134 dicembre 2014 - Social media e università Gli atenei non statali - dtSearch Web Search
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134 dicembre 2014 Studi e Documentazione di Vita Universitaria >> Social media Gli atenei non statali Un piano per Usa. È ancora valido il Il bilancio sociale e università in Italia l’occupazione giovanile modello californiano? di ateneo
Sommario 134 anno XXXV • numero • dicembre 2014 editoriale La versione iPhone e iPad di UNIVERSITAS ripropone i è All’insegna dell’incertezza contenuti della rivista e ne consente la lettura in forma Pier Giovanni Palla 4 ancora più agile, grazie a un visore che permette di il trimestre selezionare visivamente qualunque pagina in base al I social media nell’istruzione superiore suo contenuto. Le pagine possono essere ingrandite è I social media nell’higher education Maria Cinque 5 a video per agevolare la lettura degli articoli e la rivista è Comunicazione universitaria. può essere consultata con iPhone o iPad in posizione Evoluzione, sfide e nuovi modelli 11 l’intervista Alessandro Lovari è Più libertà di scelta agli atenei scarica l’app verticale od orizzontale. è Perché essere sui social network Intervista a Massimo Egidi 53 Intervista a Juan Carlos De Martin 15 è Le buone pratiche degli atenei italiani dimensione internazionale Sviluppata da Click’nTap, l’applicazione è disponibile su itunes, nella categoria Libri 17 > è Università Usa. Esiste ancora il modello è Nuove risorse per la didattica californiano? Maria Cinque 23 Raffaella Cornacchini 55 è Yell/Tell. Comunità online per insegnanti di inglese Maria Bortoluzzi e Ivana Marenzi 28 è Regno Unito. La riforma del finanziamento degli atenei è Il caso EduOrg 2.0 Antonella Martini 30 Maria Luisa Marino 59 è Facebook come strumento di studio e di lavoro è International Global Summit 2014. studi e d o cum entaz ion e di vita un ivers itaria Alessandra La Marca 34 Competenze e ruolo dei collegi a nno XXXV, n ° 1 34, dice mbre 201 4 è Come il web ha cambiato i rapporti tra studenti Simona Miano 62 Direttore responsabile Direzione, redazione, pubblicità, e ateneo Pier Giovanni Palla Viale XXI Aprile, 36 - 00162 Roma Danilo Gentilozzi 37 è Ucraina. Un vero cambiamento con la riforma universitaria? Redazione Tel. 06/86321281 Fax 06/86322845 www.rivistauniversitas.it note italiane Intervista a Sonja Knutson e Valentyna Kushnarenko 66 Isabella Ceccarini (segretaria di redazione), Maria Cinque, E-mail: direzione@rivistauniversitas.it Giovanni Finocchietti, Danilo Gentilozzi, Stefano Grossi Gondi, redazione@rivistauniversitas.it è Confindustria. Le proposte per la formazione Andrea Lombardinilo, Fabio Monti, Emanuela Stefani In copertina: foto Wang Xiaomin / 123RF Andrea Lombardinilo 40 esperienze è Fondazione Crui. Uno studio sulle università è Il bilancio sociale di ateneo Editore non statali Alberto Cassone e Melania Verde 69 Associazione Rui Massimo Carfagna 46 Legenda per la navigazione Registrazione: Tribunale di Roma n. 300 del 6/9/1982, già èOccupazione. Il piano “Garanzia giovani” Tribunale di Bari n. 595 del 2/11/1979 Iscrizione al Registro degli Operatori di comunicazione n. 5462 per tornare alla pagina 3 premere: per tornare alla pagina precedente: vai al sommario > è I nuovi rettori Isabella Ceccarini 50 Isabella Ceccarini 73
4 • editoriale ç vai al sommario Universitas 134 • 5 All’insegna dell’ incertezza I social media A nell’higher education utunno 2014: inizia un nuovo anno ac- posta del Cun di istituire un meccanismo di con- cademico all’insegna dell’incertezza. corso di tipo comparativo che consenta di diven- Incertezza per la didattica, con i docenti tare junior professor per cinque anni entro i quali in progressiva diminuzione a motivo dei conseguire l’abilitazione a professore associato. N pensionamenti, del limite di età non più prolunga- Ricco di sollecitazioni è stato pure il seminario del umerosi studi Maria Cinque vo di creare un sistema bile e dei concorsi da tempo bloccati. Indecisi gli Cun ospitato il 17 dicembre nella Sala Zuccari di internazionali Ufficio Studi della Fondazione Rui fondato «sulla libertà ac- studenti, nei quali le ripetute notizie sul mercato Palazzo Giustiniani. Lo stesso Rossi e il vicepre- del lavoro asfittico producono atteggiamenti di sidente del Cun Carla Barbati hanno svolto le re- hanno sot- cademica, l’autonomia rifiuto a intraprendere gli studi superiori o comun- lazioni principali sul ruolo di università e ricerca tolineato la istituzionale e la parteci- que sollecitano scelte difformi dai percorsi tradi- per il contesto istituzionale e culturale, mentre necessità per le istituzioni universitarie di ade- pazione di docenti e studenti al governo dell’i- zionali. Stanchezza di un’opinione pubblica ormai Francesco Favotto e Andrea Stella avevano in guarsi alle esigenze determinate, da un lato, dai struzione superiore», considerando «studenti sazia di scandali – o presunti tali – consumati nelle precedenza introdotto il tema della formazione cambiamenti avvenuti all’interno dell’università, e docenti come membri della comunità accade- austere aule dell’accademia, che sembra ormai superiore per la crescita del capitale sociale. dall’altro a quelli dei suoi utenti e della società in mica» e auspicando dunque la transizione da un accontentarsi di approssimative informazioni sul Sempre a dicembre Giuseppe De Rita ha presen- generale che rappresentano contemporanea- sistema universitario tradizionale, focalizzato sul brain drain dei giovani meritevoli che un sistema tato alla stampa il 48° Rapporto del Censis sulla mente una causa e, talvolta, un effetto dei primi. controllo e la direttività dell’istruzione da parte ottuso respinge fuori dei confini nazionali. situazione sociale del Paese, che dedica alcuni ca- Secondo Lefever & Currant (2010, p. 8) gli studenti dei docenti, a un nuovo modello, maggiormen- A questa rassegnazione e torpore alcuni docenti pitoli all’istruzione. Riguardo ai dubbi di numerosi di oggi fanno il loro ingresso nell’istruzione supe- te orientato all’autonomia e all’autoregolazione hanno cercato di reagire con analisi e proposte dif- giovani sulla prosecuzione degli studi dopo il diplo- riore con aspettative diverse rispetto alle gene- dell’apprendimento degli studenti. fuse on line (soprattutto dalla combattiva testata ma e su quali affrontare per assicurarsi un minimo razioni precedenti. A causa della “massificazio- > considerato in due seminari Le criticità nel sistema l’attrattività delle università italiane, un indice cal- diventato molto più eterogeneo di una volta, le cambiamenti avvenuti al suo interno a causa di universitario e Insegnare all’università oggi. Rifor- colato sulla base del saldo migratorio netto (ovve- esigenze sono molto più frammentate (Caldwell et spinte socio-economiche diverse, vanno consi- me, burocrazia e doveri verso gli studenti. ro della differenza tra gli immatricolati iscritti nelle al., 2006) e ciò causa, talvolta, un certo distacco tra derati – in una visione più ampia, che vuole però L’animatore dell’iniziativa – Mario Morcellini, por- sedi della regione e gli immatricolati al sistema uni- l’istituzione universitaria e i suoi fruitori. L’educa- evitare ogni determinismo tecnologico – anche tavoce dell’Interconferenza – ha rimproverato ai versitario residenti nella regione stessa). Questo zione di massa ha infatti modificato la natura e la i mutamenti apportati dall’utilizzo delle tecnolo- docenti di non aver fatto sentire adeguatamente indice sembra premiare gli atenei del Nord-Ovest, missione delle università che, da luogo di forma- gie in ambito educativo e didattico. la loro voce nel corso dei processi di cambiamen- per i quali l’utenza universitaria è in crescita, come zione delle classi dirigenti e delle élite, sono dive- to. Nell’ultimo decennio si è assistito, infatti, alla pure quelli del Nord-Est che nonostante abbiano nute – in molti casi – terzo livello di un percorso progressiva separazione fra didattica e ricerca e ridotto l’utenza complessiva, hanno comunque ac- formativo esteso a un numero sempre crescente il sistema universitario dalla legge 240 del 2010 è cresciuto quella proveniente da fuori regione. di soggetti. Da fucina di talenti, l’università si è stato sottoposto a un mobbing normativo senza I dati del Censis confermano altresì la scarsa presa dunque trasformata in fabbrica del capitale uma- precedenti che ha condotto all’irrigidimento di degli atenei meridionali nei confronti degli studen- no di una nazione, creando una vera e propria di- tutti gli aspetti della vita accademica. Secondo ti residenti fuori dei loro confini, ma rilevano pure Giuseppe Catalano, esperto di lungo corso di que- un dato sorprendente: la riduzione del capitale scrasia tra vecchia e nuova concezione. stioni universitarie, il richiamo all’autonomia e “reputazionale” delle università dell’Italia cen- Il cambiamento di ruolo delle istituzioni univer- alla responsabilità enunciato nell’art.1 di questa trale, nelle quali l’indice di attrattività è sceso dal sitarie va dunque inquadrato all’interno di muta- legge è ampiamente disatteso nei restanti articoli 21,8% nel 2008 al 12,4% nel 2013. Un calo d’interesse menti sociali, economici, del mercato del lavoro e nei provvedimenti attuativi. Gli aspetti incom- che in parte spiega la marcata contrazione delle e dell’educazione avvenuti in tutto il mondo. In piuti della riforma Gelmini sono, a suo parere, «il immatricolazioni nel quinquennio – diminuite del particolare in Europa, la creazione dello Spazio sistema di finanziamento e gli interventi per il 18,3% – ed è in generale sintomo del malessere dei europeo dell’istruzione superiore (Ehea, Euro- diritto allo studio». Critiche e proposte ascoltate giovani alle soglie degli studi superiori, fenomeno pean Higher Education Area), sancito dalle dichia- nei due seminari hanno anche riguardato la tor- questo che converrà indagare con maggiore cura razioni di Budapest e di Vienna del marzo 2010, mentata vicenda delle abilitazioni nazionali e il per evitare decisioni politiche affrettate e parziali. che hanno concluso la prima fase del Processo di reclutamento. Paolo Rossi ha presentato la pro- Pier Giovanni Palla Bologna (1999-2010), ha avuto proprio l’obietti-
6 • il trimestre i social media nell’istruzione superiore ç vai al sommario Universitas 134 • 7 nella didattica. viously the domain of faculty are Lefever & Literature How can technology Regno Unito Rassegna di articoli scientifici, risorse ed esempi now under the control of learners: Numerose sono le analisi sull’uso Web 2.0 rappresentano un set di stru- Currant, 2010 review be used to improve the e Stati Uniti di progetti e iniziative relative all’uso delle tec- searching for information, creating delle tecnologie (vedi tabella), in par- menti con i quali lo studente può con- learner experience at nologie nell’He. Analisi delle tematiche princi- spaces of interaction, forming learn- points of transition ? pali, soprattutto relative alla transizione scuola ticolare di quelle del cosiddetto web tribuire alla produzione attiva di con- (college) / università. Rassegna finale di progetti. ing networks, and so on. Through 2.0 e del social computing, nell’Higher tenuti, piuttosto che alla loro fruizione blogs, wikis, online video, podcasts Education. Tra queste: Selwyn (2012a); passiva (come avviene, per esempio, Armstrong & Review of A review of current and Australia, Paesi Rassegna degli strumenti del web 2.0/Social web. Franklin, 2008 internatio- developing international Bassi, Sud Africa, Analisi degli elementi che ne incentivano l’adozio- and open educational resources, Davis et al., (2012); Slover-Linett & con la televisione). Analogamente si nal practices practice in the use of Regno Unito e ne nell’He (drivers and enablers). Analisi delle bar- learners are able to access content Stoner (2010; 2011; 2012); Conole & Ale- esprimono Lee and McLoughlin (2010), social networking (web Stati Uniti riere e dei possibili benefici, con National Reports from leading lecturers and resear- vizou (2010); Lefever & Currant (2010); che sottolineano che con l’uso dei 2.0) in higher education da diversi Paesi. chers around the world. Through Armstrong & Franklin (2008); Goodye- social media lo studente diviene atti- Goodyear & Articolo University Students’ Australia (anche Si osserva che la ricerca sulle tecnologie didatti- the use of social media, learners are ar & Ellis (2008); Katz et al. (2008). vo co-produttore della conoscenza, Ellis, 2008 Approaches to Learning: paesi anglofoni che è stata spesso intrappolata in un paradigma able to engage and interact with piuttosto che consumatore passivo Rethinking the Place of e occidentali) di confronto semplicistico, tra vecchie e nuo- Technology. ve pratiche, adottando spesso il punto di vista each other and in some cases, di- Le potenzialità e gli usi di contenuti e che l’apprendimento si dell’innovatore piuttosto che un approccio olisti- rectly with researchers and faculty Alcune revisioni della letteratura trasforma in un processo sociale, par- co e la prospettiva dello studente. (Siemens & Weller, 2011, p. 164). mettono in evidenza luci e ombre in tecipativo, mirato a bisogni ed esigen- Katz et al., 2008 Monografia The Tower and the Cloud: Stati Uniti e Cloud computing è qui inteso solo come metafora Con l’uso crescente delle tecnologie una visione complessa (per esempio ze reali piuttosto che all’accumulazio- Higher Education in the paesi anglofoni dell’emergere delle tecnologie dell’informazione digitali stanno emergendo nuovi mo- quella di Selwyn, 2012a), mentre al- ne di conoscenze astratte1. Era of Cloud Computing e della comunicazione. Si analizza il loro uso delli di produzione e nuove forme di tre rassegne di buone pratiche sono 1 Selwyn (2012b, pp. 4-5) sottolinea come l’idea nell’He, il fenomeno della globalizzazione dell’He, la necessità dell’accountability e i benefici che l’It creazione, sviluppo e distribuzione orientate soprattutto a sottolineare i corrente di uso di Internet come attività parteci- pativa e collettiva si riflette nel linguaggio usato offre anche in questo settore, la cultura Open della conoscenza. I nuovi modelli, vantaggi nell’uso di questi strumenti per descrivere i social media. Il loro uso è spesso (Open information, open content, open source), la asserisce Wilson (Wilson et al., 2007), per la didattica. descritto in termini di collaborazione, convivia- ricerca accademica nel “mondo cloudy”. rappresentano una «sfida al modello Per esempio Armstrong & Franklin lità e creatività. Le applicazioni di questi ambien- ti sono percepite come aperte piuttosto che dominante». (2008, p. 5) rilevano che le tecnologie del chiuse, ascendenti piuttosto che discendenti.
10 • il trimestre i social media nell’istruzione superiore ç vai al sommario Universitas 134 • 11 Comunicazione universitaria Evoluzione, sfide e nuovi modelli borazione oltre l’orario di lezione e cativo/universitario e investano in presented at NUI Galway 4th Annual Confe- rence on Teaching & Learning, 8-9 June 2006. i confini fisici dell’aula. E, attraverso infrastrutture e in formazione; - Conole G. & Alevizou P., 2010, A literature re- i social media possono essere resi • agenzie intergovernative, enti no- view of the use of Web 2.0 tools in Higher Educa- profit, enti finanziatori dell’istruzio- tion. A report commissioned by the Higher Edu- pubblici i successi accademici degli cation Academy, Walton Hall, Milton Keynes: studenti e l’uso di questi strumenti ne superiore (He funding agencies) e The Open University.Testo disponibile. A può essere utile per reclutare alunni policy makers che creino program- - Davis III C.H.F., Deil-Amen R., Rios-Aguilar C., & González Canché M.S.,2012, Social lcuni studiosi Alessandro Lovari studenti hanno portato le in specifici programmi. mi per l’adozione di questi strumen- media and higher education: A literature ti e indicatori per misurare l’efficace review and research directions, Report hanno eviden- Docente di Strategie di comunicazione pubblica università a dover ripen- I social media possono offrire varie for- implementazione dei progetti; printed by the University of Arizona and ziato come, nell’Università di Sassari sare la propria comuni- me di supporto ai singoli studenti: orien- Claremont Graduate University. • strategie istituzionali (a livello di singo- - Goodyear P., Ellis R. A., 2008, University fino a pochi cazione e le modalità di tamento, aiuto nella fase di immatrico- lo ateneo o di facoltà/dipartimento); Students’ Approaches to Learning: Rethin- anni fa, i communication relazione con i pubblici. lazione, seminari e informazioni sulle king the Place of Technology, in Distance mix degli atenei italiani fossero ancora troppo Da alcuni anni ormai, le università hanno cambia- borse di studio, etc. L’uso di questi stru- • motivazioni professionali o curriculari; Education, 29 (2), 141-152. - Katz R. (ed.), 2008, The Tower and the tradizionali, ancorati a mezzi cartacei e con un to rotta comunicativa, con una evidente “deriva menti sembrerebbe rafforzare il senso • motivazioni pedagogiche e approc- Cloud: Higher Education in the Era of Cloud rilevante uso delle attività di publicity (Morcellini, digital” dei communication mix universitari: oltre di appartenenza e la partecipazione alla ci didattici. Computing, Washington, Educause. Testo disponibile . 2002; Boldrini & Morcellini, 2005; Lovari, 2010). Le attivi- ai portali web istituzionali sono infatti nate nel vita della comunità accademica. Tuttavia anche in questo caso, come - Lefever R., & Currant B., 2010, How can tà di comunicazione venivano infatti curate da biennio 2008-2009 le prime colonizzazioni del Infine attraverso i social media l’uni- evidenziato in precedenza, esiste technology be used to improve the learner strutture spesso di nuova istituzione, con la pre- web sociale, attraverso l’apertura di presìdi su versità tenta di estendere la sua sfera una discrepanza tra retorica e uso experience at points of transition?, York: > realistic agendas for the future of higher contesto universitario in una “corsa alla matrico- Seppure all’interno di un approccio multicanale, mercato del lavoro, e intrattendento da parte delle 100 migliori universi- education?, in The International Journal of la” (il così detto marketing recruitment), stimo- è evidente che un numero crescente di istitu- un rapporto con gli ex-alunni. tà nel mondo (secondo la classifica Educational Management, 17(6), 248-253. - Scott P., 1995, The Meanings of Mass Higher Edu- lata e fatta ostaggio dalla “riforma del 3+2” e dal zioni universitarie stia integrando nelle proprie dell’US News & World Report 2009) cation, Buckingham, Open University Press. clima di competizione tra gli atenei. strategie comunicative strumenti 2.0 e social L’adozione dei social media ha messo in rilievo che, sebbene più - Selwyn N., 2012a, Social media in higher education, in The Europe World of Learning In quegli anni la comunicazione universitaria go- networking sites allo scopo di diffondere infor- in ambito accademico della metà di queste istituzioni (62%) 2012, 62nd Edition, Routledge. Testo di- deva di budget elevati che permettevano la rea- mazioni senza l’intermediazione dei mass media, Armstrong & Franklin (2008) hanno abbia una/più pagine Facebook, il sponibile. lizzazione di campagne pubblicitarie estensive, di sviluppare una relazione dialogica con gli stu- classificato i principali drivers che tipo di attività prevalente è top-down - Siemens G., & Weller M., 2011, The Impact of Social Networks on Teaching and Learning. indirizzate all’opinione pubblica e agli opinion denti durante tutto il ciclo di vita accademica, da guidano l’adozione di social media in broadcasting, ovvero limitato all’uso Rusc (Revista de Universidad y Sociedad del maker, piuttosto che calibrate su target specifici studenti potenziali a matricole, da laureandi ad ambito accademico: accanto a quelli trasmissivo di informazioni da par- Conocimiento), 8 (1), 164- 170. Testo dispo- nibile. come gli studenti potenziali e le loro famiglie. Era alumni (Lovari, Mazzei & Vibber, forthcoming). te dell’università, spesso limitando
12 • il trimestre i social media nell’istruzione superiore ç vai al sommario Universitas 134 • 13 rale resistenza all’adozione di un vero in modo diverso dalle altre la “dome- nell’accettare una modalità di comu- coerenza d’immagine e di accuratez- e proprio approccio dialogico con gli sticazione” del web sociale, con per- nicazione digitale che implica la co- za delle informazioni, soprattutto in studenti, come mostra la chiusura del- corsi di innovazione caratterizzati struzione e la gestione di un modello casi di crisi dove è necessario un pre- le bacheche di Facebook ai commenti da complesse e articolate pratiche relazionale dinamico (Lovari, Mazzei & sidio forte dell’istituzione. Per gesti- e ai messaggi degli studenti in circa la di assemblaggio (assembled mix) tra Vibber, forthcoming). re al meglio la strategia, le università lato della pianificazione strategica è descrizione, confermando che si trat- metà degli atenei italiani. tecnologie digitali e culture comuni- L’uso dei social media nel communi- dovrebbero inoltre adottare un so- fondamentale definire una policy per ta della presenza ufficiale dell’ateneo cative proprie di ogni ateneo. In alcuni cation mix deve essere considerato cial media plan e armonizzarlo all’in- ottimizzare la presenza dell’universi- anche attraverso l’uso del logotipo Social media, tra broadcasting casi assistiamo a una proliferazione di strategico in quanto vero e proprio terno delle strategie comunicative tà sul social web. dell’università. Tuttavia, queste azio- e voglia di relazionalità presenze social della stessa università: marker identitario: la presenza sui so- dell’ateneo, dialogando con gli uffici Per esempio, è indispensabile definire ni non sono sufficienti per determina- Parafrasando le parole di James Gru- pagine istituzionali, profili di uffici e di cial media comunica chiaramente la di comunicazione e informazione. i modi e i tempi di risposta agli utenti re se una pagina è ufficiale: per que- nig (2009) sembra che gli atenei stiano dipartimenti, presìdi gestiti da perso- scelta di essere trasparenti e la volon- In secondo luogo, l’uso strategico per poter garantire il potenziale dialo- sto motivo, si consiglia di inserire una utilizzando i nuovi media partecipati- nale esterno agli uffici di comunica- tà di aprire l’università al dialogo con dei social media implica la scelta degli gico e di engagement di queste piatta- social media bar sul portale istituzio- vi nella vecchia tradizionale maniera, zione, evidenziano quel clima di wild i suoi pubblici. obiettivi e della strategia editoriale forme. È inoltre necessario decidere nale in modo che gli studenti possa- in modalità asimmetrica e top-down, west dei social media che caratterizza Sulla base di questi assunti, è possibile da utilizzare nei presìdi istituzionali. se aprire o meno la pagina ufficiale ai no facilmente riconoscere e connet- come se fossero brochure o press rele- le prime fasi del processo di adozione definire alcune linee guida da adotta- Tra i possibili obiettivi: migliorare la post e ai commenti degli utenti, e iden- tersi ai presìdi social ufficiali cliccando ases. Per sfruttare al meglio le poten- dei social in ambito istituzionale (Mergel re per gestire strategicamente i social reputazione dell’università, costru- tificare le azioni da intraprendere in su queste icone. zialità dialogiche di questi mezzi, oc- & Bretschneider, 2013). media per sviluppare relazioni tra uni- ire e/o consolidare un rapporto di caso di messaggi critici o addirittura In quarto luogo, è strategico fornire corre invece adottare una differente Così notiamo come le presenze uffi- versità e studenti e per “coltivarle” du- loyalty con i propri utenti, raccogliere offensivi verso l’ateneo. feedback ai propri utenti sul fatto che strategia, innescando un nuovo patto ciali social non siano visibili nei portali rante tutto il ciclo di vita universitario. il feedback dei pubblici connessi, svi- In terza istanza, per evitare possibili i loro messaggi siano stati presi in con- comunicativo; altrimenti il rischio è di ufficiali universitari, quasi come se In primis, è importante identificare luppare un senso di orgoglio e di ap- confusioni con falsi profili universi- siderazione per migliorare la relazio- promuovere una mera retorica dell’in- alcuni atenei fossero timorosi di mo- l’ufficio incaricato di gestire la pre- partenenza negli studenti, ascoltare tari, il responsabile della comunica- ne dialogica o la qualità dei servizi. novazione tecnologica (Lovari 2013), strare un investimento strategico sui 1 Cfr. #socialUniversity: le università italiane sui le loro esigenze per migliorare e ot- zione sui social media dovrebbe re- Per questo motivo, le università do- deludendo le aspettative dei pubblici, social media come mezzi di comuni- social network timizzare la gestione dei servizi. Dal digere accuratamente la sezione di vrebbero innanzitutto concentrarsi
14 • il trimestre i social media nell’istruzione superiore ç vai al sommario Universitas 134 • 15 Perché essere sui social network su come sono state utilizzate le “voci gi per valutare questioni specifiche, Conference on Quality and Service Sciences quanto i media tradizionali. I social media possono essere un driver di inno- digitali” nei processi decisionali univer- possono realizzare analisi del conte- (Icqss), (1-15), August 27-29, Verona. vazione per gli atenei? - Boldrini M., Morcellini M. (a cura di),2005, sitari, creando modi per visualizzare, di- nuto dei messaggi postati (anche at- Un’idea di università, FrancoAngeli, Milano. Quali benefici ne derivano all’immagine dell’u- Ne sono convinto. Un ateneo, infatti, può comu- stribuire e diffondere questo feedback, traverso forme evolute di sentiment - Grunig J. E., 2009, Paradigms of global public re- niversità? nicare efficacemente sui social media solo se al lations in an age of digitalisation, in Prism, 6, 2. anche attraverso l’uso di infografiche. analysis), o sperimentare tecniche - Lovari A., 2010, Università on the Wall. Gli atenei Comunicare in maniera più efficace e, più in ge- suo interno le informazioni circolano bene. Queste azioni aiutano a costruire la fi- di etnografia digitale per analizzare e il mondo universitario nelle bacheche di Face- nerale, segnalare che l’università è al passo coi
16 • il trimestre i social media nell’istruzione superiore ç vai al sommario Universitas 134 • 17 Le buone pratiche #socialUniversity degli atenei italiani A marzo 2014 il Nexa Center for Internet & Twitter: rispettivamente il Politecnico uffici afferenti all’area della comunicazio- I Society del Politecnico di Torino ha pubbli- di Torino, su Facebook dal 2008, e l’Uni- ne esterna degli atenei. Su Facebook gli n qualità di ufficio In che modo e con quali risultati si svolge la per lanciare una pagina cato la ricerca #socialUniversity: le universi- versità di Scienze gastronomiche di Bra- uffici che fanno capo all’area dell’orienta- tà italiane sui social network che analizza la Pollenzo, su Twitter dal 2009. mento gestiscono l’11% dei canali, mentre stampa, quali sono comunicazione “social” del brand, delle attività dedicata esclusivamen- presenza delle nostre 96 università sui tre Per quanto riguarda YouTube, il social il 10% dei tweet è gestito da uffici che trat- le attività compiu- istituzionali e degli eventi delle università te alle news d’ateneo maggiori social network (Facebook, Twit- network dei video, il 61% delle università tano specificamente la comunicazione sul te per rendere pre- italiane? A chi è affidata? Quanto impegno dove promuovere tutte ter e YouTube). ha aperto un account per caricare video- Web. sente l’Ateneo sui social richiede? Abbiamo intervistato gli uffici stampa le iniziative e opportuni- La ricerca, presentata alla stampa dal di- lezioni, estratti di conferenze e materiale Un dato sorprendente è che il 43% dei ca- network e, in generale, di 9 università italiane (Sapienza Università tà sviluppate nell’ambito rettore del Nexa Juan Carlos De Martin, promozionale. Il 19% è presente anche sul- nali non permette agli utenti di lasciare nel web? di Roma, Università degli Studi del Sannio, dell’Università, ma non evidenzia una recente tendenza delle uni- la piattaforma della Apple “iTunes U”. messaggi in bacheca. Tuttavia, tra quelli Firenze Università degli Studi di Siena, Università degli solo. versità a inglobare la gestione dei social Dai dati della ricerca si evince come le pri- che li hanno abilitati, sono stati selezionati L’Università Studi di Pavia, Università del Piemonte Orientale Perugia Stranieri network nella propria strategia di comu- me dieci università per numero di follo- quattro (La Sapienza, Unitelma Sapienza, di Firenze “Amedeo Avogadro”, Università del Salento, Il nostro nicazione: Facebook e Twitter risultano wers sui canali social sono quasi tutte sta- Politecnico di Milano, Università G. D’An- ha aperto i Università degli Studi di Firenze, Università Ufficio si oc- quelli più gettonati dagli atenei. tali, mentre nell’analisi della “popolazione nunzio) con la maggiore percentuale di canali ufficiali sui social degli Studi di Parma e Università per Stranieri cupa di pub- Facebook, destinato all’interazione con gli attesa” (numero di studenti più numero post da parte degli utenti sul totale dei media nel 2013. La ge- di Perugia) per capire quali siano gli obiettivi blicare le studenti, è utilizzato dall’80% delle univer- di docenti e ricercatori di ogni ateneo che post raccolti ed è stato analizzato il tasso > stione dei profili social di concreti della creazione di account istituzionali informazioni contenute sità: il Politecnico di Torino, per primo, aprì dovrebbero frequentare il canale social) di risposta, rilevando che il tempo medio ateneo è stata affidata sui principali social network. nei comunicati stampa l’account nel 2008, mentre il 2011 è stato primeggiano gli istituti privati di medie d’attesa per una risposta è di circa un gior- all’Ufficio Progettazione anche sulla fan page isti- l’anno del picco di iscrizioni. Il canale Face- dimensioni, le università per stranieri e gli no lavorativo. book è gestito in prevalenza dall’Ufficio co- istituti superiori di ricerca. La popolazione La ricerca ha effettuato anche un confron- Comunicazione che, di tuzionale di Facebook, e municazione dell’università, ma l’apertura attesa è alta anche per le università tele- to internazionale fra cinque Politecnici concerto con l’Ufficio Stampa, li alimenta di conte- i video promozionali istituzionali sul canale You di uffici destinati prettamente alla comuni- matiche; UniPegaso e Universitas Merca- (Milano, Torino, Utm-Monaco di Baviera, nuti, secondo un piano editoriale periodico. Tube. Linkedin è utilizzato per la diffusione delle cazione tramite social network è ormai una torum sono ai primi posti nella classifica Epfl-Losanna, Eth-Zurigo), constatando Parma La presenza dell’Ufficio Stam- iniziative di job placement, mentre il profilo isti- realtà. degli account Facebook, così come l’Uni- che le due università italiane pubblicano pa sul web si esplicita soprattutto sul tuzionale su Twitter per la condivisione di infor-
18 • il trimestre i social media nell’istruzione superiore ç vai al sommario Universitas 134 • 19 primo impegno è stato tutto la diffusione tra gli gare con i colleghi presenti su queste to quotidiano delle pagi- destinatari della comunicazione; in pa- dalità di contatto. In altri termini, consi- quello di uniformare la pre- studenti di questi strumenti piattaforme, inserendoci quotidiana- ne istituzionali dei diversi role semplici, mostrare ciò che siamo, deriamo i social network come mezzi in senza su diversi social (in sono state le ragioni princi- mente nel flusso delle tematiche rile- social network si intende mettendoci la faccia in senso letterale. più per relazionarci con altri interlocu- passato c’erano più di trenta pagine pali che hanno portato, già dal luglio del vanti dell’agenda giornalistica. Abbia- coinvolgere sempre più gli studenti e i Salento Le attività de- tori specialmente orientati verso questi aperte su Facebook), differenziando 2011, a sperimentare le prime presenze mo ottenuto fin qui risultati interessan- diversi stakeholder nella vita dell’Ateneo gli Uffici Comunicazione canali. Per esempio, attraverso Twitter i contenuti per sfruttare al meglio le su Facebook di Unisannio, prima come ti sia in termini di diffusione delle noti- per farlo conoscere ai potenziali futuri vengono integrate per ci siamo inseriti nel flusso di trasmissioni loro peculiarità, ma fornendo un’im- profilo e successivamente, nel 2013, zie sia di ampliamento delle relazioni iscritti e alle loro famiglie. Per fare ciò è valorizzare i successi e le radio, profili di specialisti di tecnologie. magine coerente e immediatamente come pagina. Dopo è arrivato Twitter riconoscibile dell’Ateneo. Ora stiamo e di recente Google+. Fermo restando media. Aspetti positivi di questi mezzi necessario un costante miglioramento iniziative culturali e a sfondo sociale Consideriamo Facebook utile per diffon- cercando di porci come riferimento che la presenza istituzionale sul web è sono l’immediatezza e la capillarità, la qualitativo e quantitativo dei post/tweet dell’Università, in modo da sollecitare dere immagini, video e, in futuro, anche informativo e non solo promozionale garantita principalmente da un sito web possibilità di interfacciarsi con reda- pubblicati, curandone in particolare il ta- le “condivisioni” sui social network. A per registrazioni. per gli utenti, sia attraverso le “diret- di ateneo e, per adesso, da altri 3 siti di zioni di radio e tv, raggiungere blogger, glio comunicativo (a seconda dei diversi tale scopo, vengono utilizzate anche te social” degli eventi, sia facendo da Dipartimento, tutti in fase di evoluzione. diffondere contenuti multimediali più strumenti e target tipici dei differenti so- le notizie pubblicate su vari portali Come viene recepito questo impegno tramite tra gli utenti e gli uffici nel re- Sapienza All’interno dell’Uf- facilmente e in maggiore quantità. cial) e il corredo di immagini. In occasio- online che traggono spunto da comu- nella social presence da parte del perso- perire risposte, soprattutto nei perio- ficio Stampa è presente un ne di particolari eventi, l’Ateneo cerca di nicazioni istituzionali inviate dall’Uf- nale docente e tecnico-amministrativo? di critici delle immatricolazioni e dei addetto alla comunicazio- Quali sono le finalità e gli obiettivi del- offrire una copertura live in grado di sol- ficio Comunicazione e relazioni con la Firenze Da quando sono test di ingresso. ne integrata che cura, tra le le attività svolte per aumentare la pre- lecitare ancor di più la condivisione e la stampa. Si lavora quindi in modo inte- stati aperti i profili social Salento L’Ufficio Comu- altre cose, i profili social della Sapien- senza social della vostra Università? partecipazione. grato e cross-mediale. abbiamo riscontrato una nicazione e relazioni con za (Facebook, Twitter, YouTube per il Firenze Ascoltare e moni- Perugia Stranieri Gli obiet- Sannio Anche se al momento forte partecipazione da la stampa si occupa della momento), in collaborazione con altri torare la propria utenza, tivi vengono condivisi con il l’Ufficio Stampa e Comuni- parte del personale docente e tecnico- diffusione di informazio- colleghi che si occupano di profili so- diffondere informazioni top management dell’Uni- cazione dell’Università del amministrativo. Il numero dei follo- ni e notizie sui portali di informazio- cial più specifici (Fb per gli studenti, Tw utili per studenti, docenti versità tramite un piano annuale che Sannio può contare su una wers sui vari canali è cresciuto rapida- ne; l’Urp si occupa della gestione dei ricerca, etc.) che formano la redazione e personale, creare un dialogo e un’in- contiene le linee strategiche della co- singola unità di personale, quasi quoti- mente e continua ad aumentare gior- profili ufficiali su Facebook e Twitter. social dell’ateneo. L’Ufficio Stampa terazione che porti alla partecipazione municazione sui social media, comun- dianamente vengono compiute azioni no dopo giorno.
20 • il trimestre i social media nell’istruzione superiore ç vai al sommario Universitas 134 • 21 Il regista della serie, Federico Caponera, è attualmente il responsabile della comu- prezzata anche dal personale docente se verso queste attività e nicazione mediante i social network dell’Università Campus Bio-Medico e questo e tecnico-amministrativo. I post/tweet verso le relative potenzia- spiega anche come la web fiction, genere che sta spopolando soprattutto negli pubblicati riguardano, infatti, non solo lità. L’interesse è manife- Stati Uniti, sia rientrata all’interno della strategia di comunicazione dell’Ateneo ro- le iniziative d’interesse studentesco, ma stato in particolare con la frequente mano per attirare un ideale pubblico formato da studenti, al momento della scelta l’intero panorama di eventi e opportuni- richiesta di aprire ulteriori profili social post diploma, e futuri pazienti del Policlinico annesso. tà relativi all’Università, ai suoi Collegi e dell’ateneo (per esempio pagine Fb di Protagonisti degli episodi sono due giovani promesse dell’università: Sara (Beatri- anche alla città. Aumentano le richieste dipartimento o di corso di laurea, Tw di Quali potrebbero essere i passi suc- inaugureremo ufficialmente il canale ce Bertozzi), brillante ma goffa specializzanda, e Marco (Giuseppe Serena), spacco- di docenti che chiedono di dare visibilità particolari progetti), tanto che è stato ne ed esuberante laureando in Ingegneria, alle prese con la creazione del Dr. Rob cessivi per incrementare la presen- Youtube, e stiamo valutando l’utilità agli eventi da loro organizzati, alle ricer- ritenuto opportuno consentire l’aper- (interpretato da Stefano Nicotra), la sperimentazione beta di un innovativo proto- za social dell’Università, a fronte del di attivare altri canali. Il problema prin- tipo di robot medico umanoide. I suoi potenti circuiti, proprio alla vigilia dell’avvio che svolte o alle loro pubblicazioni. tura di profili autonomi di queste realtà, possibile sviluppo di nuovi strumenti cipale però non è più quello di trovare dei test sul suo funzionamento – dieci giorni di visite mediche a pazienti ignari della Perugia Stranieri È molto secondo precise linee guida, nell’ambi- e nuove tecnologie di comunicazione? nuovi strumenti di comunicazione – sua natura – vengono danneggiati da un gesto maldestro di Sara e ne causano apprezzato e c’è una bel- to di un universo social della Sapienza. Firenze L’Ateneo fiorenti- che sono sovrabbondanti – ma piut- improvvisi e imprevedibili malfunzionamenti. Guai e imprevisti, ai quali dovranno la risposta del personale Siena Il nostro pubblico di no è al momento presente tosto quello di mantenere e gestire porre rimedio, di volta in volta, i due giovani, che hanno preferito nascondere il docente, non docente e riferimento sono i media e su 8 social media, il nostro quotidianamente il dialogo, generan- problema ai docenti sviluppatori del prototipo, nella speranza di riparare il Dr. Rob degli studenti in termini i loro operatori, ma è ine- interesse è seguire l’evol- do contenuti e coinvolgendo gli utenti prima della presentazione ufficiale alla stampa. Guarda le puntate. di partecipazione, contributi e condivi- vitabile intercettare an- Due elementi hanno caratterizzato la realizzazione della web-fiction. L’intera pro- versi di queste piattaforme e decidere nella produzione di contenuti propri. sione dei contenuti. che altri tipi di utenza. Alcuni docenti duzione, che ha visto oltre trenta persone impegnate tra cast e maestranze, è sta- di volta in volta quale canale utilizzare. Pavia Come preceden- Piemonte Orientale Al mo- particolarmente attivi su questi mezzi ta realizzata a costo zero. Per renderlo più appetibile ai giovani, il cast è stato Parma Il mondo dei so- temente indicato, l’Uni- mento i social sono visti come incominciano a utilizzarli per dialogare composto da dipendenti del Campus Bio-Medico e da guest star come i calciatori cial media è in continua e versità di Pavia ha un sito elemento marginale e sfrut- con l’Ufficio Stampa. Una modalità che della Roma Pablo Daniel Osvaldo e Mattia Destro. Sul piano tecnico, alla web fiction rapidissima evoluzione, istituzionale del quale è in tabile soprattutto per l’at- stiamo sperimentando con successo hanno lavorato prevalentemente diplomati del Master in Scrittura e produzione per cui un primo impegno corso un restyling grafico e una riorga- tività promozionale. Fatica sono la raccolta e la pubblicazione del- per la fiction e il cinema dell’Università Cattolica di Milano. D. G. da affrontare è certamente quello di nizzazione strutturale, e sta per lancia- ancora a passare il concetto di strumento la rassegna stampa su Storify. “rimanere al passo”. A brevissimo re una pagina dedicata esclusivamente
22 • il trimestre i social media nell’istruzione superiore ç vai al sommario Universitas 134 • 23 Nuove risorse per la didattica Ovviamente si tratta di un’accezione che coz- migliorare l’apprendimento universitario nella alle notizie d’Ateneo grazie ai quali di- Piemonte Orientale Cerchiamo di menti ci consentiranno di raggiungere za con le attuali forme di istruzione superiore, sua forma corrente e coloro che credono che i venterà ancora più facile comunicare esplorare ogni nuovo canale che i nostri principali utenti. dove i concetti di intelligenza collettiva (Levy, social media esistano per sovvertire (e, in ultima le notizie e condividerle tramite i social viene creato. Per fare un esem- Sapienza La Sapienza moni- 1996) e connettiva (de Kerckhove, 1997), di “moder- analisi, sostituire) l’istituzione universitaria. network in un’ottica di integrazione e pio, abbiamo anche creato play- tora con attenzione i nuovi nità liquida” (Bauman, 2010) e di produzione della Il concetto di “decentralizzazione” è stato spes- sostegno reciproco tra i diversi canali. list delle colonne sonore dei nostri eventi canali che sono resi dispo- conoscenza in continuo fieri – in cui le informa- so esasperato. Già nel 2007 Wilson ipotizzava
24 • il trimestre i social media nell’istruzione superiore ç vai al sommario Universitas 134 • 25 etc. e l’università si limita a fornire scimento da parte delle istituzioni to supportato dalle tecnologie c’è stessi, che creano tag per definire i un supporto organizzativo. per chi utilizza metodologie didat- una forte tendenza a promuovere contenuti e le risorse. Il concetto di decentralizzazione tiche innovative; costi connessi alle il passaggio dalle piattaforme isti- I social network incoraggiano il dia- non è solo tecnologico ma suppor- innovazioni; mancanza di supporto tuzionali, sostanzialmente basate logo e lo scambio peer-to-peer, faci- tato da molte teorie dell’apprendi- tecnico per il docente che voglia in- sui corsi, al Ple (Personal Learning litano la collaborazione e lo sviluppo mento, come quelle costruttiviste e trodurre tecnologie nel suo corso; Environment), l’ambiente di appren- delle abilità comunicative. Queste postcostruttiviste. Talvolta però si è aspettative non realistiche (da parte dimento personale (Attwell, 2007) e, sono tutte caratteristiche che, come Il rischio di replicare vecchi schemi La diffusione dei modelli di social portato all’estremo, ipotizzando che sia di docenti sia di studenti nei con- successivamente, al Pln (Personal Le- notano Siemens & Weller (2011), le con nuovi linguaggi networking in ambito universitario prima o poi – come accaduto in alcu- fronti delle tecnologie); difficoltà da arning Network), la rete di apprendi- piattaforme istituzionali (Lms) hanno Come abbiamo già detto in preceden- è visto anche talvolta con timore, ni settori economici, per esempio le parte dei tecnologi di comprendere mento personale (Downes, 2010). tentato invano di realizzare in circa za, i principi su cui si basano i social come riconosce Selwyn (2009a): agenzie di viaggio – anche in cam- l’immagine globale della realtà acca- Secondo uno studio americano un decennio di adozione da parte del- media sono talvolta diversi – se non Fears abound within some sections po educativo si possa produrre una demica e, quindi, di offrire soluzioni sull’uso delle tecnologie da parte le istituzioni di istruzione superiore. addirittura diametralmente opposti of the educational community that vera e propria disintermediazione. adeguate. degli studenti che vanno al college Molti studiosi sostengono che i so- – rispetto a quelli su cui per secoli si è social networking sites could con- Un’analisi compiuta da Bates & San- Tutto questo si traduce in istituzio- (Smith, Rainie, Zickuhr, 2011) l’86% degli cial media possono supportare un retto il sistema universitario e nell’a- tribute to the intellectual and scho- grà (2011) su un gruppo di università ni universitarie impreparate ad ac- studenti undergraduate e l’82% dei tipo di «apprendimento centrato dozione dei nuovi linguaggi gli atenei larly de-powering of a “Google Ge- europee e nordamericane evidenzia cogliere l’innovazione a vari livelli graduate utilizza siti di social networ- sullo studente» (Goodyear & Ellis, 2008). rischiano di continuare a mantenere neration” of learners incapable of che ci sono ancora molte barriere – organizzativo, tecnico, infrastrut- king. Mori (2007) rileva che il 95% degli Ovviamente la tecnologia è solo uno il loro accento originale: è questo per independent critical thought and all’utilizzo delle tecnologie nella di- turale – e da vari punti di vista, dalle studenti universitari britannici utiliz- strumento e, come sottolineano esempio il caso della distribuzione di generally hasten the onset of what dattica universitaria e alla diffusione competenze ai modelli pedagogici e za regolarmente questi strumenti. McLoughlin & Lee (2010, p. 1), affinché contenuti attraverso YouTube Edu, Ziegler has termed the “mis-educa- dell’e-learning in ambito accademico. didattici inadeguati. In Italia, secondo dati Istat (2011), le istituzioni educative possano dav- iTunes U e Academic Earth, progetti tion of Generation M” (p. 158). Nodi critici sono rappresentati da: In generale esiste una disparità evi- l’82,9% degli studenti tra i 18 e il 19 vero beneficiare dei loro effetti, oc- molto interessanti ma che replicano Anche altri studiosi sono piuttosto una cultura accademica ancora dente tra retorica e pratiche d’uso anni utilizza abitualmente siti come corre fondare le attività didattiche su e amplificano i modelli più formali scettici e timorosi di un potenziale molto legata alla tradizione e restia dei social media in ambito universi- Facebook e Twitter. un preciso framework pedagogico. della Higher Education. impoverimento delle abilità intellet-
26 • il trimestre i social media nell’istruzione superiore ç vai al sommario Universitas 134 • 27 on Facebook!”: an investigation of students’ jectory of civilization: we are evol- quotidiana, per gli scambi sociali e Riferimenti bibliografici educational use of Facebook. Poke 1.0 - Fa- ving from cultivators of personal per motivi ludici) e learning techno- cebook social research symposium, Uni- - Attwell G., 2008, The Social Impact of Per- versity of London, 15th November 2007. knowledge into hunters and gathe- logies (le tecnologie che si utilizzano sonal Learning Environments in Connected Testo disponibile. Minds, Emerging Cultures: Cybercultures - Selwyn N., 2009, Faceworking: exploring stu- rers in the electronic data forest. soprattutto per motivi di studio). in Online Learning, Information Age Publi- dents’ education-related use of Facebook, in In the process, we seem fated to In realtà, come sottolineano Sie- shing, Charlotte, NC. Learning, Media and Technology, 34 (2), 157- sacrifice much of what makes our mens & Weller (2011) numerosi aspet- - Bates A. & Sangrà A., 2011, Managing Techno- 74. Testo disponibile. logy in Higher Education: Strategies for Tran- - Selwyn N., 2012, Social media in higher edu- minds so interesting. ti sono ancora da esplorare, riguardo sforming Teaching and Learning, Jossey- cation, in The Europe World of Learning Talvolta sono gli studenti stessi ad all’impatto dei social network in am- Bass/John Wiley & Co, San Francisco. 2012, 62nd Edition, Routledge. Testo dispo- - Bauman Z., 2010, Forty-four letters from the nibile. opporsi alla “colonizzazione” dei bito universitario e, più in generale, liquid modern world, Polity, Cambridge. - Selwyn N., 2012b, I social media nell’educazio- loro strumenti preferiti per scopi educativo. Come abbiamo accen- - Bruns A., 2008, Blogs, Wikipedia, Second Life ne formale e informale tra potenzialità e real- and beyond, Peter Lang, New York. tà, in TD Tecnologie Didattiche, 20 (1), 4-10. educativi e didattici. nato, ci sono numerosi aspetti che - Carr N., 2010, The Shallows: What the Inter- - Siemens G., 2005, Connectivism: A learning the- Selwyn (2007) analizza oltre 68.000 evidenziano il tentativo di conciliare net Is Doing to Our Brains, Norton, London. ory for the digital age, in International Journal - Crook C., 2012, The “digital native” in con- of Instructional Technology and Distance Lear- wall posting di Facebook prodotti dimensioni dicotomiche come per text: tensions associated with importing ning, 2 (1). Testo disponibile. da studenti universitari, scoprendo esempio: apprendimento formale e Web 2.0 practices into the school setting, in - Siemens G., & Weller M., 2011, The Impact of che gli scambi su argomenti legati informale; piattaforme/spazi struttu- Oxford Review of Education, 38(1), 63-80. Social Networks on Teaching and Learning, - de Kerckhove D., 1997, Connected intelligen- in Rusc (Revista de Universidad y Sociedad all’apprendimento universitario rap- rati e non strutturati; apprendimen- ce: the arrival of the Web society, Somervil- del Conocimiento), 8 (1), 164- 170. Testo di- presentavano solo una piccolissima to auto-diretto o eterodiretto (flussi le, Toronto. sponibile. - Downes S., 2010, New Technology Supporting - Smith A., Rainie L., & Zickuhr K., 2011, Col- parte del totale. discendenti o ascendenti); apertura Informal Learning, in Journal of Emerging lege students and technology, Pew Internet Gli studenti, come molte altre cate- e chiusura di contenuti e applicazio- Technologies in Web Intelligence, 2 (1), 27-33. & American Life Project. Testo disponibile. - Goodyear P., Ellis R. A., 2008, University - Thomas D., Seely-Brown J., 2011, A new cultu- gorie di persone, utilizzano i social ni; privacy e sicurezza, da un lato, po- Students’ Approaches to Learning: Rethin- re of learning, Createspace, Charleston, SC. network soprattutto per comunica- polarità e diffusione, dall’altro. king the Place of Technology, in Distance - Weiler A. 2005, Information-seeking behavior Education, 29 (2), 141-152. in generation-Y students: motivation, critical re. C’è una grande resistenza da par- Siemens (Siemens & Weller, 2011) sottoli- - Gouseti A., 2010, Web 2.0 and education, Lear- thinking and learning theory, in The Journal of te degli studenti nei confronti di usi nea che gli studenti devono ancora ning, Media and Technology, 35 (3), 351–56. Academic Librarianship, 31, 46–53.
28 • il trimestre i social media nell’istruzione superiore ç vai al sommario Universitas 134 • 29 Yell / Tell Comunità online per ovvero comunicando con colleghi che insegnano in Grazie alla flessibilità della piattaforma open access verticale per favorire la continuità e ai bambini della scuola primaria e gnante esteri che abbiamo scopi simi- ordini di scuola diversi (scuola dell’infanzia, scuola LearnWeb2.0 del Centro di ricerca informatico L3S la coerenza nelle proposte didattiche dell’infanzia. li di condivisione e collaborazione tra primaria, scuola secondaria di primo e secondo gra- Research Center di Hannover, agli strumenti e alle e di formazione. La comunità online su piattaforma è scuola ed università, coinvolgendo do in collaborazione con i formatori dell’università). potenzialità che la piattaforma offre, la comunità La piattaforma è flessibile e facilmen- stata aperta nel gennaio 2012 grazie centri accademici di ricerca all’avan- di insegnanti, formatori e ricercatori può collabo- te adattabile alle diverse necessità al Centro L3S Research Center1. Da guardia nel settore della formazione Finalità, funzioni e potenzialità rare e condividere pratiche, competenze, strate- d’uso; include strumenti per la con- allora ci sono stati vari cambiamen- e della ricerca attraverso progetti eu- Lo scopo principale di Yell/Tell è quello di collega- gie, materiali, risorse online sia create dai singoli divisione di risorse e la possibilità di ti sulla base del feedback dato dagli ropei e transnazionali. re la ricerca sull’apprendimento delle lingue e le insegnanti che da gruppi di lavoro che risorse pro- commentare e comunicare attraver- utenti attraverso commenti e que- Potranno partecipare a questo labo- buone pratiche in una sinergia che fessionali Open Educational Resources (risorse gra- so forum; è anche un motore di ricer- stionari. ratorio di condivisione e formazione
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