI CHIARAVALLE TABELLA SIMULAZIONE PALASPORT CHIARAVALLE COSTO TEMPO DI GUADAGNO IMPIANTO A TEMPO DI CONSUMO SUPERFICIE GUADAGNO RITORNO CUMULATIVO BASE DI RITORNO UBICAZIONE STIMATO IMPIANTO ANNUO (P.B.P.) AL 20° ANNO GARA (P.B.P.) S.F. [l/giorno] [mq] [€] C.F.30% S.F. (IVA 10%) [anni] [anni] [€] [€] CHIARAVALLE 1800 30,4 22900 2420 9,46 5,96 25500,0 Tabella valida per impianti con collettori a lastra piana a superficie altamente selettiva - Installazione standard Dati calcolati in base alla norma UNI10349: Tilt = 45° Azimut = 0° (SUD)
POMPE DI CALORE GEOTERMICHE
COME FUNZIONA UNA POMPA DI CALORE GEOTERMICA ? INVERNO ESTATE
COME E’ FATTO UN IMPIANTO GEOTERMICO ? LA MACCHINA LE SONDE L’ISTALLAZIONE DELLE SONDE
QUALI SONO I COSTI DI UN IMPIANTO GEOTERMICO ? IPOTESI: Abitazione di 220mq ; contributo per riscaldamento e acqua calda sanitaria a 45°C – Nessun incentivo Geotermia Metano Gasolio GPL Fabbisogno 27.200 kWh 0,15 €/kWh 3 Prezzo 0,6 €/m 0,9 €/l 0,6 €/l da elettricità Spese di gestione annue 1.020 € 1.863,70 € 2.718,37 € 2.434,83 € Costo impianto 22.000 € 6.000 € 8.000 € 9.000 € Risparmio % sui costi di gestione 46 63,5 58 (con impianto geotermico) Tempo di ritorno dell'investimento 18,9 anni 8,2 anni 9,1 anni (con impainto geotermico) Si consideri che l’impianto geotermico non ha bisogno di canna fumaria
IMPIANTI A BIOMASSE
PARLIAMO DI BIOMASSA AD UTILIZZO ENERGETICO... TIPI DI COMBUSTIBILI: LEGNA IN CIOCCHI CIPPATO DI LEGNA PELLET
CARATTERISTICHE ENERGETICHE E COSTI DI COMBUSTIBILI FOSSILI E BIOMASSE
TIPI DI CALDAIE ALIMENTATE A BUIOMASSE CALDAIE A LEGNA - PELLET CALDAIE A PELLET AD USO AD USO DOMESTICO CONDOMINIALE PMAX=35kW PMAX=50kW CALDAIE A CIPPATO CALDAIE GLOBALI PMIN= 50kW - PMAX=s.l. PMIN= 100kW - PMAX=s.l.
CALDAIE A CIPPATO
CONFIGURAZIONI DI IMPIANTO CARBONAIA PER CIPPATO CARBONAIA PER CIPPATO CON TRADIZIONALE ESSICCAMENTO PRELIMINARE CARBONAIA PER CIPPATO CON ACCESSO DIRETTO DEI VEICOLI
CONFIGURAZIONI DI IMPIANTO CARBONAIA PER CIPPATO ESTERNA CARBONAIA PER CIPPATO ESTERNA ED INTERRATA SUL PIANO DEL TERRENO CARBONAIA PER CIPPATO CON COCLEA DI ALIMENTAZIONE
CONFIGURAZIONI DI IMPIANTO IMPIANTO A CIPPATO STAND-ALONE P=90-300kW VISTA ESTERNA VISTA INTERNA
SISTEMI DI SICUREZZA Anche le caldaie a cippato, come quelle a legna da ardere, sono attualmente soggette all’obbligo del vaso di espansione aperto. A differenza delle caldaie per legna in pezzi grossi, le caldaie a cippato hanno un focolare che contiene solo piccole quantità. di combustibile, che brucia rapidamente una volta giunto sulla griglia di combustione. Per questo motivo il rischio di ebollizione in caso di emergenza in queste caldaie minore rispetto a quelle a legna, e di conseguenza appare ancora meno giustificato e anacronistico l’attuale obbligo del vaso di espansione aperto. Importanti dispositivi di sicurezza che dovrebbero sempre essere installati negli impianti termici a cippato riguardano il sistema di alimentazione del combustibile, per impedire eventuali ritorni di fiamma dalla caldaia al silo di stoccaggio.
DIMENSIONAMENTO DELL’IMPIANTO Per il dimensionamento degli impianti di riscaldamento a cippato possono essere seguiti criteri simili a quelli relativi ad impianti convenzionali a gas/gasolio. Nel caso in cui si preveda di installare o di mantenere in esercizio una caldaia a gas/gasolio con funzione di scorta o emergenza, la caldaia a cippato può essere dimensionata intorno al 70% della potenza di picco stimata. Questo consente di risparmiare sui costi di acquisto e di installazione. Poichè i picchi di fabbisogno di potenza sugli impianti di riscaldamento sono generalmente di breve durata, e limitati ad alcuni giorni del mese più freddo, con questo accorgimento si riesce a comunque a coprire con l’energia da biomassa oltre il 90% del fabbisogno totale di calore.
DIMENSIONAMENTO DELL’IMPIANTO Nel caso in cui un’unica caldaia a cippato debba provvedere al riscaldamento di numerose utenze collegate da una rete di teleriscaldamento, la potenza della caldaia a biomassa corrisponde alla somma delle potenze di tutte le utenze allacciate diminuita di un coefficiente di contemporaneità che tenga conto delle caratteristiche del prelievo termico delle varie utenze. Il valore di questo coefficiente va valutato caso per caso, ed è spesso compreso tra 0,6 e 0,7.
DIMENSIONAMENTO DELLO STOCCAGGIO Il silo di stoccaggio del cippato dovrebbe essere posto in un locale adiacente al locale caldaia o situato nelle immediate vicinanze di questo. Una delle più importanti condizioni per la fattibilità di un impianto di riscaldamento a cippato la disponibilità di un locale per lo stoccaggio, situato in posizione accessibile ai mezzi di trasporto del combustibile, con adeguato spazio per la manovra di questi. Il silo va dimensionato sulla base della potenza e del rendimento della caldaia, delle caratteristiche del combustibile e dell’autonomia richiesta. Indicativamente, il potere calorifico netto del cippato è compreso tra 600 e 900 kWh/m3, a seconda del tipo di legno e del contenuto di umidit.. La densità è compresa tra i 200 e i 400 kg/m3.
DIMENSIONAMENTO DI MASSIMA DI UNA CARBONAIA Potenza nominale caldaia: 110 kW Rendimento termico della caldaia: 80% Potere calorifico del cippato: 800 kWh/m3 Autonomia di funzionamento richiesta: 1 mese Il consumo orario della caldaia alla potenza nominale è il seguente: 110/(800 X 0.8) = 0,17 mc/h Ipotizzando che la caldaia funzioni per 12 ore al giorno a piena potenza, il consumo mensile ammonterà a: 0,17 X 12 X 30 = 62 mc
ANALISI COSTI-BENEFICI TIPO Fabbisogno energetico stimato per riscaldamento e acqua sanitaria: 240.000 kWh/anno pari a: - 25.000 m3/anno di metano - 24.000 litri/anno di gasolio - 33.000 litri/anno di gpl - 830 quintali/anno di cippato di latifoglia con umidit. 35% Descrizione impianto: Caldaia a cippato da 110 kW, estrattore del cippato, coclea di trasporto, sistemi di regolazione, accumulatore inerziale 1000 litri, bollitore sanitario 1000 litri
ANALISI COSTI-BENEFICI TIPO Investimento ipotizzato, compresa installazione e IVA 20%: 60.000 € Detrazione Irpef 36% = 21.600 € Costo da ammortizzare: 60.000 - 21.600 = 38.400 € Spesa per cippato: 830 q a 5,00 €/q = 4.200 €/anno Costo addizionale di conduzione e manutenzione impianto = 2.000 €/anno Confronto cippato - metano Metano risparmiato: 25.000 m3 a 0,52 €/m3 = 13.000 €/anno Risparmio di esercizio: 13.000 - 4.200 - 2.000 = 6.800 €/anno (52%) Tempo di ritorno dell’investimento: 38.400/6.800 = 5,6 anni.
FINE PRESENTAZIONE
Puoi anche leggere