Il nuovo Terminal intermodale di Tessera - Iuav
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Il nuovo Terminal Università IUAV di Venezia DACC Corso di Laurea Magistrale in intermodale di Tessera Architettura per il nuovo e l’antico Laboratorio di Progettazione 1 a.a. 2015 - 2016 Docente prof. arch. Umberto Trame Collaboratori Enrico Spimpolo Davide Tombolan Portfolio di presentazione dei materiali didattici ottobre 2015
INDICE 00 Presentazione del corso e impostazione dei progetti 01 Area di studio e scale di utilizzo - Fotopiano e C.T.R. - Carta archeologica - Catasto austriaco 1846 - 1852 02 Documentazione fotografica 03 Analisi dei piani urbanistici - P.T.R.C. - P.T.C.P. - P.A.L.A.V. - P.R.G. - P.A.T. - Piano di rischio aeroportuale - P.P. 04 Studi e progetti di riferimento - Tessera 2021 - Concorso per il terminal di Fusina
Presentazione del corso e impostazione dei progetti Il Laboratorio di Progettazione 1 della Magistrale in Architettura ora proposto. Al contrario il lavoro comune porterà ad una per il Nuovo e l’Antico propone agli studenti che intenderanno diversa e più complessa articolazione dei temi progettuali per seguire questo laboratorio due aree progetto, riferite l’una al ora individuati. progetto del Nuovo Terminal Intermodale di Tessera; l’altra al Procederemo in questo modo: Nuovo Parco dell’Innovazione a Treviso Est. • A ciascun gruppo verrà assegnato un tema tra i 9 individuati. E’ possibile, se i gruppi saranno numerosi, che un tema sia as- L’ambito di Tessera, di cui al presente book, si caratterizza per segnato a due o più gruppi. Questo non deve preoccuparci essere un’area strategica non solo del sistema insediativo lo- in quanto per ogni area non ci sarà un’unica soluzione archi- cale, ma dell’intero sistema metropolitano, assumendo in sé tettonica, ma soluzioni diverse portate avanti da gruppi diversi. i connotati di un’area che partecipa pienamente al sistema • Il lavoro di ciascun gruppo sarà individuale, ma dovrà tener dei terminal che dovrebbero sostenere i trasporti principali, conto di quello che succede nelle aree contigue. Perciò il passeggeri e merci, tra la città di Venezia insulare e le aree lavoro individuale va collocato all’interno di un lavoro di grup- della terraferma veneziana. po, che è lo scopo finale del laboratorio. Questo lavoro sarà Questo connotato non viene pienamente recepito né dagli effettuato in aula negli incontri settimanali programmati dal strumenti urbanistici locali, né dai piani e progetti predisposti Laboratorio. dall’Ente Aeroportuale, lasciando del tutto indefinito il desti- Affinché gli studenti non abbiano da perder tempo ad inqua- no del piccolo centro di Tessera, ma soprattutto non avendo drare i temi urbanistico-strutturali che caratterizzano l’area, cura di affrontare unitariamente i complessi temi che intorno all’interno del book abbiamo riportato una sintesi delle indi- a questa area si generano. cazioni dei piani e dei programmi che coinvolgono l’area, ed A tale scopo nel disegno rappresentato qui a fianco abbia- infine una sintesi dei progetti svolti da enti ed istituzioni che a mo esposto un primo masterplan dell’organizzazione funzio- vario titolo si occupano dello sviluppo di tale ambito. Questi nale dell’ambito ed abbiamo elencato le principali questioni progetti hanno unicamente un valore indicativo e costituisco- che interessano le singole aree dal punto di vista del progetto no un vincolo limitato o nullo al nostro agire. che per esse occorre predisporre. Tutte le indicazioni relative alle modalità di svolgimento del Durante la illustrazione in aula espliciteremo con maggiori laboratorio, lezioni e programmi, disegni e plastici di lavoro, e dettagli tali indicazioni. modalità di presentazione degli elaborati conclusivi, verranno Nove sono i temi individuati a cui dovranno corrispondere al- fornite durante il corso. trettanti progetti. Nello sviluppare i singoli progetti ciascun gruppo a cui sarà assegnato uno dei temi si troverà necessariamente ad arti- colare le prime indicazioni che sono riportate nel disegno di masterplan, e molto spesso nel fare ciò si arriverà a modifica- re le singole indicazioni di masperplan. Così alla fine del labo- ratorio quasi certamente ci troveremo di fronte ad un insieme di progetti che solo in parte saranno la attuazione di quanto foto area di forte Bazzera 4
Area di studio e scale di utilizzo Fotopiano e C.T.R. Gli strumenti utili alla progettazione all’interno dell’area indicata risultano essere principalmente: • il fotopiano per gli studi generali e per gli inserimenti di planivolumetrici e/o renders); • il C.T.R. utilizzabile per gli studi planimetrici dalla scala territoriale 1:5000, 1:2000, 1.1000, alla scata urbanistica 1:500, 1:250. fonti: C.T.R. http://idt.regione.veneto.it/ fotopiano https://maps.google.it/ fotopiano dell’area di progetto 6
Carta archeologica Nelle aree circostanti all’aeroporto di Tessera sono stati rinvenuti alcuni reperti che sottolineano l’importanza storica di tale zona, abitata fin dall’epoca romana: a nord dell’odierno aeroporto infatti passava la “via Annia” che collegava Adria fino ad Altino. Non erano presenti tuttavia grandi centri abitati, in quanto l’area era principalmente paludosa e solo in tempi più recenti è stata bonificata. fonte: “Carta archeologica del Veneto”, a cura di Loredana Capuis, Giovanni Leonardi, Stefania Pesavento Mattioli, Guido Rosada, con il coordinamento scientifico di Luciano Bosio, editore Franco Cosimo Panini. LEGENDA 133: Rinvenimento di oggettistica storica del 300 d.c. 134: Rinvenimento di una colonna databile 328dc. e di materiale sporadico 136: Rinvenimento di frammento databili I e II secolo d.c. 300: Rinvenimento di laterizi di età Romana. 301: Rinvenimento di pavimenti e tratti di mosaico di età Romana Strada Romana: Via Annia carta archeologica del Veneto 8
Catasto austriaco 1846 - 1852 E’ evidente come nell’epoca del catasto Austriaco databile 1846 - 1852 i limiti della costa erano molto differenti dagli attuali. Le frazione, e Tessera stessa, erano presenti, ma prive di connotati urbani, collegate da strade minori e relazionate alla Via Annia, di epoca romana. L’aeroporto verrà realizzato solo nel 1962. fonte: Archivio di Stato di Venezia catasto austriaco dell’area veneziana 9
Documentazione fotografica Come si nota dalla documentazione fotografica di seguito riportata, l’area di progetto è interessata dalla presenza del centro abitato di Tessera di piccole dimensioni, e di un’area oggi agricola, che fa da tramite tra il centro abitato e l’area aeroportuale. Di rilievo la collocazione del forte Bazzera, a sud dell’abitato, e il canale che penetra nell’abitato e giunge fino in laguna. 10
foto aeree dell’area di progetto 11
foto aerea dii forte Bazzera (in alto) e di forte Rossarol (in basso) 12
foto di villette unifamiliari vicino all’area di forte Bazzera 13
Analisi dei piani urbanistici P..T.R.C. La tavola 04 del P.T.R.C. denominata “mobilità” sottolinea l’importanza della cittadella aeroportuale di Tessera a livello regionale. Quest’area, con Mestre, fa parte di un hub policentrico che la collega con Padova attravesso un asse plurimodale e con Venzia attravesso un asse portuale. Sono previsti dei parcheggi scambiatori per poter sostenere l’importanza strategica a livello ricettivo turistico dell’area dell’aeroporo Marco Polo. fonte: http://www.ptrc.it/ LEGENDA carta dello mobilità 14
La tavola 05 denominata “sviluppo economico e produttivo” del P.T.R.C. sottolinea l’importanza dell’area a livello regionale, identificandola come “piazza virtuale di accesso al Veneto”. La presenza dell’aeroporto rende la zona di Tessera un importante terminal di interscambio a livello europeo in connessione con la città di Venezia e il resto del Nord Italia. La previsione della realizzazione di attività commerciali e produttive-specialistiche di livello regionale sottolineano l’importanza strategica dell’area nel Veneto. L’area si trova infatti vicino alle reti autostradali che la collegano con Trieste, Treviso, Padova e al polo industriale di Mestre. fonte: http://www.ptrc.it/ita/ LEGENDA carta dello sviluppo economico e produttivo 15
La tavola 05 del P.T.R.C. denominata “sviluppo economico ricettivo turistico e rurale” sottolinea l’ìportanza del Terminal aeroportuale nell’area e prevede un miglioramento del collegamento con l’asse autostradale che passa a Nord di Tessera. La vicinanza con Venezia rende l’area identificabile come “eccellenza turistica”. Nella zona limitrofa all’aeroporto sono anche presenti monumenti di interesse storico e forti con la necessità di venire valorizzati e intregrati nell’area. fonte: http://www.ptrc.it/ LEGENDA carta dello sviluppo economico ricettivo turistico e rurale 16
La tavola 06 del P.T.R.C. denominata “crescita sociale e culturale” evidenzia la centralità dell’area rispetto a numerosi elementi di interesse storico. Tale posizione rende la zona di Tessera di notevole interesse strategico in quanto terminal di interscambio di mezzi sia di mare che di aria. Non sono presenti attualmente tratte che colleghino direttamente via mare Tessera con Venezia, nonostante potrebbero essere di notevole importanza per la gestione dei flussi turistici. fonte: http://www.ptrc.it/ LEGENDA carta della crescita sociale e culturale 17
P.T.C.P. La carta dei “vincoli alla pianificazione” del P.T.C.P. identifica l’importanza paesaggistica dell’area in quanto prossima alla laguna veneziana. L’ambito lagunare è sottoposto anche al vincolo riguardante le zone umide e quello di parco di interesse regionale. Nelle vicinanze di Tessera sono presenti la strada romana Via Annia e alcuni edifici sottoposti a vincolo paesaggistico e monumentale; altri, ad esempio i forti austriaci Bazzera e Rossarol, sono sottoposti invece a quello archeologico. fonte: http://www.provincia.vicenza.it/docurbanistica LEGENDA 18
carta dei vincoli alla pianificazione 19
La carta delle “fragilità” sottolinea l’origine paludosa dell’area. Sono presenti infatti numerosi paleoalvei e zone depresse che implicano la possibilità di ristagni idrici. La vicinanza col mare determina la possibilità del verificarsi di fenomeni di subsidenza e richiede una particolare attenzione sui materiali di edificaziona a causa della salinità del terreno. fonte: http://www.provincia.vicenza.it/docurbanistica LEGENDA 20
carta delle fragilità 21
La carta del “sistema Insediativo infrastrutturale” evidenzia l’importanza del polo aeroportuale a livello sovracomunale. Dato tale interesse a livello ricettivo prevede la realizzazione di un polo sportivo e fieristico oltre che attrezzature per il tempo libero. L’area di Tessera è identificata anche come polo produttivo di rilievo metropolitano-regionale. Il P.T.C.P. inoltre prevede la realizzazione di un asse ferroviario lungocosta di collegamento con Mestre. fonte: http://www.provincia.vicenza.it/docurbanistica LEGENDA 22
carta del sistema insediativo infrastrutturale 23
La tavola delle “sistema del paesaggio” evidenzia la prossimità dell’area di Tessera all’ambito di pregio della laguna veneziana e al sistema rurale che si trova a nord. Identifica inoltre la presenza di alcuni forti che risultano essere elementi di interesse storico paesaggistico. L’intera area è riconosciuta dall’Unesco parte del sito “Venezia e la sua Laguna - ecosistema della Laguna Veneziana”. fonte: http://www.provincia.vicenza.it/docurbanistica LEGENDA 24
sistema del paesaggio 25
P.A.L.A.V. Il P.A.L.A.V. del 1999 identifica alcune aree in prossimità dell’areoporto come destinate a trasformazione industriale. A nord dell’aeroporto sono presenti numerose cavane. Le aree in prossimità della Laguna sono considerate di interesse paesistico-ambientale e all’interno di esse sono evidenziati possibili percorsi ciclopedonali. L’ambito della laguna è identificato come “laguna viva”. fonte: http://www.ptrc.it/ LEGENDA quadro d’unione del P.A.L.A.V. 26
P.R.G. Il P.R.G. del 1964 è stato aggiornato nella sua parte operativa dalla “variante terraferma” del 2004 prima e 2008 poi, e presenta la zonizzazione dell’area divisa per funzioni, identificando le finalità di ogni ambito. Identifica le aree dei forti storici come aree a parco. L’area a est dell’aeroporto come area a servizi o di interscambio stradale. Sono evidenziati nella carta anche gli edifici di intersse storico e i gradi di tutela. fonte: http://www.comune.venezia.it/ LEGENDA tavola generale del P.R.G. 27
P.A.T. La tavola 01 “carta dei vincoli e della pianificazione territoriale” evidenzia l’importanza a livello paesaggistico dell’area dovuto alla prossimità con l’ambito della laguna veneziana. Sono sottoposti a vincolo paesaggistico anche alcuni corsi d’acqua e a vincolo monumentale i forti presenti nella zona. Di interesse archeologico risulta la strada romana Via Annia a nord dell’aeroporto. fonte: https://portale.comune.venezia.it/pat LEGENDA 28
carta dei vincoli e della pianificazione territoriale 29
La tavola 02 del P.A.T. “carta delle invarianti” idenfica come invarianti a livello territoriale la presenza della laguna veneta a Sud con le sue velme e barene. Sono inoltre normate le aree di pertinenza dei forti presenti nell’area a est dell’aeroporto riconosciute anche come aree a bosco. Lungo i corsi d’acqua sono riconosciuti dei corridoi ecologici secondari affiancati in gran parte da itinerari e percorsi. fonte: https://portale.comune.venezia.it/pat LEGENDA 30
carta delle invarianti 31
La tavola 03 del P.A.T. “carta delle fragilità” identifica la pericolosità a livello idrico dell aree identificate come esondabili, edificabili a condizione, e idonee. Ogni area, a seconda del tipo, ha norme per l’edificazione differenti. fonte: https://portale.comune.venezia.it/pat LEGENDA 32
carta delle fragilità 33
La tavola 04 del P.A.T. “carta delle trasformabilità” detta le linee guida per la crescita dell’ hub aeroportuale prevedendo a est un terminal di interscambio stradale e un terminal portuale di collegamento con Venezia. Prevede la riqualificazione delle aree di interesse monumentali di pertinenza dei forti e l’ampliamento del centro urbano di Tessera. Nell’area a nord dell’aeroporto viene auspicato un potenziamento del sistema infrastrutturale sia su rotaia sia su gomma, in collegamento con l’aeroporto Marco Polo. Lungo i corsi d’acqua di maggior rilievo paesaggistico sono previsti dei percorsi naturalistici. A nord dell’aeroporto sono previste delle aree di servizio di livello territoriale denominate “quadrante Tessera”. fonte: https://portale.comune.venezia.it/pat LEGENDA 34
carta delle trasformabilità 35
Piano di rischio aeroportuale Il piano di rischio aeroportuale divide l’area interessata dal piano in quattro zone di tutela (A - B - C - D) a seconda delle funzioni da collocare per mantenere invariata la sicurrezza sia per la navigazione aerea sia per la fruibilità del suolo. Ad esempio, l’ambito corrispondente alla zona C dovrà essere prevalentemente interessata dalla realizzazione di parcheggi e verde con la previsione di volumi riservati alle sole funzioni dell’interscambio terra-acqua ed ai relativi servizi pubblici e privati, escludendo interventi edilizi intensivi per insediamenti ad elevato affollamento. La zona D invece potrà essere interessata dalla realizzazione degli insediamenti commerciali. fonte: http://www.comune.venezia.it/ LEGENDA situazione urbanistica vigente 36
inquadramento generale 37
P.P. Il piano particolareggiato per l’area di Tessera prevede un potenziamento dell’asse viabilisitco e la realizzazione di un terminal di interscambio integrato a servizi, con attività direzionali, strutture ricettive, e verde pubblico attrezzato. L’ambito viene diviso in tredici lotti e viene normato in maniera dettagliata per ogni singolo lotto. L’accesso all’area è previsto da Nord e collegato alla viabilità sulla SS14 con uno svincolo. Tutti gli elaborati di piano si trovano in: fonte: http://www.comune.venezia.it/ LEGENDA Masterplan generale 38
tavola della corografia 39
Studi e progetti di riferimento Inquadramento generale dei terminal terra/acqua nell’area metropolitana di Venezia La diversificazione degli accessi alla città storica di Venezia è Fusina e Tessera sono in parte concorrenziali, e una rete LEGENDA uno degli interventi strategici che l’amministrazione comunale monitoraggio lungo la grande viabilità consentirà di dirottare intende promuovere ai fini della necessaria riorganizzazione dall’uno all’altro i flussi in caso di eccesso di domanda . del sistema urbano della mobilità. Per quello di Fusina, che ha una priorità storica ed è nella Gli strumenti di pianificazione urbanistica recentemente posizione più favorevole per raggiungere in breve tempo il licenziati considerano il problema e indicano soluzioni in bacino di S . Marco, è stata calcolata una domanda potenziale proposito prevedendo la realizzazione di tre nodi di interscambio fino a tre quarti degli arrivi nella città antica in automobile o terra-acqua: Fusina, Tessera e Punta Sabbioni. in pullman. A questa domanda il terminai farà fronte con un Al Terminai di Fusina spetta principalmente il compito di servizio di natanti ogni dieci minuti nei mesi primaverili, e ogni intercettare gran parte dei flussi turistici provenienti da sud e cinque minuti nei giorni e nelle ore di punta, arrivando così da ovest. a servire circa 2000 persone/ora durante la punta massima che si registra in settembre. Il terminai potrà servire anche una La mobilità interna quota di pendolari, che tuttavia non viene stimata superiore Una condizione necessaria per realizzare la città bipolare è la ai 150 passaggi al giorno . l natanti percorreranno il canale riorganizzazione dei collegamenti interni. La terraferma, i litorali di Fusina e il canale della Giudecca, distribuendo gli approdi e l’estuario esigono rispettivamente: lungo i 5 chilometri delle fondamenta meridionali (Zattere • una rete di trasporti terrestri convenzionali (automobilistici, e Riva degli Schiavoni), o proseguendo per il Lido. Si potrà ciclabili, pedonali) integrata nel territorio; pensare al riuso dell’isola di S. Giorgio in Alga, di proprietà • reti separate dello stesso tipo collegate per via d’acqua al comunale, lambita dal percorso. Il terminai sarà attrezzato coi territorio, quindi soggette ad opportune limitazioni; parcheggi occorrenti per la sosta delle auto e degli autobus, • una rete di trasporti acquatici integrata da percorsi pedonali coperti e scoperti, con ampi locali per la sosta, l’informazione brevi nelle isole. e lo shopping; lo studio di fattibilità fa dipendere dalla qualità delle attrezzature il successo dell’iniziativa. Occorre mettere a punto le connessioni reciproche, evitando Il terminai di Tessera punta sulla sinergia con il traffico generato di sovrapporle alla rete delle comunicazioni a lunga distanza dall’aeroporto, e servirà, oltre ai flussi turistici da est, una quota convergenti sulla città antica, come accade oggi. Le ipotesi degli spostamenti dei residenti che gravitano per motivi di ricorrenti di corto circuitare i tre sistemi con nuovi collegamenti lavoro sul versante nord del centro storico e su Murano. A diretti (strade translagunari, ferrovie metropolitane) sono questo terminai si attribuisce un’utenza pari ad un quarto improponibili perché i tre tipi di rete hanno caratteristiche degli arrivi totali, ma la sua capacità può essere maggiore, irriducibili di spazio e di tempo, da salvaguardare come per assorbire nei momenti di punta una parte del traffico in elementi integranti dell’identità ambientale. eccesso a Fusina. Gli approdi saranno distribuiti sul lato nord l collegamenti occorrenti sono: della città antica, fra la testa di ponte e l’Arsenale. • punti di interscambio terra - acqua sulla gronda lagunare. Il completamento dei percorsi per navigare attorno alla città Alcuni di essi- Punta Sabbioni, Fusina, Tessera- serviranno la antica, ... , servirà a raccordare tra loro i percorsi radiali. maggior parte del traffico turistico diretto verso la città antica e L’itinerario tradizionale del canale Salso, che viene dalla la laguna; altri - la darsena ai Pili, Campalto, forse un imbarco terraferma e si inserisce nel canale di Cannaregio, porterà una alla foce del Sile verso l’area di Tronchetto- porteranno quote quota modesta di traffico dei residenti e dei turisti, ma avrà una minori di visitatori ma completeranno i raccordi fra la rete funzione importante per qualificare in senso urbano l’asta da terrestre e quella acquatica in tutto l’arco occidentale della Mestre ai Pili. Per questo è stato pensato il prolungamento del laguna. Insieme ad essi funzioneraooo i due rami del canal canale Cieco fino ad una nuova darsena da realizzare accanto Salso, che s’inoltrano nell’entroterra fino alla darsena da al cavalcavia di corso del Popolo, a sostegno paesistico del ripristinare accanto al centro antico di Mestre e quella nuova nuovo assetto edilizio fra via Torino e la ferrovia. da realizzare presso la stazione ferroviaria. Il terminai di Punta Sabbioni non è destinato a servire flussi superiori a quelli attuali, ma lo farà in modo più ordinato. Raccoglierà i visitatori provenienti da campeggi del Cavallino con una navetta automobilistica lungo la via Fausta, in modo da ridurre l’entità dei parcheggi sul posto. Fornirà il confort e le informazioni necessarie a smaltire le punte stagionali estive, e potrà indirizzare verso itinerari alternativi un turismo, come fonte: Venezia. Il nuovo Piano Urbanistico a cura di Leonardo quello del titolare, in gran parte costituito da visitatori abituali. Benevolo, cap.VIII, La mobilità, Editori Laterza, Bari, 1996 40
Terminal di Fusina - Concorso per la progettazione preliminare - 1999 41
Tessera 2021 Il progetto prevede due corpi di ampliamento, a nord e a Il progetto del “moving walkway“ prevede la realizzazione sud del terminal attuale, che rimarrà così il fulcro dell’intero di un percorso pedonale su tappeti mobili, sopraelevati, in complesso del terminal passeggeri. Gli interventi previsti fino modo da evitare le interferenze con la viabilità carrabile al 2021 riguarderanno: esistente. Lungo la banchina a nord-est della darsena, un • il potenziamento e razionalizzazione della pista; il nuovo edificio copre la zona di attracco dei mezzi d’acqua potenziamento delle infrastrutture di volo esistenti; per rendere più agevole lo sbarco e l’imbarco dei passeggeri. • l’ampliamento dei piazzali di sosta degli aeromobili; Il progetto preliminare prevede la realizzazione di una centrale • a razionalizzazione dei raccordi e dell’intero sistema di di trigenerazione, di una centrale frigorifera e di una nuova circolazione dei movimenti a terra. cabina elettrica che hanno lo scopo di ridurre il fabbisogno Questi interventi garantiranno l’incremento della produttività energetico previsto dal progetto di sviluppo dell’Aeroporto e della pista di volo; la minimizzazione dei tempi di occupazione moderare la richiesta di energia da rete pubblica. della pista e dei gatese una riduzione del consumo di carburante e dell’inquinamento atmosferico. fonte: http://www.marcopolodomani.it Masterplan generale 42
Fasi di sviluppo dell’aeroporto Le fasi di sviluppo ottenere una configurazione con sviluppo prevalente lungo LEGENDA la perpendicolare alle due piste: lo schema funzionale del Per realizzare il quadro degli interventi previsti dal Masterplan, nuovo piazzale, sistemerà tre “apron taxiway” che conducono è stato delineato un programma di nuove opere e di dalle piste agli stalli di sosta. Nella parte centrale del piazzale, adeguamenti delle infrastrutture esistenti, regolato dagli in direzione nord, verrà creata un’area dedicata al traffico intervalli temporali 2007 - 2010, 2010 - 2015 e 2015 - 2020, cargo. che corrispondono ai tempi stimati per il raggiungimento delle Land side. Sarà realizzato il nuovo tracciato della Triestina, soglie di crescita del traffico aeroportuale. La successione dei parallelamente alla nuova pista e la bretella di accesso lavori è stata definita in modo da non incidere sull’operatività veloce all’areoporto; potrà essere in funzione anche la linea delo scalo Venezia - Treviso, sia le caratteristiche funzionali ferroviaria AV. Il terminal passeggeri sarà ampliato sul lato nord- dello stesso complesso di scali. est e sarà realizzato il secondo tratto della “moving walkway” per servire la costruzione del quadrante nord dell’area Layout dello sviluppo nel periodo 2015 - 2020, 15 milioni di destinata a servizi e attività direzionali. Verrà adeguata la passeggeri disponibilità di parcheggi a raso e in struttura per soddisfare sia la domanda aeroportuale che quella derivante dal nuovo Air Side. Dopo il 2015 si potrebbero veriificare le condizioni di accesso ferroviario. Nell’area cargo verrà realizzata parte dei saturazione per la pista esistente e in tale caso sarà necessario terminal e dei piazzali, gli uffici di supporto e i parcheggi per avviare con sufficiente anticipo l’iter per la realizzazione della addetti e operatori. nuova pista parallela, lunghezza di 2300 m e interasse di 1688 m, che sarà in grado di soddisfare adeguatamente sia operazioni di decollo che di atterraggio, ma con una specializzazione per le operazioni di decollo per ridurre significativamente il rumore sulle zone abitate. Si avvierà fonte: “Venezia Aeroporto Marco Polo, Studi e idee per lo una ulteriore fase di espansione del piazzale aeromobili, per sviluppo”, a cura di Giulio De Carli, Marsilio Editori, 2006 Masterplan al 2015 - 2020 43
Concorso per il terminal di Fusina Alberto Cecchetto capogruppo, Ove Arup Internetional Limited, Gabriele Del Mese Thetis, Antonio Paruzzolo Il progetto del nuovo terminal di Fusina si sviluppa in un’area vasta 30 ettari, dove il canale Brentelle si immette nella laguna, ai margini meridionali dell’area industriale di Marghera. La forma del nuovo terminal nasce quindi dal luogo, dalle forme dell’ambiente già impresso nelle cartografie e iconografie della foce del Brenta. Il progetto non solo “rispetta” il contesto storico ambientale, ma di questo si fa ragione e prende spunto per le proprie scelte compositive. Il progetto del nuovo terminal si compone di due parti: un corpo allungato con i parcheggi, e una testa che si estende nell’acqua racchiudendo tra due edifici una darsena per mezzi pubblici e privati. Tali edifici, pensati come “dita” che si protenono verso la laguna, indicano il centro insulare. All’interno degli edifici modulari, poggiati su palafitte, si trovano i servizi di supporto: banche, agenzie turistiche, sale d’attesa, biglietterie, negozi al minuto, stores, bar e ristoranti. Nel punto di incontro tra la darsena d’acqua e il terminal di terra si trova una “piazza- cavana”, coperta da una grande vela a forma di “albatros” planato lì, sul bordo incerto della laguna, tra terra e acqua. Sulla piazza coperta, una piattaforma un legno estesa sull’acqua, si possono ospitare manifestazioni che usano come “fondali” il paesaggio lagunare e le rifrazioni di luce prodotte dall’acqua sulla copertura leggera e opalescente. Il corpo del terminal disteso lungo il fiume è costituito da moduli di parcheggi multipiano, che possono ospitare, assieme ai parcheggi scoperti, 2900 auto e 180 autobus. Il terminal di Fusina può svolgere un ruolo strategico non solo per i flussi turistici indirizzati verso il centro storico di Venezia, ma anche per un turismo lagunare e fluviale che oggi con grande difficoltà trova punti di attracco e attrezzature di supporto. fonte: “Terminal di Fusina, Concorso per la progettazione preliminare” a cura di Comune di Venezia, 1998 foto del plastico di concorso 44
Concorso per il terminal di Fusina Volkwin Marg, capogruppo gmp - von Gerkan, Marg + Partner - architekten Clemens F. Kush Frederick Jaspert Progettazione del verde Land S.r..l. Strutture e aspetti idrogeologici Favero & Milan Ingegneria S.r.l. Il progetto individua in un’attenta progettazione paesaggistica lo strumento di riqualificazione dell’area, pur riconoscendo le compromesse qualità ambientali del sito. Si basa quindi su un accentuato recupero delle caratteristiche naturali del luogo, in particolare del lungofiume, inserendo il terminal e le nuove funzioni ad esso collegate in un parco con una propria autonomia e una precisa identità. Con lo scavo di una nuova darsena collegata a quella esistente l’area attualmente occupata dal campeggio diviene un’isola verde, collegata alla terraferma da un ponte arcuato in pietra, nella quale si trovano le ideali condizioni di quiete e isolamento. La parte centrale dell’area di progetto è occupata interamente dai parcheggi che sono pensati con un sistema di circolazione anulare. Gli alberi ad alto fusto previsto lungo le fasce di sosta fanno assumere all’estesa area il carattere di un parco creando una barriera visiva verso gl iinsediamenti industriali. Per raggiungere il terminal dai parcheggi, il visitatore deve attraversare una fascia di verde, “l’isola del canneto”, che lo introduce alle caratteristiche ambientali del paesaggio lagunare, sul quale si attestano anche le fermate brevi dei mezzi privati, del taxi, degli autobus urbani ed extraurbani, mentre gli autobus turistici hanno zone di parcheggi di lunga durata in zone più eccentriche rispetto al terminal. L’edificio del terminal, posto con l’affaccio sulla darsena, rappresenta funzionalmente e formalmente la porta della terra all’acqua. fonte: “Terminal di Fusina, Concorso per la progettazione preliminare” a cura di Comune di Venezia, 1998 foto del plastico e schizzo di concorso 45
Concorso per il terminal di Fusina Stefano Boeri capogruppo OMA Office for Metropolitan Architecture (rappresentato da Rem Koolhaas) De Weger Architecten-en Ingenierusbureau (rappresentato da van Patten Piet) La Varra Giovanni Bianchi Nicola Bucci Luca Viganò Andrea Barreca Gianandrea In questo progetto il terminal è inteso come uno spazio neutrale, destinato ad assolvere le funzioni richieste dal bando di concorso. È confermata la posizione baricentrica della darsena, poichè ridurrebbe i tempi di percorrenza pedonale all’interno del terminal. Il progetto prevede la costruzione di due elementi edilizi longitudinali, disposti lungo la darsena che contengono tutte le funzioni richieste e creano una separazione tra gli usi diversi degli spazi contigui. Le attività previste dallo studio di Nomisma sono riorganizzate per “blocchi funzionali” che sono disposti in sequenza all’interno di questi manufatti. In prossimità della strada esistente una piattaforma si alza ad ovest per poi scendere a toccare il terreno ad est creando un gran parcheggio coperto. La struttura è formata da due grandi piastre e si appoggia ad uno dei corpi di fabbrica in modo da consentire un accesso diretto alle diverse quote del parcheggio. Le funzioni all’interno sono distribuite in relazione a cià che avviene all’esterno e quindi, man mano che ci si avvicina allo specchio d’acqua, le funzioni d’appoggio ai mezzi di trasporto cedono lo spazio alle attività commerciali e di servizio alla darsena. Una particolare attenzione è stata rivolta alla progettazione degli esterni come la copertura dei parcheggi all’aperto, che garantisce un’altra permeabilità del suolo. fonte: “Terminal di Fusina, Concorso per la progettazione preliminare” a cura di Comune di Venezia, 1998 foto del plastico di concorso 46
quadro generale dei progetti partecipanti 47
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