UNA SPERIMENTAZIONE IMPORTANTE E FATICOSA
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STUDI E RICERCHE Un progetto per l’inclusione di Rom e Sinti UNA SPERIMENTAZIONE IMPORTANTE E FATICOSA ANTONIO CINIERO Il progetto PAL ha coinvolto amministrazioni pubbliche, associazioni del terzo settore, onlus e associazioni di rom e sinti in otto città italiane. Tra difficoltà, pregiudizi ma anche sforzi per trovare soluzioni rispettose della dignità delle persone e delle comunità interessate L’ Italia fino all’adozione della Strategia Nazionale per l’Inclusione dei Rom i gruppi rom, di quelli itineranti e di quelli dei Sinti e dei Caminanti (2012)1 non ha mai avuto uno strumento poli- stanziali, di quelli di cittadinanza italiana tico nazionale con il quale approcciare la presenza dei rom sul proprio così come di quelli provenienti dall’est territorio.2 La maggior parte degli interventi attuati nei confronti dei europeo, prima dai Paesi della ex-Jugo- gruppi rom hanno avuto scala locale, soprattutto regionale e comunale slavia (molti dei quali profughi in fuga da (Pontrandolfo, 2019). Quest’insieme di politiche attuate dagli anni Ottanta a oggi è guerre o apolidi) e poi dalla Romania e stato ampiamente studiato e fortemente criticato, in ambito sia nazionale che inter- dalla Bulgaria, hanno assegnato ai di- nazionale.3 Sono state politiche in larga parte fallimentari che, anziché contrastare, versi gruppi rom una specifica formula di hanno incentivato forme di esclusione sociale. L’istituzione dei campi è il dispositivo housing, escludendo a priori altre opzioni politico-spaziale che meglio sintetizza l’approccio che le politiche locali italiane hanno dalla gamma delle soluzioni possibili. riservato ai gruppi rom. L’idea largamente diffusa tra i decisori I campi, aree di sosta pensate inizialmente per “promuovere e proteggere i sinti politici di individuare aree destinate alla giostrai”, ma poi usati come strumento unico per gestire il problema abitativo di tutti costruzione dei campi rom è stata, spes- ARTICOLO 33 | N 9-10 2021 47 www.edizioniconoscenza.it
STUDI E RICERCHE Un progetto per l’inclusione di Rom e Sinti so inconsapevolmente, frutto e retaggio La problematica Nella città di Napoli sono state stimate degli stessi principi che in passato ave- presenza rom nelle città tra 1.100 e 1.400 persone rom, per la vano guidato l’identificazione di aree gran parte rumene o originarie dell’ex- particolari in cui costruire sanatori e ma- In tutte le città coinvolte nelle attività Jugoslavia. Nella città partenopea sor- nicomi dove riunire soggetti indesiderati, del progetto la forma del campo sosta è gevano 4 insediamenti formali (dove proteggere simbolicamente il resto del stata quella maggiormente utilizzata per vivevano circa 700 persone) e due inse- territorio e della società (Foucault, diamenti informali (dove vivevano circa affrontare la questione abitativa dei 1961), stabilire un limite, allontanare – 800 persone). Nel caso di Napoli è stato gruppi rom di origine straniera giunti sui anche visivamente – individui conside- possibile stimare in almeno 50 il numero singoli territori a seguito di un processo rati difficilmente “assimilabili”, se non ad- dei rom presenti in appartamenti. migratorio. Solo Cagliari e Messina ave- dirittura pericolosi. Nel resto delle città, il numero stimato vano sperimentato processi di supera- Nel panorama europeo, l’Italia è di rom e sinti era inferiore alle 300 unità. mento degli insediamenti presenti sul l’unico paese ad aver utilizzato la forma A Cagliari erano circa 270 di origine bo- territorio finalizzati all’inserimento abita- del “camping etnico” quale soluzione sniaca, per la gran parte (196) presenti in tivo e all’inclusione sociale. abitativa destinata ai gruppi rom, con- appartamenti a seguito di uno specifico Tra le città coinvolte nelle attività pro- sentendo l’istituzione, nei fatti, di un si- intervento volto al superamento dell’in- stema abitativo parallelo strutturato su gettuali, Roma era quella che registrava sediamento che sorgeva in città. Cata- base etnica, che nel 2000 portò l’Euro- il maggior numero di presenze rom e nia contava circa 250 rom, per la pean Roma Rights Centre a definire l’Ita- sinte sul territorio, e anche il maggior nu- maggior parte provenienti dalla Roma- lia “il paese dei campi”. mero di insediamenti, sia formali che in- nia, presenti in insediamenti informali. A Questo approccio, ancora oggi molto formali.5 Con riferimento alla consisten- Bari, i circa 250 rom (per la gran parte di diffuso, inizia piano piano a essere za numerica, sul territorio della capitale origine rumena) vivevano in due inse- messo in discussione. Negli ultimi dieci erano stimati6 circa 6.000 rom e sinti che diamenti, uno formale e l’altro informale, anni, per esempio, è diminuito il numero vivevano in 16 insediamenti formali oltre che in stabili occupati abusiva- di campi rom gestiti da amministrazioni (dove erano presenti circa 4 mila per- mente. A Genova, erano presenti circa pubbliche, e sempre meno se ne costrui- sone), 300 insediamenti informali (con 130 sinti italiani che vivevano all’interno scono (Associazione 21 luglio, 2021). circa 1.300 persone), stabili occupati di un insediamento formale, circa un Ovviamente, questo parziale cambio di (con circa 650 persone) e in apparta- centinaio di rom rumeni e dell’ex-Jugo- rotta non vuol dire che sia divenuto sem- menti (in questo caso non è stato possi- slavia presenti in insediamenti informali e plice per le amministrazioni locali pianifi- bile stimare in numero dei presenti). Più un numero non quantificato di rom pre- care iniziative di inclusione sociale per i della metà dei rom presenti negli inse- senti in abitazioni. Del tutto particolare la gruppi rom, ma è almeno possibile affer- diamenti della capitale era originaria del- situazione della città di Messina dove la mare che, a seguito dell’adozione della l’ex-Jugoslavia. piccola comunità rom, composta da una Strategia, la necessità di intraprendere Milano era la seconda città per nu- novantina di persone, era stata inserita in azioni che possano favorire processi di mero di presenze stimate e per numero abitazioni di proprietà pubblica a seguito inclusione sociale ha trovato, anche se a di insediamenti. Nell’area metropolitana di un progetto denominato Casa è lavoro fatica, sempre più spazio nel dibattito della città meneghina erano circa 3.400 che l’Amministrazione comunale aveva pubblico e nell’agenda di diversi ammini- rom e sinti presenti in 7 campi formali avviato nel 2011 (Cingolani, 2014). stratori pubblici. (circa 700 persone, per la maggior parte In tutte le città coinvolte nelle attività È nel solco della Strategia nazionale con cittadinanza italiana) e in circa 130 progettuali si erano sperimentati, prima d’inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Ca- campi informali (abitati da quasi 2.700 dell’avvio delle attività PAL, con esiti di- minanti, che per molti versi resta ancora persone, per la gran parte originarie versi, interventi finalizzati all’inclusione e largamente inattuata,4 che si inserisce della Romania). Anche nel caso di Mi- alla partecipazione delle comunità rom. la realizzazione del progetto PAL, di cui lano non è stato possibile stimare il nu- Nel complesso, si contavano nelle 8 città diamo ampia descrizione nel riquadro di mero dei rom e sinti presenti in appar- 32 iniziative (l’80% ancora attive al mo- pagina seguente. tamenti. mento dell’avviso delle attività progettuali www.edizioniconoscenza.it 48 ARTICOLO 33
STUDI E RICERCHE Un progetto per l’inclusione di Rom e Sinti IL PROGETTO PAL “PAL: Favorire la partecipazione di Rom e Sinti alla vita sociale, politica, economica e civica. Interventi pilota per la creazione di tavoli e network di stakeholder coinvolti a diverso titolo con le comunità Rom, Sinti, Caminanti” è il titolo di un progetto promosso dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) del Dipartimento Pari Opportunità. La progettualità fa capo all’Azione 9.5.4 dell’Asse 3 - Programma Operativo Nazionale (PON) “Inclusione” 2014-2020. La realizzazione del progetto è stata affidata, mediante bando di evidenza pubblica, a un’Associazione Temporanea di Im- prese formata da: Consorzio nazionale per l’innovazione sociale NOVA Onlus (capofila), Fondazione Romanì Italia, Asso- ciazione 21 Luglio, Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani. Il progetto, sviluppato tra il gennaio 2019 e il settembre 2021, ha coinvolto otto città metropolitane: Milano, Genova, Roma, Cagliari, Napoli, Bari, Messina e Catania e aveva come obiettivo principale quello di elaborare otto Piani di Azione Locale finalizzati a favorire l’inclusione sociale e la partecipazione dei gruppi rom e sinti presenti nelle città. LE ATTIVITÀ In tutte le città sono state realizzate attività preliminari quali: un’indagine volta a mappare il numero di insediamenti abi- tati da rom e sinti, stimare la consistenza numerica e le caratteristiche dei diversi gruppi, rilevare i loro bisogni e quelli espressi dagli enti pubblici e dai referenti del terzo settore. Altre attività preliminari hanno riguardato l’individuazione di stakeholders pubblici e privati coinvolti, direttamente o indirettamente, nella costruzione di processi di inclusione e parte- cipazione. Concluse queste attività, si è proceduto, in seno ad ogni amministrazione (tranne nel caso di Genova e Roma), 1 all’istituzione formale, con atto pubblico (in genere Delibera di Giunta), di Tavoli di lavoro per l’inclusione dei gruppi rom e sinti. Dal punto di vista metodologico, i Tavoli hanno funzionato come incontri plenari in cui fare sintesi rispetto alle soluzioni di inclusione e come luoghi di confronto dei diversi soggetti. Oltre agli incontri plenari, in diverse città si sono organizzati momenti di lavoro di carattere più operativo che hanno coinvolto gruppi ristretti di stakeholders per svilup- pare specifiche progettualità. Infine, ogni Tavolo ha prodotto un proprio Piano di Azione Locale per l’inclusione delle popo- lazioni rom e sinte presenti sul territorio delle singole città. Si tratta di documenti politici e strategici articolati che restituiscono il percorso metodologico seguito per arrivare alla definizione del PAL, informazioni socio-economiche e socio- demografiche di contesto, i processi di governance da attivare, le iniziative e gli interventi da sviluppare per favorire processi di inclusione e partecipazione. Come è facile intuire, si è trattato di una progettualità particolarmente complessa, che ha affrontato temi non semplici: il con- trasto del diffuso antiziganismo, 2 la messa discussione di approcci politici che hanno determinato dinamiche di esclusione sociale e che sono stati seguiti per anni dalle amministrazioni comunali nei confronti di una popolazione a torto ritenuta aprioristicamente nomade e omo- genea da un punto di vista sociale e culturale. Ancora, è stata una progettualità che ha provato a confrontarsi con il tema della co-programmazione partecipata delle politiche sociali con amministrazioni tra loro profondamente diverse, sia in ter- mini di orientamento politico della Giunta, sia in termini di caratteristiche socio-economiche dei territori. In fine, si è trat- tato di una progettualità complessa anche e soprattutto in virtù dei diversi livelli di azioni sociali e politiche che doveva attivare affinché potesse essere realizzata. Il progetto PAL ha provato infatti a far dialogare tra loro, e far lavorare fattivamente alla realizzazione di un documento politico strategico: decisori politici (in particolare assessori comunali), dirigenti ammin- istrativi dei comuni interessati, referenti dei servizi socio-sanitari, referenti delle istituzioni scolastiche di diverso ordine e grado, attori economici (imprese, organizzazioni di imprese), attori del privato sociale, associazioni (comprese quelle com- poste esclusivamente o prevalentemente da persone rom e/o sinte) e cooperative sociali, esponenti della società civile, donne e uomini rom e sinti presenti nelle diverse città. Questo quadro di relazioni e interazioni sociali, già di per sé comp- lesso da gestire nella dinamica di funzionamento dei Tavoli perché, come si vedrà meglio inseguito, caratterizzata da alti tassi di conflittualità e reciproci pregiudizi, è stato reso ulteriormente complicato a seguito dello scoppio della pandemia da Covid- 19 che ha determinato la riorganizzazione in modalità telematica. Nell’articolo si prova a restituire questa complessità, dando conto delle difficoltà incontrate e dei principali risultati ottenuti. NOTE 1 Come si spiega nell’articolo. 2 Secondo i dati dello Special Eurobarometer 493 (2019), l’Italia è tra i paesi europei in cui si registrano i più alti tassi di antiziganismo. N 9-10 2021 49 www.edizioniconoscenza.it
STUDI E RICERCHE Un progetto per l’inclusione di Rom e Sinti PAL). La maggiorparte delle iniziative, il di informazioni e conoscenze relative al l’inclusione e la partecipazione delle co- 34%, riguardava interventi volti a soste- funzionamento del sistema dei servizi munità rom e sinte. È stata in questa nere la frequenza scolastica, il 21% ri- sociali e sanitari locali. A queste proble- fase che sono iniziate ad emergere le guardava interventi sul piano abitativo7, matiche, si aggiungevano le difficoltà di prime criticità: le amministrazioni di Ge- il 18% riguardava invece interventi per accesso al Sistema Sanitario Nazionale nova e Roma, infatti, hanno deciso, l’inclusione sociale e lavorativa e il 6% in- per chi era privo di iscrizione anagrafica senza per altro mai comunicarlo ufficial- terventi volti a facilitare l’accesso ai ser- e/o titolo di soggiorno e quelle derivanti mente, di non dare seguito alle attività vizi sanitari. da forme di discriminazione talvolta vis- che le vedevano beneficiarie. Tanto i re- Sebbene con gradi e intensità diverse, sute da cittadini identificati come rom. ferenti politici delle due città, quanto in tutte le città sono state rilevate criticità quelli amministrativi, pur contattati in di- ricorrenti, e in parte sovrapponibili, ri- verse occasioni per procedere all’istitu- spetto alla qualità dell’abitare negli inse- L’implementazione zione dei Tavoli, non hanno mai dato diamenti, all’accesso al lavoro, alla del progetto PAL riscontro alcuno. Si è deciso, quindi, di scolarizzazione e alla fruizione dei ser- proseguire i lavori nelle due città con- vizi socio-sanitari. Le azioni previste del PAL sono state tando solo sul contributo degli stakehol- Con riferimento all’abitare, gli insedia- implementate a partire da una attività di ders che si sono confrontati in luoghi non menti presenti, per la quasi totalità, risul- individuazione degli attori chiamati in istituzionali della propria città, ma in tavano essere ubicati in aree isolate e causa dai processi per favorire l’inclu- Gruppi di lavoro costituiti in seno al- prive di servizi, spesso in zone pericolose, l’UNAR. Una scelta che ha, ovviamente, sione e la partecipazione delle comunità a ridosso di strade a scorrimento veloce o depotenziato l’azione e la portata politica rom. Complessivamente, nelle 8 città in luoghi insalubri, le condizioni igienico- delle attività, ma che ha, nonostante sono stati mappati e coinvolti nelle suc- sanitarie erano critiche e le strutture abi- tutto, permesso di portare a termine il cessive fasi progettuali oltre 200 attori tra tative presentavano spazi angusti e percorso offrendo uno spazio di con- referenti degli enti locali, rappresentanti sovraffollati. fronto sul tema dell’inclusione e parteci- politici e istituzionali, referenti di asso- La condizione lavorativa era assai pre- pazione delle comunità rom e sinte.8 ciazioni composte esclusivamente o pre- caria, la disoccupazione registrava picchi In tutte le altre città i Tavoli si sono co- valentemente dai rom dei territori, stituiti e sono stati regolarmente convo- molto alti soprattutto tra le donne e i più referenti del terzo settore, referenti del cati. Nel piano progettuale erano previsti giovani. Chi lavorava, lo faceva prevalen- mondo della scuola e del lavoro, refe- almeno 5 incontri dei Tavoli in ogni città, temente svolgendo attività informali e sal- renti delle strutture sanitarie dei territori e alla fine percorso progettuale, nel com- tuarie incapaci di garantire un reddito referenti delle Università. plesso, si sono realizzati 46 incontri: ben continuativo e sufficiente alle esigenze fa- I due principali ambiti nei quali ave- 12 nella città di Milano, 8 nella città di migliari. vano nel corso degli anni maturato espe- Napoli, 7 a Catania, 5 a Bari, a Cagliari Il rapporto con la scuola era caratteriz- rienze i diversi attori coinvolti erano: il e a Messina, il Gruppo di lavoro per Ge- zato da frequenza saltuaria e irregolare, sostegno alla scolarizzazione e, in ge- nova si è riunito 3 volte e quello per generalmente i titoli di studio non supera- nerale, all’inclusione sociale. Erano pre- Roma 2. È considerabile un indicatore si- vano quelli dell’obbligo formativo e si regi- seti anche realtà che avevano lavorato curamente positivo il fatto che in tutte le stravano elevati tassi di dispersione e sui temi della tutela legale e la promo- città - tranne Roma e Genova per i mo- abbandoni precoci dei percorsi scolastici, zione dei diritti, la mediazione intercultu- tivi prima richiamati – si siano realizzati soprattutto per le ragazze adolescenti. rale e la tutela della salute. tutti gli incontri programmati e che in ad- La fruizione dei servizi del sistema lo- Una volta mappati e coinvolti i diversi dirittura in 3 città gli incontri siano stati cale di welfare era complicata sia dal- stakeholders, le singole amministrazioni superiori a quelli preventivati. La convo- l’ubicazione degli insediamenti, spesso cittadine hanno preveduto a istituire for- cazione di più incontri è stata un’esi- sprovvisti di collegamenti con mezzi pub- malmente i Tavoli di lavoro nei quali nel genza sollevata direttamente dai diversi blici, che dalle diverse forme di sbarra- corso dei mesi si sono confrontati gli at- attori locali per discutere adeguatamente mento all’accesso derivanti da assenza tori locali per pianificare gli interventi per la complessità della situazione, e avere www.edizioniconoscenza.it 50 ARTICOLO 33
STUDI E RICERCHE Un progetto per l’inclusione di Rom e Sinti maggiore tempo a disposizione per la- gli incontri dei tavoli, a scontri che quasi una parte numericamente significativa di vorare alla progettazione di interventi sempre sono stati disinnescati, in parti- referenti del terzo settore ha considerato specifici. colare, grazie agli interventi di donne le attività dei PAL come “l’ennesima per- Ogni incontro dei Tavoli e dei Gruppi romnì e di giovani rom che vivevano ne- dita di tempo” o “un bella iniziativa ma di lavoro ha affrontato uno specifico tema gli insediamenti delle città, i quali, rac- che, come tante altre, non avrebbe por- correlato con le dinamiche di inclusione contando i propri vissuti, hanno permes- tato a nulla…”. e partecipazione; durante gli incontri, gli so di riportare la discussione su un piano Infine, a tutte queste si è aggiunta la attori locali si sono potuti confrontare sul di realtà che a tratti sembrava venire. Pandemia da Covid-19 che ha impattato tema del lavoro, della scolarizzazione, Altra criticità registrata sul versante isti- a diversi livelli: rispetto allo svolgimento dell’accesso ai servizi e del diritto alla sa- tuzionale è stata causata dalla disconti- delle normali attività progettuali, ha de- lute, della rappresentanza, della pianifi- nuità amministrativa. Rispetto a ciò, la terminato, in un primo momento (da cazione e co-progettazione degli inter- città che ha presentato la situazione più marzo a maggio 2020), una sospensione venti e del contrasto dell’antiziganismo. problematica è stata quella di Napoli, delle attività in presenza e, successiva- Quanto emerso è poi confluito ed è stato dove, durante i tre anni di attività proget- mente, ha determinato la necessità di rielaborato sotto forma di linee di policy, tuali, si sono susseguiti quattro assessori riorganizzare a distanza, utilizzando piat- in un Piano di Azione locale, che pre- diversi ai quali è stata affidata la delega taforme on line, le attività di incontro. Ciò, vede cosa ogni Amministrazione, in si- all’inclusione dei gruppi rom. Un simile ri- se ha permesso di riavviare le attività in nergia con gli stakeholders territoriali, cambio nella Giunta ha rallentato di molto tempi relativamente brevi, ha, però, ri- può fare per costruire percorsi di inclu- le attività e l’efficacia degli interventi. chiesto una profonda revisione e ripro- sione e partecipazione. Un ulteriore elemento di criticità è stato grammazione delle metodologie di l’elevato tasso di litigiosità, più che di intervento, rappresentando la dimen- conflitto, tra gli attori che prendevano sione relazione situata un elemento di Criticità incontrate parte ai tavoli. Le forme di attrito mag- importanza strategica, tanto nel pro- e risultati ottenuti giori si sono registrate, in tutte le città, cesso di costruzione ed elaborazione dei soprattutto tra i diversi referenti dell’as- PAL, quanto nelle dinamiche di confronto Nell’implementazione delle attività non sociazionismo locale. Si usa il termine li- tra comunità rom, stakeholder e referenti sono mancate criticità e difficoltà che tigiosità piuttosto che conflitto, perché un delle amministrazioni. Inoltre, i referenti hanno condizionato in negativo i lavori elemento ricorrente nelle situazioni di politici e tecnici delle ammirazioni (quasi dei Tavoli, in alcuni casi rallentandoli, in tensioni era rappresentato dal fatto che sempre assessori alle politiche sociali e altri rendendoli più complessi. Molte le occasioni di discussione, anche quando originavano da una diversità di funzionari dei servizi sociali comunali) delle criticità registrate durante i lavori hanno dovuto investire la maggior parte dei Tavoli e dei Gruppi di lavoro sono di- opinione rispetto ai contenuti affrontati, venivano, il più delle volte, traslati su al- del loro tempo ed energia, come era giu- namiche note negli studi sul tema (Vitale, tri piani, come per esempio la legittimità sto che fosse, nelle attività messe in 2008). Hanno a che vedere con gli ste- di un attore a poter avanzare una propo- campo per fronteggiare lo scoppio della reotipi e i pregiudizi che per decenni sta, o ancora, si spostava la discussione crisi sanitaria e ciò ha determinato un ul- hanno informato l’azione amministrativa su questioni che poco o nulla avevano a teriore rallentamento delle attività.9 e l’intervento pubblico sul tema (Rizzin, che fare con il tema in discussione. Le criticità non sono state poche, ma, 2019): l’idea che esista un abitare tipico Un’altra criticità è derivata dal clima di nonostante ciò, i risultati conseguiti dalle dei rom coincidente con il campo, il fatto sfiducia che una parte dell’associazioni- attività progettuali sono stati tutt’altro che che i gruppi rom siano portatori di bisogni ed esigenze omogenee e “speciali”, la smo cittadino – soprattutto quella parte trascurabili. Tra i principali risultati otte- scarsa attenzione alla dimensione indi- da più tempo impegnata sul tema del- nuti c’è quello di aver fatto in modo che viduale e di genere, sono state tra le l’inclusione dei gruppi rom e sinti – nu- sei città metropolitane italiane istituissero questioni emerse, in maniera più o meno triva nei confronti delle iniziative dei tavoli di confronto nei quali il tema esplicita, nelle divere città. In più occa- istituzionali. In quasi tutte le città, ma con delle presenze rom sul territorio cittadino sioni su questi temi si è assistito, durante maggiore intensità in quella di Napoli, fosse affrontato in maniera sistematica e N 9-10 2021 51 www.edizioniconoscenza.it
STUDI E RICERCHE Un progetto per l’inclusione di Rom e Sinti non solo in chiave emergenziale, eletto- http://www.fieri.it/2014/03/19/le-case-dei-rom-per- dano i tre Roma Civil Monitor (2018; 2019; 2020) corsi-di-inserimento-socio-abitativo-delle-popolazioni- e Alietti, Riniolo (2019). ralistica e/o demagogica (Vitale, 2019). rom-a-torino-e-in-europa/. 5 In questo scritto per insediamento formale, Già questo ha rappresentato un impor- Ciniero A. (2021). Modelli politici e processi di isti- si intende un campo attrezzato e/o riconosciuto tante cambio di prospettiva e orienta- tuzionalizzazione come vettori di esclusione e margi- dall’amministrazione comunale e da questa ge- nalità sociale: il caso dei campi rom e dei ghetti agricoli. stito direttamente tramite personale dipendente mento dell’azione amministrativa e degli In “Sociologia Urbana e Rurale”. n. 125. dell’ente comunale o tramite organizzazioni for- interventi pubblici rivolti ai gruppi rom. Ciniero A. (2019). Analisi dei processi di esclu- malmente a ciò deputate. Per insediamento in- Ancora, giungere alla redazione dei Piani sione/inclusione sociale dei gruppi rom. Un caso studio. formale, si intende un’area occupata abusiva- in “Palaver”, 8 n.s. (2019). n. 1. mente per un periodo continuato di tempo. di Azione Locale, dopo che per più volte European Roma Rights Centre. (2000). Il paese dei 6 Tutti i dati riportati in questo paragrafo sono decisori politici e attori territoriali si fos- campi. La segregazione razziale dei Rom in Italia. se- tratti dei report di indagine realizzati durante le rie “Rapporti nazionali”. n. 9. consultabile al link: attività progettuali finalizzati a fornire una prima sero incontrati per confrontarsi in luoghi http://www.errc.org/reports-and-submissions/il-paese- fotografia delle diverse realtà territoriali in rela- istituzionali sui temi dell’inclusione e della dei-campi. zione alle caratteristiche generali della popola- partecipazione delle comunità rom e Foucault M. (1961). Folie et déraison. Histoire de la zione rom e sinta residente nelle città. I dati sono folie à l'âge classique. Paris: Plon. aggiornati a luglio 2019. sinte, è sicuramente un risultato molto Lunaria. (2013). Segregare costa. La spesa per i 7 Va evidenziato che in diversi casi le ammini- importane, anche in considerazione del campi nomadi a Napoli, Roma, e Milano, Roma. in strazioni facevano rientrare in questa categoria http://www.lunaria.org/wp-content/uploads/2013/09/ anche interventi di gestione e manutenzione fatto che in alcuni Piani di Azione locale segregare.costa_.pdf. delle strutture abitative presenti all’interno degli le amministrazioni comunali hanno di- Pontrandolfo S., (a cura di), (2019). Politiche locali insediamenti formali. chiarato di essere disponibili a rivedere per rom e sinti in Italia. Roma: CISU. 8 È utile sottolineare che almeno nel caso di Rizzin E. (2019). Gli amministratori locali italiani e Genova, pur restando di fatto l’amministrazione le norme che nei regolamenti comunali i rom romeni: rappresentazioni e stereotipi. In S. Pon- non più beneficiaria delle azioni, agli incontri dei creano forme di discriminazione nei con- trandolfo, op. cit. gruppi di lavoro hanno partecipato esponenti po- fronti dei rom e dei sinti10 o a inserire nei Roma Civil Monitor (2018). Civil society monito- litici dell’assise cittadina (un consigliere di mag- ring report on implementation of the national Roma gioranza con delega alle politiche sociali) e dei regolamenti comunali forme di discrimi- integration strategy in Italy Focusing on structural and referenti degli uffici dei servizi sociali della città. nazione positiva.11 Questi risultati si po- horizontal preconditions for successful implementation Il parziale coinvolgimento dell’amministrazione of the strategy. Brussels: European Commission. genovese è stato reso possibile grazie a una con- tranno probabilmente consolidare e Roma Civil Monitor (2019). Civil society monito- tinua attività di confronto che il referente locale potranno generare effetti con ricadute po- ring report on implementation of the national Roma per il progetto PAL ha portato avanti con i refe- sitive sulle condizioni di vita dei singoli integration strategies II in Italy. Assessing progress in renti politici e amministrativi, nella quale ha evi- key policy areas of the strategy. Brussels: European denziato a più riprese l’importanza e l’oppor- solo nei prossimi anni, quando ogni am- Commission. tunità della partecipazione ai gruppi di lavoro per ministrazione adotterà il Piano redatto e Roma Civil Monitor (2020). Civil society monitoring l’amministrazione. report on implementation of the national Roma inte- 9 È importante sottolineare che durante i implementerà effettivamente quanto in gration strategies in Italy. Identifying blind spots in Roma primi mesi di pandemia (tra marzo e settembre esso contenuto.12 inclusion policy. Brussels: European Commission. 2020), grazie ad un contributo straordinario ap- Vitale T. (2008). I rom e l’azione pubblica. Milano: positamente stanziato dall’UNAR attraverso l’ero- L’autore è coordinatore tecnico scientifico Teti. gazione del quinto d’obbligo straordinario, oltre del progetto PAL e docente di sociologia delle Vitale T. (a cura di), (2009). Politiche Possibili. Abi- a svolgere le ordinarie attività progettuali è stato migrazioni presso l’Università del Salento tare con i rom e i sinti. Roma: Carocci. possibile organizzare nelle città di Milano, Napoli Vitale T. (2019). Conflicts on Roma Settlements in e Roma, quelle nelle quali erano presenti gli in- Italian Cities: Normative Polarisation and Pragmatic sediamenti che presentavano una situazione mag- BIBLIOGRAFIA Mediation. 8 n.s. (2019). n. 1. giormente critica, una distribuzione straordinaria di beni alimentari e presidi sanitari. Il tutto si è Alietti A., Riniolo V. (2019). The national strategy NOTE svolto con il coinvolgimento attivo delle realtà for Roma inclusion in Italy: between contradictions and del terzo settore presenti nelle tre città. loss of responsibilities. In Journal of Contemporary 1 La Strategia nazionale 2012-2020 d’inclusione 10 In alcuni PAL è stato previsto, per esempio, European Studies. dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti è stata redatta che per ciò concerne la competenza comunale, il Associazione 21 luglio. (2021). Oltre il campo. Il dall’UNAR e approvata dal Consiglio dei Ministri, criterio per accesso ai servizi di welfare locale non superamento dei campi rom in Italia. Un’analisi com- in attuazione della Comunicazione n.173/2011 sia più esclusivamente la residenza anagrafica. parativa con “linee guida per amministratori pubblici”. della Commissione Europea. 11 In alcuni PAL sono stati previsti meccanismi Todi (Pg) TAU editrice: Fondazione Migrantes. 2 I gruppi rom in Italia non sono riconosciuti uf- di premialità e forme di discriminazione positiva Brunello P. a cura di. (1996). L'urbanistica del di- ficialmente come minoranza e il romanes è stato nei bandi comunali emanati per l’affidamento di sprezzo. Campi rom e società italiana. Roma: Manife- escluso dalla legge n. 482 del 1999 che tutela le lavori a cooperative sociali. sto Libro. minoranze storico-linguistiche presenti nel Paese. 12 Al momento in cui viene scritto questo ar- Cingolani P. (2014). Messina. La falce e le baracche. 3 Si vedano, tra gli altri: Brunello (1996); ERRC ticolo ancora nessuna delle amministrazioni ha In P. Cingolani P. (a cura di), Le case dei rom. Percorsi (2000); Lunaria (2013); Vitale (2019); Ciniero adottato formalmente il Piano anche in conse- di inserimento socio-abitativo delle popolazioni rom a (2019; 2021). guenza dei ritardi determinati dallo scoppio della Torino e in Europa, consultabile al seguente link:i 4 Sui limiti dell’attuazione della Strategia si ve- pandemia da Covid-19. www.edizioniconoscenza.it 52 ARTICOLO 33 | N.9-10 2021
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